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ARGENTINA DEL NORD Deserti, lagune e pueblos d’alta quota in 4x4
Gli incantevoli scenari del nord ovest tra montagne, quebradas colorate, lagune,
vulcani e pueblos (in hotel, hosterie e una notte in casa privata) – 14 giorni
Con 3 passeggeri per auto ed esperta guida italo-argentina
In viaggio tra i paesaggi più spettacolari e sconosciuti dell’Argentina del Nord. Da
Salta, bella città coloniale ai piedi delle Ande, ci s’inoltra tra le montagne dove si
trovano alcuni degli ambienti naturali più scenografici di tutta la catena andina: la
Quebrada de Humahuaca (Patrimonio UNESCO), una vallata di rocce multicolori; il
“Cerro de los siete colores” (sito protetto dall’UNESCO); i grandi “salares”, bacini
bianchissimi tra le montagne, resti di antichi laghi; le inaspettate formazioni glaciali
nel deserto di alta quota e le lagune abitate da colonie di fenicotteri rosa; la miniera di
zolfo a 5200 mt dai colori psichedelici; le scenografiche formazioni del deserto rosso;
coni vulcanici nerissimi che s’innalzano tra vette circondate da colate laviche; il
“campo de Piedra Pomez”, inaspettato labirinto di torrioni di pomice bianca che
emergono dalla sabbia nera; gli incontri con branchi di vicunas; i graziosi pueblos
andini dove il tempo sembra essersi fermato e ci si saluta con la gente del posto come
vecchi amici…
Si viaggia in fuoristrada percorrendo piste sterrate fino a passi di circa 4.500 mt, sotto
cieli blu intenso, vulcani dalle cime innevate e spettacolari paesaggi desertici non
ancora scoperti dal turismo. I pernottamenti si effettuano in buoni hotel e piacevoli
“hosterie” locali, con due notti in un rifugio e una in una casa privata, vivendo
un’esperienza con la comunità locale.
Il viaggio sarà condotto da una delle più esperte guide locali della regione (nonché
ottimo autista), di origine italiana e con centinaia di viaggi e spedizioni al suo attivo.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza speciale del 18 Marzo 2019
1° giorno (18 Marzo) / Italia – Buenos Aires Partenza da Roma Fiumicino in serata con volo di linea diretto per Buenos Aires
operato da Aerolineas Argentinas. Cena e pernottamento a bordo.
2° giorno (19 Marzo) / Buenos Aires – Salta Arrivo a Buenos Aires al mattino presto e proseguimento col volo domestico per
Salta. La cittadina, chiamata “Salta la linda” (cioè la bella), è situata a 1200 metri di
altitudine sul versante orientale delle Ande, nel Nord Ovest argentino, una regione
ricca di storia, colori e folklore.
Accoglienza all’arrivo da parte dello staff locale e trasferimento privato in un
grazioso boutique hotel, ricavato dalla elegante dimora di una finca (ossia una tenuta
di campagna) giusto alle porte della città. Pranzo libero e nel pomeriggio si effettua
una prima visita del centro in stile coloniale della città, con la sua piazza centrale e le
belle chiese, e dell’interessantissimo Museo MAAM, dove si possono ammirare i
corpi perfettamente conservati dal gelo e dall’aria secca di tre bambini Inca,
ritrovati nel 1999 da una equipe del National Geographic sulla vetta del vulcano
Llullaillaco a 6.790 mt (in mancanza di tempo alcune visite possono slittare all’ultimo
giorno). Alla sera cena e pernottamento presso la Finca Valentina.
3° giorno (20 Marzo) / Salta – Quebrada de Humahuaca – Tilcara – Cerro de los
Siete Colores – Purmamarca (300 km asfalto) (altezza max 2500 mt / all’arrivo 2.300 mt)
Prima colazione e partenza in fuoristrada verso nord, attraversando dapprima una
zona di fitta foresta, chiamata ‘Yungas de transiciòn’ e poi alcuni tipici pueblos, per
entrare nella Quebrada de Humahuaca lungo la strada che costituiva l’antico
“Camino Real” degli Inca, via di comunicazione tra Buenos Aires e Lima. La
vegetazione è qui differente poiché siamo in una zona di transizione tra gli altipiani
andini e le foreste, diventa subtropicale di alta quota e con un clima caldo-umido.
Poi la strada inizia a salire fino a raggiungere i 2.500 metri di altezza. Si prosegue
lungo questa quebrada (una valle molto stretta) per ammirare dei paesaggi veramente
spettacolari di montagne colorate dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale
dell’Umanità. Le montagne e le valli circostanti si riempiono gradualmente dei grandi
cactus cardones. Continuando a salire lungo la quebrada si può ammirare la “Paleta
del Pintor”, altra formazione che ci meraviglia per le fantastiche colorazioni.
Arrivo a Tilcara dove, sulla cima di una collina che domina la valle, si trovano i resti di
una antica roccaforte degli indios Omahacas dell’epoca precoloniale. Ritorno verso sud
e quindi si lascia la valle principale per raggiungere Purmamarca, un “pueblo” disteso
alle falde dello scenico Cerro dei Sette Colori (luogo protetto dall’UNESCO).
Pranzo in un ristorante lungo la strada, cena libera in uno dei simpatici ristorantini di
Purmamarca. Pernottamento presso il confortevole hotel Marqués de Tojo.
4° giorno (21 Marzo) / Purmamarca – Salinas Grandes – Susques – San Antonio
de Los Cobres (130 km asfalto, 150 km sterrato) (altezza max 4.200 mt / all’arrivo 3.750 mt)
Purmamarca è dominata dalla scenografica montagna i cui differenti colori sono dovuti
a una stratificazione naturale con colori come verde, rosso, giallo e viola. Qui ci attende
una breve e piacevolissima camminata. Una bella strada conduce a un passo a 4.200
metri tra montagne innevate e brulle; ecco subito sull’altro lato appare il bianco
specchio di Salinas Grandes che si tinge di ogni colore con le differenti luci del giorno,
creando effetti veramente spettacolari. Si raggiunge il centro di questo deserto di sale
con le vetture, circondati da un paesaggio surreale, dove poter ammirare le vasche di
acqua blu da cui si raccoglie il prezioso minerale.
Ancora poche decine di chilometri di asfalto lungo la strada che conduce al Cile e si
raggiunge l’antica capitale della Puna, Susques, dove si trova la più antica chiesa del
nord e forse dell’attuale Argentina, costruita nel 1598. Visita alla semplice e fiera
comunità di Susques. Attraversando i campi color oro di paja brava (il particolare tipo
di erba che caratterizza gli altopiani andini) si costeggia il vulcano Tuzgle di 5500 m
con le sue colate laviche e arrivo al Viaducto de la Polvorilla, costruito nel 1930 e alto
220 mt, l’ardito ponte della ferrovia che collega l’Argentina al Cile, attualmente non
più utilizzata. Arrivo al borgo minerario di San Antonio de Los Cobres. Pranzo in un
ristorantino locale, cena e pernottamento alla Hosteria de las Nubes.
5° giorno (22 Marzo) / San Antonio de Los Cobres – Santa Rosa de Pastos
Grandes – Desierto del Laberinto – Tolar Grande (250 km sterrato) (altezza max 4.520 mt / all’arrivo 3. 500 mt)
Dopo colazione ci si rimette a bordo dei fuoristrada per proseguire questo
straordinario viaggio. Cielo blu scuro, campi dorati, paesaggi che lasciano senza fiato.
Entriamo nel cuore della puna (la regione dell’altopiano andino) più remota,
misteriosa e affascinante di tutta l’Argentina. Giunti al villaggio di Santa Rosa de los
Pastos Grandes si prosegue verso il lago salato multicolore di Pocitos per poi
attraversare l’incredibile deserto del Labirinto caratterizzato da centinaia di “cupole”
rocciose rosse che si attraversano con un percorso tortuoso e scenografico. Si
raggiunge quindi il piccolo canyon della Garganta del Diablo.
I paesaggi cambiano in continuazione, siamo nel cuore dell’altopiano, nella zona di
Tolar Grande, ricca di salares, montagne colorate, misteriose formazioni saline e
alcuni dei vulcani più alti al mondo. Pranzo a picnic e cena in famiglia in una casa del
piccolo centro di Tolar Grande. Pernottamento nella hosteria Casa Andina.
La hosteria Casa Andina è di proprietà della Municipalità di Tolar Grande.
Inaugurata nel 2012 per implementare l’offerta di ospitalità in questa remota area
della Puna Salteña, dispone di pochissime camere ed è stata interamente costruita in
adobe e pietra vulcanica, seguendo fedelmente le tecniche tradizionali di costruzione
delle comunità locali.
L’alternativa alla hosteria è il Rifugio Afapuna, sempre della Municipalità, costruito
pochi anni fa su iniziativa dell’ex ambasciatore di Francia. Esso rappresenta una
comoda, pulita e ben gestita opzione, con due grandi camerate da 9 letti a castello
ciascuna, destinate rispettivamente agli uomini e alle donne. I letti hanno lenzuola e
coperte ed è garantito il servizio di cambio lenzuola/asciugamani giornaliero. Il
rifugio è riscaldato da stufe a legna, dispone di acqua calda e due bagni, per uomini
e donne. Colazione e cena sono preparate e servite presso la casa di una famiglia
selezionata dal corrispondente locale. Qualora non sia possibile alloggiare presso il
rifugio o la hosteria si pernotterà presso case locali. In ogni caso, qualunque sia la
sistemazione per la notte, l’accoglienza sarà calda e originale!
6° giorno (23 Marzo) / i dintorni di Tolar Grande: La Casualidad – Mina Julia (80 km sterrato e 150 km asfalto) (altezza max 5.100 mt / all’arrivo 3.500 mt)
Al mattino partenza di buonora per raggiungere la città fantasma di La Casualidad,
attraversando da est a ovest il Salar di Arizaro con una visione a 360° sul terzo salar
più grande al mondo, circondato da una serie di vulcani e montagne innevate che
superano i 6.000 metri e segnano il confine con il Cile. Un tempo questo era il luogo
più popolato della puna del Nord Argentina, dove sino al 1976 vivevano circa 2.500
persone, grazie all’attività estrattiva della Mina Casualidad e della Mina Julia. La
strada venne asfaltata per ragioni militari e corre a mezza costa sui bordi del salar,
con paesaggi grandiosi, colorati e sempre diversi.
Da lontano avremo la prima immagine della imponente sagoma del vulcano
Llullaillaco, sulla cui vetta furono ritrovati i corpi perfettamente conservati dei tre
bambini Inca ora esposti al Museo Maam di Salta. Incredibile e misterioso il centro
minerario de La Casualidad: un grosso paese con scuola, chiesa, abitazioni e impianti
completamente abbandonati e disabitati.
Seguendo la vecchia pista ci avviciniamo a una catena di montagne ricche di zolfo,
raggiungendo i 5.150 metri. A bordo dei nostri 4x4, se il percorso è sgombro,
lentamente cerchiamo di risalire sino alla cima lungo la vecchia pista. Lassù, tra le
case dei minatori e la vecchia miniera, si apre uno spettacolo straordinario di colori
psichedelici. Siamo a Mina Julia, un mondo a parte che lascia veramente senza fiato
per la sua bellezza e la sua dura storia. Pranzo a picnic, cena in famiglia o ristorante
locale e pernottamento alla hosteria Casa Andina di Tolar Grande.
L’escursione alla Mina Julia è soggetta alla condizione della strada. L’eventuale
presenza di neve potrebbe infatti rendere impossibile il raggiungimento della meta.
In questo caso il programma prevederà solamente l’arrivo a La Casualidad.
7° giorno (24 Marzo) / Cono di Arita – Salar di Arizaro – oasi di Antofallita –
Salar di Antofalla
(190 km sterrato) (altezza max 3.900 mt / all’arrivo 3.200 mt)
Attraversiamo lo scenografico Salar di Arizaro in tutta la sua lunghezza da Nord a
Sud e tra effetti di miraggio, proprio nel mezzo della distesa salina, osserviamo un
perfetto cono roccioso nero che si innalza: è il “Cono di Arita”, una montagna sacra
che non può essere scalata.
Un altro passo montano tra i fantasmagorici paesaggi colorati di queste alture e si
raggiunge il grande Salar di Antofalla. Lo seguiamo bordeggiando tra montagne
colorate, formazioni di roccia e cristalli fino a raggiungere la piccolissima oasi di
Antofallita, dove vive un solo nucleo familiare, con una vista incredibile sul salar.
Siamo proprio in mezzo alle Ande, si prosegue fino all’omonimo villaggio di
Antofalla, un piccolo pueblo di case erette con mattoni di adobe (antica tecnica
tradizionale con cui si impasta il fango o l’argilla, spesso con erba secca, fino a
ottenere una mistura che una volta essiccata sarà in grado di resistere a intemperie ed
escursioni termiche), abitato da circa 40-50 abitanti …un luogo veramente unico.
Pranzo a picnic lungo la strada in corso di giornata.
Alla sera ci attende una simpatica cena in una famiglia locale e sistemazione per la
notte in case private (da prevedere camere da 4-5 letti ciascuna, con spesso il bagno in
comune), per vivere assieme alla comunità locale una esperienza davvero speciale.
8° giorno (25 Marzo) / Antofalla – Quebrada de Calalaste – Antofagasta de la
Sierra – El Penon
(190 km sterrato) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 3.400 mt)
Antofalla era un tempo una delle stazioni di sosta per le carovane di lama che
effettuavano la rotta tra questa parte delle Ande e l’oasi di Atacama. Si lascia questa
piccola comunità di pastori e si continua lungo il salar raggiungendo una serie di
curiose pozze di acqua colorata: una blu, una nera e una color rosso vivo, veramente
inaspettate. Non lontano il salar presenta una serie di formazioni saline multicolori
davvero spettacolari (in funzione della presenza di acqua o meno, queste formazioni
colorate potrebbero essere coperte).
Si attraversa il bacino e ci si addentra tra montagne, vallate e coni vulcanici con un
percorso selvaggio, magnifico e sempre diverso a ogni curva. Passando dalla
Quebrada di Calalaste, uno dei posti migliori dove avvistare dei camelidi allo stato
selvatico, si raggiunge quindi la pianura di Antofagasta. La zona è tra le più ricche in
assoluto di branchi di vigogne e di lama. Arrivo ad Antofagasta de la Sierra, la più
grande oasi lungo la via carovaniera per San Pedro de Atacama, e visita del piccolo e
originale peublo, dove si trova anche un semplice museo. Pranzo in una casa privata.
Il dipartimento di Antofagasta de la Sierra è una regione veramente poco abitata:
estesa quasi quanto la Lombardia è abitata da circa 1.800 abitanti di cui 800 nel
“capoluogo”. Il paesaggio circostante, desertico in quanto delimitato dalle catene
andine orientali e occidentali, è ricco di ambienti mozzafiato: piccoli coni vulcanici,
nerissime colate di lava, laghi salati, lagune e rocce isolate.
Si dedicherà un po’ di tempo per salire sul piccolo e perfetto cono del vulcano
Antofagasta, a pochi km dal pueblo. Una camminata di meno di un’ora ci porterà in
vetta per godere di fantastiche vedute sul paesaggio circostante. Tra le rocce nere
originate da remote colate si scorgeranno i resti di un antico insediamento incaico. Si
prosegue poi sull’altopiano fino a El Penon, base per le escursioni del giorno
successivo. Cena e pernottamento nell’ottima hosteria locale, gestita da un italiano.
9° giorno (26 Marzo) / Campo de Piedra Pomez – Laguna Grande – Carachi
Pampa – El Penon (140 km sterrato) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 3.400 mt)
Giornata dedicata all’escursione in un luogo assolutamente inaspettato, il Campo de
Piedra Pomez, una vera e propria meraviglia naturale: una immensa area di pietra
pomice di oltre 80 chilometri quadrati, solidificata in curiose formazioni rocciose alte
sino a 10 metri, circondate da sabbia grigia e nera di origine vulcanica, erose dai venti
in forme di funghi, torrioni e panettoni.
Le valli nascoste tra le montagne circostanti sono occupate da enormi dune di sabbia
bianca che creano un ambiente lunare e in forte contrasto con le colate laviche e i coni
vulcanici. Seguendo tracce appena evidenti raggiungiamo le formazioni di pietra
pomice e avremo tempo per perderci in camminate e scoprire questo ambiente magico
e fantasmagorico. L’architettura bizzarra, il cielo cobalto, i contrasti di colori e la
solitudine del luogo, rendono indimenticabile questa visita. Pranzo a picnic.
Nel pomeriggio visita della zona del vulcano Carachi Pampa, dove tra estesi campi di
lava nera spicca un bel salar con colori differenti a seconda della presenza o meno di
acqua e della concentrazione dei sali. Al termine rientro all’hosteria di El Penon, cena
e pernottamento.
10° giorno (27 Marzo) / Laguna Grande – Vulcano Galan – Laguna Diamante –
El Penon (150 km sterrato) (altezza max 4.800 mts / all’arrivo 3.400 mts)
Questa sarà forse la giornata più impegnativa ma probabilmente verrà ricordata come
una delle più belle di tutto il viaggio. Dalla oasi di El Penon si risale un’ampia vallata
che conduce alla bella Laguna Grande, uno specchio d’acqua dove si riflettono alte
montagne rocciose e desertiche e abitato da migliaia di fenicotteri rosa di James.
Si prosegue, seguendo vaghe tracce attraverso altre vallate, in un bellissimo
paesaggio desertico dove svettano torrioni di lava solidificata e sono frequenti gli
incontri con branchi di vigogne. Salendo continuamente si arriva al bordo del cratere
del Vulcano Galan (circa 4.800 mt) la cui caldera, antichissima e molto grande (oltre
40 km di diametro), è stata scoperta qualche decina di anni fa solo grazie alle foto
satellitari, proprio perché essendo così ampia si ha poco la percezione di vedere un
vulcano. Solo una ventina di anni fa alcuni prospettori minerari hanno trovato il
passaggio per raggiungere il vulcano con gli automezzi. Ancora oggi questo luogo è
raggiunto da poche decine di persone ogni anno. Le tracce scendono all’interno e
attraversando la pianura che occupa la parte centrale del cratere si raggiunge la
laguna Diamante dall’acqua cristallina situata a circa 4.600 m. Non lontano un
campo geotermico con fuoriuscita di acqua bollente.
Alla conclusione di questa straordinaria giornata, a stretto contatto con la spettacolare
e colorata natura desertica della Puna, si fa ritorno a El Penon, percorrendo a ritroso
la strada con una prospettiva diversa sulle montagne circostanti, rendendo il rientro
altrettanto vario. Pranzo a picnic, cena e pernottamento all’hosteria di El Penon.
11° giorno (28 Marzo) / El Penon – Hualfin – Santa Maria – i resti incaici di
Quilmes – Cafayate (60 km sterrato e 270 km asfalto)(altezza max 4100 mt / all’arrivo 1700 mt)
Oggi si lascia l’ambiente selvaggio e incantevole della Puna. Dopo un ultimo passo, a
oltre 4.000 metri, si comincia a scendere dall’altopiano percorrendo la valle
Calchaqui. Si attraversano i campi amarillos di Paja Brava fino a una immensa duna
di sabbia bianca, che improvvisamente appare in una stretta valle tra alte montagne
rocciose, un paesaggio davvero spettacolare, imboccando la valle di Hualfin abitata
dalla amena comunità raccolta in un piccolo pueblo.
Seguendo poi la mitica Ruta 40 (la strada che costeggia le Ande dal confine con la
Bolivia fino alla Terra del Fuoco, per oltre 4000 km) ci dirigiamo verso nord. Il
paesaggio cambia, man mano che si procede e si scende di quota l’ambiente desertico
cede spazio ai primi ambienti verdeggianti. Pranzo nelle campagne del distretto di
Santa Maria.
Proseguendo lungo la strada si visitano le rovine preincaiche di Quilmes, le meglio
conservate di tutta l’Argentina, con una storia drammatica alle spalle di deportazione
a opera dei conquistadores spagnoli. Sotto il dominio Inca si spinse fin qui il tratto di
cammino più meridionale dell’Impero. Entrati nella Provincia di Salta raggiungiamo i
verdi vigneti di Cafayate, terra di vino e folklore a quasi 1.700 metri di altezza.
Cafayate è una piacevolissima cittadina, di impronta oramai turistica, che si sviluppa
intorno alla piazza principale, dove si trovano negozi aperti anche fino a sera
inoltrata, caffè con tavolini all’aperto e numerosi ristoranti dove si possono assaggiare
le rinomate specialità locali. Sistemazione al Viñas de Cafayate Wine Resort, una
caratteristica residenza nei pressi di Cafayate con vista sui vigneti e sulle colline
adiacenti. Cena libera e pernottamento.
12° giorno (29 Marzo) / Cafayate – Quebrada de las Conchas – Salta (180 km asfalto) (altezza max 2.000 mt / all’arrivo 1.200 mt)
Giornata conclusiva dello strabiliante percorso nella regione del Nord-Ovest
dell’Argentina e ultime emozioni del viaggio. Lungo il tragitto dedicheremo del
tempo all’esplorazione di una meraviglia naturale di questa regione.
Si entra nella Quebrada de las Conchas, un vero e proprio canyon di oltre 50 km
ritagliato dall’erosione delle acque, in una zona ricchissima di giacimenti rocciosi di
argilla, ferro, calce e ceneri. Giacimenti sedimentari rossi risalenti in certi casi a 450
milioni di anni fa, riportati alla luce dalla spinta tettonica che ha prodotto la catena
andina, sono stati erosi e modellati dagli agenti atmosferici nel corso delle ere
geologiche dando luogo a delle formazioni spettacolari, uniche e così dissimili tra
loro, che a ogni curva verrebbe continuamente voglia di fermarsi per fotografarle.
Pranzo libero e arrivo a Salta nel pomeriggio.
Tempo a disposizione per relax o camminate presso a finca. Cena libera e
pernottamento alla Finca Valentina.
13° giorno (30 Marzo) / Salta – Buenos Aires – partenza
Prima colazione e mattinata a disposizione per un’ultima piacevole passeggiata nel
centro cittadino o per degli acquisti. Rilascio delle camere in tarda mattinata. Pranzo
libero e nel pomeriggio trasferimento in aeroporto, in tempo utile per il volo di linea
per Buenos Aires e la successiva coincidenza con il volo intercontinentale diretto per
Roma Fiumicino, operato da Aerolineas Argentinas. Cena e pernottamento a bordo.
14° giorno (31 Marzo) / arrivo in Italia Arrivo a Roma Fiumicino nel pomeriggio ed eventuale proseguimento per l’aeroporto
di destinazione finale.
Sistemazioni attualmente previste:
Salta – Finca Valentina (2 notti)
Purmamarca – Hotel Marqués de Tojo (1 notte)
San Antonio de los Cobres – Hosteria de las Nubes (1 notte)
Tolar Grande – Hosteria Casa Andina (2 notti)
Antofalla – casa privata (1 notte)
El Penon – Hosteria El Penon (3 notti)
Cafayate – Vinas de Cafayate Wine Resort (1 notte)
Altre informazioni:
Trasporti – Sono previsti fuoristrada tipo Toyota Hilux o VW Amarok con 3
passeggeri + autista.
Una sola vettura potrebbe avere 4 passeggeri oltre all’autista. Espertissima guida
locale italo-argentina (nonché ottimo autista), con profonda conoscenza della regione.
Organizzazione – Alcuni pranzi sono a picnic. Sono previste alcune camminate, nel
complesso facili e per le quali non è richiesta una preparazione specifica.
Clima – Nelle regioni dell’emisfero australe attraversate dal viaggio, nei mesi di
Ottobre-Aprile (estate australe) le temperature diurne variano oscillano tra i 25°/30°
nelle vallate della parte iniziale e finale del viaggio ai 15°-20° degli altipiani andini.
Le notti sull’altopiano sono più fresche ma non fredde. Il clima è secco, il cielo può
essere nuvoloso, ma le piogge sulla Puna sono rarissime.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Ricordarsi le medicine
di uso personale, in particolare sonniferi e analgesici.
Altimetria: come specificato nel programma, alcuni passi di montagna superano i
4.500 metri, con punte fino a 5.000 metri e alcuni pernottamenti si effettuano a circa
3.700/3.800 metri. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si
consiglia una visita medica preventiva. Il programma è stato studiato per avere una
acclimatazione graduale all’altitudine, quindi fenomeni di mal di testa e sensazioni di
malessere sono rari e comunque passeggeri.
Formalità burocratiche – Per i cittadini italiani è sufficiente il passaporto con validità
residua di almeno 6 mesi.
Avvertenze: a causa dell’altezza a cui si svolge l’itinerario può capitare che alcuni
tratti di strada siano chiusi a causa neve. In tal caso la guida dovrà variare l’itinerario
cercando di effettuare il massimo numero di visite previste. Gli orari dei voli interni
possono variare in base alla programmazione delle linee aeree.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario di esplorazione molto
scenografico, immersi in una natura grandiosa, selvaggia e incontaminata. Molto adatto
a chi privilegia un contatto con ambienti naturali autentici dove la presenza dell’uomo è
estremamente limitata. Viaggio impegnativo da un punto di vista fisico, data
l’altitudine a cui si svolge. La maggior parte delle tappe si svolge su piste sterrate, con
mezzi di trasporto ottimi e adatti per l’itinerario. Sistemazioni in buoni hotel nelle
località più importanti. Buone le sistemazioni in hosterie nei centri secondari, inclusa la
semplice hosteria municipale di Tolar Grande. Il pernottamento più semplice è in casa
privata ad Antofalla (come specificato nel programma), spesso in camere con più letti e
per più persone e servizi in comune.
Il viaggio di gruppo sarà condotto da una delle guide locali in assoluto più preparate
della Puna e delle regioni andine dell’Argentina, oltre che esperto fuoristradista. La
guida, che vanta origini italiane, ha al suo attivo centinaia tra viaggi e spedizioni nel
Nord Ovest.
QUOTAZIONE PER PERSONA con voli da Roma Fiumicino: € 3.980 minimo 6 partecipanti, con esperto autista/guida in italiano
Da aggiungere:
- supplemento singola € 590
- partenze da altri aeroporti collegati a Roma da Alitalia € 90
- tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 530
- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto
- costo individuale gestione pratica € 80
Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.
Data di partenza di gruppo: - da lunedì 18 a domenica 31 Marzo 2019
Le quotazioni includono: i voli intercontinentali e locali di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti
privati aeroporto / hotel e viceversa, tutti i pernottamenti nella tipologie di strutture
descritte o di pari categoria, i trasporti con automezzi fuoristrada con tre passeggeri per
auto più autista (solo una vettura potrebbe avere 4 passeggeri a bordo più autista),
pensione completa eccetto sei pasti (3 pranzi e tre cene) così come specificato sul
programma, esperto autista/guida locale parlante italiano, tutte le escursioni e le visite
ai luoghi d’interesse come specificato, assicurazione come specificato, dossier
culturale / informativo sul paese.
Le quotazioni non includono: i pasti espressamente non inclusi dal programma (3 pranzi e tre cene), acqua e bevande,
eventuali tasse locali sui voli domestici e/o in uscita dal paese da pagarsi localmente, le
mance, le spese personali e gli extra, tutto quanto non espressamente specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità
permanente
Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie
e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince
dalla tabella che segue:
Quota totale fino a: Costo a passeggero *
€ 1.000,00 € 45
€ 2.000,00 € 80
€ 3.000,00 € 115
€ 4.000,00 € 150
€ 5.000,00 € 185
€ 7.000,00 € 255
€ 10.000,00 € 360
NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione
pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.
Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000
stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da
specificare espressamente all’operatore.
Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito
www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI
• La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,88 in
vigore nel mese di Novembre 2018. In caso di oscillazioni del cambio, di +/- il 3% a
20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario.
• Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio –
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, anche in funzione degli operativi aerei dei
voli locali che possono cambiare senza preavviso e persino pochi giorni prima della
partenza, pur cercando di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le
escursioni programmate.
• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, verrà
comunicato l’eventuale supplemento.
• Molte compagnie aeree prevedono oramai l’emissione immediata del biglietto. In
tal caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio,
per poi procedere all’emissione. L'acconto dovrà includere anche l'intero importo del
biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno
dalle nostre pubblicate.
• L'importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del
petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 27 Novembre 2018
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
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