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I processi diprivatizzazioneLezione 14
La cornice analitica: cause eobiettivi Cause economiche Casi di government failure che hanno provocato pessimi
risultati gestionali dell’impresa pubblica Politiche governative troppo sbilanciate verso obiettivi sociali
senza considerazione per quelli economici
Eccessiva burocratizzazione delle gerarchie manageriali
Degenerazione del rapporto principale-agente: il principalenon è più il cittadino ma il partito o la lobby politica
La mancanza di concorrenza spesso ha consentito aimprese pubbliche in condizioni di monopolio di offrireservizi di mediocre qualità
La cornice analitica: cause e obiettivi
Cause finanziarie Le privatizzazioni sono diventate un mezzo per diminuire i debiti pubblici
e comprimere i disavanzi di bilancio:
Riduzione sovvenzioni a fondo perduto
Diminuzione interessi sul debito pubblico
Destinazione dei proventi delle privatizzazioni a fondi diammortamento del debito pubblico (es. Italia) o a copertura dellespese correnti (es. Germania)
La cornice analitica: cause e obiettivi
La cornice analitica: cause eobiettivi Cause politico-ideologiche opposte a quelle che avevano
incentivato le nazionalizzazioni Si afferma la centralità dell’impresa privata
Partecipazione al capitale azionario da parte delleimprese è considerato un elemento della democraziamoderna
Privatizzazione come mezzo per spezzare il legame trastato e potentati economici
Generalmente i processi di privatizzazione sono staticondotti da governi conservatori (es. governo Thatcher inUK) con l’eccezione dell’Italia dove troviamo governitecnici o di centro-sinistra
La cornice analitica:cause e obiettivi
Per capire gli obiettivi dei processidi privatizzazione consideriamol’esperienza del governo Thatcher inUK (1979-1990)
Obiettivi politici: indebolire ilsupporto al Partito Laburista daparte di dipendenti e sindacati delsettore pubblico
La cornice analitica: cause eobiettivi
Obiettivi economici: Aumentare gli introiti dello stato
Promuovere efficienza economica
Ridimensionare l’ingerenza dello stato nell’economia
Stimolare l’allargamento della proprietà azionaria
Introdurre concorrenza e competitività nell’economia
Esporre le imprese pubbliche alle regole del marcato
Sviluppare il mercato nazionale dei capitali
La cornice analitica: cause e obiettivi
Per i paesi europei continentali lo stimolo venne dalle politichecomunitarie orientate a
integrazione dei mercati
diminuzione del peso dei debiti pubblici
Lo sviluppo tecnologico ha rappresentato uno stimolo allaprivatizzazione
Molti dei c.d. monopoli naturali cessano di essere tali (es. telefonia)
In questi settori si impone una trasformazione da Stato imprenditorea Stato regolatore
La cornice analitica: cause e obiettivi
Modalità operative di denazionalizzazione: 1. Offerta pubblica di vendita (OPV) per la dismissione di imprese
pubbliche di grande dimensione
2. Nelle fasi della vendita azionaria i governi hanno fatto spessoricorso all’underpricingquesti sconti sul valore effettivo hanno stimolato l’acquisto e
consentito notevoli guadagni agli investitori
3. Golden share i governi hanno comunque mantenuto poteri speciali in materia
di cambiamenti dell’azionista di controllo e di investimenti esteri
La cornice analitica: cause e obiettivi
Non sempre i processi di privatizzazione hanno raggiunto gli obiettiviproposti
Esempio: In UK la società che gestisce la rete ferroviaria (Railtrack) vieneprima privatizzata e poi trasformata in una società sussidiata dallo statoperché non garantiva efficienza e sicurezza della rete
Molto spesso la causa è stata la mancanza di riforme istituzionali perprecondizioni per degli efficaci processi di denazionalizzazione: Mercato dei fattori e dei prodotti concorrenziali
Legislazione a difesa dei risparmiatori e degli azionisti
Mercato dei capitali evoluto che permette la contendibilità delle imprese
La dimensione quantitativa
Fra il 1977 e il 2003 i processi di privatizzazione hanno prodotto introiti per1.220 miliardi di dollari nei paesi OCSE: Crescita esponenziale soprattutto negli anni ‘90 (1998: 100 miliardi di
dollari) Poi un rallentamento fino al 2001 (20 miliardi di dollari)
Rallentamento attività economica Sfavorevoli condizioni nel mercato dei capitali Esaurimento degli asset più appetibili
Settori coinvolti: Telecomunicazioni (il settore più redditizio) Banche Imprese manifatturiere Trasporti Public utilities
La dimensione quantitativa
L’area geografica più coinvolta dai processi di privatizzazione è statal’Europa, soprattutto quella occidentale dove i mercati dei capitali eranopiù sviluppati
Nei paesi europei dell’ex blocco socialista le privatizzazioni vennerocondotte con metodi diversi dalle OPV, ad esempio
la distribuzione gratuita di voucher ai cittadini
La cessione a investitori esteri Forme di management-employee buyout: acquisto di azioni da parte di
manager e dipendenti Lentezza e attriti nella costituzione di un’efficace corporate governance
I paesi più attivi sono stati UK e Italia (cfr. tabella seguente)
La dimensione quantitativa
Polonia, 20674.81
Paesi Bassi, 22397.97
Portogallo, 25751.22
Spagna, 51482.39
Francia, 61508.08
Germania, 80657.92
Italia, 106969.9
UK, 125174.3
0 20000 40000 60000 80000 100000 120000 140000
Polonia
Paesi Bassi
Portogallo
Spagna
Francia
Germania
Italia
UK
Proventi da privatizzazioni nei principali paesi europei in milioni di dollari correnti(1977-2003)
La dimensione quantitativa
In Italia il processo di privatizzazione ha inizio nel1992 con la vendita di imprese appartenenti all’IRI:
Acciaio
Cementi
Alimentari
Banche
Nel 1999 raggiunge l’apice degli introiti per lo stato
È l’anno della privatizzazione dell’ENEL
La dimensione quantitativa
Gli effetti delle politiche diprivatizzazione
Anche se negli anni ‘90 le privatizzazioni sembravano «l’elisir» per risolvere ogni problemaeconomico, la realtà è più complessa
E’ difficile dare un giudizio complessivo e quindi è opportuno analizzare soltanto alcuniaspetti del problema
Ruolo delle imprese pubbliche sulla vita economica Le privatizzazioni ne hanno ridotto il peso maggiormente nei paesi industrializzati (tra il
1984 e il 1996 dall’8.5% al 5% della produzione nazionale) rispetto agli LDC (sempre soprail 10%)
Redditività ed efficienza delle imprese pubbliche rispetto a quelle private L’evidenza empirica non permette di sostenere la superiorità dell’una o dell’altra Bisogna considerare che tra gli obiettivi delle imprese pubbliche è prevalente la
massimizzazione del benessere sociale più che del profitto Nei paesi industrializzati comunque hanno mostrato performance competitive in diversi
settori
Gli effetti delle politiche diprivatizzazione
Negli ex paesi del blocco socialista le privatizzazioni sono statesottoposte a giudizi divergenti:
Spesso non hanno risolto il problema del declinoeconomico
L’eccezione è la Polonia che tuttavia ha presentatoperformance positiva anche in assenza di processi spinti diprivatizzazione
In Russia i processi di privatizzazione hanno presentatocriticità relative alla distribuzione degli assets migliori a unaristretta cerchia di oligarchi legati a doppio filo ai poteripolitici
Gli effetti delle politiche diprivatizzazione
I paesi nordeuropei invece sono stati protagonisti di buone pratiche:
Non hanno smantellato il proprio apparato pubblico
Hanno reso i mercati più concorrenziali istituendo agenzie createad hoc per questo obiettivo
Alle imprese pubbliche sono stati imputati obiettivi quali:
La formazione di valore
Il mantenimento di una solida posizione finanziaria
La creazione di una governance trasparente e responsabili
Gli effetti delle politiche diprivatizzazione
Il «passo indietro» dello Stato nell’economia è stato oggetto di critica negliultimi anni soprattutto per le conseguenze in ambito occupazionale efinanziario
L’analisi dei problemi presentati da questi processi esula da questo corso epuò essere approfondita da altre discipline
Alcuni documentari e film (di registi spesso dichiaratamente collocati suposizioni radicali) hanno denunciato le degenerazioni delle privatizzazioni,della deregulation e della finanziarizzazione dell’economia: Riff-Raff di Ken Loach (1991)
Capitalism: a love story di Michael Moore (2009)
Inside Job di Charles Ferguson (2010)
The big short di Adam McKey (2015)
Riff-Raff di Ken Loach (1991)
Ambientato a Londra nel 1990
Racconta il mondo del lavoro inglese dopo il fallimentodegli scioperi e delle proteste sindacali contro le politicheadottate dalla Thatcher: Compressione dei diritti sindacali
Alleggerimento delle norme sulla sicurezza del lavoro
Riduzione degli ammortizzatori sociali
Capitalism: a love story di Michael Moore (2009)
Documentario di critica del sistema capitalistico: Spregiudicatezza in campo finanziario
Privatizzazione esasperata
Eccessiva influenza di colossi come Goldman Sachs
Bassi salari e iniquità della distribuzione del benessere sociale
The big short di Adam McKey (2015)
E’ il film più noto sulla crisi finanziaria del 2007-2008
Racconta le storie di quattro gruppi di persone cheindipendentemente avevano intuito l’emergeredella crisi e riescono addirittura a ricavarne deiprofitti
Inside Job di Charles Ferguson (2010)
Cerca di capire le cause della Grande Recessioneconseguente alla crisi finanziaria dei mutui subprime del2007-2008
Un’accusa molto forte ai processi di deregolamentazione,alla poca trasparenza e alla corruzione delle istituzionifinanziarie e alle complicità del mondo accademico, dellesocietà di consulenza e delle agenzie di rating
https://www.youtube.com/watch?v=_96zE8minOg
Sintesi della lezione
Argomento FocusLa cornice analitica:cause e obiettivi
Cause economiche, finanziarie e politico ideologiche; gliobiettivi delle privatizzazioni del governo Thatcher in UK; leprivatizzazioni in europa; il ruolo dello sviluppo tecnologico;precondizioni e modalità dei processi di denazionalizzazione
La dimensionequantitativa
Sviluppo delle privatizzazioni negli ultimi due decenni del XXsecolo; i settori e gli stati maggiormente coinvolti; laprivatizzazione in Italia
Gli effetti delle politiche diprivatizzazione
Ruolo delle imprese pubbliche sulla vita economica; redditivitàed efficienza delle imprese pubbliche rispetto a quelle private;le privatizzazioni nei paesi socialisti e in quelli nordeuropei;critiche ai modelli di privatizzazione
Bibliografia
P.A. Toninelli, Storia d’impresa, Bologna, Il Mulino, 2012, II edizione:capitolo IV, paragrafo 2.
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