Il ritardo mentale LA DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-5

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Il ritardo mentale

LA DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-5

X

DISABILITA’ INTELLETTIVA

La disabilità intellettiva, DI (fino al 2013 detta ritardo mentale,

RM) non e’ una patologia a sé stante, ma una categoria

psicopatologica spesso concomitante ad altri disturbi di origine

genetica, organica, ambientale o di etiologia sconosciuta,

Definisce una categoria psicopatologica ad esordio precoce

(durante l’età evolutiva, cioè entro i 18 anni), eterogenea per

eziologia, decorso e caratteristiche patognomoniche,

caratterizzata da:

DISABILITA’ COGNITIVA: funzionamento intellettivo

significativamente inferiore alla norma

FUNZIONAMENTO DEFICITARIO DELLE AUTONOMIE: compromissione

o deficit nel funzionamento adattivo attuale (capacità

dell’individuo di adattarsi agli standard propri della sua età e del

suo contesto socio-culturale)

ESORDIO ENTRO I 18 ANNI

sebbene le prime descrizioni del ritardo mentale risalgano

all’antico Egitto e’ solo alla fine del 1700, con la rivoluzione

illuministica, che si comincia a considerarlo come un problema di

interesse medico.

Jean Marc Itard (1774 – 1838) medico ed educatore francese, da

molti considerato padre della pedagogia speciale, pubblica un

lavoro in cui descrive il caso di Victor, un “ragazzo selvaggio”

cresciuto completamente isolato da ogni rapporto umano nelle

foreste dell’Aveyron (nell’Auvergne, sud della Francia)

possiamo considerare la cronaca di Itard come la prima descrizione

clinica della disabilità cognitiva e del tentativo di curarla.

TRAMA: all’istituto nazionale dei sordomuti di Parigi viene ammesso un bambino sporco, quasi nudo. Ritrovato in una foresta nel 1793, il bambino non sa parlare, comunicare o avere qualsiasi funzione nella società. Battezzato Victor dal personale dell’ospedale, il suo caso viene affrontato dal Dr Itard, un medico che si dedicherà ostinatamente al reinserimento del bambino nella società. …….ma la strada per “domare la bestia” è dura. Parve evidente ai primi esaminatori che il problema più grosso che si frapponeva alla educazione e alla civilizzazione del giovane era quello legato alle possibilità di comunicazione

da allora molti altri studiosi europei e, soprattutto, nordamericani hanno affrontato il problema della disabilità intellettiva come patologia deficitaria e si introdusse il concetto di “riabilitazione”

sulla spinta delle teorie positiviste, su cui si fonda una nuova idea di medicina, nasce l’ipotesi del RM come una vera e propria malattia e degli “idioti” come pazienti da curare.

nascono proprio in quel periodo, negli USA, istituti dove i pazienti che mostravano i segni di questa “nuova malattia” venivano ricoverati e “curati” per essere restituiti “guariti” alla società.

ben presto, però, l’idea di guarigione si dimostrò utopica e gli istituti divennero strutture di segregazione per una congerie di disturbi e di comportamenti che poco avevano a che fare con il RM, ma che erano disturbanti per la società.

ai primi del 900, grazie alla nascita della psicologia cognitiva (il primo test di intelligenza e’ pubblicato in Francia da Binet nel 1905) e all’identificazione dei fattori etiologici di base, si definiscono meglio i confini clinici del RM e si introduce il concetto di QUOZIENTE D’INTELLIGENZA (QI)

ETA’ MENTALE

Q.I. = ------------------------------ X 100 ETA’ CRONOLOGICA

il Q.I. viene considerato una misura stabile, cioè poco o nulla modificabile nel tempo e il ritardo intellettivo una condizione deficitaria cronica: non più quindi guarigione, ma necessità di fornire l’assistenza necessaria e gli strumenti per un miglior funzionamento, adattamento e integrazione all’interno della società.

E’ la fine progressiva delle segregazioni istituzionali e l’inizio delle politiche di assistenza e di tutela previste dal moderno concetto di benessere sociale (welfare).

il limite approssimativo di 70 rappresenta una misura statistica, equivalendo a due deviazioni standard al disotto del Q.I. medio della popolazione generale

FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO GENERALE

70. 100 130

96%

il valore psicometrico rappresenta un indice necessario, ma non sufficiente; p.es. individuo con QI 78, ma presenta deficit in due aree di funzionamento e ha meno di 18 anni, avrà diagnosi comunque di RM.

il QI rappresentava un valore discriminante per la quantificazione della gravità del deficit.

COL NUOVO DSM-5 questo non è più vero

Vecchia classificazione

Idiozia per QI< 25 (incapacità di apprendere il linguaggio)

imbecillità per QI >25 e <50 (capacità di apprendere linguaggio parlato e scritto ma scarsa utilizzazione)

Debolezza mentale >50 e <75 (apprendimento ma incapacità ad accedere al pensiero astratto, es. giochi di finzione)

i sistemi di classificazione DSM-IV e ICD-10 utilizzano gli stessi criteri nosografici di inclusione:

• criterio a: funzionamento intellettivo significativamente inferiore alla media (QI <70 ottenuto con test somministrato individualmente)

• criterio b: concomitanti deficit o compromissioni nel comportamento adattivo attuale (capacità del soggetto di adeguarsi agli standard propri della sua età e del suo ambiente socio-culturale in almeno due delle seguenti aree:

✓comunicazione ✓cura della persona ✓vita in famiglia ✓capacita’ sociali interpersonali ✓uso delle risorse della comunita’ ✓autodeterminazione ✓funzionamento scolastico ✓lavoro ✓tempo libero

• criterio c: esordio prima dei diciotto anni di eta’

DSM-IV

GRAVITA’ Q.I. ETA’ MENTALE PREVALENZA

LIEVE 50-69 9-12 A 85 %

MEDIO 35-49 6-9 A 10 %

GRAVE 20-34 3-6 A 3-4 %

PROFONDO <20 <3 A 1-2 %

il QI dei soggetti rimane stabile nel tempo: cioè il QI misurato con una scala per bambini a un soggetto di 6 anni sarà uguale quando lo stesso individuo avrà 30 anni.

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Gli individui con disabilità intellettivahanno approssimativamente punteggi didue deviazioni standard o più al di sottodella media della popolazione, inclusoun margine di errore di misurazione(generalmente+5 punti).(generalmente+5 punti).

Si richiede formazione e giudizio clinicoper interpretare i risultati del test evalutare la performance intellettiva.

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PREVALENZA1% Nella popolazione generale6 su 1000 per i livelli gravi

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Suddivisione etiologica in funzione del valore di QI

QI Causa

> 50 Ambientale

< 50 Biologico

Ritardo mentale: frequenze

Globale: 2,5 % di cui: - 85% lieve - 15% grave

- M>F: lieve 2:1 grave 1,5:1

se per cut-off diagnostico viene usato solo il valore psicometrico (QI < 70) i valori di prevalenza oscillano fra il 2 e il 3% della popolazione generale. se si aggiunge la stima delle capacità adattive si supera il 3 %

Diagnosi:

1. Test di sviluppo: ▪ Bayley Scale of Infant Development (da 1 a 42 mesi) ▪ Denver developmental Screening (da 0 a 6 anni)

2. Test cognitivi: ▪ Wechsler Intelligence Scale for Children (WISC) da 6 a 16 anni-11 mesi ▪ Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI) ▪ Stanford-Binet Intelligence Scale (SBS)

Wechsler Intelligence Scale for Children (WISC)

strumento clinico e diagnostico per la valutazione delle abilità intellettuali dei bambini dai 6 ai 16 anni e 11 mesi. La somministrazione del test richiede circa 60 minuti ed è individuale.

E’ composta da 13 subtest che selezionano diverse abilità mentali (memoria, ragionamento astratto, percezione, etc.), divisi in due gruppi:-subtest verbali (QI verbale)-subtest di performance (QI di performance)

I risultati di tutti subtest concorrono all'abilità intellettiva generale (QI TOTALE).

Subtest verbali:

Informazione Somiglianze Ragionamento aritmetico Vocabolario Comprensione Memoria di cifre

Subtest di performance:

Completamento di figure Cifrario Riordinamento di storie figurate Disegno con i cubi Ricostruzione di oggetti Ricerca di simboli Labirinti

Le Bayley sono scale di assessment dello sviluppo funzionale da 1 a 42 mesi di età.

Permettono di identificare i soggetti con ritardo nello sviluppo. CARATTERISTICHE CHIAVEScala Cognitiva: sviluppo sensomotorio, esplorazione e manipolazione, formazione di concetti, memoria etc.

Scala del linguaggio: sviluppo del vocabolario (denominazione di oggetti e attributi), comprensione verbale; comunicazione preverbale (balbettii, gestualità, ecc.),

Scala motoria: manipolazione di oggetti, presa e risposta all'informazione tattile; postura, movimento (locomozione e coordinazione), equilibrio etc.

Scala socio-emozionale: padronanza della propria funzionalità emotiva, capacità di relazionarsi con gli altri, di utilizzare le emozioni in modo interattivo e finalizzato e uso dei segnali emotivi per risolvere i problemi.

Scala del comportamento adattivo: valuta le abilità funzionali quotidiane del bambino, misurando cosa effettivamente fa, aldilà di quello che è in grado di fare: comunicazione, interesse per attività fuori casa, gioco, cura personale, autocontrollo e capacità di fare delle scelte, abilità prescolari, vita a casa, socialità etc.

Problemi relativi al QI

1. E’ sbilanciato in favore del “nozionismo”

2. La probabilità che soggetti con R.M. abbiano genitori a loro volta insufficienti va dal 10 al 25%. PSEUDOINSUFFICIENZA.

3. Il RM è più frequente in certi contesti socio-economici e etnici

4. I soggetti con QI borderline possono avere buona capacità di ragionamento concreto ma “cadono” nelle operazioni logiche reversibili e astratte (attività mentale rigida, stereotipata e ripetitiva. Non vi è creatività). PSEUDONORMALITA’

5. Nel bambino con RM si determinano frequenti disturbi emozionali secondari (sensi di colpa e frustrazione parentali) che riducono il QI (inibizione reattiva dell’apprendimento).

Disordini associati al ritardo mentale

❖ Deficit attenzione-iperattività

❖ Disturbo umore

❖ Disturbi dello spettro autistico

❖ Movimenti involontari patologici

❖ Tratti pseudopsicotici (manierismi, bizzarrie, catatonie)

Diagnosi differenziale del ritardo mentale

✓ Disturbi specifici dell’apprendimento

✓ Disturbi specifici della comunicazione

✓ Disturbi dello spettro autistico

✓ Psicosi

DISABILITA INTELLETTIVA - ETIOLOGIA

secondo un criterio temporale le cause del ritardo mentale possono essere suddivise in:

-cause pre-natali -cause peri-natali -cause post-natali

CAUSE PRENATALI

-anomalie genetiche e cromosomopatie

-malformazioni congenite del SNC

-malnutrizione fetale

-infezioni in gravidanza (TORCH)

-esposizione in utero a sostanze tossiche esogene

(sdr. feto-alcolica)

CROMOSOMOPATIE AUTOSOMICHE O GONOSOMICHE

-anomalie numeriche (trisomie, monosomie)

-anomalie strutturali (delezioni, traslocazioni)

il ritardo mentale grave nel 40% e quello lieve nel 10-20%

sono causati da alterazioni cromosomiche

DISABILITA INTELLETTIVA - ETIOLOGIA

CAUSE PERINATALI

-encefalopatia ipossico-ischemica

-ipoglicemia neonatale

-traumi da parto in genere

CAUSE POSTNATALI

-encefalopatia iper-bilirubinemica

-disturbi di crescita e di nutrizione

-infezioni

-alterazioni endocrine

-traumi cranici

-neoplasie

ma in oltre il 20-25% dei casi

l’etiologia del ritardo mentale resta ignota

Valutazione Clinica del bambino con ritardo mentale

Storia: Eventi pre-peri-postnatali Convulsività Albero familiare per 3 generazioni

Esami fisici: Valutazione dismorfologica Accurato esame neurologico Anomalie del cranio

Screening: Vista - Udito

ALBERI GENEALOGICI convenzioni grafiche

EREDITA’ AUTOSOMICA DOMINANTE

EREDITA’ AUTOSOMICA RECESSIVA

EREDITA’ RECESSIVA X-LEGATA (DIAGINICA)

Se questo 50% non basta a mantenere la funzione, la malattia si manifesta anche negli eterozigoti : DOMINANTE

Se questo 50% invece basta a mantenere la funzione, la malattia si manifesta solo in omozigosi : RECESSIVA

PATOGENESI DI IMPORTANTI MALATTIE: varie combinazioni di fattori genetici + cause ambientali

Genetica

Diagnosi prenatale

MALFORMAZIONI CONGENITE: MOLTI DIVERSI FATTORI CAUSALI

SINDROME TORCH

si osserva a seguito di:

Toxoplasmosi,

Rosolia,

Citomegalovirosi,

Herpes

PERIODO DI MASSIMO RISCHIO TERATOGENO: PRIMI 2,5 - 3 MESI

✓ Sindromi genetiche associate a malformazioni

✓ Anomalie cromosomi del sesso (XO, XXY)

✓ Prematurità

✓ Insulti perinatali

✓ Farmaci/droghe in gravidanza

✓ Fattori socioeconomici (non isolatamente)

Sdr. Turner

Sdr. Klinefelter

DISABILITA INTELLETTIVA - ETIOLOGIA

Sindrome di Turner

Etiologia ritardo mentale grave (identificabile nel > 75% casi)

Tipo %Anomalie cromosomiche 22Sindromi genetiche 21Anomalie di sviluppo dell’encefalo 9Errori metabolici 8Infezioni congenite 4Ritardo mentale familiare (genetico-ambientale) 6Cause perinatali 4Droghe e alcool in gravidanza 1Cause postnatali 5Sconosciute 21

Da S.D. Hayberg 2000

Fattori di rischio per disabilità intellettivaMaternità

➢ Età < 16a >40a ➢ Consanguineità ➢ Pelvi ➢ Statura ➢ Nutrizione ➢ Educazione ➢ Livello sociale ➢ Malattie ➢ Alcool ➢ Fumo ➢ Tossico-dipendenza ➢ Storia (aborti, nati-mortalità, mortalità neonatale) ➢ Abruptio placentae (distacco intempestivo) ➢ Polidramnios ➢ Parto cesareo dopo tentativi per via vaginale

Sindrome feto-alcoolica✓ Difetto crescita pre-post natale ✓ QI 20-120 ✓ - Microcefalia, - Rime palpebrali corte ✓ Filtro non ben definito o liscio, - Labbro superiore sottile ✓ Falange distale piccola, - Difetto Inter-Ventricolare

CRANIO-FACCIALI • Rima palpebrale breve • Terzo medio della faccia appiattito • Labbro superiore piatto • Filtro liscio

CARDIACHE • Difetti interatriali • Difetti interventricolari • Tetralogia di Fallot

SCHELETRICHE • Unghie ipoplasiche • Brevità del quinto dito • Clinodattilia • Scoliosi

CRESCITA • Piccolo per l’età gestazionale • Scarso accrescimento • Sproporzione tra peso e altezza

SISTEMA NERVOSO CENTRALE • Microcefalia • Strabismo • Agenesia parziale del corpo calloso

SVILUPPO NEUROMOTORIO • Difficoltà di apprendimento • Prestazioni scolastiche scadenti • Problemi di memoria, attenzione o giudizio

COMPORTAMENTALI • Scarso controllo dell’impulsività • Iperattività • Problemi di disciplina con ostinazione e comportamento oppositivo

• RITARDO MENTALE

SINDROME FETO-ALCOOLICA

Fattori di rischio per disabilità intellettivaNeonatali

➢Cianosi ➢Rianimazione ➢Bassi livelli Apgar ➢Distress respiratorio ➢Età gestazione < 30 settimane ➢Encefalopatia ipossico-ischemica ➢ Ipossia intrauterina (prolasso cordone, abruptio placentae) ➢Gestosi ➢ Parto via forcipe o podalico ➢Anomalie suzione, alimentari, pianto ➢Note dismorfiche ➢Asimmetria ➢ Iperbilirubinemia ➢ Ipotonia ➢Bisogno di O2 protratto ➢Difetto di crescita ➢Vomito ➢ Febbre

Valutazione laboratoristica bambino con disabilità intellettiva

Esami Utilità %Cariotipo 3,7Analisi molecolare FMR1 (X fragile) 2,6Neuroimmagini (RM) 50Funzione tiroide 4Livelli Pb ∼ 1Screening metabolico - 1CGH-CNV (cariotipo e copy number) 15Analisi geni Rett (MECP2) ?EEG 1

Cause Genetiche di RM

❖ Anomalie cromosomiche (evidenziabili con le tecniche citogenetiche tradizionali)

❖ Anomalie cromosomiche criptiche (non svelabile con i metodi classici) ✓Riarrangiamenti telomerici ✓Riarrangiamenti interstiziali

Alterata regolazione di geni imprinted (quando l’importanza delle informazioni genetiche ereditate dal padre o dalla madre non siano equivalenti, disomia uniparentale).

✓Sindrome di Prader Willy ✓Sindrome di Angelman

Mutazioni di geni singoli (forme monogeniche) ✓FMR1 (Sindrome dell’X Fragile) ✓Sindrome di Rett (MECP2) ✓ARX (Sdr. Partington: Aristaless-related homebox gene)

Williams

Hunter

C. De Lange

Rubinstein-Taybi

Prader Willi

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la sindrome di Down

è la più frequente delle sindromi con ritardo mentale da aberrazioni cromosomiche.

e’ causata dalla trisomia del cromosoma 21 o di parte di esso

taglio mongolico degli occhi

faccia piatta

protrusione lingua

epicanto

orecchie piccole e a basso impianto

ANGELMAN

Incidenza 1/12.000 ! 1/25.000

60

S. DI ANGELMAN

Sintomi principali della Sindrome di Angelman

❖ Ritardo mentale grave

❖ Risate parossistiche inappropriate

❖ Capelli chiari

❖ Microbrachicefalia

❖ Facies caratteristica

❖ Atassia

❖ Movimenti a scatto

❖ Convulsioni per lo più sporadiche

❖ Difetto nella regione 15q11-q13 imprintato (di origine materna)

video

SINDROME DELL’ X FRAGILE

negli anni 70 Martin e Bell, (sito fragile).

negli anni ‘90 mappato il gene FMR1 su

Xq27.3

e’ la forma più frequente di RM

ereditario monogenico

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L'alterazione responsabile della sindrome è l'espansione di una sequenza ripetuta di tre basi nucleotidiche (tripletta CGG) a livello del gene FMR1. Tale sequenza è particolarmente instabile durante il passaggio da una generazione all’altra.

Nelle persone normali questa tripletta CGG è ripetuta un numero variabile di volte: da 6 a 55 e viene trasmessa stabilmente attraverso le generazioni;

Le persone che possiedono un numero di ripetizioni comprese tra 56 e 200 CGG vengono definite portatori sani della premutazione . In questo intervallo l’espansione CGG consente al gene FMR1 di funzionare ancora e quindi non provoca alcun sintomo (o quasi!) clinico della malattia.

Nelle persone affette il numero di ripetizioni CGG supera le 200 copie. L’espansione della tripletta CGG a cui si associa un’ ulteriore modificazione del DNA, detta metilazione, provoca il mancato funzionamento del gene FMR1, e viene definita mutazione completa.

Incidenza degli affetti

Incidenza dei portatori

Incidenza della S. X-fragile fra i maschi con Ritardo Mentale

♂ 1:4000 ♀ 1:6000-8000

♂ 1:813 ♀ 1:259

3-6% dei soggetti con RM in generale 8.5% dei soggetti con RM moderato

Età scolare e prepuberale

❖Normale accrescimento ❖Macrocrania ❖Facies:

✓ volto stretto e allungato ✓ fronte ampia ✓ orecchie grandi e prominenti ✓ mandibola prominente ✓ palato alto e stretto ✓ affollamento dentale e malocclusione

✓ 10-30%macrorchidismo

✓ iperattività ✓ deficit dell’attenzione ✓ autismo (15-33%)

❖Genitali:

❖Anomalie comportamentali:

Adolescenza e adulto (segni fisici manifesti nell’80%)

❖ Manifestazioni muscolo-scheletriche: Iperlassità legamentosa Piede piatto Scoliosi

❖ Manifestazioni cardiache: Prolasso della mitrale Dilatazione dell’aorta

❖ Manifestazioni neurologiche: Ritardo mentale Epilessia 20%

❖ Genitali: Macrorchidismo (80%) Volume testicolare 40-60ml

❖ Manifestazioni oculari: Strabismo Ptosi Miopia Astigmatismo

RETT

Sindrome di Rett classica❖Solo le femmine ❖Regressione dopo 1 anno ❖Microcefalia acquisita ❖Atassia ❖Tremore ❖Crisi di apnea ❖Movimenti ripetitivi afinalistici delle mani ❖Quadro autistico ❖Difficoltà alimentari

Video

Difetti di MeCP2 (Metil-CPG-binding protein)

Femmine:

✓Sindrome di Rett classica ✓Forma progressiva (presenza linguaggio) di Ritardo Mentale

Maschio: ✓Encefalopatia congenita grave ✓XLMR ✓Ritardo mentale progressivo

Sindrome di Williams

Il 96% ha delezione di 1,5Mb nella regione 7q11.23

72

SINDROME DI WILLIAMSFACCIA GROSSOLANA

IRIDE STELLATO

GUANCE A SACCO

Sindrome di Williams

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SINDROME DI KABUKI

EVERSIONE PARTE LATERALE CIGLIO INFERIORE

75

SINDROME DI SOTOS

FRONTE SPORGENTE

MACROCEFALIA

IPERTELORISMO

MENTO A PUNTA

MACROSOMIA

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S. DI RUBINSTEIN TAYBI

PTOSI BILATERALE

TAGLIO ANTIMONGOLICO

NASO A BECCO

POLLICE SLARGATO CLINODATTILIA

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S. DI PRADER WILLI

ACROMICRIA

78

IPOMELANOSI DI ITO (ritardo mentale grave)

STRIE IPOPIGMENTATE

DEPIGMENTAZIONE DEL FUNDUS

79

SINDROME DI SMITH MAGENIS

RIMA ORALE DOWN SLANTING

BRACHIDATTILIA

RITARDO MENTALE

DIST. SONNO

IPERATTIVITA’ DISATTENZIONE

BIZZARR. COMPORT.

AUTISMO

EPILESSIA

NEUROP. PER. PROGR.

80

SCLEROSI TUBEROSA

MACCHIE IPOCROMICHE

ADENOMA DI PRINGLE

RITARDO MENTALE

AUTISMO

EPILESSIA (Srd. West)

TUMORI

CUTANEI CEREBRALI

RENALI

RABDOMIOMI CARD.

malattie lisosomiali da gene singolo

Effetti di carente funzione di proteine enzimatiche

STOP

Quadro finale : accumuli di molti diversi metaboliti

Aspartilglicosaminuria ≈ 100 casi in Finlandia

Autos. recessiva Aspartilglicosami-nidasi

Accumulo di glicopeptidi. Danno tissutale.

Deficit Ceramidasi 27 casi Autos. recessiva Ceramidasi acida Accumulo di ceramidi (gangliosidi nei neuroni) con reazioni granulomatose. Neuropatia centrale.

Deficit Lipasi acida (M. di Wolman)

≈ 70 casi Autos. recessiva Lipasi acida Accumulo di esteri del colesterolo e trigliceridi, con danno epatico, intestinale, surrenale. Iperlipidemia ed aterosclerosi.

Fucosidosi ≈ 50 casi Autos. recessiva α-L-fucosidasi Accumulo di glicolipidi, glicopeptidi e oligosaccaridi con danno tissutale.

Gangliosidosi GM1≈ 130 casi Autos. recessiva β-Galattosidasi acida Accumulo di gangliosidi. Danni

cerebrali ed ossei.

Leucodistrofia metacromatica

1 / 100.000 in Svezia

Autos. recessiva Arilsolfatasi A Acc. di cerebroside solfato. Danno oligodendroglia e cell. Schwann. Demielinizzazioni.

Malattia Incidenza Ereditarietà Enzima carente Segni e sintomi

Errori del metabolismo / Malattie lisosomiali (ESEMPI)

La leucodistrofia metacromatica o deficit di Arilsulfatasi è una malattia da accumulo lisosomiale, di tipo autosomico recessivo, ed è comunemente classificata nel gruppo delle malattie leucodistrofiche.

Si tratta di un accumulo di sulfatidi, che sono una classe di galattosilceramidi sintetizzati negli oligodendrociti del SNC e del SNP.

Lipidosi galattosilceramide 1 / 50.000 in Svezia

Autos. recessiva Galattosilcerami- dasi Accumulo galattosil-ceramidi. Danno oligodendroglia, demielinizzazioni. Neuropatie centrali e periferiche.

Malattia di Fabry 1 / 45.000 Recess. X-legata α-Galattosidasi A Accumuli vari. Danno renale, miocardico, vascolare.

Malattia di Gaucher tipi I (99%), II e III

1 / 2000 (ebrei USA)

Autos. recessiva Glucocerebrosidasi Accumulo glucocerebrosidi. Epatosplenomegalia, dolori ossei, neuropatia centrale

M. Di Niemann-Pick tipi I e II

1 / 25.000 (ebrei USA)

Autos. recessiva Sfingomielinasi Accumulo di sfingomielina. Danni cervello, fegato, milza, polmoni, linfonodi.

Malattia di Tay-Sachs 1 / 3000 (ebrei USA)

Autos. recessiva Esoaminidasi A (cat. α)

(come sopra)

Mannosidosi ≈ 100 casi Autos. recessiva α-D-Mannosidasi Accumulo di oligosaccaridi. Danno tissutale.

Sialidosi ≈ 100 casi Autos. recessiva α-Neuraminidasi Accumulo di oligosaccaridi. Danno tissutale.

Malattia Incidenza Ereditarietà Enzima carente Segni e sintomi

Gaucher

M. di Hurler-Scheie vari sottotipi

1 / 100.000 1 / 500.000

Autos. recessiva α-L-Ialuronidasi Calo degradaz. eparan/ dermatansolfato. Accumulo mucopolisaccaridi. Cataratta. Alterazioni ossee ed altre.

M. di Hunter 1 / 150.000 Recess. X-legata Ialuronato solfatasi (come sopra)

M. di Sanfilippo 4 sottotipi

≈ 1 / 24.000 Autos. recessiva (diversi enzimi) (come sopra) Ritardo mentale.

M. di Morquio 2 sottotipi

1 / 100.000 Autos. recessiva Galattosamina-6-solfato solfatasi o β-

galattosidasi

(come sopra) Alterazioni scheletriche e cardiovasco-lari.

M. di Maroteaux-Lamy diversi sottotipi

1 / 100.000 Autos. recessiva Arilsolfatasi β (come sopra)

M. di Sly ≈ 20 casi Autos. recessiva β-Glucuronidasi (come sopra)

Malattia Incidenza Ereditarietà Enzima carente Segni e sintomi

LE MUCOPOLISACCARIDOSI

Sindrome di Hurler: mucopolisaccaridosi primaria a cui si associa una gangliosidosi secondaria, accumulo di GM1. Il deficit genetico colpisce l'enzima α-L-ialuronidasi la cui assenza comporta un accumulo periferico di mucopolisaccaridi a cui si associano epatosplenomegalia, cifoscoliosi e altri difetti scheletrici: i soggetti presentano il fenotipo tipico di gargoilismo

S. di Sanfilippo

S. di Morquio

Hunter

M. di Maroteaux-Lamy

LE GLICOGENOSI

ERRORI DEL METABOLISMO DI FENILALANINA E TIROSINA

evoluzione della disabilità

intellettiva

D.I. LIEVE

Costituisce l’85% di tutti i ritardi mentali. categoria un tempo definita “degli educabili” perché sviluppano capacità sociali e comunicative in età prescolare. compromissione minima aree sensori-motorie e diagnosi in età scolare

entro 20 anni livello di 5a elementare.

In adolescenza qualche difficoltà a riconoscere convenzioni sociali (problemi nelle relazioni con i coetanei)

in eta’ adulta: sanno svolgere lavori non specializzati in ambienti protetti si adattano bene alla vita di comunità. capacità sociali e occupazionali adeguate per un livello minimo di autosufficienza. possono aver bisogno di aiuto e guida specie in momenti di stress sociali o economici inusuali. con sostegno adeguato possono vivere con successo nella comunità, soli o in ambienti protetti

D.I. MEDIA/MODERATA.

•costituisce il 10% di tutti i ritardi mentali

•categoria un tempo definita “degli addestrabili”, termine da evitare

•sviluppano capacità comunicative in età prescolare e traggono beneficio dall’insegnamento professionale. non raggiungono un livello educazionale oltre la 2a elementare. Possono provvedere alla cura della propria persona e imparare a spostarsi da soli in luoghi familiari.

•in adolescenza grave difficoltà a riconoscere convenzioni sociali e problemi nella relazione con i coetanei

•in età adulta riescono a svolgere attività non specializzate sotto supervisione in ambienti di lavoro protetti

•si adattano bene alla vita di comunità

D.I. GRAVE

costituisce il 3-4% di tutti i RM

nell’infanzia livello minimo di linguaggio comunicativo o assenza di linguaggio

nel periodo scolastico possono imparare a parlare e si possono insegnare loro attività elementari (cura della persona)

traggono beneficio (limitato) dall’insegnamento di materie prescolastiche (familiarizzarsi con l’alfabeto, fare semplici calcoli, imparare a riconoscere alcune parole per necessità quotidiane)

nell’età adulta: compiti semplici in ambienti altamente protetti

buon adattamento alla vita di comunità, in comunità protette o in famiglia, purchè deficit neurologici associati non richiedano un’assistenza specializzata

GRAVISSIMA O PROFONDA

costituisce l’1-2% di tutti i RM

la maggior parte è secondaria a deficit neurologico

nell’infanzia notevole compromissione sensori-motoria

devono crescere in ambienti altamente specializzati con assistenza costante di personale preparato professionalmente

lo sviluppo motorio e la cura della propria persona possono migliorare lievemente con un adeguato training

alcuni possono arrivare a svolgere compiti elementari in ambienti altamente controllati e protetti

Prevenzione

Educazione su:

❖ Alcool e droghe ❖ Promozione cure perinatali ❖ Prevenzione traumi e avvelenamenti ❖ Prevenzione malattie sessualmente trasmesse ❖ Consulto genetico

Ruolo del neuropsichiatra

❖ Diagnosi ❖ Consultazione genetica ❖ Consultazione familiare ❖ Terapia (Patologia Associata) ❖ Supporto ❖ Consulto interdisciplinare

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