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Pasqua 2013
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LA DATA DELLA PASQUA
Fu nel 325 d.C. che il Concilio di
Nicea introdusse la regola che fissa
la data della Pasqua cristiana:
questa cade sempre la domenica
successiva alla prima luna piena
dopo l’equinozio di primavera ( il 21
marzo), quindi la domenica di
Pasqua è compresa nel periodo che
va dal 22 marzo al 25 aprile.
Quest’anno ( 2013) la prima luna
piena di primavera si verificherà
mercoledì 27 marzo, pertanto la
data della Pasqua sarà domenica 31
marzo.
Dalla data della Pasqua
dipendono tutte le altre
festività dell’anno
ecclesiastico: a ritroso le
Ceneri e la Quaresima, mentre
proseguendo ci sono
l’Ascensione, la Pentecoste e
l’Avvento.
LE CENERI
Verso la fine del V secolo la Chiesa stabilì che il
periodo quaresimale iniziasse di mercoledì,
invece che di domenica, con l’imposizione delle
ceneri sul capo dei fedeli, in segno di penitenza e
contrizione dopo le intemperanze del Carnevale.
Le ceneri utilizzate sono quelle ottenute
bruciando le palme benedette l’anno prima
nella Domenica delle Palme.
Il celebrante pronuncia la frase rituale:”
Ricordati, uomo, che sei polvere e polvere
ritornerai”.
In questo giorno tutti i cattolici
sono tenuti ad osservare il digiuno
e l’astinenza dalle carni.
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COZZE GRATINATEIngredienti:kg.1,500 di cozze, aglio, prezzemolo,
pangrattato, pepe, olio extravergine di oliva.
Pulite bene le cozze, lavatele ed apritele con un
coltellino. Eliminate i mezzi gusci vuoti e mettete
gli altri su di una grande teglia unta di olio.
Cospargete le cozze con un trito formato da aglio,
prezzemolo, pangrattato e pepe. Cospargete con
un filo di olio e fate cuocere in forno caldo per
circa 15 minuti.
LA QUARESIMA
E’ il periodo che precede la Pasqua e che,
secondo il rito romano, dura quarantaquattro
giorni, partendo dal mercoledì delle Ceneri.
Ricorda i quaranta giorni che Gesù trascorse
nel deserto dopo il suo battesimo nel
Giordano prima di cominciare le sue
predicazioni.Durante la Quaresima gli uomini
sono invitati alla conversione a Dio, ad una
preghiera più intensa ed alla penitenza anche
attraverso il digiuno ecclesiastico.
QUARESIMALIIngredienti:g.500 di mandorle,g.500 di zucchero,
g.500 di farina, 6 uova
Fate tostare le mandorle nel forno e tritatele
grossolanamente, quindi unitele alla farina ed allo
zucchero, impastando il tutto con le uova. Formate
dei salsicciotti lunghi e spessi un centimetro che
sistemerete sulla placca del forno unta di olio ed
infarinata e farete cuocere per dieci minuti a 200°. A
questo punto toglieteli dal forno e, con un coltello
affilato, tagliateli trasversalmente a fette alte poco
più di un centimetro.Rimettete questi biscotti in
forno per altri venti minuti a 150°.
LA FESTA DELLA DONNANel 1908, a New York, 129 operaie
dell’industria tessile Cotton
scioperarono per protestare contro
le terribili condizioni in cui
lavoravano.Dopo alcuni giorni, l’8
marzo, il proprietario dell’industria
bloccò tutte le porte dello
stabilimento.
Perciò quando scoppiò un incendio
le donne non riuscirono a mettersi
in salvo.Da allora l’8 marzo è stata
proposta come giornata a favore
delle donne. La mimosa fu scelta
come simbolo della festa perché è
un fiore di stagione, abbastanza
economico.
TORTA MIMOSAIngredienti: un Pan di Spagna, crema pasticcera, panna
fresca montata, mezzo bicchiere di rum.
Pareggiate il bordo del Pan di Spagna e tagliatelo
orizzontalmente in modo da ottenere due dischi e
sbriciolate i ritagli per la decorazione. Spennellate i due
dischi con il rum, poi spalmateli con parte della crema
pasticcera, in modo da formare una torta.
Ricoprite la superficie ed il bordo del dolce con la crema
avanzata, spolverizzatelo con le briciole del Pan di Spagna
che daranno l’apparenza della mimosa e decorate con
ciuffetti di panna montata.
19 marzo
Solo nei vangeli di Matteo e Luca si
trovano brevi cenni sulla vita di San
Giuseppe. Era discendente dalla casa di
Davide e fu scelto dal Signore per
essere lo sposo di Maria ed il padre
putativo di Gesù. Probabilmente morì
prima che il Messia iniziasse la vita
pubblica, ma fino ad allora Gli fu sempre
accanto con fede, obbedienza e
disponibilità ad accettare i piani di Dio.
FESTA DI SAN GIUSEPPE E e FESTA DEL
PAPA’
In molti paesi San Giuseppe si festeggia ancora con il
rito dei “falò” che segna il passaggio dall’inverno alla
primavera.
ZEPPOLEIngredienti:g.250 di acqua, g.70 di burro, g.150 di farina,g.40
di zucchero, 3 tuorli d’uovo, sale, crema pasticcera, amarene
sciroppate, zucchero a velo, olio per friggere.
Mettete sul fuoco una casseruola con l’acqua, un pizzico di
sale e il burro, fate alzare il bollore e versate tutta la farina.
Mescolate bene con un cucchiaio di legno per evitare che si
formino grumi e continuate la cottura per altri dieci minuti.
Lasciate raffreddare il composto ed incorporate i tuorli
d’uovo, uno alla volta. Mettete l’impasto in una tasca da dolci
con la bocchetta a stella e formate delle ciambelline che
friggerete in abbondante olio caldo. Scolatele quando
saranno appena dorate e decoratele con della crema
pasticcera, le amarene sciroppate e lo zucchero a velo.
E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA
Primavera vien danzando
Vien danzando alla tua porta
Sai tu dirmi che ti porta?
Ghirlandette di farfalle,…
Con questi quattro versi il poeta
Angiolo Silvio Novaro annuncia la
primavera che inizia con l’equinozio
di marzo, il 20 o il 21 marzo, quando
il dì è uguale alla notte. La parola
equinozio, in effetti, deriva dal
latino”equi-noctis” cioè “ notte
uguale” e si intende uguale al dì.
MINESTRA DI FAVE NOVELLE
Ingredienti: kg.1 di fave fresche,g.350 di pasta
formato tubettini, olio extravergine di oliva, una
cipolla, sale, pepe, formaggio grattugiato ( parmigiano
o pecorino).
Sbucciate le fave e lavatele bene. In un tegame
mettete l’olio, una cipolla affettata e le fave. Lasciate
soffriggere a fuoco lento, quindi aggiungete un
bicchiere di acqua per continuare la cottura. A questo
punto salate, pepate e aggiungete altra acqua calda
per cuocere la pasta . Terminata la cottura, servite
con formaggio grattugiato.
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
“Ave, o piena di grazia, il Signore è
con te!... Ecco tu concepirai un figlio
che chiamerai col nome di Gesù; egli
sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell’Altissimo” e Maria rispose:” Ecco
l’ancella del Signore, che mi avvenga
secondo la tua parola”
Così l’Arcangelo Gabriele annunciò a
Maria che sarebbe diventata la
Madre di Gesù.
La Chiesa ricorda questo evento,
ogni anno, il 25 marzo.
OMELETTE ALLA CREMAIngredienti: 3 uova ed un albume, un cucchiaio di zucchero,un cucchiaio di latte, burro, mandorle tritate, frutta candita.
Sbattete le uova, unitevi lo zucchero ed il latte, quindi mettete in una padella piuttosto larga un pezzo di burro e quando questo si sarà sciolto aggiungetevi il composto e fate cuocere la omelette. Intanto preparate la crema pasticcera con le mandorle tritate e pezzetti di frutta candita. Disponete la crema sull’omelette, ripiegatevi i due lembi sopra e cospargete il tutto di zucchero a velo.
LA DOMENICA DELLE PALME
In questo giorno la Chiesa
ricorda l’ingresso di Gesù a
Gerusalemme, in sella ad un
asino, mentre una gran folla gli
andava incontro gridando:”
Osanna! Benedetto colui che
viene nel nome del Signore”
A Taranto, nella Domenica delle Palme, le due principali
Confraternite, quella dell’Addolorata e quella del
Carmine, danno inizio alla Settimana Santa con
le”gare”,( vere e proprie aste) per aggiudicarsi l’onore di
portare i simboli delle processioni dell’Addolorata e dei
Misteri.
Ingredienti:g.500 di farina, un bicchiere di olio, 5 uova, sale,
g.200 di zucchero a velo.
Impastate la farina con le uova, il sale e l’olio. Lavorate a
lungo fino ad avere un composto sodo. Dividetelo a pezzi con
i quali farete dei cordoncini che chiuderete a ciambelle.
Versate i taralli in acqua bollente salata, scolateli quando
salgono a galla e metteteli sulla piastra del forno unta di olio.
Fateli cuocere in forno caldo per circa 20 minuti. Intanto
preparate la glassa versando lo zucchero a velo in un
pentolino con circa g.100 di acqua e fatelo sciogliere ed
addensare a fuoco molto basso. Incidete con un taglio
orizzontale i taralli, copriteli con la glassa ancora calda e
lasciateli raffreddare.
TARADDE CH-U SCELEPPE
TARALLI COL GIULEBBE( glassa)
TARANTO E I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Alle 15 del Giovedì Santo, dalla chiesa
del Carmine esce la prima coppia
(“posta”) di confratelli( (perdùne) che si
reca ad adorare gli altari della
Reposizione( i Sepolcri) nelle varie
chiese della città. Questo
pellegrinaggio, seguito anche dai
fedeli, continuerà fino a notte fonda.
A mezzanotte, invece, esce dalla
chiesa di San Domenico Maggiore la
statua della Madonna, portata dai
confratelli dell’Addolorata che
procedono “nazzecàndo”,cioè
dondolando dolcemente. La
processione termina la mattina del
Venerdì Santo
LA “ SCARCE’DDE” ( SCARCELLA )
Ingredienti: g.300 di farina, g.100 di
zucchero, 5 uova, sale, limone, olio di
oliva, latte, confettini colorati.
Impastate la farina con l’olio, 2 uova,, lo zucchero, un pizzico di
sale e la buccia grattugiata di un limone. Lavorate bene la
pasta, aggiungendo del latte, se occorre. Dividete la pasta in
tre cilindretti, con i quali formerete una treccia, unendo,poi le
due estremità e, ad uguale distanza, posate le uova sode.
Ricoprite le uova con due strisce di pasta incrociata.
Spennellate la scarcella con l’uovo sbattuto e decoratela con i
confettini colorati. Sistematela sulla placca del forno e fatela
cuocere in forno caldo.
LA PROCESSIONE DEI MISTERI A TARANTO
Alle 17 del Venerdì Santo, dalla chiesa del
Carmine, inizia la processione dei Misteri che
attraversa la città nuova, facendo sosta, durante
la notte, presso la chiesa di San Francesco di
Paola e termina la mattina del Sabato Santo.
La processione si snoda nel seguente
ordine, prima la troccola, poi il gonfalone,
la Croce dei Misteri, le statue di Cristo
all’Orto, la Colonna, l’Ecce Homo, la
Cascata, il Crocifisso, la Sacra Sindone,
Gesù Morto, l’Addolorata.
Varie bande musicali accompagnano la
processione suonando struggenti “ marce
funebri”.
TARALLI CON IL PEPEIngredienti: kg.1 di farina, un
pacchetto di lievito di birra, un
bicchiere di olio di oliva, sale, pepe,
vino bianco.
Amalgamate bene la farina con l’olio ed il pepe nero macinato
al momento. Formate una fontana in mezzo alla quale
metterete il lievito sciolto in acqua tiepida e poi il sale.
Formate un impasto omogeneo aggiungendo del vino bianco,
se necessario. Lasciatelo riposare per un paio di ore, quindi
dividetelo a pezzi con i quali formerete dei cordoncini che
chiuderete a ciambelle. Sistemate i taralli sulla placca del
forno e fateli cuocere a 180° per circa 30 minuti.
PASQUA DI RESURREZIONE
Pasqua è la festività cristiana che
ricorda la resurrezione di Gesù ed il
nuovo patto di Alleanza che Dio
stabilisce con gli uomini. Gli
evangelisti hanno raccontato la
resurrezione con la visita delle pie
donne al sepolcro che trovarono
vuoto…
Un estraneo giovinetto
si posò sul monumento
:era folgore l’aspetto,
era neve il vestimento:
Alla mesta che’l richiese
diè risposta quel cortese:
E’ risorto: non è qui.
Da “ La Risurrezione” di Alessandro
Manzoni
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