Alternanza scuola-lavoro Una nuova didattica per lo sviluppo del...

Preview:

Citation preview

Alternanza scuola-lavoro

Una nuova didattica

per lo sviluppo del paese

Carmela Mazza Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano

Confindustria

Fermo, 18 ottobre 2016

Perché fare alternanza?

2

Non impariamo dalla scuola ma dalla vita.

Seneca

Se sento, dimentico;

Se vedo, ricordo;

Se faccio, comprendo.

Confucio

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo

Aristotele

CONDIZIONI DEI GIOVANI IN EUROPA (15-29 anni)

3

Condizione dei giovani in Europa (15-29 anni, valori percentuali)

Distanza tra scuola e lavoro

L’alternanza scuola lavoro prima della Buona Scuola

• Solo il 43,5% degli istituti secondari superiori ha attivato percorsi di alternanza scuola – lavoro.

• Sono stati attivati 10.279 percorsi totali che hanno coinvolto il 10,7% degli studenti delle scuole secondarie superiori.

• 126.003 organizzazioni ospitanti di cui

55.154 imprese.

Rapporto Indire 2014

4

Quanti ragazzi?

5

La Buona Scuola entra in vigore

La Buona Scuola va a regime

FONTE: MIUR

Il Mismatch La disoccupazione giovanile non è legata solo ai cicli economici ma anche a

un FORTE MISMATCH tra domanda e offerta

Fonte: McKinsey&Company (gennaio 2014)

Il mancato collegamento tra scuola e lavoro rappresenta per oltre il 40% la causa dell’attuale disoccupazione giovanile

6

Una nuova visione: EDUCATION-TO-EMPLOYMENT

Per affrontare in modo strutturale il problema della disoccupazione giovanile in Italia occorre garantire agli studenti

il diritto ad imparare lavorando 7

OGGI: NON BASTA PIU’ L’ESPANSIONE

DELL’ISTRUZIONE!

L’ESPANSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA SENZA SPECIALIZZAZIONI E SENZA

COLLEGAMENTO CON LA DOMANDA DELLE IMPRESE CREA DISOCCUPATI

8

Le novità della legge 107/2015

• Introduzione di un monte ore minimo per le attività di alternanza: 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali, 200 ore nei licei.

• Possibilità di svolgere percorsi di alternanza anche fuori dall’orario scolastico curriculare (ad esempio nella pausa estiva), all’estero o attraverso la formula dell’impresa simulata.

9

L’alternanza rappresenta una svolta sul piano…

10

• Si supera la centralità del “gruppo classe”;

• Si ripensano gli orari settimanali;

• Si crea un rapporto organico con “l’extrascuola”.

L’alternanza rappresenta una svolta sul piano…

11

• Si passa da una concezione quantitativa ad una concezione qualitativa dell’insegnamento;

• Si valorizzano i collegamenti tra le discipline e si favorisce l’interdisciplinarietà.

L’alternanza rappresenta una svolta sul piano…

12

• Si abbattono le barriere tra scuola e impresa;

• Si riconosce la capacità (e la responsabilità) formativa delle imprese;

• Si riconosce agli studenti il diritto di imparare lavorando

Il confronto con la Germania

13

400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali, 200 nei licei

3 giorni di studio e 3 giorni di lavoro

Alternanza Scuola-Lavoro Berufliche Bildung

100 milioni strutturali + 1 milione per l’apprendistato di primo livello

2 miliardi di euro

720.000 ragazzi coinvolti 1,3 milioni di ragazzi coinvolti

FONTE: MIUR e Destatis

L’AZIONE DI CONFINDUSTRIA

14

15

Una sfida per le imprese

Legge 107/2015 art. 1, commi 33-37

Oggi 277.000 studenti italiani sono coinvolti in esperienze

di alternanza scuola-lavoro (max 80/90 ore)

Alternanza scuola-lavoro obbligatoria 1,5 milioni di studenti italiani

coinvolti (400 ore negli istituti tecnici professionali e 200 ore nei licei)

=

La via italiana all’alternanza

Valorizzare le peculiarità del sistema italiano. Occorre combinare “Made in Italy” ed “Educated in Italy” valorizzando le PMI e le caratteristiche del modello pedagogico italiano.

Valorizzare le responsabilità associative. Le Associazioni industriali possono favorire il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di imprese supportandole nella progettazione dei percorsi formativi e nella valutazione delle competenze acquisite dai ragazzi.

Una nuova idea di impresa. L'azienda come luogo in cui si formano le competenze.

16

TASK FORCE alternanza scuola-lavoro

Costituita da

90 esperti delle Associazioni industriali

62 Associazioni territoriali e di categoria

8 Gruppi di lavoro tematici

Obiettivo: monitorare il percorso di applicazione della legge 107/2015 ponendo

particolare attenzione a:

esigenze dei territori per l’avvio dei progetti di alternanza,

ruolo delle Associazioni a supporto delle imprese associate,

esigenze specifiche delle PMI,

progetti di eccellenza che possono essere utilmente messi a disposizione dell'intero sistema.

17

LA GUIDA PER GLI IMPRENDITORI

18

Alternanza scuola-lavoro per le imprese

Nasce dalla collaborazione tra:

• Area Innovazione e Education;

• Giovani Imprenditori;

• Piccola Industria.

Obiettivi:

• Aiutare le imprese a avviare o potenziare collaborazioni sistematiche con le scuole;

• chiarire la normativa offrendo suggerimenti pratici per ridurre gli oneri e le criticità dell’alternanza scuola-lavoro.

19

La guida pratica

La guida è uno strumento agile organizzato per faq in diverse sezioni:

1) I vantaggi per le imprese

2) Le regole per le imprese

3) La progettazione

4) La valutazione

Sono inclusi anche Appendice

tecnica e Glossario

20

Una diversa modalità di acquisizione delle conoscenze e delle competenze basata sull’integrazione tra mondo

dell’istruzione e mondo del lavoro.

Oltre all’esperienza nelle aree produttive delle imprese l’alternanza si declina in:

• Formazione specialistica in aula tramite moduli didattici realizzati con le imprese;

• Accesso ai laboratori delle imprese;

• Testimonianze aziendali e percorsi strutturati sulle competenze trasversali;

• Impresa Formativa Simulata.

Cosa significa alternanza scuola–lavoro?

21

Perché lo studente in alternanza è una risorsa per l’impresa?

• Il lavoro è un luogo educativo: il pensiero si forma nel rapporto con la realtà;

• Fare alternanza significa lavorare insieme alle scuole per formare il capitale umano, principale fattore di competitività per le imprese;

• L’alternanza riduce il mismatch tra domanda di lavoro e offerta formativa creando relazioni stabili tra scuole e imprese.

22

Quali sono le regole per le imprese?

Per ospitare studenti in alternanza l’impresa deve disporre di :

• spazi adeguati;

• attrezzature idonee;

• competenze professionali per la realizzazione delle attività di alternanza garantendo la presenza di un tutor, anche esterno all’azienda.

23

Quali sono i costi dell’alternanza?

Azienda Scuola

24

Come avviene il collegamento tra scuole e imprese?

25

26

Come funziona l’alternanza?

Come si attivano i percorsi?

I percorsi di alternanza si attivano con la firma della Convenzione tra scuola e impresa e del Progetto Formativo del singolo studente.

La Convenzione ufficializza la partnership tra scuola e impresa per l’attivazione dei percorsi.

Il Progetto Formativo riporta nel dettaglio le attività formative di ciascuno studente.

27

Come si strutturano i percorsi?

3° ANNO

CAPISCO COS’È L’AZIENDA E COME FUNZIONA E LAVORO

SULLE COMPETENZE TRASVERSALI

4° ANNO

APPROFONDISCO LE COMPETENZE TECNICHE E

VADO IN AZIENDA

5° ANNO

AFFINO LA CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO, CONIUGANDO ASPETTI

ORGANIZZATIVI E TECNICI E PREPARO LA TESINA

28

Le 400 ore di alternanza obbligatoria previste per gli istituti tecnici e professionali e le 200 ore previste per i licei non si

riferiscono al monte ore da trascorrere nelle aree produttive delle imprese, ma riguardano l’insieme delle attività in cui si

articolano i percorsi di alternanza.

Istituti tecnici e professionali

29

• La scuola deve poter erogare la formazione sulla sicurezza al terzo anno.

• L’avvicinamento dei giovani all’azienda deve essere graduale per affrontare in modo costruttivo il periodo in alternanza.

• Personalizzazione dei percorsi di apprendimento

• Formazione teorica in aula e formazione pratica in azienda;

• Superamento della tradizionale separazione tra momento formativo e momento applicativo;

• Apprendimento per competenze.

• Learning by doing;

30

Licei

31

• Attività su specifici project work legati a prodotti o servizi aziendali o su progetti di riorganizzazione e ottimizzazione delle attività.

– Per licei con indirizzo classico o socio-umanistico marketing, comunicazione, design e sviluppo del prodotto;

– Per i licei con indirizzo scientifico-tecnologico efficientamento energetico, strategie di customer care, progettazione di siti internet e attività Web.

• Sviluppo delle competenze trasversali, linguistiche e logico metodologiche.

• Il percorso in alternanza può essere uno strumento per aumentare la consapevolezza delle scelte universitarie, riducendo abbandono e mismatch.

32

Qual è il ruolo degli insegnanti?

• compartecipano alla progettazione dei percorsi di alternanza. Tra di loro verrà scelto il “docente tutor” che si occuperà di accompagnare gli studenti durante tutte le fasi di attività in alternanza in collaborazione con il tutor aziendale.

• chiariscono agli studenti quale tipo di attività svolgeranno in azienda, quali diritti e quali doveri avranno e spiegano come si rapporta l’attività svolta in azienda con i programmi scolastici.

33

Come può fare la piccola impresa ?

• Le piccole imprese sono un attore fondamentale per il successo dell’alternanza;

• In molti territori sono le PMI quelle più impegnate nelle relazioni con le scuole;

• Le piccole imprese possono attivare i percorsi di alternanza anche in forma aggregata con altre imprese del territorio aderendo ad eventi già strutturati come il PMI DAY, o individuando un tutor aziendale comune che possa svolgere il suo compito a rotazione in due o più piccole imprese sulla base delle convenzioni siglate.

34

Sicurezza Gli studenti in alternanza sono equiparati ai lavoratori.

L’azienda è quindi tenuta a tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa.

RISCHI: adozione di dispositivi di protezione e individuazione dei rischi specifici nel documento di valutazione dei rischi aziendali.

FORMAZIONE: l’azienda è responsabile della formazione sulla sicurezza. La formazione generale è affidata, invece, alla scuola.

SORVEGLIANZA SANITARIA: solo se la valutazione dei rischi ne evidenzia la necessità per le attività che interessano lo studente.

35

Valutazione e certificazione

• La co-valutazione permette di rilevare le competenze acquisite dallo studente durante il percorso e costituisce parte integrante della valutazione finale dello studente;

• Le competenze acquisite dallo studente sono certificate dalla scuola sulla base dei report di valutazione dei tutor presentati in consiglio di classe e validate dal dirigente scolastico. La certificazione riconosce allo studente crediti formativi e rientra anche nel portfolio delle competenze dello studente.

36

Le questioni aperte 1) Riconoscere incentivi e sgravi fiscali per le imprese

che ospitano studenti in alternanza scuola-lavoro.

2) Inserire la formazione sulla sicurezza nei programmi scolastici di tutte le scuole secondarie superiori.

3) Prestare attenzione non solo alla fase di orientamento e di preparazione/progettazione del percorso di alternanza, ma anche alla fase di realizzazione e di restituzione dei risultati.

4) Avviare una sperimentazione per individuare le tipologie di prova più adatte alla valutazione delle esperienze di alternanza in sede di Esame di Stato.

37

Recommended