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11° Corso di Escursionismo Avanzato11° Corso di Escursionismo Avanzato
Orientamento
CEA 2009CEA 2009
2
OrientamentoPer
La Sicurezza delle persone
Il Riconoscimento degli elementi circostanti
3
OBIETTIVI DELLA LEZIONE• Fornire i concetti base per l’orientamento e utilizzo degli strumenti necessari (carta,
bussola, altimetro).
SOMMARIO
PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere una carta escursionistica
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Procede seguendo una rotta
f. Il GPS
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PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere di una carta escursionistica
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TopografiaScienza della misurazione del territorio al fine di consentire l’esatta individuazione dei luoghi per mezzo di modelli matematici e geometrici semplificati.
Di cosa parliamo
OrientamentoInsieme delle conoscenze e delle capacità necessarie per individuare, la propria posizione, la meta prestabilita e il percorso per raggiungerla.
CartografiaLa cartografia è l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate alla rappresentazione simbolica ma veritiera di informazioni geografiche - o statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali, comunque in relazione al luogo geografico nel quale si realizzano - su supporti piani (carte geografiche) o sferici (globi).
INTRODUZIONE
6
PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere di una carta escursionistica
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MERIDIANI E PARALLELIRiferimenti geografici
Polo Nord e Polo Sud: punti in cui l’asse di rotazione terrestre interseca la superficie terrestre.
Equatore: la circonferenza massima della superficie terrestre, individuata dall’intersezione di un piano perpendicolare all'asse di rotazione passante per il centro della terra, e quindi equidistante dai poli.
Meridiani: una qualsiasi circonferenza sulla superficie terrestre passante per i poli. Il meridiano di riferimento è il meridiano di Greenwich. I meridiani sono descritti da circonferenze di uguale dimensione.
Paralleli: circonferenze individuate dall’intersezioni tra piani perpendicolari all’asse di rotazione e la superficie terrestre. I paralleli sono rappresentati da circonferenze sempre più piccole spostandosi dall’equatore ai poli (nei quali degenerano in un punto).
L’equatore divide il globo terrestre i due emisferi: l’emisfero boreale (settentrionale) e l’emisfero australe (meridionale).
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I PUNTI CARDINALI
La Rosa dei venti
NORD o Settentrione: Punto cardinale che nell’emisfero boreale è indicato dalla direzione della stella polare – Opposto al SUD
SUD
Punto cardinale che nell’emisfero australe è indicato dalla costellazione detta Croce del Sud – Opposto al NORD
OVEST
o Ponente: dove tramonta il sole nei giorni degli equinozi – Opposto a EST
EST
o Levante: dove sorge il sole nei giorni degli equinozi (21-3 e 21-9) – Opposto OVEST
Riferimenti geografici
NORD-EST
SUD-ESTSUD-OVEST
NORD-OVEST
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I PUNTI CARDINALI
La Rosa dei venti
NORD o Settentrione: Punto cardinale che nell’emisfero boreale è indicato dalla direzione della stella polare – Opposto al SUD
SUD
Punto cardinale che nell’emisfero australe è indicato dalla costellazione detta Croce del Sud – Opposto al NORD
OVEST
o Ponente: dove tramonta il sole nei giorni degli equinozi – Opposto a EST
EST
o Levante: dove sorge il sole nei giorni degli equinozi (21-3 e 21-9) – Opposto OVEST
NotaL’orientamento dei versanti, pareti, creste, canaloni, ecc… è sempre riferito al punto cardinale che ha alle spalle colui che lo percorre in salita.
Riferimenti geografici
NORD-EST
SUD-ESTSUD-OVEST
NORD-OVEST
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COORDINATE TOPOGRAFICHE
Latitudine: distanza angolare, espressa in gradi verso N o verso S, tra il parallelo passante per il punto P e l’equatore (parallelo di riferimento).
Longitudine: distanza distanza, espressa in gradi verso E o verso W, tra il meridiano passante per P e il meridiano di Greenwich (meridiano di riferimento).
Definito il reticolo dei paralleli e meridiani e i punti cardinali, è possibile identificare la posizione di un punto P sulla Terra tramite le sue coordinate geografiche, ovvero l’indicazione della sua latitudine e longitudine.
Esempiocoordinate geografiche di Parma:latitudine: 44° 48′ Nlongitudine: 10° 20′E
Riferimenti geografici
11
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
La scala di rappresentazione è il rapporto tra le dimensioni della realtà e quella di una sua rappresentazione.
Concetto di scala di rappresentazione
Modellino 24 volte più piccolo
dell’oggetto realeOggetto reale
Riduzione in scala 1:24
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SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
La scala di rappresentazione è il rapporto tra le dimensioni della realtà e quella di una sua rappresentazione.
Concetto di scala di rappresentazione
Modellino 24 volte più piccolo
dell’oggetto realeOggetto reale
Riduzione in scala 1:24
NotaNel caso in cui il secondo termine di una scala di rappresentazione sia maggiore del primo (es. 1:10, 1:200, 1:25.000, 1:100.000, ecc...) di parla di scala di riduzione e il secondo termine (es. 10, 200, 25.000, 100.000) è detto fattore di riduzione. In questo caso, tanto maggiore è il fattore di riduzione, tanto più piccola è la rappresentazione dell’oggetto.
EsempioUn modellino di automobile in scala 1:43 (fattore di riduzione 43) è più piccolo del modellino della stessa auto riprodotto in scala 1:18 (fattore di riduzione 18).
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SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
Nelle carte escursionistiche le scale più diffuse sono 1:25.000 e 1:50.000.
Concetto di scala di rappresentazione
Scala 1:25.000
La dimensione dell’oggetto misurata sulla carta é 25.000 volte più piccola di quella reale
1 cm = 25.000 cm = 250 m
Scala 1:50.000
La dimensione dell’oggetto misurata sulla carta é 50.000 volte più piccola di quella reale
1 cm = 50.000 cm 500 m
Lo stesso oggetto rappresentato su una carta 1:25.000 lo vedo due volte più grande che rappresentato su una carta 1:50.000
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COME SI REALIZZA UNA CARTA TOPOGRAFICA
Realizzazione di una carta topografica
Le carte topografiche vengono disegnate partendo da un rilievo geometrico del terreno, effettuato tramite rilievi topografici sul campo oppure rilievi fotogrammetrici aerei o satellitari.
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PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografia
a. Riferimenti geografici
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere una carta escursionistica
16
CARTA ESCURSIONISTICALeggere una carta escursionistica
Una carta escursionistica contiene numerose informazioni, sotto forma di simboli, il cui significato è descritto nella legenda.
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CARTA ESCURSIONISTICALeggere una carta escursionistica
Una carta escursionistica contiene numerose informazioni, sotto forma di simboli, il cui significato è descritto nella legenda.
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SCALA GRAFICA
Permette di ottenere facilmente sia la distanza sul terreno fra due punti individuati sulla carta, sia la distanza sulla carta di riferimenti noti sul terreno, evitando di dover calcolare le distanze in funzione della scala numerica della carta.
Leggere una carta escursionistica
Per ottenere la distanza reale sul terreno fra due punti individuati sulla carta è sufficiente misurare con qualsiasi mezzo (un pezzo di carta, spago, filo d'erba, ecc..) la distanza fra due punti della carta e riportarlo sulla scala grafica.
Per individuare la distanza sulla carta di due riferimenti noti sul terreno, si riporta sulla scala grafica la distanza reale conosciuta e si individua a lunghezza corrispondente.
CARTA ESCURSIONISTICA
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CARTA ESCURSIONISTICA
Osservando una carta si possono individuare alcuni elementi principali:
• Gli insediamenti umani e le opere di antropizzazione
• Il reticolo chilometrico (rappresentazione grafica dei paralleli e dei meridiani)
• Le curve di livello (indicazione della morfologia del terreno)
• L’idrografia
• Le zone di terreno coperto da vegetazione (aree verdi) e quelle rocciose (aree grigie/marroni)
Leggere una carta escursionistica
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CARTA ESCURSIONISTICA
Osservando una carta si possono individuare alcuni elementi principali:
• Gli insediamenti umani e le opere di antropizzazione
• Il reticolo chilometrico (rappresentazione grafica dei paralleli e dei meridiani)
• Le curve di livello (indicazione della morfologia del terreno)
• L’idrografia
• Le zone di terreno coperto da vegetazione (aree verdi) e quelle rocciose (aree grigie/marroni)
• L’indicazione della quota altimetrica
Leggere una carta escursionistica
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CARTA ESCURSIONISTICA
Le carte vengono disegnate rispettando alcune regole convenzionali:
• Il nord si trova lungo il bordo superiore della carta; di conseguenza abbiamo il sud verso il basso, l’est verso destra e l’ovest verso sinistra.NORD
SUD
OVEST EST
Leggere una carta escursionistica
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CARTA ESCURSIONISTICA
Le carte vengono disegnate rispettando alcune regole convenzionali:
• Il nord si trova lungo il bordo superiore della carta; di conseguenza abbiamo il sud verso il basso, l’est verso destra e l’ovest verso sinistra.
• Le quote indicate lungo le linee di livello e i toponomi sono orientati con la base verso valle.
Leggere una carta escursionistica
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CARTA ESCURSIONISTICA
Le carte vengono disegnate rispettando alcune regole convenzionali:
• Il nord si trova lungo il bordo superiore della carta; di conseguenza abbiamo il sud verso il basso, l’est verso destra e l’ovest verso sinistra.
• Le quote indicate lungo le linee di livello e i toponomi sono orientati con la base verso valle.
• Le quote altimetriche sono espresse in metri e riferite al livello medio del mare. Sono presenti sui punti cospicui: come di monti, selle, colli, estremità di speroni, sommità e piedi di salti di roccia, ponti, laghi, confluenze di fiumi, ecc…. Se non indicano la quota di qualche punto notevole, viene indicato sulla carta un punto preciso al quale si riferiscono (es. colle senza nome)
Leggere una carta escursionistica
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CURVE DI LIVELLO
Le carte rappresentano la superficie del territorio vista dall’alto in due dimensioni (piatta). Attraverso le curve di livello si cerca di individuare la terza dimensione (altezza o profondità). Le isoipse sono quelle curve che uniscono i punti alla stessa quota.
Si ottengono immaginando di sezionare il terreno con piani orizzontali posti a quote differenti.
La differenza di quota tra i piani di intersezione (ovvero la differenza di quota delle isoipse) è detta equidistanza.
Leggere una carta escursionistica
25
CURVE DI LIVELLO
Le isoipse si dividono in tre tipi:• Direttrici: sono quelle indicate con tratto più marcato e rappresentano le quote con equidistanza maggiore (normalmente 100 m).
• Intermedie (o ordinarie): sono quelle indicate con tratto più fine e rappresentano le quote con equidistanza normale (normalmente 25 m).
• Ausiliarie: sono quelle indicate con linea tratteggiata e vengono utilizzate per rappresentare l’andamento del terreno in tratti particolarmente ripidi o particolarmente pianeggianti, nei quali la normale equidistanza non rende una precisione sufficiente.
Grafismi ausiliari:• Tratteggi: indicano graficamente i salti di rioccia e le scarpate.
Leggere una carta escursionistica
26
CURVE DI LIVELLO
Le isoipse descrivono la morfologia del territorio; in particolare:
• curve di livello a V con la punta rivolta verso monte rappresentano degli avvallamenti
Leggere una carta escursionistica
• curve di livello a V con la punta rivolta verso valle rappresentano degli costoni o creste
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CURVE DI LIVELLO
La pendenza del terreno viene descritta dalla densità delle curve di livello: più le curve sono vicine maggiore è la pendenza del terreno, mentre più sono distanti minore è la pendenza.
EsempioConsideriamo due zone della stessa carta (quindi stessa equidistanza) in scala 1:25.000
4 mm 7 mm
Dis
livel
lo =
100
m
Distanza 4 mm = 100 m
Dis
livel
lo =
100
m
Distanza 7 mm = 175 m
Pendenza maggiore
Pendenza minore
Leggere una carta escursionistica
28
CURVE DI LIVELLO
La pendenza valutata sulla carta può essere molto diversa da quella reale dei singoli tratti, dalla carta infatti si ricava solo la pendenza media.
Leggere una carta escursionistica
penden
za m
edia
25 m
25 m
29
CURVE DI LIVELLO
EsercizioAbbinare la rappresentazione cartografica con il profilo del rilievo a cui si riferisce.
Leggere una carta escursionistica
Soluzione
1 - b
2 - d
3 - c
4 - f
5 - a
6 - e
30
I colori aumentano notevolmente la leggibilità
CARTA IN BIANCO E NERO OPPURE A COLORILeggere una carta escursionistica
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RIEPILOGO DELLA PRIMA PARTE
1. Introduzione
2. Cenni di topografia e cartografiaa. Riferimenti geografici
i. Meridiani e paralleli
ii. Punti cardinali
iii. Coordinate geografiche
b. Concetto di scala di rappresentazione
c. Realizzazione di una carta topografica
3. Leggere di una carta escursionistica
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SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
33
STRUMENTI NECESSARI
Gli strumenti fondamentali per orientarsi sono:
Orientamento
Carta AltimetroBussola
34
L’altimetro è uno strumento che misura l’altezza rispetto al livello del mare basandosi su una misurazione di pressione, poiché la pressione atmosferica diminuisce all’aumentare della quota.
La pressione atmosferica però varia anche in funzione delle condizioni meteorologiche, quindi è necessario tarare l’altimetro ogni qualvolta si ha la possibilità, sfruttando le indicazioni di altitudine di un punto certo (cartelli segnaletici, targhe dei nomi di rifugi, cime di monti, …)
ALTIMETROOrientamento
Rimanendo stazionari in un punto, si può sfrutarre l’altimetro, in quanto barometro, per indicare la tendenza meteorologico:• se la quota indicata tende ad aumentare, ovvero la pressione atmosferica sta diminuendo, il tempo tende al brutto tempo;• se la quota indicata tende a diminuire, ovvero la pressione atmosferica sta aumentando, il tempo tende al bello.
35
La bussola è uno strumento composto da:
BUSSOLAOrientamento
• un anello graduato che può ruotare in maniera indipendente dall’ago magnetico
• una freccia di mira
• un ago magnetico libero di ruotare che indica la direzione del Polo Nord magnetico della Terra.
• un lato diritto e graduato in cm o mm
Le bussole da carteggio sono caratterizzate dal fondo trasparente che permette, appoggiandole sulla carta, di conservarne la leggibilità
E’ importante ricordarsi di utilizzare la bussola mantenendola piana e lontano da masse metalliche che ne influenzano l’efficienza; in particolare mantenere le seguenti distanza minime:• linee elettriche ad alta tensione: 60 m• linee telefoniche, tralicci, impianti di risalita: 10 m• porte in ferro dei rifugi: 5 m• piccozza, ramponi, chiodi: 1 m
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SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
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L’azimut è l’angolo, misurato in senso orario, che forma la direzione di mira di un oggetto con la direzione del nord (magnetico).
AZIMUTOrientamento
38
AZIMUTOrientamento
Polo Nord
(magnetico)
Azimut: misura, in senso orario, dell’angolo (nell’esempio 75°)
P
101828
362
4 6 8
1214
16
20
222426
3032
34
N
P1018
28 362
4
6
8
121416
20
22
24
26
30 32 34
N
Polo Nord
(magnetico)
Determinazione dell’azimut di un punto sul terreno
39
AZIMUTOrientamento
10
18
28
36 24
6
8
12
141620
22
24
26
3032
34
NN
S
EW
N-E
S-ES-W
N-W
0°
270° 90°
180°
45°
135°225°
315°
I principali azmut
40
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
41
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 1Orientamento
Riconoscere un punto sul terreno attraverso la carta, conoscendo la propria posizione
Voi siete qui e vorreste sapere il nomedel rifugio che si trova
sulla montagna di fronte
42
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 1Orientamento
1 – Con la bussola si mira il rifugio e se ne rileva l’azimut
1018
28
362
4
6 8
1214
16
20
22
2426
3032
34
N
Azimut del rifugio = angolo = 84°
10
18
28
36 24
6
8
12
141620
22
24
26
3032
34
N
43
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 1Orientamento
2 – Si riporta sulla carta l’azimut rilevato mediante la bussola, cioè si traccia una linea dal punto O lungo la direzione dell’azimut rilevato (angolo ). Questa linea incontrerà sulla carta il rifugio cercato.
O
R. Città di Busto
Rif. Mores
44
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 2Orientamento
Individuazione di un punto P sul terreno a partire dalla conoscenza del punto in cui ci troviamo e del punto P sulla carta
P
Voi siete qui e volete trovare sul terreno il punto P dopo averlo
individuato sulla carta O
45
=73°
O
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 2Orientamento
P
1 - Si rileva l’azimut del punto P sulla carta (angolo ) con la bussola
46
10
18
28
36 24
6
8
12
141620
22
24
26
3032
34
N
O
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 2Orientamento
2 - Attraverso la linea di mira della bussola si individua la direzione verso la quale guardare, il punto cercato é certamente sulla linea di mira. Le informazioni ricavabili dalla carta (quota, orografia) permettono di individuare il punto cercato se quest’ultimo si vede; in caso contrario siete comunque in grado di individuare la direzione verso la quale muoversi.
47
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3Orientamento
Individuare la propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno.
P
Q
48
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3Orientamento
1. Si rileva l’azimut di P e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto P sulla carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per P: Esempio: azimut di P=30°
2. Si rileva l’azimut di Q e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto Q sulla carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per Q: Esempio: azimut di Q=290°
3. Il punto di incrocio tra le due linee rappresenta il punto O in cui vi trovate
Individuare la propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno.
49
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3Orientamento
Individuare la propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno.
30°
290°
P
Q
O
Noi siamo qui
50
ORIENTARSI CON CARTA E BUSSOLA – CASO 3Orientamento
In questo caso bisogna assolutamente utilizzare come riferimento due punti che abbiano un azimut che non differisca di 180°, ovvero tali per cui guardandone uno, non devo avere l’altro alle spalle ma quanto più possibile a fianco.
Siamo qui?
O
oppure qui?
O
oppure qui?
O PQ
51
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
52
2200
N
S
EW
2268 +
ORIENTARSI CON CARTA , BUSSOLA E ALTIMETROOrientamento
Individuare la propria posizione sulla carta avendo a disposizione l’altimetro (recentemente tarato) e un solo punto traguardabile per rilevarne l’azimut.
Esempio: rileviamo che l’azimut della cima di fronte a noi è 300° e siamo a quota 2190 m.
219021802170
300°
Siamo qui?
Siamo qui?
Siamo qui?
53
2200
N
S
EW
2268 +
ORIENTARSI CON CARTA , BUSSOLA E ALTIMETROOrientamento
Individuare la propria posizione sulla carta avendo a disposizione l’altimetro (recentemente tarato) e un solo punto traguardabile per rilevarne l’azimut.
Esempio: rileviamo che l’azimut della cima di fronte a noi è 300° e siamo a quota 2190 m.
219021802170
300°
Siamo qui!!
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SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
55
Noi
Rifugio
300 m
20°
400 m
200 m
90°
100 m
145°
200 mN
S
EW
90°
90°
PROCEDERE SEGUENDO UNA ROTTAOrientamento
In certe situazioni può rendersi utile, se non necessario, pianificare il tragitto sulla carta e procedere in ambiente seguendo la rotta prevista.
56
Noi
Rifugio
Errore
300 m
20°
400 m
200 m
90°
100 m
145°
200 mN
S
EW
90°
90°
PROCEDERE SEGUENDO UNA ROTTAOrientamento
In certe situazioni può rendersi utile, se non necessario, pianificare il tragitto sulla carta e procedere in ambiente seguendo la rotta prevista.
ERRORESarebbe un errore procedere per lunghissimi tratti rettilinei, poiché un piccolo errore sul puntamento dell’azimut di quel tratto si amplifica portandoci lontano dal punto di destinazione previsto.
57
Orientamento
Con la bussola si misura sulla carta l’azimut, o la “rotta”, che si deve seguire.Guardando la linea ideale del percorso si fissano dei punti di riferimento intermedi (ad es. pianta, roccia). Ogni volta che se ne raggiunge uno si sceglie il successivo, tenendo sotto controllo la direzione. Se la visibilità è ridotta a zero, una persona deve portarsi avanti e fungere da riferimento.
PROCEDERE SEGUENDO UNA ROTTA
58
SECONDA PARTE
1. Orientamento
a. Gli strumenti
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussola
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
59
IL GPSOrientamento
Lo strumento GPS è un ricevitore che sfruttando i segnali del servizio americano GPS (Global Positioning System – Systema di Posizionamento Globale) fornisce con precisione la propria posizione indicando latitudine, longitudine e quota alla quale ci troviamo. Il sistema GPS è strutturato in una rete di 24 satelliti (più 3 ausiliari) dei quali in un qualunque punto della Terra se ne “vedono” almeno 5 (al massimo 8). Il ricevitore è in grado di calcolare la propria posizione sfruttando il segnale di 4 dei satelliti al momento visibili (cioè di cui ne riceve il segnale).
I ricevitori GPS offrono il vantaggio di essere di immediata lettura e precisi, ma hanno anche alcuni difetti: il loro utilizzo è subordinato alla durata delle batterie, necessita di carte con coordinate geografiche, e in generale da un’illusione di falsa sicurezza.In ogni caso il GPS non riduce la difficoltà della gita!
60
RIEPILOGO DELLA SECONDA PARTE
1. Orientamentoa. Gli strumenti
i. Carta
ii. Altimetro
iii. Bussola
b. L’azimut
c. Orientarsi con carta e bussolaI vari casi a secondo dei dati disponibili e rilevabili
d. Orientarsi con carta, bussola e altimetro
e. Precedere seguendo una rotta
f. Il GPS
61
FINE
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