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Corso di alta formazione in
“Diritto tributario e Finanza pubblica”
«I controlli in tema di finanza pubblica»
Dott. Giorgio ChambeyrontLundì 20 luglio 2015, ore 14:00 – 19:00
1
INTRODUZIONE
L’attività amministrativa si ripartisce in attività di
amministrazione:
1. Attiva;
2. Consultiva;
3. Di controllo.
2
DEFINIZIONE
Il controllo amministrativo è l’attività di
verificazione amministrativa di conformità di un
atto, di un’attività, di un comportamento a
determinati canoni o prescrizioni, ad opera di
un’autorità (interna o esterna) al fine di
esprimere un giudizio e di adottare le
conseguenti misure giuridiche.
3
PRESUPPOSTI
1. Previsione di legge;
2. Diversità di organi (rapporto interorganico);
3. Sovraordinazione dell’organo controllante.
4
CLASSIFICAZIONE (1)
In funzione dell’oggetto del controllo:
1. Controlli su atti;
2. Controlli sull’attività complessiva;
3. Controlli su organi o enti.
5
CLASSIFICAZIONE (2)
In funzione del parametro utilizzato:
1. Controlli di legittimità (conformità a legge);
2. Controlli di merito (utilità e opportunità o
«convenienza»).
6
CLASSIFICAZIONE (3)
Controlli sugli atti, in funzione del momento in
cui è eseguito il controllo:
1. Controlli preventivi (su atti perfetti ma
inefficaci);
2. Controlli successivi (su atti perfetti ed
efficaci);
3. Controlli sostitutivi (in assenza di atti –
inerzia).
7
CLASSIFICAZIONE (4)
In funzione della cadenza prevista dalla legge:
1. Controlli ordinari;
2. Controlli straordinari (a discrezione
dell’autorità amministrativa).
8
CLASSIFICAZIONE (5)
Controlli sugli organi/enti, in funzione del potere
attribuito dalla legge:
1. Controlli ispettivi;
2. Controlli sostitutivi semplici;
3. Controlli sostitutivi repressivi;
4. Controlli repressivi.
9
CLASSIFICAZIONE (6)
In funzione del rapporto tra i soggetti
(controllante controllato):
1. Controlli interni;
2. Controlli esterni.
10
CLASSIFICAZIONE (7)
I controlli interni si suddividono in:
1. Controlli gerarchici (riforma, revoca,
annullamento degli atti);
2. Controlli delle Ragionerie (regolarità
amministrativa contabile).
11
CLASSIFICAZIONE (8)
I controlli esterni si suddividono in:
1. Controllo giurisdizionale (organi
giurisdizionali, es. Corte dei conti);
2. Controllo parlamentare (approvazione dei
bilanci, documenti informativi di finanza
pubblica, accesso a tutte le banche dati);
3. Controllo amministrativo (controlli sugli atti e
sugli organi).
12
AREE DEL CONTROLLO INTERNO
1. Controllo di regolarità amministrativa e
contabile;
2. Controllo di gestione (costi/risultati);
3. Valutazione dei dirigenti;
4. Valutazione e controllo strategico
(adeguatezza piani/programmi).
(Art. 1 D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 286)
13
I controlli della RGS presso le amm.ni statali
� Controllo interno, che si svolge quindi a operadi un organo parte integrante della P.A.
� Riscontrano la sola «legalità» dell'atto (ade-renza alla legge) escludendo qualsiasiapprezzamento sulle sceltedell'amministrazione e sull'interesse pubblico(merito)
� Sono esercitati dagli Uffici centrali del bilancio
presso i Ministeri e dalle Ragionerie
territoriali dello Stato sul territorio.
14
I controlli della RGS presso gli EE.PP.
� La RGS è presente presso gli EE.PP.
sovvenzionati dallo Stato, mediante uno o più
membri con funzione di sindaci o revisori dei
conti.
� Non le compete invece il controllo contabile
sugli atti degli EE. territoriali, espletato da
organi interni.
� Può tuttavia effettuare ispezioni presso tutti
gli enti con i S.I.Fi.P.
15
IL MONITORAGGIO DEI CONTI PUBBLICI
Ai sensi dell'art. 14 L. 196/2009 la RGS:
• Consolida le operazioni delle PP.AA. e valutala coerenza dell'evoluzione della grandezze difinanza pubblica con gli obiettivi indicati nelDEF e ne verifica il raggiungimento;
• Monitora gli effetti finanziari delle misurepreviste dalla manovra di finanza pubblica edei principali provvedimenti adottati in corsod'anno;
• Monitora i flussi di cassa delle PP.AA. con ilSIOPE.
16
Il monitoraggio dei flussi finanziari è effettuato
attraverso il sistema SIOPE - Sistema informativo
sulle operazioni degli enti pubblici, gestito da
RGS, Banca d'Italia e ISTAT.
Monitoraggio dei flussi di cassa
17
Il SIOPE
Le amministrazioni pubbliche, a eccezione deglienti di previdenza (che li trasmettonomensilmente alla RGS), trasmettonoquotidianamente al SIOPE, tramite i propritesorieri o cassieri, i dati degli incassi epagamenti effettuati, codificati con criteriuniformi. I tesorieri e i cassieri non possonoaccettare disposizioni di pagamento prive dellacodificazione. I dati SIOPE delle PP.AA. gestitidalla Banca d'Italia sono di tipo aperto eliberamente accessibili.
18
EE.LL. – Art. 148 TUEL
La RGS può verificare la regolarità della gestione
qualora si evidenzino, anche dal SIOPE, situazioni
di squilibrio finanziario quali:
• Ripetuto utilizzo dell'anticipazione di tesoreria;
• Disequilibrio consolidato della parte corrente
del bilancio;
• Anomala gestione dei servizi conto terzi;
• Aumento non giustificato di spesa degli organi
politici istituzionali.19
Compiti del Dipartimento delle Finanze
Al Dipartimento delle finanze spetta monitorare:
• l'andamento delle entrate tributarie;
• gli effetti finanziari sul lato delle entrate delle
misure tributarie previste dalla manovra di
finanza pubblica e dai principali
provvedimenti tributari adottati nel corso
dell'anno.
20
La relaz. sul conto consolidato di cassa
il Ministro dell'economia entro il 31 maggio, il 30settembre e il 30 novembre presenta alleCamere una relazione:
• Sul conto consolidato di cassa delle PP.AA.riferita al primo trimestre, al primo semestree ai primi 9 mesi dell'anno, evidenziandoeventualmente l'aggiornamento delle stimepreviste dal Documento di Economia eFinanza;
• Sulla consistenza del debito pubblico.
21
I controlli interni di gestione
Il D.Lgs. 150/2009 ha istituito gli organismi
indipendenti di valutazione della performance
(O.I.V.) che riferiscono direttamente all’organo di
indirizzo politico e amministrativo cui sono
affidati:
• la misurazione e valutazione della
performance;
• La valutazione e il controllo strategico.
22
O.I.V.
• Monitora il funzionamento del sistema dellavalutazione, trasparenza e integrità ed elaborauna relazione annuale sullo stato dello stesso;
• Comunica le criticità riscontrate ai competentiorgani di governo e amministrazione e allaCorte dei conti, all'Ispettorato per la FP e allaCIVIT;
• Valida la Relazione sulla performance e neAssicura la visibilità attraverso la pubblicazionesul sito istituzionale dell'amministrazione;
23
O.I.V.
• Garantisce la correttezza della misurazione evalutazione e dell'utilizzo dei premi nel rispettodel merito e della professionalità;
• Propone, sulla base del Sistema di misurazionee valutazione della performance, la valutazioneannuale dei dirigenti;
• E’ responsabile della corretta applicazionedelle linee guida predisposte dalla CIVIT;
• Promuove e attesta l'assolvimento degliobblighi relativi alla trasparenza e all'integrità.
24
NAVS
Gli enti territoriali e il SSN possono non istituire
l’O.I.V. e farne svolgere le funzioni ai «Nuclei
Aziendali di Valutazione Strategica», oggi
presenti, ad esempio, presso molti comuni e
ASL. Infatti l’art. 16 del D.Lgs. 150/2009 non
indica l’art. 14 tra quelli che si applicano
direttamente a tali enti ne tra quelli ai cui
principi devono essere adeguati i rispettivi
ordinamenti.
25
Il controllo di regolarità amm. contabile
In attuazione dell'articolo 49 della L. 196/2009 è
stato emanato il D.Lgs. 30-6-2011, n. 123,
recante la riforma dei controlli di regolarità
amministrativa e contabile.
Il controllo ha per oggetto gli atti aventi riflessi
finanziari sui bilanci dello Stato, delle altre
amministrazioni pubbliche e degli organismi
pubblici (art. 2, comma 1).
26
Il controllo di regolarità amm. contabile
E’ svolto dagli organi previsti dalla legge nei
diversi comparti della PA e, in particolare,
nell'ambito delle proprie competenze
istituzionali, dalla RGS, attraverso i propri uffici
centrali e periferici e i Servizi ispettivi di finanza
pubblica, nonché dai collegi di revisione e
sindacali presso gli enti e organismi pubblici, al
fine di assicurare la legittimità e proficuità della
spesa (art. 2, comma 2).
27
Il controllo di regolarità amm. contabile
Garantisce la legittimità contabile e
amministrativa, al fine di assicurare la
trasparenza, la regolarità e la correttezza
dell'azione amministrativa, e si svolge in via
preventiva o successiva rispetto al momento in
cui l'atto di spesa spiega i suoi effetti (art. 2,
comma 5).
28
Il controllo di regolarità amm. contabile
Alcuni atti sono comunque soggetti a controllo
preventivo, indipendentemente dagli effetti
finanziari (art. 5, comma 2):
29
Atti comunque soggetti a contr. prev. (1)
1. Atti soggetti a controllo preventivo di
legittimità della Corte dei conti (art. 3 L.
20/94). Tali atti sono inviati dalle
amministrazioni simultaneamente agli uffici
del sistema delle Ragionerie, per il controllo
preventivo di regolarità contabile e alla
competente Sezione di controllo della Corte
dei conti per il controllo di legittimità.
30
Controllo prev. di legittimità della Cdc
a) Provvedimenti emanati a seguito di
deliberazione del Consiglio dei Ministri;
b) Atti del Presidente del CdM e dei Ministri
(organici, incarichi di funzioni dirigenziali,
direttive generali per l'azione
amministrativa);
c) Atti normativi a rilevanza esterna, di
programmazione comportanti spese e
attuativi di norme comunitarie;
31
Controllo prev. di legittimità della Cdc
d) Provvedimenti dei comitati interministeriali
di riparto o assegnazione di fondi e di cui alle
lettere b) e c);
e) Provvedimenti di disposizione del demanio e
del patrimonio immobiliare;
f) Atti e contratti art. 7, co. 6, d.lgs. 165/2001
(incarichi esterni);
g) Atti e contratti concernenti studi e
consulenze (art. 1, co. 9, L. 266/2005);32
Controllo prev. di legittimità della Cdc
h) Decreti che approvano contratti delle ammin.statali: attivi di qualunque importo; di appaltod'opera sopra soglia comunitaria*; altricontratti passivi se di importo superiore ad 1/10del valore suindicato;
i) Decreti di variazione del bilancio dello Stato, diaccertamento dei residui e di assensopreventivo del Min. dell’Economia all'impegnodi spese correnti a carico di esercizi successivi;
*[lavori 5.186.000; Servizi e forniture (settori ordinari) 207.000; Servizi e forniture (ammin. statali) 134.000)]
33
Controllo prev. di legittimità della Cdc
j) Atti per il cui corso sia stato impartito l'ordine
scritto del Ministro;
k) Atti che il Presidente del Consiglio dei
Ministri richieda di sottoporre
temporaneamente a controllo preventivo o
che la Corte dei conti deliberi di assoggettare,
per un periodo determinato, a controllo
preventivo in relazione a situazioni di diffusa
e ripetuta irregolarità rilevate in sede di
controllo successivo.34
Atti comunque soggetti a contr. prev. (2)
2. Decreti di approvazione di contratti o atti
aggiuntivi, atti di cottimo e affidamenti
diretti, atti di riconoscimento di debito;
3. Provvedimenti o contratti di assunzione di
personale a qualsiasi titolo;
4. Atti relativi al trattamento giuridico ed
economico del personale statale in servizio;
35
Atti comunque soggetti a contr. prev. (3)
5. accordi in materia di contrattazioneintegrativa, di qualunque livello, intervenutiai sensi della vigente normativa legislativa econtrattuale. Gli accordi locali stipulati dallearticolazioni centrali e periferiche deiMinisteri sono sottoposti al controllo daparte del competente U.C.B.;
6. atti e provvedimenti comportantitrasferimenti di somme dal bilancio delloStato ad altri enti o organismi;
36
Atti comunque soggetti a contr. prev. (4)
7. Atti e provvedimenti di gestione degli stati diprevisione dell'entrata e della spesa, nonchédel conto del patrimonio.
8. Contratti passivi, convenzioni, decreti ed altriprovvedimenti riguardanti interventi delleamm.ni statali, cofinanziati con risorse UE (ocomplementari rispetto alla programmazioneUE) giacenti sulla contabilità del Fondo dirotazione di cui all'art. 5 L. 183/1987 ferma larendicontazione ex L. 1041/1971.
37
Art. 1 L. 20/94
La responsabilità […] in materia di contabilità
pubblica è personale e limitata ai fatti e alle
omissioni commessi con dolo o colpa grave,
ferma restando l'insindacabilità nel merito delle
scelte discrezionali. In ogni caso è esclusa la
gravità della colpa quando il fatto dannoso
tragga origine dall'emanazione di un atto vistato
e registrato in sede di controllo preventivo di
legittimità, limitatamente ai profili presi in
considerazione nell'esercizio del controllo. […]38
Il controllo di regolarità amm. contabile
Sono sottoposti al controllo preventivo di
regolarità amministrativa e contabile tutti gli atti
dai quali derivino effetti finanziari per il bilancio
dello Stato, ad eccezione di quelli posti in essere
dalle amministrazioni, dagli organismi e dagli
organi dello Stato dotati di autonomia
finanziaria e contabile (es. Organi costituzionali,
Authority, Agenzie, Enti territoriali e del SSN)
(art. 5) (sistema ibrido: Istituzioni scolastiche).
39
Il controllo di regolarità amm. contabile
A seguito dell'esito positivo del controllo
preventivo di regolarità amministrativa e
contabile, l'atto diviene efficace a decorrere
dalla data della sua emanazione.
40
Il controllo di regolarità amm. contabile
Il controllo di regolarità amministrativa e
contabile sugli atti adottati dalle amministrazioni
statali, centrali e periferiche, è svolto,
rispettivamente, dagli Uffici centrali del bilancio
operanti presso ciascuna amministrazione
centrale e dalle Ragionerie territoriali dello Stato
secondo il proprio ambito di competenza.
41
Il controllo di regolarità amm. contabile
Il controllo di regolarità amministrativa e
contabile sugli atti adottati dagli enti ed
organismi pubblici è svolto dai collegi dei
revisori dei conti e sindacali.
42
Controllo contabile (art. 6)
L'ufficio di controllo effettua la registrazione
contabile delle somme relative agli atti di spesa
di cui all'articolo 5, con conseguente effetto di
rendere indisponibili ad altri fini le somme ad
essa riferite.
43
Atti che non possono avere corso (1)
(Art. 6, comma 2)
1. Atti pervenuti oltre il termine perentorio diricevibilità del 31/12 dell'esercizio finanziario cuisi riferisce la spesa, fatti salvi quelli direttamenteconseguenti all'applicazione di provvedimentilegislativi pubblicati nell'ultimo quadrimestredell'anno;
2. Atti comportanti una spesa che ecceda lostanziamento del capitolo di bilancio, ovverodell'articolo, qualora il capitolo sia suddiviso inarticoli;
44
Atti che non possono avere corso (2)
3. Atti con imputazione della spesa erratarispetto al capitolo di bilancio o all'eserciziofinanziario, o alla competenza piuttosto cheai residui;
4. Atti che violino disposizioni che prevedonospecifici limiti a talune categorie di spesa;
5. Allorquando non si rinviene la compatibilitàdei costi della contrattazione integrativa con ivincoli di bilancio ex art. 40-bis D.Lgs.165/2001.
45
Controllo amministrativo (art. 7)
A seguito della registrazione contabile prevista
dall'articolo 6, sono accantonate e rese
indisponibili le somme fino al momento del
pagamento.
L'ufficio di controllo procede all'esame degli atti
di spesa sotto il profilo della regolarità
amministrativa, con riferimento alla normativa
vigente.
46
Controllo amministrativo (segue)
L'ufficio di controllo richiede chiarimenti o
comunica le osservazioni nei termini indicati
dall'articolo 8.
In caso di esito negativo del controllo, gli atti
non producono effetti a carico del bilancio dello
Stato, salvo che sia esplicitamente richiesto di
dare ulteriore corso al provvedimento, sotto la
responsabilità del dirigente titolare della spesa
ai sensi dell'articolo 10.
47
Termini del controllo (art. 8)
Gli atti di cui all'art. 5, contestualmente alla loro
adozione, sono inviati all'ufficio di controllo che,
entro 30 gg., provvede all'apposizione del visto
di regolarità amministrativa e contabile. Per i
provvedimenti di cui all'art. 5, comma 2, lettere
c) e d), l'ufficio di controllo si pronuncia entro 60
gg. Per gli accordi in materia di contrattazione
integrativa di cui all'art. 5, comma 1, lettera e),
restano fermi i termini previsti dalle vigenti
disposizioni contrattuali.48
Termini del controllo (segue)
Fatte salve le norme in materia di controllo daparte della Cdc (ex art. 3 L. 20/1994), trascorsi i30 gg. senza che l'ufficio di controllo abbiaformulato osservazioni, l'atto è efficace e vienerestituito munito di visto.
In presenza di osservazioni o richieste dichiarimenti, i termini per l'espletamento delcontrollo sono interrotti fino al momento in cuil'ufficio di controllo riceve i documenti o ichiarimenti richiesti.
49
Termini del controllo (segue)
Gli atti di pagamento emessi a titolo dicorrispettivo nelle transazioni commerciali devonopervenire all'ufficio di controllo 15 gg. prima dellascadenza del termine di pagamento. L'ufficio dicontrollo da comunque corso al pagamento entro15 gg. dal ricevimento degli atti, anche in caso diosservazioni. In caso di mancata risposta o dichiarimenti non idonei, l'ufficio di controllosegnala alla Procura regionale della Cdc eventualiipotesi di danno. Resta fermo il divieto di darecorso agli atti di cui all'art. 6, co. 2, sussistendocomunque la responsabilità del dirigente. 50
Documentazione giustificativa (art. 9)
Gli atti sottoposti al controllo preventivo sonocorredati da titoli, documenti giustificativi ecertificazioni previste, in originale. Nei casiattestati e motivati dal dirigente responsabiledella spesa, è possibile allegare copie conformi.
Espletato il controllo, gli atti e la relativadocumentazione sono restituitiall'amministrazione.
Sono fatte salve le disposizioni in materia didematerializzazione degli atti tra PP.AA. (C.A.D.)
51
Effetti delle osservazioni (art. 10)
Il dirigente responsabile, ricevute le osservazionio le richieste di chiarimenti, comunica entro 30gg. se intende modificare o ritirare ilprovvedimento, per conformarsi alle indicazionidell'ufficio di controllo.
Entro lo stesso termine il dirigente, sotto lapropria responsabilità, può dare in ogni casoseguito al provvedimento, che acquista efficacia.
In tal caso, l'ufficio di controllo trasmette gli attialla Sezione di controllo della Corte dei conti.
52
Effetti delle osservazioni (segue)
Nei casi in cui il termine per riscontrare le
osservazioni decorre senza alcuna disposizione
impartita dal dirigente responsabile, il
provvedimento oggetto di rilievo non acquista
efficacia, è improduttivo di effetti contabili e
viene restituito, non vistato, all'amministrazione
emittente.
53
Effetti delle osservazioni (segue)
E' esclusa la possibilità di disporre l'ulteriore
corso del provvedimento nei seguenti casi:
a) Quando non sia sorretto da un'obbligazione
giuridicamente perfezionata o che disponga
l'utilizzo di somme destinate ad altre finalità;
b) Se concerne pagamenti in conto sospeso (art.
14 D.L. 669/1996, conv. in L. 30/1997) non
derivanti da provvedimenti giurisdizionali o
da lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva.
54
Art. 74 R.D. 2440/23
Gli agenti incaricati della riscossione delle
entrate e dell'esecuzione dei pagamenti delle
spese, o che ricavano somme dovute allo Stato e
altre delle quali lo Stato diventa debitore, o
hanno maneggio qualsiasi di denaro o debito di
materia[…] dipendono […] dalle amministrazioni
[…] dello Stato, alle quali debbono rendere il
conto della gestione e sono sottoposti alla
vigilanza del Ministero dell’Economia e delle
Finanze e alla giurisdizione della Corte dei conti.56
Controllo successivo - atti sottoposti (art. 11)
1.Rendiconti amministrativi relativi alle aperture
di credito alimentate con fondi di provenienza
statale dei funzionari delegati titolari di
contabilità ordinaria e speciale;
2.Rendiconti amministrativi resi dai commissari
delegati titolari di contabilità speciale ex art. 5,
comma 5-bis, L. 225/92 (PROCIV - stato di
emergenza) nonché da ogni altro gestore;
57
Controllo successivo - atti sottoposti (art. 11)
3. Rendiconti amministrativi afferenti a un'unica
contabilità speciale alimentata con fondi di
provenienza statale e non statale per la
realizzazione di accordi di programma;
4. Altro rendiconti previsti da leggi specifiche;
5. Conti giudiziali.
58
I funzionari delegati
� Ordinatori secondari di spesa
� Apertura di credito (ordine di
accreditamento)
� Gestione amministrativa delle somme
(impegno – liquidazione - ordinazione)
� Tesoreria dello Stato
� Resa del conto
62
Contenuto dei rendiconti (art. 13)
I rendiconti amministrativi dimostrano, nella
sezione finanziaria, tutte le entrate e le uscite
riguardanti l'intervento o le spese delegate, con
indicazione della provenienza dei fondi, dei
soggetti beneficiari e della tipologia delle spese
sostenute, secondo lo schema predisposto con
decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze.
63
Procedimento controllo rendiconti (art. 14)
I rendiconti amministrativi sono presentatiall'ufficio di controllo entro il 25° giornosuccessivo al termine dell'esercizio finanziario diriferimento, corredati dalla documentazionegiustificativa in originale, o in copia conforme,nei casi ammessi. Per le Prefetture tale termineè fissato al 40° giorno. Sono salve tutte ledisposizioni speciali che prevedono terminidiversi o la preventiva trasmissione deirendiconti alla competente ammin.ne centraleper i necessari riscontri.
64
Procedimento controllo rendiconti (segue)
Gli uffici di controllo, entro l'esercizio finanziario
successivo alla presentazione dei rendiconti,
provvedono al discarico di quelli ritenuti regolari
e li restituiscono al funzionario delegato muniti
del visto di regolarità amministrativo-contabile,
unitamente alla documentazione originale,
debitamente obliterata.
65
Procedimento controllo rendiconti (segue)
Nel caso in cui siano riscontrate irregolarità, gli
uffici di controllo non discaricano i rendiconti e
inviano al funzionario delegato una nota di
osservazione.
I funzionari delegati rispondono ai rilievi entro
trenta giorni dal ricevimento della predetta nota
di osservazione.
66
Procedimento controllo rendiconti (segue)
Qualora il funzionario delegato non forniscariscontro alle osservazioni dell'ufficio dicontrollo o le controdeduzioni rese non sianoidonee a superare i rilievi formulati, i rendicontinon sono discaricati.
In tali casi, l'ufficio di controllo restituisce irendiconti al funzionario delegato responsabile,informandone contestualmentel'amministrazione che ha disposto l'apertura dicredito.
67
Procedimento controllo rendiconti (segue)
In caso di mancata presentazione del rendicontonel termine previsto, l'ufficio di controllo diffidail funzionario delegato inadempienteassegnandogli un termine e informandol'amministrazione centrale di appartenenza.
Decorso senza esito tale termine, il rendiconto èpredisposto d'ufficio a cura dell'amministrazioneche ha disposto l'apertura di credito, con onerifinanziari a carico del funzionario delegatoinadempiente.
68
Procedimento controllo rendiconti (segue)
In caso di mancata presentazione o di
osservazioni non superate, l'ufficio di controllo
informa la competente sezione di controllo della
Corte dei conti. Fatte salve le eventuali
responsabilità amministrativo-contabili e
disciplinari, del comportamento del funzionario
si tiene conto anche ai fini della corresponsione
della quota del trattamento economico
accessorio collegato alla produttività individuale
e della retribuzione di risultato.69
ART. 16 D.Lgs. 123/2011
Gli agenti incaricati della riscossione delleentrate e dei pagamenti delle spese, o chericevono somme dovute allo Stato e altre dellequali lo Stato diventa debitore, o hannomaneggio qualsiasi di denaro ovvero debito dimaterie, nonché coloro che si ingeriscono negliincarichi attribuiti ai detti agenti («contabili difatto»), devono rendere il conto della propriagestione alle ammi.ni dalle quali dipendono o dacui sono vigilati, per il successivo inoltro aicompetenti uffici di controllo.
71
I consegnatari
D.P.R. 254/2002
Consegnatari per debito di vigilanza: gestione
beni strumentali degli uffici, rendono contabilità
amministrative (modd. 98CG).
Consegnatari per debito di custodia: agenti
contabili con obbligo di presentazione del conto
giudiziale.
72
Termini di presentazione
Il conto giudiziale è reso entro i due mesi
successivi alla chiusura dell'esercizio finanziario
di riferimento e comunque alla data della
cessazione della gestione.
73
Controllo
Gli uffici di controllo, qualora non abbiano nulla
da osservare, appongono sui singoli conti il visto
di regolarità amministrativo-contabile e li
trasmettono alla competente Sezione
giurisdizionale della Corte dei conti entro i due
mesi successivi alla data della loro ricezione
(ovvero a quella della ricezione dei chiarimenti o
dei documenti richiesti con note di
osservazione).
74
Art. 44 R.D. 1214/34 (T.U. Cdc)
La Corte giudica con giurisdizione contenziosa
sui conti dei tesorieri, ricevitori, cassieri, agenti
incaricati di riscuotere, pagare, conservare,
maneggiare danaro pubblico o tenere in
custodia valori e materie di proprietà dello Stato
[…]
La Corte giudica pure sui conti dei tesorieri ed
agenti di altre PP.AA. per quanto le spetti a
termini di leggi speciali.
75
Il «giudizio di conto»
Artt. 44 e segg. R.D. 1214/34.
Procedura giudiziale volta a verificare se chi hamaneggiato denaro pubblico è in grado di rendereconto del modo legale in cui lo ha speso e dunquenon risulta gravato da obbligazioni di restituzione(in ciò consiste la pronuncia di discarico).
Il giudizio di conto ha come destinatari gli agenticontabili che riscuotono le entrate ed eseguono lespese.
(Corte cost., 25 luglio 2001, n. 292)
76
Il «giudizio di conto» (segue)
� Verifica la quantità e legittimità dei
movimenti del carico del contabile che
indicano le diverse fasi di movimentazione del
numerario o dei beni (carico e discarico).
� Il giudizio concerne l'unitarietà della gestione.
� L’oggetto è la gestione dell'agente contabile
ed è finalizzato alla determinazione del
corretto rapporto di debito/credito fra
quest'ultimo e la PA.
77
Il «giudizio di conto» (segue)
La presentazione del conto costituisce l'agente
dell'amministrazione in giudizio. Il giudizio può
essere iniziato dietro istanza del P.M. per
decreto della competente Sezione, da notificarsi
all'agente, con la fissazione di un termine a
presentare il conto nei casi:
a) di cessazione degli agenti dall’ufficio;
b) di deficienze accertate dall'ammin.ne;
c) di ritardo nel presentare i conti.78
Il «giudizio di conto» (segue)
Quando i conti sono regolarmente pareggiati e il
relatore non trovi irregolarità a carico dei
contabili, la loro approvazione è data mediante
decreti di scarico o dichiarazioni di regolarità,
anche collettivi, emessi dal presidente della
Sezione, su relazione scritta dello stesso
relatore, previa comunicazione di essa al
procuratore generale.
79
Il «giudizio di conto» (segue)
Ore debba aver luogo il giudizio della Sezione,
questa, se riconosce che i conti furono saldati o
si bilanciano in favore dell'agente
dell'Amministrazione, pronuncia il discarico del
medesimo e la liberazione, ove occorra, della
cauzione e la cancellazione delle ipoteche. Nel
caso opposto, liquida il debito dell'agente, e
pronuncia, ove occorra, la condanna al
pagamento e l'alienazione della cauzione
comunque prestata […].80
I «rendiconti di entrata»
Sono contabilità amministrative rese dagli agenti
preposti alla riscossione di entrate.
Sono regolati dagli artt. 252 e segg. Del R.D.
827/27 (Regolamento per l'amministrazione del
patrimonio e per la contabilità generale dello.
Stato).
81
La relazione sull’esito del controllo (art. 18)
Gli uffici di controllo rendono una relazione in
cui sono indicate a ciascuna amministrazione le
principali irregolarità riscontrate nell'esercizio
negli atti sottoposti al controllo (preventivo e
successivo).
Nella relazione sono riportati gli atti peri i quali
non è stato apposto il visto di regolarità. La
relazione deve essere inviata anche alla Corte
dei conti e all'Ispettorato generale di finanza.
82
I controlli sull’attività di riscossione (art. 17)
Le Ragionerie territoriali dello Stato svolgono,
congiuntamente con l'Agenzia delle entrate, il
controllo delle attività svolte dagli agenti della
riscossione, sulla base dei criteri elaborati dal
Comitato di indirizzo e verifica dell'attività di
riscossione mediante ruolo e approvati con
decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze.
83
I controlli sull’attività di riscossione (segue)
L'agente della riscossione fornisce annualmente
al Ministero dell'economia e delle finanze, con le
modalità e i termini fissati con provvedimento
del Ragioniere generale dello Stato di concerto
con il direttore dell'Agenzia delle entrate, la
valutazione del grado di esigibilità dei crediti.
La valutazione è effettuata singolarmente per i
crediti di importo superiore a 500.000 euro.
84
Definizione
Il Collegio sindacale/dei revisori dei conti negli
enti e organismi pubblici è un organo di
controllo interno.
Vigilano sull'osservanza delle disposizioni di
legge, regolamentari e statutarie; provvedono
agli altri compiti ad essi demandati dalla
normativa vigente, compreso il monitoraggio
della spesa pubblica.
86
Art. 19 D.Lgs. 123/2011
I collegi dei revisori dei conti e sindacali degli
enti ed organismi pubblici, escluse le società,
sono costituiti con la nomina disposta da parte
della amministrazione vigilante ovvero mediante
deliberazioni dei competenti organi degli enti ed
organismi, ai sensi delle vigenti disposizioni di
legge, statutarie e regolamentari.
87
Prorogatio e decadenza
D.L. 293/94 conv. in L. 444/94
Decorso il termine massimo di proroga di 45 gg.
senza che si sia provveduto alla loro
ricostituzione, gli organi amministrativi decadono.
Gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.
I titolari della competenza alla ricostituzione […]
sono responsabili dei danni conseguenti alla
decadenza determinata dalla loro condotta, fatta
in ogni caso salva la responsabilità penale
individuale nella condotta omissiva.88
Il rinnovo degli organi
Qualora entro 45 gg. non si provveda allacostituzione dei collegi, l'amministrazionevigilante nomina in via straordinaria, neisuccessivi 30 gg., un collegio di 3 componenti inpossesso dei requisiti prescritti.
Decorso inutilmente il predetto termine di 30gg., vi provvede il Ministero dell'economia edelle finanze nominando propri funzionari.
Il collegio straordinario cessa le proprie funzioniall'atto di nomina del nuovo collegio.
89
Compiti (art. 20)
1. verificare la corrispondenza dei dati del contoconsuntivo o bilancio d'esesercizio con quellianalitici della contabilità generale;
2. verificare la loro corretta esposizione inbilancio, l'esistenza delle attività e passività el'attendibilità delle valutazioni di bilancio, lacorrettezza dei risultati finanziari, economicie patrimoniali della gestione e l'esattezza e lachiarezza dei dati contabili presentati neiprospetti e allegati di bilancio;
90
Compiti (segue)
3. Effettuare le analisi necessarie e acquisireinformazioni in ordine alla stabilitàdell'equilibrio di bilancio e, in caso didisavanzo, acquisire informazioni circa lastruttura dello stesso e le prospettive diriassorbimento affinché' venga, nel tempo,salvaguardato l'equilibrio;
4. vigilare sull'adeguatezza della strutturaorganizzativa dell'ente e il rispetto deiprincipi di corretta amministrazione;
91
Compiti (segue)
5. verificare l'osservanza delle norme che
presiedono la formazione e l'impostazione
del bilancio preventivo e del conto
consuntivo o bilancio d'esercizio;
6. esprimere il parere in ordine all'approvazione
del bilancio preventivo e del conto
consuntivo o bilancio d'esercizio da parte
degli organi a ciò deputati sulla base degli
specifici ordinamenti dei singoli enti;
92
Compiti (segue)
7. Controllare almeno ogni trimestre controlli laconsistenza della cassa e l’esistenza dei valori,titoli di proprietà, depositi, titoli a custodia;
8. effettuare il controllo sulla compatibilità deicosti della contrattazione collettivaintegrativa con i vincoli di bilancio e norme dilegge, con particolare riferimento alledisposizioni inderogabili che incidono sullamisura e corresponsione dei trattamentiaccessori.
93
Documenti di programmazione
Gli schemi dei bilanci preventivi, delle variazioniai bilanci preventivi, delle delibere diaccertamento dei residui, del conto consuntivo obilancio d'esercizio sono sottoposti, corredatidalla relazione illustrativa o da analogodocumento, almeno 15 gg. prima della datadella relativa delibera, all'esame del collegio deirevisori dei conti o sindacale. Il collegio redigeapposita relazione nella quale sono sintetizzatianche i risultati del controllo svolto durantel'esercizio.
94
Principi (art. 21)
L'attività dei collegi dei revisori e sindacali si
conforma ai principi della continuità, del
campionamento e della programmazione dei
controlli.
I collegi dei revisori dei conti e sindacali non
intervengono nella gestione e
nell'amministrazione attiva degli enti e
organismi pubblici.
95
Principi (segue)
I componenti del collegio dei revisori e sindacale
possono procedere ad atti di ispezione e
controllo, anche individualmente.
Di ogni verifica, ispezione e controllo, anche
individuale, nonché' delle risultanze dell'esame
collegiale dei bilanci preventivi e relative
variazioni e dei conti consuntivi o bilanci
d'esercizio e' redatto apposito verbale.
96
Indipendenza (art. 21)
Gli organi di controllo devono assicurare
l'esercizio delle funzioni loro attribuite in modo
indipendente.
Ai revisori e sindaci presso enti ed organismi
pubblici si applicano i requisiti di onorabilità,
professionalità e indipendenza previsti
dall'articolo 2387 del codice civile.
97
Vigilanza (art. 22)
I rappresentanti del Ministero dell'economia e
delle finanze negli organi presso gli enti ed
organismi pubblici sono tenuti a trasmettere i
verbali e i documenti contabili al Dipartimento
della Ragioneria generale dello Stato, anche
mediante forme di comunicazione telematica,
secondo la normativa vigente, nonché a fornire
alla stessa ogni informazione richiesta.
98
I S.I.Fi.P.
I controlli sulla regolarità amministrativa e
contabile delle attività delle pubbliche
Amministrazioni sono affidati, con competenza
di carattere generale, ai Servizi Ispettivi di
Finanza Pubblica (S.I.Fi.P.) che costituiscono la
relativa struttura operativa dell'Ispettorato
generale di Finanza di RGS.
100
I S.I.Fi.P. (segue)
Le ispezioni dei S.I.Fi.P. non trovano origine in un
rapporto gerarchico ma in una potestà ispettiva
extra-gerarchica conferita dalla normativa ai fini
di controllo della finanza pubblica.
L'attività di accertamento si fonda
esclusivamente sulla documentazione
amministrativa e contabile che i soggetti
pubblici sono tenuti ad esibire (art. 3 L.
1037/1939).
101
Modalità di svolgimento dei controlli
ispettivi
I soggetti destinatari dei controlli ispettivi sono
tenuti a consentire l'accesso all'ispettore
incaricato e ad esibire allo stesso e, su sua
richiesta, a rilasciargli copia, atti, documenti e
dati, anche rilevati dai sistemi informatici,
ritenuti necessari ai fini della verifica (art. 24
D.Lgs. 123/2011).
102
Modalità di svolgimento dei controlli
ispettivi
A seguito della verifica, l'ispettore incaricato
predispone la relazione ispettiva. La relazione
con l’elenco delle criticità sono comunicate ai
soggetti sottoposti a verifica e alle
amministrazioni vigilanti, ai fini dell'adozione
delle opportune misure correttive. I soggetti
ispezionati devono fornire ai Servizi ispettivi di
finanza pubblica le risposte ai rilievi formulati ed
ogni inerente e successiva informazione.
103
I S.I.Fi.P. (segue)
L'attività ispettiva è diretta a ricondurre a
economicità e regolarità amministrativo-
contabile le gestioni pubbliche, a verificare la
regolare produzione dei servizi, nonché' a
suggerire le misure dalle quali possano derivare
miglioramenti dei saldi delle gestioni finanziarie
pubbliche e della qualità della spesa (art. 23
D.Lgs. 123/2011).
104
I S.I.Fi.P. (segue)
I Servizi ispettivi di finanza pubblica (S.I.Fi.P.)
svolgono le verifiche amministrativo-contabili in
conformità agli obiettivi generali delineati nelle
direttive annuali del Ministro dell'economia e
delle finanze, emanate ai sensi dell'articolo 14
del D.Lgs. 165/2001 (indirizzo politico-
amministrativo) (art. 23 D.Lgs. 123/2011).
105
Ipotesi di danno
Nel caso in cui la relazione evidenzi ipotesi di
danno erariale, è effettuata una apposita
segnalazione alla Procura regionale della Corte
dei conti competente per territorio, ai sensi
dell'articolo 6 della legge 1291/1962 (obbligo di
denuncia del Ragioniere generale dello Stato).
106
D.Lgs. 123/2011 – art. 4
L'analisi e valutazione della spesa è l'attività
sistematica di analisi della programmazione e
della gestione delle risorse finanziarie e dei
risultati conseguiti dai programmi di spesa,
finalizzata al miglioramento del grado di
efficienza ed efficacia della spesa pubblica anche
in relazione al conseguimento degli obiettivi di
finanza pubblica.
108
Analisi e alla valutazione della spesa
Il MEF collabora con le amministrazioni centralidello Stato nella verifica dei risultatiprogrammatici previsti dal DEF e degli obiettiviassegnati alle missioni di bilancio attraversoappositi nuclei di analisi e valutazione dellaspesa. Tale attività è funzionale allarimodulazione delle risorse finanziarie tra idiversi programmi nella formazione del DDL dibilancio e alla predisposizione del rapporto suirisultati esposto nella nota integrativa alrendiconto generale (art. 39 L. 196/2009).
109
All'attività di analisi e valutazione della
spesa concorrono:
• Gli UU.CC.BB. attraverso la partecipazione ainuclei;
• Le RR.tt.SS. attraverso l'analisi delle spese statalisoggette al loro controllo e il concorso almonitoraggio del rispetto del patto di stabilità;
• I S.I.Fi.P. attraverso la verifica dell'efficacia dellemisure volte al conseguimento degli obiettivi difinanza pubblica e al miglioramentodell'efficienza nell'utilizzo delle risorsepubbliche e delle connesse procedure di spesa.
110
Rapporto sulla spesa delle ammi.ni statali
• Elaborato ogni 3 anni (entro il 20/7 dell’ultimoanno) dalla RGS sentita la Funzione pubblica.
• Illustra la composizione e l'evoluzione dellaspesa; i risultati conseguiti nel controllo dellaspesa; il miglioramento dell’efficienza.
• Inviato alle Camere ai fini dell'esame da partedelle Commissioni parlamentari competenti permateria e per i profili finanziari nonché alleSezioni riunite della Corte dei conti.
(Art. 41 L. 196/2009 e art. 25 D.Lgs. 123/2011)
111
I controlli sulle regioni
Con L. cost. 3/2001 è stato eliminato ogni forma
di controllo preventivo dello Stato nei confronti
degli atti legislativi regionali.
Tali atti rimangono pertanto soggetti al solo
sindacato di costituzionalità a seguito di
segnalazione del Prefetto capoluogo di regione e
ricorso della PdCdM.
113
I controlli interni nella Regione Calabria
Legge regionale 3 febbraio 2012, n. 3 – art. 4
«Sistema integrato di ottimizzazione del lavoro e deicontrolli interni», comprende:
1. Controllo strategico e di gestione (286/99);
2. Valutazione dei dirigenti e del personale (286/99);
3. Rilevazione e valutazione della performanceorganizzativa (150/2009);
4. Controllo di regolarità amministrativa econtabile(286/99);
5. Sistema degli incentivi (150/2009);
6. Sistema di trasparenza (D.Lgs. 33/2013).
114
I controlli sulle regioni (segue)
I controlli interni sono integrati da un Collegio
dei revisori dei conti (art. 14 D.L. 138/2011) che
vigila sulla regolarità contabile, finanziaria ed
economica dell'ente, operando in stretto
contatto con la Sezione regionale di controllo
della Corte dei conti.
115
I controlli sulle regioni (segue)
I componenti di tale Collegio sono scelti
mediante estrazione da un elenco, i cui iscritti
devono possedere i requisiti previsti dai principi
contabili internazionali, avere la qualifica di
revisori legali (D.Lgs. 39/2010), ed essere in
possesso di specifica qualificazione
professionale in materia di contabilità pubblica e
gestione economica e finanziaria anche degli
enti territoriali, secondo i criteri individuati dalla
Corte dei conti.116
Requisiti revisori regioni(Deliberazione Cdc n. 3/SEZAUT/2012)
1)Iscrizione registro revisori legali o albo deicommercialisti non inferiore a 10 anni;
2)Laurea magistrale, laurea a ciclo unico o diploma dilaurea (vecchio ordinamento), in scienzeeconomiche o giuridiche;
3)Esperienza di almeno 5 anni, come revisore deiconti o responsabile dei servizi economici efinanziari, negli enti territoriali con più di 50.000ab., enti del SSN, università pubbliche, rilevantiaziende di trasporto pubblico locale;
4)10 crediti formativi in materia di contabilitàpubblica in percorsi di formazione e aggiornamentoqualificati.
117
Il controllo esterno sulle regioniArt. 3, comma 5, L. 20/94 (Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti)
Nei confronti delle amministrazioni regionali, ilcontrollo della gestione concerne ilperseguimento degli obiettivi stabiliti dalle leggidi principio e di programma. La Corte dei contiriferisce […] al Parlamento e ai consigli regionali[…]. Le relazioni della Corte sono altresì inviatealle amministrazioni interessate, alle quali laCorte formula […] le proprie osservazioni. Leamministrazioni comunicano alla Corte ed agliorgani elettivi, entro 6 mesi […] le misureconseguenzialmente adottate.
118
Il controllo esterno sulle regioniArt. 7, comma 7, L. 131/2003
La Corte dei conti, ai fini del coordinamento dellafinanza pubblica, verifica il rispetto degli equilibri dibilancio da parte di enti locali e Regioni, in relazioneal patto di stabilità interno ed ai vincoli derivantidall’appartenenza alla UE.
Le sezioni regionali di controllo della Corte dei contiverificano […] il perseguimento degli obiettivi postidalle leggi […] di principio e di programma […]nonché la sana gestione finanziaria degli ee.ll. e ilfunzionamento dei controlli interni e riferiscono sugliesiti […] ai consigli degli enti […]
119
Il controllo esterno sulle regioniArt. 1 D.L. 174/2012
Annualmente le sezioni regionali di controllo della
Corte dei conti trasmettono ai consigli regionali
una relazione sulla tipologia delle coperture
finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate
nell'anno precedente e sulle tecniche di
quantificazione degli oneri.
120
Il controllo esterno sulle regioniArt. 1 D.L. 174/2012
Il rendiconto generale della regione è parificato
dalla sezione regionale di controllo della Corte dei
conti […] alla decisione di parifica è allegata una
relazione nella quale la Corte dei conti formula le
sue osservazioni in merito alla legittimità e alla
regolarità della gestione e propone le misure di
correzione e […] riforma che ritiene necessari al
fine […] di assicurare l'equilibrio del bilancio e di
migliorare l'efficacia e l'efficienza della spesa.
121
Il controllo esterno sulle regioniArt. 1 D.L. 174/2012
Il presidente della regione trasmette ogni dodici
mesi alla Sezione regionale di controllo della Corte
dei conti una relazione sul sistema dei controlli
interni, adottata sulla base delle linee guida
deliberate dalla Sezione delle autonomie della
Corte dei conti e sui controlli effettuati nell'anno.
122
Il controllo esterno sulle regioniArt. 1 D.L. 174/2012
L'accertamento, da parte delle sezioni regionali dicontrollo, di squilibri economico-finanziari, mancatacopertura di spese, violazione di norme finalizzate agarantire la regolarità della gestione finanziaria,mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto distabilità interno, comporta l'obbligo di adottare,entro 60 gg. idonei provvedimenti. Tali provvedimentisono trasmessi alle sezioni regionali di controllo che liverificano entro 30 gg. Qualora la regione nonprovveda alla trasmissione dei provvedimenti o laloro verifica dia esito negativo, è preclusa l'attuazionedei programmi di spesa privi di copertura oinsostenibili finanziariamente.
123
Controlli sugli organi
�Controllo ispettivo (art. 54, comma 9, TUEL) del
Prefetto per accertare il regolare funzionamento
dei servizi di competenza statale cui
sovraintende il Sindaco in qualità di ufficiale di
governo o al fine di acquisire dati relativi ad altri
servizi di carattere generale;
125
Controlli sugli organi
�Scioglimento e sospensione dei Consigli
comunali e provinciali (art. 141 del T.U.E.L.) con
decreto del Presidente della Repubblica, su
proposta del Ministro dell’interno, quando
compiano atti contrari alla Costituzione o per
gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per
gravi motivi di ordine pubblico o quando non
possa essere assicurato il normale
funzionamento degli organi e dei servizi;
126
Controlli sugli organi (segue)
�Con decreto del Ministro dell’interno il sindaco,il presidente della provincia, i presidenti deiconsorzi e delle comunità montane, icomponenti dei consigli e delle giunte, ipresidenti dei consigli circoscrizionali possonoessere rimossi quando compiano atti contrarialla Costituzione o per gravi e persistentiviolazioni di legge o per gravi motivi di ordinepubblico (art. 142 T.U.E.L.). In attesa deldecreto, il prefetto può sospendere gliamministratori.
127
Controlli sugli organi (segue)
�Controllo sostitutivo repressivo (art. 193,
comma 4, TUEL) del Prefetto per La mancata
adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti
a salvaguardia degli equilibri di bilancio.
128
Controlli sugli atti (segue)
�Controllo sostitutivo repressivo (art. 136 - 137
TUEL): qualora gli enti locali, sebbene invitati a
provvedere entro congruo termine, ritardino o
omettano di compiere atti obbligatori per legge,
si provvede a mezzo di commissario ad acta
nominato.
129
Controlli sugli atti (segue)
�Annullamento straordinario (art. 138 TUEL): In
applicazione dell’articolo 2, comma 3, lettera p),
della legge 400/88, il Governo, a tutela
dell’unità dell’ordinamento, con decreto del
Presidente della Repubblica, previa
deliberazione del Consiglio dei Ministri, su
proposta del Ministro dell’interno, ha facoltà, in
qualunque tempo, di annullare, d’ufficio o su
denunzia, sentito il Consiglio di Stato, gli atti
degli enti locali viziati da illegittimità.130
I controlli interni
Art. 1, comma 3, D.Lgs. 286/99:
Gli enti locali e le camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura possono
adeguare le normative regolamentari alle
disposizioni del presente decreto, nel rispetto
dei propri ordinamenti generali e delle norme
concernenti l'ordinamento finanziario e
contabile.
131
I controlli interni (segue)
Art. 147, comma 1, TUEL:
Gli enti locali, nell’ambito della loro autonomia
normativa e organizzativa, individuano
strumenti e metodologie per garantire,
attraverso il controllo di regolarità
amministrativa e contabile, la legittimità, la
regolarità e la correttezza dell’azione
amministrativa.
132
I controlli interni (segue)
Art. 147, comma 2, TUEL:
Il sistema di controllo interno è diretto a:
a) Verificare, attraverso il controllo di gestione,
l’efficacia, l’efficienza e l’economicità
dell’azione amministrativa, al fine di
ottimizzare, anche mediante tempestivi
interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi e
azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate
e risultati;
133
I controlli interni (segue)
b) Valutare l’adeguatezza delle scelte compiute
in sede di attuazione dei piani, dei
programmi e degli altri strumenti di
determinazione dell’indirizzo politico, in
termini di congruenza tra i risultati conseguiti
e gli obiettivi predefiniti;
134
I controlli interni (segue)
c) Garantire il costante controllo degli equilibri
finanziari della gestione di competenza, della
gestione dei residui e della gestione di cassa,
anche ai fini della realizzazione degli obiettivi
di finanza pubblica determinati dal patto di
stabilità interno, mediante l’attività di
coordinamento e di vigilanza da parte del
responsabile del servizio finanziario, nonché
l’attività di controllo da parte dei responsabili
dei servizi;135
I controlli interni (segue)
d) Verificare, attraverso l’affidamento e ilcontrollo dello stato di attuazione di indirizzie obiettivi gestionali, anche in riferimentoagli obiettivi (sia in termini di bilancio che intermini di efficacia, efficienza ed economicitàdel servizio) indicati nella relazioneprevisionale e programmatica, la redazionedel bilancio consolidato, l’efficacia,l’efficienza e l’economicità degli organismigestionali esterni dell’ente (popolazione >15.000 ab.);
136
I controlli interni (segue)
e) Garantire il controllo della qualità dei servizi
erogati, sia direttamente, sia mediante
organismi gestionali esterni, con l’impiego di
metodologie dirette a misurare la
soddisfazione degli utenti esterni e interni
dell’ente (popolazione > 15.000 ab.)
137
I controlli interni (segue)
Nell'ambito della loro autonomia normativa e
organizzativa, gli EE.LL. disciplinano il sistema
dei controlli interni secondo il principio della
distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di
gestione, anche in deroga agli altri principi di cui
all'art. 1, comma 2, D.Lgs. 286/99. Partecipano
all'organizzazione del sistema dei controlli
interni il segretario, il D.G., i responsabili dei
servizi e le unità di controllo, laddove istituite
(TUEL, art. 147).138
Controllo di regolarità ammi.vo contabile
E’ esercitato, nella fase preventiva della
formazione dell'atto, da ogni responsabile di
servizio attraverso il rilascio del parere di
regolarità tecnica attestante la regolarità e la
correttezza dell'azione amministrativa. Il
controllo contabile è esercitato dal responsabile
del servizio finanziario attraverso il rilascio del
parere di regolarità contabile e del visto
attestante la copertura finanziaria (TUEL, art.
147-bis).139
Controllo di regolarità ammi.vo contabile
E’ inoltre assicurato, nella fase successiva,
secondo principi generali di revisione aziendale
e modalità definite nell'ambito dell'autonomia
organizzativa dell'ente, sotto la direzione del
segretario, in base alla normativa vigente. Sono
soggette al controllo le determinazioni di
impegno di spesa, i contratti e gli altri atti
amministrativi, scelti secondo una selezione
casuale effettuata con motivate tecniche di
campionamento.140
Controllo di regolarità ammi.vo contabile
Le risultanze del controllo successivo sono
trasmesse periodicamente, a cura del segretario,
ai responsabili dei servizi, unitamente alle
direttive cui conformarsi in caso di riscontrate
irregolarità, nonché' ai revisori dei conti e agli
organi di valutazione dei risultati dei dipendenti,
come documenti utili per la valutazione, e al
consiglio comunale.
141
Il controllo strategico (art. 147-ter)
Per verificare lo stato di attuazione dei programmisecondo le linee approvate dal Consiglio, l'entelocale con popolazione superiore a 15.000 ab.definisce metodologie di controllo strategicofinalizzate alla rilevazione dei risultati conseguitirispetto agli obiettivi, degli aspetti economico-finanziari connessi ai risultati ottenuti, dei tempi direalizzazione, delle procedure operative attuateconfrontate con i progetti elaborati, della qualitàdei servizi erogati, del grado di soddisfazione delladomanda espressa.
142
Controllo partecipate non quotate (147-quater)
Negli enti con popolazione superiore a 15.000 ab.sono esercitati dalle strutture proprie dell'entelocale che definisce preventivamente, in riferimentoalla relazione previsionale e programmatica, gliobiettivi gestionali a cui deve tendere la societàpartecipata, secondo standard qualitativi equantitativi, e organizza un idoneo sistemainformativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziaritra l'ente proprietario e la società, la situazionecontabile, gestionale e organizzativa, i contratti diservizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle normedi legge sui vincoli di finanza pubblica.
143
Controllo partecipate non quotate (147-quater)
L'ente locale effettua il monitoraggio periodico
sull'andamento delle partecipate, analizza gli
scostamenti rispetto agli obiettivi e individua le
azioni correttive, anche in riferimento a possibili
squilibri economico-finanziari rilevanti per il
bilancio dell'ente.
I risultati complessivi della gestione dell'ente
locale e delle aziende non quotate partecipate
sono rilevati mediante bilancio consolidato.
144
Controllo sugli equilibri finanziari
Il controllo sugli equilibri finanziari è svolto sotto
la direzione e il coordinamento del responsabile
del servizio finanziario e mediante la vigilanza
dell'organo di revisione, prevedendo il
coinvolgimento attivo degli organi di governo,
del direttore generale, ove previsto, del
segretario e dei responsabili dei servizi, secondo
le rispettive responsabilità. Il controllo sugli
equilibri finanziari è disciplinato nel
regolamento di contabilità dell'ente.145
Controlli esterni
Le sezioni regionali della Corte dei conti verificano
il funzionamento dei controlli interni ai fini del
rispetto delle regole contabili e dell'equilibrio di
bilancio di ciascun ente locale.
146
Controlli esterni (segue)
I sindaci dei comuni con popolazione superiore a
15.000 abitanti, o il presidente della provincia,
avvalendosi dell’organo di vertice amministrativo,
trasmettono annualmente alla sezione regionale di
controllo della Corte dei conti e al presidente del
consiglio comunale o provinciale un referto sul
sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati
nell'anno (adottato sulla base delle linee guida
deliberate dalla Sezione delle autonomie della
Corte dei conti).147
Controlli esterni (segue)
In caso di rilevata assenza o inadeguatezza deglistrumenti e delle metodologie di controllo interno,fermo restando quanto previsto dall'articolo 1della legge 20/94 e dai commi 5 e 5-bis dell'art.248 TUEL (responsabilità nei dissesti), le sezionigiurisdizionali regionali della Corte dei contiirrogano agli amministratori responsabili lacondanna ad una sanzione pecuniaria da unminimo di 5 fino ad un massimo di 20 volte laretribuzione mensile lorda dovuta al momento dicommissione della violazione.
148
Controlli esterni (segue)
Come visto, ai sensi dell’art. 148 TUEL, La RGS può
attivare, anche su impulso delle Sezioni regionali di
controllo della Cdc, verifiche sulla regolarità della
gestione amministrativo-contabile, oltre che negli
altri casi previsti dalla legge, anche qualora un ente
evidenzi, anche attraverso le rilevazioni SIOPE,
situazioni di squilibrio finanziario.
149
Controllo della Corte dei conti sulla
gestione finanziaria degli enti locali
Le sezioni regionali di controllo della Corte deiconti esaminano i bilanci preventivi e irendiconti consuntivi degli enti locali per laverifica del rispetto degli obiettivi annuali postidal patto di stabilità interno, dell'osservanza delvincolo previsto in materia di indebitamentodall'art. 119, sesto comma, della Costituzione,della sostenibilità dell'indebitamento,dell'assenza di irregolarità, suscettibili dipregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibrieconomico-finanziari.
150
Controllo della Corte dei conti sulla
gestione finanziaria degli enti locali (segue)
L'accertamento di squilibri economico-finanziari,della mancata copertura di spese, dellaviolazione di norme finalizzate a garantire laregolarità della gestione finanziaria, o delmancato rispetto degli obiettivi del patto distabilità, comporta per gli enti interessatil'obbligo di adottare, entro 60 gg. dallacomunicazione del deposito della pronuncia diaccertamento, i provvedimenti idonei arimuovere le irregolarità e a ripristinare gliequilibri di bilancio.
151
Controllo della Corte dei conti sulla
gestione finanziaria degli enti locali (segue)
Tali provvedimenti sono trasmessi alle sezioni
regionali di controllo della Corte dei conti che li
verificano nel termine di 30 gg. dal ricevimento.
Qualora l'ente non provveda alla trasmissione
dei suddetti provvedimenti o la verifica delle
sezioni regionali di controllo dia esito negativo, è
preclusa l'attuazione dei programmi di spesa per
i quali è stata accertata la mancata copertura o
l'insussistenza della relativa sostenibilità
finanziaria.152
LE FONTI
Costituzione, art. 100;
L. 14 gennaio 1994, n. 20;
D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 286;
D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (art. 60);
L. 27 dicembre 2002, n. 289 (art. 28);
L. 23 dicembre 2005, n. 266 (art. 1, co. 166 e sg.);
L. 31 dicembre 2009, n. 196 (art. 14);
D.Lgs. 30 giugno 2011, n. 123.
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