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2-Dal 1.1.2016 per i debiti a m/l termine gli interessi
passivi ed i costi di transazione (disaggio) sono ripartiti
lungo la durata del finanziamento utilizzando un criterio
finanziario: il tasso di interesse effettivo
Il criterio non si applica se le differenze fra valore nominale e
costo ammortizzato sono minime per cui, in pratica, sono
esclusi i debiti a breve termine.
3-Dal 1.1.2016 per i debiti a m/l termine gli interessi
passivi ed i costi di transazione (disaggio) sono ripartiti
lungo la durata del finanziamento utilizzando un criterio
finanziario: il tasso di interesse effettivo
La logica del metodo è semplice e parte dall’assunto che un euro oggi vale più di un euro domani. Diciamo subito che il nuovo criterio non si applica a chi redige il bilancio in forma abbreviata, alle microimprese
ed ai debiti sorti ante 1.1.2016 ed in ogni caso se gli effetti sono irrilevanti (OIC 19).
4-Vediamo un esempio. Ipotizziamo un finanziamento a
m/l termine (cinque anni) con pagamento di interessi al
2% e rimborso del capitale a scadenza. Supponiamo che
per ottenere quel finanziamento si debbano sostenere
costi (ex disaggio) per 20.000 euro.
L’ipotesi del rimborso del capitale a scadenza è semplificativa ma utile, nel primo approccio, a capire i calcoli. Per effettuare i calcoli, o si sanno usare le tavole finanziarie (Brasca) o bisogna
usare excel.
5-Schema riepilogativo (nb: gli interessi vanno
calcolati sul val. nominale).
DATA DESCRIZIONE AMMONTARE
01/01/2017 VALORE INIZIALE 980.000
31/12/2017 INTERESSI -20.000
31/12/2018 INTERSSI -20.000
31/12/2019 INTERESSI -20.000
31/12/2020 INTERESSI -20.000
31/12/2021 INTERESSI+CAPITALE -1.020.000
nb: 980.000=1.000.000-20.000 (costi di transazione)
6-Il calcolo del TIR
DATA DESCRIZIONE AMMONTARE
01/01/2017 VALORE INIZIALE 980.000
31/12/2017 INTERESSI -20.000
31/12/2018 INTERSSI -20.000
31/12/2019 INTERESSI -20.000
31/12/2020 INTERESSI -20.000
31/12/2021 INTERESSI+CAPITALE -1.020.000
inserire la formula tir.cost(c2:c7) 2,4296%
7-Le scritture contabili
• 2,4296% è il tasso di interesse effettivo calcolato sul prestito considerato non al valore nominale (1.000.000 di €) ma sull’ammontare al netto dei costi di transazione (1.000.000 – 20.000) = 980.000 €.
• Di conseguenza al 1.1.2017 (data di erogazione del finanziamento) la scrittura contabile sarà la seguente:
• Banca c/c a Fin. Passivi (erogazione del finanz.)| | 1.000.000
• Fin. passivi a Banca c/c (costi di transazione) | | 20.000
8-Il prospetto degli interessi passivi(si noti che 995.805+24,194=1.020.000)
Per flusso si intende l’esborso effettivo
ESERCIZIO VAL.RIL. AL 1.1 INTERESSI FLUSSO
2017 980.000 23.810 20.000
2018 983.810 23.903 20.000
2019 987.713 23.997 20.000
2020 991.710 24.095 20.000
2021 995.805 24.194 -1.020.000
9-L’adeguamento in contabilità del valore
ESERCIZIO INTERESSI FLUSSO ADEGUAMENTO
2017 23.810 20.000 3.810
2018 23.903 20.000 3.903
2019 23.997 20.000 3.997
2020 24.095 20.000 4.095
2021 24.194 20.000 4.194
TOTALE 20.000
10-Adeguamento e scritture contabili
• Al 31.12.2017 la società dovrà rilevare 23.810 € di interessi passivi, ma
l’esborso di cassa sarà pari a 20.000 €; la scrittura sarà:
• Interessi passivi (interessi di competenza) | 23.810 |
• Banca c/c | | 20.000
• Finanz. passivi (*) | | 3.810
• (*)-Analogamente negli anni successivi per 3.903, 3.997, 4.095 e 4.194 (rispettivamente per
2018, 2019, 2020 e 2021).
11-Ipotesi del tasso di interesse non in linea
con quello di mercato
• Fino ad ora abbiamo ragionato su un’ipotesi che semplifica (e non di poco) i calcoli e cioè
ipotizzando che il tasso di interesse applicato sia in linea con quello di mercato
• Per tasso di mercato si intende quel tasso col quale «quell’azienda» riesce ad ottenere
finanziamenti sul mercato dei capitali
• Ma non sempre si verifica questa ipotesi, si pensi ad esempio ad un prestito infruttifero
effettuato dai soci alla società per esigenze di liquidità di quest’ultima.
• Tuttavia, lo stesso OIC 19 stabilisce che il problema non bisogna porselo se i due tassi di
interesse non divergono sensibilmente.
12-Ipotesi del tasso di interesse non in linea
con quello di mercato
• Se invece i due tassi di interesse divergono in maniera significativa, il valore iniziale del
debito è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri determinato utilizzando il tasso di
interesse di mercato.
• L’esempio che viene proposto è quello di un finanziamento dei soci per 5 anni, infruttifero,
di € 1.000.000 senza costi di transazione. Il tasso di interesse effettivo è pari allo 0%.
• Si supponga ora che la società abbia ottenuto nel periodo un finanziamento bancario al tasso
del 2,4%. Il 2,4% sarà per noi il tasso di mercato.
• Vediamo lo sviluppo dei calcoli
13-segue
• Il valore attuale netto del finanziamento sarà pari a:
• 1.000.000 x /(1+0,024)-5 = 888.178
• La scrittura contabile sarà:
• Banca c/c | 1.000.000 |
• Debiti vs soci per finanziamenti | | 888.178
• Riserve di P.N. (Prov.Fin.) (*) | | 111.822
• (*)-Secondo i principi contab. internazionali la prassi porta a movimentare il P.N., per l’OIC 19 un
provento finanziario)
14-segue
• Negli esercizi la società rileverà al tasso di mercato gli interessi passivi di competenza
con la scrittura Int.pass (D) Fin. Soci (A). Gli importi saranno:
CAPITALE 1/1 INTER. CAPITALE 31/12
888.178 21.316 909.494
909.494 21.828 931.322
931.322 22.352 953.674
953.674 22.888 976.562
976.562 23.437 1.000.000
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