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LE CASCATE DELLE MARMORE ED IL TERNANO, Amelia, Narni, Terni, Sangemini, Stroncone, Lago di Piediluco, Foresta fossile di Dunarobba, Parco archeologico di Carsulae.
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CONSIGLI PRATICI
Questa escursione vi spingerà al quasi al confine tra Umbria e Lazio, infatti le località e i siti
archeologici sono distanti circa 100 km dall’agriturismo ma sono raggiungibili in un’ora e
trenta minuti circa.
La zona del ternano si può raggiungere con la superstrada (imbocco a Santa Maria degli
Angeli) sia in direzione Foligno che in direzione Roma.
La strada che passa per Foligno è consigliata.
Si raccomanda un abbigliamento comodo e se volete anche portarvi il costume da bagno
potrete meglio godere delle spiagge del lago di Piediluco.
Qualora siano di vostro interesse i monumenti religiosi è sempre consigliato un
abbigliamento adeguato.
Dove mangiare:
BOSCO DEL VELINO: Via Cascata 35 Marmore - 05030 - Terni 0744/67229
IL MELOGRANO: Vl. Bramante 2 - 05100 - Terni (TR) - 0744 300375
LA FONTANELLA: V. Plinio il Giovane - 05100 - Terni (TR) 0744 - 402550
LA VECCHIA OSTERIA: Valle Spoletina 9 - Piediluco 0744 369111
LIDO: Piazza Bonifazi 2 - Piediluco 0744 368354
AL PONTE : Str. Macchie 3 - 05022 - Amelia 0744 981986
AMERINO: Voc. Tabacchi Fornole - 05022 – Amelia 0744 989146
ANITA : V. Roma 31 - 05022 - Amelia (TR) 0744 982146
AL CANTO DEL GALLO: Str. Maratta 61 - 05035 - Narni) 0744 750871
IL GATTAMELATA : V. Pozzo Della Comunita' 4 Narni 0744 717245
LA LOGGIA : Vicolo Del Comune 4 - 05035 - Narni 0744 - 722744
ANTICA CARSULAE: Str. Stat. Tiberina 3/BIS - 05029 - San Gemini 0744
630163
ANTICA TAVERNA: V. Roma 52 - 05029 - San Gemini (TR) 0744 334060
IL COLLE : Vl. G. Garibaldi 3 - 05029 - San Gemini (TR) 0744 334047
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LE CASCATE DELLE MARMORE
Imboccando da Terni la strada statale Valnerina, si giunge dopo soli 7 km alla Cascata delle
Marmore, sicuramente una tappa fondamentale per chiunque decida di visitare le bellezze
naturali dell'Umbria.
La Cascata delle Marmore è un'opera artificiale di sistemazione idraulica dovuta ai Romani;
il fiume Velino, infatti, si allargava negli anni precedenti il 290 a.C. in una vasta zona di
acque stagnanti, paludose e malsane. Allo scopo di far defluire queste acque, il console
Curio Dentato fece scavare un canale che le convogliasse verso la rupe di Marmore, e da lì le
facesse precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri, nel sottostante alveo del fiume
Nera.
Lo spettacolare salto della Cascata delle Marmore ha ispirato poeti ed artisti di ogni periodo
storico: Virgilio nell' "Eneide", Cicerone e G. Byron nel "Childe Harolds Pilgrimage". Da
circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di
Galleto. Di conseguenza la cascata si può ammirare solo negli orari riportati nella tabella
sottostante. Fu proprio grazie alla ricchezza di queste acque ed alla loro energia, che fu
possibile il sorgere, a Terni, di industrie siderurgiche, elettrochimiche ed elettriche.
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ORARI CASCATE DELLE MARMORE
Gennaio feriali sabato festivi
apertura area - 11.00-17.00 11.00-17.00
rilascio acqua - 12.00-13.00 12.00-13.00
15.00-16.00 15.00-16.00
Febbraio feriali sabato festivi
apertura area 11.00-17.00 10.00-18.00 10.00-18.00
rilascio acqua - 11.00-13.00 11.00-13.00
15.00-17.00 15.00-17.00
Marzo feriali sabato festivi
apertura area 10.00-18.00 10.00-22.00 10.00-22.00
rilascio acqua 12.00-13.00 11.00-13.00 11.00-13.00
16.00-17.00 16.00-21.00 16.00-21.00
Aprile feriali sabato festivi
apertura area 10.00-19.00 09.00-22.00 09.00-22.00
rilascio acqua
12.00-13.00 10.00-13.00 10.00-13.00
16.00-17.00 16.00-21.00 16.00-21.00
Maggio feriali sabato festivi
apertura area 10.00-19.00 09.00-22.00 09.00-22.00
rilascio acqua 12.00-13.00 10.00-13.00 10.00-13.00
16.00-17.00 15.00-22.00 15.00-22.00
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Nuovi prezzi per l'ingresso alla Cascata:
Intero € 4.00 (1 biglietto gratuito per gruppi di minimo 15 persone)
Ridotto € 2.00 (scolaresche, ragazzi fino a 12 anni, residenti).
Ingresso gratuito (bambini al di sotto di 6 anni, residenti VI e VII circ., portatori di handicap
ed accompagnatori).
Il pagamento del biglietto d'ingresso può essere effettuato presso gli Infopoint di Piazzale
Vasi, Belvedere Inferiore, Parco dei Campacci e Belvedere Superiore.
Giugno/Luglio Agosto
feriali sabato festivi
apertura area 10.00-22.00 09.00-22.00 09.00-22.00
rilascio acqua 11.00-13.00 10.00-13.00 10.00-13.00
16.00-18.00 15.00-22.00 15.00-22.00
21.00-22.00
Settembre feriali sabato festivi
apertura area 10.00-22.00 09.00-22.00 09.00-22.00
rilascio acqua 12.00-13.00 10.00-13.00 10.00-13.00
16.00-17.00 15.00-21.00 15.00-21.00
20.00-21.00
Ottobre feriali sabato festivi
apertura area 10.00-18.00 10.00-20.00 09.00-20.00
rilascio acqua solo venerdì 11.00-13.00 11.00-13.00
15.00-17.00 15.00-19.00 15.00-19.00
Novembre/Dicembre feriali sabato festivi
apertura area 11.00-17.00 11.00-17.00 11.00-17.00
rilascio acqua - 12.00-13.00 12.00-13.00
15.00-16.00 15.00-16.00
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TERNI
Terni, l'antica Interamna Nahartium ("terra tra due
fiumi", cioè il Nera ed il Serra), fu la patria
dell'imperatore Marco Claudio Tacito e dello scrittore
Cornelio Tacito nonchè di altri importanti personaggi del
passato.
Dopo la metà del XIX secolo, Terni fu partecipe di
quella rivoluzione industriale che le valse l'appellativo di
"Manchester italiana".
Il suo assetto attuale, soprattutto a causa dei pesanti
bombardamenti subiti durante la seconda guerra
mondiale, è prevalentemente moderno e dinamico.
Nonostante questo, Terni conserva parte del suo centro
antico ed alcuni notevoli monumenti. Tra questi
ricordiamo in particolare la chiesa di San Francesco,
duecentesca, con la bellissima Cappella Paradisi con
affreschi del '300; l'antica chiesetta di Sant'Alò, piccolo
gioiello romanico; la chiesa di San Salvatore, sorta
probabilmente su un preesistente Tempio del Sole di
epoca romana; quella di San Pietro con la sua interessante struttura absidale ed il suo
chiostro; ed infine il Duomo, eretto nel XVII secolo.
Degni di nota sono anche i resti dell'Anfiteatro romano, delle antiche mura e i quartieri
medievali, con resti di antiche torri e bei palazzi. Tra questi è particolarmente interessante
Palazzo Spada, attribuito al Sangallo.
Terni, tuttavia, è soprattutto interessante per la sua architettura moderna: all'architetto
Ridolfi, uno dei maggiori del nostro secolo, si deve piazza Tacito con la sua caratteristica
fontana , corso del Popolo e largo villa Glori. Al famoso artista Arnaldo Pomodoro si deve
invece l'Obelisco "lancia di luce".
Qui inoltre si trova la Basilica di San Valentino che custodisce il corpo del Santo, vescovo
della città martirizzato nel III secolo d.C., oggi eletto in tutto il mondo patrono degli
innamorati.
A 6 km dal centro si trova la Cascata delle Marmore, che con un salto complessivo di 165
metri è la cascata più alta d'Europa.
Nelle più immediate vicinanze meritano una visita i resti di Carsulae, antica citta' romana, il
grazioso paese medioevale di Cesi, ed il Lago di Piediluco con il suggestivo paesino
omonimo.
Fra le più importanti manifestazioni che sono organizzate nella città merita senza dubbio un
nota particolare la rievocazione di tradizioni popolari del Cantamaggio.
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IL LAGO DI PIEDILUCO
Piediluco è un pittoresco centro il cui nome significa "ai piedi del bosco sacro". Con un
assetto rimasto quello del medio evo, con le sue basse casette colorate, è in realtà dislocato
nello stretto lembo di terra che corre tra il lago ed il monte.
Il lago che prende il nome dal paese, è tanto irregolare da sembrare un lago alpino. Molto
suggestivo, è circondato da rilievi boscosi, tra i quali è caratteristica per la sua forma di largo
cono la montagna dell'Eco. Questa montagna deve il suo nome al fatto che è in grado di
rimandare un intero endecasillabo in maniera perfetta.
Alle spalle del paese domina la Rocca, dell'XI secolo. Ormai in parte diruta, rimane pur
sempre superba ed imponente. La sua posizione strategica ne fece spesso oggetto di contese
tra i signori dei centri limitrofi.Il lago, sede di manifestazioni di canottaggio di carattere
mondiale, è un frequentato centro turistico, ed offre la possibilità di praticare vari sport
lacustri. Ogni anno, sul lago si svolge la festa delle acque, di antichissima origine, durante la
quale è possibile vedere una sfilata notturna di barche addobbate e illuminate, giochi
pirotecnici. Da vari anni, ormai, si svolgono dei Master musicali di pianoforte e violino, a
cui fanno seguito i concerti tenuti dai partecipanti e dai Maestri nella Chiesa di San
Francesco. Durante la stagione estiva è possibile assistere a spettacoli teatrali ed anche
concerti di musica Jazz all'aperto con ingresso gratuito.
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AMELIA
La cittadina di Amelia sorge arroccata su un colle roccioso alle cui pendici si estendono
distese di lecci ed ulivi, interrotti dal solo serpenteggiare del fiume Tevere.
La storia di Amelia si perde nella leggenda. Le sue mura ciclopiche risalgono al sesto secolo
avanti Cristo: originariamente formate da immensi blocchi sovrapposti su di esse sono stati
sovrapposti strati di epoca romana prima e medioevale successivamente. Da notare la bella
Porta Romana . Oggi Amelia è una città dinamica e moderna, che ha saputo trarre vantaggio
dalla favorevole ubicazione geografica per imporsi come centro agro-alimentare, e che
conserva una profonda coscienza del valore dei suoi reperti archeologici ed artistici. Oltre
alle antichissime mura, le cisterne e numerose case romane testimoniano l'importanza che
Amelia rivestì durante l'impero dei Cesari..
Di epoca medioevale vanno ricordati: la chiesa di San Pancrazio, il cui portale è un raro
esempio di arte decorativa, la chiesa di San Francesco, al cui interno sono conservate alcune
sculture di Agostino di Duccio, il duomo, che sebbene rimaneggiato in periodo barocco,
risale in origine alla prima metà del XI secolo, come testimonia il possente campanile.
Infine, da citare la chiesa rurale della Madonna delle Cinque Fonti, che offrì soggiorno a San
Francesco.
Degni di nota i cinquecenteschi palazzi Farrattini e Petrignani, a ricordo della fiorente epoca
signorile della cittadina
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NARNI
Le prime notizie storiche su Narni,
all'epoca "Nequinum", risalgono al 600
a.C., ma la zona era abitata fin
dall'epoca neolitica. Nel 299 a.C. fu
colonia romana con nome di Narnia, e
nel 233 a.C. divenne importante
fortificazione per la costruzione della
via Flaminia. Nel 90 a.C. divenne
Municipio. Fu esposta alle invasioni
barbariche a causa della sua posizione
dominante, e divenne libero comune nel
sec. XI: tra i secoli XII e XIV toccò il
suo massimo splendore. Durante il
rinascimento fu frequentata da artisti di primissimo calibro quali il Rossellino, il
Ghirlandaio, il Vecchietta, Antoniazzo Romano e lo Spagna. Nel 1527 fu presa con il
tradimento dai Lanzichenecchi, che la incendiarono. Artisti quali gli Zuccari, il Vignola, il
Sangallo e lo Scalza parteciparono alla ricostruzione, e nel 1664 fu fondata la biblioteca
comunale. Tra i personaggi illustri nati a Narni ricordiamo l'imperatore romano Cocceio
Nerva, il Gattamelata, la Beata Lucia, Berardo Eroli, Galeotto Marzio e Cassio da Narni.
Numerosi sono i monumenti di pregio presenti nella città. Tra i principali citiamo la
Cattedrale romanica, nella quale si trovano opere del Rossellino e di altri famosi artisti, la
chiesa di San Francesco, sorta nel XIII sec., con notevoli affreschi di scuola locale, Palazzo
dei Priori, costruito nel 1275 probabilmente da Gattapone da Gubbio e posto nella omonima
piazza medioevale. In questa piazza si trova anche il Palazzo Comunale, costruito nel 1273
con l'unione di tre torri, nel quale si possono ammirare: l'Incoronazione della Vergine,
realizzata nel 1486 dal Ghirlandaio, il San Francesco Stigmatizzato dello Spagna,
l'Annunciazione di Benozzo Gozzoli e una Mummia Egizia del IV secolo a.C. In fondo alla
piazza si trova una fontana del 1303. Altri monumenti sicuramente degni di nota presenti nel
centro storico della città sono: Palazzo Scotti, affrescato dallo Zuccari nel 1581; i Giardini di
San Bernardo, dai quali si può ammirare la splendida vallata del fiume Nera, e dai quali si
accede anche ai Sotterranei di San Domenico, l'antica Chiesa di San Domenico, oggi sede
della biblioteca e dell'archivio di stato; la Chiesa di Santa Restituta con il complesso
conventuale annesso; Sant'Agostino, del XIV sec., ricco di opere d'arte, e la Chiesa di S.
Margherita, con un interessante ciclo di affreschi attribuito al Pomarancio. Appena fuori la
città si trovano la possente Rocca Albornoz costruita intorno al 1370 da Ugolino di
Montematre per commissione de card. Egidio Albornoz e recentemente restaurata, e il Ponte
d'Augusto, costruito nel 27 a.C per una lunghezza di 160 metri, l'arcata restante del quale è
alta 30 metri. Leggermente pi distanti da Narni meritano senza dubbio un avisita lo Speco di
S. Francesco (18 Km), con interessanti affreschi dei sec. XIV e XV, l'Abbazia di San
Cassiano, giusto dirimpetto alla città, l'Abbazia di S. Angelo in Massa, e la Chiesa
protoromanica di Santa Pudenziana (a 6 Km).
Pag. 10
SANGEMINI
San Gemini, originario borgo preromano
denominato Casventum in epoca romana, assunse
l'odierno nome nel IX secolo, quando un monaco
di nome Gemine, proveniente dalla Siria, vi
cominciò a predicare, istruendo e beneficando a
tal punto da far designare la cittadina come la
città di "Santo Gemine".
Divenuta Comune con il favore del Papato, ed
essendo un nodo stradale di vitale importanza per
le comunicazioni con Roma da nord, la cittadina
divenne un centro culturale, artistico e religioso
di prim'ordine. Ne son testimonianza le Abbazie
di San Nicolò e di San Gemine, oggi duomo, le
chiese di San Giovanni, con un antico Battistero
dell'VIII secolo, e di San Francesco (sec. XIII),
nonchè il Palazzo del Capitano del Popolo e la poderosa Cinta Muraria ancora visibile in
larghi tratti. Piazza San Francesco, la più grande della città, è dominata dalla mole turrita del
Palazzo Canova, testimonianza del lungo soggiorno in San Gemini del grande scultore.
Numerosi altri resti storici, come la raccolta cappella di Santa Maria de Incertis e le chiese di
Santa Maria Maddalena e Santo Stefano, e bellezze architettoniche come torrioni, case-torri,
scalinate, arcate, bastioni, ponticelli di sostegno, severi edifici, nonchè la vicinanza con i
resti della bella città romana di Carsulae e con le Terme le cui acque portano il suo nome,
concorrono a rendere San Gemini pari ad un gioiello che riempie di meraviglia e di
ammirazione il visitatore che si addentra nelle sue viuzze e ne scopre gradatamente le varie
sfaccettature.
La più importante manifestazione organizzata nel paese è la rievocazione storica della
Giostra dell'Arme.
Pag. 11
PARCO ARCHEOLOGICO DI CARSULAE ED OTRICOLI
Carsulae, antico municipio romano sorto
lungo il tracciato della via Flaminia, fu
abbandonata in tempi remoti in seguito ad
un serio smottamento di terreno che ha
reso necessario spostare la sede
dell'importante strada consolare.
Questa interessante zona archeologica,
posta tra Terni e Sangemini, non è stata
ancora del tutto riportata alla luce. Sono
comunque già visibili la zona del Foro con
i resti della basilica e di due templi
gemelli, il teatro e l'anfiteatro, entrambi
abbastanza ben conservati. Infine il
bellissimo arco di San Damiano oltre il quale sono dei monumenti sepolcrali molto
interessanti Proprio a fianco del Foro è stata costruita, con i materiali archeologici reperiti
nella zona, la bella chiesa medioevale di San Damiano.
Per informazioni sulle visite guidate e sulle attività didattiche telefonare allo 0744.334133.
Da domenica 29 ottobre 2006 il Parco Archeologico e il Centro Visita e Documentazione di
Carsulae osserveranno l'orario invernale con apertura tutti i giorni dalle ore 8,30 alle 17,30
(con accesso all'area consentito fino alle 17,00).
Prezzi: intero 4,40 euro; ridotto 3,30 euro.
Cumulativo: intero 6,60 euro; ridotto 4,95 euro (permette l'ingresso alla Pinacoteca
Comunale "O. Metelli", Museo Archeologico di Terni, Mostra Permanente di Paleontologia,
Centro Visita e Documentazione, Parco Archeologico di Carsulae).
Biglietto ridotto: Cittadini UE tra i 6 ei 25 anni e sopra i 65 anni; Docenti con incarico a
tempo indeterminato nelle scuole statali (quando non accompagnano la classe); Gruppi di
studenti delle scuole dell'UE accompagnati dagli insegnanti; Docenti o studenti delle facoltà
di Architettura, Conservazione dei beni culturali, Scienze della formazione, Lettere e
Filosofia (indirizzo archeologico e storico artistico) e Accademia di Belle Arti; Personale del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Gruppi turistici composti da almeno 15 persone.
Gratuità: Bambini con meno di 6 anni; Disabili; Accompagnatori disabili; Guide turistiche;
Interpreti turistici; Insegnanti accompagnatori; Possessori di tessera ICOM.
Pag. 12
LA FORESTA FOSSILE DI DUNAROBBA
La foresta fossile di Dunarobba e di
Avigliano Umbro, è stata riportata in
superficie ad opera di lavori
cominciati negli ultimi anni '70,
ancora oggi non terminati.
Essa è costituita da alberi fossili
appartenenti ad una specie di sequoia
gigante prsente in Italia oltre un
milione di amni fa (nel Quaternario
antico). La particolarità di questa
foresta è che gli alberi si sono
fossilizzati in posizione verticale e
non orizzontale come nelle altre
foreste fossili, già di per se molto rare,
giunte fino a noi. Questo alimenta, tra gli esperti, la teoria che un'inondazione abbia
sommerso gli alberi in vita, conservandoli fino a nostri giorni nelle condizioni reali del
tempo.I fossili hanno dimensioni imponenti: 1.5 m di diametro per una altezza compresa tra i
5 e 10 metri.
Seconda metà del mese di Aprile, Maggio, Giugno, Settembre e prima metà di Ottobre
aperto Venerdì, Sabato, Domenica e festivi:
10:00 - 13:00 e 15:30 - 18:30
Nei mesi di Luglio ed Agosto - dal Martedì alla Domenica (Lunedì chiuso):
10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00
Centro di Paleontologia Vegetale
della Foresta Fossile di Dunarobba
Loc. Casacce - Dunarobba
05020 Avigliano Umbro (TR)
Telefono/Fax: 00390744/940348
Email: info@forestafossile.it
Pag. 13
STRONCONE
Posto a 450 metri di altezza, Stroncone gode di una posizione
incantevole, tanto da essere considerato una eccellente stazione
climatica dove trascorrere una tranquilla villeggiatura estiva.
Il primo documento certo su Stroncone risale al 1012. Raso quasi
completamente al suolo dalle truppe di Narni dopo un lungo
assedio, il paese fu fatto ricostruire nel 1215 agli stessi
devastatori per ordine del Papa Innocenzo III.Nel medioevo fu un
forte castello, occupato nel 1394 da Pandolfo Malatesta, ma nel
1405 il paese si sollevò cacciando dalle sue mura Andrea
Tomacelli che se ne era impadronito. Libero finalmente da ogni
sigoria parteggiò per i guelfi, ed accolse tra le sue mura con solenni onori il Papa Pio II, il quale lasciò una
lusinghiera descrizione del paese e della sua fertile campagna.Nel 1527 le truppe del Connestabile Borbone,
che marciavano su Roma, lo presero d'assedio, ma l'intervento dei Ternani scongiurò il saccheggio.Nel 1799
anche Stroncone insorse contro i Francesi, sostenendo tra l'altro l'assedio dei battaglioni comandati dal
generale Jablonowschi.Nel 1929 il paese perse la sua autonomia, per riacquistarla nel 1947. Tra i
monumenti della cittadina tra i pi degni di nota è senzaltro da annoverare il Convento di San Francesco,
fondato dal Santo nel 1213.Subito dopo la Porta del Paese, ha il suo ingresso la chiesa di S. Giovanni,
decorata da un valente imitatore dello Zuccari. Segue la Chiesa di San Michele Arcangelo, con il bel quadro
del Rosario dipinto dall'Agresti. La Chiesa di S. Nicolò conserva invece una bellissima Incoronazione della
Vergine di Rinaldo da Calvi, uno dei maggiori allievi dello Spagna.Nella Residenza Municipale sono poi
raccolti preziosi documenti dal XIII secolo in po, varie lapidi romane, una notevole collezione di monete e
medaglie, e nove coralli membranacei conteneti preziose miniature del '400. Le località turistico montane
dlle Cimitelle e de I Prati, ad altitudine variabile tra gli 800 e i 1100 m. s.l.m., offrono la possibilità di
godere, in ogni momento dell'anno, soggiorni piacevoli, e di raggiungere, attraverso suggestivi sentieri, le
cime dei monti circostanti che dominano vasti panorami della Conca Ternana e della Pianura Reatina.
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