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ControparetiSoluzioni tecniche per l’edilizia
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Informazioni generaliA
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C1
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C3
Indice
Applicazioni Pag. 2Sistemi costruttivi in lastre di gesso rivestito Pag. 2Caratteristiche prestazionali e certificazione Pag. 2Riferimenti normativi Pag. 5
Lastre di gesso rivestito Pag. 6Lastre Standard “ 6Lastre Speciali “ 6Lastre Accoppiate “ 7
Accessori per la posa in opera Pag. 8Struttura metallica “ 8Elementi di fissaggio “ 12Elementi per il trattamento dei giunti “ 13Collanti “ 14
Elementi per l’attrezzabiltà della parete “ 15
Selezione dei sistemi costruttivi Pag. 17Contropareti incollate: Pag. 20
C2.1 INTONACO A SECCO Soluzione A “ 20Introduzione “ 21Componenti del sistema “ 22Criteri di posa in opera “ 23Prestazioni del sistema “ 26Dettagli di posa in opera “ 28Quantità indicative per metro quadrato “ 30Voce di capitolato “ 30
C2.2 INTONACO A SECCO ISOLANTE Soluzione B “ 31Introduzione “ 32Tipologie di prodotto “ 32Componenti del sistema “ 35Criteri di posa in opera “ 36Prestazioni del sistema “ 40Dettagli di posa in opera “ 47Quantità indicative per metro quadrato “ 49Voce di capitolato “ 50
Contropareti su struttura metallica Pag. 51C3.1 CONTROPARETE SU STRUTTURA Soluzione C “ 51
Introduzione “ 52Componenti del sistema “ 52Tipologie di applicazione “ 53Criteri di posa in opera “ 53Prestazioni del sistema “ 61Dettagli di posa in opera “ 68Quantità indicative per metro quadrato “ 70Voci di capitolato “ 70
Sistemi costruttivi e guidaalla scelta delle soluzioni
Prodotti ed Accessoriper la posa in opera
Le chiusure verticali, perimetrali, dicompartimentazione odistribuzione interna,fanno partedella classe di elementi tecnici incui si articola il sistema costruttivo:esse sono oggetto di grandeattenzione da parte deglioperatori del settore, in virtù dellemolteplici funzioni che sono ingrado di esprimere dal punto divista estetico, decorativo, simbolicoe prestazionale. I rivestimenti delle chiusureverticali interne, meglio noti comecontropareti, concorrono adeterminare il comportamentocomplessivo dell’ambiente internodell’edificio, rispondendo adesigenze di sicurezza in casod’incendio, di benessereigrotermico ed acustico, di stabilitàmeccanica e di carattere estetico.
ApplicazioniIl presente documento tecnicoprecisa le modalità di posa inopera ed i criteri da rispettarenella realizzazione di controparetiin lastre di gesso rivestito PLACO.Le soluzioni qui descritte trovanoun’ideale applicazione in tuttal’edilizia d’interni ed il loroutilizzo è finalizzato allarealizzazione di rivestimenti dielementi verticali in:• edifici adibiti a residenza; • edifici adibiti ad uffici;• edifici adibiti ad attività
scolastiche; • edifici adibiti ad alberghi,
pensioni ed attività simili; • edifici adibiti ad ospedali,
cliniche, case di cura; • edifici adibiti ad attività
commerciali;• edifici adibiti ad attività
ricreative, di culto o simili.
Sistemi costruttiviin lastre di gessorivestito
Tra le molteplici soluzionipossibili per la realizzazione dicontropareti interne, quella che
prevede l’utilizzo dellatecnologia costruttiva in lastre digesso rivestito PLACO,rappresenta senza dubbio unasoluzione ad alto contenutoprogettuale, sia per lecaratteristiche intrinseche deimateriali adottati che perl’estrema funzionalità della suatecnica costruttiva.La posa in opera dellecontropareti avviene mediantel’adozione delle tecnichecostruttive PLACO riportate nellasezione C di questo documento.
Contropareti incollateQuesta tecnica sarà utilizzata peril rivestimento di chiusureverticali a piombo.In funzione delle specificheesigenze progettuali è possibilerealizzare:- intonaco a seccocon lastre di gesso rivestitodirettamente incollate, medianteapposito prodotto, alla muraturadi supporto. Questa applicazionenon consente di raggiungerelivelli prestazionali particolari dalpunto di vista termico o acusticolimitandosi, per la maggior partedei casi, alla qualificazioneestetica delle superfici rustiche odeteriorate;- intonaco a secco isolantecon lastre accoppiatedirettamente incollate, medianteapposito prodotto, alla muraturadi supporto. Questa applicazione assolve lafunzione di intonaco a secco econsente di incrementare lecaratteristiche prestazionalitermiche e/o acustiche dellamuratura di supporto.
Per dettagli ulteriori si rimandaalla sezione specifica C2.
Contropareti su struttura metallicaQuesta tecnica consiste nelfissaggio meccanico delle lastre
di gesso rivestito PLACO ad unastruttura metallica indipendenterispetto alla muratura disupporto.L’adozione di questa soluzionetipologica permette di:• attrezzare l’intercapedine tra
supporto e rivestimentomediante l’installazione degliimpianti tecnici;
• inserire nell’intercapedinemateriale isolante allo scopo dimigliorare le caratteristicheprestazionali;
• correggere le irregolarità o ifuori piombo della muratura disupporto;
• risanare murature ammalorateo soggette a fenomeni dipatologia da condensa.
Per dettagli ulteriori si rimandaalla sezione specifica C3.
Caratteristiche prestazionali e certificazione
Le contropareti in lastre di gessorivestito PLACO concorrono adeterminare il comportamentocomplessivo della chiusuraverticale che rivestono; questedevono soddisfare esigenzeprogettuali di ordine tecnico edestetico, svolgendo funzione diprotezione al fuoco, isolamentoacustico, resistenza meccanica,barriera igrotermica egarantendo fruibilità emanutenzione.
Reazione al fuocoPer reazione al fuoco si intendeil grado di partecipazione di unmateriale al fuoco a cui vienesottoposto; in altre parole è lacapacità che ha un materiale (oun manufatto composito) dicontribuire ad alimentare unincendio.In Italia la reazione al fuoco èdisciplinata dal D.M. 26/06/1984,“Classificazione di reazione alfuoco ed omologazione dei
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A1A3
Informazioni generaliA
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materiali ai fini dellaprevenzione incendi”: ai materiali incombustibili (iquali non danno alcuncontributo all’incendio) vieneattribuita la classe zero, a quellicombustibili le classi da uno acinque (o addirittura nonclassificabile in qualche caso),all’aumentare della lorocombustibilità.Una caratteristica importantedella reazione al fuoco è chetutti i materiali da installarsi inattività soggette a controllo daparte dei Vigili del Fuoco,devono essere omologati dalMinistero dell’Interno ai sensidell’articolo n. 8 del già citatodecreto, oppure devono avereuna certificazione emessa aisensi dell’articolo n. 10, il qualenon prevede l’omologazioneministeriale, a scapito dellavalenza della certificazione, maè limitata ad una specificainstallazione.
Resistenza al fuocoPer resistenza al fuoco si intendel’attitudine di un elemento dacostruzione (componente ostruttura) a conservare, per unperiodo determinato, la stabilità,la tenuta e/o l’isolamentotermico richiesti, specificati inuna norma di prova di resistenzaal fuoco; in altre parole è lacapacità di mantenere, qualorasottoposto ad incendionormalizzato, certecaratteristiche fondamentali perun certo tempo. In Italia la resistenza al fuoco èdisciplinata dalla ormai datata,ma tuttora in vigore, Circolare n. 91del 14/09/1961, emanata dalMinistero dell’Interno, valida pereseguire prove su tutti i manufattiad eccezione delle porte.La circolare, che ha per titolo“Norme di sicurezza per laprotezione contro il fuoco deifabbricati a struttura in acciaio
destinati ad uso civile”, avevaoriginariamente un ambito diapplicazione piuttosto limitato,che è stato poi successivamenteampliato mediante atti delMinistero dell’Interno finalizzatia renderla operativa per tutte letipologie edilizie.Le prove di resistenza al fuocovengono eseguite su fornidisponibili presso laboratoriqualificati, simulando unincendio secondo programmitermici temperatura-tempopredefiniti.A questo punto sembra utileintrodurre la famosa sigla “REI”,nota ad ogni operatore delsettore edile, talvolta persinocome sinonimo di resistente alfuoco tout court; tale sigla èstata introdotta con la LetteraCircolare del 20/11/1982 esuccessivamente resa operativacol D.M. 30/11/1983 “Termini,definizioni generali e simboligrafici di prevenzione incendi”:come il titolo lascia chiaramenteintendere, si tratta di un attolegislativo di carattere generaleche fissa la terminologia in usonel campo della prevenzioneincendi. Al punto 1.11 si chiarisceche “con il simbolo REI siidentifica un elementocostruttivo che deve conservare,per un tempo determinato, lastabilità (R), la tenuta (E) el’isolamento termico (I)”; pocooltre si legge “per la classificazionedegli elementi non portanti ilcriterio R è automaticamentesoddisfatto qualora sianosoddisfatti i criteri E ed I”. In senso stretto quindi tale sigladovrebbe applicarsi solo aglielementi in grado di risponderea tutti e tre i requisiti, ma illegislatore ha voluto uniformarnel’uso anche per i manufatti nonportanti. Anche questa ambiguitàinduce spesso taluni in errore:qualora infatti ci si volesseriferire ad una trave caricata,
non si può parlare di REI, ma solodi R, in quanto tale elemento,per sua natura, non può avereprestazioni di tenuta edisolamento termico.Ai fini della prevenzione incendirisulta essere molto importante ilvalore del carico d’incendiopoiché, sulla base di questovalore calcolato secondo quantoprevisto dalla Circolare n. 91 del14/09/1961, viene attribuita laClasse di resistenza al fuocoall’edificio, e conseguentementele prestazioni di resistenza darichiedere a strutture, elementi ecompartimentazioni in generepresenti nell’edificio stesso.La classe di resistenza necessariaper ciascun elemento vienedeterminata secondo le modalitàdi calcolo previste dalla Circolaredel Ministero dell'Interno n° 91del 14/09/1961, o convalutazione analitica, secondo leprocedure di calcolo indicatenelle Norme UNI 9502 e UNI 9503.
Isolamento acusticoObiettivo dell’acustica edilizia èla difesa dai rumori, sia esterniche interni, dell’edificio.In linea di principio, l’azione chel’acustica edilizia si propone disvolgere al fine di ottenereun’efficace difesa nei confrontidei rumori, si compone delleseguenti fasi:• definizione dei limiti di
benessere;• individuazione e
caratterizzazione delle fonti didisturbo sia esterne che interne;
• ricerca dei mezzi di controllodel rumore.
I primi due punti fanno parteintegrante della normativa invigore in Italia, la Legge N. 447/95e relativi Decreti di attuazione,mentre per quanto concerne imezzi di controllo del rumore, ènecessario procedere alla ricercadei materiali e dei sistemicostruttivi, con prestazione
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idonea a fornire la necessariadifesa contro la propagazionesonora ed a raggiungere i limiti dibenessere definiti dalla normativa.I mezzi di controllo del rumore sidistinguono in:• interventi attivi, i quali
comprendono tutte leoperazioni finalizzate ad uncontrollo del rumoredirettamente alla sorgente;
• interventi passivi, i qualicomprendono tutte leoperazioni che, attraversol’impiego di materiali e tecnicheadeguate, hanno lo scopo diostacolare la propagazionedell’energia sonora.
In particolare, per ciò che riguardagli interventi passivi, alla cuicategoria appartengono lesoluzioni in lastre di gesso rivestito,l’idoneità dei materiali e deicomponenti per questi fini vienedefinita “prestazione acustica” eviene quantificata dalle seguentigrandezze fisiche:• potere fonoisolante• potere fonoisolante apparente.Tali grandezze vengono espressein decibel (simbolo dB). In Italia, la normativa diriferimento sull’inquinamentoacustico è la Legge N. 447 del 1995ed i relativi decreti di attuazionetra cui, in particolare, il D.P.C.M.05/12/97 relativo ai requisitiacustici passivi degli edifici. Inquesto Decreto, al fine di ridurrel’esposizione al rumore, sonoriportati i “valori limite” dellegrandezze fisiche che determinanoi requisiti delle sorgenti sonoreinterne agli edifici, unitamente aquelli acustici passivi degli edifici edei loro componenti.Le grandezze fisicheprecedentemente citate vengonodi norma rappresentate sottoforma di diagrammi riportanti lagrandezza desiderata, misurata indecibel (dB), in funzione dellafrequenza, quest’ultima espressa inhertz (Hz).
E’ però possibile, attraversoun’importante semplificazione,tradurre questo tipo didiagramma in un solo valore cherappresenta quindi globalmente laprestazione acustica dellagrandezza; tale valore èdenominato “indice di valutazioneacustica” e viene generalmenteutilizzato per verificare larispondenza delle strutture aspecifici capitolati o pereffettuarne la classificazione.L’indice di valutazione sidetermina secondo unprocedimento fissato dallanormativa che prevede ilconfronto del diagramma con unacurva limite la cui posizione vieneunivocamente stabilita dal valorein decibel (dB) relativo allafrequenza di 500 hertz (Hz).
Potere Fonoisolante (R)E’ una grandezza misurata inlaboratorio e definisce l’attitudinedi un divisorio, posto aseparazione tra due ambienti, adimpedire che i rumori aereiprodotti in uno di essi venganotrasmessi all’altro.
Indice di Valutazionedel Potere Fonoisolante (RW)Dai valori di R espressi in funzionedella frequenza si ricava l’indice divalutazione del poterefonoisolante, avente comesimbolo RW, che permette dicaratterizzare con un solo numerole proprietà fonoisolanti deldivisorio.
Potere Fonoisolante Apparente (R’)E’ una grandezza misurata inopera e tiene conto delletrasmissioni laterali.In particolare, a differenza delpotere fonoisolante (R), la cuimisura viene eseguita inlaboratorio trascurando l’effettodelle trasmissioni laterali e tuttal’energia sonora viene trasmessanel locale disturbato attraverso il
divisorio, nel caso del poterefonoisolante apparente (R’) lamisura viene eseguita in operatenendo conto anche dell’energiasonora trasmessa attraverso lecosiddette “fughe laterali”,risultando, di conseguenza,penalizzata rispetto alla misura dilaboratorio.
Indice di Valutazione del PotereFonoisolante Apparente (R’W)Dai valori di R’, espressi infunzione della frequenza, si ricaval’indice di valutazione del poterefonoisolante avente come simboloR’W, che permette dicaratterizzare con un solo numerole proprietà fonoisolanti deldivisorio.
Sintesi del D.P.C.M. 05/12/97 In attuazione dell’articolo 3comma 1) lettera e) della Legge N.447/95 del 26/10/95, il D.P.C.M.05/12/97 determina i requisitiacustici delle sorgenti sonoreinterne agli edifici ed i requisitiacustici passivi degli edifici e deiloro componenti in opera, al finedi ridurre l’esposizione al rumore.Articolo 2 - DefinizioniAi fini dell’applicazione del Decreto,gli ambienti abitativi sono distintinelle categorie indicate nellatabella A, della pagina seguente.Articolo 3 - Valori limiteIn tabella B, della pagina seguente,sono riportati i valori limite dellegrandezze che determinano irequisiti acustici passivi deicomponenti degli edifici e dellesorgenti sonore interne.La tabella B indica esclusivamente ivalori riferiti all’indice di valutazionedel potere fonoisolante apparente,in quanto finalizzati al contenutodella presente pubblicazione.
Isolamento termicoLa scelta delle prestazionitermiche degli elementi diseparazione tra ambienteinterno ed esterno o tra
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ambienti interni vicini adifferente temperatura èdeterminata dalla necessità dicreare le migliori condizioni dicomfort ambientale e dirisparmio energetico sia nelriscaldamento invernale, sia nelraffrescamento estivo.Progettazione, costruzione edesercizio degli edifici sonoregolati dalle disposizioni delD.Lgs. n. 192 del 19/08/2005 esuccessivo D.Lgs. n. 311 del29/12/2006, emanati inattuazione della Direttiva Europea 2002/91/CE relativa alrendimento energetico in edilizia.Tali norme integrano la precedenteLegge n. 10 del 09/01/1991.La novità più importanteriguarda l’attestato dicertificazione energeticadell’edificio, sul quale deveessere riportato, fra gli altri dati,quello dell’Energia Primaria peril riscaldamanto invernale (EPi),calcolato secondo criteri bendefiniti; sono anche stabiliti ivalori limite di Trasmittanzatermica (U) dell’involucro edilizio in funzione della zona climatica(più bassa è la trasmittanza,migliore è l’isolamento termicodell’edificio).
Riferimentinormativi
Direttiva Europea 89/106/CEE suiprodotti da costruzione:la marcatura CEA partire dalla “Direttiva Europeadel 21/12/1988 concernente iprodotti da costruzione(89/106/CEE)”, gli Stati dell’UnioneEuropea hanno messo a punto uncomplesso e articolato sistemanormativo per stabilire delleregole comuni a tutti, col fine diconsentire la libera circolazione dibeni nel territorio dell’Unione.In Italia la Direttiva “Prodotti dacostruzione” è stata recepitamediante il DPR n. 246 del21/04/1993 “Regolamento diattuazione della direttiva89/106/CEE relativa ai prodotti dacostruzione”.L’articolo 13 e l’Allegato III delladirettiva dispongonol’applicazione del marchio CE suiprodotti testati secondometodologie di provaarmonizzate; il marchio CEgarantisce che il prodottorisponde a requisiti minimi comunia tutta l’Unione Europea,permettendone così lacommercializzazione in tutto ilterritorio dell’Unione: lamarcatura CE è quindi una sorta diCarta d’Identità del prodotto chegli consente di girare liberamentein tutti gli Stati dell’Unione.La marcatura CE è possibilequando viene pubblicata sullaGazzetta Ufficiale dell’UnioneEuropea la norma specifica perquel dato prodotto; dalla data diobbligatorietà gli Stati membrisono tenuti a ritirare le rispettivenorme nazionali in contrasto conessa.
Norme relative alla produzioneed applicazione delle lastre digesso rivestito
Norma EN 520“Lastre in gesso rivestito -
Definizioni, requisiti e metodi diprova”
UNI EN 14195 “Profili metallici per sistemi inlastre di gesso rivestito -Definizioni requisiti e metodi diprova”
UNI EN 13963“Stucchi per giunti di lastre digesso rivestito - Definizionirequisiti e metodi di prova”
Le succitate Norme non possono in nessuna parte essereriprodotte o diffuse con qualsiasimezzo, fotocopie, microfilm oaltro, senza il consenso scrittodell’Ente normatore, ai sensi diquanto previsto dalla Legge 22aprile 1941 N. 633 e successiviaggiornamenti.
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CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI
Categoria A edifici adibiti a residenzao assimilabili
Categoria B edifici adibiti a uffici e assimilabili
Categoria C edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili
Categoria D edifici adibiti ad ospedali, cliniche,case di cura e assimilabili
Categoria E edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili
Categoria F edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili
Categoria G edifici adibiti ad attività commercialio assimilabili
Tabella A
* valori riferiti a elementi di separazione tradue distinte unità immobiliari
REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI
E DEI LORO COMPONENTI
1 D 55 dB
2 A , C 50 dB
3 E 50 dB
4 B, F, G 50 dB
Tabella B
Categorie di cui alla Tabella A R’W *
TRASMITTANZA TERMICADELLE STRUTTURE VERTICALI OPACHE
ZONA DAL 01/01/2006 DAL 01/01/2008 DAL 01/01/2010CLIMATICA U (W/m2K) U (W/m2K) U (W/m2K)
A 0,85 0,72 0,62
B 0,64 0,54 0,48
C 0,57 0,46 0,40
D 0,50 0,40 0,36
E 0,46 0,37 0,34
F 0,44 0,35 0,33
TRASMITTANZA TERMICA DEI DIVISORI TRA EDIFICIO UNITÀ IMMOBILIARI CONFINANTI
ZONA DAL 01/01/2006 DAL 01/01/2009CLIMATICA U (W/m2K) U (W/m2K)
A e B nessuna prescrizione
C, D, E, F < 0,8
A4
Lastre di gesso rivestito
Lastre PLACOStandard
Lastre PLACOSpeciali
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Prodotti ed Accessoriper la posa in operaB
BA 10 9,5 120 200-250-280-300 7,2
BA 13* 12,5 120200-250-270-280-
9,2300-320-360
BA 15 15 120 200-300 11,9
BA 18 18 120 300 14,0
CodiceSpessore Larghezza Lunghezza
Peso
mm cm cmindicativo
kg/m2
PPF BA 13 12,5 120 200-250-300 10,1
PPF BA 15 15 120 200-250-300 12,6
PPM BA 13 12,5 120 200-250-280-300 9,9
PPV BA 10 9,5 120 300 7,5
PPV BA 13 12,5 120 300 9,6
PHD BA 13 12,5 120 250-300 10,9
LISAPLAC M0 BA 13 12,5 120 250 10,2
LISAPLAC M0 BA 18 18 120 250 14,9
LISAFLAM M0 BA 13 12,5 120 250 10,6
LISAFLAM M0 BA 15 15 120 250 12,9
BA 6 6 120 300 5,7
PPF 13 Pb 5/10 12,5+0,5 60 250 15,8
PPF 13 Pb 10/10 12,5+1,0 60 250 21,8
PPF 13 Pb 20/10 12,5+2,0 60 250 27,5
PPF 13 Pb 30/10 12,5+3,0 60 250 33,2
CodiceSpessore Larghezza Lunghezza
Peso
mm cm cmindicativo
kg/m2
PLACOLAST
PLACOFLAM
PLACOMARINE
PLACOVAPOR
PLACODUR
PLACO M0
LASTRE PLACO PER ELEMENTI CURVI
LASTRE PLACO RIVESTITE CON PIOMBO
B1
* Lastra a norma DIN 18180
Lastre accoppiate
7
Dimensione Spessore Spessore totale Peso Codice lastra lastra+isolante indicativo
mm mm mm kg/m2
P 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5P 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6P 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8P 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0P 10+60 1200x3000 10+60 70 8,1
Pbv 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5Pbv 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6Pbv 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8Pbv 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0Pbv 10+60 1200x3000 10+60 70 8,1
PG 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5PG 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6PG 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8PG 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0
PGbv 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5PGbv 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6PGbv 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8PGbv 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0
PE 10+20 1200x3000 10+20 30 8,1PE 10+30 1200x3000 10+30 40 8,4PE 10+40 1200x3000 10+40 50 8,8PE 10+50 1200x3000 10+50 60 9,1
PEbv 10+20 1200x3000 10+20 30 8,1PEbv 10+30 1200x3000 10+30 40 8,4PEbv 10+40 1200x3000 10+40 50 8,8PEbv 10+50 1200x3000 10+50 60 9,1
VL 10+20 1200x3000 10+20 30 8,8VL 10+30 1200x3000 10+30 40 9,6VL 10+40 1200x3000 10+40 50 10,4VL 10+50 1200x3000 10+50 60 11,2
VLbv 10+20 1200x3000 10+20 30 8,8VLbv 10+30 1200x3000 10+30 40 9,6VLbv 10+40 1200x3000 10+40 50 10,4VLbv 10+50 1200x3000 10+50 60 11,2
RL 10+30 1200x3000 10+30 40 9,9RL 10+40 1200x3000 10+40 50 10,8RL 10+50 1200x3000 10+50 60 11,7RL 10+60 1200x3000 10+60 70 12,6
RLbv 10+30 1200x3000 10+30 40 9,9RLbv 10+40 1200x3000 10+40 50 10,8RLbv 10+50 1200x3000 10+50 60 11,7RLbv 10+60 1200x3000 10+60 70 12,6
GESPOL CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + polistirene espanso sinterizzato)
GRAFITHERM (lastra BA 10 + polistirene espanso e grafite)
GRAFITHERM CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + polistirene espanso e grafite)
GESPOL (lastra BA 10 + polistirene espanso estruso)
GESPOL CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + polistirene espanso estruso)
GESVER (lastra BA 10 + lana di vetro)
GESVER CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + lana di vetro)
GESROK (lastra BA 10 + lana di roccia)
GESROK CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + lana di roccia)
GESPOL (lastra BA 10 + polistirene espanso sinterizzato)
Accessori per la posa in opera
Struttura Metallica
8
B2
3000
50 3500 0,73
4000
3000
55 3500 0,75
4000
3000
75 3500 0,84
4000
3000
100 3500 0,96
4000
150 4000 1,04
Dimensione A Lunghezza Peso indicativo
mm mm kg/m
503000
0,584000
553000
0,614000
753000
0,704000
1003000
0,814000
150 4000 0,91
Dimensione A Lunghezza Peso indicativo
mm mm kg/m
40
40
A
51 A
47
MONTANTE A C
GUIDA A U
Profili guida a norma DIN per contropareti
Profili montanti a norma DIN per contropareti
9
503000
0,544000
553000
0,564000
753000
0,664000
1003000
0,774000
Dimensione A Lunghezza Peso indicativo
mm mm kg/m
35
A
35
3000
50 3500 0,66
4000
3000
55 3500 0,68
4000
3000
75 3500 0,74
4000
3000
100 3500 0,89
4000
Dimensione A Lunghezza Peso indicativo
mm mm kg/m
43 A
40
MONTANTE A C
GUIDA A U
Profili guida a norma UNI per contropareti
Profili montanti a norma UNI per contropareti
10
19
28
28
DescrizioneLunghezza Peso indicativo
mm kg/m
GUIDA A U 30x283000
0,394000
30
30
28
PROFILO A C 18/483000
0,464000
18
18
48
27
48 27
PROFILO A C 27/483000
0,554000
GUIDA A L 30x30 3000 0,28
GUIDA A U 28x193000
0,334000
30
30
30
Profili per contropareti serie 48
Accessori per serie 48
Profili Omega
11
4045
20
CAV PER PROFILO A C 18/48
CAV PER PROFILO A C 27/48
FORO Ø 6 mm - ORTOGONALE
FILETTATO M6 - ORTOGONALE
5046
44
FORO Ø 6 mm - DISTANZIALE
FILETTATO M6 - DISTANZIALE
DescrizioneLunghezza Peso indicativo
mm kg/m
STIL PRIM 50/48 4000 0,53
Dimensione A Lunghezza Peso indicativo
mm mm kg/m
203000
0,524000
303000
0,674000
AA
50
Accessori
Elementi di fissaggio
12
33
BA
A
40
Descrizione Dimensione A-B
3-6 cm
STAFFA REGOLABILE 6-9 cm
9-12 cm
STAFFA A SCATTO32 mm
50 mm
VITI PUNTA TRAPANO
RONDELLA PUNTA TRAPANO
VITI PUNTA CHIODO
PUNTA CHIODO 25 - 3,5x25
PUNTA CHIODO 35 - 3,5x35
PUNTA CHIODO 45 - 3,5x45
PUNTA CHIODO 55 - 3,5x55
PUNTA CHIODO 70 - 4,2x70
PUNTA CHIODO 80 - 4,2x80
PUNTA CHIODO 90 - 4,2x90
PUNTA CHIODO 100 - 4,2x100
PUNTA TRAPANO 25 - 3,5x25
PUNTA TRAPANO 35 - 3,5x35
PUNTA TRAPANO 45 - 3,5x45
LY 13 - 4,2x13
25?100
con inserto
25?45
con inserto
13
con inserto
13
Stucchi
TIPO DI STUCCOIN POLVERE PRONTO
ALL’USOPLACORAPID PLACOJOINT PLACO PR VARIO BPB 30 PLUS BPB 60 PLUS BPB 90 PLUS PROFINMIX
2 ”0”
PLACOJOINT 2 “0”
Elementi per il trattamento dei giunti
PLACORAPID
PLACO PR 25 VARIO PROFINMIX 15
BPB 30 PLUS BPB 60 PLUS BPB 90 PLUS
NASTRO IN CARTA MICROFORATA
da 23 e 150 m
NASTRO ADESIVO
da 20, 45 e 90 m
NASTRO IN FELTRO DI VETRO
da 25 m
Nastri per giunti
TEMPO DI LAVORABILITÀ
TEMPO CALDO E SECCO
TEMPO FREDDO E UMIDO
GRANDI CANTIERI
PICCOLI CANTIERI
NASTRO D’ARMATURA
OTTURAZIONE BUCHI E FESSURE
TRATTAMENTO DEI GIUNTI IN GIORNATA
45‘÷60’
��
�
�
���
SI
SI
SI
2 h
��
���
���
��
SI
NO
NO
4 h
��
��
���
�
SI
NO
NO
45’
�
���
��
���
NO
NO
SI
30’
��
���
�
���
SI
SI
SI
60’
��
��
��
��
SI
SI
SI
90’
��
��
���
�
SI
SI
NO
12÷36 h
���
�
���
��
SI
SI
NO
��� IDEALE �� ADATTO � POCO ADATTO
Stucchi
14
MALTA ADESIVA SPECIALE PER L’INCOLLAGGIO
MAP30 - 25 - 5
135
19
7
IN ACCIAIO
da mm 30x30x2800 e da mm 30x30x3000
IN ALLUMINIO da mm 25x25x2000,
da mm 25x25x2500 e da mm 25x25x3000
NASTRO PARASPIGOLI ACCIAIO
da 30 m
105
15
7
COR PM 300 mm 105x3000 COR GM 300 mm 135x3000
Paraspigoli
Cornici decorative
MONOADESIVI - Rotolo da 30 m
50 - 70 - 95 mmBIADESIVI - Rotolo da 10 m
45 mm
Nastri di guarnizione in polietilene espanso
Collanti
15
SUPPORTI PER CARICHI SOSPESI
SUPPORTO PER VASO CON CASSETTA INTERNA SUPPORTO PER BIDET
SUPPORTO PER LAVABO SUPPORTO PER LAVABO CON MECCANISMO
PNEUMATICO PER DIVERSAMENTE ABILI
SUPPORTO PER ORINATOIO SUPPORTO PER VASO CON CASSETTA
ESTERNA PER DIVERSAMENTE ABILI
Elementi per l’attrezzabilità delle pareti
Accessori per impianti elettrici
16
MENSOLA RADIATORI MENSOLA REGOLABILE MENSOLA REGISTRABILE
SCATOLA SINGOLA PS 630 SCATOLA DOPPIA PS 563 SCATOLA DI DERIVAZIONE PS 490
SUPPORTO UNIVERSALE
CON TAVOLA DI LEGNOSUPPORTO CARICHI GENERICI
TRAVERSA PER RACCORDO BOILER E VASCATRAVERSA PER SOFFIONE DOCCIA
Supporti per radiatori
SUPPORTI PER CARICHI SOSPESI
Selezione dei sistemicostruttivi
Selezionare il sistema in lastredi gesso rivestito PLACO piùidoneo è il primo passo per la realizzazione di un correttointervento progettuale.Questa sezione assiste ed indirizza nella scelta deiprincipali sistemi percontroparete in lastre di gessorivestito, dei loro componenti e del tipo di posa in opera. Le indicazioni contenute nellepagine che seguono sonopredisposte in modo chevengano soddisfatte leesigenze tecniche specifiche ed al tempo stesso consentonodi orientarsi verso unasoluzione valida anche intermini di rapportocosto/prestazione.
PLACO ha sviluppato unavarietà di sistemi a secco percontroparete, in grado dicoprire un’ampia gamma diesigenze progettuali e grazieai quali è possibile trovare unasoluzione idonea a soddisfarel’esigenza tecnica, aprescindere dai parametriprestazionali di partenza. I sistemi PLACO fornisconosoluzioni tali da soddisfarelivelli specifici di protezione al fuoco, isolamento acustico,isolamento termico, controllodella condensa e resistenzastrutturale.Con la “Guida alla scelta dellasoluzione” si intende aiutare il Progettista ad individuare ilsistema più idoneo in relazionead una richiesta specifica.La tabella di seguito riportatacostituisce una guida perl’individuazione di un sistemache può essere poi valutato dalpunto di vista tecnico nella
sezione relativa.La tabella “Guida alla sceltadella soluzione” elenca le areechiave di applicazione diciascuna soluzione percontroparete, mentre le schedetecniche forniscono i dati e le caratteristiche relative a ciascun sistema di interesse.Nel momento in cui vieneindividuato un sistema, il Progettista riceve dunquemolto di più di una semplicesoluzione ad una richiestatecnica: fornire, ad esempio,attraverso le soluzioni PLACOun adeguato trattamento di protezione al fuoco dellestrutture all’internodell’edificio, è una condizioneessenziale che non può esserein alcun modo trascurata.Risulta fondamentale in talsenso che le richieste diprotezione antincendio darispettare vengano individuatee rese parte integrante del processo di progettazione, sin dalle prime fasi.Allo stesso modo il concetto di “rumore” all’interno degliambienti non può essere un fattore trascurabile, poichéin grado di ridurre in modosignificativo l’efficienzadell’edificio e compromettere il comfort abitativo. I sistemi in lastre di gessorivestito PLACO sonodisponibili in una gamma di soluzioni che consentono il raggiungimento di elevatiindici di abbattimento acusticoe che forniscono dunque unconsiderevole miglioramentoprestazionale del manufatto di base.Nel caso specifico dellecontropareti, oggetto di questodocumento tecnico, i sistemiproposti sono dunque in gradodi incrementare il potere
17
Sistemi costruttivi e guidaalla scelta delle soluzioniC
C1
fonoisolante di partizioni e strutture esistenti.Anche dal punto di vistatermico, l’intervento con isistemi in lastre di gessorivestito PLACO è in grado di apportare alle strutturedell’edificio significativimiglioramenti prestazionali: la perdita di isolamentotermico degli edificicontribuisce infatti in modorilevante al consumoenergetico nazionale, rendemeno confortevoli i luoghiabitativi e fa sì che le bollettesiano più care. I sistemi incollati, ottenutiassemblando lastre in gessorivestito e materiali isolanti,possono fornire una validasoluzione al problema. L’ampia gamma di prodotticonsente di raggiungere il corretto valore di resistenzatermica R, incrementando le prestazioni di muri esistenti.Fornire inoltre, in specifichesituazioni, un elementoaggiuntivo che operi dabarriera al vapore, può essereutile al fine di prevenirel’insorgere di condensa nellestrutture o sulla superficiedegli elementi dell’edificio a diretto contatto con l’esterno(muri perimetrali). I pannelli accoppiati possonoessere infatti provvisti dibarriera al vapore ed in talsenso contribuire alla soluzionedel problema.
I sistemi PLACO sono dunquein grado di fornire una validarisposta a molte delleproblematiche che si sviluppanonegli edifici. Qualora vi fosserorichieste particolari, nonchésoluzioni “fuori standard” èpossibile consultare direttamenteil Servizio Tecnico PLACO.
Il sistema da impiegare,incollato o su struttura, puòessere individuato in modosemplice nel momento in cuiviene considerato almeno unodegli aspetti prestazionali(finitura, isolamento acustico,termico, protezioneantincendio) del sistema stesso.Le prestazioni specifiche che ciascun sistema è in grado di fornire saranno raggiuntesolo se verranno utilizzati, nelle varie fasi di montaggio, i componenti PLACOcorrettamente installati. Poiché le eventuali sostituzionipotrebbero influire sullaprestazione tecnica finale o sulla possibilità di fornire una certificazione delprodotto, ogni variazione dellespecifiche dovrebbe essereprima verificata.
La “Guida alla scelta dellasoluzione” è una tabella cheelenca i sistemi PLACO percontroparete, contraddistintidalle lettere A, B e C, le cuispecifiche tecniche sonoriportate nella relativa sezione.Le singole schede consentonoall’utente di confrontarecaratteristiche e prestazionichiave per ciascuno dei sistemiche la tabella ha evidenziato inprima analisi. Questa consentedi individuare la soluzione piùidonea tra sistemi a seccoincollati o avvitati su strutturametallica.
18
COME USARE LA TABELLA“GUIDA ALLA SCELTA DELLASOLUZIONE”
1) Selezionare l’area tipologicad’impiego• RESIDENZIALE• COMMERCIALE• INDUSTRIA• SPECIALI
2) Selezionare l’ambitod’applicazione • Nuova costruzione• Ristrutturazione
3) Selezionare la tipologiacostruttiva• A - Intonaco a secco• B - Intonaco a secco isolante• C - Controparete su struttura
secondo i vari livelli diutilizzo mostrati e leprestazioni tecniche daottenere.
4) Analizzare, nelle singolesezioni descrittive, lespecifiche tecniche dellatipologia costruttiva cosìindividuata e verificare che il tipo di manufattoselezionato dalla tabella siaeffettivamente idoneo a soddisfare le richiesteprestazionali di partenza.Qualora la soluzioneindividuata in prima analisinon fosse conforme allerichieste tecniche, si procedeconfrontando le prestazionidei vari sistemi fino adevidenziare quello piùidoneo per l’applicazione in oggetto.
19
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
OTTIMALE
CONSIGLIATO
DA VALUTARE*
AREA TIPOLOGICA D’IMPIEGOAMBITO D’APPLICAZIONE
LIVELLO DI UTILIZZONuova costruzione Ristrutturazione
RESIDENZA
UFFICI
NEGOZI
HOTEL
SCUOLA
TEMPO LIBEROIMPIANTI SPORTIVI
STABILIMENTO
MAGAZZINO
OSPEDALI
CINEMA
B B A
C C
A
B
C A
C
A B
B
C A C
A B
B
C A C
A B
B
C A
A B C
B C
C A
A B
B B
C C
A A
B B
C C
A A
C C
B B
A A
C C
B A B A
* la soluzione è da valutare in funzione della prestazione tecnica da ottenere
COMMERCIALE
INDUSTRIA
SPECIALI
RESIDENZIALE
A
B
C
INTONACO A SECCOINTONACO A SECCO ISOLANTECONTROPARETE SU STRUTTURA
20
INTONACO A SECCOSoluzione A
IntroduzioneGeneralitàImpieghi e vantaggi Limitazioni Movimentazione e stoccaggio
Componenti del sistemaLastreMalta adesivaStucchi e nastri
Criteri di posa in opera Verifica del supportoPreparazione e stesura della malta adesivaPosa delle lastreTrattamento dei giuntiVerifica finale delle opereFinitura delle superficiSospensione dei carichiCornici
Prestazioni del sistemaScelta della lastraVariazioni dimensionali Durezza superficiale Comportamento al fuoco • Reazione • Resistenza (Circ. 91/61)Resistenza termica Assorbimento acquaResistenza alla diffusione del vapore acqueo
Dettagli di posa in opera
Quantità indicative per metro quadrato
Voce di capitolato
C2 Contropareti incollate
C2.1
GeneralitàL’intonaco a secco PLACOconsente di ottenere sistemi difinitura per interni di elevataqualità che possono essereimpiegati in qualsiasi tipo diedificio, su differenti tipologiedi supporto (muraturatradizionale, calcestruzzo, etc.),sia nell’ambito della nuovacostruzione che dellaristrutturazione.La varietà di prodotti copreun’ampia gamma applicativa,che va dalla semplice finiturafino alla realizzazione disoluzioni ad elevata prestazionetecnica.
Impieghi e vantaggi Le lastre PLACO applicate inaderenza hanno la duplicefunzione di intonaco a secco e di rivestimento per muri con dislivelli ed irregolarità o con problematiche diimpiantistica, sia per muratureperimetrali che pertramezzature grezze, inmattone (pieno o forato),pietra o calcestruzzo. Questa tecnica di rivestimentoconsente di riprenderel’irregolarità dei muri fino a 15 mm; per irregolaritàsuperiori è necessariointervenire con la tecnica dellelastre avvitate su listelli inlegno o profili metallici.Il sistema beneficia dellequalità intrinseche dei sistemi a base di lastre di gessorivestito e cioè la lavorazione a secco, la rapidità di posa,l’omogeneità di prestazioni, la razionalizzazione delcantiere e l’ottimizzazionedella tempistica realizzativa. La pulizia, l’economicità, la rapidità di finitura dopo
Introduzione la posa e l’aspetto finaletradizionale sono tra lecaratteristiche principali diquesto tipo di applicazione.
LimitazioniL’impiego delle lastre di gessorivestito PLACO in zoneclimatiche soggette a frequentisbalzi di umidità e in generalein condizioni di elevataumidità, va subordinato a verifica specifica in quanto se ne sconsiglia l’utilizzo pertemperature superiori ai 49°C,mentre non ci sono particolarirestrizioni per l’applicazione in condizioni climatiche anche molto rigide.Il sistema ad incollaggio èutilizzabile solo su paretiverticali.
Movimentazione e stoccaggioLe lastre PLACO sono fornite in pile e vanno disposte, sia perl’immagazzinamento che per il trasporto, orizzontalmente in luogo piano, asciutto ecoperto per un massimo di 5 pile sovrapposte. Vanno tenute sollevate daterra per tutta la lunghezza con spessori di almeno 7 cm di larghezza ad intervalli dicirca 40 cm. Non è consigliabile uno stoccaggio prolungatoall’esterno.La movimentazione dellesingole lastre deve essereeffettuata di taglio.
21
intonaco a secco
LastreLe lastre di gesso rivestitoPLACO sono posate tramiteincollaggio con malta adesiva;gli spessori normalmentesuggeriti per tali applicazionisono 9,5, 12,5 e 15 mm, mentre la scelta del tipo dilastra deriva da una necessitàprestazionale particolare.Nella tabella 1 sono riportatele tipologie più comuni per l’applicazione in aderenza, ma a seconda dell’esigenzaprogettuale si possonoutilizzare lastre concaratteristiche e spessoridifferenti, secondo quelliindicati nelle tabelle dellagamma prodotti. Le lastre nonpresentano particolaridifficoltà di posa o dipreparazione per l’applicazione.Il trattamento del giunto tralastra e lastra è inoltreagevolato dal particolareprofilo della lastra stessa, chepresenta un assottigliamentoin corrispondenza del bordoappositamente previsto pertale scopo. Per lunghezza epeso delle varie tipologie dilastra si faccia riferimento allasezione di questo documento“Prodotti ed accessori per laposa in opera”.Per ulteriori approfondimentisi rimanda alla consultazionedella sezione “Prodotti edAccessori per la posa in opera”di questo documento.
Malta adesiva I collanti da utilizzare perl’applicazione delle lastre sono MAP e ADH. MAP, costituito damalta adesiva, si utilizza perl’incollaggio delle lastre suimuri (esclusa quella conbarriera al vapore PPV che, in
Componenti del sistema ogni caso, non si può incollare).Si può utilizzare anche perl’otturazione di buchi efessure. Per lo stesso tipo diimpiego è possibile utilizzareADH, costituito da gessoadesivo, ad eccezione del casodi muri costituiti in calcestruzzocellulare (in questo particolarecaso si deve utilizzare solomalta adesiva MAP). L’impiego di ADH è sconsigliatoper l’otturazione di buchi e fessure.Per ulteriori approfondimentiin merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.
Stucchi e nastri Gli stucchi per giunti PLACOsono disponibili in una vastagamma, che li differenzia pertempo di lavorabilità, tipologiadi clima, tipo di cantiere, e che consente dunquel’individuazione del prodottocorretto per ciascunacondizione applicativa. Anche per ciò che riguarda i nastri di rinforzo, la gammaPLACO offre ampia possibilitàdi scelta in relazione al tipo di armatura del giunto che siintende effettuare, disponendo
22
Tipo di lastra Caratteristica Spessori
PLACOLAST BA 10, 13, 15 e 18 Standard Rispettivamente 9,5 12,5 15 e 18 mm
PLACOFLAM PPF BA 13 e 15 Alta resistenza al fuoco Rispettivamente 12,5 e 15 mm
PLACOMARINE PPM BA 13 Alta resistenza all’umidità 12,5 mm
PLACODUR PHD BA 13 Alta resistenza agli urti 12,5 mm
LISAPLAC M0 BA 13 e 18Standard con caratteristiche
Rispettivamente 12,5 e 18 mmdi reazione al fuoco classe 0
LISAFLAM M0 BA 13 e 15Alta resistenza al fuoco e
Rispettivamente 12,5 e 15 mmclasse 0 di reazione
Tabella 1
di nastri in carta microforata,in fibra di vetro adesiva, infeltro di vetro, nonché nastri incarta speciale armata per laprotezione degli spigoli edangolari metallici. Per ulterioriapprofondimenti in merito sirimanda alla consultazionedella sezione “Prodotti edAccessori per la posa in opera”di questo documento.
Verifica del supportoPrima di iniziare le operazionidi posa in opera delle lastre, è necessario verificare che i muri di supporto siano sani,asciutti e non pulverolenti.Muri pulverolenti o trattati con disarmantepotrebbero compromettere lapresa dei nostri adesivi. In talcaso è necessario trattare lesuperfici dei muri con prodottifissativi.In caso di muri vecchi,bisognerà eliminare eventualiparti di intonaco chepotrebbero scrostarsi.
Preparazione e stesura della malta adesivaLa preparazione del collantedeve seguire scrupolosamentele istruzioni riportate sul retrodella confezione.L’impasto della malta adesiva si esegue secondo la natura e lo stato del muro di supporto. A temperatura superiore a 5 °C si procede utilizzandocirca 17 l di acqua per 30 kg di prodotto per un tempo di lavorabilità di 1 h e 30minuti. Dopo aver eseguito l’impasto bisognalasciarlo riposare 10 minutiprima del suo impiego.
Criteri di posa in opera
L’impasto dovrà essere piùconsistente se il muro presentadislivelli, dovrà esserlo meno se liscio, poroso o assorbente.La maggiore o minoreconsistenza gli viene data dalla quantità di acquautilizzata. In ogni caso non aggiungerealtro che acqua.Si consiglia in tutti i casi di inumidire il muro prima di applicare il rivestimento.
Posa delle lastreL’altezza delle lastre devesempre essere pari a quelladell’ambiente da rivestire,meno 1 cm. Una voltadeterminata la misura effettiva della lastra daincollare (qualora noncoincidesse con quella di unalastra intera) bisognaprocedere al taglio. Per prima cosa si incide lafaccia a vista con un cutter,guidato da un regolo; la lastra va poi piegata lungol’incisione fino a spezzarnel’anima in gesso; tenendolaappoggiata in corrispondenzadel nuovo bordo, si taglia poi il cartone dell’altra faccia. Si procede con il tracciamentoa pavimento e a soffitto, con l’ausilio di un filo apiombo, del limite esternodella lastra, calcolando uno spessore mediod’incollaggio di 10 mm (a cui si deve aggiungerequello della lastra).Alla base del muro si dovranno posizionare deglispessori provvisori alti 1 cm.Si appoggia la faccia esterna della lastra (coloravorio) su listelli di legnodisposti al suolo (fig. A).Una volta pronto per l’uso si dispone il collante
23
intonaco a secco
Figura A
Figura B
22
40
30 30 30
40
40
50 50
C D
E
Figura C, D, E
sulla faccia interna della lastra(colore grigio).Se il muro è ruvido oassorbente il collante vadisposto a mucchietti di 10 cme 3 cm di spessore in ragione di 11 plotte a mq per la lastrada 10 mm di spessore e 8 plotte a mq per le altrelastre (fig. B, C, D).Nel caso di muri lisci il collante viene applicato astrisce sottili (circa 2 cm) edisposto a reticolo ad intervallidi 40 cm ca. (fig. E).Per interventi di altezzasuperiore ai 3 metri, oltreall’incollaggio, è opportunointegrare il fissaggio conidonei tasselli in plastica daposizionare ad intervalli di 60 cm in orizzontale e di 80-90 cm in verticale.Successivamente bagnare ilmuro, senza inondarlo; alzare la lastra appoggiandolasugli spessori provvisori eapplicarla contro il muroesercitando una discretapressione (fig. F). Assicurarsi che il manufatto sia a piombo rispetto altracciamento battendoleggermente la lastra e verificandone la verticalità.Procedere con lo stessometodo per le lastre successivee, per ottenere l’allineamento,batterle leggermente a due a due (fig. G).
Trattamento dei giunti tra lastreUltimata la posa in opera dellelastre, i sistemi PLACOprevedono il trattamento dei giunti tra lastre ed opereadiacenti, eseguito con la tecnica ed i prodotti PLACOprevisti per tale scopo.Questa operazione ha laprecisa funzione di:• mascherare i giunti rendendo
esteticamente omogenea larealizzazione;
• garantire la continuità delleprestazioni meccaniche delsistema;
• predisporre le superficitrattate alle opere di finitura(tinteggiature, tappezzerie,piastrelle),
e dovrà avvenire a distanza di 48-72 ore dalla fase diincollaggio, a seconda dellanatura del supporto e/o delle condizioni ambientali.Il trattamento dei giunti tra lastre adiacenti con bordilongitudinali assottigliatieseguito con nastrod’armatura, viene fattosecondo la tecnica e l’utilizzo dei prodotti dellagamma PLACO rispondenti alle caratteristiche più idonee al tipo di lavoro da realizzare.Questa operazione prevede l’esecuzione in quattro tempi diversi (fig. H),mantenendo invariatol’intonaco scelto:
24
Figura F
Figura G
Figura H
Lastre di gesso rivestito PLACO
Nastro d’armatura
Bordi assottigliati
Fasi di incollaggio
Fasi di finitura
Placorapido Varioo Placojoint 2 “0”o Profinmixo BPB 30 Pluso BPB 60 Pluso BPB 90 Plus
{
Muro di supporto
0) se si utilizza il nastro in cartaoppure in feltro di vetro sieffettua un primoriempimento del giunto perfavorirne l’adesione;
1) incollaggio del nastro dirinforzo;
2) copertura del nastro con riempimentodell’assottigliamento deibordi;
3) prima rasatura di finitura del giunto;
4) eventuale seconda rasaturadi finitura del giunto.
Verifica finale delle opereL’aspetto superficiale dellalastra deve essere tale dapermettere l’applicazione dellesuccessive opere di finiturapreviste. In particolare le superfici del rivestimento a secco devono essere lisce e senza polvere.La verifica della planaritàgenerale si fa applicando sullasuperficie della realizzazione
finita un regolo di 200 cm di lunghezza e muovendolo in tutte le direzioni: lo scarto tra il punto più sporgente e quello più rientrante non deve superare i 5 mm. La planarità locale si verificaapplicando sulle superfici dellelastre in corrispondenza deigiunti un regolo di 20 cm di lunghezza: lo scarto tra i dislivelli non deve esseremaggiore di 1 mm. La tolleranza di verticalità,misurata su un’altezza di 250 cm, non deve esseresuperiore a 5 mm.
Finitura delle superficiUna volta eseguito iltrattamento del giunto siattende il tempo necessarioalla completa essiccazionedello stucco, variabile aseconda del tipo di prodottoutilizzato e della temperaturae grado di umidità presentinell’ambiente, per poi procederecon le opere che conferirannoalla realizzazione il suo aspettofinale. Le superfici delle lastredi gesso rivestito PLACO sonoidonee a ricevere diversi tipi difinitura (come pittura, carte daparati e rivestimenti ceramici)seguendo le indicazioni per l’applicazione relativa a ciascuna tipologia (vedidepliant TRAMEZZI PLACOnella sezione “Finitura dellesuperfici”). Per tipi di finituranon previsti nelle schede diprodotto o per applicazioniparticolari, si prega consultareil nostro Servizio Tecnico.
Sospensione dei carichiI carichi sospesi leggeri siapplicano con la tecnicaconsueta medianteappendiquadri e tasselli percarichi medi (tabella 2);
25
intonaco a secco
CARICHI DI SICUREZZA DEI TASSELLI PIÙ USUALI
Kg ≤ 15
CARICHI LEGGERI(quadri, specchi, lampade,
battiscopa, interruttori, tubi rigidi e binari per tende)
CARICHI MEDI(mensole, armadietti)
eCARICHI PESANTI
Kg ≤ 40
Appendiquadri Tassello in nylon
Tassello ancorato direttamente alla muratura
Tassello in nylon
GAMMA DI VITI UTILIZZABILI
Vite a testa tonda Vite a testa fresata Vite a gancio
Vite a occhiello Vite a squadra Vite senza testa
Tabella 2
per carichi pesanti l’ancoraggiodovrà essere effettuatodirettamente alla muratura di supporto.
CorniciLa congiunzione tra la lastraPLACO, usata come intonaco asecco, ed i soffitti (controsoffittiin lastre di gesso rivestito osoffitti tradizionali) può esseremascherata con le appositecornici PLACO composte, comele lastre, di un’anima in gesso.Dette cornici possono,all’occorrenza, svolgere lafunzione di:• decorare l’angolo fra parete
e soffitto;• mascherare eventuali
canalizzazioni;• nascondere fessure in angoli
di vecchie case;• mascherare i corpi illuminanti
ottenendo un’illuminazioneindiretta.
Per questo tipo direalizzazione occorrono:• cornici PLACO PM o GM;• malta adesiva PLACO.La posa della cornice PLACO,da non realizzare sutappezzeria di carta, si eseguenel seguente ordine:• stendere con una spatola,
sul rovescio della cornicelungo il perimetro, uno strato di malta adesiva spesso ca. 1 cm;
• appoggiare, a parete e asoffitto, la cornice PLACO e premere. Sostenereprovvisoriamente per 24 o 48 ore mediante chiodiparzialmente infissi a strettocontatto con l’estremità dellacornice, ogni 50 cm ca. (fig. I);
• asportare l’intonaco collanteeccedente e lisciare conspugna umida. Ultimata laposa, la cornice è in grado diricevere le stesse opere di
tinteggiatura delle lastrePLACO.
Abbassando la cornice rispettoal soffitto, fissandola allaparete su un listello di legno(ved. figura), è possibileottenere un’illuminazioneindiretta del locale (fig. L).
Scelta della lastraLa scelta del tipo di lastraPLACO da utilizzare va fatta in funzione del tipo diapplicazione.Tutte le soluzioni possonoessere realizzate intervenendosulla combinazione dei singolielementi.Nel caso dell’intonaco a seccosi può scegliere tra: • tipo di lastra;• spessore. La tabella 3 fornisce un supportoalla scelta del prodotto in funzione della tipologiad’intervento.
Variazioni dimensionali Il coefficiente di dilatazione è di: 0,013 ÷ 0,018 mm/m per ° C. Sbalzi di umidità
Prestazioni del sistema
26
PLACOLAST - Classe 1 di reaz.;- R (secondo tabelle
della Circ. 91/61)
PLACOFLAM - Classe 1 di reaz.;- R (secondo tabelle
della Circ. 91/61)
PLACOMARINE
PLACODUR
LISACAL M0Classe 0 di reazione
per impiego inper impiego in
per trattamento per protezione ambienti dove sonoambienti dove è
Tipo di lastradi sola finitura antincendio presenti elevati
necessario fornire
tassi di umiditàelementi a densità
superiore
Tabella 3
••
•
•
••
Figura I
Figura L
relativa dell’ambiente nonprovocano variazionidimensionali.
Durezza superficialeL’impronta del diametro delcerchio ottenuto dall’urto di un dardo di diametro 50 mme peso 515 g da un’altezza di 500 mm su una PLACOLASTè di 19,4 mm, come darapporto di prova CSI n. 035/LCF/EDI/02 del 21/03/02mentre su una PLACODUR è di 9,3 mm, come da rapportodi prova CSI n. 080/LCF/EDI/02del 08/06/02, secondo normaAFNOR NF P 72-302.
Comportamento al fuoco • ReazioneLa lastra PLACO BA neglispessori 9,5, 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenuto l’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe1 per uso parete econtrosoffitto.La lastra PLACO PPF BA negli spessori 12,5 e 15 mm, sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenuto l’omologazione da parte del Ministero dell’Internoin classe 1 per uso parete e controsoffittto.La lastra LISAPLAC BA M0
negli spessori 12,5 e 18 mm, sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenuto l’omologazione da parte del Ministero dell’Interno in classe 0 per entrambe le facce. La lastra LISAFLAM BA M0negli spessori 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe 0 per entrambe le facce.
Si tenga presente che laddoveè necessario produrreomologazione del materiale, la scelta dovrà orientarsi sulletipologie certificate dalproduttore. Per ulteriori chiarimenti siprega di consultare il nostro Servizio Tecnico.
• Resistenza R (Circ. 91/61)La tipologia e lo spessore del rivestimento in lastre di gesso rivestito PLACO vadeterminato in funzione della classe di resistenzarichiesta. Al fine di ottenere unaspecifica prestazione distabilità delle strutture (R) si può far riferimento alla Circ. 91/61, in particolare allatabella 2 per ricavare la tipologia e lo spessore minimodella parete ed alla tabella 5per individuare lo spessore di lastre di gesso rivestito da utilizzare.La dichiarazione di conformitàalla Circ. 91 deve essere compilata e sottoscritta da tecnico iscritto all’albo (per ulteriori chiarimenti ariguardo si prega consultare il nostro Servizio Tecnico).
Resistenza termica RI valori della resistenza termica,di seguito riportati ed espressiin m2K/W, si ottengonoapplicando la formula R = S/λ.Poiché il coefficiente diconducibilità termica λ è pari a0,1255 W/mK, risulta:- per la lastra PLACO BA 10
R = 0,075 (m2K/W)- per la lastra PLACO BA 13
R = 0,099 (m2K/W)- per la lastra PLACO BA 15
R = 0,119 (m2K/W).
Assorbimento acquaIl valore medio di assorbimentosuperficiale d’acqua di unaPLACOLAST risulta essere pari a 12,75 g/m2, mentre quello di una PLACOMARINE è di 8,25g/m2 come da rapporto diprova CSI n. 036b/LCF/EDI/02del 14/03/02, eseguito in conformità con la norma UNI 10718, paragrafo 6.8.1. Per ciò che riguardal’assorbimento d’acqua totaledi una PLACOLAST, lapercentuale media risultaessere pari al 42%, mentrequello di una PLACOMARINE èpari al 7,9%, come da rapportodi prova CSI n. 036a/LCF/EDI/02del 14/03/02, eseguito secondonorma UNI 10718, par. 6.8.2.
Resistenza alla diffusione delvapore acqueo μμ (mu)I valori dei coefficienti di resi-stenza alla diffusione del vapord’acqua sono stati determinatiin conformità alle indicazionidella norma DIN 52615 ad unatemperatura di 23°C e ΔUR50%, e risultano essere: - per una PLACOLAST μ = 12(rapporto di prova CSI n. 034/LCF/EDI/02 del 04/04/02);- per una PLACOVAPOR μ = 1343(rapporto di prova CSI n. 033/LCF/EDI/02 del 04/04/02).
27
intonaco a secco
Figura M
28
Dettagli di posa in opera
RACCORDO CON PAVIMENTO RACCORDO CON CONTROSOFFITTO
RACCORDO CON TRAMEZZO GIUNTO DI DILATAZIONE
ANGOLO INTERNO ANGOLO ESTERNO
29
intonaco a secco
POSIZIONAMENTO E TAGLIO LASTRE IN CORRISPONDENZA DI VANI PORTA
RIVESTIMENTO PILASTRO E RACCORDO CON TRAMEZZO PARTICOLARE DI RACCORDO IN UN SOTTOTETTO
RACCORDO CON TELAIO PORTA RACCORDO CON SERRAMENTO
La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata, è di:• 6 mq/h.NB: il suddetto dato deveintendersi indicativo esuscettibile di variazioni infunzione della tipologia delcantiere.
Fornitura e posa in opera di lastre PLACO del tipo:PLACOLAST(BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM(PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACODUR (PHD BA 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15) fissate tramite incollaggio conmalta adesiva direttamente al supporto. I giunti piani, orizzontali everticali, saranno trattati con latecnica ed i materiali PLACO(stucco e nastro d’armatura) e quant’altro necessario perdare il lavoro finito a regola d’arte. La posa in opera deveessere conforme alle schedetecniche PLACO.€/m2: .................
Voce di capitolato
Quantità indicative permetro quadrato
30
Prodotto Unità Quantità
Lastre m2 1,05
Malta adesiva* kg 2,5 – 3,5
Stucco kg 0,33
Nastro d’armatura m 1,4 * in funzione della planarità della superficie esistente
INTONACO A SECCO ISOLANTESoluzione B
IntroduzioneGeneralitàImpieghi e vantaggiLimitazioni Movimentazione e stoccaggio
Tipologie di prodotto
Componenti del sistemaPannelliMalta adesivaStucchi e nastri
Criteri di posa in opera Verifica del supportoPreparazione della malta adesivaTracciamento e posizionamento dei pannelliPosa dei pannelliTrattamento dei giuntiVerifica finale delle opereFinitura delle superficiSospensione dei carichiInstallazioniCorniciCongiunzione pannello-pavimentoVarianti di posa in opera (su listelli o su struttura)
Prestazioni del sistemaScelta del pannelloResistenza agli urtiComportamento al fuoco• ReazioneCondensa Resistenza termica utileIsolamento termico Isolamento acustico
Dettagli di posa in opera
Quantità indicative per metro quadrato
Voce di capitolato
31
C2 Contropareti incollate
GeneralitàL’intonaco a secco isolante è unsistema realizzato in fabbricaincollando una lastra di gessorivestito PLACO a:• polistirene espanso
sinterizzato conforme allanorma 7891 con densità 15 kg/m3;
• polistirene espanso estrusosenza pelle con densità 30 kg/m3;
• lana di vetro con densità 80 kg/m3;
• lana di roccia con densità 92 kg/m3.
L’operazione di assemblaggiodelle lastre, con differentitipologie di isolante, consentedi ottenere una gamma di soluzioni in grado disoddisfare le diverse esigenzeprestazionali.
Impieghi e vantaggiI pannelli accoppiati trovanoideale collocazione in tuttal’edilizia d’interni, sianell’ambito della nuovacostruzione che dellaristrutturazione, ed assicuranoomogeneità di prestazioni e di finitura alle realizzazioni. Le contropareti realizzateutilizzando i pannelliassemblati PLACO, permettonodi ottenere rivestimenti interniche hanno la duplice funzionedi intonaco e di isolantetermico e/o acustico.Questo tipo di soluzionebeneficia delle qualitàintrinseche dei sistemi in gesso rivestito e cioè dellarapidità di posa, dellarazionalizzazione del cantiere,della lavorazione a secco e della riduzione dei pesi sullestrutture portanti.
Introduzione LimitazioniIl sistema ad incollaggioè utilizzabile solo su paretiverticali.
Movimentazione e stoccaggioI prodotti accoppiati, forniti in pile su bancali, devonoessere immagazzinatiorizzontalmente su unasuperficie piana, asciutta ed al riparo dalle intemperie, per un massimo di 3 pilesovrapposte. Non è consigliabile unostoccaggio prolungatoall’esterno.
1) GESPOLa) GESPOL (P) b) GESPOL (PE) c) GESPOL (Pbv)d) GESPOL (PEbv)
2) GRAFITHERMa) GRAFITHERM (PG) b) GRAFITHERM (PGbv)
3) GESVER a) GESVER (VL) b) GESVER (VLbv)
4) GESROK a) GESROK (RL)b) GESROK (RLbv)
1) GESPOLGespol P è un componenteisolante studiato perl’isolamento termico ed ilrivestimento dei muriperimetrali. Il prodotto siottiene incollando in fabbricapolistirene espanso, disponibilein differenti spessori e densitàpari a 15 kg/m3, ad una lastrain gesso rivestito Placolast (BA) o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm. Su richiesta possono essereanche impiegate lastre da
Tipologie di prodotto
32
12,5 mm di spessore oppure di tipo Placomarine; si puòanche scegliere di utilizzarepolistirene espanso speciale di tipo autoestinguente (15-25 kg/m3) o con densità 20,25, 30 kg/m3.Gespol PE è invece ottenutoincollando in fabbricapolistirene espanso estrusosenza pelle, disponibile indifferenti spessori, e densitàpari a 30 kg/m3, ad una lastrain gesso rivestito Placolast (BA)o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm.L’applicazione dei pannelliaccoppiati Gespol P/PEconsente di ottenere con unasola operazione l’isolamentotermico dei muri perimetrali ed il loro rivestimento interno.
La lastra di gesso rivestitoprotegge il polistirene daeventuali urti e costituisce unasuperficie liscia e pulita, pronta per la finitura.
Tipologie di pannellia) GESPOL (P): con polistirene
espanso sinterizzato (col. bianco)
b) GESPOL (Pbv): conpolistirene espansosinterizzato e barrieraal vapore
c) GESPOL (PE): con polistireneespanso estruso senza pelle(col. azzurro)
d) GESPOL (PEbv): conpolistirene espanso estrusosenza pelle e barrieraal vapore.Vedere Tabella 1.
33
intonaco a secco isolante
a
b
c
d
TipoSpessore mm
di pannelloCaratteristiche Codice Lunghezza kg/m2
mm
Gespolstandard
Lastra Placolast +polistirene espansosinterizzato
P
Pbv
10 20 30
10 30 40
10 40 50
10 50 60
10 60 70
10 20 30
10 30 40
10 40 50
10 50 60
7,5
7,6
7,8
8,0
8,1
8,1
8,4
8,8
9,1
3000
3000
PE
PEbv
Lastra Placovapor +polistirene espansosinterizzato
Lastra Placovapor +polistirene espansoestruso
Lastra Placolast +polistirene espansoestruso
Gespolstandard
Gespol con barrieraal vapore
Gespolcon barrieraal vapore
Lastra Isolante Totalepannello
Placolast
Polistirene espanso
Placovapor
Polistirene espanso
Placolast
Polistirene espanso estruso
Placovapor
Polistirene espanso estruso
Tabella 1
2) GRAFITHERMGrafitherm è un componenteisolante studiato per l’isola-mento termico ed il rivestimen-to dei muri perimetrali, ottenuto incollando in fabbrica polistirene espanso sinterizzatoadditivato con grafite, disponi-bile in differenti spessori edensità pari a 15 kg/m3, ad unalastra in gesso rivestito Placolast(BA) o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm. L’applica-zione del pannello accoppiatoGrafitherm consente di ottene-re l’isolamento termico deimuri perimetrali o dei tramezzidivisori, ed il loro rivestimentointerno. La lastra di gessorivestito protegge il materialeisolante dal contatto diretto ecostituisce una superficie lisciae pulita, pronta per la finitura.
Tipologie di pannellia) GRAFITHERM (PG): con
polistirene espansoadditivato con grafite (senzabarriera al vapore)
b) GRAFITHERM (PGbv): conpolistirene espansoadditivato con grafite ebarriera al vapore.
Vedere tabella 2.
3) GESVERGesver è un componenteisolante studiato perl’isolamento acustico e termico ed il rivestimento dei muri perimetrali, ottenutoincollando in fabbrica lana di vetro, disponibile indifferenti spessori e densitàpari a 80 kg/m3, ad una lastrain gesso rivestito Placolast (BA)o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm. L’applicazione del pannelloaccoppiato Gesver consente di ottenere con una solaoperazione l’isolamentotermico ed acustico dei muriperimetrali o dei tramezzidivisori, ed il loro rivestimentointerno. La lastra di gesso rivestitoprotegge il materiale isolantedal contatto diretto ecostituisce una superficie lisciae pulita, pronta per la finitura.
Tipologie di pannellia) GESVER (VL): con lana di
vetro (senza barriera alvapore)
b) GESVER (VLbv): con lana divetro e barriera al vapore.
Vedere tabella 3.
4) GESROKGesrok è un componenteisolante studiato perl’isolamento acustico e termicoed il rivestimento dei muriperimetrali, ottenutoincollando in fabbrica lana diroccia, disponibile in differentispessori e densità pari a 92kg/m3, ad una lastra in gessorivestito Placolast (BA) o conbarriera al vapore in alluminio(PPV), nello spessore standard di 9,5 mm. L’applicazione del pannelloaccoppiato Gesrok consente di ottenere con una solaoperazione l’isolamentotermico ed acustico dei muriperimetrali o dei tramezzidivisori, ed il loro rivestimentointerno. La lastra di gesso rivestitoprotegge il materiale isolantedal contatto diretto ecostituisce una superficie lisciae pulita, pronta per la finitura.
Tipologie di pannellic) GESROK (RL): con lana di
roccia (senza barriera alvapore)
d) GESROK (RLbv): con lana diroccia e barriera al vapore
Vedere tabella 3.
34
TipoSpessore mm
di pannelloCaratteristiche Codice Lunghezza kg/m2
mm
Grafithermstandarda
b
PG
10 20 30
10 30 40
10 40 50
10 50 60
7,5
7,6
7,8
8,0
3000
PGbv
Lastra Placovapor +polistirene espansosinterizzato additivato con grafite
Lastra Placolast +polistirene espansosinterizzatoadditivato con grafite
Grafithermcon barrieraal vapore
Lastra
*Isolante Totale
Pannello
* a richiesta sono disponibili altri spessori ed altre tipologie di lastre
Tabella 2
Placolast
Polistirene espanso+ grafite
Placovapor
Polistirene espanso+ grafite
PannelliI pannelli accoppiati PLACO, a prescindere dalle lorocaratteristiche specifiche, sonoposati tramite incollaggio con malta adesiva; gli spessoritotali variano in funzione dello spessore dell’isolante e la scelta del pannello piùidoneo deriva dalla richiestaprestazionale.Nelle tabelle 1, 2 e 3 sono riportate le tipologie più comuni ma, a secondadell’esigenza progettuale, si possono utilizzare prodotti, sempre derivati
Componenti del sistema dall’assemblaggio di lastre e isolante, concaratteristiche specifichedifferenti rispetto allo standard indicato anche nelle tabelle dellagamma prodotti. I pannelli non presentanoparticolari difficoltà di posa o di preparazione perl’applicazione.Il trattamento del giunto tra pannello e pannello èinoltre agevolato dalparticolare profilo della lastra che presenta unassottigliamento,appositamente previsto, in corrispondenza del bordo.
Malta adesiva Il collante da usare perl’applicazione dei pannelli è MAP. Il prodotto può essereutilizzato anche per l’ottura-zione di buchi e fessure.
Per ulteriori approfondimenti in merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.
Stucchi e nastriGli stucchi per giunti PLACOsono disponibili in una vastagamma che li differenzia pertempo di lavorabilità, tipologia
35
intonaco a secco isolante
Placolast
Lana di vetro
Placovapor
Lana di vetro
* a richiesta sono disponibili altri spessori ed altre tipologie di lastre
Placolast
Lana di roccia
Placovapor
Lana di roccia
a
b
c
d
TipoSpessore mm
di pannelloCaratteristiche Codice Lunghezza kg/m2
mm
Gesverstandard
Lastra Placolast +lana di vetro
VL
VLbv
10 20 30
10 30 40
10 40 50
10 50 60
10 30 40
10 40 50
10 50 60
10 60 70
8,8
9,6
10,4
11,2
9,9
10,8
11,7
12,6
3000
3000
RL
RLbv
Lastra Placovapor +lana di vetro
Lastra Placovapor +lana di roccia
Lastra Placolast +lana di roccia
Gesrokstandard
Gesvercon barrieraal vapore
Gesrokcon barrieraal vapore
Lastra Isolante Totalepannello
Tabella 3
di clima, tipo di cantiere, e consente l’individuazione delprodotto corretto per ciascunacondizione applicativa.Anche per ciò che riguardai nastri di rinforzo, la gammaPLACO offre ampia possibilitàdi scelta in relazione al tipo di armatura del giunto che siintende effettuare, disponendodi nastri in carta microforata,in fibra di vetro adesiva, infeltro di vetro, nonché nastri in carta speciale armata per la protezione degli spigoli ed angolari metallici.
Per ulteriori approfondimenti in merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.
Verifica del supportoPrima di iniziare le operazionidi posa in opera delle lastre, è necessario verificare che i muri di supporto sianosani, asciutti e non pulverolenti.Muri pulverolenti o trattati con disarmante potrebberocompromettere la presa dei nostri adesivi. In tal caso è necessario trattarele superfici dei muri conprodotti fissativi.In caso di muri vecchi,bisognerà eliminare eventualiparti di intonaco chepotrebbero scrostarsi.Per interventi di altezzasuperiore ai 3 metri, oltreall’incollaggio, è opportunointegrare il fissaggio conidonei tasselli in plastica da posizionare ad intervalli di 60 cm in orizzontale e di 80-90 cm in verticale.
Criteri di posa in opera
Preparazione della maltaadesivaLa preparazione del collantedeve seguire scrupolosamentele istruzioni riportate sul retrodella confezione.L’impasto della malta adesivaMAP si esegue secondo la natura e lo stato del muro di supporto: usare circa 17 l di acqua per 30 kg di prodottoper un tempo di lavorabilità di 1 h e 30 minuti.Eseguito l’impasto bisognalasciarlo riposare 10 minutiprima dell’impiego.L’impasto dovrà essere piùconsistente se il muro presentadislivelli, dovrà esserlo meno se liscio, poroso o assorbente.La maggiore o minoreconsistenza gli viene data dallaquantità di acqua utilizzata. In ogni caso non aggiungerealtro che acqua. Si consiglia comunque di inumidire il muro prima di applicare il rivestimento.
Tracciamento eposizionamento dei pannelliSi procede tracciando a pavimento e a soffitto il filoesterno del pannello,calcolando uno spessore mediod’incollaggio di 10 mm o, nel caso della posa peravvitamento, dello spessore dei listelli.Si posizionano alla base del muro spessori alti 1 cm e si appoggia la faccia esternadel pannello su listelli in legnoal suolo, per applicare il collante sull’isolante (fig. D).Si bagna il muro (senzainondarlo); si alza il pannelloappoggiandolo sugli spessori e lo si applica contro il muro. Nel caso del sistema per avvitatura, si procededirettamente all’applicazionedel pannello ai listelli.
36
Figura D
22
40
30-35
30-3
530
-35
E
F
30-35
30-35
Figure E, F
Nel caso di posa di pannelli accoppiaticon isolanti fibrosi, si raccomanda didisporre le plotte di incollaggio su“bande” in precedenza spalmate conmalta adesiva più liquida (circa 9 perun pannello da 250 cm di lunghezza),in modo da impregnare correttamentel’isolante prima di procedere conl’incollaggio del pannello al supporto.Nel caso di posa di pannelli accoppiaticon polistirene si procedesemplicemente disponendo le plotte di incollaggio come schematizzato in figura E.
Assicurarsi dell’allineamentoverticale rispetto altracciamento verificandone la planarità con un regolo dialmeno 200 cm.Si procede con lo stessometodo per i pannelli successivie, per ottenere l’allineamento,battere leggermente le lastre adue a due con l’ausilio delregolo.
Posa dei pannelli La posa dei pannelli si effettuacon l’impiego della maltaadesiva MAP direttamente suqualsiasi muratura grezza o sufondi solidi. Si prepara la maltae la si dispone sulla parteinterna del pannello, dove vi èl’isolante, nel seguente modo:• a plotte di 10 cm e 3 cm di
spessore circa, distanti traloro 30-35 cm, se il fondo delsupporto da rivestire sipresenta assorbente o ruvido(10 plotte al m2);
• a strisce di 2 cm di larghezza,formando figure geometrichechiuse, se il fondo delsupporto da rivestire sipresenta liscio o pocoassorbente (fig. E, F).
Si consiglia in tutti i casi di inumidire il muro prima di applicare il rivestimento.Si procede collocando ilpannello contro il muro darivestire facendo attenzione aben affiancare i successivipannelli in modo da evitare i“ponti termici”.Si livella quindi con l’aiuto di lunghi regoli battendoleggermente sul paramento,fino ad assicurare la giustaaderenza del pannello.Le applicazioni sopra descrittepermettono di soddisfareimpieghi per supporti con dislivelli fino a 15 mm.
Trattamento dei giuntiUltimata la posa in opera, i sistemi PLACO prevedono iltrattamento dei giunti trapannello e pannello, eseguitocon la tecnica ed i prodottiPLACO previsti per tale scopo.Questa operazione ha laprecisa funzione di:• mascherare i giunti rendendo
esteticamente omogenea larealizzazione;
• garantire la continuità delleprestazioni meccaniche delsistema;
• predisporre le superficitrattate alle opere di finitura(tinteggiature, tappezzerie,piastrelle).
Il trattamento dei giunti dovràavvenire a distanza di 48-72ore dalla fase di incollaggio, a seconda della natura delsupporto e/o delle condizioniambientali. Il trattamento dei giunti trapannelli adiacenti con bordi
37
intonaco a secco isolante
Figura G
Pannello isolante PLACO
Nastro d’armatura
Bordi assottigliati
Fasi di incollaggio
Fasi di finitura
Placorapido Varioo Placojoint 2 “0”o Profinmixo BPB 30 Pluso BPB 60 Pluso BPB 90 Plus
{
Muro di supporto
longitudinali assottigliati,eseguito con nastrod’armatura, viene fattosecondo la tecnica e l’utilizzodei prodotti della gammaPLACO rispondenti allecaratteristiche più idonee al tipo di lavoro da realizzare.Questa operazione prevedel’esecuzione in quattro tempidiversi, mantenendo invariatol’intonaco scelto:0) se si utilizza il nastro in carta
oppure in feltro di vetro sieffettua un primoriempimento del giunto perfavorire l’adesione delnastro stesso;
1) incollaggio del nastro dirinforzo
2) copertura del nastro con riempimentodell’assottigliamento dei bordi
3) prima rasatura di finitura del giunto
4) eventuale seconda rasaturadi finitura del giunto.
Per ottenere un’opera finita aregola d’arte è opportunorispettare, nella sequenza delleoperazioni, i tempi di presadella malta adesiva, al fine dievitare che si verifichino, anchein un secondo tempo,movimenti di assestamento deipannelli e che questicompromettano la stuccaturadel giunto mettendo inevidenza crepe e fessurazioni.
Verifica finale delle opereL’aspetto superficiale delpannello deve essere tale dapermettere l’applicazione dellesuccessive opere di finiturapreviste. In particolare lesuperfici del rivestimento a secco devono essere lisce e senza polvere.La verifica della planaritàgenerale si fa applicando sulla
superficie della realizzazionefinita un regolo di 200 cm dilunghezza e muovendolo intutte le direzioni: lo scarto trail punto più sporgente e quellopiù rientrante non devesuperare i 5 mm. La planaritàlocale si verifica applicandosulle superfici delle lastre incorrispondenza dei giunti unregolo di 20 cm di lunghezza:lo scarto tra i dislivelli nondeve essere maggiore di 1 mm.La tolleranza di verticalità,misurata su un’altezza di 250 cm, non deve esseresuperiore a 5 mm.
Finitura delle superficiAd essiccazione avvenuta,previa pulizia delle superfici da polvere e residui, si verificache l’opera sia pronta a ricevere il trattamento di finitura previsto.
38Tabella 4
CARICHI DI SICUREZZA DEI TASSELLI PIÙ USUALI
Kg ≤ 15
CARICHI LEGGERI(quadri, specchi, lampade,
battiscopa, interruttori, tubi rigidi e binari per tende)
CARICHI MEDI(mensole, armadietti)
eCARICHI PESANTI
Kg ≤ 40
Appendiquadri Tassello in nylon
Tassello ancorato direttamente alla muratura
Tassello in acciaio
GAMMA DI VITI UTILIZZABILI
Vite a testa tonda Vite a testa fresata Vite a gancio
Vite a occhiello Vite a squadra Vite senza testa
E’ opportuno in tal senso che lo stucco siacompletamente asciutto inmodo da evitare che subisca unritiro e comprometta, anche a distanza di tempo,l’omogeneità di resa della finitura stessa.Le superfici delle lastre in gesso rivestito PLACO sonoidonee a ricevere diversi tipi di finitura (come pittura, carte da parati e rivestimenticeramici) seguendo le indicazioni per l’applicazionerelative a ciascuna tipologia (vedi depliant TRAMEZZIPLACO nella sezione “Finitura delle superfici”).Per tipi di finiture non previstinelle schede di prodotto o per applicazioni particolari, si prega consultare il nostroServizio Tecnico.
Sospensione dei carichiLe contropareti PLACO con la tecnica dell’incollaggiopermettono di fissare,sospendere o agganciareoggetti come per i muritradizionali, utilizzandostrumenti e tecniche usuali.I carichi sospesi leggeri siapplicano con il sistemaconsueto, medianteappendiquadri e tasselli percarichi leggeri, mentre per icarichi pesanti l’ancoraggiodovrà essere effettuatodirettamente alla muraturacoibentata (tabella 4).
InstallazioniIl passaggio di cavi o tubazionipuò essere facilitato praticandonel polistirene lievi scanalature.La posa delle scatole elettrichesi effettua con prodottiopportunamente studiati edisponibili nella gamma degliaccessori PLACO (fig. I).
CorniciLa congiunzione con i soffittipuò essere mascherata con le apposite cornici PLACOcomposte, come le lastre, di un’anima in gesso.A seconda del tipo di realizzazione si utilizzano le cornici PLACO PM o GM,fissate con intonaco collante.Per la posa in opera si procedeseguendo la tecnica PLACO(per ulteriori approfondimentisi rimanda alla consultazionedel paragrafo “Cornici” a pag. 26 di questo documento).
Congiunzione pannello-pavimento
Pavimenti finitiLo spazio restante tra ilpannello e il pavimento vieneriempito prima della posa dello zoccolino con un’isolante- lana minerale o nastro dipolietilene espanso - (fig. L).
Soletta in calcestruzzoAi fini della protezione dainfiltrazioni d’acqua, durantela posa della pavimentazione,è necessario predisporre unamembrana impermeabilizzantedi feltro bituminato o dipolietilene a protezione delpannello (fig. M). La stessa tecnica protettiva vaadottata anche nei casi di posa su pavimento finito dibagni o cucine.
Varianti di posa in opera Posa per avvitaturaQualora non fosse possibile latecnica dell’incollaggio per:• irregolarità rilevanti del muro;• intonaco poco resistente;• muro umido, tale da
pregiudicare l’aderenza delcollante (MAP);
• l’esigenza di uno spazio
39
intonaco a secco isolante
Figura I
tecnico per canalizzazionidiverse;
si userà la posa per avvitaturacon accessori PLACO.La posa per avvitatura è indicataper pannelli con materialeisolante ad elevata densità, per evitare l’effetto “molla”.Il telaio viene fissato allamuratura verticalmente o orizzontalmente;i pannelli sono applicatiparallelamente o perpendicolarmente al telaio e avvitati ogni 30 cm seguendo le traccepredisposte a pavimento e a soffitto (fig. N, O).
Il fissaggio deve essereassicurato con viti di lunghezzaappropriata allo spessore deipannelli. La penetrazione della vite neltelaio deve essere di 20 mmminimo.
Scelta del pannelloLa tipologia di pannelloaccoppiato PLACO da utilizzareva scelta in funzione del tipo di applicazione.Le soluzioni possono essereindividuate scegliendo lospessore del materiale isolante,mentre la lastra avrà spessorestandard di 9,5 mm, con lapossibilità di utilizzare, in fase
Prestazioni del sistema
di assemblaggio, spessoridifferenti (tabella 5).
Resistenza agli urtiLa resistenza agli urti deipannelli PLACO è equivalente a quella dei rivestimenti inlastre di gesso, essendo questa determinata propriodalla lastra che è posta arivestimento del materialeisolante e che pertanto risultaessere la parte esposta all’urto.
Comportamento al fuoco• ReazioneLe lastre PLACO sonoomologate in classe 1 o 0 direazione al fuoco secondo leindicazioni riportate a pag. 27del presente documento.La normativa di riferimento peri locali di pubblico spettacoloin materia di reazione al fuocoprevede che vengano impiega-ti, come rivestimento esterno,materiali in classe 1 o 0. Nel D.M. del 19 agosto 1996,infatti, nell’allegato "Regolatecnica di prevenzione incendiper la progettazione, costruzio-ne ed esercizio dei locali diintrattenimento e di pubblicospettacolo" al paragrafo“Reazione al fuoco deimateriali” punto f, si dice "i materiali isolanti in vista,
40
INTERASSE DEL TELAIO IN METRI
Tipo di posa Tipo di pannello
Posaparallela
0,60 0,40
0,60 0,50Posaperpendicolare
Gespol (P) •Gespol (Pbv) • •Gespol (PE) •Gespol (PEbv) • •Gesrok (RL) • •Gesrok (RLbv) • • •Gesver (VL) • •Gesver (VLbv) • • •Grafitherm (PG) •Grafitherm (PGbv) •
Tipo per trattamento di per trattamento diper trattamento di
per trattamentodi pannello isolamento acustico isolamento termico isolamento anticondensa
termo-acustico
Gespol GesverP/PE Gesrok
Tabella 5
Lastra MAP
Isolante
ZoccolinoIsolantein lana mineraleo nastro dipolietilene espansoa tenuta d’aria
MAP
ale
pansoa
Isolante
Lastra
Tratto di bitumatoo di polietilene
Isolamentoin lana mineraleo nastro dipolietileneespansoa tenuta d’aria
Figure L, M
L
M
con componente isolantedirettamente esposto allefiamme, devono essere diclasse di reazione al fuoco non superiore a 1; nel caso dimateriale isolante in vista, con componente isolante nondirettamente esposto allefiamme, sono ammesse le classi di reazione al fuoco 0-1, 1-0, 1-1".Le lastre accoppiate siconfigurano come dei materialiisolanti con componenteisolante non in vista(l'accoppiato, appunto, riparatodalla lastra). Benchè la definizione non siaesplicita, i tre “binomi” sipossono interpretare come:0-1 : lastra in classe 0 e isolante
in classe 11-0 : lastra in classe 1 ed
isolante in classe 01-1 : lastra in classe 1 ed
isolante in classe 1
CondensaI problemi dovuti alla presenzadi acqua nelle pareti degliedifici sono gravi e molteplici e sono legati a:• umidità residua nei materiali
da costruzione;• risalita per capillarità dal
terreno;• infiltrazioni di acque
meteoriche, o dovute aperdite di tubazioni;
• condensazione del vaporeacqueo, sia sulle superficiinterne che all’interno dellepareti perimetrali (condenseinterstiziali).
I danni che derivano dallacondensazione di vaporeacqueo sono:• per la condensa superficiale:
macchie, deterioramentodelle finiture e muffe;
• per la condensa interstiziale:il deterioramento dei
materiali e la perdita delleprestazioni termiche degliisolanti, in quanto l’acqua èmolto più conduttricedell’aria di norma contenutanegli isolanti stessi.
Il problema della formazionedi condensazione del vaporeacqueo, superficiale edinterstiziale, è trattato nellaNorma UNI 10350, in ipotesisemplificative che peròforniscono in genere risultatiapprossimati ma prudenziali.Alla base della diffusione del vapore all’interno dellepareti perimetrali sta ladifferenza, tra ambienteinterno ed ambiente esterno,della pressione parziale delvapore stesso contenutonell’aria umida.Nell’ambiente interno talepressione è, nella stagioneinvernale, più elevata per lamaggiore temperatura dell’aria interna per cui si ha lanaturale tendenza del vapore a migrare verso l’ambienteesterno attraversando i varicomponenti che costituisconole pareti e riducendoprogressivamente la suapressione parziale.Quando tale pressioneeguaglia quella di saturazione,sia sulla superficie cheall’interno delle pareti, si haformazione di condensa con idanni precedentemente citati.
La Norma UNI 10350 fornisce leprocedure per:• il calcolo della temperatura
minima superficiale interna“θsi” dei componenti ediliziin modo tale da evitare valoricritici della pressione delvapore in corrispondenza didette superfici;
• la previsione della condensa
41
intonaco a secco isolante
Figura N
Figura O
interstiziale dovuta alladiffusione invernale delvapore e della relativarievaporazione nella stagioneestiva.
Qualora sia previsto unisolamento dall’interno conpannelli accoppiati occorreosservare le seguentiindicazioni:• utilizzare lastre in gesso
rivestito protette con laminadi alluminio avente funzionedi barriera al vapore;
• dimensionare lo spessoredell’isolante in modo daavere una temperatura dellasuperficie interna a vista noninferiore a quella minima“θsi” calcolata in base allaNorma UNI 10350 sopra citata.
Differenza tra uso dellabarriera al vapore e lastraPlacomarineLa barriera al vapore si utilizzain situazioni in cui l’umidità,presente all’interno degliambienti, avanza attraverso glistrati del muro verso l’esterno,provocando condenseinterstiziali e conseguenteaumento della conducibilità,soprattutto dell’isolante(l’acqua infatti conduce moltodi più dell’aria normalmentecontenuta negli isolanti stessi).Ne segue che la parete, menoisolata, sarà più fredda eformerà anche condensasuperficiale, con la relativaformazione di macchie e muffe. La barriera al vapore ha loscopo fondamentale diproteggere il materialeisolante, in modo da evitare la formazione di condensainterstiziale all’interno diquesto. La validità di questotipo di soluzione dipende
dalla sua corretta applicazione(condizione che risultaindispensabile per un correttointervento): è fondamentaleinfatti assicurarne la continuitàdi posa, soprattutto incorrispondenza della giunturatra pannello e pannello.
La lastra PLACOMARINE trovainvece il suo impiego inambienti dove vi è un’elevataproduzione di vapore acqueo:grazie alle sue caratteristicheidrofughe, questo prodottorisponde in modo idoneoall’umidità presente in questotipo di locali senza subirealterazioni particolari.
Risanamento di muri umidi –Controparete ventilataNel caso di muri umidi a causadi infiltrazioni per capillarità,porosità o altro, si puòottenere una valida soluzioneal problema utilizzando dellelastre Placovapor o pannelliGespol P/PE posati su un telaio in legno.L’intercapedine che risulteràtra muro e pannello saràareata per mezzo di due griglie di areazione poste agliestremi del muro in sensodiagonale.Per poter ottenere un risultato ottimale bisognaosservare le seguenti regole:• il telaio deve essere
composto da listelli in legno preventivamentetrattati per resistere meglioall’umidità;
• la lunghezza dei listelli deveessere inferiore di 10 cmrispetto all’altezza del locale;
• i listelli devono essere fissaticon estremità a zig-zag, alla muratura da rivestire,con interasse massimo di 40 cm;
42
• alle due estremità di unadiagonale del rivestimentodella parete bisognapraticare due aperture per la circolazione d’aria e applicarvi griglie diareazione (fig. P).
Resistenza termica utile• Gespol PSecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di20°C, i coefficienti diconduttività termica utile λdel polistirene espansosinterizzato, densità 15 Kg/m3,e della lastra di gesso rivestito,risultano rispettivamente di0,045 e 0,21 W/mK.
Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli P e Pbv, si ricavano i seguenti valori:
• GrafithermIn assenza di riferimento datodalla Norma UNI 10351 inrelazione al prodottopolistirene espanso sinterizzatoadditivato con grafite, il valoredel coefficiente di conduttivitàtermica utile λ è dichiaratodirettamente dal Produttore erisulta essere pari a 0,036 W/mK.Per la lastra di gesso rivestito λ = 0,21 W/mK.Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli PG e PGbv, si ricavano iseguenti valori:
• Gespol PESecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di 20°C,i coefficienti di conduttivitàtermica utile λ del polistireneespanso estruso senza pelle,densità 30 Kg/m3, e della lastra
di gesso rivestito, risultanorispettivamente di 0,041 e 0,21 W/mK.Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli PE e PEbv, si ricavano i seguenti valori:
• GesverSecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di 20°C,i coefficienti di conduttivitàtermica utile λ del pannello inlana di vetro, densità 80 Kg/m3,e della lastra di gesso rivestito,risultano rispettivamente di 0,038 e 0,21 W/mK.
Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli VL e VLbv, si ricavano i seguenti valori:
• GesrokSecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di 20°C,i coefficienti di conduttivitàtermica utile λ del pannello inlana di roccia, densità 92 Kg/m3,e della lastra di gesso rivestito,risultano rispettivamente di0,038 e 0,21 W/m K.
Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli RL e RLbv, si ricavano i seguenti valori:
43
intonaco a secco isolante
Figura P
20 30 40 50 60
0,49 0,71 0,94 1,16 1,38
Spessoreisolante mm
Resistenzatermica m2 K/W
20 30 40 50
0,54 0,78 1,02 1,27
Spessoreisolante mm
Resistenzatermica m2 K/W
20 30 40 50
0,60 0,88 1,16 1,44
Spessoreisolante mm
Resistenzatermica m2 K/W
20 30 40 50
0,57 0,84 1,10 1,36
Spessoreisolante mm
Resistenzatermica m2 K/W
30 40 50 60
0,84 1,10 1,36 1,63
Spessoreisolante mm
Resistenzatermica m2 K/W
I valori delle resistenzetermiche riportati nelle tabellesono dedotti dagli spessorinominali e dai valori “utili”della conduttività termicaricavati dalla:- Norma UNI 10351“Conduttività termica epermeabilità al vapore deimateriali da costruzione”.La norma suddetta è statarecepita nel D.M. 6/8/93 inquanto attuativa del D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412.La conduttività termicautilizzata per il calcolo deivalori delle resistenze termicheè quella utile di calcolo allatemperatura media di 20°C,per cui è a tale temperaturache vanno riferite anche leresistenze. In base alle indicazioni dellaNorma UNI 10351,precedentemente citata, pertutti i prodotti isolanti esaminati (lana di vetro, lana di roccia, polistireneespanso sinterizzato epolistirene espanso estruso), il coefficiente dimaggiorazione “m” sullaconduttività termica diriferimento λm è del 10%.
Isolamento termicoPer determinare il flusso dicalore che attraversa unastruttura in regime stazionariooccorre determinarne la suatrasmittanza termica (simboloU, unità di misura W/m2 K). La trasmittanza termica è datada:
1U = -------------
Rt
siDove Rt = ∑ ------------- + RI (1)
λi
Nella formula (1)
si∑ ------------- (m2 K/W)
λi
è la somma delle resistenzetermiche dei vari strati “i” che costituiscono la parete,ciascuno di spessore “si” (in metri) e conduttività termica utile (W/mK). RI è la somma delle resistenzetermiche liminari (m2K/W).
I valori di primo approcciodella trasmittanza termica,delle più comuni tipologieedilizie, per:• strutture isolate con la
tecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in polistireneespanso sinterizzato;
• strutture isolate con latecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in polistireneespanso sinterizzatoadditivato con grafite;
• strutture isolate con latecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in polistireneespanso estruso;
• strutture isolate con latecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conpannelli rigidi in lana di vetroo lana di roccia,
sono riportati nella tabella 6.
Nei calcoli i valori delleconduttività termiche utilisono stati dedotti dalla Norma UNI 10351, e precisamente:• pannelli in polistirene
espanso sinterizzato densità 15 Kg/m3 circa,λ utile = 0,045 W/mK, allatemperatura media di 20°C
• pannelli in polistireneespanso sinterizzato densità 15 Kg/m3 circaadditivato con grafite,λ utile = 0,036 W/mK, allatemperatura media di 20°C
44
• pannelli in polistireneespanso estruso senza pelle densità 30 Kg/m3 circa, λ utile = 0,041 W/mK, alla temperatura media di 20°C
• pannelli semirigidi in lana divetro densità 80 Kg/m3 circa, λ utile = 0,038 W/mK,alla temperatura media di 20°C
• pannelli rigidi in lana di roccia densità 92 Kg/m3
circa, λ utile = 0,038 W/mK,alla temperatura media di 20°C.
Per le numerose ipotesisemplificative fatte, i valori delle trasmittanzetermiche riportati nella tabella 6 devonointendersi orientativi e non vincolanti.
Isolamento acustico La normativa sull’inquinamentoacustico (Legge 447/95 eD.P.C.M. 05/12/97) impongonol’adozione di adeguatiinterventi acustici passivi cioèdi tecniche e materiali in gradodi ridurre la trasmissione del rumore.Per quanto riguarda le paretidi separazione tra diverse unitàimmobiliari occorre utilizzarestrutture in grado di rispettarei limiti imposti per il poterefonoisolante apparente.Tale grandezza (simbolo R’W) si determina con misure inopera e quindi tiene contoanche delle cosiddettetrasmissioni laterali.Se invece la misura vieneeseguita in laboratorio, dovenon ci sono trasmissionilaterali, la grandezza che sidetermina è il potere
45
intonaco a secco isolante
Tramezzo divisorio(interno, di separazione tra unità immobiliarie tra unitàimmobiliari e vani scala)
Muraturaperimetrale
In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn blocchi dicementocellulare intonacati
In cls intonacato
A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria
In blocchi dilaterizio intonacati
0,827 0,698 0,605 0,533 0,784 0,658 0,567 0,913 0,727 0,604 0,517
0,781 0,665 0,580 0,513 0,743 0,629 0,545 0,857 0,691 0,579 0,498
0,758 0,648 0,567 0,503 0,722 0,614 0,534 0,830 0,673 0,566 0,489
0,541 0,483 0,436 0,398 0,523 0,464 0,417 0,577 0,497 0,436 0,389
0,472 0,427 0,390 0,359 0,458 0,412 0,375 0,499 0,438 0,390 0,352
0,878 0,735 0,632 0,554 0,831 0,691 0,591 0,976 0,767 0,631 0,536
0,850 0,715 0,617 0,543 0,805 0,673 0,578 0,942 0,745 0,617 0,526
0,673 0,585 0,518 0,464 0,644 0,557 0,490 0,729 0,605 0,518 0,452
0,641 0,561 0,499 0,449 0,615 0,535 0,473 0,692 0,579 0,498 0,437
0,622 0,546 0,487 0,440 0,598 0,522 0,463 0,669 0,564 0,487 0,429
0,579 0,513 0,461 0,418 0,558 0,491 0,439 0,621 0,529 0,461 0,408
0,551 0,491 0,442 0,403 0,532 0,471 0,422 0,588 0,505 0,442 0,393
0,495 0,446 0,406 0,372 0,480 0,429 0,389 0,525 0,458 0,406 0,364
8
10
12
15
20
15
20
8+8
10+8
12+8
25
30
37
2,020
1,766
1,652
0,883
0,713
2,358
2,165
1,295
1,182
1,119
0,989
0,908
0,766
10+30 10+40 10+50 10+60 10+30 10+40 10+50 10+20 10+30 10+40 10+50
Tipo di muro
Spessoreparete base(cm)
U0 parete
nonrivestita(W/m
2K)
U (W/m2K) parete rivestita su un lato con pannelli
GESPOL P (polistirene espanso sinterizzato)
U (W/m2K) parete rivestitasu un lato con pannelli
GESPOL PE(polistirene espanso
estruso)
U (W/m2K) parete rivestita su un lato con pannelli
GRAFITHERM(polistirene espanso sint. + grafite)
NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco su entrambi i paramenti.I valori riportati sono calcolatitrascurando l’influenza deiponti termici.
Tabella 6
fonoisolante (simbolo RW).E’ evidente che il poterefonoisolante apparente R’W siottiene da quello dilaboratorio RW sottraendo letrasmissioni laterali la cuientità è, salvo casi eccezionali,valutabile tra 3 e 5 dB.Per agevolare il non facilecompito dei progettisti inquanto segue, è riportata latabella 7 che fornisce il poterefonoisolante RW per le piùcomuni tipologie edilizie.In relazione a quanto sopra,per valutare il poterefonoisolante RW da scegliere,occorre tenere conto delletrasmissioni laterali.I valori di primo approccio delpotere fonoisolante RW dellepiù comuni tipologie edilizie,per:• strutture isolate con la
tecnica della controparte ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in lana di vetro
(densità 80 Kg/m3 circa) o lana di roccia (densità 92Kg/m3 circa)
sono riportati nella tabella 7.Si precisa infine che i valori diRW riportati nella suddettatabella, ottenuti per via teoricacon metodi di calcoloapprossimati, devono essereintesi come orientativi e nonvincolanti, anche perché non è valutabile l’influenzadella qualità della posa inopera che in acustica ha unaconsiderevole importanza.
46
Tramezzodivisorio(interno, di separazione tra unità immobiliarie tra unitàimmobiliari e vani scala)
Muraturaperimetrale
In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn blocchi di cementocellulare intonacati
In cls intonacato
A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria
In blocchi dilaterizio intonacati
49 51 52 49 51 52
50 51 52 50 51 52
50 52 53 50 52 53
51 52 53 51 52 53
52 53 54 52 53 54
55 57 58 55 57 58
57 58 59 57 58 59
52 54 54 52 54 54
53 54 55 53 54 55
53 54 55 53 54 55
53 54 55 53 54 55
54 55 56 54 55 56
54 56 56 54 56 56
8
10
12
15
20
15
20
8+8
10+8
12+8
25
30
37
38
39
40
41
43
49
52
43
44
44
45
46
47
10+30 10+40 10+50 10+30 10+40 10+50
Tipo di muro
Spessoreparete base(cm)
RwO
paretenon
rivestita(dB)
Rw (dB) parete rivestita su un lato con pannelli
GESVER (lana di vetro)
Rw (dB) parete rivestita su un lato con pannelli
GESROK (lana di roccia)
Tabella 7
NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco suentrambi i paramenti.
47
intonaco a secco isolante
RACCORDI CON TRAMEZZO
ANGOLO INTERNO ANGOLO ESTERNO
Dettagli di posa in opera
RACCORDO CON PAVIMENTO RACCORDO CON SOFFITTO
48
RACCORDO TRA PARETE RIVESTITA CON PANNELLO ISOLANTE E CONTROSOFFITTO INCLINATO IN LASTRE DI GESSO RIVESTITO
RIVESTIMENTO DELLA FALDA CON PANNELLO ISOLANTE (SISTEMI DI FISSAGGIO)
RACCORDO CON CONTROSOFFITTO RACCORDO CON SERRAMENTO
Sistema intonaco a seccoisolanteGESPOL P/GESPOL PEPosa per incollaggio
Sistema intonaco a seccoisolanteGESROK/GESVERPosa per incollaggio
Sistema intonaco a seccoisolanteGESPOL P/GESPOL PEGESROK, GESVERPosa per avvitatura
Quantità indicative permetro quadrato
49
intonaco a secco isolante
Prodotto Unità Quantità
Gespol P P, PbvGespol PE PE, PEbv
Malta adesiva PLACO - MAP
Nastro per giunti PLACO
Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid, BPB 30 Plus,BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario
Stucco pronto all’uso:Profinmix
0,33
0,50
m2
kg 2
1,40m
Kg
1,05St
ucco
e N
astr
o
Prodotto Unità Quantità
Gesrok RL, RLbvGesver VL, VLbv
Malta adesiva PLACO - MAP
Nastro per giunti PLACO
Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid, BPB 30 Plus,BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario
Stucco pronto all’uso:Profinmix
0,33
0,50
m2
kg 3
1,40m
Kg
1,05
Stuc
co e
Nas
tro
Prodotto Unità Quantità
Gespol P P, PbvGespol PE PE, PEbvGesrok RL, RLbvGesver VL, VLbv
Listelli in legno (50x30) / Profili (interasse 0,60 m)
Nastro per giunti PLACO
Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid, BPB 30 Plus,BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario
Stucco pronto all’uso:Profinmix
0,33
0,50
m2
m 2,10
Viti Punta chiodo n. 9
1,40m
Kg
1,05
Stuc
co e
Nas
tro
La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata, è di:• intonaco a secco isolante
incollato: 6 m2/h; • intonaco a secco isolante
avvitato su listelli: 4 m2/h.
NB: i suddetti dati sono daintendersi puramente indicativie suscettibili di variazioni infunzione della tipologia delcantiere.
Fornitura e posa in operadi pannelli accoppiati PLACOdel tipo:GESPOL P (negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50; 10+60) con o senza barriera al vapore. GESPOL PE (negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50) con o senzabarriera al vapore. GRAFITHERM PG(negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50) con o senzabarriera al vapore. GESVER VL (negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50) con o senza barriera al vapore. GESROK RL(negli spessori 10+30; 10+40;10+50; 10+60) con o senzabarriera al vapore fissati tramite incollaggio conmalta adesiva MAP oppureavvitati su apposita strutturaancorata direttamente al supporto.I giunti piani, orizzontali e verticali, saranno trattati con la tecnica ed i materialiPLACO (stucco e nastrod’armatura) e quant’altro
Voce di capitolato
necessario per dare il lavorofinito a regola d’arte.
La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................
Supplemento per utilizzo dilastra …… da …… mm dispessore in sostituzione deltipo BA 10.€/m2: .................
50
CONTROPARETE SU STRUTTURA Soluzione C
IntroduzioneGeneralitàImpieghi e vantaggiLimitazioni Movimentazione e stoccaggio
Componenti del sistemaLastreStruttura metallicaVitiStucchi e nastri
Tipologie di applicazione- Su profili serie 48- Su profili Omega - Guide e montanti
Criteri di posa in operaPosizionamento e fissaggio della struttura metallicaPosa e fissaggio delle lastreTrattamento dei giunti Verifica finale delle opereFinitura delle superficiSospensione dei carichi - Sospensione dei sanitari Passaggio impianti e vani tecniciCornici
Prestazioni del sistemaScelta del sistemaComportamento al fuoco• Reazione• ResistenzaIsolamento termicoCondensa Isolamento acusticoContropareti raggi XContropareti curve
Dettagli di posa in opera
Quantità indicative per metro quadrato
Voci di capitolato
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C3 Contropareti su struttura metallica
C3.1
GeneralitàLe contropareti PLACO,costituite da lastre di gessorivestito avvitate su apposititelai metallici, permettono di realizzare rivestimenti con la semplice funzione diintonaco o con la duplicevalenza di rivestimentoisolante (termico e/o acustico)e controparete che consente di mascherare gli impianti e leirregolarità del muro.La combinazione dei singolicomponenti consente diottenere un’ampia gamma di soluzioni in grado disoddisfare differenti esigenzeprestazionali.
Impieghi e vantaggiLe contropareti su strutturatrovano ideale collocazione intutta l’edilizia d’interni sianell’ambito della nuovacostruzione che dellaristrutturazione ed assicuranoomogeneità di prestazioni e di finitura alle realizzazioni.Questo tipo di soluzionebeneficia delle qualitàintrinseche dei sistemi in gessorivestito e cioè della rapidità diposa, della razionalizzazionedel cantiere, della lavorazionea secco e della riduzione deipesi sulle strutture portantioltre alla possibilità direalizzare sistemi ad altaprestazione tecnica.
LimitazioniNon vi sono particolaricondizioni limite d’impiego se non quelle di normasegnalate per le lastre di gessorivestito (es. in zone climatichesoggette a frequenti sbalzi diumidità, o comunque adelevata umidità, e per
Introduzione temperature superiori ai 49°C,mentre non ci sono particolarirestrizioni per l’applicazione incondizioni climatiche anchemolto rigide).
Movimentazione e stoccaggioI prodotti componenti sonoforniti separatamente edassemblati direttamente in sito. Questi devono essere stoccati emovimentati ciascuno secondomodalità proprie, in ogni caso sempre in luoghi asciuttied al riparo dalle intemperie(specialmente per ciò cheriguarda le lastre di gessorivestito).Non è consigliabile unostoccaggio prolungatoall’esterno.
LastreLe lastre di gesso rivestitoPLACO vengono avvitate ad un telaio metallicoappositamente predisposto; gli spessori normalmentesuggeriti per tali applicazionisono 9,5, 12,5 e 15 mm, mentre la scelta del tipo dilastra deriva da una necessitàprestazionale particolare.Nella tabella 1 sono riportatele tipologie più comuni perl’applicazione a controparete,ma a seconda dell’esigenzaprogettuale si possonoutilizzare lastre concaratteristiche e spessoridifferenti, secondo quelliindicati nelle tabelle dellaGamma prodotti. Le lastre non presentanoparticolari difficoltà di posa o di preparazione perl’applicazione. Il trattamento del giunto tralastra e lastra è inoltre
Componenti del sistema
agevolato dal particolareprofilo della lastra stessa, chepresenta un assottigliamentoin corrispondenza del bordo,appositamente previsto pertale scopo.Per le caratteristiche delle altretipologie di lastra si facciariferimento alla sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.
Struttura metallicaLa struttura PLACO èl’elemento di supporto per le lastre ed è generalmentecostituita da profili metallici.Le guide orizzontali composte da profilo ad “U” o ad “L”, posizionate sia a pavimento (guidainferiore) che a soffitto (guida superiore), costituiscono la sede perl’inserimento dei montanti. Esiste un profilo speciale,denominato guida a vertebra,che viene utilizzato per le contropareti curve.Il montante è invece il profilo a “C” che viene posto in verticale in modo tale da coprire tutta la distanza tra pavimento e soffitto, meno 1 cm. La larghezza dei montanti è leggermente inferiore a quella della guida pergarantire il perfettoassemblaggio degli stessi. Per alcuni tipi di montantesono disponibili elementi di raccordo da utilizzare per realizzare contropareti di grande altezza.Per le specifiche di prodotto si rimanda alla consultazionedel capitolo “Prodotti ed Accessori per la posa in opera” del presentedocumento.
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VitiIl fissaggio delle lastre allastruttura si esegue con le vitiautoperforanti PLACO contesta piana ed impronta acroce, mediante un avvitatore.
La forma svasata della vitepermette una penetrazioneprogressiva senza provocaredanni al rivestimento dellalastra. Il trattamentosuperficiale delle viti PLACO assicura la lororesistenza di almeno 24 orealla prova di immersione innebbia salina.La lunghezza delle viti devecorrispondere allo spessoretotale delle parti da avvitaremaggiorato di 1 cm per ilfissaggio su supporti metallici e di 2 cm per supporti in legno.
Intonaci e nastriGli intonaci per giunti PLACO sono disponibili in unavasta gamma che li differenziaper tempo di lavorabilità,tipologia di clima, tipo dicantiere, e consentel’individuazione del prodottocorretto per ciascuna
condizione applicativa.Anche per ciò che riguarda inastri di rinforzo, la gammaPLACO offre ampia possibilitàdi scelta in relazione al tipo di armatura del giunto che siintende effettuare, disponendodi nastri in carta microforata,in fibra di vetro adesiva, infeltro di vetro, nonché nastri incarta speciale armata per laprotezione degli spigoli edangolari metallici.
Per ulteriori approfondimentiin merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per la posa in opera” di questo documento.
- Su profili serie 48
- Su profili Omega (tassellati direttamente alsupporto)
- Guide e montanti (a norma UNI o DIN)
Prima di iniziare le operazionidi posa in opera della strutturametallica, è necessario tracciarela posizione della contropareteda eseguire. Poi, per ilfissaggio dei profili, si procedecome di seguito indicato, inmaniera differente a secondadel tipo di opera da realizzare.
Posizionamento e fissaggiodella struttura metallica• Lastre avvitate su profili tipo
serie 48Il telaio di supporto per ilfissaggio delle lastre si
Criteri di posa in opera
Tipologie di applicazione
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contropareti su struttura
Tipo di lastra Caratteristica Spessori
PLACOLAST BA 10, 13, 15 e 18 Standard Rispettivamente 9,5 12,5 15 e18 mm
PLACOFLAM PPF BA 13 e 15 Alta resistenza al fuoco Rispettivamente 12,5 e 15 mm
PLACOMARINE PPM BA 13 Alta resistenza all’umidità 12,5 mm
PLACOVAPOR PPV BA 10 e 13 Con barriera al vapore Rispettivamente 9,5 e 12,5 mm
PLACODUR PHD BA 13 Alta resistenza agli urti 12,5 mm
LISAPLAC M0 BA 13 e 18Standard con caratteristiche
Rispettivamente 12,5 e 18 mmdi reazione al fuoco classe 0
LISAFLAM M0 BA 13 e 15Alta resistenza al fuoco
Rispettivamente 12,5 e 15 mme classe 0 di reazione
LASTRE PLACO rivestite con lamina di piombo 12,5 mm spessore della lastra +CON PIOMBO PPF 13 Pb disponibile in spessori vari 0,5-1-1,5-2-3/10 di piombo
Tabella 1
realizza utilizzando profilidella serie 48opportunamente scelti emontati (per specifichetecniche sulle tipologie deiprofili si rimanda alla sezionedi questo documento “Prodotti ed accessori per laposa in opera”) - (fig. A).La prima operazione èl’individuazione del sistema più idoneo di ancoraggio allaparete. Se si è in presenza di un muro omogeneo si useràun sistema di fissaggio che non necessita di regolazione(es. CAV - ad interasse 120 cm -, STIL PRIM, ancorati contasselli da scegliere in funzionedel supporto). Se il muropresenta invece irregolarità, sidovrà utilizzare una staffaregolabile.Una volta scelti gli accessoriidonei per l’ancoraggio aparete, si procederà fissando apavimento la guida a U 30x28o 28x19 mm e inserendoviverticalmente i montanti a Crispettivamente da 27x48 e18x48 mm. Per il fissaggio meccanicodella guida a pavimento sifaccia riferimento alletipologie descritte nelparagrafo “Lastre avvitate suguide e montanti”.Una volta terminatal’operazione di montaggio dei profili si procede con il fissaggio delle lastre, comepiù avanti descritto.
• Lastre avvitate su profili tipoOmega
In questo caso il supporto peril fissaggio delle lastre sirealizza tassellandodirettamente al muro, orizzontalmente o verticalmente, un profilo ditipo Omega (fig. B). Il tipo di
tassello varia in funzione delsupporto mentre l’interasse è di 60-70 cm. Nel caso di profili posati inverticale, bisogna prevedere apavimento idoneo profilo ad “L” o “U”. L’interasse traprofilo e profilo è 40-50-60 cm,e questa misura dipende dalledimensioni della lastrautilizzata. Una volta terminatal’operazione di ancoraggio dei profili al muro, si procedecon il fissaggio delle lastrecome più avanti descritto.
• Lastre avvitate su guide emontanti
Utilizzando profili guida e profili montantiopportunamente assemblati, si realizza il telaio di supportoper il fissaggio delle lastre(fig. C).
- Posa della guida a pavimento(guida inferiore)
La guida metallica deve essere fissata al suolomeccanicamente con tasselli adespansione, chiodi a sparo oviti autoperforanti, ogni 70 cm(fig. D).La posa della guida inferiore sipuò eseguire su:Soletta in calcestruzzo grezzoutilizzando chiodi a sparo o tasselli ad espansione.Ai fini della protezione dainfiltrazioni d’acqua, durantela posa dei pavimenti, è necessario interporre unamembrana impermeabilizzantedi feltro bitumato o dipolietilene, in modo darivestire la guida e la basedella lastra. La stessa tecnicaprotettiva va adottata nei casi di posa, anche supavimento finito, in bagni e cucine.
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F530o
FH500
CR4
Figura A
profiload Omega
profilo ad L
Figura B
montante a “C”
guida ad “U”
Figura C
Pavimenti finitiSi utilizzano adesivi, tasselli ad espansione o chiodi a sparo (fig. E).
Pavimento in legnoSi utilizzano viti autoperforanti,chiodi d’acciaio o adesivi.
Tra le operazioni supplementarida prevedere vi è l’inserimentodi:a) membrana
impermeabilizzante in feltrobitumato o di polietilene tra la guida inferiore ed ilpavimento, in modo darivestire la guida e la basedella lastra, ai fini dellaprotezione da infiltrazionid’acqua, nei casi di posa inlocali quali bagni e cucine;
b) nastro monoadesivo obiadesivo PLACO inpolietilene espanso a cellulechiuse da applicare su tuttoil perimetro della strutturametallica, ai fini di eliminarela possibile presenza di pontiacustici, dovuti allatrasmissione di rumoriattraverso le strutturedell’edificio.
- Posa della guida a soffitto(guida superiore)
Il fissaggio della guidasuperiore si effettua, in basealla tipologia del supporto, con le stesse tecniche indicateper la posa della guidainferiore, eccetto i casi diposizionamento su:Controsoffitti in gesso rivestitoPLACO, su cui si utilizzanoa) viti autoperforanti
in corrispondenza della struttura metallica del controsoffitto;
b) ancorette a scatto fissatedirettamente sulla lastra delcontrosoffitto;
Solai ad elementi cavi su cui siutilizzanoa) ancorette a scatto (fig. F).
Nel caso di raccordo concontrosoffitto PLACO e qualorafosse richiesta al sistema unaspecifica prestazione acustica,si consiglia di eseguire ilmontaggio della controparetesino al solaio, interponendo trai supporti e le guide (inferioree superiore) un nastro dipolietilene espanso a cellulechiuse, densità 30 Kg/m3 ca.,facente parte della gammadegli accessori PLACO. Il fissag-gio con pistola sparachiodi nondeve essere eseguito su:a) supporti contenenti
canalizzazioni;b) travi in calcestruzzo;c) strutture precompresse;d) in fissaggi sottoposti a
trazione.
- Posa dei montantiI montanti, determinati dalsistema di posa in opera scelto,devono avere una lunghezzauguale alla distanza tra guidainferiore e superiore ridotta di1 cm per facilitarne la posa.Si inseriscono verticalmentenelle guide, precedentementefissate a pavimento e asoffitto, orientati nello stessosenso con interasse variabile da 40 a 60 cm.
Per agevolare la successivaoperazione di fissaggio dellelastre, riportare a pavimento e soffitto l’asse dei montanti.
Posa e fissaggio delle lastreLe lastre PLACO, posizionatecon il lato maggiore parallelo ai montanti (posa verticale), si solidarizzano alla strutturametallica con le apposite viti autoperforanti (vedere
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contropareti su struttura
Dispositivo adespansione
Chiodo
Figura D
Figura E
Figura F
“Prodotti ed Accessori per la posa in opera”) - (fig. G). La loro lunghezza deve esserepari alla distanza trapavimento e soffitto meno 1 cm da lasciare alla base per facilitarne l’operazione di posa. La congiunzione delle lastre deve avvenire sempresecondo il tipo di montanteutilizzato, sulla mezzeriadell’ala o del dorso delmontante stesso. Nel caso di contropareti a due o più lastre, i giunti delsecondo strato e dei successivivanno sfalsati rispetto a quellidel precedente.Si sconsiglia nelle contropareti a paramento semplice, l’usodelle lastre di spessoreinferiore ai 12,5 mm (NormaUNI n. 9154 parte prima).
L’eventuale inserimento dicanalizzazioni tecniche(impianto elettrico e/oidraulico) e/o di materialeisolante, deve avvenire primadi applicare le lastre.
Il fissaggio delle lastre si esegue sempre incorrispondenza dei profilimetallici utilizzando le viti autoperforanti comemostrato nelle figure H ed I.I punti di fissaggio devono essere a 1 cm dai bordilongitudinali e a 1,5 cm dai bordi trasversali, distanziati tra loro al massimo di 30 cm percontropareti con una lastra (fig. M). Le contropareti a due o piùlastre, richiedono un fissaggio delle prime lastre più rado (interasse viti ca. 120 cm sui montanti e 60 cm sulle guide) - (fig. N).
Allo scopo di garantireuna maggiore resistenzameccanica, le teste delle viti,ad avvitatura ultimata, devonopresentarsi a filo, rispetto allasuperficie delle lastre,condizione che andrà adagevolare la successivaoperazione di stuccatura.Il fissaggio delle lastre di gesso
rivestito a qualsiasi elementodi supporto deve sempre essere eseguito nel sensolastra-supporto (fig. L).
Trattamento dei giuntiUltimata la posa in opera dellelastre, i sistemi PLACOprevedono il trattamento deigiunti, eseguito con la
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1 cm
Figura G
Figura H
NO SI
Figure I, L
I L
tecnica ed i prodotti previsti atale scopo.Questa operazione ha laprecisa funzione di:• mascherare i giunti rendendo
esteticamente omogenea larealizzazione
• garantire la continuità delleprestazioni meccaniche delsistema
• predisporre le superfici alle opere di finitura(tinteggiature, tappezzerie,piastrelle).
Il trattamento dei giunti tra lastre adiacenti con bordilongitudinali assottigliati,eseguito con nastrod’armatura, viene fatto secondo la tecnica e l’utilizzodei prodotti della gammaPLACO rispondenti allecaratteristiche più idonee al tipo di opera da realizzare.Questa operazione prevedel’esecuzione in quattro tempidiversi, mantenendo invariatol’intonaco scelto:
0) se si utilizza il nastro in cartaoppure in feltro di vetro sieffettua un primoriempimento del giunto perfavorirne l’adesione;
1) incollaggio del nastro dirinforzo;
2) copertura del nastro con riempimentodell’assottigliamento dei bordi;
3) prima rasatura di finitura del giunto;
4) eventuale seconda rasaturadi finitura del giunto (fig. O).
Verifica finale delle opereL’aspetto superficiale dellalastra deve essere tale da permettere l’applicazione delle successive opere difinitura previste. In particolare le superfici del rivestimento a seccodevono essere lisce e senzapolvere.La verifica della planaritàgenerale si fa applicando sulla
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contropareti su struttura1,
5 cm
1 cm
30 c
m
Figura M
30 cm
60 cm
120 cm
30 cm
Figura N Figura O
Lastra di gesso rivestito PLACO
Nastro d’armatura
Bordi assottigliati
Teste di viti
Fasi di incollaggio
Fasi di finitura
Placorapido Varioo Placojoint 2 “0”o Profinmixo BPB 30 Pluso BPB 60 Pluso BPB 90 Plus
{
Muro di supporto
••
superficie della realizzazionefinita un regolo di 200 cm di lunghezza e muovendolo in tutte le direzioni: lo scartotra il punto più sporgente equello più rientrante non devesuperare i 5 mm. La planarità locale si verificaapplicando sulle superfici dellelastre, in corrispondenza deigiunti, un regolo di 20 cm dilunghezza: lo scarto tra idislivelli non deve esseremaggiore di 1 mm. La tolleranza di verticalità,misurata su un’altezza di 250 cm, non deve esseresuperiore a 5 mm.
Finitura delle superficiUna volta eseguito iltrattamento dei giunti, e soprattutto ad essiccazionedello stucco avvenuta (la tempistica dipende dal tipo di stucco utilizzato), previa pulizia delle superfici da polvere e residui, si verificache l’opera sia pronta a ricevere il trattamento di finitura previsto. E’ opportuno in tal senso chelo stucco sia completamenteasciutto in modo da evitare che subisca un ritiro ecomprometta, anche a distanzadi tempo, l’omogeneità di resa della finitura stessa.Le superfici delle lastre di gessorivestito PLACO sono idonee a ricevere diversi tipi di finitura(come pittura, carte da parati e rivestimenti ceramici)seguendo le indicazioni per l’applicazione relative a ciascuna tipologia (vedi depliant TRAMEZZIPLACO nella sezione “Finitura delle superfici”).Per tipi di finiture non previstinelle schede di prodotto o per applicazioni particolari,
si prega consultare il nostroServizio Tecnico.
Sospensione dei carichi -Sospensione dei sanitariLe contropareti PLACO sustruttura prevedono lasospensione dei carichi secondoi criteri normalmente seguitiper le realizzazioni in lastre di gesso rivestito. I carichisospesi leggeri si applicano conla tecnica consueta, medianteappendiquadri e tasselli percarichi leggeri, mentre per icarichi medio-pesantil’ancoraggio dovrà essereeffettuato direttamente sulmontante della strutturametallica, in modo davincolarlo su un supportorinforzato, o direttamente allamuratura, se la controparete
è costituita da profili serie 45 o 48 e con profili ad Omega(tabella 2).Se in fase di progetto sono giàprevisti carichi di una certaentità, è possibile predisporregià durante il montaggio dellacontroparete, supportisupplementari su cui vincolare i carichi. Per ciò che concerneinvece la sospensione deisanitari, PLACO propone unatecnologia specifica cheprevede di fissare:• tutti i tipi di apparecchi
sospesi conformi alle normeeuropee;
• tutti i tipi di canalizzazioni di alimentazione (acqua caldae fredda);
• tutti i tipi di canalizzazioni di evacuazione (acque nere e bianche).
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CARICHI DI SICUREZZA DEI TASSELLI PIÙ USUALI
Kg ≤ 15
CARICHI LEGGERI(quadri, lampade,
battiscopa, interruttori, tubi rigidi e binari per tende)
CARICHI MEDI(mensole, armadietti)
eCARICHI PESANTI
Kg ≤ 40
Appendiquadri Tassello in nylon
Tassello ancorato direttamente alla muratura
Tassello in acciaio Tassello in nylon
Ancoretta a scatto
GAMMA DI VITI UTILIZZABILI
Vite a testa tonda Vite a testa fresata Vite a gancio
Vite a occhiello Vite a squadra Vite senza testa
Tabella 2
Gli apparecchi sanitari, fissatisulla traversa alta del supporto, possono essereapplicati:a) su pavimenti grezzi o finiti;b) ad altezza standard o non
(bambini, handicappati).
• Supporto per lavabo sospesoL’elemento è costituito da untelaio in acciaio zincato 20/10privo di saldature composto dadue traverse verticali e duetraverse orizzontali, testato acarico statico di 200 kg sulsanitario di riferimento. Il telaiodi supporto è preassemblato econsente per mezzo di unadoppia piastra in acciaiozincato mobile nei due sensi discorrimento di rispettarequalsiasi interasse dei perni disospensione ed è completo dipiastre di fissaggio per profilomontante a C 50/55/75/100 (Fig. P).
• Supporto per bidet sospesoL’elemento è costituito da untelaio supporto in acciaiozincato 20/10 privo di saldaturecomposto da due traverseverticali e due traverseorizzontali, testato a caricostatico di 400 kg sul sanitario diriferimento. Il telaio di supportoè preassemblato e consente permezzo di una doppia piastra inacciaio zincato mobile nei duesensi di scorrimento di rispettarequalsiasi interasse dei perni disospensione ed è completo dipiastre di fissaggio per profilomontante a C 50/55/75/100 (Fig. Q).
• Supporto per WC sospesoL’elemento di supporto per vasosospeso con cassetta interna ècostituito da un telaio in acciaiozincato 20/10 privo di saldaturecomposto da due traverse
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contropareti su struttura
Figure P, Q, R
P
Q
R
verticali e tre traverseorizzontali ed è testato a caricostatico di 400 kg sul sanitario di riferimento. Il telaio disupporto è preassemblato econsente per mezzo di unadoppia piastra in acciaio zincatomobile nei due sensi discorrimento di rispettarequalsiasi interasse dei perni disospensione ed è completo dipiastre di fissaggio per profilomontante a C 50/55/75/100 (Fig. R).
Passaggio impianti e vanitecniciTutte le contropareti realizzatecon i sistemi PLACOpermettono l’inserimento di eventuali canalizzazionitecniche previste dalle esigenze progettuali. Imontanti utilizzati perrealizzare le controparetiPLACO sono dotati di fori asolatiper consentire il passaggiodelle parti impiantistiche.L’intercapedine tecnica consente la distribuzione delleguaine elettriche e dei tubi perl’alimentazione e l’evacuazioneverticale ed orizzontale deifluidi, la cui introduzione deveavvenire prima della chiusuradella controparete. Nell’ambitodelle costruzioni è semprenecessario creare degli spazitecnici per il passaggio degliimpianti. I sistemi PLACO percontropareti, oltre a consentire la creazione di vani tecnici, permettono diisolare acusticamentel’impiantistica installata,prevedendo l’inserimento dimateriale isolante nello spaziotra montante e montante (fig.S, T). L’inserimento delle scatoleelettriche in una contropareterealizzata con i sistemi PLACOrisulta particolarmenteagevole; con l’ausilio di una
fresa a tazza si eseguonofacilmente sulle lastre i fori di installazione dellescatole, in cui applicare presee/o interruttori (fig. U).
CorniciAnche nel caso delle contropareti su struttura, lacongiunzione con i soffitti può essere mascherata con le apposite cornici PLACOcomposte, come le lastre, di
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Figure S, T
Figura U
produttore (per ulteriorichiarimenti si prega diconsultare il nostro ServizioTecnico).
Comportamento al fuoco • ReazioneUtilizzando le lastre PLACOomologate come di seguitodescritto, è possibile soddisfarela richiesta di classe di reazioneal fuoco 1 o 0 (rispettivamentemateriale non infiammabile eincombustibile) a seconda della necessità.La lastra PLACO BA neglispessori 9,5, 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del
•
• •
• •
• • •
• •
•
Tipo per protezioneper trattamento per trattamento per trattamento
di controparete antincendiodi isolamento di isolamento di finitura
acustico termico
Lastra avvitata sustruttura OMEGA
Lastra avvitata sustruttura costituitada profili F530 e guida ad L (vedi certificazione
di riferimento)
(vedi certificazionedi riferimento)
(vedi certificazionedi riferimento)
Lastra avvitata suguida e montantida 50 mm
Lastra avvitata suguida e montantida 50 mm e lanaminerale
“n” lastre avvitatesu guida emontanti e lanaminerale
“n” lastre avvitatesu strutturametallica posata inmodo da formareuna doppiaossatura parallela
un’anima in gesso.Per la posa in opera si procedeseguendo la tecnica PLACO(per ulteriori specifiche sirimanda alla consultazione deldepliant Tramezzi, sezione“Cornici”).
Scelta del sistemaLe contropareti realizzate conil sistema PLACO, oltre adassolvere le normali funzioni di rivestimento, rispondonoperfettamente alle esigenzeprestazionali richieste:• comportamento meccanico• protezione al fuoco• isolamento acustico e/o
termicoIl sistema per controparetiPLACO è oggetto di certificatidi prova conseguiti presso iprincipali laboratori nazionali e internazionali legalmentericonosciuti (G. FERRARIS, C.S.I., IstitutoGiordano, Roma CapannelleMinistero degli Interni,C.S.T.B.).La controparete su strutturaPLACO da realizzare saràindividuata in funzione deltipo di applicazione.Le soluzioni possono essereindividuate combinando in modo diverso gli elementicostituenti, ed in particolarmodo operando sullo spessoredelle lastre, sul numero e sulla loro natura, sul tipo e dimensione della strutturametallica, sull’eventualeinserimento di materialeisolante (tabella 3).
NB: Si tenga presente cheladdove è necessario produrreomologazione del materiale, lascelta dovrà orientarsi sulletipologie certificate dal
Prestazioni del sistema
61
contropareti su struttura
Tabella 3
26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe 1 per uso parete e controsoffitto.La lastra PLACO PPF neglispessori 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe 1 per uso parete e controsoffitto.La lastra LISAPLAC BA M0negli spessori 12,5 e 18 mm,sottoposta a prove di reazione al fuoco come da D.M. del 26/6/84, haottenuto l’omologazione daparte del Ministero dell’Internoin classe 0 per entrambe le facce.
La lastra LISAFLAM BA M0negli spessori 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe0 per entrambe le facce.
• Resistenza Le soluzioni PLACO percontropareti sono oggetto dicertificati di prova eseguitipresso laboratori nazionalilegalmente riconosciuti (C.S.I.,Istituto Giordano, CSE RomaCapannelle, Ministero degliInterni). Qualora le esigenzeprogettuali richiedessero larealizzazione di unacontroparete REI, si puòutilizzare la certificazionePLACO descritta in tabella 4.
La tipologia e lo spessore del rivestimento in lastre digesso rivestito PLACO vannodeterminati in funzione dellaclasse di resistenza richiesta.Al fine di ottenere unaspecifica prestazione distabilità delle strutture (R) sipuò fare anche riferimento alla Circ. 91/61, non essendospecificate le modalità di posadel rivestimento a lastre ingesso rivestito.La tabella 2 della circolarefornisce le indicazioni perricavare la tipologia e lospessore minimo della parete,mentre la tabella 5 quelle perindividuare lo spessore di lastredi gesso rivestito da utilizzare.La dichiarazione di conformitàalla Circ. 91 deve essere anchein questo caso compilata
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Tipologia REI Certificato N° Descrizione
CSI/001/89/CFdel 02.02.89
Muratura in laterizi forati da 80 mm di larghezza intonacata su entrambi i lati con 10 mm di intonaco, rivestita medianteCONTROPARETE PLACO CP 65/F530 L costituita da:• una lastra di tipo antincendio da 15 mm di spessore; • struttura metallica in profili di acciaio zincato costituita
da guide ad L e montanti tipo F 530;• giunti trattati con stucco Placo e nastro di rinforzo;• lana minerale dello spessore di 40 mm e 35 kg/m3 di densità.
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Istituto GiordanoN. 142761/2149RF
del 20.09.00
Muratura in laterizi forati da 80 mm di larghezza intonacata su entrambi i lati con 10 mm di intonaco, rivestita medianteCONTROPARETE PLACO CP 65/50 costituita da:• una lastra di tipo antincendio da 15 mm di spessore; • struttura metallica in profili di acciaio zincato costituita
da guide e montanti da 50 mm di larghezza;• giunti trattati con stucco Placo e nastro di rinforzo.
120
Tabella 4
600 600
CSI/032/88/CFdel 02.12.88
Muratura in laterizi forati da 80 mm di larghezza intonacata su entrambi i lati con 10 mm di intonaco, rivestita medianteCONTROPARETE PLACO CP 65/50 L costituita da:• una lastra di tipo antincendio da 15 mm di spessore; • struttura metallica in profili di acciaio zincato costituita
da guide e montanti da 50 mm di larghezza;• giunti trattati con stucco Placo e nastro di rinforzo;• lana minerale dello spessore di 30 mm e 40 kg/m3 di densità.
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600 600
600 600
Per indicazioni e soluzioni specifiche in tema di Antincendio si consulti direttamente il Servizio Tecnico PLACO.
È facoltà del Produttore rilasciare dichiarazione di conformità delle lastre prodotte negli stabilimenti BPBItalia a prescindere dal loro nome commerciale, in funzione di quanto indicato nella Lettera del Ministerodegli Interni protocollo n. 7693 del 2/06/1998.
e sottoscritta da tecnico iscrittoall’albo (per ulteriorichiarimenti a riguardo si pregaconsultare il nostro ServizioTecnico).
Isolamento termicoPer determinare il flusso dicalore che attraversa unastruttura in regime stazionariooccorre determinare la suatrasmittanza termica (simboloU, unità di misura W/m2K).
La trasmittanza termica è data da:
1U = -------------
Rt
siDove Rt = ∑ ------------- + RI (1)
λi
Nella formula (1):
si∑ ------------- (m2K/W)
λi
è la somma delle resistenzetermiche dei vari strati “i“ checostituiscono la parete,ciascuno di spessore “si“ (inmetri) e conduttività termicautile (W/mK).RI è la somma delle resistenzetermiche liminari (m2K/W).I valori di primo approcciodella trasmittanza termica,delle più comuni tipologieedilizie, per:• strutture isolate con la
tecnica della controparete ingesso rivestito a strutturametallica, con all’internopannelli semirigidi in lana divetro o lana di roccia
sono riportati nella tabella 5.Nei calcoli, i valori delle conduttività termiche utili,
63
contropareti su struttura
Tramezzodivisorio(interno, di separazione tra unità immobiliari e traunitàimmobiliari e vani scala)
Muraturaperimetrale
In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn blocchi di cementocellulare intonacati
In cls intonacato
A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria
In blocchi dilaterizio intonacati
0,562 0,490 0,562 0,490
0,523 0,460 0,523 0,460
0,497 0,440 0,497 0,440
0,381 0,346 0,381 0,346
0,328 0,302 0,328 0,302
0,521 0,458 0,521 0,458
0,475 0,422 0,475 0,422
0,435 0,391 0,435 0,391
0,411 0,371 0,411 0,371
0,394 0,357 0,394 0,357
0,356 0,326 0,356 0,326
0,328 0,302 0,328 0,302
0,289 0,269 0,289 0,269
8
10
12
15
20
15
20
8+8
10+8
12+8
25
30
37
2,020
1,766
1,652
0,883
0,713
2,358
2,165
1,295
1,182
1,119
0,989
0,908
0,766
M 50 + LV 40 M 75 + LV 60 M 50 + LR 40 M 75 + LR 60
Tipo di muro
Spessoreparete base(cm)
U0 parete
nonrivestita(W/m2K)
U (W/m2K) parete rivestita su un lato con una controparete realizzata con una lastra da 12,5 mm di spessoreavvitata su guide e montanti con
inserito nell’intercapedine uno strato di materiale isolante (lana di vetro)
avente densità 15 kg/m3
U (W/m2K) parete rivestita su un lato con una controparete realizzata con una lastra da 12,5 mm di spessoreavvitata su guide e montanti con
inserito nell’intercapedine uno strato di materiale isolante (lana di roccia)
avente densità 40 kg/m3
NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco suentrambi i paramenti.
Tabella 5
sono stati dedotti dalla NormaUNI 10351 e precisamente:• pannelli semirigidi in lana
di vetro densità 20 kg/m3
circa e in lana di rocciadensità 40 kg/m3 circa, λ utile = 0,043 W/mK allatemperatura media di 20°C;
• pannelli in polistireneespanso sinterizzato densità15 kg/m3 circa, λ utile = 0,045W/mK, alla temperaturamedia di 20°C;
• pannelli in polistireneespanso estruso senza pelledensità 30 kg/m3 circa, λ utile = 0,041 W/mK, allatemperatura media di 20°C;
• pannelli rigidi in lana di vetro densità 85 kg/m3 circae in lana di roccia densità 100 kg/m3 circa, λ utile =0,038 W/mK, allatemperatura media di 20°C.
Per le tipologie di controparetesu struttura metallica è statotenuto conto dei ponti termicidovuti ai profili dell’orditura.Per le numerose ipotesisemplificative fatte, i valoridelle trasmittanze termicheriportati nella tabella devonointendersi orientativi e nonvincolanti.
CondensaI problemi dovuti alla presenzadi acqua nelle pareti degliedifici sono gravi e molteplici e sono legati a:• umidità residua nei materiali
da costruzione;• risalita per capillarità dal
terreno;• infiltrazioni di acque
meteoriche, o dovute aperdite di tubazioni;
• condensazione del vaporeacqueo, sia sulle superficiinterne che all’interno dellepareti perimetrali (condenseinterstiziali).
I danni che derivano dallacondensazione di vaporeacqueo per la condensasuperficiale sono macchie,deterioramento delle finiture e muffe (queste ultime a loro volta sono causa dicattivi odori e di allergie),mentre per la condensainterstiziale sono ildeterioramento dei materiali e la perdita delle prestazionitermiche degli isolanti, in quanto l’acqua è molto più conduttrice dell’aria di norma contenuta in questiprodotti.
Il problema della formazionedi condensazione del vaporeacqueo, superficiale edinterstiziale, è trattato nellaNorma UNI 10350, in ipotesisemplificatrici che peròforniscono in genere risultatiapprossimati ma prudenziali.Alla base della diffusione del vapore all’interno dellepareti perimetrali sta ladifferenza, tra ambienteinterno ed ambiente esterno,della pressione parziale delvapore stesso contenutonell’aria umida.Nell’ambiente interno talepressione è, nella stagioneinvernale, più elevata per lamaggiore temperatura dell’aria interna, per cui si ha la naturale tendenza delvapore a migrare versol’ambiente esterno, il qualeattraversando i varicomponenti che costituisconole pareti riduceprogressivamente la suapressione parziale.Quando tale pressioneeguaglia quella di saturazione,sia sulla superficie cheall’interno delle pareti, si haformazione di condensa
con i danni precedentementecitati.
La Norma UNI 10350 fornisce leprocedure per:• il calcolo della temperatura
minima superficiale interna“θsi” dei componenti ediliziin modo tale da evitare valoricritici della pressione delvapore in corrispondenza didette superfici;
• la previsione della condensainterstiziale dovuta alladiffusione invernale delvapore e della relativarievaporazione nella stagioneestiva.
Qualora sia previsto unisolamento dall’interno conuna controparete realizzata sustruttura metallica, occorreosservare le seguentiindicazioni:• utilizzare lastre di gesso
rivestito protette con laminadi alluminio avente funzionedi barriera al vapore;
• dimensionare lo spessoredell’isolante in modo daavere una temperatura dellasuperficie interna a vista non inferiore a quellaminima “θsi” calcolata inbase alla Norma UNI 10350sopracitata.
Uso della barriera al vapore(lastra Placovapor)Qualora fosse necessariofornire un elemento dotato dibarriera al vapore, saràopportuno applicare lastre ditipo Placovapor, avvitate sustruttura metallica. L’utilizzo diquesto tipo di lastra saràintegrato dall’inserimento dimateriale fibroso nello spaziotra montante e montante. Intaluni casi, per assicurare lacontinuità della barriera al
64
vapore (interrotta in prossimità del giunto e dellaforatura delle viti), si può posareun secondo strato di lastre,rigorosamente a giunti sfalsati,in modo da ripristinarel’integrità del paramento.La struttura metallica dovràessere inoltre opportunamentedistanziata dal muro disupporto, in modo da evitareil contatto tra i due elementi; lefunzioni di separazione eisolamento potranno esseresvolte da uno strato aggiuntivodi materiale isolante interpostotra parete perimetrale edorditura: la continuitàdell’isolamento assicura infattiche non vi sia trasmissionetermica tra parete fredda eprofilo metallico (e quindi, traparete da isolare e lastra) - (fig. V).
Isolamento acusticoLe contropareti in gessorivestito PLACO appartengonoalla categoria delle strutturemultiple che, per effetto dellevariazioni d’impedenzaacustica nel passaggio delleonde sonore attraverso i varistrati e del possibilesmorzamento reciproco traloro esercitato, offronogeneralmente prestazionisuperiori a quelle previste dalla“legge della massa”.Le contropareti PLACO sonoutilizzate per aumentarel’isolamento acustico dei muriperimetrali esistenti, diseparazione d’alloggi e di vanitecnici (vani accessori, cavedi,ecc.).Gli alti livelli di isolamentoacustico raggiungibili con
65
contropareti su struttura
Tramezzodivisorio(interno, di separazione tra unità immobiliari e traunitàimmobiliari e vani scala)
Muraturaperimetrale
In mattoni foratiintonacati
In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacati
In blocchi di cementocellulare intonacati
In cls intonacato
A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria
In blocchi dilaterizio intonacati
8
10
12
15
20
15
20
8+8
10+8
12+8
25
30
37
38
39
40
41
43
49
52
43
44
44
45
46
47
M 50 + LV 40 M 75 + LV 60 M 50 + LR 40 M 75 + LR 60
Tipo di muro
Spessoreparete base(cm)
Rw0parete
nonrivestita
(dB)
Rw (dB) parete rivestita su un lato conuna controparete realizzata con una
lastra da 12,5 mm di spessore avvitata su guide e montanti con inserito
nell’intercapedine uno strato di materiale isolante (lana di vetro)
avente densità 15 kg/m3
Rw (dB) parete rivestita su un lato conuna controparete realizzata con una
lastra da 12,5 mm di spessore avvitata su guide e montanti con inseritonell’intercapedine uno strato di
materiale isolante (lana di roccia) avente densità 40 kg/m3
NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco suentrambi i paramenti.
Tabella 6
Lastra Placovapor
Lastra Placolast
Muratura di supporto
Strati di isolante
Figura V
57 (c)62 (c)*
(c) risultato supportato da prova eseguita presso laboratorio autorizzato. Per costruire unasoluzione conforme è necessario attenersi alle caratteristiche di montaggio riportate sul certificato.
* con 2 lastre di rivestimento.
55 53 55
54 55 54 55
54 56 54 56
55 56 55 56
56 57 56 57
59 61 59 61
60 62 60 62
56 58 56 58
56 58 56 58
56 58 56 58
57 59 57 59
57 59 57 59
58 60 58 60
G_0009_Contro07_P_51_73:C_0482_Placo_ControPar_C31 4-05-2007 12:16 Pagina 65
i sistemi di rivestimento PLACOpermettono di intervenire inlocali adibiti a salecinematografiche, conservatori,discoteche, com’è possibileverificare dalla tabella 6precedentemente riportata.La normativa sull’inquinamentoacustico (Legge 447/95 e D.P.C.M.5.12.97) impone l’adozione diadeguati interventi acusticipassivi, cioè di tecniche emateriali in grado di ridurre latrasmissione del rumore.Per quanto riguarda le paretidi separazione tra diverse unitàimmobiliari, occorre utilizzarestrutture in grado di rispettarei limiti imposti per il poterefonoisolante apparente.
Tale grandezza (simbolo R’W) sidetermina con misure in operae quindi tiene conto anchedelle cosiddette trasmissionilaterali.Se invece la misura vieneeseguita in laboratorio, dovenon ci sono trasmissionilaterali, la grandezza che sidetermina è il poterefonoisolante (simbolo RW).È evidente che il poterefonoisolante R’W si ottiene daquello di laboratorio RWsottraendo le trasmissionilaterali la cui entità va valutatain funzione dei giunti e deicollegamenti realizzati tracontroparete, parete disupporto, pavimento, soffitto epareti adiacenti.Utilizzando soluzionitecnicamente valide, una stimadi massima delle perditedovute alle trasmissioni lateraliè di circa 5-8 dB.Per agevolare il non facile compito dei Progettisti inquanto segue, è riportata la tabella 6 che indica i valoridi potere fonoisolante RW per
le più comuni tipologie edilizie.In relazione a quanto sopra, per valutare il poterefonoisolante RW da scegliere,occorre tenere conto delletrasmissioni laterali.I valori di primo approccio delpotere fonoisolante RWdelle più comuni tipologieedilizie, per:• strutture isolate con la
tecnica della controparete ingesso rivestito a strutturametallica, con all’internomanufatti in lana di vetro(dens. 15-20 kg/m3 circa) olana di roccia (dens. 40 kg/m3
circa)sono riportati nella tabella 6.Si precisa infine che i valori diRW riportati nella suddettatabella, ottenuti per via teoricacon metodi di calcoloapprossimati, devono essereintesi come orientativi e nonvincolanti anche perché non èvalutabile l’influenza dellaqualità della posa in opera chein acustica ha unaconsiderevole importanza.
Contropareti Raggi X Per realizzare le controparetidi protezione antiradiazione si utilizzano lastre Placo da12,5 mm di spessore e 60 cm dilarghezza accoppiate, su richiesta, ad una lamina di piombo di spessore variabileda 0,5 a 3 mm.Le lastre così accoppiate edavvitate alla struttura metallicamediante le apposite vitiPLACO, costituiscono il lato del tramezzo esposto alleradiazioni dei raggi X. Su ogni giunto verticale tralastre ed in corrispondenza deicollegamenti con pareti,finestre, angoli, bisognaprevedere una striscia dilamina di piombo a tutta
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Lastra Rigipscon piomboX-RAY RF 13 Pb
Malta AdesivaRIGIPS
Muratura di supporto
Lamina di piombo
Figura W
contropareti su struttura
altezza, avente lo stessospessore di quella accoppiataalle lastre e di 10 cm dilarghezza, in modo daschermare i giunti, la testadelle viti e gli eventualiimpianti tecnici come indicatonella figura W.La stessa operazione si deveeseguire qualora le lastre sianofissate alle guide a pavimentoe a soffitto.Il secondo strato di lastre puòessere incollato al primomediante malta adesiva PLACOMAP.
Contropareti curveLe contropareti curverealizzate con il sistema PLACOtrovano applicazione in tuttigli ambienti in cui le esigenzeprogettuali prevedono larealizzazione di forme curveper la valorizzazionedell’elemento creativo,compositivo e dimovimentazione d’interni.I criteri di posa in opera dellecontropareti curve seguono le regole generali dei sistemiPLACO.Per le guide, a pavimento e asoffitto, si utilizzano le guide avertebra appositamentestudiate.I montanti si inserisconoverticalmente nelle guide adinterasse variabile.Le lastre PLACO BA 6, BA 10 oBA 13, la cui posa può essereperpendicolare o parallela alla struttura metallica secondole diverse esigenze progettuali, si possono curvare in due modi:• a secco;• ad umido.La curvatura a secco è possibile se l’anima in gessodella lastra presenta una certapercentuale di umidità e ciò
avviene, ad esempio,immagazzinando le lastre in un luogo con umiditàrelativamente alta per qualche giorno.Nel caso di curvatura ad umido delle lastre, deve essere inumidito solo il lato della lastra su cui si esercita la pressione,mentre il rivestimento incartone dell’altro lato deve restare asciutto, ondeevitare la rottura durante la curvatura (fig. Y, Z).Trascorso il tempo necessarioper una corretta asciugatura,che varia in funzione delraggio di curvatura (minore è il raggio, maggiore è il tempo di attesa) e delgrado di asciugatura dellelastre, si può procedere alfissaggio della lastra allastruttura metallica (fig. X).
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contropareti su struttura
Esternocurvato
POSA PARALLELA
900-1200 mm
Esterno diritto
Lunghezza della lastra Placo
900-
1200
mm
Esternocurvato
Esterno
dirittoEsternodiritto
POSA PERPENDICOLARE
Figura X
Figura Z
Lato della lastrada inumidire
Figura Y
68
ANGOLO INTERNO ANGOLO ESTERNO
RACCORDO CON PAVIMENTO RACCORDO CON SOFFITTO
CONTROPARETE REALIZZATA SU GUIDE E MONTANTI
VARIAZIONE DELLO SPESSORE TOTALE DELLA CONTROPARETEIN FUNZIONE DELLA LARGHEZZA DEL MONTANTE
Dettagli di posa in opera
69
contropareti su struttura
RACCORDO CON SERRAMENTO SEZIONE VERTICALE SERRAMENTO
RACCORDI CON TRAMEZZO
RIVESTIMENTO PILASTRO POSIZIONAMENTO E TAGLIO VERTICALE DELLE LASTRE
La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa disistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata è di:- 3,2 m2/h
NB: il suddetto dato èindicativo e suscettibile divariazioni in funzione dellatipologia del cantiere.
Fornitura e posa in opera di controparete PLACO realizzatacon lastre del tipo:
PLACOLAST (BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM (PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACOVAPOR(PPV BA 10, PPV BA 13)PLACODUR (PHD 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15)
Voce di capitolato
Quantità indicative permetro quadrato
fissate con viti PLACOautoperforanti fosfatate su profili Omega 20x50x20,oppure 30x50x30, oppure40x50x40, opportunamenteancorati al supporto mediantetasselli. I giunti piani tra lastre,orizzontali e verticali, sarannotrattati con la tecnica ed imateriali PLACO (stucco e nastro d’armatura) equant’altro necessario per dare il lavoro finito a regolad’arte.
La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................
70
Lastra PLACO m2 1,05 2,10
Profili Omega (interasse 0,60 m) m 2,10 2,10
Profili guida ad L m 0,90 0,90
Viti autoperforanti 25 mm n 13 4
Viti autoperforanti 35 mm n - 13
Prodotto UnitàParamento Paramento
a lastra semplice a lastra doppia
Nastro per giunti PLACO
Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid,BPB 30 Plus, BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario
Stucco pronto all’uso:Profinmix
0,33
0,50
0,33
0,50
1,40 1,40m
Kg
Stuc
co e
nas
tro
Controparete realizzata conlastre PLACO avvitate suprofili Omega
La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata è di:- 2,3 m2/h
NB: il suddetto dato èindicativo e suscettibile divariazioni in funzione dellatipologia del cantiere.
Fornitura e posa in opera di controparete PLACO realizzatacon lastre del tipo:
PLACOLAST (BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM (PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACOVAPOR(PPV BA 10, PPV BA 13)PLACODUR (PHD 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15) fissate con viti PLACOautoperforanti fosfatate su profili a C 27/48 o 18/48,
Voce di capitolato
oppure FH500 o F530 inseriti inguide ad U della stessa serie.I profili montanti sarannoposati ad interasse da 30 a 60cm, mediante appositi appoggi(tipo CAV; STIL PRIM o stafferegolabili) fissati al muro darivestire.L’isolamento termico e/oacustico della controparete saràgarantito dall’applicazione, sututto il perimetro dellastruttura metallica di nastro inpolietilene espanso edall’eventuale inserimento tra imontanti di pannelli semirigidiin fibra minerale da ..... mm dispessore.I giunti piani tra lastre,orizzontali e verticali, sarannotrattati con la tecnica ed imateriali PLACO (stucco enastro d’armatura) equant’altro necessario per dareil lavoro finito a regola d’arte.La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................Supplemento per l’inserimentodi materiale isolante fibroso€/m2: .................
71
contropareti su struttura
Lastra PLACO m2 1,05 2,10
Profili serie 48 (interasse 0,60 m) m 2,10 2,10
Profili guida serie 48 m 0,90 0,90
CAVn 1,7 1,7o staffa regolabile
STILPRIM m 0,90 0,90
Viti autoperforanti 25 mm n 13 4
Viti autoperforanti 35 mm n - 13
Prodotto UnitàParamento Paramento
a lastra semplice a lastra doppia
Nastro per giunti PLACO
Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid,BPB 30 Plus, BPB 60 Plus oBPB 90 Plus, Vario
Stucco pronto all’uso:Profinmix
0,33
0,50
0,33
0,50
1,40 1,40m
Kg
Stuc
co e
nas
tro
Appo
ggio
Controparete realizzata conlastre PLACO avvitate suprofili serie 48
La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata è di:- 2,1 m2/h
NB: il suddetto dato èindicativo e suscettibile divariazioni in funzione dellatipologia del cantiere.
Fornitura e posa in opera di controparete PLACO realizzatacon lastre del tipo:
PLACOLAST (BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM (PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACODUR (PHD 13)PLACOVAPOR(PPV BA 10, PPV BA 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15) fissate con viti PLACOautoperforanti fosfatate suprofili a C, a norma UNI o DIN, in lamiera d’acciaio
Voce di capitolato
zincato da 0,6 mm di spessore, e aventi larghezza 50, 55, 75,100 mm, che saranno opportunamente inseriti in guide ad U orizzontali, poste a pavimento e a soffitto.I profili montanti sarannoposati ad interasse da 30 a 60 cm. L’isolamento termico e/oacustico della controparete saràgarantito dall’applicazione, su tutto il perimetro dellastruttura metallica di nastro in polietilene espanso e dall’eventuale inserimento tra i montanti di pannellisemirigidi in fibra minerale da ... mm di spessore.I giunti piani tra lastre,orizzontali e verticali, sarannotrattati con la tecnica ed imateriali PLACO (stucco e nastro d’armatura) e quant’altro necessario per dare il lavoro finito aregola d’arte.La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................Supplemento per l’inserimentodi materiale isolante fibroso€/m2: .................
72
Lastra PLACO m2 1,05 2,10
Profili montanti semplici (interasse 0,60 m)
m
2,10 2,10
Profili montanti dorso-dorso(interasse 0,60 m) 4,20 4,20
Profili guida m 0,90 0,90
Viti autoperforanti 25 mm n 13 4
Viti autoperforanti 45 mm n - 13
Prodotto UnitàParamento Paramento
a lastra semplice a lastra doppia
Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid,BPB 30 Plus, BPB 60 Plus oBPB 90 Plus, Vario
Stucco pronto all’uso:Profinmix
0,33
0,50
0,33
0,50
1,40 1,40m
Kg
Stuc
co e
nas
tro
Controparete realizzata conlastre PLACO avvitate sustruttura costituita da guide emontanti
Nastro per giunti PLACO
RIVENDITORE AUTORIZZATO
BPB Italia S.p.A.V.le Matteotti, 62 20092 Cinisello Balsamo (MI)Tel. 02 61115.1Fax 02 611192.400E-mail: bpb@bpbitalia.itwww.bpbitalia.it
Ed. 0
3/07
- 1
0.00
0
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