Conoscere la videocamera

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LA VIDEOCAMERA

L’ Obiettivo

Il mirino

Il display LCD

CONOSCERE LE PARTI

IL MIRINO/e il DISPLAY LCD

Il MIRINO ottico è spesso è in bianconero per non influire sulla

durata della batteria (normalmente la sua durata è

di circa un'ora)

Il MONITOR LCD/ Liquid crystal display

è un piccolo schermo a colori su cui osservare la scena

che si sta riprendendo od una già girata.

OTTICA

Comprende l' OBIETTIVO : termine generico che descrive un dispositivo ottico in grado di raccogliere e riprodurre un’ immagine.

Si può costituire di più lenti.

VARIE TIPOLOGIE DI OBIETTIVI

1)Normali

2)Grandangolari

3)Teleobiettivi

4)Zoom

OBIETTIVO

1) Normale : inquadra un campo visivo analogo a quello dell'occhio umano (viene indicato col valore indicativo di 50mm).

2) Grandangolari: inquadrano con angolo > dell'occhio umano, arrivando a superare i 180° cioè riprendendo tutto quello che noi umano possiamo vedere girando la testa da destra a sinistra (esempio: 35mm, 28mm, 20mm,..).

3) Teleobiettivi: vedono bene oggetti molto lontani da noi, che noi non riusciamo a distinguere (esempio: 105mm. 135mm, 200mm,..).

4) Zoom : è un obiettivo complesso la cui lunghezza focale varia tra due valori; uno zoom per camcorder passa da un valore di grandangolo ad un teleobiettivo.

 

Due tipologie:

a) Ottico:  è effettuato tramite le lenti dell'obiettivo.

b) Digitale: è effettuato da un programma all'interno della telecamera. 

N.B: il dispositivo è un accessorio dell’ obiettivo della camcorder

i comandi per la sua regolazione solitamente sono azionabili

a) da una delle tre ghiere vicine all’ obiettivo

b) con un pulsante posto sopra al fusto della camcoder; comandi W/T :

* W = si amplia il campo di ripresa

* T = si chiude la parte di spazio inquadrata

VIDEOCAMERA/Camcorder

è (telecamera + videoregistratore)

La sezione di registrazione (simile a un videoregistratore):

- Registrazione /Rec

- Riproduzione /Play

- Arresto /Stop

- Avanzamento e riavvolgimento/Ffw e Rew

- Apertura vano cassetta /Eject

E’ sempre presente un selettore di modalità per un uso come videocamera o come videoregistratore e un pulsante per l’avvio e l’arresto della ripresa.

COMANDI DI RIPRESA:

A portata di mano si trova anche un comando proporzionale per l’azionamento dello Zoom:

(oltre a quello che si trova nella ghiera vicino all’ obiettivo)

• FADER, per l’apertura o la chiusura dell’immagine

• BACKLIGHT, Controllo per esposizioni in controluce

• WHITE, per la selezione del bianco

• IRIS, tasto per il controllo del diaframma automatico/manuale e comando di regolazione

• SHUTTER comando della velocità dell’otturatore

• FUOCO, selezione automatico/manuale e ghiera di regolazione

ALTRI COMANDI/non sempre presenti

N.B. Per ulteriori curiosità sul modello di videocamera e relative funzioni, guardare il video sottotitolato (inglese)

video che spiega le funzioni della videocamera CANON XH a1_inglese sottotitolato

Indicazioni di base per iniziare a girare un video

PRIMI PASSI

IL CONTROLLO DELLA VIDEOCAMERA

Esistono 4 livelli di controllo che un videografo deve saper rispettare ed osservare:

LIVELLO 1/ controllo delle impostazioni di base LIVELLO 2/ lavorare con la luce LIVELLO 3/ catturare il suono LIVELLO 4/ consapevolezza della ripresa o della storia

Il controllo dei livelli può anche essere incrociato e simultaneo

STATE INTRAPRENDENDO UNA “SFIDA” CREATIVA (!!!) dal momento che le vostre competenze tecniche si uniscono alla vostra creatività.

LIVELLO 1/ CONTROLLO DELLE IMPOSTAZIONI DI BASE

Controllare quanta luce entri nella videocamera, modificando le impostazioni del diaframma e la velocità dell’ otturatore

Variare il bilanciamento del bianco per ottenere l’ effetto desiderato

Usare la messa a fuoco manuale e/o escludere la stabilizzazione dell’ immagine

IL DIAFRAMMA

è un componente interno dell’ obiettivo, di norma circolare, che regola o limita la quantità di luce che passa attraverso le lenti

fino al sensore/chip , sia che si tratti di un CCD o CMOS

• Si usa nel momento in cui le condizioni di luce non sono costanti ( n.b. in una videocamera in cui sia attiva la regolazione automatica, l’ esposizione del video verrà modificata in modo automatico, in base alla luce )

• Il comando per la regolazione si può trovare o su una rotella a lato della camcorder o sulla ghiera dell’ obiettivo; per gli strumenti touch, sullo schermo, ovviamente.

• Il diaframma agisce anche sulla profondità di campo (PC), ovvero la porzione di campo a fuoco insieme al soggetto. Risulterà tanto più ampia quanto minore è l’apertura del diaframma.

Ergo… La PC si estende 1/3 avanti e 2/3 dietro il soggetto Un grandangolare ha PC maggiore di un teleobiettivo Più lontano è il soggetto maggiore è la PC Il diaframma chiuso aumenta la PC, aperto la diminuisce

• Il principio di funzionamento è identico a quello della macchina fotografica: funzionamento diaframma in una macchina fotografica_dimostrazione

VELOCITA’ DELL’ OTTURATORE/Shutter

nelle camcorder è un dispositivo elettronico che ha il compito di controllare per quanto tempo il sensore/chip resta esposto alla luce; [cfr.1. nella macchina fotografica è un dispositivo meccanico che controlla per quanto tempo la pellicola resta esposta alla luce; cfr.2.nel corpo umano: la pupilla è il diaframma mentre l’ otturatore

è la palpebra]

• La funzione più importante dell’ otturatore, oltre a regolare il livello di luce, è stabilire la dose di nitidezza che ogni fotogramma video deve mantenere; La quantità di movimento dell’ immagine è detta “mosso” e può incidere enormemente sullo stile e l’ atmosfera di un video.

N.B.

Nel caso in cui anche alla massima apertura la luce sia insufficiente, si ricorre al guadagno/gain (nelle macchine semplici è automatico) che incrementando l’amplificazione del CCD porta allo scadimento delle immagini, disturbate da un “effetto neve”. Il comando si trova sulla camcorder in un pulsantino con la scritta “gain”

:

• Alti valori dello shutter (maggiori di 1/250 di secondo) migliorano qualità e definizione dell’immagine, soprattutto con immagini in movimento

•Bassi valori consentono di catturare immagini in situazioni di luce bassissima o creare sugli oggetti in movimento effetti “sfocati” particolari.

N.B. Il tempo massimo di shutter non potrà mai superare 1/25

Nelle telecamere più semplici spesso si trovano dei preset Shutter/Diaframma:

Ritratto: Diaframma più aperto e shutter regolato di conseguenza

Sport: Shutter alto e Diaframma regolato di conseguenza

Panorama: Diaframma chiuso e shutter regolato di conseguenza

IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO/white balance

La telecamera è influenzata dai vari tipi di luce in cui viene impiegata, per questo è presente un selettore (o una voce di menu) che permette di

scegliere tra alcuni valori pre-impostati:

• Auto: un automatismo ri-bilancia continuamente

• Indoor: tarato per illuminazione con lampade a filamento

• Outdoor: tarato per illuminazione solare

MA..

Si può scegliere di effettuare manualmente il bilanciamento; Prendendo come riferimento un’ area bianca (generalmente un foglio bianco) e premendo l’apposito pulsante di taratura; andrà ovviamente ripetuto ogni volta che muta le condizioni di illuminazione.

Alcuni camcorder professionali possono avere delle posizioni "memoria". Di solito vengono segnate con 'A' e 'B' servono a memorizzare due bilanciamenti del bianco manuali diversi. Nel caso di una ripresa matrimoniale, ad esempio, si può bilanciare il bianco all'esterno della chiesa sulla posizione 'A', poi passare su 'B' e bilanciare l'interno.

LA STABILIZZAZIONE DELL’ IMMAGINE

permette l'acquisizione di immagini e video senza il tremolio involontario creato dalla mano o dalla nostra respirazione, donando alle immagini una nitidezza maggiore. E’usato sia nelle fotocamere

che nelle videocamere.Esistono due tipologie di stabilizzazione:

• Ottica: per le videocamere d’ alta fascia, generalmente è un elemento supplementare; utilizza un elemento dedicato nell’ obiettivo, che si sposta in base al movimento della telecamera, in rapporto al soggetto che si sta riprendendo.

• Digitale: funziona con l’ elaborazione dell'immagine da parte di un processore e di un apposito software preinstallati sul dispositivo. Funziona solo su apparecchi digitali (siano essi videocamere o fotocamere). E’ meno costoso da realizzare in quanto non necessita di una parte meccanica ma è per sua natura meno efficace e preciso dello stabilizzatore ottico.

ESEMPIO

LIVELLO 2/ LAVORARE CON LE LUCI

Servirsi della luce per valorizzare il video, utilizzando ed imparando a conoscere a fondo la luce naturale;

Sapere quando e che tipo di luce aggiungere/luce artificiale ( es.morbida, dura,di riempimento…)

Luce morbida Luce dura

Esempi:

LA LUCE

Per fare buone riprese serve tanta luce; si misura in Lux, sotto 200lux non ha senso fare riprese a meno non siano eventi irripetibili da documentare a tutti i costi. Con una telecamera molto buona

non si scende sotto i 20Lux. Alcuni riferimenti:

Alcuni riferimenti:

Lampada per bicicletta 2 W 18

Lampada ad incandescenza 100 W 1250

Lampada fluorescente L 40 W 3200

Lampada vapori Hg 125 W 6300

Bulbo fluorescente 400 W 23000

Lamp. alogenuri metallici 2000 W 190000

Lamp. xenon arco lungo 20000 W 500000

Giornata estiva soleggiata 100000

giornata estiva cielo coperto 20000

Vetrine 3000

Uffici 500

Sale da pranzo 200

Strade (notte) 30

Notte di luna piena 0.25

N.B. PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE !!

VARI TIPI DI LUCE

• Luce frontale: la luce si trova dietro la telecamera e va dritta in faccia al soggetto. Il risultato è spesso poco soddisfacente perché l'inquadratura sembra piatta, cioè si perde in profondità. In più se si stanno riprendendo delle persone i loro occhi sono socchiusi per via della luce che li colpisce

Foto di Andrew Myers, artista

condizioni di luce naturale

• Luce dall’ alto: tipicamente il sole di mezzogiorno. Anche in questo caso l'immagine sembra piatta e le ombre sono corte e scure. Adatta per forme geometriche se desiderate effetti particolari, non molto per le persone a causa dell'evidente aumento delle occhiaie e dell'ombra sul mento

Foto di Andrea Circhetta, fotografo

• Luce dal basso: usata per creare effetti drammatici, specie nelle riprese di persone

• Luce laterale: permette di evidenziare superfici ruvide con piccoli particolari. Il livello di profondità è elevato, ma per i ritratti è preferibile una luce meno tagliata, le ombre in questo caso sono troppo marcate

Carlo Schicchio, “luce…laterale”

• Controluce: si usa per effetti particolari e serve per evidenziare i contorni del soggetto ripreso

• Luce laterale/frontale: a circa 45°. E' un ottimo compromesso tra i l’illuminazione frontale e quella laterale, dato che mantiene un forte senso di profondità, ma con ombre meno evidenti, specie se è possibile porre un'altra fonte di luce (o un pannello riflettente bianco, o ancora meglio dorato se la ripresa deve avere toni caldi) dalla parte opposta, che le attenui. Per i ritratti è l'ideale nelle più comuni situazioni, e dato la sua semplicità è molto usata in campo giornalistico o nelle dirette televisive.

VARI TIPI DI LUCE

“Molti professionisti, sia fotografi che videografi, sono scrupolosi nel cercare di fare riprese la mattina presto o nel tardo pomeriggio, durante quei momenti d’ oro in cui la luce è più tenue, i colori saturi e le ombre non sono troppo lunghe. […]

Se ritenete necessario usare luci supplementari, ci sono kit di luci sia in vendita che a noleggio, ed anche riflettori pieghevoli con rivestimento metallico, che possono far rimbalzare la luce sul soggetto”

condizioni di luce procurata in modo artificiale

Guida completa ai video digitali, National Geographic, p.72

Strumentazione aggiuntiva per creare artificialmente più luce

Allestimento di un set

STRUMENTAZIONE AGGIUNTIVA

• Kit di luci portatile: luci al tungsteno o alogene da posizionare su un supporto pieghevole; sono luci dotate di uno schermo resistente al calore e che riflettono la luce. Si posizionano nella parte superiore della videocamera.

• Morsetti: del tipo a molla, che servono per sorreggere teloni, sfondi ed il necessario da appendere sul posto

• Grandi manifesti e riflettori orientabili:per riempire le ombre

• Il nastro adesivo telato

• Prolunghe: fondamentali per illuminare una scena

•Luce principale (luce chiave): è la luce principale che illumina il soggetto, è la fonte di luce più forte

•Luce di riempimento: si usa per diffondere la luce sul soggetto attenua le ombre nette create dalla luce principale, di norma ha una potenza minore rispetto alla luce principale.

•Luce posteriore: viene utilizzata per illuminare la parte posteriore del soggetto in modo da "staccare" il soggetto dallo sfondo, spesso si sostituisce con pannelli riflettenti

ALLESTIMENTO DI UN SET/tecniche di illuminazione più sofisticate

LIVELLO 3/ CATTURARE IL SUONO

Microfono integrato nella camcorder

Microfoni esterni ( se la camcorder dispone di uscita/e audio supplementari )

microfono integrato nella camcorder

• Il suo utilizzo è sconsigliabile, in quanto registra ogni minima inezia, che normalmente un orecchio umano “ignora” o nemmeno sente.

microfono esterno

• E’ preferibile investire in questo apparecchio; il più diffuso tra i videografi è della tipologia “a cannoncino“ , molto utile poiché registra ciò che proviene dalla direzione verso la quale è orientato; un’ altro modello, invece, è il microfono wireless, che fornisce una ricezione ottimale e viene “attaccato” al soggetto che interessa riprendere.

LIVELLO 4/ CONSAPEVOLEZZA DELLA RIPRESA O DELLA STORIA

PiazzamentoInquadratureComposizione

PRESUPPOSTI FONDAMENTALI:

farsi un’ idea del contesto ambientale e situazionaleavere un fine da perseguire ( anche sulla base dello storyboard, nel caso di riprese per un cortometraggio)

ERGO PROCEDERE CON:

PIAZZAMENTO

• Tenere la telecamera ferma: per questo è indispensabile l’uso di un buon cavalletto, stabile e peso. Possibilmente a testa fluida.

• Più economico può essere il monopiede che spesso si rileva più efficace del cavalletto stesso specie con le telecamere piccoline

• Per riprese a mano libera cercare un appoggio, un muro una colonna aiutano moltissimo

• Per brevi riprese si può ricorrere anche ad una registrazione in “apnea“, cioè limitando al minimo i movimenti dovuti alla respirazione

INQUADRATURE

• Ogni inquadratura parte dal momento in cui premiamo il pulsante di avvio fino a quando fermiamo la ripresa con stop.

• La scena invece è l'insieme di più inquadrature che hanno la stessa unità di luogo e di tempo.

Esempio: una persona parla, noi la riprendiamo prima di fronte, poi di lato, infine ancora di fronte. Le tre riprese (fronte / lato / fronte) sono inquadrature, l'insieme delle tre riprese è una scena.

LE INQUADRATURE SI CLASSIFICANO IN

•Piani sono inquadrature concentrate sulla figura umana che mostra la propria totalità di dettagli

•Campi sono inquadrature in cui si da maggior risalto allo spazio circostante dove, se presente, si muove la figura umana.

IN RIFERIMENTO ALLA FIGURA UMANA/

n.b. i migliori punti di taglio si fanno sopra o sotto le articolazioni

• Particolare/PART: parte molto ristretta e quindi ravvicinata che possiamo inquadrare: un occhio a tutto schermo, il petalo di un fiore, una fotografia ripresa da un giornale.

• Primissimo piano/PPP: inquadratura centrale di un viso (non del tutto intero).

• Primo piano/PP : riprendo il viso completo ed il collo della persona.• Mezza figura/ MF: llargo e riprendo anche le spalle e mezzo busto

della persona (come nei vecchi telegiornali).• Piano Americano/ PA: nato ad Hollywood, per riprendere fino alle

ginocchia e far vedere il cinturone e la pistola.• Figura intera/ FI

PART

PPP

PP

MF

PA

FI

IN RIFERIMENTO ALL’ AMBIENTE

• Dettaglio/ DETT• Campo Medio/ CM : Al centro ci sono i personaggi• Campo Totale/ CT: E' come un campo medio ma che presenta

tutto l'ambiente• Campo Lungo/ CL: I personaggi si vedono, ma il centro è il

paesaggio• Campo Lunghissimo/ CLL: I personaggi si perdono, sono

irriconoscibili.

PART

TOT

CM

CL

CLL

CLL :per poter cogliere i particolari servono 12/15Sec

CL: 10/12Sec

CM: 6/8Sec

PA: 4/6Sec

PP : 2/4Sec

PPP :1/2Sec

N.B. per percepire una scena servono almeno 5 fotogrammi ….ma si rasenta il subliminale

Ovviamente ogni piano ha un suo linguaggio e quindi un suo uso specifico da parte del regista;ma da un punto di vista pratico ha pure una sua durata ottimale. Un’inquadratura deve durare il tempo che serve allo spettatore per capirla nel suo messaggio e appropriarsi dei particolari più caratteristici.

ANGOLAZIONE DELLA VIDEOCAMERA

TRE POSSIBILITA’/

dipendono dal tipo di movimento che si effettua con la camcorder

• INQUADRATURA FRONTALE

• INQUADRATURA DALL'ALTO

• INQUADRATURA DAL BASSO

MOVIMENTI DELLA VIDEOCAMERA/ ognuno di questi movimenti tende a portare allo spettatore sensazioni

diverse.Per eseguire in modo corretto questi movimenti serve un carrello da ripresa

I movimenti si possono essenzialmente dividere in:

Panoramica: La panoramica avviene quando si ruota la telecamera sul proprio asse, tipicamente quando si ruota la telecamera sul cavalletto sull’asse verticale per riprendere un panorama (ma non solo).

Carrellata: ogni volta che c’è un movimento lineare. Esso può essere:

in avanti-indietro (il più comune, lo ZOOM) oppure

destra-sinistra (e viceversa) oppure

alto-basso(e viceversa) o anche con

percorsi trasversali. Ovviamente.

NB: In generale è bene centellinare i movimenti e quando servono

farli con lentezza e fluidità.

COMPOSIZIONE

Se questo è il nostro mirino l’osservatore porrà l’attenzione maggiore sui quattro punti segnati.

Per questo è bene mettere il soggetto in corrispondenza di essi

Per lo stesso motivo si è soliti mettere l’orizzonte a 1/3 o 2/3. Mai dividere il fotogramma a metà in un panorama

E’ importante tenere d’occhio l’intera inquadratura, non solo il soggetto. Nascondere ogni oggetto che abbruttisca l’immagine e fare attenzione che l’inquadratura sia diritta rispetto a pali muri o cose simili

CONSIGLI FINALI SULLA COMPOSIZIONE

• Se il soggetto in primo piano guarda verso sinistra, lasciate aria a sinistra dell’inquadratura,analogamente per la destra, per basso-sinistra e così via.

• Se state seguendo un personaggio che cammina ampliate questa regola, lo spettatore deve vedere lo spazio che a breve il soggetto raggiungerà

• Se qualcuno deve entrare in scena, predisponete l’inquadratura per accoglierlo

• Ricordatevi anche di registrare 5 secondi prima e 5 secondi dopo quello che realmente vi interessa, vi aiuterà moltissimo nel montaggio nella scelta del punto di in e out.

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