La Sacra Scuola del Marketing Non-Convenzionale

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I 10 principi fondamentali del Marketing Non-Convenzionale, scritti in questa forma da Alex Giordano e Mirko Pallera di NinjaMarketing.it

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La Sacra Scuola del Marketing “Non-Convenzionale”10 principi fondamentali

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NinjaMarketingConcept

Perché i Ninja?

• NINJA VS. SAMURAI

• UTILIZZAVANO TECNICHE SEGRETE e ARMI NON-CONVENZIONALI

• PROFONDA CONOSCENZA DELLA NATURA e DEL TERRITORIO

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Le Tecniche: qualche definizione…

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Il word-of-mouth

• Il passaparola è la trasmissione di informazioni, considerazioni, opinioni su un prodotto o su un brand che avviene da persona a persona in modo informale.

• Word-of-mouse: tipicamente considerata una forma di comunicazione verbale, il passaparola è oggi potenziato dal web (blog, forum e email, IM, social media, ecc…).

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PassaparolaVsPubblicità

• Solitamente le persone sono più propense a fidarsi di una comunicazione che avviene attraverso il passaparola rispetto a forme di persuasione più tradizionali, come la pubblicità classica o azioni di marketing convenzionali

• Forte credibilità derivata dall’alto valore percepito della fonte, ritenuta attendibile non avendo un interesse diretto alla vendita.

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L’effetto “Buzz”

• Un’operazione di word-of-mouth ben riuscita genera l’effetto buzz (ronzio), una forma altamente intensa ed interattiva di passaparola.

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Viral Marketing

• Il marketing virale è finalizzato alla realizzazione di prodotti, servizi o comunicazioni commerciali che abbiano in sé la propensione a diffondersi spontaneamente fra le persone come virus.

• Il marketing virale:

1) Progetta il Viral-DNA del prodotto/servizio/comunicazione2) Identifica le persone potenzialmente interessate ad esso3) Lo inserisce nei network sociali di riferimento (seeding)4) Ne agevola la diffusione incoraggiandone la condivisione e le

conversazioni su di esso. con altre persone

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Guerrilla

• Deriva il proprio approccio dal termine militare "guerrilla”: guerra condotta con mezzi non-convenzionali da truppe irregolari, che possono contare su poche risorse contro un nemico preponderante

• Nel Marketing: l’organizzazione di attività dal forte impatto creativo che sorprendano il pubblico

• Le tecniche di "guerrilla marketing" utilizzano strumenti diversi da quelli tradizionali (spesso attesi, scontati e costosi), mettendo in campo azioni non-convenzionali per ottenere il massimo risultato con il minimo di risorse impiegate.

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1. Dal Brand DNA al Viral DNAProgetta la natura virale del tuo

brand, prima di ogni cosa.

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Il prodotto (o la comunicazione)

è “straordinario”?

Il PRODOTTO IDEALEè quello che non

ha bisogno dipubblicità!!!

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Brand Building vs Momentum

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Un brand sempre in movimento

BRAND BUILDING (vecchie regole)

BRAND MOMENTUM*(nuove regole)

• Investimenti come moneta• Il medium determina l’idea• Idea Extension• Pubblicità• Ripetizione• Branding e retail

• Idee come moneta• Le idee trovano il medium• Idea Obsolescence• Conversazioni• Sorpresa• Tutto è branding

*La quantità di moto, detta anche impulso o semplicemente “momento” misura la capacità di un corpo di modificare il movimento di altri corpi con cui interagisce dinamicamente Momentum=massa x velocità

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Quale deve essere il ruolo del “Buzz” all’interno del Media Mix?

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Dal “Buzz” come parte del Media Mix…

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Al “Buzz” come DNA di tutte le attività di mktg!

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Che risultati si aspettano i clienti?

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Viralità=esponenzialità?

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La “reattività” alle azioni è indice di viralità!

Reattività agli stimoli:

Blogosfera relationSeedingUfficio StampaAdvertising

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2. Dai Target alle PersoneNon ci sono target da colpire, ma persone con cui risuonare.

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I mercati sono conversazioni

• Il Cluetrain Manifesto ci ha insegnato che:

1. I mercati sono conversazioni 2. I mercati sono fatti di esseri

umani, non di segmenti demografici

3. Le conversazioni tra esseri umani si svolgono con voce umana.

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Dalla “guerra” alla “collaborazione”

• Il linguaggio del marketingfinora si è basato suterminologie militari

• La “cooperazione online” vaoltre i due classici pilastridell’economia: l’azienda produttrice e il mercato di consumatori.

Es: Linux, Wikipedia, le recensionidi Amazon, YouTube

media)

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3. Dagli Stili di Vita ai Momenti di Vita

Esci dall’ufficio ed entra nelle tribù e nei loro momenti di vita.

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Come segmentare il target?

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I “momenti di vita”

• In alcuni momenti della nostra vita diventiamo un medesimo target che condivide uno “spazio sociale”, un ambiente.

• Gli “spazi sociali” possono essere fisici o virtuali (Internet).

• Lo “spazio sociale” è caratterizzato da due dimensioni: il luogo e il momento (situazione).

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I “momenti di vita”

• Ogni “spazio sociale” è caratterizzato da determinati:

– codici simbolici – regole sociali– e particolari “attitudini al consumo”.

• Approccio etnografico/analisi qualitative per:

– capire il “senso” che le persone attribuiscono all’azione

– identificare i potenziali touchpoints (reali e virtuali) fra pubblico e brand.

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4. Dalla Brand Awareness alla Brand Affinity

Non puoi piacere a tutti. Scegli e alimenta le tue affinità.

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Il valore della comunicazione

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Innovatori che “influenzano”

• Al contrario della pubblicità classica, il marketing non-convenzionale punta a comunicare ad una nicchia di innovatori/influenzatori.

• Innovatori ed adottatori precoci sono persone disposte a diffondere idee e novità, anche rispetto a nuovi prodotti e servizi.

• Le persone che compongono la maggioranza precoce e tardiva prestano ascolto a questi “influencers”.

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Non-convenzionalevsTradizionale

• Il Marketing Non-Convenzionale punta a coinvolgere alcuni INFLUENZATORI/UNTORI. Sono loro che diffonderanno la comunicazione agli altri!!!

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Qual è il vantaggio di un approccio non-convenzionale?

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Il flusso “convenzionale”

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Il flusso “non-convenzionale”

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5. Dall’Advertising all’Advertainment Non cercare di persuadere, ma diverti

e stimola la conversazione.

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AdvertisingVsAdvertainment

• Il marketing non-convenzionale non punta a “persuadere”, bensì ad “intrattenere”.

• Per questo spesso la strategia si basa sulla creazione di un “cavallo di troia” del messaggio pubblicitario.

• In questo modo la comunicazione riesce a catturare l’attenzione del target, divertendolo e coinvolgendolo in una relazione, che poi permetterà al brand di veicolare il messaggio pubblicitario.

• L’advertainment stimola il passaparola!

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6. Dalla Brand Image alla Brand Reputation

Non costruirti un’immagine, conquistati una buona reputazione.

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Una definizione di brand

“Una marca è costituita dall’insieme dei discorsi tenuti su di essa dalla totalità dei soggetti (individuali e collettivi)

coinvolti nella sua generazione”

(A. Semprini)

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7. Dal Media Planning al Media Hunting

Cambia il tuo media planner con un "cool hunter" della

comunicazione.

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Il Media Hunter

• E’ un “cool hunter” della comunicazione

• Sempre connesso con i blog di tutto il mondo

• Non ragiona per formati standard ma crea i formati

• Non conosce solo le grandi concessionarie ma scopre ogni giorno nuovi mini-media

• Non lo spaventa realizzare progetti complessi e trova i partner adatti

• Sa cogliere le “occasioni” al volo! (non solo quelle di prezzo).

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8. Dal Broadcasting al Narrowcasting

Non ci sono solo i mezzi di massa, pensa a quanto è lunga la coda.

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La lunga coda: mass-media vs. mini-media

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Internet ha modificato i meccanismi di distribuzione

• Il nostro intrattenimento non è più legato al mondo fisico, è diventato virtuale

• In un mercato basato sulla “Lunga Coda” ciascuno può avere un pubblico

• La “Lunga Coda” permette una fioritura di generi, stili, media differenti che si rivolgono a nicchie di pubblico, piccole, ma molto dense (e non affollate da messaggi pubblicitari!).

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Uno strumento di analisi dei Trend(e delle neo-tribù)…

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La mappa “Radar Trend”

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being

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ntech

no

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La mappa “Radar Trend”

• E’ una mappa di tipo cognitivo, un sistema planare senza direzionalità logica del cespuglio.

• Le polarità della mappa:

– Essere: la spiritualità, i valori dell’anima, la trasparenza e la semplicità volontaria.

– Emozione: i valori dell’autenticità e dei sentimenti esibiti con coraggio, un’area carica di valori caldi e passionali.

– Avere: i valori del possesso e dell’identità attraverso l’esibizione.

– Tecnologia: l’irruzione dell'innovazione tecnologica e scientifica come valori guida del cambiamento.

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9. Dal Market Position al Sense Providing

Non cercare un posizionamento sul mercato,

ma il tuo senso nella società.

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Il Caso Camper

• Antonio Fluxà ha fondato l’azienda di scarpe nel 1877 sull’isola di Mallorca

• Suo nipote Lorenzo ha intrapreso un percorso di modernizzazione durante gli anni ‘70

• Camper significa “contadino” in catalano, e le sue origini sono fermamente radicato nella Spagna rurale

• Camper è ancora un’azienda famigliare che è diventata un “global” brand

• Nel 2004, Camper ha venduto 3 milioni di paia di scarpe, con revenue per oltre 180 millioni di dollari.

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Camper’s Way

Camper non segue le mode ed è orgogliosa di essere guidata dall’amore per il design.

Il direttore creativo Shubhankar Ray ha creato uno stile non-convenzionale che si basa sul concetto di:

“THE WALKING SOCIETY” (TWS)

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L’orgoglio delle tradizioni

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Camper’s Way

NIKEJust do it - Ci fa credere che siamo tutti atleti, o almeno frequentatori assidui della palestra, che amano mettere alla prova la propria resistenza fisica, superare i propri limiti e sudare.

CAMPERWalk don’t Run - Camper ci invita a riflettere sull’ambiente che ci circonda, su ciò che mangiamo e sulle scarpe che indossiamo.

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La filosofia di Camper

“Mettendo in mostra il MEDITERRANEO e i suoi caratteri più veri possiamo rafforzare l’origine geografica di Camper, l’autenticità del suo retaggio e la sua

vera identità. È importante per Camper restare fedele alle proprie radici e alla propria indole, per

differenziare il brand e proporre un’alternativa al modello di globalizzazione e consumo di matrice anglo-americana, per il quale tutti sono sexy e cool, e devono

aspirare a qualcosa.” Shubhankar Ray

Autore del libro:The dis-ease of consumption – Capitalism is a thief

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I claim di Camper

• “Walk … don’t run!”

• “A little better, never perfect”

• “Followers, not clients”

• “NO los compres, si NO los necessitas”

Martì Guixéwww.guixe.com

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10. Dal Fare Comunicazione all' Essere la Comunicazione!

Quello a cui devi sempre aspirare è la coerenza dall'inizio alla fine.

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Il Caso Chevrolet

• Nel marzo 2006 Chevrolet GM lancia una campagna user generated per promuovere il SUV Tahoe

• Viene indetto il contest “Build your own commercial” nell’ambito dello show televisivo “The Apprentice”

• I clienti sono stati invitati a realizzare dei video partendo da una serie di clip e di colonne sonore da scegliere sul sito del Suv Tahoe (www.chevrolet.com/tahoe) e da arricchire con pay-off ideati liberamente.

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I Risultati

• La campagna è durata quattro settimane:

- ha raccolto 30000 iscrizioni - coinvolto 5 milioni di persone- alimentato un dibattito sull’eco-compatibilità dei SUV

Di fatto tutti i video realizzati per la campagna che circolano su YouTube e Google Video imputano al SUV Tahoe la responsabilità del riscaldamento del globo.

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La risposta Chevrolet

• Chevrolet ha affermato di aspettarsi anche una risposta negativa da parte dei consumatori…

“Per un brand la cosa migliore è andare SEMPRE al cuore del dibattito, piuttosto che restarne ai margini”

(Direttore Marketing Tahoe)

È fondamentale “assumere una posizione trasparente, aprendosi al dibattito con i propri clienti”

(Ed Peper, Direttore Generale Chevy GM)

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Dice il saggio…

“Una cattiva reputazione si diffonderà ovunque, ma una buona reputazione andrà ancora più lontano”

(Nichiren, monaco buddista)

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Alex Giordano e Mirko PalleraNinjaMarketing - la via del marketing non-

convenzionale

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Credits: mandala by nowikonik.com

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