Cantu Est Druci Custu Pani Lab

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Laboratorio didattico sul pane e i dolci della tradizione selargina

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Classe 4^C

scuola primaria

di via Parigi

con la collaborazione

dei compagni

della classe 3^C

Su pani e is drucis

de Ceraxus

Insegnanti

Anna Adele Usai Anna Ambu

Francesca Mercenaro Chiara Melis

Tutte le cose sono belle e lo diventano

ancora di più se non abbiamo paura di

conoscerle e provarle.

L’esperienza è la vita con le ali.

Kahil Gibran

Laboratori multidisciplinari sull’arte contadina

con percorsi tematici relativi al recupero della

tradizione selargina del pane e dei dolci

Inserito nel progetto di Circolo L.R. 26/97

Questo percorso è maturato dallo studio

dell’economia agricola del passato e

dall’osservazione diretta dell’ambiente

in cui sorge la nostra scuola.

Abbiamo potuto apprendere come le

tradizioni dei dolci e del pane fatti in casa

siano strettamente legate alle

caratteristiche offerte dal nostro territorio,e come ancora oggi siano vive

tra la gente di Selargius.

Grazie alle persone del luogo che continuano la tradizione

abbiamo potuto riscoprire i metodi del passato,

le materie prime, le forme, i colori, i profumi e

e i sapori antichi.

Nei laboratori abbiamo vissuto un’esperienza unica,

comprendendo quanto siano di grande interesse

e vadano custoditi gli insegnamenti e i segreti

dell’arte contadina selargina.

Il nostro viaggio inizia…

is ceraxinus

Il tralcio di vite

Le spighe di grano

.

SU DICIU DE SU MESSAJU

De ierru no pighis ferru;

in beranu movi sa manu;

in istadi torrat sa edadi;

in atongiu de traballu

c’est abisognu

Il proprietario terriero

Pietro Putzu ai primi del „900

portò a Selargius la prima

trebbiatrice a vapore Wolf

La leggenda narra che insegnò ai

sardi a coltivare la vite

Seu arribau

a bòbidu

Alle vigne e al vino era legata a Selargius l‟attività

industriale della distilleria di Antonio Sebastiano Boi, da

cui prende il nome la piazza Si„e Boi, considerata “la più

grande distilleria di vini d‟Italia”.

Era un momento di

compagnia e si stava

tutti in allegria

Su carru po

binnennai

Ogni casa aveva “sa domu de su binu” o “su magasinu” dove si tenevano le botti e gli attrezzi per

la vendemmia.

Su magasinu

Ad accogliere il carico c’era “sa meri” che sceglieva i grappoli migliori da conservare: uva da consumare a Natale, uva da mettere sotto spirito, uva da conservare passita “sa pabassa” per fare i

dolci “is pabassinas”.

Nelle case selargine il mosto migliore si faceva bollire in “su

cadaxu”, a fuoco lento finchè il liquido non diventava denso e

profumato: era “sa saba” che serviva per fare un dolce

buonissimo “su pani de saba”

Nel quartiere

Santa Lucia, dove

sorge la nostra

scuola, un tempo

esistevano

moltissimi

mandorleti,come

raccontano le

persone di

Selargius e come

testimoniano le

piante che si

trovano all’interno

del cortile.

Andiamo a

vedere la

loro crescita

Dopo questa esperienza

scriviamo la storia del…

Nella Selargius antica

c‟erano le venditrici

di…

MINDULA FRISCA E

MINDULA SICCADA

La mandorla veniva regalata

come dono prezioso.

Era detta “Sa mindula

mallissa” e aveva il guscio

morbido.

LA SABA

SA PABASSA

SA MINDULA

S’IMPASTU

ECCO CHE BEL RISULTATO!

Nelle campagne

di Selargius si

trova tanto

buon grano

I chiccolini

uscirono dalla

terra e alzarono le

braccia al cielo

IL SEME RINASCE

In Sardegna il mito è stato portato dai Fenici che

chiamavano la dea della natura “Ninni”.

Viene nominato da Plino il Vecchio nel secolo I d.C.

descrivendo il pane di cui si nutrivano i Sardi lo chiamò

“su pan’ispeli”, pane di ghiande.

I bronzetti nuragici

rappresentano offerte di pane

Sin dall‟antichità il segno della

croce sulla pasta ha un

significato ben augurante

I bronzetti nuragici

rappresentano offerte di pane

Si dall‟antichità il segno della

croce sulla pasta ha un

significato ben augurante

Buono come il pane

“Est unu arrogu de pani”

Non si butta per terra

Pane nostro quotidiano

I nonni dicevano:

Est sa Grazia de Deus

Il pane è l‟alimento

del lavoro dell‟uomo

Sazia e dà energia

Unione di

tanti chicchi

di grano

Nell‟Antico Testamento era

un Dono di Dio

Il pane nella vita dell’uomo

PANINO BUONOFATTO DI GRANO

CHE CHI TI MANGIAFAI CRESCERE SANO.

PANINO COTTONEL ROSSO FORNOCHE SPANDI ODOREDI BUONO INTORNO.

PANE CHE MANGIANOPERFINO I RE,

UNO, DUE, TRE!IN BOCCA A ME!

Con il grano si fa il pane, con le olive si fa l’olio, con l’uva si fa il vino.

Pane, olio e vino sono degli alimenti importantissimi

ed essenziali per la vita dell’uomo!

Impariamo che durante

la Pasqua Ebraica si

mangia il pane

senza il lievito.

Si chiama pane azzimo

<< TUTTI COLORO CHE MANGIANO

DEL SUO PANE CRESCONO

NELL’AMICIZIA FRATERNA >>

In passato le donne selargine partivano al mattino

con i loro cesti e grazie a loro “su pani biancu”

(soprattutto “su baietorra “ e “ su moddizzosu”)

arrivò sempre fresco sui banchi della città di

Cagliari

La fama del pane di Selargius si mantiene viva

anche ai nostri giorni.

Ci raccontano

le storie di

“messajus” e

di massaie

Ci fa assaggiare su civraxu

Ci presenta il suo libro…

I Pani della Sardegna

Una pastadura

confezionata

per i bimbi

Nel suo libro parla de

di Selargius

Abbiamo indossato

cuffietta e grembiulini e

ci siamo lavati bene le

mani

LA FESTA DEL PANE

Scetti o simbula o farra

Su framentu

Acua e sali

Su pani po est bonu

hollidit s’ollu de

coddu

Pani de Capudanni et

de Santuanni,

acua callenti

est beni pesau

Questo pane si prepara ancora oggi per il

Matrimonio Selargino

Cocoi

a puntas

Sa corona

Pani

pintau

Su

baetorra

L’impasto riposa un

po’, dopo si lavora

con i pugni e infine

si preparano le forme

I MATTONI DEVONO

ESSERE BIANCHI

QUESTA E’ LA

TEMPERATURA GIUSTA

PER CUOCERE IL PANE

LA MOSTRA FINALE

Ecco le foto e i disegni del laboratorio

E’ stata un’esperienza

speciale!

Panem nostrum quotidianum...il vino è nettare degli dèie "sangue della terra".

Il dolce consacra la festacon la sua presenza augurale.

Affinchè i vostri figli rispettino questa terra…Insegnate che la terra è la madre di tutti noi.

Tutto ciò che di buono arriva dalla terraarriva anche ai figli della terra.

Saludi e trigu

Realizzato dagli alunni della 4^C

di via Parigi

con la collaborazione dei compagni della 3^C.

Hanno partecipato le signore

Maria Bonaria Melis e Valentina Atzori di Selargius

La progettazione didattica e l’elaborazione

del percorso formativo è a cura delle insegnanti

Anna Adele Usai Anna Ambu

Francesca Mercenaro Chiara Melis

La presentazione è stata curata dall’ins. Anna Adele Usai