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Aziende Sanitarie LocaliServizi Veterinari – Sanità Animale
LEMASTITI
NELLA CORRETTA GESTIONE
DEGLIALLEVAMENTI
DI OVINI ECAPRINI
COS’E’ LA MASTITE
La mastite èun’infiammazione della ghiandola mammaria
caratterizzata da alterazioni della mammella
spesso associata a modificazioni della qualità e
quantità del latte
FATTORI LEGATI
ALL’ANIMALE
FATTORI LEGATI
ALLA GESTIONEDELL’ALLEVAMENT
O
FATTORI PREDISPONENTI
E’ CONDIZIONATA DA
FATTORI LEGATI
ALL’ANIMALE
FORMA DELLA MAMMELLA: La mammella pendula è più esposta a traumiI capezzoli con dotti semichiusi rendono difficile una buona spremitura
ETÀ E STADIO DI LATTAZIONE:Sono più colpiti i soggetti giovani e gli animali nella fase di maggior produzione
FATTORI PREDISPONENTI
FATTORI LEGATI
ALLA GESTIONEDELL’ALLEVAMENTO
AMBIENTE SFAVOREVOLE:lettiera troppo umidaluogo destinato alla mungitura sporco e umidocattiva manutenzione della mungitrice
RISTAGNO DEL LATTE:per mancata o frettolosa mungitura
FATTORI PREDISPONENTI
MECCANISMI NATURALI DI DIFESA
COME SI DIFENDE LA MAMMELLADAGLI AGENTI ESTERNI (BATTERI E VIRUS)?
LA MAMMELLA POSSIEDE DIVERSI MECCANISMI NATURALI DI DIFESA:
•sfintere del capezzolo •cellule somatiche•anticorpi
MECCANISMI NATURALI DI DIFESA
SFINTERE DEL CAPEZZOLOResta parzialmente aperto fino a 2 ore dopo la mungitura poi si chiude impedendo ai germi di penetrare nella mammella
CONSIGLIOMeglio alimentare gli animali dopo la mungitura per fare in modo che nonsi corichino e mantengano la stazione eretta
MECCANISMI NATURALI DI DIFESA
CELLULE SOMATICHE (valori medi 300.000/ml)Sono sempre presenti in piccole quantitàcome cellule di sfaldamento della mammellaAumentano drammaticamente in presenza di mastiti e per il 99% sono rappresentate dai globuli bianchi del sangueHanno il compito di distruggere i microrganismi e riparare la mammella danneggiata
Sono rilevabili con il CMT, anche in assenza di sintomi evidenti
MECCANISMI NATURALI DI DIFESA
ANTICORPIHanno un’azione antibatterica altamente specifica nei confronti di determinati germiE’ possibile aumentare il loro numero con lavaccinazioneQuesta pratica se utilizzata non correttamente può non dare risultati…
MA PROSCIUGARE IL PORTAFOGLIO!!!
ATTENZIONE
LE VACCINAZIONI DEVONO ESSEREPRESCRITTE DAL VETERINARIO
IL VACCINO USATO PER GLI ANIMALIDEL VICINO POTREBBE NONFUNZIONARE CON I VOSTRI
COME SI PRESENTANO
SI PRESENTANO IN DUE FORME
MASTITI CLINICHE• alterazione evidente della mammella
• alterazione della secrezione lattea
• diagnosi clinica
MASTITI SUBCLINICHE• alterazione della mammellapoco o nulla evidente
• riduzione della secrezione lattea
• diagnosi basata su conta cellule somatiche
CARATTERISTICHE ATTUALI
MASTITI CLINICAMENTE MANIFESTE
facilmente diagnosticabilima
notevolmente diminuite con l’utilizzo
degli antibiotici e dei vaccini.
CARATTERISTICHE ATTUALI
MASTITI SUBCLINICHEle più diffuse e
le più dannose economicamentedeterminate da
germi presenti
nell’ambiente (ambientali)
germipresenti
nella cute dell’uomo e degli animali
(opportunisti)
CARATTERISTICHE ATTUALI
GERMI AMBIENTALIPRESENTI
NELL’AMBIENTE
PENETRANO NELLAMAMMELLA QUANDO
I CAPEZZOLI VENGONOIN CONTATTO CON LE
DEIEZIONI E LA LETTIERA
CARATTERISTICHE ATTUALI
GERMI OPPORTUNISTI PRESENTI
NELLA CUTE DELL’UOMO
E DEGLI ANIMALI
POSSONO DIVENTAREPERICOLOSI QUANDO SI ABBASSANO LE DIFESE
IMMUNITARIE
CARATTERISTICHE ATTUALI
L’utilizzo della mungitura meccanicapuò determinare, soprattutto quando non vengono rispettate le corrette tecniche di mungitura, manutenzione e pulizia, condizioni che favoriscono la diffusione di infezioni mammarie cliniche, ma soprattutto subcliniche
AGENTI MASTIDOGENI PRIMARI:
• Vivono all’interno della mammella
• Sopravvivono con difficoltà nell’ambiente esterno
AGENTI MASTIDOGENI AMBIENTALI
• Vivono e si moltiplicano ovunque
• L’origine è rappresentata dall’ambiente: acqua,
lettierae impianto di mungitura
GERMI CHE DETERMINANO MASTITI
AGENTI MASTIDOGENI AMBIENTALICOSA FARE
ATTENZIONEMOMENTO CRITICO !!!
La penetrazione dei germi avviene attraverso
il canale del capezzolo entro 2 ore dalla mungitura quando questo è ancora aperto per il rilassamento
dello sfintere
EFFETTUARE UN’ATTENTA VERIFICA DEI PRIMI
SPRUZZI DI LATTEPRIMA DI INIZIARE LE OPERAZIONI DI
MUNGITURA
CON QUALE SCOPO?
COSA SAREBBE CONSIGLIABILE?
SCOPRIRE EVENTUALI MASTITI CLINICHE OSSERVANDO L’ALTERAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL LATTE
CON QUALE SCOPO?
VISITA CLINICA DELLA MAMMELLA
POSIZIONARSI POSTERIORMENTE ALL’ANIMALE E VALUTARE
Volume mammario, aumentato o ridotto ed eventuali asimmetrie
Modificazioni di colore (arrossata o nerastra)
VISITA CLINICA DELLA MAMMELLA
•Aumento di consistenza e presenza di noduli
•Temperatura (calda) e eventuale dolore•Linfonodi soprammammari, di solito grandi come una nocciolina, aumentati di volume
Utilizzare un recipiente apposito per buttare i primi getti di latte
ATTENZIONE!!!
NON BUTTARE MAI IL LATTE PER TERRA!!!
IL LATTE DI UN ANIMALE COLPITO
DA MASTITE E’ CONTAMINATO DA MIGLIAIA
DI GERMI CHE SI DIFFONDONO NELL’AMBIENTE
AUMENTANO IL RISCHIO DICONTAGIO DA UN ANIMALE ALL’ALTRO ATTRAVERSO
I PAVIMENTI E LA LETTIERA
AGENTI MASTIDOGENI AMBIENTALICOSA FARE
ELIMINAZIONE TOTALE DI QUESTI GERMI
IMPOSSIBILEMA E’ PERO’ POSSIBILE
RIDURNE IL NUMERO
AGENTI MASTIDOGENI AMBIENTALICOSA FARE
ELIMINAZIONE TOTALE DI QUESTI GERMI
IMPOSSIBILEMA E’ PERO’ POSSIBILE
RIDURNE IL NUMEROCON IL MIGLIORAMENTO
DELLE CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE
Batteri contagiosi: Streptococco agalactiaeStafilococco aureus
MICRORGANISMI CAUSA DI MASTITI
Fonte d’infezione: mungitricemani del mungitore
I GERMI PASSANO DA UN ANIMALE ALL’ALTRO DURANTE LA MUNGITURA
Batteri ambientali: Streptococco ambientaliColiformi
MICRORGANISMI CAUSA DI MASTITI
Fonte d’infezione: contatto dei capezzoli con lettiere opavimenti sporchi (per scarsa igiene)
Batteri ambientali: Streptococchi ambientaliColiformiPseudomonase altri
MICRORGANISMI CAUSA DI MASTITI
Fonte d’infezione: contatto dei capezzoli con lettiere opavimenti sporchi (per scarsa igiene)AcquaImpianto di mungitura
PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVECHE DETERMINANO MASTITI
Mastite gangrenosaAgalassia contagiosaMalattie da LentivirusDermatite pustolosa mammariaMastiti da Pseudomonas
MASTITE GANGRENOSA
E’ fra le più temuteProvoca la perdita parziale o totale dell’organoSpesso anche la morte dell’animaleInsorge improvvisamenteLa mammella è gonfia, arrossata, calda e dolenteSuccessivamente diventa bluastra e fredda al tattoL’animale è abbattuto, non mangia, non ruminaPresenta febbre Porta alla perdita parziale o totale dell’organoSpesso anche alla morte dell’animale
AGALASSIA CONTAGIOSA
Malattia infettiva che colpisce ovini e caprinicaratterizzata principalmente da mastitee secondariamente da infiammazione degli occhi e dellearticolazioni
AGALASSIA CONTAGIOSA
INCUBAZIONE: da 1 fino a 5 settimane;
SINTOMATOLOGIA:Febbre modesta e di brevissima durata;Inizialmente mammella gonfia e calda, dolente alla mungitura;L’aspetto del latte non è ancora modificato;Dopo 1 o 2 gg. la febbre scompare;Brusca riduzione della produzione lattea e la mammella si è ridotta di volume;Il latte è quasi scomparso.
ASPETTO DEL LATTE
Notevole riduzione della quantità;Aspetto denso, vischioso, di color bianco sporco,Tendente al giallo (simile a colostro),A volte sieroso con grumi e fiocchi.A volte la produzione cessa del tutto.
Il latte tende a separarsi in due strati:Strato superiore con colorazione grigio-verdastraInferiore grumoso
COME INTERVENIRE
In caso di sospetto rivolgersi al veterinario.Se il sospetto è confermato è consigliabile:Sottoporre gli animali alla vaccinazione con due interventidistanziati di 30 gg.Il vaccino viene fornito gratuitamente dalla ASL a tutti i greggi infetti Inoltre il sanitario deciderà se sottoporre il gregge adun trattamento antibiotico
ESITI DELLA MALATTIA
La maggior parte dei capi colpiti guariscecompletamente e la produzione lattea riprendevalori produttivi normaliAlcuni capi non guariscono completamentee rimangono ciechi, zoppi e con lesioni mammariecroniche
MALATTIE DA VIRUS LENTI
MALATTIE DETERMINATE DA VIRUS DIFFUSE IN TUTTO IL MONDOA EVOLUZIONE LENTA E PROGRESSIVA ESITO MORTALE
MALATTIE DA VIRUS LENTI
SONOCARATTERIZZATE DA:
•riduzione produzione lattea fino al 25-30%•predisposizione a contrarre malattie•maggiori costi di alimentazione•minore longevità degli animali colpiti•disturbi dello sviluppo soggetti giovani
VISNA-MAEDI
NEGLI OVINIPREVALGONO
I SINTOMIPOLMONARI
CAEVNEI CAPRINI
PREVALGONO I SINTOMI
ARTICOLARI
MASTITE
MALATTIE DA VIRUS LENTI
FORMA POLMONARE:DIFFICOLTA’ RESPIRATORIEDEPERIMENTOFINO ALLA CACHESSIAMORTEMASTITE INDURITIVA EASIMMETRICA
VISNA-MAEDI NEGLI OVINI
CAPRETTI TRA I 3 E 6 MESIFORMA NERVOSADEBOLEZZA ARTI POSTERIORIPARALISIMORTE
CAPRE ADULTEARTRITEPOLMONITE (RARA)MASTITEMORTE
CAEV NEI CAPRINI
MODALITA’ DI TRASMISSIONE
AGNELLI E CAPRETTI:COLOSTRO O LATTE INFETTOATTRAVERSO LA LAMBITURA DA PARTE DELLA MADRE.
ADULTI:MUNGITURA MANUALE O MECCANICASANGUE, SALIVA, SECREZIONI GENITALI
VIA MAMMARIA ASCENDENTE
COINVOLGE
I 2/3 DEGLI ANIMALI
CHE SI INFETTANO
IN ETÀ ADULTA
(ACCIDENTALE
RIFLUSSO DI LATTE
INFETTO DALLA
MUNGITRICE MECCANICA ALLA MAMMELLA).
MAMMELLE ASIMMETRICHEQUANDO LA MASTITEINTERESSA UNA SOLA GHIANDOLACOLPISCE SOPRATTUTTOGLI ANIMALI ADULTICON PERDITA DELLA FUNZIONALITÀ SECRETORIA DELL' ORGANO.
MASTITI DA VIRUS LENTI
MAMMELLA DI LEGNOQUANDO LA MASTITEINTERESSA ENTRAMBELE GHIANDOLECOLPISCE SOPRATTUTTOLE CAPRETTE DI PRIMO PARTO
MASTITE DA VIRUS LENTI
•ALLONTANAMENTO DEL AGNELLO/CAPRETTO DALLA MADRE IMMEDIATAMENTE DOPO LA NASCITA
•SOMMINISTRAZIONE CONTROLLATA DEL COLOSTRO
•NETTA SEPARAZIONE TRA ADULTI SIERO-POSITIVI DA ADULTI SIERO-NEGATIVI
•MUNGITURA IN TEMPI SUCCESSIVI: PRIMA I SANI POI I MALATI
•NELLE PRIME 24 OREALIMENTARE CON
COLOSTRO TRATTATOTERMICAMENTE 56° PER UN’ORA
•SOMMINISTRARE COLOSTROARTIFICIALE
•SOMMINISTRARE COLOSTROBOVINO
LIMITARE LA RIMONTA AI SOLI AGNELLI/CAPRETTINATI DA MADRI SIERO-NEGATIVE E ALLEVARLI SEPARATAMENTE DAQUELLI DESTINATI AD ESSERE MACELLATI
DERMATITE PUSTOLOSA MAMMARIA
Viene colpita la cute che riveste la mammellaCompaiono foruncoli o pustole che sitrasformano in crosteSpesso sono localizzate al capezzolo e causanodifficoltà nella mungituraI germi possono penetrare all’interno della mammella causando mastitiPuò essere contagiosa per l’uomo
MASTITE DA PSEUDOMONAS
E’ un germe che si trova nelle acquesuperficiali, suoli e in generein ambienti umidi Ha un’elevata capacità di adattamentoSi insedia in una grande quantità di superfici(gomma al silicone, tubi in PVC, acciaio inossidabile)e nei diversi componenti della mungitrice
MASTITE DA PSEUDOMONAS
E’ molto resistente agli antibioticiForma una patina nei canali della mammellaCiò impedisce ai farmaci di agire nella zona interessatae contribuisce al fallimento della terapia
NON ESISTONO VACCINI!!!
SINTOMI CLINICI
I SINTOMI CLINICI SONO MOLTO DIVERSIFRA LOROCON ALTERAZIONI DELLE CARATTERISTICHEDEL LATTE E INGROSSAMENTO DEI LINFONODISOPRAMAMMARIFINO AD ARRIVARE ALLA MASTITE GANGRENOSA E ALLA MORTEDELL’ANIMALEGLI ANIMALI MALATI DEVONO ESSERE RIFORMATIDOPO LO SVEZZAMENTO DELL’AGNELLO
COME INTERVENIRE
MASTITE CLINICAMENTE MANIFESTA:
Se la mammella è calda, dolente, aumentata di volume,Se sono presenti noduli e i linfonodi sono ingrossati L’animale deve essere isolato e munto per ultimoSottoposto a visita veterinariaPrelievo di latte per gli esami di laboratorioEsami batteriologici per stabilire qual è il germe responsabileTerapia antibiotica prescritta in base al tipo di germeAzioni collaterali (dietetiche, igieniche e di conduzione)
COME INTERVENIRE
MASTITI SUBCLINICHE CON AUMENTO CELLULE SOMATICHE
Effettuare un accurato controllo delle mammelleEseguire il CMT Identificare gli animali CMT positiviContattare il veterinario che provvederà a effettuare campioni di latte su questi ultimiTali campioni saranno analizzati dall’IZSIn base all’esito degli esami (antibiogramma)trattamento antibiotico in asciuttaEventualmente vaccini
COME INTERVENIRE
IN CASO DI MASTITI SUBCLINICHENELL’IMPIANTO DI MUNGITURA:Verifiche funzionali e igieniche ed eventuali
azioni correttive
COME INTERVENIRE
IN CASO DI MASTITI SUBCLINICHENELL’ACQUAVerifiche qualità microbiologica ed eventuali azioni correttive
STRETTA COLLABORAZIONE FRA ALLEVATORI,VETERINARI,AGRONOMI E TECNICI DEL SETTORE
CONSEGUENZE DELLE MASTITI
PERDITE
RIDUZIONE DELLA QUANTITA’ DEL LATTELATTE SCARTATO PER LA PRESENZA DI ANTIBIOTICIMINORE UTILIZZAZIONE DI ALIMENTOMEDICINALI E INTERVENTI VETERINARIEVENTUALE MORTE DEGLI ANIMALIELIMINAZIONE PREMATURA DI ANIMALI DANNI ALLA MAMMELLA
CONCLUSIONI
La rapidità della diagnosi, la correttagestione dell’allevamento permettono
di limitare i rischi di contagio da un animale all’altro.
LA SALUTE DELLE MAMMELLE DEI VOSTRI ANIMALI È NELLE
VOSTRE MANI
CONCLUSIONI
•Accurata igiene dei locali •Igiene, controlli funzionali e manutenzione degli impianti•Potabilizzazione dell’acqua•Igiene della mungitura•Isolamento degli animali con mastite•Terapie in asciutta•Vaccinazioni, se necessarie
LA PREVENZIONE E’ ATTUALMENTE
L’UNICO MEZZO A DISPOSIZIONE DELL’ALLEVATORE
PER EVITARE L’INSORGENZA DI MASTITI
E LIMITARE LE PERDITEECONOMICHE
…abbiamo bisogno di un nuovo
modo di pensare per risolvere i problemi
causati dal vecchio modo di pensare…
Albert Einstein
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