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BOZZA BOZZA BOZZA
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SICUREZZAALIMENTAREePREVENZIONEinvestimento,opportunitàospesainutileoggi?autore
rande successo perl’iniziativa
promossa daFederazione Veterinari eMedici venerdì 15febbraioaTorino.L’invito fatto da FVM perun dibattito sull’attualitàdei dipartimenti diprevenzione è statoraccolto da tutti gliinterlocutoriprofessionali,istituzionali, politici esociali coinvolti, che sisono avvicendati in unostimolante confronto escambiodipuntidivista.
I lavori, moderati dalprofessor BartolomeoBiolatti e da NinoBattaglia, giornalista Rai,si sono aperti con unapanoramica sullasituazione della RegionePiemonte, teatro di unaforte mobilitazioneindetta da FVM fin dalloscorso dicembre e chevede tuttora i sindacatidelle professioni sanitarieimpegnati a difesa delServizio SanitarioNazionaleedellestrutturedi prevenzione inparticolare, oggetto diinterventi diristrutturazione da partedell’attualeamministrazione, secondologiche di tagli eaccorpamenti cheavrebberopotutoandareadiscapito della qualità deiservizi.
Proprio di un welfaremesso in discussione acausa delle difficoltàeconomiche ha parlatoSalvo Calì, FVM medici,che ha sottolineato comequestometta in pericolo ifondamenti dei diritti dicittadinanza e come, intale contesto, il sindacatononsitroviadifenderegliinteressi di una singolacategoriamal’interoSSN.Aldo Grasselli, presidenteFVM, ha invitato ainterrogarsi sul concettodi prevenzione: laCostituzione stessastabilisce che laRepubblicatutelalasalute‐ dell’uomo, degli animali,dell’ambiente ‐ comefondamentale dirittodell’individuo e interessedella collettività: laprevenzionenonèdunqueun obiettivo nuovo, madeve essere riaffermato,rilanciato econtinuamente aggiornatonella sua definizione enellasuarealizzazione.In questo senso va lariforma dei dipartimentidi prevenzione introdottadal Decreto Balduzzi, chene riafferma la priorità ‐anche dopo la spendingreview attuata dalGoverno ‐ e in questadirezione occorreguardare promuovendouna sempre maggiore
integrazione delleprofessionalità mediche eveterinarie.Di vera e propria sfida haparlato il ministro dellasalute Renato Balduzzi,secondo cui l’obiettivo èunariorganizzazionedellaspesa mantenendo iservizi, identificando unnucleo di base“intoccabile”, quello delSSN, e andando ad agireper garantire unasostenibilità nel lungoperiodo.Approfondendo quantostabilito dalla leggeapprovata dal Parlamentoche recepisce il decretoministeriale che porta ilsuo nome, Balduzzi hainoltre anticipatol’intenzione di realizzareuna circolareinterpretativa, chefavorisca la chiara euniforme applicazionedelle norme organizzativedel modello essenziale edineludibile didipartimento diprevenzione sul territorio
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nazionale, nel rispetto di modelli più evoluti e avanzati determinati dalle leggi delle regioni più innovative su questo settore del SSN. Gianfranco Corgiat Loia, direzione sanità della Regione Piemonte, ha messo l’accento sulla necessaria integrazione tra tutte le figure coinvolte nei processi di prevenzione a garanzia della sicurezza alimentare, per un sistema che sia al passo con i tempi e raggiunga standard di qualità sempre più elevati; prospettiva condivisa dal vicepresidente della commissione sanità regionale, Nino Boetti per il quale occorre ripensare i principi e i modelli organizzativi per rispondere al bisogno di salute dei cittadini.
Prevenzione significa qualità e determina valore economico per il sistema alimentare, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy (e della realtà piemontese): Romano Marabelli e Fabrizio Oleari, dirigenti del Ministero da una parte e Maria Caramelli, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta dall’altra, hanno voluto sottolineare come una efficace prevenzione determini riduzione dei rischi e dunque risparmio, ma, grazie al servizio pubblico, anche riduzione dei costi per le imprese e maggiore competitività dei prodotti sui mercati globali. Tutte queste affermazioni hanno trovato il consenso dei rappresentanti delle società scientifiche intervenute, nonché dei membri delle associazioni di categoria (consumatori e produttori) coinvolti e
hanno avuto una eco nelle proposte convergenti di candidati alle prossime elezioni politiche di diversi schieramenti (Giovanni Maria Flick, Gianni Mancuso, Massimo Fiorio, Mino Taricco, Stefano Lepri), dimostratisi sensibili ai temi della prevenzione e disposti ad impegnarsi per un SSN di qualità, animato da una vera e propria cultura della prevenzione, basato sul rispetto delle norme europee e nazionali e su una volontà di informazione e trasparenza nei confronti dei cittadini. Anche su questi temi sarà costante l’impegno dei medici e veterinari di sanità pubblica e FVM invita i partner intervenuti a cooperare fin da ora in vista di EXPO 2015, appuntamento di rilievo internazionale dedicato proprio a sicurezza alimentare, prevenzione e ambiente.
Prevenzione significa qualità e determina
valore economico per il sistema alimentare, uno dei fiori all’occhiello del
made in Italy
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SANITÀPUBBLICAVETERINARIAESICUREZZAALIMENTARE:quattrodistintiservizineldipartimentodiprevenzione.Unasceltafondatasullaprofessionalità.
ediverseprofessionalitàdeimediciedei veterinari dei Dipartimenti diPrevenzione del SSN sono alla base
dell’attribuzione delle competenze disicurezza alimentare all’interno deidipartimenti stessi. In tali Dipartimenti imedici del Sian hanno specificheresponsabilità, anche in materia disicurezzadeglialimentidiversidaquellidiorigineanimale,masoprattuttonell’ambitodellanutrizione,nelqualesonodestinataridi chiare competenze esclusive, ai mediciveterinarideiDipartimentidiPrevenzioneèaffidatalaprotezionedeiconsumatoridaiprincipali rischi alimentari di origineanimale. Proprio partendo da questopresupposto, il Decreto Balduzzi èintervenuto a regolare megliol’organizzazione dei Dipartimenti diPrevenzione, dando loro maggior forza edefinendo un’architettura solida euniforme sul territorio nazionalestabilendo le strutture disciplinari siamediche sia veterinarie che lo devonocomporre, assicurando a tutti iprofessionisti che tutelano la salutepubblica la corretta autonomiaprofessionale e conseguentemente unalimpida assegnazionedi responsabilitàneiconfrontideicittadini.I veterinari, i medici e tutti gli attori edinterlocutori del sistema sanitarionazionale e della prevenzione primaria inparticolare,nonpossonocherilevarecomeil nuovodettato legislativogarantiscaoggiil necessario rafforzamento dellaprevenzionetutta, lasciata inalcunicasi inbalia della fantasia interpretativa delprincipiodiautodeterminazioneregionale.
FVM non può che ribadire come, dati ichiariprincipiorganizzativi,gerarchiciediripartizione delle autonomie specialistichedelle strutture complesse in cui si devonoarticolareiDipartimentidiPrevenzione, lecompetenze mediche sono e devonorestare deimedici e quelle veterinarie deiveterinari: ma tutte insieme, nella pienaindipendenza,concorronoallaprevenzioneprimaria,cheètemadirilevanzastrategicaedeconomicanonsolonazionalema,moltospesso,almenoperilsettoreveterinario,dilivelloglobale.Èdunquefondamentalecheiprincipistabilitidal legislatorenazionale,trovino piena applicazione a livello locale,assicurando a tutti i professionisti chetutelano la salute pubblica la correttaautonomia professionale econseguentemente una limpidaassegnazione di responsabilità neiconfrontideicittadini.
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NOVITÀ……….
I veterinari, imedici e tutti gli attori edinterlocutori del sistema sanitarionazionale e della prevenzione primariain particolare, nonpossono che rilevarecome il nuovo dettato legislativogarantisca oggi il necessariorafforzamento della prevenzione tutta,lasciata in alcuni casi in balia dellafantasia interpretativa del principio diautodeterminazione regionale. Iveterinari,imedicietuttigliattori.
SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE: quattro distinti servizi nel dipartimento di prevenzione. Una scelta fondata sulla professionalità.
e diverse professionalità dei medici e dei veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione del SSN sono alla base
dell’attribuzione delle competenze di sicurezza alimentare all’interno dei dipartimenti stessi. In tali Dipartimenti i medici del Sian hanno specifiche responsabilità, anche in materia di sicurezza degli alimenti diversi da quelli di origine animale, ma soprattutto nell’ambito della nutrizione, nel quale sono destinatari di chiare competenze esclusive, ai medici veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione è affidata la protezione dei consumatori dai principali rischi alimentari di origine animale. Proprio partendo da questo presupposto, il Decreto Balduzzi è intervenuto a regolare meglio l’organizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione, dando loro maggior forza e definendo un’architettura solida e uniforme sul territorio nazionale stabilendo le strutture disciplinari sia mediche sia veterinarie che lo devono comporre, assicurando a tutti i professionisti che tutelano la salute pubblica la corretta autonomia professionale e conseguentemente una limpida assegnazione di responsabilità nei confronti dei cittadini.
I veterinari, i medici e tutti gli attori ed interlocutori del sistema sanitario nazionale e della prevenzione primaria in particolare, non possono che rilevare come il nuovo dettato legislativo garantisca oggi il necessario rafforzamento della prevenzione tutta, lasciata in alcuni casi in balia della fantasia interpretativa del principio di autodeterminazione regionale.
FVM non può che ribadire come, dati i chiari principi organizzativi, gerarchici e di ripartizione delle autonomie specialistiche delle strutture complesse in cui si devono articolare i Dipartimenti di Prevenzione, le competenze mediche sono e devono restare dei medici e quelle veterinarie dei veterinari: ma tutte insieme, nella piena indipendenza, concorrono alla prevenzione primaria, che è tema di rilevanza strategica
ed economica non solo nazionale ma, molto spesso, almeno per il settore veterinario, di livello globale. È dunque fondamentale che i principi stabiliti dal legislatore nazionale, trovino piena applicazione a livello locale, assicurando a tutti i professionisti che tutelano la salute pubblica la corretta autonomia professionale e conseguentemente una limpida assegnazione di responsabilità nei confronti dei cittadini.
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CONGRESSO NAZIONALE FVM: “Un’organizzazione checresceinsintoniaconilmondochevuolerappresentare”
i è svolto venerdì 23 novembre aTivoli il Congresso Nazionale FVM,Federazione Veterinari e Medici:
un’occasionepertracciareunbilanciodelleattività e per definire le linee di azionefuture.Nella stessagiornata si sono svolteinoltre le elezioni delle cariche al verticedell’organizzazione, riconfermate nellepersone del presidente dottor AldoGrasselli, vicepresidente dottor FrancescoMedici, tesoriere dottor Antonio Pagano,segretarioorganizzativodottorZaccariaDiTaranto.
“Il sindacato deve, con onestà e coraggio,assumere un ruolo nel processo direvisione e riorganizzazione che stainteressandoilsistemasanitarionazionale,decidendodiesserneparteattiva e non pensando diresistere al cambiamentodi modelli gestionali e diutilizzodelle risorseormainon più attuali. Se questonon avviene non si potràfare altro che subire talecambiamento”. Unachiamata dunque ad unripensamentofortedellelineediazionedelsindacato nelle parole del presidenteGrasselli, ma non solo: anche l’identitàdella federazione deve evolvereallargandosimaggiormenteallevarie
forme del lavoromedico e sanitario, il cuipeso aumenta sempre di più e le cuiproblematiche, diverse da quelle delladirigenza, richiedono un ascolto e unavalutazioneadeguate.
“Un’organizzazione che cresce in sintoniaconilmondochevuolerappresentareecherifiuta di cadere nella contrapposizionesteriletrastabilizzatieprecari, tragiovanie prossimi alla pensione, tra garantiti enon” ha aggiunto Grasselli e che,“impostando un dialogo costruttivo anchecon le altre professioni del serviziosanitario nazionale, contribuisca a far sichelasanitàpubblicarestiunpilastrodellasocietà.
Eproprio “unapropostapolitico‐sindacaleforteeinclusiva”, che nasca dalconfronto delle diversecomponenti e dellediverseesigenzerilevatesul territorio è quellache deve animare laprogettualità futuradella federazione
secondoildottorSalvoCalì,cheharibaditoilvalorediunmodellosindacalefederativotra SMI e SIVeMP, che si riconoscono nelpercorsodelsindacalismoautonomoechehanno saputo portare una voce unitaria epropositivaanchealivellointersindacale.
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SICUREZZAALIMENTAREePREVENZIONEinvestimento,opportunitàospesainutileoggi?
randesuccessoperl’iniziativapromossadaFederazioneVeterinarieMedicivenerdì15
febbraioaTorino.
L’invito fatto da FVM per un dibattito
sull’attualità dei dipartimenti di prevenzione
è stato raccolto da tutti gli interlocutori
professionali, istituzionali, politici e sociali
coinvolti, che si sono avvicendati in uno
stimolante confronto e scambio di punti di
vista.
I lavori, moderati dal professor Bartolomeo
Biolatti e da Nino Battaglia, giornalista Rai, si
sono aperti con una panoramica sulla
situazione della Regione Piemonte, teatro di
una forte mobilitazione indetta da FVM fin
dallo scorso dicembre e che vede tuttora i
sindacati delle professioni sanitarie impegnati
a difesa del Servizio Sanitario Nazionale e
delle strutture di prevenzione in particolare,
oggetto di interventi di ristrutturazione da
parte dell’attuale amministrazione, secondo
logiche di tagli e accorpamenti che avrebbero
potuto andare a discapito della qualità dei
servizi.
Proprio di un welfare messo in discussione a
causa delle difficoltà economiche ha parlato
Salvo Calì, FVM medici, che ha sottolineato
comequestomettainpericoloifondamenti
dei diritti di cittadinanza e come, in tale
contesto, il sindacato non si trovi a
difendere gli interessi di una singola
categoriamal’interoSSN.
AldoGrasselli,presidenteFVM,ha invitato
a interrogarsi sulconcettodiprevenzione:
la Costituzione stessa stabilisce che la
Repubblica tutela la salute ‐ dell’uomo,
degli animali, dell’ambiente ‐ come
fondamentale diritto dell’individuo e
interesse della collettività: la prevenzione
nonèdunqueunobiettivonuovo,madeve
essere riaffermato, rilanciato e
continuamente aggiornato nella sua
definizioneenellasuarealizzazione.
In questo senso va la riforma dei
dipartim
enti di
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introdott
a dal
Decreto
Balduzzi,
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cheneriaffermalapriorità‐anchedopola
spending review attuatadalGoverno ‐ e in
questa direzione occorre guardare
promuovendo una sempre maggiore
integrazione delle professionalitàmediche
eveterinarie.
Di vera e propria sfida ha
parlato il ministro della
salute Renato Balduzzi,
secondocuil’obiettivoèuna
riorganizzazionedellaspesa
mantenendo i servizi,
identificando un nucleo di
base “intoccabile”, quello
delSSN,eandandoadagire
per garantire una
sostenibilità nel lungo
periodo.
Approfondendoquantostabilitodallalegge
approvata dal Parlamento che recepisce il
decretoministerialecheportailsuonome,
Balduzzi ha inoltre anticipato l’intenzione
di realizzare una circolare interpretativa,
che favorisca la chiara e uniforme
applicazionedellenormeorganizzativedel
modello essenziale ed ineludibile di
dipartimento di prevenzione sul territorio
nazionale, nel rispetto di modelli più
evoluti e avanzati determinati dalle leggi
delle regioni più innovative su questo
settoredelSSN.
Gianfranco Corgiat Loia, direzione sanità
dellaRegionePiemonte,hamessol’accento
sulla necessaria integrazione tra tutte le
figure coinvolte nei processi di
prevenzione a garanzia della sicurezza
alimentare,perunsistemachesiaalpasso
con i tempi e raggiunga
standarddiqualitàsempre
più elevati; prospettiva
condivisa dal
vicepresidente della
commissione sanità
regionale, Nino Boetti per
ilqualeoccorreripensarei
principi e i modelli
organizzativi per
rispondere al bisogno di
salutedeicittadini.
Prevenzione significa qualità e determina
valoreeconomicoperilsistemaalimentare,
unodei fiori all’occhiellodelmade in Italy
(e della realtà piemontese): Romano
Marabelli e Fabrizio Oleari, dirigenti del
Ministero da una parte eMaria Caramelli,
direttore dell’Istituto Zooprofilattico di
Piemonte,LiguriaeValled’Aostadall’altra,
hanno voluto sottolineare come una
efficace prevenzione determini riduzione
deirischiedunquerisparmio,ma,grazieal
serviziopubblico,ancheriduzionedeicosti
Prevenzionesignificaqualitàedetermina
valoreeconomicoperilsistemaalimentare,
unodeifioriall’occhiellodelmade
inItaly
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perleimpreseemaggiorecompetitivitàdei
prodottisuimercatiglobali.
Tuttequesteaffermazionihanno trovato il
consenso dei rappresentanti delle società
scientifiche intervenute, nonché dei
membri delle associazioni di categoria
(consumatori e produttori) coinvolti e
hanno avuto una eco nelle proposte
convergenti di candidati alle prossime
elezioni politiche di diversi schieramenti
(Giovanni Maria Flick, Gianni Mancuso,
Massimo Fiorio, Mino Taricco, Stefano
Lepri), dimostratisi sensibili ai temi della
prevenzione e disposti ad impegnarsi per
un SSN di qualità, animato da una vera e
propria cultura della prevenzione, basato
sul rispetto delle norme europee e
nazionaliesuunavolontàdiinformazione
etrasparenzaneiconfrontideicittadini.
Anche su questi temi sarà costante
l’impegnodeimedicieveterinaridi sanità
pubblicaeFVMinvitaipartnerintervenuti
a cooperare fin da ora in vista di EXPO
2015, appuntamento di rilievo
internazionalededicatoproprioasicurezza
alimentare,prevenzioneeambiente.
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SANITÀPUBBLICAVETERINARIAESICUREZZAALIMENTARE:quattrodistintiservizineldipartimentodiprevenzione.Unasceltafondatasullaprofessionalità.
ediverseprofessionalitàdeimediciedeiveterinarideiDipartimentidiPrevenzione
del SSN sono alla base dell’attribuzione delle competenze di sicurezza alimentare
all’interno dei dipartimenti stessi. In tali Dipartimenti i medici del Sian hanno
specifiche responsabilità, anche in materia di sicurezza degli alimenti diversi da quelli di
origine animale, ma soprattutto nell’ambito della nutrizione, nel quale sono destinatari di
chiarecompetenzeesclusive,aimediciveterinarideiDipartimentidiPrevenzioneèaffidatala
protezione dei consumatori dai principali rischi alimentari di origine animale. Proprio
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partendo da questo presupposto, il Decreto Balduzzi è intervenuto a regolare meglio
l’organizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione, dando loro maggior forza e definendo
un’architettura solidaeuniformesul territorionazionale stabilendo le strutturedisciplinari
siamediche siaveterinarie che lodevonocomporre, assicurandoa tutti iprofessionisti che
tutelano la salute pubblica la corretta autonomia professionale e conseguentemente una
limpidaassegnazionediresponsabilitàneiconfrontideicittadini.
Iveterinari, imedicie tuttigliattoried interlocutoridel sistemasanitarionazionaleedella
prevenzione primaria in particolare, non possono che rilevare come il nuovo dettato
legislativo garantisca oggi il necessario rafforzamento della prevenzione tutta, lasciata in
alcunicasiinbaliadellafantasiainterpretativadelprincipiodiautodeterminazioneregionale.
FVMnonpuòcheribadirecome,datiichiariprincipiorganizzativi,gerarchiciediripartizione
delle autonomie specialistiche delle strutture complesse in cui si devono articolare i
Dipartimenti di Prevenzione, le competenze mediche sono e devono restare dei medici e
quelleveterinariedeiveterinari:matutteinsieme,nellapienaindipendenza,concorronoalla
prevenzioneprimaria,cheètemadirilevanzastrategicaedeconomicanonsolonazionalema,
moltospesso,almenoperilsettoreveterinario,dilivelloglobale.Èdunquefondamentalechei
principi stabiliti dal legislatore nazionale, trovino piena applicazione a livello locale,
assicurando a tutti i professionisti che tutelano la salute pubblica la corretta autonomia
professionale e conseguentementeuna limpidaassegnazionedi responsabilitànei confronti
deicittadini.
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CONGRESSO NAZIONALE FVM: “Un’organizzazione checresceinsintoniaconilmondochevuolerappresentare”
i è svolto venerdì 23 novembre a Tivoli il Congresso Nazionale FVM, FederazioneVeterinarieMedici:un’occasionepertracciareunbilanciodelleattivitàeperdefinirelelineediazionefuture.Nellastessagiornatasisonosvolteinoltreleelezionidellecariche
alverticedell’organizzazione,riconfermatenellepersonedelpresidentedottorAldoGrasselli,vicepresidente dottor Francesco Medici, tesoriere dottor Antonio Pagano, segretarioorganizzativodottorZaccariaDiTaranto.
“Il sindacato deve, con onestà e coraggio, assumere un ruolo nelprocesso di revisione e riorganizzazione che sta interessando ilsistemasanitarionazionale,decidendodiesserneparteattivaenonpensando di resistere al cambiamento di modelli gestionali e diutilizzo delle risorse ormai non più attuali. Se questo non avvienenonsipotràfarealtrochesubiretalecambiamento”.Unachiamatadunqueadunripensamentofortedellelineediazionedelsindacatonelle parole del presidenteGrasselli,ma non solo: anche l’identitàdella federazione deve evolvere allargandosi maggiormente allevarie
formedellavoromedicoesanitario,ilcuipesoaumentasempredipiùelecuiproblematiche,diverse da quelle della dirigenza, richiedono un ascolto e unavalutazioneadeguate.
“Un’organizzazione che cresce in sintonia con il mondo che vuolerappresentareecherifiutadicaderenellacontrapposizionesteriletra stabilizzati e precari, tra giovani e prossimi alla pensione, tragarantitienon”haaggiuntoGrassellieche,“impostandoundialogocostruttivo anche con le altre professioni del servizio sanitarionazionale, contribuisca a far si che la sanità pubblica resti unpilastrodellasocietà.
E proprio “una proposta politico‐sindacale forte e inclusiva”, che nasca dal confronto dellediversecomponentiedellediverseesigenzerilevatesulterritorioèquellachedeveanimarelaprogettualitàfuturadellafederazionesecondoildottorSalvoCalì,cheharibaditoilvaloredi un modello sindacale federativo tra SMI e SIVeMP, che si riconoscono nel percorso delsindacalismoautonomoechehannosaputoportareunavoceunitariaepropositivaanchealivellointersindacale.
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