Gericault delacroix

Preview:

Citation preview

Il Romanticismo in Francia

• I pittori romantici Francesi si dedicarono molto ai soggetti storici

• La Francia è il paese in cui questo rapporto tra pittura romantica e storia è più forte

• Spesso i pittori francesi scelsero soggetti tratti dalla storia contemporanea: grande novità

Il Romanticismo in Francia

• I due principali pittori romantici in Francia sono:

• Théodore Géricault

• Eugène Delacroix

Théodore Géricault

• Pittore che sceglie spesso soggetti tratti dalla storia contemporanea

• Ciò avviene anche nel suo capolavoro più famoso: La zattera della Medusa del 1818

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre• Soggetto:

• episodio della cronaca contemporanea

• nel 1816 a largo delle coste africane era naufragata una nave, la Medusa

• I naufraghi (150) salirono su una zattera

• Dopo giorni alla deriva vennero salvati da un’altra nave solo 15 superstiti

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre• Soggetto:

• Géricault dedice di riprodurre un momento di alta drammaticità: i naufraghi avvistano una nave ma non riescono a farsi vedere

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre• La fase preparatoria:

• Géricault si documentò moltissimo prima di dipingere il quadro (cronache giornalistiche, intervistò i sopravvissuti, frequentò gli obitori)

• Alto numero di studi preparatori (circa 50 tra disegni e abbozzi ad olio e ad acquarello)

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre• Significati:

• Géricault rappresentò nel dipinto tutte le sfumature del dolore sia fisico che morale:

• Morti in primo piano

• Padre inebetito dal dolore per la morte del figlio

• I naufraghi che hanno una speranza protendendosi per farsi vedere dalla nave

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre• Composizione:

• Per dare maggior risalto all’evento Géricault sceglie di costruire il dipinto “nascondendo” in esso delle diagonali che danno origine a due piramidi:1. La piramide che ha per vertice l’apice della

zattera

2. La piramide che ha per vertice il naufrago che agita la camicia

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre• Composizione:

• Questa costruzione attraverso due piramidi ha lo scopo di mettere in risalto il momento della speranza (piramide con naufrago con la camicia) e allo stesso tempo il momento della profonda delusione (piramide con la vela) perché la vela è spinta dal vento in direzione opposta alla nave della salvezza.

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre

• Stile:

• Géricault mostra grande attenzione alla definizione delle anatomie

• Lo studio anatomico e delle muscolature rimanda a Michelangelo

• È un’opera di grande, drammatico, realismo• In questo realismo c’è un omaggio alla pittura realistica

di Caravaggio

• Colori: cupi e con forti contrasti chiaroscurali perché devono esprimere il dramma

13

Michelangelo, Tondo Doni, ‘500

Caravaggio, Crocifissione di San Pietro,Roma, inizi ‘600

Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818, Parigi, Louvre

• Significato simbolico:

• Il dipinto è stato interpretato come un’allegoria• Oltre al significato che tutti possiamo leggere ne ha un

altro nascosto:• Sarebbe un’allegoria della Francia alla deriva in quegli

anni• Inoltre, sarebbe un’allegoria dell’intera umanità, del suo

destino di sofferenza e morte

Théodore Géricault, Uomo con monomania del comando,1819-22Private collection

Théodore Géricault, Alienata con monomaniac. 1822

Musée du Louvre, Paris

Théodore Géricault, Ritratto di cleptomanec. 1820Museum voor Schone Kunsten, Ghent

Eugène Delacroix

• 1798 – 1863• Spesso tratta soggetti derivati dalla storia

contemporanea• Fu vicino agli ideali di libertà espressi in molte

delle guerre d’indipendenza che vi furono in quegli anni (guerra dei Greci contro i Turchi)

• Fu vicino agli ideali della rivolta parigina del 1830

• Pittore della libertà

Eugène Delacroix

• Stile:• Stesura del colore disinvolta, libera, a

volte il pennello traccia dei filamenti di colore

• Colore predomina sul disegno, deborda dai contorni del disegno (contrapposizione con quanto facevano i neoclassici)

• Grande attenzione alla luce e ai contrasti chiaroscurali

Eugène Delacroix, Il massacro di Scio, 1824, Parigi, Louvre

• Soggetto: un episodio della rivolta del popolo Greco contro i Turchi Ottomani

• Nell’isola di Scio i Turchi massacrarono circa 20.000 abitanti

Eugène Delacroix, La libertà che guida il popolo, 1830, Parigi,

Louvre• È stato definito il primo quadro politico

della pittura moderna

• 25 luglio 1830 a Parigi si scatenò un’insurrezione popolare: sono le tre gloriose giornate di Parigi

• Durante la rivolta Delacroix gira per la città per raccogliere impressioni in vista del dipinto

Eugène Delacroix, La libertà che guida il popolo, 1830

• Raffigura un gruppo d’insorti guidato dalla figura simbolica centrale: una donna che rappresenta insieme la Patria e la Libertà.

• Si tratta di una popolana, come indicano gli abiti, ma idealizzata.

• Avanza brandendo la bandiera francese e un fucile

Eugène Delacroix, La libertà che guida il popolo, 1830

• Delacroix rappresenta nel dipinto tutte le classi sociali parigine che si ribellarono contro l’aristocrazia, i personaggi che rappresentano le classi sociali sono riconoscibili dai berretti.

• Vi è raffigurata: la borghesia, la guardia nazionale, uno studente, gli operai.

• Sfondo: confuso, animato dai vapori, dalla polvere sollevata dalla rivolta; a destra Notre Dame.

Borghese

Studente

Guardia Nazionale

Operaio

Eugène Delacroix, La libertà che guida il popolo, 1830

• Analisi formale:• È un dipinto crudo che mette in scena la

morte (cadavere in primo piano)• Composizione: è organizzato sulla figura

geometrica del triangolo, i cadaveri in primo piano sono la base, il vertice è la bandiera

• Colori: i contorni si fanno meno netti e il colore tende ad eliminarli

Eugène Delacroix e la letteratura

• Delacroix fu alfiere della pittura di ambito letterario

• Alcuni scrittori lo accompagnarono per tutta la vita: Shakespeare, Byron, Dante, Goethe, Walter Scott.

Eugène Delacroix e la letteratura

• Lord Byron fu uno degli autori prediletti e da cui Delacroix trasse maggior ispirazione.

• Dai poemi di Byron Delacroix derivò molti dipinti

• Uno dei più famosi è: Morte di Sardanapalo

Eugène Delacroix, Morte di Sardanapalo, 1827, Louvre

Eugène Delacroix, Morte di Sardanapalo, 1827, Louvre

• Presentato al Salon del 1827 e duramente criticato.

• Delacroix usò il grande formato per enfatizzare il dramma dell’ultimo re degli Assiri, che dopo una vita dissoluta che non gli offriva più nulla, decise di uccidersi bruciando la sua reggia di Ninive con tutti i suoi abitanti.

• Una scena d’inaudita violenza accresciuta dalle gamme purpuree.

• Durissima la reazione del pubblico e della critica.

Eugène Delacroix e L’Oriente

• L’Oriente ha esercitato una suggestione profonda sui romantici.

• Delacroix vi si recò nel 1832 (Marocco e Algeria)

• Il viaggio fu uno spartiacque nella carriera di Delacroix, determinando un definitivo cambiamento di temi e nella resa pittorica (colore e stesura).

Eugène Delacroix e L’Oriente

• Durante il viaggio Delacroix scrisse un taccuino, è il diario del viaggio con testi e acquarelli.

• Il viaggio vi è minutamente descritto.

• Le impressioni riportate si concentrano sulla luce abbacinante che portava a tradurre tutte le forme in zone di colori, intensi.

Eugène Delacroix, taccuini del viaggio in Marocco e Algeria del 1832

Eugène Delacroix, taccuini del viaggio in Marocco e Algeria del 1832

Eugène Delacroix, taccuini del viaggio in Marocco e Algeria del 1832

Eugène Delacroix e L’Oriente

• Cosa cambia dopo il viaggio del 1832 nella pittura di Delacroix:

• Soggetti (usa spesso soggetti legati all’Oriente)

• Colori (brillanti, vivi, uso dei colori complementari)

• Stesura del colore (libera, per tocchi, con grande uso della materia pittorica)

Eugène Delacroix, Donne di Algeri nei loro appartamenti, 1834, Louvre

Eugène Delacroix e le grandi commissioni pubbliche

• Dalla seconda metà degli anni ‘30 fino alla morte realizza molte commissioni pubbliche (chiese, palazzi del comune, palazzi del governo)

• Le opere pubbliche di questi anni ebbero enorme successo di pubblico e di critica

Eugène Delacroix e le grandi commissioni pubbliche

• Stile delle opere pubbliche:

• stile non finito, non tende alla perfezione ma alla rapidità della stesura

• la pennellata convulsa, nervosa, veloce, libera

• Colore intenso, luminoso e molto studiato

Eugène Delacroix e le grandi commissioni pubbliche

• Tra le numerose opere pubbliche ricordiamo:

• 1850 – 1851, la Galleria di Apollo nel Palazzo del Louvre

• 1850 -1861: Cappella degli Angeli nella chiesa di Saint – Suplice a Parigi

Eugène Delacroix,Galleria di Apollo, Palazzo del Louvre,Parigi1850 -1851

Eugène Delacroix,Galleria di Apollo, Palazzo del Louvre,Parigi1850 -1851

Eugène Delacroix, Galleria di Apollo nel Palazzo del Louvre, 1850 – 1851

• Il Tema è Apollo e il Pitone.

• Delacroix vi inserisce un’attenta modulazione cromatica, il colore è il vero protagonista.

• Il tema è allegorico: lo scontro tra la luce (Apollo) e le tenebre (Pitone, il serpente figlio di Gaia che tiranneggiava l’umanità).

Eugène Delacroix,Galleria di Apollo, Palazzo del Louvre,Parigi1850 -1851

Eugène Delacroix,Galleria di Apollo, Palazzo del Louvre,Parigi1850 -1851

Francesco Hayez• È il principale pittore romantico italiano• 1791 – 1882

• Nasce a Venezia e questo segnerà la sua pittura, sempre attenta al dato coloristico

• 1822: si trasferisce a Milano che diventerà la sua seconda patria

• I suoi soggetti sono tratti dalla storia soprattutto medievale e rinascimentale

• Spesso dietro questi soggetti storici si nascondono allusioni al movimento risorgimentale e alla lotta per l’Unità d’Italia

• I suoi soggetti hanno comunque un forte contenuto morale e civile• Nelle sue opere è presente una forte propensione al sentimento

Francesco Hayez, Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri, 1818 – 1820, Milano

Francesco Hayez, Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri, 1818 –

1820• Elementi fondamentali:

• Soggetto tratto dalla storia medievale e non antica

• Verosimiglianza nella ricostruzione degli ambienti e dei costumi

• Propensione al sentimento evidente nei gesti delle donne

• Colori derivati dalla tradizione veneta

Francesco Hayez, il Bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera

• Opera della piena maturità

• Grande successo di pubblico perché Hayez vi coglie il momento più intenso e poetico della relazione tra due amanti

• Le due figure si abbracciano con un atteggiamento che è moderno, ricco di coinvolgimento e trasporto

• Forte carica sensuale

Francesco Hayez, il Bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera

• I volti dei due manti sono nascosti• Moderno e straordinario il gesto con cui lui le tiene il

volto• Ambientazione tra medioevo e rinascimento data dai

costumi e, in parte, dal semplice ambiente che ospita la scena.

• L’ambiente è spoglio e fa concentrare tutta l’attenzione sul bacio

• Grande attenzione al colore (derivato dalla conoscenza dei grandi pittori veneti del passato) evidente nella bellissima veste azzurra della donna.

Francesco Hayez, il Bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera

• Significati:• Guardando superficialmente l’opera si coglie

solo un messaggio positivo d’invito alla passione e alla vita ma uno sguardo più attento ci svela dei significati più profondi.

• Nasce dall’opera un senso d’inquietudine data dalla profonda ombra proiettata dai due amanti e dalla gamba di lui poggiata sul gradino, come se stesse per scappare.

• Il senso d’inquietudine è accresciuto dalla presenza sullo sfondo di una persona di cui vediamo solo l’ombra

Francesco Hayez, il Bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera

• Dietro al Bacio si nasconde anche un significato politico:

• I colori delle vesti dei due amanti compongono i colori delle due bandiere: quella dell’Italia e quella della Francia

• Si tratta dunque di un appello alla Francia perché sostenga la lotta degli italiani verso l’Unità della nazione.

Recommended