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Lezione 1Lezione 1Introduzione al corso di Introduzione al corso di Scienza delle FinanzeScienza delle Finanze
Salvatore CuratoloSalvatore Curatolo
PRESENTAZIONE DEL CORSOPRESENTAZIONE DEL CORSO
RIPASSO DI ALCUNI UTILI CONCETTI DI BASE RIPASSO DI ALCUNI UTILI CONCETTI DI BASE
ECONOMIA DEL BENESSEREECONOMIA DEL BENESSERE
Prima lezione:Prima lezione:
PROGRAMMA IPROGRAMMA IManuale :P. Bosi (a cura), Manuale :P. Bosi (a cura), Corso di scienza delle Corso di scienza delle
finanze finanze Il Mulino, Bologna, edizione 2012 (va bene anche 2006 o 2010)Il Mulino, Bologna, edizione 2012 (va bene anche 2006 o 2010)
Cap. 1 (Le ragioni dell'intervento pubblico): tutto eccetto Cap. 1 (Le ragioni dell'intervento pubblico): tutto eccetto par. 2.3 (pp.50-63);par. 2.3 (pp.50-63);
* * Cap. 2 (La finanza pubblica in Italia...): par. 1;Cap. 2 (La finanza pubblica in Italia...): par. 1;
* * Cap. 6 (La Politica fiscale nell'UEM): tutto;Cap. 6 (La Politica fiscale nell'UEM): tutto;
Cap. 8 (La spesa per il welfare state): Cap. 8 (La spesa per il welfare state):
par. 4 (l’assistenza)par. 4 (l’assistenza)
par. 5 (gli ammortizzatori sociali)par. 5 (gli ammortizzatori sociali)
par. 6 (l’istruzione). par. 6 (l’istruzione). * Verranno svolti in coda (a fine corso)* Verranno svolti in coda (a fine corso)
PROGRAMMA II (altre letture)PROGRAMMA II (altre letture)S. Curatolo e G. Wolleb, S. Curatolo e G. Wolleb, Income Vulnerability in EuropeIncome Vulnerability in Europe, in C. , in C.
Ranci (Ed.), Social vulnerability in Europe, Palgrave MacMillan, Ranci (Ed.), Social vulnerability in Europe, Palgrave MacMillan, 2010; (fotocopie)2010; (fotocopie)
Bosi, P., Corso di Politica Economica IIBosi, P., Corso di Politica Economica II, Modelli macroeconomici , Modelli macroeconomici per la politica fiscaleper la politica fiscale, Il Mulino, 1994; parti (fotocopie), Il Mulino, 1994; parti (fotocopie)
Ministero dell’Economia, Dipartimento del Tesoro, Ministero dell’Economia, Dipartimento del Tesoro, Documento di Documento di Economia e Finanza Economia e Finanza (include il programma di stabilità), 2012, (include il programma di stabilità), 2012, (PDF nei materiali didattici)(PDF nei materiali didattici)
Altre fonti: Eurostat, BCE, Regione Emilia-RomagnaAltre fonti: Eurostat, BCE, Regione Emilia-Romagna
slidesslides Tutte le slides sono obbligatorieTutte le slides sono obbligatorie Le slides (in PowerPoint) sono via via rese Le slides (in PowerPoint) sono via via rese
disponibili on-line nel sito docentedisponibili on-line nel sito docente Le slides non sostituiscono lo studio del manualeLe slides non sostituiscono lo studio del manuale mama sul manuale e sugli altri materiali bibliografici si sul manuale e sugli altri materiali bibliografici si
approfondiscono bene e soprattutto gli argomenti approfondiscono bene e soprattutto gli argomenti delle slidesdelle slides
Nelle slides c’è materiale aggiuntivo rispetto al Nelle slides c’è materiale aggiuntivo rispetto al manuale e viceversamanuale e viceversa
esamiesami
2 domande di teoria da 15 punti ciascuna; 2 domande di teoria da 15 punti ciascuna; da sviluppare con trattazione verbale da sviluppare con trattazione verbale e e con graficicon grafici
Tempo 90 minutiTempo 90 minuti
Il programma d’esame è lo stesso per tutti i Il programma d’esame è lo stesso per tutti i vecchi corsi (welfare e sviluppo, SDF vecchi corsi (welfare e sviluppo, SDF effetti economici delle politiche pubbliche; effetti economici delle politiche pubbliche; SDF settore pubblico e mercati)SDF settore pubblico e mercati)
Conoscenze necessarie per Conoscenze necessarie per seguire (bene) il corsoseguire (bene) il corso
Economia politica I (MicroeconomiaEconomia politica I (Microeconomia scelta del consumatorescelta del consumatore; teoria ; teoria dell’impresa; equilibrio concorrenziale e di dell’impresa; equilibrio concorrenziale e di monopolio; monopolio; elementi di economia del elementi di economia del benesserebenessere););
Algebra elementareAlgebra elementare Analisi grafica standard (diagrammi Analisi grafica standard (diagrammi
cartesiani ortogonali, istogrammi, ecc.)cartesiani ortogonali, istogrammi, ecc.)
Coordinate
SALVATORE CURATOLO
Orario di RICEVIMENTO
- giov. ore 11:00 – 13:00 e 14:00 – 16:00
-Ufficio: Padiglione Feroldi 1° piano a dx
-Tel. Ufficio 0521-032403 Cell. 338-9415006
-E-mail: salvatore.curatolo@unipr.it
Ripasso: alcuni concetti di base della microeconomia
Teoria del consumatore
Il consumatore massimizza una funzione di utilità, dato un vincolo di bilancio
Funzione di utilità: U=U(x1, x2, …, xn)
La forma della U(.) dipende dalle preferenze del consumatore
Possiamo rappresentare le preferenze del consumatore con una curva di indifferenza: l’insieme di tutti i panieri di beni che danno al consumatore un uguale livello di utilità
x1
x2
A
B
C
I panieri A e B sono sulla stessa curva di indiff., quindi danno al consumatore lo stesso livello di utilità; C fornisce una utilità superiore perché fornisce la stessa quantità di x2 e una maggiore quantità di x1. Il consumatore che non è mai sazio, preferisce C ad A (e quindi anche C a B)
D
n.b. freccia rossa: il trade off 1 a 1 del bene 1 con il bene 2 riduce l’utilità se un bene diviene abbondante rispetto all’altro (da C a D) ma avviene il contrario da E a C: il consumatore preferisce panieri che contengono quantità tra loro equilibrate dei beni
E
x1
x2
A
BC
Le curve d’indifferenza non possono intersecarsi
C’
curva di indifferenza: l’insieme di tutti i panieri di beni che danno al consumatore un uguale livello di utilità
Sebbene il consumatore non sia mai sazio nel consumare quantità aggiuntive di beni, il valore (in termini di utilità) di quantità addizionali di qualunque bene decresce al crescere, nel paniere, della quantità totale di quel bene di consumo
In altri termini, per un consumatore, i beni relativamente abbondanti del suo paniere valgono meno dei beni relativamente scarsi
PERTANTO: il consumatore sarà maggiormente propenso a cedere X2 in cambio di X1 se X2 è abbondante rispetto a X1
OPPURE: il consumatore sarà maggiormente propenso a sostituire X1 a X2 se X2 è abbondante rispetto a X1
Il Saggio marginale di sostituzione è la pendenza (in valore assoluto) della curva di indifferenza
E’ il tasso a cui un consumatore è disposto a scambiare un bene con l’altro.
x1
x2
A
B
C
Il SMS in A è maggiore del SMS in B;
Il SMS è decrescente spostandoci lungo una stessa curva di indiff. da sinistra verso destra
A contiene molto x2 e poco x1: sono disposto a cedere molto x2 in cambio di 1 unità in più di x1: SMS alto
Il paniere B contiene molto x1 e poco x2: sono disposto a cedere solo una piccola quantità di x2 in cambio di 1 unità in più di x1: SMS basso
A
B
C
Il SMS è decrescentediminuisce quando ci si sposta verso il basso lungo una curva di indifferenza
X1
X2
SMSx1,x2=ΔX2/ΔX1
1
1
1
2
1
0,5
A contiene molto X2: sono disposto a sacrificare 2 unità di
X2 in cambio di 1 X1.
In B le quantità sono più equilibrate: in
cambio di 1 X1, sono disposto a cedere solo
1 X2.
In C, X2 è molto scarso: sono disposto a rinunciare solo a mezzo X2 per 1 X1.
il SMSx1,x2 dice quanto valuto X1
in termini di X2, cioè a quante unità di X2
sono disposto a rinunciare in cambio di 1 X1 in più.
All’aumentare della quantità di X1
che possiedo, l’utilità addizionale
si riduce SMSx1,x2 decrescente.
Il SMSx1,x2 misura l’utilità marginale del bene X1 in termini del bene X2
Se il prezzo unitario del bene X2 è 1 (cioè X2 funge da numerario), il SMSx1,x2 misura il prezzo (massimo) che sono disposto a pagare per ogni unità in più del bene X1 prezzo di riserva
ATTENZIONE: importanti implicazioni
Il prezzo di riserva di ciascun consumatore relativamente ad un bene è tanto più alto quanto più tale bene è relativamente scarso nel suo paniere, dato il reddito
Individualismo metodologico: non ci sono effetti gregge (conformismo): il prezzo di riserva di un consumatore relativamente ad un bene del suo paniere non dipende dalle scelte correnti degli altri consumatori; ma cfr. esternalità
I due elementi fondamentali alla base della scelta razionale sono il vincolo di bilancio e la struttura delle preferenze
preferenze
prezzi
reddito
Vincolo di bilancio
Scelta razionale del paniere che
Max l’utilità
Per trovare il paniere di beni che max U non basta la funzione di utilità, bisogna anche conoscere il vincolo di bilancio
Y=P1X1+P2X2
Da cui: P2X2=Y-P1X1 1
2
1
22 X
P
P
P
YX
X1
X2
Pendenza: -P1/P2 Se X2=0,
Y=P1X1
Cioè X1=Y/P1
Tutto il reddito viene
speso in X1, di cui
posso comprare Y/P1
unità
Se X1=0,
Y=P2X2
Cioè X2=Y/P2
Tutto il reddito viene speso in
X2, di cui posso
comprare Y/P2
unità
Y/P1
Y/P2
X2
X1
Se il reddito aumenta: ceteris paribus posso consumare maggiori quantità di beni; se poi lo faccio oppure no dipende anche dalle preferenze e dalla natura dei beni: ordinari o giffen; normali o inferiori.
Y/P1 Y’/P1
Y/P2
Y’/P2
X2
X1
Se il prezzo del bene X2 diminuisce:
P2’<P2
Y/P2’
Y/P2
Y/P1
X2
X1
Se il prezzo del bene X1 diminuisce:
Y/P2
Y/P1’Y/P1
X2
X1
Se il prezzo del bene X1 ed il reddito Y diminuiscono (si supponga che Y diminuisca meno del prezzo):
Y/P2
Y’/P1’Y/P1
Y’/P2
X2
X1
Se il prezzo del bene X1 aumenta:
Nel punto di ottimo, la più alta curva di indifferenza è tangente al vincolo di bilancio, e tutto il reddito viene speso (cioè il punto di ottimo sta sul vincolo di bilancio, non al di sotto di esso, Es. c’)
A
In A: SMS (pendenza della curva d’indifferenza) = P1/P2 (pendenza del vincolo di bilancio)
C’
In C il consumatore sprecherebbe risorse perché, dati i prezzi e il reddito, potrebbe ottenere un’utilità maggiore riducendo X1 per aumentare X2 (cioè sostituendo X2 a X1); In B, dato il vincolo di bilancio, il consumatore non può arrivare
X2
X1
B
C
OTTIMALITA’OTTIMALITA’
Per ciascun consumatore nel punto di Per ciascun consumatore nel punto di ottimo, il tasso a cui egli è disposto a ottimo, il tasso a cui egli è disposto a scambiare i beni (SMS) deve essere scambiare i beni (SMS) deve essere uguale al tasso a cui i beni si possono uguale al tasso a cui i beni si possono scambiare sul mercato (P1/P2). scambiare sul mercato (P1/P2).
Il consumatore è pienamente soddisfatto Il consumatore è pienamente soddisfatto se il mercato presenta prezzi relativi per lui se il mercato presenta prezzi relativi per lui compatibili con le utilità relative.compatibili con le utilità relative.
Cosa accade quando un prezzo cambia: effetto reddito ed effetto sostituzione
Quando il prezzo di un bene diminuisce (o aumenta):
a) Modifico il paniere di consumo perché sono cambiati i prezzi relativi (eff. Sostituzione)
b) Modifico il paniere di consumo perché, a parità di reddito monetario, sono diventato più ricco in termini reali (o povero se il prezzo aumenta) (eff. Reddito)
A
C
B
Il prezzo del bene X1 diminuisce: il vincolo passa da verde a bianco
Il paniere ottimo passa da A a B.
Effetto sostituzione: lo spostamento lungo una stessa curva di indifferenza, cioè dovuto alla sola variazione dei prezzi relativi
Effetto reddito: lo spostamento da un vincolo di bilancio all’altro, a parità di prezzi relativi (pendenza)
Da A a C: effetto sostituzione
Da C a B: effetto reddito
X2
Y/P2
Y/P1’Y/P1
Pendenza: -P1/P2
Pendenza: -P1’/P2
Pendenza: -P1’/P2
Y’/P2
Y’/P1’
La curva di domanda è la relazione tra il prezzo di un bene e la quantità domandata
Si può ricavare dal problema di massimizzazione dell’utilità
Q1
X2
X1Q2
Q3
Al diminuire di P1, il consumatore sceglie panieri con quantità sempre maggiori di X1 (se il bene è ordinario)
Otteniamo diverse combinazioni (P1, Q1) che possono essere rappresentate nel piano
prezzo/quantità
P1
P2
P3
Prezzo del bene X1
Quantità del bene X1
Q3Q2Q1
La curva di domanda esprime il beneficio marginale B’ che il consumatore riceve dal bene
Per ogni dato livello di P, sono disposto ad acquistare solo quelle unità del bene che mi danno un B’
superiore al loro costo (P)
P0
0
L’elasticità della domanda rispetto al prezzo:
E’ il rapporto tra la variazione percentuale della domanda e la variazione percentuale del prezzo:
D
DD
D
D Q
P
P
Q
PPQ
Q
Esempio: se il prezzo di un biglietto del cinema passa da 8 a 10 euro, e la mia domanda annuale di biglietti passa da 12 a 8, qual è l’elasticità della domanda al prezzo?
La quantità domandata diminuisce del (4/12)% = -33%
Il prezzo del biglietto aumenta del (2/8)% = 25%
elasticità= -33% / 25% = - 1.32
L’elasticità della domanda al prezzo è di solito negativa
Non è costante lungo una curva di domanda lineare
La funzione di produzione esprime la relazione tecnologica (positiva) tra l’output di una impresa e gli input che essa usa (senza sprechi):
Q=f(K, L) Q CRESCE SE L CRESCE (dato K)
La produttività marginale del lavoro è la derivata prima parziale della f rispetto a L
La produttività marginale del lavoro, cioè la variazione di Q per una data variazione di L (con K costante) è via via decrescente: dato K, ogni lavoratore aggiuntivo produce una quantità di output minore di quella prodotta dal lavoratore precedente.
Anche la produttività marginale del capitale, dato L, è decrescente.
Teoria dell’impresa COSTI RICAVI PROFITTI
L
Q
L
QMPL
La funzione di costo dell’impresa è C=wL+rK
Se K è fisso nel breve periodo, solo L può essere variato (un altro fattore variabile è l’energia)
Allora wL = costo variabile [dato w, cresce con L, quindi con Q]
es. F. di prod. Cobb-Douglas Q=L½ K ½
L = Q2 K-1 wL = w Q2 K-1
rK = costo fisso (indipendente da Q)
Es. Sia C= rK + wL = 100 + 3Q2
AC= C/Q = 100/Q + 3Q (forma ad U)
C’ = costo marginale = 6Q crescente (retta)
Produttività marginale decrescente implica Produttività marginale decrescente implica costo costo marginale crescentemarginale crescente::
C=wL+rKC=wL+rK Quanto costa produrre una unità di Q in più? Quanto costa produrre una unità di Q in più?
Devo calcolare il costo marginale di Q:Devo calcolare il costo marginale di Q:
MP
w
LQw
Q
Lw
Q
CC
'
Dato che w è costante, e che MP è decrescente all’aumentare di L, C’ aumenta se la produzione Q (e quindi L) aumenta
La curva del costo marginale MC (o C’) è inclinata positivamente rispetto a Q
MC
P, C
Q
La curva dei costi medi (ad U) è intersecata dal costo marginale nel suo minimo
AC = C/Q
Es. C=100+3Q2 AC=C/Q=(100/Q) + 3Q MC=6Q
L’impresa massimizza il profitto quando è L’impresa massimizza il profitto quando è massima la differenza tra ricavo totale e costo massima la differenza tra ricavo totale e costo totale:totale:
profitto = R(Q) – C(Q)profitto = R(Q) – C(Q) Derivata rispetto a Q: R’(Q)-C’(Q)=0Derivata rispetto a Q: R’(Q)-C’(Q)=0 condizione di max profitto: R’=C’ condizione di max profitto: R’=C’ Sia la curva di domandaSia la curva di domanda p = 100 – Q (domanda inversa)p = 100 – Q (domanda inversa) RT = p * Q = (100 - Q) Q = 100Q – QRT = p * Q = (100 - Q) Q = 100Q – Q22
(il ricavo marginale è la derivata prima parziale (il ricavo marginale è la derivata prima parziale di RT rispetto a Q)di RT rispetto a Q)
MR (o R’)= 100 – 2 Q MR (o R’)= 100 – 2 Q (stessa intercetta ma (stessa intercetta ma pendenza doppia rispetto alla domanda) pendenza doppia rispetto alla domanda)
La curva di domanda P = 100 – Q interseca l’asse delle ascisse (P=0)
in Q = 100 e l’asse delle ordinate (Q=0) in P=100 prezzo di riserva: il consumatore per cui il bene ha maggior valore acquisterebbe una unità di bene al prezzo 100. Se il prezzo fosse maggiore, nessuno consumerebbe. Se il prezzo fosse inferiore, altri consumatori (con prezzo di riserva inferiore) acquisterebbero il bene
P
100
100
P(Q)
QQualunque prezzo di mercato è minore o uguale al valore del bene per tutti quelli che lo acquistano. Quelli per i quali il prezzo è maggiore del valore del bene non lo acquistano
La curva di domanda P = 100 – Q interseca l’asse delle ascisse (P=0)
in Q = 100
La curva R’ P = 100 - 2Q interseca l’asse delle ascisse (P=0) in 2Q=100 Q=50
P
10050
R’
100
P(Q)
Q
q
p
A B
C
Supponiamo un monopolista, unico venditore sul mercato
In un determinato momento il monopolista vende a un prezzo A la quantità OC: il suo ricavo totale è quindi pari all’area ABCO (data la curva di domanda)
O
q
p
A B
C
Per vendere di più, il monopolista deve abbassare il prezzo: da A a D. Spostandosi da B a E sulla curva di domanda a questo prezzo corrisponde la quantità OF.
O
D E
F
G
q
p
A B
C
L’area DEFO rappresenta il nuovo ricavo totale, al prezzo D e data la curva di domanda.
O
D E
F
F
q
p
A B
C
L’area DEFO rappresenta il nuovo ricavo totale, al prezzo D e data la curva di domanda.
L’area DGCO è comune alle due situazioni (prima e dopo il ribasso di prezzo) e quindi non ci interessa.
O
D E
F
GG
q
p
A B
C
Occorre confrontare il quadrangolo ABGD, perso perché il produttore non pratica più il prezzo A, con il nuovo quadrangolo GEFC, che rappresenta l’aumento delle vendite dovuto al nuovo prezzo D
O
D E
F
G
q
p
A B
C
Se l’area GEFC, il ricavo aggiuntivo, è maggiore dell’area ABGD, il ricavo perso, vendere un’unità addizionale fa aumentare i ricavi (il ricavo marginale è positivo).
In altri termini, la riduzione del prezzo è più che compensata, NEL RICAVO, dall’aumento della quantità
la domanda è elastica
O
D E
F
G
L’elasticità della domanda dipende sia dalla L’elasticità della domanda dipende sia dalla particolare curva di domanda …particolare curva di domanda …
q1 q1
p1
p2
P1’ P2’
Il ricavo marginale nel secondo grafico è sicuramente positivo e maggiore del primo grafico (a domanda rigida)
Domanda molto elastica
Domanda poco elastica (rigida)
Se la curva di domanda è verticale, l’elasticità della domanda è 0, la quantità non cambia al variare del prezzo
Domanda perfettamente anelastica o a elasticità nulla
Se la curva di domanda è orizzontale, l’elasticità della domanda è infinita, la quantità cambia infinitamente anche per una piccola variazione del prezzo
Domanda perfettamente elastica o a elasticità infinita
P
Q
Elasticità nulla
Elasticità infinita
Elasticità alta
Elasticità bassa (anelastica)
L’elasticità della domanda dipende sia dalla particolare curva di domanda …sia dal particolare punto sulla stessa curva di domanda
elastica
rigida o anelastica
a elasticità unitaria
ab
c
d
e
f
aP
Q
Prezzo del bene X1
Quantità del bene X1
R’ P(Q)
Elastica: Q cresce più che
proporzionalmente alla diminuzione di
P R cresceR’>0
R’: variazione di R=PQ al diminuire di P (o al crescere di Q)
anelastica: Q cresce meno che
proporzionalmente alla diminuzione di P R diminuisce
R’<0
Elasticità unitaria: Q cresce
proporzionalmente alla diminuzione di
P R costanteR’=0
P, R’
10050
La massimizzazione del profitto La massimizzazione del profitto può aversi solo in questo può aversi solo in questo segmento elasticosegmento elastico della della funzione di domanda perché funzione di domanda perché altrove il altrove il ricavo marginale è ricavo marginale è negativonegativo (domanda (domanda anelastica)anelastica)
Infatti il ricavo marginale R’ deve Infatti il ricavo marginale R’ deve eguagliare il costo marginale eguagliare il costo marginale C’ (positivo) e quindi R’ deve C’ (positivo) e quindi R’ deve essere a sua volta positivoessere a sua volta positivo
L’impresa massimizza il profitto uguagliando R’ e C’
(spingendo la produzione sino al punto in cui R’ e C’ sono uguali.)
Accrescere la produzione da 0 a Q* (o, che è lo stesso, ridurre il prezzo dal prezzo di riserva a P*) è razionale perché fatturato e profitti sono sempre crescenti
P, R’
10050
C’
R’
Q*
P*
100
Q
condizione di max profitto per tutte le condizione di max profitto per tutte le imprese: R’=C’imprese: R’=C’
In un mercato perfettamente concorrenzialeIn un mercato perfettamente concorrenziale, , R(Q)=pQ, cioè l’impresa prende il prezzo come R(Q)=pQ, cioè l’impresa prende il prezzo come un dato, non può cambiarlo un dato, non può cambiarlo R’=p R’=p
la condizione di max profitto è la condizione di max profitto è p=C’p=C’ la curva del costo marginale è la curva di la curva del costo marginale è la curva di
offerta dell’impresaofferta dell’impresa
MC
P1
P2
P3
Q1 Q2 Q3
Se P dato aumenta, l’impresa trova conveniente offrire quantità crescenti di Q, e viceversa
AC = C/Q
Per trovare l’equilibrio del mercato,
sommiamo orizzontalmente le curve individuali di domanda Dn, per ottenere la domanda aggregata D
E sommiamo orizzontalmente anche le curve individuali di offerta MC, per trovare l’offerta aggregata S
Offerta aggregata S
Domanda aggregata D
P
Q
P1
P2
P3
P di riserva
X1Q3Q2Q1
consumatore settore
nQ1 nQ2 …
D
Vi è domanda nel settore finché il prezzo non raggiunge il valore massimo del prezzo di riserva del consumatore più ricco
DnDn
Dn
q2
P
MCImpresa
Settore
S
P1
D
P
q1
Vi è offerta nel settore finché il prezzo non raggiunge il valore minimo dei costi medi, attraverso la libera entrata delle imprese che crescono da n a n’
Pc
AC S’
nq1 n’ q2
SnMC
X1 X1
Surplus dei consumatori e surplus dei produttori
D
S
P
Surplus dei consumatori e surplus dei produttori
D
S
P
Disponibilità a pagare pur di acquistare il bene
Il prezzo di mercato P è uno sconto sul prezzo di riserva dei consumatori
11 2 …2 …
Surplus dei consumatori e surplus dei produttori
D
S
P
Surplus dei consumatori
P
B
Surplus dei consumatori e surplus dei produttori
D
S=MC
P
Surplus dei consumatori
Surplus dei produttori
Sovrapprezzo rispetto al prezzo di offerta MC
1…1…
surplus produttori= surplus produttori= sovrapprezzo x quantità = sovrapprezzo x quantità = maggior profittomaggior profitto
surplus consumatori= surplus consumatori= minor prezzo x quantità=minor prezzo x quantità= maggiore utilitàmaggiore utilità
Benessere sociale W = surplus produttori Benessere sociale W = surplus produttori + surplus consumatori+ surplus consumatori
Perdita secca
D
S
P1BP2
Supponiamo che in un mercato una volta concorrenziale il prezzo salga da P1 a P2
Perdita secca DWL
D
Sp1
p2
Q<Qc Qc
Perdita secca (DWL)Perdita secca (DWL)
Perdita secca di benessere (dead weight loss, Perdita secca di benessere (dead weight loss, DWL) è la perdita netta di surplus del sistema DWL) è la perdita netta di surplus del sistema economico quando ci si discosta dal prezzo di economico quando ci si discosta dal prezzo di concorrenzaconcorrenza
Da una situazione di mercato con prezzo p2 Da una situazione di mercato con prezzo p2 sono possibili miglioramenti paretiani (sono possibili miglioramenti paretiani (in cui in cui qualcuno sta meglio e nessuno viene qualcuno sta meglio e nessuno viene danneggiato)?danneggiato)?
Es. sussidio al monopolista, redistribuzione Es. sussidio al monopolista, redistribuzione spontanea, regolamentazione, spontanea, regolamentazione, libera entratalibera entrata
Perdita secca (DWL)Perdita secca (DWL)
Perdita secca di benessere (dead weight loss, Perdita secca di benessere (dead weight loss, DWL) è la perdita netta di surplus del sistema DWL) è la perdita netta di surplus del sistema economico quando ci si discosta dal prezzo di economico quando ci si discosta dal prezzo di concorrenzaconcorrenza
Da una situazione di mercato con prezzo p2 sono Da una situazione di mercato con prezzo p2 sono possibili miglioramenti paretiani (possibili miglioramenti paretiani (in cui qualcuno in cui qualcuno sta meglio e nessuno viene danneggiato)?sta meglio e nessuno viene danneggiato)?
Se il prezzo è p1 (concorrenza) non ci sono Se il prezzo è p1 (concorrenza) non ci sono possibili miglioramenti paretianipossibili miglioramenti paretiani ottimo ottimo paretianoparetiano massima efficienza ( massima efficienza (1° th. Del 1° th. Del benessere socialebenessere sociale))
Le ragioni dell’intervento Le ragioni dell’intervento pubblico Ipubblico I
Salvatore CuratoloSalvatore Curatolo
CHE COS’E’ LA SCIENZA DELLE CHE COS’E’ LA SCIENZA DELLE FINANZE FINANZE
La La Scienza delle finanzeScienza delle finanze o o Economia Economia pubblicapubblica è la disciplina economica che studia il è la disciplina economica che studia il ruolo dello stato in una economia di mercatoruolo dello stato in una economia di mercato
(Con particolare riguardo alle entrate e alle (Con particolare riguardo alle entrate e alle spese pubbliche rappresentate nel bilancio spese pubbliche rappresentate nel bilancio
dello stato)dello stato)
Le 3 domande chiave dell’Economia Pubblica
Perché lo Stato interviene nell’economia?
Come interviene?
Quali sono gli effetti economici del suo intervento?
Come vedremo, generalmente i mercati concorrenziali producono esiti efficienti
Non è quindi facile giustificare l’intervento pubblico
Le 2 giustificazioni principali sono:
1) Fallimenti del mercato (mancata efficienza)
2) Redistribuzione (mancata equità, ingiustizia sociale)
La presenza dell’attività pubblica è molto La presenza dell’attività pubblica è molto ampiaampia
Una giornataUna giornataUsiamo elettricità, gas, acqua gestititi da imprese Usiamo elettricità, gas, acqua gestititi da imprese pubbliche o private ma regolate dallo stato o da pubbliche o private ma regolate dallo stato o da
enti pubblicienti pubblici
Giriamo per strade costruite dallo statoGiriamo per strade costruite dallo stato
Veniamo all’Università, che è pubblica (per ora)Veniamo all’Università, che è pubblica (per ora)
Beviamo un caffè, fumiamo unaBeviamo un caffè, fumiamo una sigaretta, sigaretta, consumiamo benzina, il cui prezzo è fortemente consumiamo benzina, il cui prezzo è fortemente
influenzato dalle imposte indiretteinfluenzato dalle imposte indirette
Una vitaUna vitaDa giovani passiamo molti anni in scuole, la maggior parte pubbliche Da giovani passiamo molti anni in scuole, la maggior parte pubbliche
o sovvenzionate dallo statoo sovvenzionate dallo stato
Lavoriamo:il nostro salario o stipendio è gravato in misura rilevante Lavoriamo:il nostro salario o stipendio è gravato in misura rilevante da oneri sociali, che servono per accumulare diritti pensionistici da oneri sociali, che servono per accumulare diritti pensionistici
nell’ambito di istituzioni pubbliche.nell’ambito di istituzioni pubbliche.
Costruiamo una famiglia, abbiamo figli e in molti casi ci sono sussidi Costruiamo una famiglia, abbiamo figli e in molti casi ci sono sussidi dallo stato (assegni familiari, detrazioni fiscali)dallo stato (assegni familiari, detrazioni fiscali)
Ci ammaliamo e siamo curati quasi sempre in istituzioni pubblicheCi ammaliamo e siamo curati quasi sempre in istituzioni pubbliche
Cessiamo di lavorare e viviamo di una pensione, quasi sempre (oggi) Cessiamo di lavorare e viviamo di una pensione, quasi sempre (oggi) pubblicapubblica
Alla fine, saremo probabilmente sepolti in un cimitero costruito dal Alla fine, saremo probabilmente sepolti in un cimitero costruito dal comune.comune.
La presenza dell’attività pubblica è molto La presenza dell’attività pubblica è molto ampiaampia
Tutte le attività descritte richiedono un Tutte le attività descritte richiedono un volume elevato di volume elevato di mezzi finanziari mezzi finanziari
in gran parte raccolti con in gran parte raccolti con imposteimposte, , prelievi coattivi a carico prelievi coattivi a carico dei cittadini.dei cittadini.
La descrizione delle spese e delle entrate è condensata La descrizione delle spese e delle entrate è condensata nel Bilancio dello Stato,nel Bilancio dello Stato,
o meglio neio meglio nei
bilanci dei moltissimi enti pubblici che compongono ciò bilanci dei moltissimi enti pubblici che compongono ciò che chiamiamo stato.che chiamiamo stato.
Bilancio consolidato delle AAPPBilancio consolidato delle AAPP
La presenza dell’attività pubblica è molto La presenza dell’attività pubblica è molto ampiaampia
Cosa fa lo Stato:Cosa fa lo Stato:
Richard Musgrave: Richard Musgrave: TThe Theory of Public Financehe Theory of Public Finance Mc Graw Hill, New York 1959Mc Graw Hill, New York 1959
Allocazione (efficienza)Allocazione (efficienza)Redistribuzione (equità)Redistribuzione (equità)Stabilizzazione (obiettivo Stabilizzazione (obiettivo
macroeconomico)macroeconomico)
3 funzioni fondamentali dello Stato:
ALLOCAZIONEALLOCAZIONELo Stato dovrebbe garantire l’Lo Stato dovrebbe garantire l’efficienzaefficienza del del
sistema economico, superando i fallimenti del sistema economico, superando i fallimenti del mercato, attraverso:mercato, attraverso:
* * Produzione pubblica (partecipazioni Produzione pubblica (partecipazioni statali; sanità; difesa)statali; sanità; difesa)
• Regolamentazione di attività private Regolamentazione di attività private (es. authority: AGCM, Consob)(es. authority: AGCM, Consob)
• Tassazione (alcool, tabacchi, sanzioni Tassazione (alcool, tabacchi, sanzioni amministrative) amministrative)
REDISTRIBUZIONEREDISTRIBUZIONEObiettivo: realizzare una equa distribuzione Obiettivo: realizzare una equa distribuzione delle risorsedelle risorse Lo Stato corregge la distribuzione delle Lo Stato corregge la distribuzione delle risorse realizzata dal mercatorisorse realizzata dal mercatoattraverso:attraverso:Trasferimenti monetari (pensioni, sussidi)Trasferimenti monetari (pensioni, sussidi)ImposteImposteOfferta di servizi (Offerta di servizi (trasferimenti in kindtrasferimenti in kind) : ) : asili, scuole, sanità, polizia, VVFF, difesa,…asili, scuole, sanità, polizia, VVFF, difesa,…
STABILIZZAZIONESTABILIZZAZIONELo Stato regola il livello dell’attività economica, Lo Stato regola il livello dell’attività economica,
con gli obiettivi del pieno impiego (e di una con gli obiettivi del pieno impiego (e di una inflazione sotto controllo)inflazione sotto controllo)
attraverso:attraverso:La manovra delle spese e delle imposteLa manovra delle spese e delle imposteMisure che incentivano l’attività produttiva Misure che incentivano l’attività produttiva
Musgrave scrive negli anni ’50, quando domina la teoria macroeconomica di Keynes: grande fiducia nella capacità di G e T di influenzare il livello di attività economica; ma oggi ???
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