Sociologia Fenomeni Politici 1 2

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c. vacante 1

Corso di Laurea in Scienze dell’AmministrazioneCurriculum in discipline della Pubblica Sicurezza

Sociologia dei fenomeni politici (2006 - 07)Appunti ad uso didattico ( prof.ssa C. Vacante)

• 1° Modulo: potere, autorità, legittimità

• 2° Modulo: la distribuzione del potere

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Modulo 1Il potere

definizioni

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potere

• Auctoritas = influenza, credito

• Potestas = potere legale

• Imperium = potere militare• Ius = diritto

• Potentia = potenza

• Vis = forza

• Facultas = capacità

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potere

• Potere = Macht ( die)

• Forza reale / potenziale

• Potere = Herrschaft ( die)

• Dominio / comando

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potere

• Können = sono capace/ in grado di

• Mögen = è possibile che

• Dürfen = essere lecito

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La natura del poterele tre prospettive

• Sostanzialistica / oggettivistica

• Soggettivistica

• Relazionale

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Concezione sostanzialistica

• Il potere come “sostanza” come “ res”

• Una cosa che alcuni possiedono e se ne servono nello sforzo di piegare gli altri, di dominare sugli altri.

• Il principe possiede armi, eserciti. – ( vedi testo,M.Rush, p.63)

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Concezione sostanzialistica(T. Hobbes)

• Opere : De Cive , Leviatano (1651)

• “ il potere di un uomo consiste nei mezzi per ottenere qualche vantaggio futuro”

• Il potere si identifica qui, con il mezzo, lo strumento che ci permette di raggiungere dei risultati vantaggiosi.

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Concezione soggettivistica

• Il potere come “facoltà” / qualità soggettiva”che si esercita per produrre risultati.

• Si tratta di un concetto proprio della scienza giuridica.

• Capacità di compiere una determinata azione e produrre un mutamento, cioè degli effetti giuridici

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concezione soggettivistica(J.Locke)

• Opera : Saggio sull’intelletto umano (1690)

• “ il fuoco ha il potere di fondere i metalli”

• In questo caso il potere è identificato con una capacità, applicata agli uomini ed anche alle cose.

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Tre modi per spiegare il potere

• Il potere come sostanza (T. Hobbes)

• Il potere come qualità/capacità (J.Locke)

• Il potere come relazione ( R.Dahl)

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Concezione relazionale

• Potere come rapporto, relazione di influenza fra individui

• “ Si può dire che A influenza B nella misura in cui induce B a fare qualcosa che altrimenti non avrebbe fatto”

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R.Dahl

• Modern political Analysis ( 1963)

• Qui il potere è definito come rapporto che presuppone due soggetti e non una combinazione “ persona – cosa”.

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Concezione relazionale

• Introduce il concetto di influenza

3 situazione : se A non influenza B : B fa x

2 situazione : se A influenza B: B non fa x oppure fa y.

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Max Weber(Economia e società, 1922)

Per potere si deve intendere la possibilità di trovare obbedienza, presso certe persone, ad un comando che abbia un determinato contenuto.

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• “ il potere ( Macht) designa qualsiasi possibilità di far valere entro una relazione sociale, anche di fronte ad una opposizione, la propria volontà, quale sia la base di questa possibilità”.

• (Vedi testo, M Rush, Politica e società, p. 56)

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• Il concetto di potere di cui parla Weber è il rapporto in cui instaura la relazione di obbedienza, legata al concetto di comando.

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Le risorse del potere

• Risorse economiche = POTERE ECONOMICO

• Le idee = POTERE IDEOLOGICO

• La forza fisica = POTERE COERCITIVO

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Potere economico

• Consiste nella capacità di organizzare e sviluppare risorse

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Potere ideologico

• Consiste nella capacità di razionalizzare l’organizzare sociale attraverso un sistema di credenze o di valori

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Potere politico

• Capacità di alcuni individui di organizzare e dominare i loro simili.

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Il potere politico• va inteso come esercizio legittimo della

forza fisica ed è :

• Esclusivo

• Inclusivo

• Universale

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La legittimità

• Può essere definita come

• L’ambito in cui sono accettate le norme sociali e politiche in una data società, specialmente quelle che si riferiscono all’esercizio del potere o al dominio di alcuni individui o gruppi di individui da parte di altri.

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Le fonti della legittimità del potere politico

• Potere tradizionale

• Potere carismatico

• Potere legale-razionale

» ( vedi testo, M.Rush, p.65)

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Potere tradizionale

• Si fonda sulla credenza quotidiana del carattere sacro delle tradizioni e nella legittimità di coloro che sono chiamati a rivestire un’autorità.

• Accettazione passiva = suddito

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Potere carismatico

• Si poggia su una straordinaria dedizione alla forza eroica o al valore di una persona e degli ordinamenti da lui creati

• Riconoscimento di se stessi nella persona del capo = seguaci, discepoli.

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Potere legale -razionale

• Si poggia sulla credenza della legalità di ordinamenti statuiti e del diritto di comandare di coloro che detengono il potere

• Accettazione del potere come volontaria sottomissione = cittadini

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Lo schema di D. Held (1984)

• Perché si obbedisce :• Coercizione• Tradizione

• Apatia• Acquiescenza• Accettazione strumentale• Accordo normativo• Accordo idealnormativo• ( vedi testo M.Rush,p.67)

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Il concetto di autorità (H. Popitz 1992)

“ il rapporto di autorità si basa su un doppio processo di

riconoscimento :

3. Il riconoscimento della superiorità dell’altro, come di colui che stabilisce , che dà la norma

5. Lo sforzo di essere riconosciuti da quest’ultimo, di ottenere da lui delle conferme”

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Il concetto di autorità

• “Relazione di potere stabilizzata, cioè continuativa nel tempo,caratterizzata da alcune proprietà :

• Obbedienza incondizionata, nel senso che B adotta i messaggi di A come criterio della propria condotta, senza valutarne il contenuto o indipendentemente da ogni valutazione” ( Simon 1947)

• Credenza nella legittimità del potere

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Il concetto di autorità

• Per alcuni autori, ad esempio D. Easton l’obbedienza incondizionata, qualunque sia il suo fondamento, (credenze, interessi economici, condizionamenti di violenza) è sufficiente per definire l’autorità.

• Per altri autori, ad esempio Blau, oltre all’obbedienza incondizionata occorre anche la credenza nella legittimità del potere. “ si può parlare di autorità se l’obbedienza volontaria di un gruppo di persone poggia sulle loro credenze condivise che è legittimo per il superiore (persona o ente) imporre loro la sua volontà e che è illegittimo per loro rifiutarsi di obbedire”.

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Modulo 2La distribuzione del potere

• la scuola elitista

• La teoria pluralista

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La scuola èlitistica italiana

• Gaetano Mosca, Wilfredo Pareto, Roberto Michels.

Questi autori hanno in comune :

• Approccio realistico• Principio minoritario

• Importanza di una componente irrazionale dei comportamenti di massa.

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G: Mosca (1896)

• Governanti : minoranza che adempie a tutte le funzioni politiche, monopolizza il potere e gode dei vantaggi ad esso uniti.

• Governati : maggioranza della società

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Mosca

I governanti :

il loro potere poggia su qualità individuali : valore militare, ricchezza, autorità religiosa, cultura scientifica ma soprattutto sul fatto che sono organizzati.

I governati : sono meno organizzati o non lo sono affatto.

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Composizione della classe politica( Mosca,Elementi di Scienza Politica, 1923)

• 1° strato :” due o tre dozzine, o anche un centinaio di individui che monopolizzano la direzione dello stato.”

• 2° strato : “ molto più numeroso del primo che comprende tutte le capacità direttrici del paese.”

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Relazioni fra classe di governo e società

• esse si misurano in termini di :

• Autorità

• Reclutamento della classe politica

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Le posizioni di autorità

• Principio autocratico: l’autorità viene trasmessa dall’alto

• Principio liberale: l’autorità viene delegata dal basso

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Il reclutamento politico

• Principio aristocratico : la classe politica è chiusa è l’accesso ad essa è limitato ai discendenti.

• Principio democratico: l’accesso è più aperto

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R.MichelsLa sociologia del partito politico (1911)

• “ chi dice organizzazione dice oligarchia”

• La struttura stessa di un gruppo o di una società organizzata produce una minoranza dominante : le esigenze di sopravvivenza e di successo dell’organizzazione producono oligarchia

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La legge ferrea dell’oligarchia

• Porta alla trasformazione dei partiti, che sono inizialmente strutture democratiche, aperte alla base, in strutture dove comanda un’oligarchia, cioè un numero ristretto di dirigenti.

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Mosca / Michels

• In G. Mosca : la minoranza genera l’organizzazione : la minoranza si organizza per imporre il suo potere.

• In R. Michels : l’organizzazione genera la minoranza: le esigenze di sopravvivenza e di successo dell’organizzazione producono l’oligarchia.

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Pareto (1916)

• Elite o classe eletta è formata dai migliori, cioè individui che hanno successo in un qualunque ambito delle attività umane, nel campo economico come nell’arte, nell’attività militare come nel ladrocinio.

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W.ParetoTrattato di sociologia generale,1916

Distingue fra :• Classe eletta di governo che comprende

coloro che hanno parte notevole nel governo.

• Classe eletta non di governo, cioè coloro che detengono posizioni di leadership nella società ma non influenzano le decisioni politiche.

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Il fondamento psicologico dell’analisi di Pareto

• Pone l’accento sulle capacità individuali, che,per quanto corrette da rendite di posizione, nascita, ricchezza, rimandano a fattori psicologici fondamentali, che restano costanti in tutte le epoche e in tutte le società.

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Residui e derivazioni

• Residui , come parte relativamente costante dell’agire, le credenze, i riti.

• Derivazioni, come parte molto variabile,mitologie, miti,teologie, ideologie,

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In politica

• Residuo : il bisogno di fondare la legittimità su qualche principio superiore.

• Derivazione : le dottrine che fondano la legittimità del dominio sulla volontà divina

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residui

• Residui della prima classe : istinto della combinazioni

• ( le volpi)

• Residui della seconda classe : persistenza

degli aggregati

• ( i leoni)

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La teoria della circolazione delle elitès

• 1. l’elite esistente si riproduce per via ereditaria.

• 2. l’elite esistente coopta elementi estranei.

• 3. l’elite esistente si rinnova immettendo individui con caratteristiche diverse.

• 4.l’elite esistente viene cambiata bruscamente.

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Potere ed elites : direzioni di ricerca

• 1° tappa ( primi del ‘900) : la scuola elitista italiana

• 2° tappa:( anni ’20- ’40): la scuola di Chicago ( Harold Lasswell)

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H.Lasswell

• L’elite è composta da coloro che occupano posizioni di vertice nelle diverse piramidi sociali.

• Coloro che fanno parte dell’elite sono gli influenti, i potenti della società

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Power and society ( 1950)

• Alla nozione di governo si sostituisce quella di potere, nel senso che per intendere la politica occorre studiare non solo le funzioni e le potestà di governo, ma anche le pressioni che sui governi esercitano i più diversi gruppi sociali.

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Elitismo e pluralismo F . Hunter e C. W . Mills

• affermano che le società politiche dell’occidente non sono pluralistiche, ma rette da un’unica elite dominante

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L’indagine di F . Hunter su Atlantal’approccio percettivo o reputazionale( 1953)• L’autore, basandosi su interviste ad interlocutori

privilegiati, individua nella città di Regional city una struttura del potere di circa quaranta persone e al suo interno uno strato superiore di top leaders di dodici persone.

• Si tratta di una compatta elite economica, formata quasi esclusivamente di businessmen che esercita il potere nel proprio interesse e spesso dietro le quinte, servendosi di uno strato subordinato di professionisti, dirigenti di associazioni, uomini politici, ministri del culto, etc.

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Wright Mills, Le elite del potere (1956)

• Nella società moderna il potere è istituzionalizzato ed alcune istituzioni prevalgono sulle altre.

• Istituzioni economiche e militari e poi quelle politiche che formano un gruppo coeso, con lo stesso stile di vita e reclutato nella medesima cerchia delle classi più ricche.

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W.Mills

• L’elite del potere è composta dalle persone che occupano le posizioni di vertice in queste gerarchie strategiche :

• I dirigenti dei grandi complessi economici,gli alti gradi militari ed i massimi dirigenti politici.

• I vertici di queste tre piramidi formano un gruppo coeso, con frequente intercambiabilità dei ruoli.

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R. Dahll’approccio decisionale

• A differenza delle indagini di Hunter e di Mills che hanno rilevato non il potere reale, ma quello reputato, Dahl si propone un’indagine sulla distribuzione del potere, studiando una serie di decisioni pubbliche

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La teoria pluralistaR. Dahl( 1958)

Studia la distribuzione del potere nella città di New Haven effettuando una ricerca su come sono state prese le decisioni politiche in tre ambiti :

• Riassetto urbano• Istruzione pubblica• Scelta dei candidati alle cariche pubbliche locali

Ed individua i principali leader in ciascuno dei settori di decisione.

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Dahl Risultati della ricerca

• Le persone o i gruppi che esercitano influenza diretta sulle decisioni sono molto poche : esistono cioè delle minoranze che hanno potere.

• I leader in uno dei settori non lo sono negli altri due ( a parte il sindaco).

• I leder non provengono da uno stesso strato sociale.

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Dahl

• conclude che:

• Non esiste una sola e compatta elite dominante ma una pluralità di elite differenti nelle diverse sfere di attività sociale.

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Dahl

• Abbiamo di fatto una democrazia pluralista o poliarchia in cui lo stato e le sue strutture politiche mettono a disposizione un’arena in cui gli interessi organizzati possono entrare in contrattazione e competere sulle proposte politiche.

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Bachrach e BaratzLe due facce del potere ( 1962)

• Il potere non si manifesta solo nel processo decisionale (iniziativa o veto) ma anche nelle limitazioni imposte al processo di decisione nel suo complesso.

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quindi

• Esercita potere:

• chi propugna con successo una certa decisione.

• Chi impedisce che una certa decisione proposta venga effettivamente presa.

• chi impedisce che certe decisioni vengano proposte.

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Democrazia

• Potere dal popolo, cioè deriva da esso.

• Potere del popolo, appartiene ad esso.

• Potere per il popolo, deve essere usato per esso.

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Definizione minima di democrazia

• Sono democratici quei regimi che presentano :

• Suffragio universale maschile e femminile• Elezioni libere, competitive, ricorrenti,

corrette.

• Più di un partito

• Diverse ed alternative fonti di informazione

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Schumpeter ( 1954)

• “Il metodo democratico è lo strumento istituzionale per giungere a decisioni politiche, in base al quale singoli individui ottengono il potere di decidere attraverso una competizione che ha per oggetto il voto popolare.”

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Dahl (1971)

• Come è possibile realizzare una migliore democrazia ?

• “ La democrazia è un regime politico caratterizzato dalla continua capacità di risposta del governo alle preferenze dei suoi cittadini, considerati politicamente eguali”

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I postulati di Dahl

• Come si può realizzare quanto primo affermato ?

• 1° postulato : affinchè un regime sia capace di risposta, tutti i cittadini devono avere la possibilità di :

• Formulare le proprie preferenze.• Esprimere tali preferenze attraverso azioni

individuali o collettive.• Le preferenze devono avere lo stesso peso.

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2° postulato• Affinchè esistano queste tre opportunità, occorre che esistano 8

garanzie istituzionali:2. Libertà di associazione,3. Libertà di pensiero ed espressione,4. Diritto di voto,5. Diritto dei leader politici alla competizione elettorale,6. Fonti alternative di informazione,7. Diritto all’elettorato passivo,8. Elezioni libere e corrette,9. Esistenza di istituzioni che rendano le politiche

governative dipendenti dal voto.

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