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Sussidi Liturgici
(8)
LA DIVINA LITURGIA
DI
S. GIOVANNI CRISOSTOMO
S. Atanasio
Comunità Cattolica Bizantina
Via dei Greci 46
Roma
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Questo opuscolo è stato realizzato da Giovanni Fabriani per la chiesa di S. Atanasio dei Greci in Roma
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Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo
Il testo di celebrazione eucaristica più in uso nella Chiesa Bizantina è “La Liturgia” detta
“di S. Giovanni Crisostomo” (sec. IV).
L'attuale formulario costituisce il risultato di una lunga evoluzione, fissata definitiva-
mente nel secolo XI.
Oggi è regolarmente adoperato in tutte le Chiese ortodosse (Costantinopoli, Grecia, Rus-
sia, Romania, Bulgaria, Serbia, Cipro, ecc.) e nelle Chiese orientali cattoliche di tradizione
bizantina (Melchita, Ucraina, Romena, Bulgara, Russa, ecc.). E' stata tradotta nel corso
del tempo in moltissime lingue: anticamente in slavo, siriaco, arabo, più modernamente
in romeno, inglese, italiano, giapponese, albanese ecc.
Anche la Chiesa italo-albanese di Calabria e di Sicilia, usa questo formulario, tradotto pu-
re nel locale dialetto italo-albanese.
Così è utilizzato in questa chiesa di s. Atanasio dei Greci in Roma fin dal 1582 quando fu
consacrata da papa Gregorio XIII
Lo schema della «Divina Liturgia» (è questo il nome usato dalla Chiesa Bizantina per in-
dicare la celebrazione eucaristica) è sostanzialmente analogo a quello della «S. Messa»
della Chiesa Latina e si compone di:
I Protesi o rito di preparazione
Questa parte è determinata dalla necessità di preparare opportunamente il pane necessa-
rio per la celebrazione; (il pane utilizzato è normale pane lievitato). Essa si svolge mentre
il popolo canta la grande Dossologia, il sacerdote, primo celebrante, assieme al diacono,
prepara su un altare laterale quanto serve per la celebrazione, con un rito attualmente
complesso. La disposizione del Pane sulla patena, con l'Amnos (l'agnello del sacrificio)
posto al centro, con le altre particole costituisce l'espressione liturgica della comunione
ecclesiale attorno a Cristo, comunione che, con la menzione degli angeli, dei Santi
dell'A.T. e del N.T., dei fedeli defunti e dei viventi, comprende la totalità della Chiesa, la
stretta connessione tra Chiesa celeste e Chiesa terrestre.
II Liturgia della parola
Questa parte comprende la grande litania di pace (Irinikà), il canto di tre salmi (Antifo-
ne), la processione con il Vangelo (Isodos), le letture (Epistole o Atti degli Apostoli, e
Vangelo), l'omelia.
La processione con il Vangelo di tutti i concelebranti costituisce l'elemento visivo caratte-
rizzante questa parte: il Vangelo portato in mezzo al popolo.
III Liturgia dei fedeli.
Ha inizio con una processione con cui si trasportano sull'altare i Sacri Doni (Pane e Vino
preparati nel rito della Protesi). Comprende: una litania, l'abbraccio di pace, la professio-
ne di fede o recita del Credo, l'Anafora o Prece Eucaristica (la celebrazione della storia
della salvezza, l'istituzione dell'Eucaristia, l'Anamnesi, l'Epiclesi, altre intercessioni...)
Questa parte è caratterizzata dalla grande preghiera epicletica: «Signore Dio nostro, Ti
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offriamo questo culto spirituale ed incruento; e Ti invochiamo, Ti preghiamo e Ti suppli-
chiamo: manda il Tuo Santo Spirito su di noi e sopra i doni qui presenti. E fa di questo
Pane il prezioso corpo del Tuo Cristo; e fa di ciò che è in questo calice il prezioso sangue
del Tuo Cristo».
Il segno di pace si dà prima della recita del Credo dopo il seguente invito del diacono:
«Amiamoci gli uni gli altri affinché in unità di spirito professiamo la nostra fede» in rela-
zione a quanto ha detto il Signore: «Se stai presentando la tua offerta sull'altare e lì ti ri-
cordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e vai
prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono» (Mt. 5,23-24).
IV Partecipazione alla Comunione.
Questa parte comprende: una litania, la recita del Padre Nostro, la frazione del Pane, la
comunione al Corpo ed al Sangue di Cristo, il congedo.
V Distribuzione dell'antidoron.
Il resto del pane da cui è stata presa la parte che è servita per la Messa, viene benedetto
durante l'anafora e distribuito ai presenti. Un tempo si dava soltanto a coloro che non
avevano potuto partecipare all'Eucarestia; oggi lo ricevono tutti i presenti.
* * *
Una chiesa bizantina è caratterizzata da un tipico elemento architettonico, la parete di di-
stinzione tra l'altare e la navata: l'iconostasi, in cui si aprono tre porte, chiuse al di fuori
delle celebrazioni, durante l'intera anafora, e durante la comunione dei celebranti. L'ico-
nostasi è simbolo della distinzione tra cielo e terra; la chiusura delle tende durante i mo-
menti più sacri della celebrazione simboleggia l'impenetrabilità del mistero divino.
La Liturgia Bizantina è sempre cantata, presuppone normalmente la presenza di un dia-
cono che propone l'intenzione delle preghiere al popolo, in un continuo alternarsi con es-
so.
Usanza normale della Chiesa Bizantina è la concelebrazione da parte di più sacerdoti, de-
terminata anche dal fatto che la tradizione bizantina ammette una sola Liturgia quotidia-
na.
Una è la Liturgia, uno è l'Altare su cui viene celebrata, una è la comunità che attorno ad
esso e durante essa si riunisce in ulteriore segno di comunione e fratellanza.
Nel testo di questa Liturgia sono state usate queste sigle:
P. = Popolo
S. = Sacerdote
D. = Diacono
C. = Cantore solista.
Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo
Grande Dossologia Mentre il sacerdote prepara il pane e il vino per la celebrazione (Protesi), il popolo
canta:
P. Dhòxa si to dhìxandi to fos. Dhòxa en
ipsìstis Theò ke epì ghìs irìni, en an-
thròpis evdhokìa.
Gloria a Te che ci hai mostrato la luce.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla
terra pace e negli uomini buona volontà.
Imnùmen se, evlogùmen se, pro-
skinùmen se, dhoxologùmen se, evcha-
ristùmen si dhià tin megàlin su dhòxan.
Noi Ti inneggiamo, Ti benediciamo, Ti
adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti ringra-
ziamo per la tua grande gloria.
Kìrie Vasilèv, epurànie Theè, Pàter
pandokràtor, Kìrie Iiè monoghenès Iisù
Christè ke Aghion Pnèvma.
Signore Re, Dio sovrano celeste, Padre
onnipotente, Signore Figliolo Unigenito
Gesù Cristo e Santo Spirito.
Kìrie o Theòs, o amnòs tu Theù, o Iiòs
tu Patròs, o èron tin amartìan tu kòsmu,
elèison imàs, o èron tas amartìas tu
kòsmu.
Signore Iddio, Agnello di Dio, Figlio del
Padre, Tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi, Tu che togli i peccati
del mondo.
Pròsdhexe tin dhèisin imòn, o kathìme-
nos en dhexià tu Patròs, ke elèison imàs
Accetta la nostra preghiera, Tu che siedi
alla destra del Padre, ed abbi pietà di
noi.
Oti si i mònos àghios, si i mònos Kìrios,
Iisùs Christòs, is dhòxan Theù Patròs.
Amìn.
Poiché Tu solo sei santo, Tu solo sei Si-
gnore, Gesù Cristo, nella gloria di Dio
Padre. Amen.
Kath'ekàstin imèran evloghìso se ke
enèso to onomà su is ton eòna ke is ton
eòna tu eònos.
Ogni giorno Ti benedirò e loderò il tuo
nome nei secoli e nei secoli dei secoli.
Kataxìoson, Kìrie, en di imèra tàfti
anamartìtus filachthìne imàs.
Degnati, o Signore, di serbarci in questo
giorno immuni da ogni peccato.
Evloghitòs i, Kìrie, o Theòs ton Patèron
imòn, ke enetòn ke dhedhoxasmènon to
onomà su is tus eònas. Amìn.
Benedetto sei, o Signore, Dio dei Padri
nostri, e lodato e glorificato il nome tuo
nei secoli. Amen.
Ghènito, Kìrie, to eleòs su ef'imàs, ka-
thàper ilpìsamen epì se.
Venga, o Signore, su di noi la tua mise-
ricordia, secondo che abbiamo sperato
in Te.
Evloghitòs i, Kìrie, dhidhaxòn me ta
dhikeomatà su. (3 volte)
Benedetto sei, o Signore, insegnami i
tuoi diritti. (3 volte)
Kìrie, katafighì eghenìthis imìn en ghe-
neà ke gheneà. Egò ìpa: Kìrie, eleisòn
me, ìase tin psichìn mu, òti imartòn si.
Signore, sei divenuto il nostro rifugio di
generazione in generazione. Io ho detto:
Signore, abbi pietà di me, sana l'anima
mia, ché ho peccato contro di Te.
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Kìrie, pros sè katèfigon, dhidhaxòn me
tu piìn to thelimà su, òti si i o Theòs mu.
Signore, mi sono rifugiato presso di Te,
insegnami a fare la tua volontà, perché
Tu sei il mio Dio.
Oti parà si pighì zoìs, en do fotì su
opsòmetha fòs
Presso di Te infatti è la fonte della vita e
nella tua luce vedremo la luce
Paràtinon to eleòs su tis ghinòskusì se. Estendi la tua misericordia sopra quelli
che Ti conoscono.
Àghios o Theòs, Àghios Ischiròs,
Àghios Athànatos, elèison imàs (3 volte)
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immorta-
le, abbi pietà di noi. (3 volte)
Dhòxa Patrì ke Iiò ke Aghìo Pnèvmati,
ke nin ke ai ke is tus eònas ton eònon.
Amìn.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito
Santo, ora e sempre, e nei secoli dei se-
coli. Amen.
Àghios Athànatos, elèison imàs. Santo Immortale, abbi pietà di noi.
Àghios o Theòs Àghios Ischiròs, Àghios
Athànatos, elèison imàs.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immorta-
le, abbi pietà di noi.
Se è domenica si aggiunge:
Sìmeron sotirìa to kòsmo ghègonen,
àsomen to anastàndi ek tàfu ke archigò
tis zoìs imòn, kathelòn gar to thanàto
ton thànaton, to nìkos èdhoken imìn ke
to mèga èleos.
Oggi è venuta al mondo la salvezza. In-
neggiamo a Colui che è risorto dalla
tomba ed all'autore della nostra vita; di-
struggendo infatti con la morte la mor-
te, ha dato a noi la sua vittoria e la sua
grande misericordia.
Inizio della Liturgia D. Benedici, Signore.
S. Benedetto il regno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
D. In pace preghiamo il Signore
P. Kìrie elèison. Signore, pietà (Così alle invocazioni suc-
cessive).
D. Per la pace che viene dall'alto e per la salvezza delle anime nostre, preghiamo il
Signore.
Per la pace del mondo intero, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e per
l'unione di tutti, preghiamo il Signore.
Per questa santa dimora e per coloro che vi entrano con fede, pietà e timor di
Dio, preghiamo il Signore.
Per il nostro piissimo vescovo N. per il venerabile presbiterio e per il diaconato
in Cristo, per tutto il clero e il popolo, preghiamo il Signore.
Per i nostri governanti e per le autorità civili e militari, preghiamo il Signore.
Per questa città, per ogni città e paese, e per i fedeli che vi abitano, preghiamo
il Signore.
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Per la salubrità del clima, per l'abbondanza dei frutti della terra e per tempi di
pace, preghiamo il Signore.
Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e per la loro sal-
vezza, preghiamo il Signore.
Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, pericolo e necessità, preghiamo il
Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora
nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccoman-
diamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
Il sacerdote recita la preghiera della prima antifona.
Signore Dio nostro, la cui potenza è incomparabile, la misericordia immensa e
l'amore per gli uomini ineffabile; Tu, o Sovrano, per la tua clemenza volgi lo
sguardo su di noi e sopra questa santa dimora, elargisci a noi ed a quanti pregano
con noi copiose le tue misericordie e la tua pietà. Poiché ogni gloria, onore e ado-
razione si addice a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli
dei secoli.
P. Amìn Amen.
Prima antifona C. Agathòn to exomologhìsthe to Kìrio
ke psàllin to onomatì su, Ipsiste.
Buona cosa è lodare il Signore, e inneg-
giare al tuo nome, o Altissimo.
P. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter,
sòson imàs.
Per l'intercessione della Madre di Dio, o
Salvatore, salvaci.
C. Dhòxa Patrì ke Iiò ke Aghìo Pnèvma-
ti, ke nin ke aì ke is tus eònas ton eònon.
Amìn.
Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei seco-
li. Amen.
P. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter,
sòson imàs.
Per l'intercessione della Madre di Dio, o
Salvatore, salvaci.
D. Ancora preghiamo in pace il Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
D. Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
D. Facendo memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa, Signora
nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccoman-
diamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
Il sacerdote recita la preghiera della seconda antifona. Signore, Dio nostro, salva il tuo popolo e benedici la tua eredità, custodisci in pace tutta
quanta la tua Chiesa, santifica coloro che amano il decoro della tua dimora; Tu, in cam-
bio, glorificali con la tua divina potenza e non abbandonare noi che speriamo in Te. Poi-
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ché tua è la potenza, il regno, la forza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e
sempre, e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
Seconda antifona C. O Kìrios evasìlevsen, evprèpian
enedhìsato, enedhìsato o Kìrios
dhìnamin ke periezòsato.
Il Signore regna, si è rivestito di splen-
dore, il Signore si è ammantato di for-
tezza e se n'è cinto.
P. Sòson imàs Iiè Theù o anastàs ek
nekròn, psallondàs si Allilùia
O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti,
salva noi che a Te cantiamo Alleluia.
C. Dhòxa Patrì ke Iiò ke Aghìo Pnèvma-
ti, ke nin ke ai ke is tus eònas ton eònon.
Amìn.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito
Santo ora e sempre, e nei secoli dei seco-
li. Amen.
P. O Monoghenìs Iiòs ke Lògos tu Theù,
athànatos ipàrchon, ke katadhexàmenos
dhià tin imetèran sotirìan, sarkothìne ek
tis Aghìas Theotòku ke aiparthènu
Marìas, atrèptos enanthropìsas, stavro-
thìs te, Christè o Theòs, thanàto thàna-
ton patìsas, is on tìs Aghìas Triàdhos,
sindhoxazòmenos to Patrì ke to Aghìo
Pnèvmati, sòson imàs.
O unigenito Figlio e Verbo di Dio, che,
pur essendo immortale, hai accettato
per la nostra salvezza d'incarnarti nel
seno della santa Madre di Dio e sempre
Vergine Maria; Tu, che senza mutamen-
to, ti sei fatto uomo e fosti crocifisso, o
Cristo Dio, calpestando con la tua morte
la morte; Tu, che sei uno della Trinità
santa, glorificato con il Padre e con lo
Spirito Santo, salvaci.
D. Ancora preghiamo in pace il Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
D. Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
D. Facendo memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora no-
stra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccoman-
diamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
Il sacerdote recita la preghiera della terza antifona. Tu che ci hai concesso la grazia di pregare insieme unendo le nostre voci, Tu che hai
promesso di esaudire le suppliche anche di due o tre uniti nel tuo nome; Tu, anche ora,
esaudisci le richieste dei tuoi servi a loro bene, e concedi nella vita presente la conoscen-
za della tua verità, e nel secolo futuro la vita eterna. Poiché Tu sei Dio buono e amico
degli uomini, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e
nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
Terza antifona C. Dhèfte agalliasòmetha to Kìrio, ala- Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo
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làxomen to Theò to Sotìri imòn. inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.
A questo punto viene cantato il tropario del tono o della festa, mentre il sacerdote re-
cita: Sovrano Signore, Dio nostro, che hai costituito nei cieli schiere ed eserciti di Angeli ed
Arcangeli a servizio della tua gloria, fa che al nostro ingresso si accompagni l'ingresso
degli Angeli santi, che con noi celebrino e glorifichino la tua bontà. Poiché ogni gloria,
onore e adorazione si addice a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli
dei secoli.
Processione con il Vangelo D. Sapienza! In piedi!
S. Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. Salva, o Figlio di Dio che sei
risorto dai morti, noi che a Te cantiamo: alleluia.
A questo punto si canta di nuovo il tropario del giorno, cui si fa seguire il tropario
del santo della chiesa ed il contacio del tempo il sacerdote nel frattempo recita la pre-
ghiera del Trisaghion: Dio santo, che dimori nel santuario e sei lodato con l'inno trisaghio dai Serafini e glorifi-
cato dai Cherubini e adorato da tutte le Potestà celesti: Tu, che dal nulla hai tratto all'es-
sere tutte le cose, che hai creato l'uomo a tua immagine e somiglianza, adornandolo di
tutti i tuoi doni; Tu, che dai sapienza e prudenza a chi te ne chiede e non disprezzi il pec-
catore, ma hai istituito la penitenza a salvezza; Tu, che hai reso noi, miseri e indegni tuoi
servi, degni di stare anche in quest'ora dinanzi alla gloria del tuo santo altare e di offrirti
l'adorazione e la glorificazione a Te dovuta: Tu stesso, o Sovrano, accetta anche dalle
labbra di noi peccatori l'inno trisaghio, e volgi nella tua bontà lo sguardo su di noi. Per-
donaci ogni colpa volontaria ed involontaria: santifica le anime nostre e i nostri corpi, e
concedici di renderti santamente il culto tutti i giorni della nostra vita, per l'intercessione
della santa Madre di Dio e di tutti i Santi, che sin dal principio dei secoli ti furono accetti.
D. Benedici, signore, il tempo del Trisaghion.
S. Poiché Tu sei santo, o Dio nostro, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e
Spirito Santo, ora e sempre.
D. E nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
P. Àghios o Theòs, Àghios Ischiròs,
Àghios Athànatos, elèison imàs (3 volte)
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immorta-
le, abbi pietà di noi (3 volte)
Dhòxa Patrì ke Iiò ke Aghìo Pnèvmati,
ke nin ke ai ke is tus eònas ton eònon.
Amìn.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito
Santo ora e sempre e nei secoli dei seco-
li. Amen.
Àghios Athànatos, elèison imàs. Santo Immortale, abbi pietà di noi.
D. Più forte.
P. Àghios o Theòs, Àghios Ischiròs,
Àghios Athànatos, elèison imàs.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immorta-
le, abbi pietà di noi.
In alcune feste in luogo del Trisaghion si canta:
P. Osi is Christòn evaptìsthite, Christòn Quanti siete stati battezzati in Cristo, di
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enedhìsasthe. Alliluia. Cristo vi siete rivestiti. Alleluia.
Nella festa dell'Esaltazione della Croce (14 settembre) si canta:
P. Ton Stavròn su proskinùmen,
Dhèspota, ke tin aghìan su anàstasin
dhoxàzomen.
Adoriamo la tua Croce, o Sovrano, e
glorifichiamo la tua santa Risurrezione.
Proclamazione della parola di Dio D. Sapienza! Stiamo attenti!
Viene letta l'epistola, al termine:
P. Alliluia, Alliluia, Alliluia. Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Il sacerdote recita la preghiera prima dell'Evangelo. O Signore, amico degli uomini, fa risplendere nei nostri cuori la pura luce della tua divi-
na conoscenza, e apri gli occhi della nostra mente all'intelligenza dei tuoi insegnamenti
evangelici. Infondi in noi il timore dei tuoi santi comandamenti, affinché, calpestati i de-
sideri carnali, noi trascorriamo una vita spirituale, meditando ed operando tutto ciò che
sia di tuo gradimento. Poiché Tu sei la luce delle anime e dei corpi nostri, o Cristo Dio, e
noi rendiamo gloria a Te insieme con il tuo eterno Padre ed il tuo Spirito santissimo,
buono e vivificante, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
S. Sapienza! In piedi! Ascoltiamo il santo Vangelo. Pace a tutti.
P. Ke to pnevmatì su. E allo spirito tuo.
D. Lettura del santo Vangelo secondo...
P. Dhòxa si, Kìrie, dhòxa si. Gloria a Te, o Signore, gloria a Te.
S. Stiamo attenti!
Viene letto il santo Vangelo al termine del quale:
P. Dhòxa si, Kìrie, dhòxa si. Gloria a Te, o Signore, gloria a Te.
Quindi ha luogo l'omelia. Terminandola il sacerdote dice:
S. Custoditi sempre dalla tua divina potenza, rendiamo grazie a Te: Padre, Figlio
e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
P. I ta Cheruvìm mistikòs ikonìzondes
ke ti zoopiò Triàdhi ton trisàghion
imnon prosàdondes pàsan tin viotikìn
apothòmetha mèrimnan os ton Vasilèa...
Noi che misticamente raffiguriamo i
Cherubini e alla Trinità vivificante can-
tiamo l'inno trisaghio, deponiamo ogni
mondana preoccupazione...
Mentre il popolo canta l'Inno Cherubico il sacerdote dice: Nessuno che sia schiavo di desideri e di passioni carnali è degno di presentarsi o di avvi-
cinarsi o di offrire sacrifici a Te, Re della gloria, poiché il servire Te è cosa grande e tre-
menda anche per le stesse Potenze celesti. Tuttavia, per l'ineffabile e immenso tuo amore
per gli uomini, ti sei fatto uomo senza alcun mutamento e sei stato costituito nostro
sommo Sacerdote, e, quale Signore dell'universo, ci hai affidato il ministero di questo li-
turgico ed incruento sacrificio. Tu solo infatti, o Signore Dio nostro, imperi sovrano sulle
creature celesti e terrestri, Tu che siedi su un trono di Cherubini, Tu che sei Signore dei
Serafini e Re di Israele, Tu che solo sei santo e dimori nel santuario. Supplico dunque Te,
che solo sei buono e pronto ad esaudire: volgi il tuo sguardo su di me peccatore ed inuti-
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le tuo servo, e purifica la mia anima ed il mio cuore da una coscienza cattiva; e, per la po-
tenza del tuo Santo Spirito, fa che io, rivestito della grazia del sacerdozio, possa stare di-
nanzi a questa tua sacra mensa e consacrare il tuo corpo santo ed immacolato e il sangue
tuo prezioso. A Te mi appresso, inchino il capo e ti prego: non distogliere da me il tuo
volto e non mi respingere dal numero dei tuoi servi, ma concedi che io, peccatore ed in-
degno tuo servo, ti offra questi doni. Tu infatti, o Cristo Dio nostro, sei l'offerente e l'of-
ferto, sei colui che riceve i doni e che in dono si da, e noi ti rendiamo gloria insieme con il
tuo Padre senza principio, ed il santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre,
e nei secoli dei secoli. Amen.
Trasporto dei Sacri Doni all'altare Durante la processione il sacerdote dice:
S. Il Signore Dio si ricordi di tutti noi nel suo regno in ogni tempo, ora e sempre e
nei secoli dei secoli.
P. Amìn. Ton òlon ipodhexòmeni tes
anghelikès aoràtos dhoriforùmenon
tàxesin. Alliluia
Amen. Affinché possiamo accogliere il
Re dell'universo, scortato invisibilmente
dalle angeliche schiere. Alleluia
Dopo il grande ingresso, posti i doni sull'altare, il sacerdote recita: Signore, Dio onnipotente, Tu che solo sei santo e accetti il sacrificio di lode da coloro che
ti invocano con tutto il cuore, accogli anche la preghiera di noi peccatori, e fa che giunga
al tuo santo altare. Rendici atti ad offrirti doni e sacrifici spirituali per i nostri peccati e
per le mancanze del popolo. Degnati di farci trovare grazia al tuo cospetto, affinché ti sia
accetto il nostro sacrificio e lo Spirito buono della tua grazia scenda su di noi, su questi
doni qui presenti e su tutto il tuo popolo.
D. Compiamo la nostra preghiera al Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà. (e così alle invocazioni suc-
cessive)
D. Per i preziosi doni offerti, preghiamo il Signore.
Per questa santa dimora e per coloro che vi entrano con fede, pietà e timor di
Dio, preghiamo il Signore.
Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, pericolo e necessità, preghiamo il
Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Chiediamo al Signore che l'intero giorno sia perfetto, santo, tranquillo e senza
peccato.
P. Paràschu, Kìrie. Concedi o Signore. (e così alle invocazioni
seguenti)
D. Chiediamo al Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle anime no-
stre e dei nostri corpi.
Chiediamo al Signore la remissione ed il perdono dei nostri peccati e delle no-
stre colpe.
Chiediamo al Signore ogni bene, utile alle anime nostre, e la pace per il mon-
do.
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Chiediamo al Signore la grazia di trascorrere il resto della nostra vita nella pa-
ce e nella penitenza.
Chiediamo una morte cristiana, serena, senza dolore e senza rimorso, e una
valida difesa dinanzi al tremendo tribunale di Cristo.
Facendo memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora
nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccoman-
diamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
S. Per le misericordie del tuo unigenito Figlio, con il quale sei benedetto insieme
con il santissimo buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei seco-
li.
P. Amìn Amen.
S. Pace a tutti.
P. Ke to pnevmatì su. E al tuo spirito.
D. Amiamoci gli uni gli altri, affinché in unità di spirito, professiamo la nostra fe-
de.
P. Patèra, Iiòn, ke Àghion Pnèvma,
Triàdha omoùsion ke achòriston.
Nel Padre, nel Figlio e nello Spirito San-
to: Trinità consustanziale e indivisibile.
Scambio del bacio di pace e professione di fede Ha luogo qui lo scambio del segno di pace. L'uno dice «Gesù Cristo è in mezzo a noi»
l'altro risponde: «È e sarà», così tra tutti i presenti.
D. Le porte! Le porte! Con sapienza stiamo in piedi.
P. Pistèvo is èna Theòn, Patèra pan-
dokràtora, piitìn uranù ke ghìs, oratòn
te pàndon ke aoràton. Ke is èna Kìrion
Iisùn Christòn, ton Iòn tu Theù ton mo-
noghenì, ton ek tu Patròs ghennithènda
pro pàndon ton eònon. Fos ek fotòs.
Theòn alithinòn ek Theù alithinù, ghen-
nithènda u piithènda, omoùsion to Patrì
dhi'ù ta pànda eghèneto. Ton dhi imàs
tus anthròpus ke dhià tin imetèran so-
tirìan katelthònda ek ton uranòn, ke
sarkothènda ek Pnèvmatos Aghìu ke
Marìas tis Parthènu ke enanthropìsan-
da. Stavrothènda te ipèr imòn epì Pon-
dìu Pilàtu, ke pathònda ke tafènda, ke
anastànda ti trìti imèra katà tas Grafàs,
ke anelthònda is tus uranùs ke ka-
thezòmenon ek dhexiòn tu Patròs, ke
pàlin erchòmenon metà dhòxis krìne
Credo in un solo Dio, Padre onnipoten-
te, Creatore del cielo e della terra, di tut-
te le cose visibili e invisibili. Credo in un
solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Fi-
glio di Dio, nato dal Padre prima di tutti
i secoli; Luce da Luce, Dio vero da Dio
vero; generato, non creato; della stessa
sostanza del Padre; per mezzo di lui tut-
te le cose sono state create. Per noi uo-
mini e per la nostra salvezza discese dal
cielo; e per opera dello Spirito Santo si è
incarnato nel seno della Vergine Maria e
si è fatto uomo. Fu pure crocifisso per
noi sotto Ponzio Pilato, e patì e fu sepol-
to e il terzo giorno è risuscitato, secondo
le Scritture. È salito al cielo e siede alla
destra del Padre. E di nuovo verrà, nella
gloria, per giudicare i vivi ed i morti: e il
suo regno non avrà fine. Credo nello
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zòndas ke nekrùs, u tis vasilìas uk èste
tèlos. Ke is to Pnèvma to Àghion, to
Kìrion, to zoopiòn, to ek tu Patròs ekpo-
revòmenon, to sin Patrì ke Iiò simbro-
skinùmenon ke sindhoxazòmenon, to
lalìsan dhià ton Profitòn. Is mìan,
aghìan, katholikìn ke apostolikìn Ekkli-
sìan. Omologò en vàptisma is àfesin
amartiòn, prosdokò anàstasin nekròn,
ke zoìn tu mèllondos eònos. Amìn.
Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e con il Padre e il
Figlio è adorato e glorificato: e ha parla-
to per mezzo dei profeti. Credo nella
Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdo-
no dei peccati. Aspetto la resurrezione
dei morti e la vita del mondo che verrà.
Amen.
D. Stiamo con devozione, stiamo con timore attenti ad offrire in pace la santa
oblazione.
P. Èleon irìnis, thisìan enèseos Offerta di pace, sacrificio di lode.
S. La grazia del nostro Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione
dello Spirito Santo siano con tutti voi.
P. Ke metà tu pnevmatòs su. E con il tuo spirito
Anafora S. Innalziamo i nostri cuori.
P. Echomen pros ton Kìrion. Sono rivolti al Signore.
S. Rendiamo grazie al Signore.
P. Àxion ke dhìkeon estì proskinìn Patè-
ra, Iiòn, ke Àghion Pnèvma, Triàdha
omoùsion ke achòriston.
È cosa buona e giusta adorare il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo: Trinità con-
sustanziale e indivisibile.
Vengono chiuse le tende mentre il sacerdote prega: È degno e giusto celebrarti, benedirti, lodarti, ringraziarti, adorarti in ogni luogo del tuo
dominio. Poiché Tu sei il Dio ineffabile, inconcepibile, invisibile, incomprensibile, sem-
pre esistente e sempre lo stesso: Tu e il tuo unigenito Figlio e il tuo Santo Spirito. Tu dal
nulla ci hai tratti all'esistenza e, caduti, ci hai rialzati; e nulla hai tralasciato di fare fino a
ricondurci al cielo e a donarci il futuro tuo regno. Per tutti questi beni rendiamo grazie a
Te, all'unigenito tuo Figlio e al tuo Santo Spirito, per tutti i benefici a noi fatti che cono-
sciamo e che non conosciamo, palesi ed occulti. Ti rendiamo grazie altresì per questo sa-
crificio, che ti sei degnato di ricevere dalle nostre mani, sebbene ti stiano dinanzi migliaia
di Arcangeli, e miriadi di Angeli, i Cherubini e i Serafini dalle sei ali e dai molti occhi,
sublimi, alati. I quali cantano l'inno della vittoria, esclamando e a gran voce dicendo:
P. Àghios, àghios, àghios, Kìrios Sa-
vaòth, plìris o uranòs ke i ghi tis dhòxis
su. Osannà en tis ipsìstis. Evloghimènos
o erchòmenos en onòmati Kirìu. Osannà
o en tis ipsìstis.
Santo, Santo, Santo, il Signore dell'uni-
verso: il cielo e la terra sono pieni della
tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Be-
nedetto colui che viene nel nome del Si-
gnore. Osanna nell'alto dei cieli.
Il sacerdote continua
Noi pure, o Signore, amico degli uomini, con queste beate potenze esclamiamo e
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diciamo: sei santo, tutto santo, Tu e il tuo unigenito Figlio e il tuo Santo Spirito.
Sei santo, tutto santo e magnifica è la tua gloria. Tu hai amato il mondo a tal segno
da dare l'unigenito tuo Figlio, affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma ab-
bia la vita eterna. Egli, compiendo con la Sua venuta tutta l'economia di salvezza a
nostro favore, nella notte in cui fu tradito, o, piuttosto consegnò se stesso per la vi-
ta del mondo, prese il pane nelle sue mani sante, innocenti, immacolate, e, dopo
aver rese grazie, lo benedisse lo santificò, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli e
Apostoli, dicendo: Prendete, mangiate: questo è il mio corpo, che per voi viene
spezzato in remissione dei peccati.
P. Amìn Amen.
S. Similmente anche il calice, dopo che ebbe cenato, dicendo: Bevetene tutti: que-
sto è il mio sangue, del Nuovo Testamento, che viene sparso per voi e per molti
in remissione dei peccati.
P. Amìn Amen.
S. Memori dunque di questo precetto del Salvatore e di tutto ciò che è stato com-
piuto per noi: della croce, della sepoltura, della resurrezione al terzo giorno,
dell'ascensione ai cieli, della sua presenza alla destra del Padre, della seconda e
gloriosa venuta.
Gli stessi doni, da Te ricevuti, a Te offriamo in tutto e per tutto.
P. Se imnùmen, se evlogùmen, si evcha-
ristùmen, Kìrie, ke dheomethà su, o
Theòs imòn.
A Te inneggiamo, Te benediciamo, Te
ringraziamo, o Signore, e ti supplichia-
mo, o Dio nostro.
Il sacerdote fa l'epiclesi.
S. Ancora Ti offriamo questo culto spirituale e incruento; e Ti invochiamo e Ti
preghiamo, e Ti supplichiamo: manda il tuo Spirito Santo su di noi e sopra i doni
qui presenti.
D. Benedici, signore il santo Pane.
S. E fa di questo pane il prezioso Corpo del tuo Cristo.
D. Benedici, signore il santo Calice.
S. E fa di ciò che è in questo calice il prezioso Sangue del tuo Cristo.
D. Amìn.
D. Benedici, signore, ambedue le sante Specie.
S. Tramutandole per virtù del tuo Santo Spirito.
D. Amìn, Amìn, Amìn.
S. Affinché, per coloro che ne partecipano, siano purificazione dell'anima, remis-
sione dei peccati, unione nel tuo Santo Spirito, compimento del regno dei cieli, ti-
tolo di fiducia in Te e non di giudizio o di condanna.
S. Ti offriamo inoltre questo culto spirituale per quelli che riposano nella fede:
Progenitori, Padri, Patriarchi, Profeti, Apostoli, Predicatori, Evangelisti, Martiri,
Confessori, Vergini, e per ogni anima giusta che ha perseverato sino alla fine nella
fede.
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In modo particolare ti offriamo questo sacrificio per la tuttasanta, immacolata, be-
nedetta, gloriosa, Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria.
Si aprono le tende e il sacerdote benedice l'antidoron.
P. Axiòn estìn os alithòs makarìzin se
tin Theotòkon, tin aimakàriston ke pa-
namòmiton ke Mitèra tu Theù imòn. Tin
timiotèran ton Cheruvìm ke endhoxotè-
ran asingrìtos ton Serafìn tin adhiaftòros
Theòn Lògon tecùsan, tin òndos Theo-
tòkon, se megalìnomen.
È veramente giusto proclamare beata
Te, o Deipara, che sei beatissima, tutta
pura e Madre del nostro Dio. Noi ma-
gnifichiamo Te, che sei più onorabile
dei Cherubini e incomparabilmente più
gloriosa dei Serafini, che in modo im-
macolato, partoristi il Verbo di Dio, o
vera Madre di Dio.
Il sacerdote continua:
Per il santo profeta e precursore Giovanni Battista, per i santi, gloriosi e insigni
Apostoli, per il santo N. del quale celebriamo la memoria, e per tutti i tuoi santi:
per le loro preghiere, o Signore, visitaci benevolmente. Ricordati anche di tutti
quelli che si sono addormentati nella speranza della resurrezione per la vita eter-
na: (Qui il sacerdote commemora i defunti che vuole.) E fa che riposino ove risplende
la luce del tuo volto.
Ancora ti preghiamo: ricordati, o Signore, di tutto l'episcopato ortodosso, che di-
spensa rettamente la tua parola di verità, di tutto il presbiterio, del diaconato in
Cristo e di tutto il clero. Ancora ti offriamo questo culto spirituale per tutto il
mondo, per la santa Chiesa cattolica ed apostolica, per coloro che vivono nella ca-
stità e nella santità, per i nostri governanti e per le autorità civili e militari. Conce-
di loro, o Signore, un governo pacifico, affinché noi pure in questa loro pace tra-
scorriamo piamente e degnamente una vita quieta e tranquilla.
Ricordati in primo luogo, o Signore, del nostro Santissimo Padre N. Papa di Roma
e concedi alle tue sante Chiese che egli viva in pace, incolume, onorato, sano, lon-
gevo, e dispensi rettamente la tua parola di verità.
D. Ricordati, Signore, di tutti coloro che ciascuno ha in mente e di tutti e di tutte.
P. Ke pàndon ke pasòn. E di tutti e di tutte.
S. Ricordati, o Signore, della città in cui dimoriamo, e di ogni città e paese, e dei
fedeli che vi abitano. Ricordati, o Signore, dei naviganti, dei viandanti, dei malati,
dei sofferenti, dei prigionieri e della loro salvezza. Ricordati, Signore, di coloro
che presentano offerte e si adoperano per il bene delle tue sante Chiese e di quanti
si ricordano dei poveri, e largisci su noi tutti la tua misericordia.
E concedici di glorificare e di lodare con una sola voce e con un solo cuore l'ono-
rabilissimo e magnifico tuo nome, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei
secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
S. E le misericordie del grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo siano con tutti
voi.
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P. Ke metà tu pnevmatòs su. E con il tuo spirito.
Partecipazione alla comunione. D. Ricordando tutti i santi, preghiamo ancora in pace il Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà. (e così alle invocazioni se-
guenti)
D. Per i preziosi doni offerti e santificati, preghiamo il Signore.
Affinché il misericordioso nostro Dio, accettandoli in odore di soavità spiritua-
le nel suo altare santo, celeste e immateriale, ci mandi in contraccambio la grazia
divina e il dono dello Spirito Santo, preghiamo il Signore.
Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, pericolo e necessità, preghiamo il
Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici o Dio, con la tua grazia.
Chiediamo al Signore che l'intero giorno sia perfetto, santo, tranquillo e senza
peccato.
P. Paràschu Kìrie Concedi o Signore. (e così alle invocazioni
seguenti.)
D. Chiediamo al Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle anime no-
stre e dei nostri corpi.
Chiediamo al Signore la remissione ed il perdono dei nostri peccati e delle no-
stre colpe.
Chiediamo al Signore ogni bene, utile alle nostre anime, e la pace per il mon-
do.
Chiediamo al Signore la grazia di trascorrere il resto della nostra vita nella pa-
ce e nella penitenza.
Chiediamo una morte cristiana, serena, senza dolore e senza rimorso, e una
valida difesa dinanzi al tremendo tribunale di Cristo.
Chiedendo l'unità della fede e l'unione nello Spirito Santo, affidiamo noi stessi,
gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
Il sacerdote nel frattempo ha iniziato a recitare questa preghiera: A Te affidiamo tutta la nostra vita e la nostra speranza, o Signore, amico degli uomini, e
ti invochiamo e ti supplichiamo: degnati di farci partecipare con pura coscienza ai celesti
e tremendi misteri di questa sacra e spirituale mensa, per la remissione dei peccati, per il
perdono delle colpe, per l'unione nello Spirito Santo, per l'eredità del regno dei cieli, per
una maggiore fiducia in Te, e non a nostro giudizio o condanna E concedici, o Signore,
che con fiducia e senza condanna osiamo chiamare Padre Te, Dio del Cielo, e dire:
P. Pàter imòn, o en tis uranìs, aghiasthì-
to to onomà su, elthèto i vasilìa su, ghe-
nithìto to thelimà su os en uranò ke epì
tis ghis. Ton àrton imòn ton epiùsion
dhos imìn sìmeron, ke àfes imìn, ta ofi-
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santi-
ficato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così
in terra. Dacci oggi il nostro pane quoti-
diano e rimetti a noi i nostri debiti, co-
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lìmata imòn, os ke imìs afìemen tis ofi-
lètes imòn, ke mi isenènghis imàs is pi-
rasmòn, allà rìse imàs apò tu ponirù.
me noi li rimettiamo ai nostri debitori, e
non ci indurre in tentazione, ma liberaci
dal male.
S. Poiché tuo è il regno, la potenza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e
sempre, e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
S. Pace a tutti
P. Ke to pnevmatì su. E al tuo spirito
D. Inchinate il vostro capo al Signore.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
Il sacerdote prega: Rendiamo grazie a Te, o Re invisibile, che con la tua infinita potenza hai creato l'univer-
so, e nell'abbondanza della tua misericordia dal nulla hai tratto all'esistenza tutte le cose.
Tu, o Signore, volgi dal cielo lo sguardo su quanti hanno chinato la fronte davanti a Te,
poiché non l'hanno inchinata alla carne ed al sangue, ma a Te, Dio tremendo. Tu dunque,
o Signore, per il bene di noi tutti appiana il cammino della nostra vita secondo la necessi-
tà di ciascuno: naviga con i naviganti, accompagna i viandanti, risana i malati, Tu medico
delle anime e dei corpi nostri. Per la grazia, la misericordia e la benignità dell'unigenito
tuo Figlio, con il quale sei benedetto insieme con il santissimo, buono e vivificante tuo
Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen. S. Signore Gesù Cristo Dio nostro, guarda a noi dalla tua santa dimora e dal trono di glo-
ria del tuo regno e vieni a santificarci, Tu che siedi in alto con il Padre e sei invisibilmente
qui con noi. Degnati con la potente tua mano di far partecipi noi e, per mezzo nostro, tut-
to il popolo dell'immacolato tuo Corpo e del prezioso tuo Sangue.
D. Stiamo attenti!
Elevazione S. Le Cose Sante ai Santi.
P. Is Àghios, is Kìrios, Iisùs Christòs, is
dhòxan Theù Patròs. Amìn.
Solo uno è Santo, solo uno è Signore:
Gesù Cristo, per la gloria di Dio Padre.
Amen.
Vengono chiuse le tende durante la comunione dei celebranti
P. Enìte ton Kìrion ek ton uranòn, enìte
aftòn en tis ipsìstis. Allilùia.
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù
nell'alto. Alleluia.
Vengono riaperte le tende.
Comunione D. Con timore di Dio, con fede e amore, avvicinatevi. C. Amìn. Amìn. Evloghimènos o er-
chòmenos en onòmati Kirìu. Theòs
Kìrios, ke epèfanen imìn.
Amen. Amen. Benedetto Colui che vie-
ne nel nome del Signore. Il Signore è
Dio e si è mostrato a noi
Mentre viene distribuita la Comunione ai fedeli si canta:
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P. Tu dhìpnu su tu mistikù sìmeron, Iiè
Theù, kinonòn me paràlave. U mi gar tis
echthrìs su to mistìrion ipo; U filimà si
dhòso, kathàper o Iùdas. All'òs o listìs
omologò si: Mnisthitì mu, Kìrie, en ti
vasilìa su.
Del tuo mistico convito, o Figlio di Dio,
rendimi oggi partecipe, poiché non sve-
lerò il mistero ai tuoi nemici, né Ti darò
il bacio di Giuda, ma come il ladrone, Ti
prego: ricordati di me, o Signore, nel
tuo regno.
Terminata la distribuzione dell'Eucarestia:
S. Salva, o Dio, il tuo popolo e benedici la tua eredità.
P. Ìdhomen to fòs to alithinòn, elàvo-
men Pnèvma epurànion, èvromen pìstin
alithì, adhièreton Triàdha proskinùn-
des. Àfti gar imàs èsosen.
Abbiamo visto la vera luce, abbiamo ri-
cevuto lo Spirito celeste, abbiamo trova-
to la vera fede, adorando la Trinità in-
divisibile, poiché essa ci ha salvati.
S. Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
D. In piedi! Dopo aver partecipato ai divini, santi, immacolati, immortali, celesti,
vivificanti misteri di Cristo, rendiamo degne grazie al Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
D. Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
D. Chiedendo che l'intero giorno trascorra santamente, in pace e senza peccato, af-
fidiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
P. Si Kìrie. A Te, o Signore.
Il sacerdote prega Ti rendiamo grazie, o Signore amico degli uomini, benefattore delle anime nostre, perché
anche in questo giorno ci hai resi degni dei tuoi celesti e immortali misteri. Dirigi la no-
stra via, confermaci tutti nel tuo timore, custodisci la nostra vita, rendi sicuri i nostri pas-
si, per le preghiere e le suppliche della gloriosa tua Madre e sempre vergine Maria e di
tutti i tuoi Santi.
Poiché Tu sei la nostra santificazione, e noi rendiamo gloria a Te: al Padre, al
Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
Congedo S. Procediamo in pace.
P. En onòmati Kirìu.
D. Preghiamo il Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
S. O Signore, Tu che benedici coloro che Ti benedicono e santifichi quelli che han-
no fiducia in Te, salva il tuo popolo e benedici la tua eredità. Custodisci tutta
quanta la tua Chiesa, santifica coloro che amano il decoro della tua casa; Tu, in
contraccambio, glorificali con la tua divina potenza, e non abbandonare noi che
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speriamo in Te. Dona la pace al mondo che è tuo, alle tue Chiese, ai sacerdoti, ai
governanti, all'esercito e a tutto il tuo popolo; poiché ogni beneficio e ogni dono
perfetto viene dall'alto e discende da Te, Padre della luce. E noi rendiamo gloria,
grazie e adorazione a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli.
P. Amìn. Ii to ònoma Kirìu evloghimè-
non apò tu nin ke èos tu eònos. (3 volte)
Amen. Sia benedetto il nome del Signo-
re da questo momento e per l'eternità. (3
volte)
Rientrando nel Vima il sacerdote recita questa preghiera: O Cristo Dio nostro, Tu che sei la perfezione della Legge e dei Profeti e hai compiuto tut-
ta la missione ricevuta dal Padre, riempi di gioia e di felicità i nostri cuori, ora e sempre e
nei secoli dei secoli. Amen.
D. Preghiamo il Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
S. La benedizione e la misericordia del Signore scendano su di voi con la sua gra-
zia e la sua benignità in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
S. Gloria a Te, o Cristo Dio, speranza nostra, gloria a Te.
P. Dhòxa Patrì ke Iiò ke Aghìo Pnèvma-
ti, ke nin ke aì ke is tus eònas ton eònon.
Amìn. Kìrie elèison, Kìrie elèison, Kìrie
elèison. Pater àghie, evlòghison.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei seco-
li. Amen. Signore pietà, Signore pietà,
Signore pietà. Benedici, o Signore santo.
S. Cristo, risorto dai morti, nostro vero Dio, per l'intercessione della tuttasanta e
immacolata Sua Madre, per la virtù della preziosa e vivificante Croce, per la pro-
tezione, delle venerande e celesti Potestà incorporee, per le suppliche del venerato
e glorioso Profeta e Precursore Giovanni Battista, dei gloriosi e santi Apostoli, dei
santi gloriosi e vittoriosi Martiri, dei nostri santi Padri teofori, del nostro santo
Padre Giovanni Crisostomo, arcivescovo di Costantinopoli, del santo Atanasio ar-
civescovo di Alessandria, il grande, del santo (del giorno) di cui celebriamo la me-
moria, dei santi e giusti progenitori del Signore Gioacchino ed Anna, e di tutti i
Santi, abbia pietà di noi e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.
Per le preghiere dei nostri Santi Padri, Signore Gesù Cristo Dio nostro, abbi pietà
di noi e salvaci.
P. Amìn Amen.
Distribuzione dell'antidoron. Il sacerdote prega per ognuno dandogli il pane benedetto dicendo:
S. La benedizione e la misericordia del Signore, discendano su di te.
Trisàghion per i defunti
La tradizione bizantina prevede che si commemorino i defunti due volte l'anno, il sabato
prima della domenica di carnevale e quello precedente la Pentecoste. Il ciclo settimanale ri-
corda i defunti ogni sabato.
In qualsiasi circostanza è possibile celebrare una akolouthìa particolare per i defunti. Spes-
so si fa a conclusione della celebrazione eucaristica e prima dell'apolysis.
Mentre il sacerdote si reca al centro della chiesa dove è preparato un tavolino con i
kolyvi (grano cotto simbolo di resurrezione) si cantano i seguenti tropari (sostituiti
nel periodo pasquale dall’inno Christos anesti... vedi oltre):
S. Metà pnevmàton dhikèon tetelio-
mènon, tin psichìn tu dhùlu su, Sòter,
anàpavason, filàtton aftìn is tin ma-
karìan zoìn tin parà su, filànthrope.
Con le anime dei giusti, morti, Salvato-
re, concedi il riposo all'anima del tuo
servo, introducendola nella vita beata
presso di Te, o amante degli uomini.
P. Is tin katapavsìn su, Kìrie, òpu pàn-
des i aghiì su anapàvonde anàpavson ke
tin psichìn tu dhùlu su, oti mònos ipàr-
chis athànatos
Concedi, o Signore, il riposo all'anima
del tuo servo nella tua beata sede, dove
tutti i tuoi Santi riposano, poiché Tu so-
lo sei immortale.
S. Dhòxa... Si i o Theòs imòn o katavàs
is Adhin ke tas odhìnas lìsas ton peped-
himènon, aftòs ke tin psichìn tu dhùlu
su, Sòter, anàpavson.
Gloria... Tu sei quel Dio che discendesti
al limbo e liberasti dalle pene i prigio-
nieri, Tu stesso, Salvatore concedi il ri-
poso anche all'anima del tuo servo.
P. Ke nin... I mòni aghnì ke àchrandos
Parthènos i Theòn aspòros kiisasa, pre-
sveve tu sothìne tin psichìn tu dhùlu su.
Ed ora... Tu sola pura e immacolata
Vergine che per virtù dello Spirito Santo
concepisti Dio, intercedi per la salvezza
dell'anima del tuo servo.
Nel periodo pasquale si canta invece:
Christòs anèsti ek nekròn, thanàto thà-
naton patìsas, ke tis en tis mnìmasi zoin
charisàmenos. (3 volte)
Cristo è risorto dai morti, con la morte
calpestando la morte e donando la vita
a coloro che giacevano nei sepolcri. (3
volte)
D. Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia; noi ti preghiamo,
esaudiscici ed abbi pietà.
P. Kìrie elèison. (3 volte) Signore, pietà. (3 volte)
D. Ancora preghiamo per il riposo ed il perdono dell'anima del defunto servo di
Dio (N.) e perché gli venga rimesso ogni peccato volontario e involontario.
P. Kìrie elèison. (3 volte) Signore, pietà. (3 volte)
D. Che il Signore Dio collochi la sua anima dove riposano i giusti. La misericordia
di Dio, il regno dei cieli e il perdono dei peccati per lui chiediamo a Cristo Re im-
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mortale.
P. Paràschu Kìrie. Concedi, o Signore.
D. Preghiamo il Signore.
P. Kìrie elèison. Signore, pietà.
S. Dio degli spiriti e di ogni carne che, calpestata la morte hai sopraffatto il demo-
nio ed hai largito la vita al mondo, Tu, o Signore concedi il riposo anche all'anima
del defunto tuo servo (N.) e ponilo nel luogo della luce, della letizia, del refrigerio,
dove non vi è dolore né affanno né gemito.
Condona a lui ogni peccato commesso in parole, in opere, in pensiero, quale Dio
clemente ed amante degli uomini; poiché non vi è persona che viva e non pecchi.
Tu solo infatti, o Signore, sei senza peccato: la tua giustizia è in eterno e la tua pa-
rola è verità.
Tu sei la resurrezione, la vita e il riposo del defunto tuo servo (N.), o Cristo Dio
nostro, e noi a Te rendiamo gloria, assieme all'eterno tuo Padre e al Santissimo
buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
P. Amìn Amen.
S. Dhòxa si, Christè o Theòs, i elpìs
imòn, dhòxa si.
Gloria a Te, o Cristo Dio, speranza no-
stra, gloria a Te
Dhòxa Patrì ke Iiò ke Aghìo Pnèvmati,
ke nin ke aì ke is tus eònas ton eònon.
Amin.
Kìrie elèison. (3 volte)
Pater àghie, evlòghison.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito
Santo, ed ora e sempre e nei secoli dei
secoli. Così sia.
Signore pietà. (3 volte)
Signore santo, benedici.
S. Cristo nostro vero Dio, per le preghiere della immacolata sua Madre, dei santi e
gloriosi Apostoli dei nostri santi Padri teofori e di tutti i Santi, collochi anche l'a-
nima del defunto suo servo nel regno dei giusti, lo faccia riposare nel seno di
Abramo, e lo enumeri tra i giusti; e abbia pietà di noi, come buono e amico degli
uomini. Amen
S. Eonìa su i mnìmi axiomakàriste ke
aìmniste adhelfé imòn. (3 volte)
Eterna la tua memoria, fratello nostro
indimenticabile e degno della beatitudi-
ne.
P. Amìn. Amen.
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