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il vizio (del movimento) non è padre dell’ ozio
da soli
o in compagnia
per partecipare
oppure per vincere
per star bene
forse solo perpiacerci di più
cerchiamo spazi, tempi, occasioni per muoverci
tentiamo di dare sensibilità, affidabilità, disponibilità
allo strumento deputato alla realizzazione movimento:
l’ apparato locomotore
Sentire il movimento
Le informazioni
• propriocettive (posizione del corpo, tensione
di muscoli,articolazioni e tendini).
• enterocettive (fame, sete, variazione di
pressione del sangue), provenienti dall’interno
del nostro corpo;
• esterocettive con i dati esterni al nostro
corpo
La raccolta di dati èaffidata a cellulespecializzate: i recettori periferici
Le informazioni sono condotte dai nervi verso il SNC e raggiungono la corteccia cerebrale.
Qui vi sono zone specifiche deputate al riconoscimento delle informazioni provenienti dalla
periferia
Analizzatori stato dinamico e cinestesico
Stato dinamico (vestibolare)
• Ci informa delle accelerazioni a cui il corpo è soggetto , in particolare angolari, e, della posizione della testa rispetto al corpo.
• Le sue informazioni consentono di controllare e regolare l’equilibrio
Cinestesico (motorio )
• Elaborando informazioni riguardanti il movimento ne consente la regolazione.
• L’apprendimento tecnico è condizionato dal grado di sensibilità di questo analizzatore.
• La sua sensibilità risulta maggiormente elevata in atleti praticanti discipline polivalenti.
• Il maggior livello tecnico dipende da una maggiore capacità di differenziazione cinestesica: soprattutto in relazione alla disciplina praticata (specificità).
Ricordare il movimento
• Di scegliere il movimento o la sequenza di movimenti più adeguata per risolvere per una situazione già sperimentata
• Di accedere alle informazioni di carattere sensopercettivo che hanno accompagnato le precedenti acquisizioni ( impronta motoria)
Le acquisizioni motorie possono essere memorizzate; questa particolarità consente:
maturazione
•La ricchezza delle sperimentazioni (esplorazione orizzontale e verticale)
•L’ orientamento verso le corrette percezioni
•Il controllo cosciente degli esercizi
Consentono la validaeducazione delle attività
senso-percettive
Cosa è l’allenamento?
E’ un processo d’azione psico-
pedagogico complesso che, a
seguito di corretti ed appropriati
stimoli ed interventi, tende al
miglioramento qualitativo e
quantitativo dei livelli minimi delle
abilità psico-motorie del soggetto
Obiettivi dell’allenamento
• Apprendimento psicomotorio
• Apprendimento cognitivo
• Apprendimento affettivo
Contenuti dell’allenamento
• Esercizi di sviluppo generale
• Esercizi speciali
• Esercizi specifici o di gara
Metodologie di allenamento
Sono le procedure pianificate che
vengono sviluppate allo scopo di
realizzare gli obiettivi dell’allenamento
L’allenamento si effettua tramite:
• Tecniche di movimento
• Forme di esercizio
Esso avviene con
Carichi abbinati a
date
Forme d’allenamento
• lo stimoloE’ l’elemento/i che determina la
variazione di un sistema rispetto
alla condizione iniziale.
• sistema = organismo
• stimolo = esercizio fisico
• elementi dello stimolo
• intensità
• specificità
• durata
• grandezza
• densità
Carico fisico:l’insieme degli stimoli dell’allenamento
Il carico può essere:• interno:
risposta dell’organismo
allo stimolo proposto
• esterno:
è il compito proposto, lo
stimolo utilizzato per
raggiungere un obiettivo
dall’allenatore
Intensitàrappresenta il grado, il livello di impegno richiesto rispetto alla massima capacità
del soggetto di eseguire quel compito.
•Possiamo dire che l’intensità dipende dal rapporto tra grandezza dello stimolo e
capacità del sistema.
E’ possibile calibrare l’intensità considerando:
• specificità
Uno stimolo, in base alle proprie peculiarità, determina una risposta del sistema. Il fatto che quello stimolo dia luogo a quella reazione e non ad un’altra, ne costituisce la specificità.
• durata
La quantità di tempo in cui si manifesta contribuisce alla caratterizzazione dello stimolo. La durata è strettamente connessa alla specificità dello stimolo stesso
• grandezza
Il numero di serie, il numero di ripetizioni, la distanza per ripetizione; la quantità, la somma dei metri è un altro parametro utile all’individuazione della corretta intensità con cui svolgere l’esercitazione. A volte, purtroppo, viene utilizzato come unico elemento per organizzare l’allenamento.
• densità
Il recupero ha lo scopo di riportare, in un certo tempo, il sistema alle condizioni che precedevano la sollecitazione. Modificando la durata del recupero che separa gli esercizi possiamo: modulare la specificità variare la durata dello stimolo ( recupero incompleto) Il rapporto tra tempo di lavoro e recupero rappresenta la densità.
Il miglioramento avviene scegliendo tra le varie
metodologie le più appropriate al soggetto dopo
aver considerato
• le sue caratteristiche:
età, sesso, maturazione
fisica, stato psichico
• il suo livello:
valore delle capacità
motorie al momento
• il periodo:
momento dell’inizio
dell’allenamento
Le principali metodologie
• Il metodo continuo
• Il metodo delle ripetizioni o
frazionato
• Il metodo variabile
• Il metodo degli intervalli
• Il metodo delle competizioni
Pianificazione:è la formulazione, in uno spazio di tempo ampio, di obiettivi
intermedi e finali, e della strategia delle macrovariazioni di
struttura dell’allenamento.
Tale procedimento diretto al raggiungimento di un obiettivo,
deve tenere conto dello stato individuale di prestazione, della
strutturazione sistematica ed avere un carattere previsionale
del processo d’allenamento a lungo termine.
Prevede la scelta delle metodologie più adatte per il
raggiungimento dell’obiettivo.
Periodizzazione:
è l’enunciazione, nell’ambito di un determinato
ciclo ed in base agli obiettivi preposti, dei principi
teorici relativi all’andamento dello sviluppo del
carico d’allenamento.
Tale procedimento diretto al raggiungimento di
obiettivi intermedi, suddivide il piano a lungo
termine d’allenamento in periodi all’interno dei
quali vengono adottati taluni metodi d’allenamento.
Programmazione:
è la concretizzazione dei principi teorici della
periodizzazione nella stesura e nell’ordinazione
dei mezzi d’allenamento
Ciclizzazione:
è la realizzazione della programmazione tramite
l’organizzazione della periodizzazione in cicli
d’allenamento di varia durata con l’obiettivo del
potenziamento delle qualità necessarie al
miglioramento dell’atleta; si suddivide in macrocicli
e microcicli.
Il ciclo d’allenamento è l’insieme delle sedute
preparatorie relative ad un obiettivo in un arco
temporale che precede e posticipa l’obiettivo stesso.
La ciclizzazione dell’allenamento prevede una successione temporale di più periodi:
• il periodo di preparazione
• il periodo competitivo
• il periodo di transizione
In genere la ciclizzazione è annua
Macrociclo:
E’ un elemento della periodizzazione di
lunga e determinata durata che ricerca il
raggiungimento di un dato obiettivo intermedio
Microciclo:
E’ un elemento del macrociclo di breve e
determinata
durata la cui ripetizione ciclica consente di
ottenere
l’obiettivo intermedio del macrociclo
Nella Ciclizzazione si possono
individuare:• una macrostruttura; cioè l’organizzazione dei grandi cicli
d’allenamento che può comprendere, in caso di ciclizzazione annua, alcuni mesi;
• una mesostruttura; cioè l’articolazione delle fasi d’allenamento che comprendono una serie relativamente completa di unità d’allenamento di microcicli, ad esempio 7 giorni, 10 giorni, 3 settimane, un mese;
• una microstruttura; cioè l’articolazione di un “frammento compiuto” di una mesostruttura nella quale sono contenuti, almeno una volta, tutti gli elementi presenti nella mesostruttura, la sua durata è in genere di 2-3 giorni, una settimana;
Unità d’allenamento:
E’ la singola seduta
d’allenamento che viene
organizzata all’interno del
microciclo; essa può non
essere unica nella giornata e
nella sua struttura si
possono distinguere:
• una fase preparatoria o di
riscaldamento
• una fase centrale o
principale
• una fase finale o di
defaticamento
Organizzazione dell’unità d’allenamento:
• Riscaldamento
• Attività con forte impegno
coordinativo e/o neuromuscolare
(reattive, esplosive, elastiche, di
potenza),
• Attività di medio impegno
coordinativo e/o neuromuscolare
(resistenza-veloce),
• Attività di tipo misto
• Defaticamento
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