La logistica e la sua evoluzione Modulo II Lezione 1 · Che cos'è la distribuzione? (1) La...

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Corso di Logistica dei Trasporti e della Distribuzione

La logistica e la sua evoluzione

Modulo II

Lezione 1

Data 05/06/2013

Cosa vedremo?

1. Dal trasporto alla Supply Chain

1. Trasporto

2. Distribuzione

3. Logistica

4. Catena del valore

5. Supply chain

2. Fenomeni ed influenze sulla logistica

1. Just In Time

2. Outsourcing

3. Delocalizzazione

3. Domande

Cos'è il trasporto? (1)

Il trasporto consiste nella movimentazione di merci o persone da un punto ad un altro attraverso l'utilizzo di un mezzo mobile.

Le tipologie di trasporto sono:● Via strada● Via mare● Via aerea● Via rotaia

Cos'è il trasporto? (2)

Modo Distanza Velocità Costo

Strada Corta/Media Veloce Medio

Mare Medio/Lunga Lenta Basso

Aria Lunga Veloce Elevato

Rotaia Medio/Lunga Lento Basso

Che cos'è la distribuzione? (1)

La catena di distribuzione è l'insieme di flussi che coinvolgono tre o più soggetti.

I soggetti sono almeno:● Un Fornitore● Un'Impresa● Un Cliente

Che cos'è la distribuzione? (2)

La catena di distribuzione è l'insieme di flussi che coinvolgono tre o più soggetti.

I flussi possono essere di:● Prodotti● Informazioni● Denaro

Che cos'è la distribuzione? (3)

Impresa Cliente

Prodotti

Informazioni

Denaro

Fornitori

Prodotti

Informazioni Informazioni

Denaro

Chi studia i flussi?

La disciplina che si occupa dei flussi di merci ed informazioni è la logistica.

Come nasce la logistica? (1)

La logistica nasce nell'antica Grecia.

Il termine logistikos significa „che ha senso logico“ ed è fortemente legato al concetto di „logica“ ed

„ordine“.

Come nasce la logistica? (2)

Le prime applicazioni dell logistica si hanno in ambito bellico.

Durante le guerre era fondamentale che soldati, armi ed approvvigionamenti si muovessero in

modo coordinato.

Definizione (1)

Dal sito web di AILog – Associazione Italiana Logistica:

„Il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell'efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati e

prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo con lo scopo di

soddisfare le esigenze dei clienti.“

Definizione (2)

Logistica interna

La logistica interna (detta anche logistica in entrata o inbound logistics) si occupa della gestione dei flussi in ingresso nell'impresa fino al completamento della fase produttiva.

La gestione è incentrata sull'approvvigionamento e il processo produttivo.

Logistica esterna

La logistica esterna (o in uscita o outbound logistics) riguarda i flussi che avvengono al di fuori delle mura aziendali, quindi dopo la fase produttiva.

Si occupa quindi della distribuzione dei prodotti finiti.

Perché la logistica è importante?

La movimentazione di merci e persone è stato un fattore di sviluppo nel corso della storia.

La logistica, fino agli anni '70, è sempre stata considerata come un „peso“. Un costo che l'impresa doveva sostenere per svolgere le funzioni di rifornimento, produzione e distribuzione.

La logistica adesso è una leva competitiva.

La catena del valore

Michael Porter, nel 1985, definisce la catena del valore come la catena di attività che un'impresa esegue per produrre prodotti o erogare servizi di valore per il mercato.

La catena del valore

La Supply Chain (1)

La supply chain (catena del rifornimento) è un sistema di organizzazioni, persone, attività, informazioni e risorse coinvolte nella movimentazioni di prodotti o servizi tra un fornitore ed un cliente.

La supply chain è un insieme di catene del valore.

La Supply Chain (2)

Fenomeni ed influenze sulla logistica

1. Dal trasporto alla Supply Chain

1. Trasporto

2. Distribuzione

3. Logistica

4. Catena del valore

5. Supply chain

2. Fenomeni ed influenze sulla logistica

1. Just In Time

2. Outsourcing

3. Delocalizzazione

3. Domande

La diffusione del JIT (1)

Il Just In Time (JIT) si sviluppa dagli anni '70 in poi ed è una filosofia aziendale indirizzata a produrre solo ciò che si vende.

La sua introduzione avviene ad opera della casa automobilistica Toyota ed il vantaggio competitivo apportato costrinse negli anni '80 le altre case automobilistiche a sviluppare approcci analoghi.

L'adozione del JIT come filosofia aziendale comporta il cambiamento di logica da push a pull.

La diffusione del JIT (2)

La logica push (spingere) comporta una pianificazione della produzione a priori, cioè si decide quanto produrre e si mettono in modo i processi produttivi.

Questo tipo di approccio comporta il dover fare una previsione precisa di quanto sarà venduto (cosa molto difficile da fare) e tenere delle scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti molto alte (molto costoso).

La diffusione del JIT (3)

Decido quante automobili produrre.

Immagazzino!

Produco!

Cliente vuole comprare un auto?

Vendo e consegno!

La diffusione del JIT (4)

La logica pull (tirare) è un modello rovesciato rispetto al push. La produzione si attiva a ritroso nel momento in cui avviene la vendita.

Mentre da un lato non serve una previsione precisa e non si hanno scorte elevate (teoricamente nulle), richiede una elevata efficienza dei processi produttivi e una funzione logistica molto sviluppata.

La diffusione del JIT (5)

Cliente vuole comprare un auto?

Produco!

Vendo e consegno!

La diffusione del JIT (6)

Tutto molto bello in teoria:

● Produco solo quello che vendo● Non tengo magazzino prodotti finiti● Non tengo magazzino materie prime e semilavorati

La diffusione del JIT (7)

In pratica implementare il JIT non è facile ed ha dei costi:

● I flussi di materiali ed informativi devono essere molto veloci altrimenti il cliente deve aspettare troppo tempo. La logistica deve funzionare bene!● Se un solo ingranaggio si ferma, blocca l'intero processo produttivo

La diffusione del JIT (7)

Concessionarioordina l'auto.

Cliente compraun'auto.

Fabbrica riceveordine.

Viene effettuatol'ordine deimateriali.

Parti motore.Parti

carrozzeria.…......

Ricezione materiali.

Produzione.

Consegna alcliente.

E se qulacosa ritarda?

Ritarda la consegna!

Influenza del JIT sui trasporti (1)

Per far funzionare alla perfezione questo meccanismo le consegne devono essere veloci e devono corrispondere alla quantità precisa di materia prima che serve per la produzione: non di meno, altrimenti non produco tutto, non di più altrimenti si crea magazzino!

Influenza del JIT sui trasporti (2)

Un caso estremo:

Se manca un bullone per la produzione, devo ordinare un singolo bullone ed un camion del fornitore deve partire per consegnare quel bullone!

Influenza del JIT sui trasporti (3)

Ridurre le scorte significa aumentare la frequenza degli ordini di materie prime.Più ordini significa un maggior numero di mezzi di trasporto in circolazione.Effettuare le consegne in modo veloce implica che spesso i mezzi non viaggiano a pieno carico!

Quale modo usereste per il JIT?

Modo Distanza Velocità Costo

Strada Corta/Media Veloce Medio

Mare Medio/Lunga Lenta Basso

Aria Lunga Veloce Elevato

Rotaia Medio/Lunga Lento Basso

Outsourcing (1)

Il termine outsourcing (esternalizzazione) è riferito ad un orientamento aziendale sviluppatosi in particolar modo negli anni '80.

L'outsourcing, come dice la parola stessa, significa reperire al di fuori qualcosa che fino a poco prima veniva svolto all'interno dell'azienda (inhouse).

Outsourcing (2)

Ricorrere all'outsourcing significa trasferire parte o totalità di uno o più processi interni ad altre aziende, dette partner.

Esempio:

Un'impresa manufatturiera utilizza un furgone ed un autista per distribuire i propri prodotti finiti.

L'impresa potrebbe esternalizzare la logistica esterna affidandosi ad un'impresa di trasporto!

Outsourcing (3)

Esempi di outsourcing:

● Logistica/Magazzino● Lavoro interinale● Assistenza informatica● Marketing/Pubblicità● …...

Vantaggi dell'outsourcing (1)

● Focalizzazione sul core business● Aumento della flessibilità● Ridurre i costi fissi● Necessità di professionalità specifiche● Aumento dell'efficienza

Vantaggi dell'outsourcing (2)

Focalizzazione sul core business

Trasferendo all'esterno alcuni processi dimunisce il numero di processi interni che devono essere gestiti.

L'impresa si può concentrare sull'attività principale che è anche quella più redditizia!

Vantaggi dell'outsourcing (3)

Aumento della flessibilità

La flessibilità indica quanto è possibile variare la combinazione di fattori produttivi.

Un'impresa manufatturiera consegna i propri prodotti ai clienti: ● se non ha esternalizzato la logistica esterna

deve avere furgoni ed autisti. Ma quanti?● se ha esternalizzato non ha vincoli!

Vantaggi dell'outsourcing (4)

Ridurre i costi fissi

Un'impresa che esternalizza la logistica esterna non ha bisogno di comprare dei furgoni per la distribuzione.

Un'impresa che non esternalizza la logistica esterna deve avere dei mezzi di trasporto a disposizione.

Vantaggi dell'outsourcing (5)

Necessità di professionalità specifiche

Esternalizzare significa scegliere un'impresa che ha come proprio core business lo svolgimento del processo e per questo si riescono a ottenere prestazioni altamente qualificate.

Vantaggi dell'outsourcing (6)

Aumento dell'efficienza

Se la scelta delle imprese a cui esternalizzare è fatta bene la catena del valore di Porter funziona meglio.

Svantaggi dell'outsourcing? (1)

● Perdita d'indipendenza● Minor controllo sui processi esternalizzati● Condivisione d'informazioni sensibili● Costi transazionali

Svantaggi dell'outsourcing? (2)

Perdita d'indipendenza

Le performance aziendali diventano dipendenti dalle performance del partner sulle quali non si ha un controllo diretto.

Svantaggi dell'outsourcing? (3)

Minor controllo sui processi esternalizzati

Le decisioni che implicano modifiche al processo produttivo devono essere concordate col partner e non possono essere implementate con velocità ed autonomia.

Svantaggi dell'outsourcing? (4)

Condivisione d'informazioni sensibili

Esternalizzando un processo si devono condividere delle informazioni e questo può esporre l'impresa a rischi. Es. concorrenza!

Svantaggi dell'outsourcing? (5)

Costi transazionali

Per costi transazionali s'intendono una serie di costi che sopraggiungono dopo l'esternalizzazione, ma non si manifestavano durante la produzione inhouse.

Possono essere amministrativi o burocratici, ma anche operativi, indiretti ecc.

Delocalizzazione (1)

Delocalizzare significa trasferire la totalità o parte dei propri processi in un altra regione o stato o continente.

Si delocalizza principalmente per tre motivi:● Ricerca di competenze a basso costo● Migliori condizioni fiscali● Vicinanza al mercato di vendita

Delocalizzazione (2)

La delocalizzazione inizia con la scoperta dell'America, 1492.

La vera e propria ondata arriva negli anni '90 e 2000 con l'avvento della globalizzazione.

Per globalizzazione s'intende il processo di connessione, economica, sociale e finanziaria, dei mercati livello mondiale.

Delocalizzazione (3)

Per alcune imprese diventa conveniente trasferire parte delle proprie attività in altri paesi.

Es.● Informatica in India ● Call Center in India (lingua inglese), Romania

(lingua italiana).● Processi produttivi in Cina, Thailandia ecc.● ….

Influenze sulla logistica (1)

Abbiamo visto tre fattori che hanno influenzato l'organizzazione dei processi aziendali:

● Il JIT: produrre in logica pull (senza magazzino)● L'outsourcing: affidare i processi a dei partner● La delocalizzazione: trasferire i processi in

luoghi più convenienti

Influenze sulla logistica (2)

JIT ed Outsourcing

I due fenomeni amplificano la domanda di trasporto a corto raggio perché il JIT richiede consegne veloci e frequenti, mentre l'esternalizzazione comporta relazioni con diversi partner-fornitori.

Influenze sulla logistica (3)

JIT ed Delocalizzazione

Utilizzare la filosofia JIT a grande distanza è molto complicato a causa dei tempi di trasporto che diventano sensibilmente lunghi, quindi è necessario un sistema logistico molto sviluppato.

Influenze sulla logistica (4)

Outsourcing e Delocalizzazione (1)

La convivenza di questi due fenomeni è dovuta ad alcune evoluzioni:● Trasporto Marittimo● Information and Communication Technology –

ICT● Globalizzazione

Influenze sulla logistica (5)

Outsourcing e Delocalizzazione (2)

In particolare, per quanto riguarda il trasporto marittimo:● Il container, McLean 1956● Il gigantismo navale● Tecniche di trasbordo● Le rotte Hub & Spokes

Domande

1. Dal trasporto alla Supply Chain

1. Trasporto

2. Distribuzione

3. Logistica

4. Catena del valore

5. Supply chain

2. Fenomeni ed influenze sulla logistica

1. Just In Time

2. Outsourcing

3. Delocalizzazione

3. Domande

Domande (1)

L'utilizzo nel trasporto marittimo del container ha permesso alle imprese di...

● Sviluppare la logica push.● Ridurre le scorte di magazzino.● Delocalizzare i propri processi produttivi.

Domande (2)

Perché le imprese ricorrono all'outsourcing?

● Per delocalizzare.● Per concentrarsi sul proprio core business.● Per trovare competenze specializzate.

Domande (3)

L'aumento del traffico stradale è dovuto...

● Alla delocalizzazione.● Alla globalizzazione.● All'outsourcing e alla filosofia JIT.

Domande (4)

Per adottare la filosfia JIT devo...

● Delocalizzare.● Aumentare le scorte in magazzino.● Avere una logistica molto efficiente.

Domande aperte

● Qual'è la differenza tra logistica interna ed esterna?

● La distribuzione coinvolge un certo numero di soggetti e flussi. Quali?

● Spiegare la differenza tra logica push e pull.● Elencare e descrivere due vantaggi e due

svantaggi dell'outsourcing.

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