Layout titolo - campus di Milano · 2018. 3. 13. · L’educazione sanitaria/ educazione alla...

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Work-Catt 2017/2018

L’agire professionalizzante: percorsi di accompagnamento per docenti di scuola dell’infanzia e primaria

Percorso A: La Pedagogia della Salute come pedagogia dell’essere e del fare

Il concetto di salute

DEFINIZIONI, DETERMINANTI, FATTORI FAVORENTI

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Sc. dell'alimentazione_Galbusera_ Scienze della Formazione Primaria_a.a. 2017/2018

Sc. dell'alimentazione_Galbusera_ Scienze della Formazione Primaria_a.a. 2017/2018

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Pedagogia della Salute

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Suggerimenti per la prassi progettuale

▪ «L’impegno educativo deve essere volto: a) allo sviluppo di competenze strategiche; b) allo sviluppo di una maggiore empatia; c) ad educare la comunità ad un’idea della politica come pratica orientata al benessere dei cittadini, a prescindere dalle forme di vita a cui essi ritengono di voler pervenire, nel rispetto, però, degli spazi di esercizio delle scelte altrui»

▪ Le competenze strategiche sono delle competenze che appartengono al dominio della metacognizione

▪ Le dimensioni sono quelle dell'alterità/reciprocità, riflessività e progettualità

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Suggerimenti per la prassi progettuale

«Si tratta, da una prospettiva pedagogica, quindi, di compiere un lavoro di capacitazione,ossia promuovere un ambiente di apprendimento, un setting, che sia per il soggetto un’opportunità di promozione grazie all’acquisizione della consapevolezza delle sue potenzialità e al rafforzamento della capacità decisionale».

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La Promozione della Salute

Dalla carta di Ottawa:

«La promozione della salute è il processo che consente alle persone di aumentare il proprio controllo sulla salute e di migliorarla»

Dall’OMS:

« Insieme di azioni in ambito sociale, educativo e politico tese ad aumentare la consapevolezza pubblica della salute e a promuovere stili di vita individuali salubri ed idonee azioni comunitarie atte all’ottenimento di un ambiente e di sistemi economici e sociali orientati alla salute ed al benessere»

Interesse del singolo al proprio miglioramento, al proprio

benessere

Interesse della collettività per la promozione di una Cultura

Sanitaria (health in all policies)

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Una scuola che promuove la salute: componenti essenziali

▪ L’ambiente fisico della scuola

▪ L’ambiente sociale della scuola

▪ Le competenze dei singoli in materia di salute

▪ I rapporti con la comunità

▪ Le relazioni con i Servizi Sanitari

▪ Le politiche istituzionali per una scuola in salute

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http://www.internationalschoolhealth.org/

“The vision of the IUHPE is a world where all people achieve optimum health and wellbeing”

L’alleanza salute-educazione:

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http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0004/252391/E62361.pdf

Educazione come valido strumento per il

miglioramento generale della salute degli individui,

capace di sviluppare e potenziare, in un contesto di

benessere complessivo e con un approccio globale,

gli apprendimenti degli alunni.

L’educazione sanitaria/educazione alla salute

Promozione della salute attraverso la formazione e l’educazione sanitaria

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Educazione sanitaria

Accanto agli ambiti di diagnosi, cura e prevenzione, siconsidera oggi la PROMOZIONE DELLA SALUTE,composta da:

➢ Protezione della salute

➢ Educazione sanitaria

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Protezione della salute

E’ formata da quella serie di controlli legali e amministrativiregole e procedure codici destinati a influenzare la societàcivile in modo da favorire la salute

( leggi sulle cinture di sicurezza, sull’inquinamento, etichette informative

sugli alimenti etc.)

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Educazione sanitaria

E’ un’attività di comunicazione intesa a incrementare la salute, a eliminare i fattori di rischio e a prevenire le malattie, rivolta a soggetti singoli o a intere comunità, e realizzata

influenzando positivamente le conoscenze, gli atteggiamenti e i comportamenti del singolo, delle comunità e dei detentori del

potere (Smith 1979).

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Educazione sanitaria

E’ l’insieme delle opportunità strutturate e sistemiche di comunicazione per sviluppare le conoscenze e le abilità personali necessarie per la salute individuale e collettiva.

Glossario OMS 1998

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Educazione sanitaria

Intervento socio sanitario che, attraverso l’appropriazione critica di nozioni corrette, tende a modificare positivamente il

comportamento individuale e collettivo mediante l’introduzione di fattori positivi di benessere e l’eliminazione di quelli di danno, con il fine

di conseguire la promozione della salute e la prevenzione di rischi di malattia.

(Meloni e Pelissero 2007)

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Intervento di Educazione Sanitaria

Si svolge in tre fasi:

➢ acquisizione di conoscenze

➢ modifica di atteggiamenti

➢ adozione di comportamenti

Viene svolto, spesso in collaborazione, da operatori sanitari,insegnanti, servizi sociali, ed è diretto a singoli, famiglie, scuole eintere comunità

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Fasi di un intervento

➢ Analisi: dati demografici, sociali e sanitari; scelta degliobiettivi dell’intervento

➢ Programmazione: elenco delle soluzioni possibili, sceltadella soluzione migliore, scelta dei criteri di valutazione

➢ Attuazione dell’intervento

➢ Verifica dei risultati

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Fasi di programmazionedell’intervento

• Identificazione dei bisogni

• Definizione delle finalità educative

• Formulazione degli Obiettivi

• Identificazione dei destinatari

• Selezione contenuti metodi e risorse

• Valutazione dei risultati

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Approcci metodologici

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Prescrittivo esortativo

Educativo persuasivo

Educativo partecipativo

Conoscenze

Le conoscenze su cui si incentra l’educazione sanitariacomprendono:

➢ nozioni sul corpo e le sue cure

➢ informazioni su disponibilità e modalità di utilizzo delle strutture sanitarie

➢ comprensione dei meccanismi ambientali e comportamentali del rischio e della tutela della salute

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Atteggiamenti

▪ Si fondano su– sensazioni

– convinzioni

– valori

dipendono da:– aspetti caratteriali dei singoli

– background culturale.

Dalla combinazione di questi elementi deriva,

caso per caso, il particolare comportamento correlato

all’idea di salute

L’educazione sanitaria si propone di modificare gli atteggiamenti della popolazione all’interno di una strategia di promozione della salute.

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Comportamenti

Sono le azioni auspicabili esplicate da ogni soggetto in seguito aun intervento di educazione sanitaria, conseguenza di:

➢ acquisizione delle conoscenze

➢ elaborazione delle conoscenze da parte del singolo e/o delgruppo

➢ interazione tra l’elaborazione delle nuove conoscenze e gliatteggiamenti iniziali

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Approcci Educativi

In educazione sanitaria sono di tre tipi:

▪ TRADIZIONALE: orientato alla malattia, offre informazioni sullepatologie e su come evitarle - poco efficace

▪ INTERMEDIO: orientato ai fattori di rischio - poco efficace

▪ INNOVATIVO: orientato allo stile e alla qualità della vita(comportamenti - attività fisica - benessere). E’ efficace macomplesso (medicina/scienze dell’educazione/ scienze pedagogiche)

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Valutazione degli interventi

▪ EFFICIENZA: misurare se il programma è statorealizzato col migliore impiego delle risorse (umane,tecniche, economiche)

▪ EFFICACIA: misurare se il programma ha raggiuntogli obiettivi di salute (es. nuovo tasso di malattia)e/o di comportamento (es. stile di vita)

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Educazione sanitaria nella scuola

Per la sua importanza l’educazione sanitaria nelle scuole non puòche nascere da una collaborazione multidisciplinare tra personaledella scuola, medico sanitario e gli esperti delle agenzie formativedel territorio.

Il ruolo degli insegnanti è centrale nello svolgere un’azione educativacongiunta, dove essi assicurano l’efficacia di tale azione ed ilpersonale medico sanitario o esperto di settore assicura il supportodi conoscenze specifiche.

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L’EDUCAZIONE ALIMENTARE

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MIUR, Linee guida 2015

http://www.istruzione.it/allegati/2015/MIUR_Linee_Guida_per_l%27Educazione_Alimentare_2015.pdf

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«L’alimentazione non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione dell’individuo, la finalità dell’Educazione Alimentare si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi significativi per la salute e il benessere della popolazione scolastica, già nel breve e medio periodo».

Una disciplina integrativa

« L’Educazione Alimentare si sviluppa nell’ottica di integrareprogressivamente gli aspetti fondamentali dei rapporti uomo/salute-cibo-cultura/ambiente, così da comporre un percorso a spirale che accompagni gli individui, a partire dalla Scuola dell’infanzia, all’acquisizione di un adeguato grado di consapevolezza e di capacità critica e operativa, rispetto alla complessità dell’atto alimentare»

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Obiettivi

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▪ Comprendere l’importanza del rapporto tra Cibo e Salute

▪ Adottare sani comportamenti e stili di vita per prevenire il rischio di malattie

▪ Conoscere il sistema agro-alimentare

▪ Riflettere su aspetti dell’alimentazione che riguardano i Doveri ed i Diritti del cittadino

Un percorso in quattro momenti di sviluppo psicologico-esperienziale

▪ Io, il cibo nel mio piatto e il mio corpo: il livello dell’intimità, il momento del cibarsi, l’atto del cibarsi Cos’è per me il cibo che sto mangiando ora;

▪ Io, il cibo nella mia giornata, la Scuola e la famiglia: la realtà vicina temporale e spaziale, la giornata alimentare in famiglia e a Scuola - I tempi, le regole e i momenti del mangiare, la convivialità;

▪ Io, il cibo, la stagione, gli amici e il territorio in cui vivo: la realtà intermedia temporale e spaziale - I momenti di consumo autonomo dalla famiglia e dalla Scuola, i modelli di consumo, i luoghi del cibo, gli stili alimentari, la tipicità, comportamenti ed etica;

▪ Io, il cibo e la società, nel mondo e nel tempo: le realtà lontane - La dimensione interculturale. Alimento, filiera e complessità del sistema agroalimentare, in un’ottica di sostenibilità planetaria. Il confronto e la comprensione della complessità e della diversità.

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Ambiti contenutistici dell’Educazione Alimentare Scolastica

➢ Il rapporto sensoriale con gli alimenti

➢La nutrizione e l’ambito scientifico

➢La merceologia, la conoscenza delle caratteristiche del cibo

➢L’Igiene e la sicurezza alimentare

➢L’approccio culturale al cibo

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Educazione alimentare efficace

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➢Essere personalmente rilevante

➢ Essere chiaramente comprensibile

➢Usare come base gli alimenti piuttosto che i nutrienti

➢Essere coerente nei suoi messaggi dietetici

➢Enfatizzare i benefici del cambiamento

➢Utilizzare strumenti e mediatori efficaci (FBDG )

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http://www.ilpanedellanostraterra.it/

IL QUADRO EDUCATIVO ALIMENTARE EUROPEO

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Guida scolastica europea di educazione alimentare

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http://www.scuolapromuovesalute.it/files/Guida-Scolastica-Educazione-Alimentare---OMS.pdf

➢ Struttura per il curriculum d’insegnamento

➢ Idee per l’educazione alimentare nella scuola

➢ Idee per i collegamenti con le famiglie e la comunità.

I MODELLI ALIMENTARI E LA MULTICULTURALITA’

DIETA MEDITERRANEA, DIETA VEGETARIANA, DIETA VEGANA, DIETE ETNICHE

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Il bambino, fin dalla nascita, attraverso l’esperienza è

“produttore di cultura”: a scuola egli porta le sue capacità di

“ricercatore”, il suo bagaglio di esperienze già organizzate,

una sua concezione del mondo.

Mario Lodi

Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità

"La Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende.

La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo".

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LA CORRETTA ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA

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LINEE GUIDA DELL’INRAN

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http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_652_allegato.pdf

PROGETTO SAPER MANGIARE.MOBI

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http://sapermangiare.mobi/

La Ristorazione scolastica

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http://www.milanoristorazione.it/files/Cosa_si_mangia/inverno%202017-2018/Menu-Scuole_inverno_2018_web-HD.pdf

EDUCARE AL CONSUMO CONSAPEVOLE ED ATTIVARE COMPORTAMENTI ALIMENTARI SOSTENIBILI

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Un esempio di progetto educazione consapevole

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http://www.progetto-eat.it/il-progetto/pubblicazioni.html

Il piatto in forma

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È il Piatto “IN-FORMA”, diviso in quattro spicchi: frutta e ortaggi sono una fonte importantissima di sostanze protettive -antiossidanti con azione anti-infiammatoria, fibre, sali minerali e vitamine –responsabili del corretto funzionamento del metabolismo.

La piramide comportamentale

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http://www.progetto-eat.it/il-piatto-in-forma/piramide-comportamentale.html

Il Diario Alimentare,strumento di riflessione

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ASPETTI ETICI DELL’ALIMENTAZIONE

IL BISOGNO E LO SPRECO DI CIBO, FOOD SECURITY, FOOD SAFETY, LA SPESA CONSAPEVOLE, LE ETCHETTE DEGLI ALIMENTI

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Eredità di EXPO 2015_ Carta di Milano

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http://carta.milano.it/wp-content/uploads/2015/04/Italian_version_Milan_Charter.pdf

Lo spreco alimentare

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https://www.barillacfn.com/m/publications/spreco-alimentare-cause-impatti-proposte.pdf

«Food security»

FOOD SECURITY, rafforzare la sicurezza alimentare per tutti gli esseri umani al fine di eliminare la fame, la sete, la malnutrizione per difetto, gli sprechi e le carestie, garantendo la possibilità di poter accedere e consumare cibo e acqua potabile in quantità sufficienti per vivere bene e in salute

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http://www.fao.org/cfs/home/it/

«Food safety»

LA FOOD SAFETY, assicurare un’alimentazione sana a tutti gli esseri umani, eliminando anche la cattiva alimentazione e le patologie da cibo inquinato o malsano, garantendo a tutti la sicurezza di poter consumare cibo sano e acqua potabile di qualità tali da poter vivere bene e in salute

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I valori dietetici di riferimento (DRV) indicano la quantità di un singolo nutriente che è necessario assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso. La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di aggiornare i precedenti pareri europei in questo settore, tenendo conto delle nuove evidenze scientifiche e delle recenti raccomandazioni emanate a livello nazionale e internazionale

http://www.efsa.europa.eu/it

LA SALUTE DELLA TERRA E LA NOSTRA TAVOLA

LA SOSTENIBILITA’ DEI CIBI, LA PIRAMIDE AMBIENTALE E LA BIODIVERSITA’

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Produzione alimentare e piramide ambientale

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L’impatto ecologico dei diversi cibi sull’ambiente

La sostenibilità dei cibi

http://www.progetto-eat.it/il-piatto-in-forma/piramide-ambientale.html

Impatto ambientale per produzione alimentare

La sostenibilità della produzione alimentare non solo in termini economici, ma soprattutto in termini ambientali: produzione di CO2, consumo di acqua o erosione del suolo.

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https://www.barillacfn.com/m/publications/spreco-alimentare-cause-impatti-proposte.pdf

Biodiversità e salvaguardia delle specie

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La perdita di biodiversità non riguarda soltanto le specie selvatiche, ma anche l’agrobiodiversità, ovvero l’insieme di specie e varietà vegetali e di razze animali che, fin dalla nascita dell’agricoltura (10.000 anni fa), sono state oggetto di un continuo e lento processo di domesticazione e selezione.La Fao stima che, a oggi, il 75% delle varietà delle colture agrarie siano andate perdute e che i tre quarti dell’alimentazione mondiale dipendano da appena 12 specie vegetali e cinque animali.

Il 23 giugno 2011 l’Unione Europea ha firmato il protocollo di Nagoya, Il Protocollo prescrive che il 17% delle terre emerse e il 10% delle areemarine siano messe sotto protezione entro il 2020.In vigore dal 2014

https://www.fondazioneslowfood.com/wp-content/uploads/2015/04/biodiversita_position_paper_ITA.pdf

L’IGIENE ALIMENTARE

CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI, SICUREZZA ALIMENTARE, LA RISTORAZIONE ED IL VENDING

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QUADRI PATOLOGICI

INTOLLERANZE ED ALLERGIE ALIMENTARI: GLUTINE E LATTOSIOIL CONCETTO DI MALNUTRIZIONE

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EDUCAZIONE ALLA SALUTE IN UNIVERSITA’CATTOLICA

MANIFESTO DELL’ INSEGNAMENTO DEL QUARTO ANNO ALLA FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA:DIDATTICA FRONTALE E LABORATORIALE

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Manifesto

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I Laboratori

SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE (1 CFU) E SCIENZE DELLA TERRA (1CFU)

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I laboratori di Scienze dell’Alimentazione

Macro-organizzazione delle attività

▪ 3 conduttori di laboratorio

▪ 6 macrogruppi 30 microgruppi

▪ 6 aree in piattaforma B/Bdedicate con materiali testuali e schede di attività

▪ lavoro in microgruppo semistrutturato

▪ 5 giornate in presenza:

– 3 attività sperimentali differenti, 1 attività di preparazione del compito autentico, 1 attività di presentazione/disseminazione del compito autentico

In totale 30 compiti autentici al termine del laboratorio

Micro-organizzazione di ciascuna giornata sperimentale

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▪ Introduzione contenuti base per l’attività (15 min)

▪ Consegne dell’attività, scheda di attività sperimentale in piattaforma, 5 min

▪ Rimando alle fonti testuali in piattaforma (5 min) per eventuale approfondimento personale a domicilio (60 min)

▪ Sperimentazione su banco (200 min)

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Attività Laboratoriali a.a 2014/2015

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Attività Laboratoriali a.a 2014/2015

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Attività Laboratoriali a.a 2015/2016

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Attività Laboratoriali Sc.della Terra

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Attività Laboratoriali Scienze della Terra

Conclusioni e rilancio

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EDUCAZIONE E SPIRITUALITA’ ECOLOGICA

http://w2.vatican.va/content/dam/francesco/pdf/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si_it.pdf

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«In un mondo dove coesistono le realtà opposte della fame e delle problematiche legate alla sovralimentazione, L’EDUCAZIONE ALIMENTARE PRATICATA NELLE SCUOLE ITALIANE RICHIEDE UN APPROCCIO COMPLESSO E SISTEMICO. Un approccio che da un lato aiuti i giovani a prendere consapevolezza del proprio rapporto con il cibo per orientarlo in modo sano e, dall’altro, permetta loro di contestualizzarlo in un ambito globale di relazioni che coinvolge anche chi vive in realtà differenti e si confronta con problemi radicalmente diversi e spesso drammatici».

http://www.istruzione.it/allegati/2015/MIUR_Linee_Guida_per_l%27Educazione_Alimentare_2015.pdf

Attività laboratoriali per i corsisti

▪ 15 marzo 2018, Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano Buonarroti

▪ 5 Aprile 2018, Università Cattolica del Sacro Cuore, sede Milano Buonarroti

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Un po’di fonti..

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Un po’di fonti..

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