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Gestione della Tracheotomia e del paziente cannulato
Valutazione del paziente tracheotomizzato
• Criteri locali– condizioni dello stoma (arrossamento,
tumefazioni, secrezioni purulente e granulazioni)
– rumori respiratori e ostruzioni della cannula
• Criteri generali
– saturazione dell’ossigeno
– eventuale distress respiratorio
Tipologie di cannula• Cuffiata
– dotata di palloncino gonfiabile posto al 3° distale della cannula
• Non cuffiata
– in pazienti non sottoposti a respirazione assistita
• Fenestrata
– Dotata di fenestratura nella porzione convessa
del tratto endotracheale della cannula
Gestione della cuffia• Mantenere la pressione di gonfiaggio tra
i 15 e i 30 mm di Hg (5/8 cc d’aria)• Mai gonfiare la cuffia quando il paziente
ha una valvola fonatoria inserita nel foro esterno della cannula (pericolo di morte!)
Rischio: la cuffia è la principale causa delle ischemie della mucosa tracheale
Tracheoaspirazione
•Rimozione meccanica delle secrezioni nell’albero bronchiale per mezzo di una fonte aspirante e di un sondino inserito nelle vie aeree tramite una via naturale (naso-bocca) o artificiale (stoma o protesi respiratoria).
Scopo• Promuovere e migliorare gli scambi
alveolari, la distribuzione e la diffusione dei gas;
• Mantenere pervie le vie aeree rimuovendo le secrezioni ed il materiale estraneo;
• Prevenire gli effetti dannosi delle ritenzioni delle secrezioni;
• Ottenere un campione per esame culturale.
Quando?
• La frequenza delle aspirazioni varia a secondo delle varie necessità e patologie presentate.
La valutazione
•Soggettiva: in base alle conoscenze, necessità ed esperienze;
•Oggettiva: in base a parametri concordati.
Valutazione
• Uditiva (respiro stertoroso, tosse)
• Visiva (dispnea, tachipnea, respiro superficiale, agitazione)
• Tattile (fremito tattile, tachicardia)
• < SpO2• > FC• > FR• > PA
soggettiva oggettiva
Materiale occorrente• Erogatore di O2• Carrello con portarifiuti contente:
guanti monousoacqua sterile siringhe sterili da 5 o 10 mlsondini di aspirazione (il diametro non deve
superare la metà del diametro interno della protesi respiratoria)
garze• Fonti di aspirazione (a parete o portatili)• Carrello delle urgenze
Procedura della tracheoaspirazione
1. Valutare il livello di comprensione del paziente2. Spiegare la procedura al paziente
• scopo• manovra
3. Lavarsi le mani e usare i guanti4. Ventilare eventualmente il paziente per almeno 30 secondi prima e un
minuto dopo • pallone tipo ambu con reservoire • raccordo mount • ossigeno
5. Connettere il sondino alla fonte di aspirazione6. Inserire il sondino nella cannula tracheostomica fino a far tossire il
paziente con l’aspirazione non attiva7. Uscire dalla protesi con l’aspirazione attiva praticando movimenti
rotatori8. Per secrezioni particolarmente tenaci è possibile inserire in trachea,
con una siringa, della soluz. salina e/o del mucolitico e aspirare
Complicanze della procedura di tracheoaspirazione
• Infezioni • Ipossiemia• Fame d’aria, ansia• Collasso alveolare e atelectasie• Stimolazione vagale• Traumi della mucosa• Broncospasmo
Assistenza della cannula tracheostomica
• Lavare accarutamente la controcannula quando presente
• Pulirla con uno spazzolino all’interno se persistono delle secrezioni
• Immergere in una soluzione disinfettante
• L’aria deve essere sempre umidificata.
• E’ necessario un filtro tra l’ambiente esterno e la cannula.
• Ad intervalli si può umidificare con l’acquapack.
• Di possono utilizzare aereosol monopazienti per somministrare mucolitici collegati alla cannula o somministrare broncodilatatori servendosi sempre del distanziatore.
• Non è utile se non quasi nocivo l’utilizzo dell’umidificatore caldo umido
Umidificazione
Sostituzione di una medicazione
• Spiegare la procedura
• Predisporre il materiale
• Lavarsi le mani
• Indossare i guanti
• Rimuovere la medicazione sporca
• Disinfettare intorno alla cannula con cura
• Se il pz è in grado di collaborare
• Evitare le contaminazioni
• Rimuovere le secrezioni presenti
• Applicare la nuova medicazione apposita (o garza appositamente confezionata)avendo cura di mantenerne la sterilità
Sostituire la fettuccia di fissaggio della cannula
Riordinare,smaltire il materiale a perdere,lavarsi le mani
• Mantenere una buona igiene
• Attenzione a non sfilare la cannula!!!! Spesso i pz tossiscono
• Mantenere l’igiene
Sostituzione della medicazione
• Garze sterili e non• Soluzione disinfettante• Fettuccia o velcro di fissaggio• Guanti monouso• Soluzione fisiologica• Medicazione monouso
Rimozione della cannula
positivo
• Consulto polispecialistico (ORL, anestesista) per valutare l’efficacia della respirazione e della deglutizione
negativo
Si procede alladecannulazione
Si valuta l’eventualità di sostituire la cannula
Esito
Paziente “decannulato”
• Consulto del logopedista per impostare la riabilitazione della deglutizione e del linguaggio
Rimozione del SNG Atteggiamenti posturali Stimolazione afferenze sensoriali Controllo durante l’alimentazione e
apporto nutrizionale efficacie
Nel caso in cui il paziente si decannula “da solo” ?
Si:• Chiamare il medico e non procedere
No:• Chiamare il medico
• Tentare di reinserire la cannula• O2
Controllare aspetto generale:
Respira spontaneamente senza presentare cianosi o difficoltà
respiratoria?
Problematiche assistenziali
• Cannula pulizia e disinfezione• Respirazione secrezione e
aspirazione• Alimentazione energia, NET, SNG• Comunicazione L linguaggio• Riabilitazione movimento
Infermiere
Logopedista
Dietista
FKT
Infermiere
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