People's Poker &LIFESTYLE Magazine

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Il periodico ufficiale di informazione del più grande network Italiano del Gioco on-line

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Numero unico - 22 dicembre 2009 - Edizioni Microgame

People’s Poker Magazine - 22 dicembre 2009 3

LE CLASSIFICHE

MAIN EVENT Buy-in 1.100

12-14 dicembre

MONTEPREMI 100.500

1° RAFFAELE RANIERI 30.000

2° CORRADO MONTAGNA 20.000

3° MAURO MAGINI 10.000

4° RICCARDO NAPOLITANO 8.000

5° STEFANO FENOGLIO 6.000

6° FABIO ERCOLI 5.000

7° GIANLUCA SCARPANTONI 4.000

8° GIANFRANCO GUARNIERI 3.500

9° GIOVANNI MASUCCIO 3.000

10° DAMIANO CARBONE 2.500

11° MIRKO DI MASI 2.000

12° LORENZO POSARELLI 2.000

13° MARCO PAVONI 1.500

14° MAURIZIO MARTELLA 1.500

15° LEONARDO SASSI 1.500

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L’uragano di People’s Poker

di GERMANO MARTUCCI*

L’uragano del poker ha colpito ancora, e non è un gioco di parole; a bordo della nave su cui si è svolta la prima People’s Poker Cruise si è ballato parecchio. Hanno ballato i pas-

seggeri a causa del mare forza 8 provocato da un uragano di passaggio sulle Baleari, hanno ballato le chips da una parte all’altra dei tavoli di gioco, hanno ballato gli oltre 100.000 euro di montepremi in palio, raggiunti grazie alla presenza di 105 giocatori.E’ saltato dalla gioia soprattutto Raffaele Ranieri, vincitore dell’evento, che è tornato a terra con trenta-mila euro in tasca; dietro di lui Corrado Montagna, che dopo aver stupito il mondo alle WSOP di Las Vegas - la scorsa estate ha stabilito il nuovo record italiano nel main event da 10.000 dollari con una 43esima posizione per 180.000 dollari di premio) - ha confermato con questo secondo posto di essere uno che fa sul serio.Per una volta però il più felice di tutti è stato il terzo classificato, Mauro Magini, che dopo aver investito appena 10 euro ha ottenuto il miglior risultato tra i classificati on line. L’impresa gli è valsa 10.000 euro in contanti ma soprattutto un contratto di sponsoriz-zazione per far parte del Team PRO 2010 di People’s Poker. Do il mio personale benvenuto a Mauro: l’anno pros-simo avremo modo di conoscerci meglio e di affron-tate molte sfide insieme. Complimenti anche a Kristian Castorina, vincitore del side event da 2200 euro e a Vanessa Marino, vincitrice del Sit&Go VIP, evento che ha visto la parte-cipazione di personaggi dello spettacolo, da Mascia Ferri a Linda Santaguida, da Cristina Quaranta (vera appassionata di poker) a Luca Dorigo, fino a Beppe Convertini, Fedro Francioni e Valeria Sonzogni.Non vedo l’ora di vedere i 2 tavoli televisivi su poker mania, ci sarà da divertirsi.Io mi sono divertito, soprattutto per il clima che si è instaurato a bordo: giocatori che si erano sempre scontrati davanti a un monitor finalmente hanno dato

un volto ai nickname, mentre antiche rivalità si sono trasformate in piacevoli conoscenze. Se tutto è andato per il meglio, un po’ di merito va dato anche a Barcellona, una città bellissima anche sotto la pioggia battente, e a tutto il personale della nave, che è stato gentile e disponibile.Ringrazio pertanto la Grimaldi, Endemol, Poker Tra-vel, i dealer e i direttori di torneo, Poker Factor, tutto lo staff di People’s e do appuntamento ai nostri affe-zionati pokeristi al prossimo evento live.L’uragano di People’s Poker tornerà nel 2010 e que-sta volta porterà grandi sorprese.Buone Natale e buone feste a tutti!

* Poker Manager di People’s e leader del team Pro

Più brava di Silvan,ma non ci sono trucchi

Un’avventura meravigliosa: giocatori che si erano

sempre scontrati davanti a un monitor finalmente

hanno dato un volto ai nickname, mentre antiche rivalità si sono trasformate in piacevoli conoscenze.

E’ vero, causa mare forza 6 (il ritorno sarà ancora peggio) la nave parte da Civitavecchia con 3 ore di ritardo, e il gioco comincia a mezzanotte.

Qualche concorrente, messa in cuffia una musica conciliante, approfitta della pausa tra il flop e il river per schiacciare un pisolino

IL GRANDE TORNEO sta per iniziare e i giocatori, direttamente al tavolo, sono alle prese con l’ultima formalità: la liberatoria per le riprese televisive.

Intanto una dealer compone con un solo gesto una perfetta mezzaluna: bravissima, come il mago Silvan. Anzi meglio, perché qui non si usano trucchi

Una buona organizzazione si vede dalla cura dei particolari: ad esempio la grafica elegante del ta-bellone, una sorta di taccuino che segnala in tem-po reale tutte le fasi del torneo. Qui ad esempio si sta giocando il livello dieci e sono le 5.28 del mattino. In gara sono rimasti 56 giocatori. Manca-no dieci minuti alla prossima sosta. Tutto insom-ma è regolato al minuto dai due direttori di torneo. La prima tornata eliminatoria, nella prima notte di navigazione, terminerà verso le 7. Certo, una bella maratona, considerato anche che molti giocatori avevano sulle spalle il viaggio fino al porto di Civi-tavecchia. Ma una partita a poker vale quanto dieci caffé.

E sul tabellone, tutta la cronaca minuto per minuto

Il ponte della nave perennemente flagel-lato dal maltempo. Ma i pokernauti non

se ne sono accorti: erano troppo assorbiti dai tanti tornei organizzati

Serata tra Vipa carte

scoperte

Bellissime e bellissimi. E soprattutto abituati ad affrontare tutte le insidie della vita, dal Grande Fratello alle eli-minatorie di Striscia, dai palcoscenici

ai calendari, dai troni alle incursioni delle Jene. Le migliori palestre, insomma, per reggere con disinvoltura una nuova scarica di adrenalina: la partita a poker sulla nostra People’s Poker Cruise. In palio, un assegna da diecimila euro, che vanno solo al primo. Non sono previsti pre-mi di consolazione. Il tavolo Vip, quindi, è un duello all’ultimo sangue. E qui viene il bello, perché per la maggior parte di loro il poker, fino all’imbarco, era un illustre sconosciuto. Beppe Convertini, l’ex uomo più bello d’Italia - titolo meritato in un regolare concorso - lo ammette con franchezza: “Qualche volta gioco a carte con gli amici, scopa o tressette. A poker mai: diciamo che è la mia nuova frontiera”. L’uni-ca con la fama di “dura”, è Cristina Quaranta, che una volta disse a un settimanale di Gossip una frase divenuta celebre: “Meglio una partita a poker che una cena con Brian Pitt”. Insom-ma, un grande macello: serve un corso rapido per imparare almeno a distinguere una scala da una doppia coppia. Naturalmente, vista la caratura dei personaggi, gli istruttori volontari non mancano. La full immersion funziona, e al momento del via almeno i rudimenti del gioco sono assimilati. Al resto ci pensa la regia di En-demol e la professionalità (e la comprensione) dei dealer. Alla fine lo spettacolo funziona, e anche molto bene. Ecco i nomi dei protagonisti: Cristina Quaranta, Vanessa Marino, Mascia Ferri, Linda Santagui-da, Valeria Sonzogni, Bebbe Convertini, Luca Dorigo, Fedro Francioni.

MASCIA FERRI, LA PANTERA ROMAGNOLA, seduta a un pokerino con lo staff di People’s. Da sinistra, nella divisa bianca d’ordinanza,

si riconoscono: Francesco D’Agostino, Alessandro Conte, Mario Scalise e Domenico Silvestri, che sarà il vincitore.

Purtroppo la simpaticissima Mascia ha confuso l’asse di picche con l’asse di spade e ha puntato tutto come se fosse una mano

di briscola. Risultato: tutte le sue fiches sono passate dall’altra parte del tavolo.

Da un punto di vista sportivo, il torneo

delle celebritàha premiato

più l’impegnodella tecnica,

ma sotto il profilotelevisivo è stato

un grande successo. Protagonisti otto splendidi

personaggi, simpatici e alla mano, che si sono divertiti assieme a noi.

Assolutamente da rivedere il 18 gennaiosu Pokermania (Italia 1)

Mascia Ferri, per consolarsi della batosta rimediata a poker (vedi foto

notizia sotto) posa accanto al nostro Alessandro Conte

Due note di profilo: Cristina Quaranta, roma-na de Roma, diventata celebre nel 2005 come naufraga polemica dell’Isola dei Famosi. Grinta da vendere. Poi Vanessa Marino, spagnola, già inviata di Striscia, stilista di moda con una passione per il cashemire. Quindi Mascia Fer-ri, pantera romagnola nata a Ravenna, molte apparizioni a “Quelli che il Calcio” e al “Mau-rizio Costanzo”. Le Jene le hanno dedicato un servizio che, come si dice, ha bucato il video. Emiliana, invece, la modella Linda Santaguida. E’ ancora iscritta liceale quando interpreta vari ruoli a fianco di Carlo Conti e Giorgio Panariel-lo. Dal 2003 al 2005 diventa una schedina. Nel 2007 partecipa alla quarta edizione del reality show L’isola dei famosi.C’è invece molta fiction nella carriera di Valeria Sonzogni, bergamasca di origine. Lavora con la Gialappa’s in tutte le produzioni e si è distinta

nella soap “Un posto al sole”. La lista prose-gue con Beppe Convertini, fascinoso attore di origini pugliesi che spazia dalla grande prosa alle più disinvolte presentazioni televisive. Poi Luca Dorigo, biondissimo tronista di “Uomini e Donne”, celebre – soprattutto fra le donne - per i suoi modi raffinati e la sua voce sua-dente. Ha 25 anni e arriva da Eraclea. Infine Fedro Francioni, nato a Roma il 26 luglio 1969, reduce da un drammatico Grande Fratello. Ter-

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minata la trasmissione, ha recitato in un video del cantante Max Pezzali e ha condotto alcuni programmi su reti locali del Lazio. Attualmente conduce il programma “Lo sfogatoio” su Radio Piterpan emittente privata del nord-est.La vittoria, alla fine, andrà alla Vanessa Mari-no. Lasciamo la conclusione a Simone Rossi, di-rettore del torneo: “La gara dei Vip? Beh, dia-ciamo che è stata... divertente”. . Vanessa Marino ha “strisciato” diecimila euro

Sopra, varia vipperia s’intrattiene col nostro staff. Gli assenti sono ko per il mal di mare,

che nell’ultimo giorno di navigazione ha fatto strage. Sotto, le riprese televisive

People’s Poker Magazine - 22 dicembre 200920 People’s Poker Magazine - 22 dicembre 2009 21

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IL PIÙ PAPARAZZATO è stato proprio lui, Corrado Montagna, nonostante la presenza, a bordo, di varia vipperia di entrambi i sessi. E per tutti i giocatori è stato il vero punto di riferimento: sedersi al suo tavolo, e magari

perdere, era considerato comunque un ono-re. Testimonianza, fra l’altro, che l’universo Poker è in crescita e comincia a costruire

autentici personaggi. A centro pagina: Mon-tagna in un sit&go di riscaldamento, sopra

mentre riceve la coppa dal direttore di torneo Sergio Marià. A sinistra mentre viene intervi-

stato da Poker Factor.

Ma il vero Vip è stato lui

Come insegna madre chiesa, chi entra papa in conclave esce cardinale. E’ successo a Corrado

Montagna, dato per favorito, anzi strafavorito, anzi fin troppo favori-to, che poi si dovuto “accontentare” della seconda piazza. Il che, inten-diamoci, non è un cattivo risultato, visto che ventimila euro di premio non sono bruscolini, per non dire del programma tv (in onda l’11 gennaio su Italia 1) che lo vedrà “bucare” il video - ne ha tutte le qualità, anche visive - fino alla fase più emozionan-te, ovvero il testa a testa finale.

Nessun dramma, insomma, per una vittoria sfumata d’un soffio. Il perso-naggio del resto è ben rodato dalle imprese di Las Vegas (a tutt’ora nes-sun italiano ha fatto meglio di lui nella capitale mondiale del gioco, dove ri-mediò un 48esimo posto da 180mila dollari di premio con oltre settemila concorrenti al via) e portato per na-tura a una visione della vita sangui-gna ma rasserenante, tipica del re-sto della sua terra d’origine: l’Emilia Romagna. Nato a Parma 32 anni fa, Corrado vive ad Albinea, provincia di Reggio, e conserva ancora qualche avita proprietà in quel di Sabbione-

ta, piccola capitale gonzaghesca in terra mantovana da poco dichiarata patrimonio dell’umanità. Il ragazzo, insomma, non se la passa male e un tempo lo si sarebbe detto di buona famiglia. Un certo tratto nobiliare del resto non gli manca: si concede con classe in un misto di cordialità, buo-na educazione e aristocratico di-stacco. Buoni studi alle spalle (ma-turità classica e poi giurisprudenza interrotta, più che altro per noia, a pochi esami dalla laurea) ha da poco liquidato il suo american bar un po’ perché si era stancato di stare die-tro al banco e un po’ per dedicarsi

al poker senza vincoli d’orario. Iro-nicamente, si autodefinisce un “di-soccupato”, e in un certo senso ha ragione. Certo, è un disoccupato di lusso, visto che il suo conto in banca si allunga a vista d’occhio, un torneo dopo l’altro. Prima d’iscriversi all’uf-ficio di collocamento, può ancora godersi la vita. In verità, Corrado sta camminando su quella linea sottile che demarca un ottimo dilettante da un professionista vero e proprio. Un club molto ristretto, i cui soci in Italia si contano sulla punta delle dita, ma ormai pronto a spalancare le porte al campione di Albinea.

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Corrado Montagna

Un sognopremonitoreannunciala vittoriaL’AVVENTURA di Mauro Magini, in arte Mukmak, comincia con 10 euro d’iscrizione a un torneo satellite. Lo ha vinto e ha guada-gnato l’accesso al torneo valido per un posto sulla poker cruise. Vinto anche quello, si è imbarca-to fra i pokernauti ed è arrivato terzo, primo fra i qualificati on line. Fra il premio (diecimila euro) e la nostra sponsorizzazione (altri quarantamila) il calcolo è presto fatto. Niente male per un investimento iniziale di 10 euro. Ci credeva? Sì e no. Però, poco prima dell’evento, aveva sogna-to se stesso disteso su un diva-no con una miriade di ragnetti che gli passeggiavano addos-so. Sembrava un incubo, invece era una premonizione. Perché, come gli spiegò subito una zia esperta di smorfia, ragno uguale guadagno.

Il Cenerentolodagli occhi di cobra

spiazza tuttie diventa Pro

Mauro Magini chiede un passaggioverso l’infinito:una volta tanto

la vita gli ha sorriso

LA ZUCCA DIVENTA CARROZZA e Mukmak Magini ci sale a bordo. Nella foto a sinistra, lo vediamo

al tavolo finale mentre ipnotizza il gruzzolo di fiches. Poi la premiazione: terzo assoluto e primo

fra i qualificati on line. Infine, la foto grande, scattata sul ponte della nave durante il viaggio di ritorno.

Adesso per Mauro la grande occasione: un anno nella nostra squadra pro.

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Primo fra i qualificati on line indosserà per un anno la nostra casacca

di Vittorio Lusvardi

Non si offen-derà, l’ami-co Mauro “Mukmak”

Magini, se lo acco-stiamo a una celebre favola. Il nomigno-lo Cenerentolo, del resto, fu affibbiato, prima che a lui, a un certo Jim Braddock, un pugile considerato “materasso” ma che poi ingranò la marcia giusta e diventò cam-pione del Mondo, ca-tegoria pesi massimi. Lo ribattez-zarono “Cinderella man”, e così è passato alla storia. Confessiamo, noi per primi, che la presenza a bordo di Mauro Magini era passata del tutto inosservata nonostante fosse, dopo le prime fasi del torneo, diventato chips lea-der con 439mila fiches. E quando è arrivato sul set per la finale, abbia-mo pensato che fosse un qual si voglia passeggero giunto fin lì per sbaglio, e stavamo per chieder-gli di accomodarsi fra il pubblico. Solo quando si è seduto al tavolo abbiamo capito, come in un flash, che il Mauro Makmuk era un cam-pione, e lo era di razza. A impres-sionarci sono stati i suoi occhi, fino a quel momento del tutto anonimi se non addirittura liquidi. Magini li ha improvvisamente accesi di una luce ipnotica e li ha puntati contro uno dei rivali per un tempo inter-

minabile, senza battere un ciglio o muovere un solo muscolo faccia-le. In natura, a quanto ne sappia-mo, c’è un solo animale capace di fare altrettanto: un serpente che si chiama cobra. Incontrarlo non è molto piacevole. Il resto è storia: qualcuno ha osservato che il ta-volo finale, fin quasi alla fine, era il “suo” tavolo. Poi ha mollato al-l’improvviso, quando è stato sicu-ro di aver centrato l’obiettivo che più gli stava a cuore: il primato tra i classificati on line, un anno da Pro col nostro team. Di vincere il primo premio, a qual punto, non gli im-portava più nulla, e ha commesso qualche errore di troppo. La mo-mentanea pace dei sensi, a poker, gioca brutti scherzi.Alla poker cruise Mauro Magini c’era arrivato puntando dieci euro in un torneo satellite. Lo ha vinto, e poi, la sera stessa, ha bissato con

quello vero. La grande occasione, dopo una vita non sempre facile, segnata da tanti colpi di sfortuna. Romano de Roma, anzi di Testac-cio, si è fatto le ossa nei percorsi di guerra delle bische e delle taverne, e ha sbarcato il lunario con mille mestieri, dal venditore di scarpe al pony express. Alle spalle, un divor-zio sofferto e una figlia che adora,

l’unica gioia autentica, forse, del-la sua vita. Si chiama Martina, e lo batte regolarmente nelle partite a scopa. Salito a bordo come un signor nessuno - in senso pokeri-stico, s’intende - è sceso da pro-fessionista ed è salito su una zucca trasformata in carrozza. Benvenuto a bordo, Mukmak Ma-gini!

Il giusto passodi marcia

per l’intero torneodi Francesco D’Agostino

Mauro Magini comincia a giocare on-line circa due mesi fa, in quanto preferisce di gran lun-

ga il gioco live. Per lui la condotta è fondamentale e anche in questo torneo live non si è smentito; infatti ha bluffato solo in due mani di cui una con due 4, ed è riuscito a rubacchiare i bui proprio grazie al rispetto che si era guadagnato fino a quel momento. Per questo suo modo di giocare, il primo giorno riesce ad entrare solo in tre mani: quella più significativa, giocata con A Q, gli è valsa un triple-up quando il suo stack era sceso a circa 10k: flop A 5 Q, bet 4000 di Magini, all in di un oppo ed istant call del Pro; turn 5, river A e si vola a 30.000. Il day-2 è stato il giorno in cui tutto gira-va per il verso giusto: ogni mano era quella giusta per Magini tant’è che ha chiuso da chip leader; la mano più significativa è stata, manco a dirlo, quel-la del secondo bluff del torneo: 10 J vs A 3, flop 2 4 7, turn 5, river K; mano leggermente forzata che, comunque, ha indotto in errore l’avversario! Nella mano seguente Magini calla, istant raise dell’op-po di 55k, re-raise di Magini di 110k; segue all-in dell’avversario, più corto, e lo show down: AK di Magini vs KQ dell’oppo: board con xxQxA e un altro player out al torneo! Il terzo giorno, quello del final table, è noto. Ha avuto, per tutto il torneo, grande rispetto per tutti i giocatori, in particolare per Montagna, noto per le sua impresa a Las Vegas e per Ranieri: ci aveva visto giusto dato che i due sono arrivati al-l’HU!Sia live che on-line il suo gioco si basa molto sulla condotta e sullo studio degli avversari nelle prime mani.Chiudiamo con una massima del nostro nuovo Pro alla domanda “Cosa significa per te il poker”;“Il poker per me è un gioco matematico, alla fine ha ragione chi vince!”

Un avvio cauto, poi il secondo giorno tutta gira: arrivano

le grandi mani e la posizione da chip leader

Benetton, che adesso è diventato un nick name che tutti conoscono, era il motori-no che Raffaele Ranieri guidava da sca-vezzacollo prima di mettere la testa a

posto. Una storia che ricorda quella di un certo An-tonio Mellini, divenuto celebre negli anni ‘70 come Agostino o’ Pazzo. In sella a una Ducati truccata, tenne in scacco per mesi la polizia napoletana con le sue incredibili acrobazie per i quartieri spagnoli. Lo catturarono mentre era in auto con alcuni amici, fece qualche giorno di galera e poi fu ingaggiato come stuntman e lavorò con registi importanti, da Ettore Scola a Liliana Cavani.Raffaele, che a quell’epoca non era ancora nato, ha scelto invece un’altra strada: quella del poker. Passato dalle moto spinte a un tranquillo scoote-

rone, per la gioia di mamma che finalmente può dormire tranquilla, si è trasformato nel classico bravo ragazzo che tutte le donne vorrebbero per genero. Viso pulito e rassicurante, casa a San Giu-seppe Vesuviano, è uno che lavora sodo: ha aper-to una yogourteria e dà una mano nella lavanderia di famiglia. Pratica molto sport, è animatore di una squadra di calcetto, ha una fidanzata che adora e che si chiama Teresa. Nella nostra crociera è capitato per caso, con un gruppo di amici che gli hanno fatto da clak, pa-gando di tasca sua il biglietto e la quota d’iscrizio-ne. Tanto per staccare la spina e rilassarsi qualche giorno. Si è seduto al tavolo senza crederci troppo, e forse proprio per questo non ha sbagliato una mano, fino a quando è arrivato al testa a testa con

Montagna. Per nulla intimidito – il ragazzo ha fra l’altro molta fede in se stesso – ha vinto anche lì, e si è messo in tasca trentamila cocuzze, che gli fan-no comodo per incrementare il negozio. Ammesso che gli resti qualcosa, perché, da ragazzo gene-roso, non ha dimenticato gli amici: la prima cena di festeggiamento, a Barcellona, gli è costata 630 euro, più altri 500 per un giro di bevute. E fortuna che poi gli è venuto il mal di mare, e ha dovuto chiudersi in cabina per il resto del viaggio. Senza poter giocare nemmeno il side event di consola-zione perché, visto che l’appetito vien mangiando, voleva vincere anche quello.Tornato coi piedi a terra, ha cominciato a volare con la fantasia verso un progetto che sente alla sua portata: battere i sentieri del professionismo.

Raffaele Ranieri indica, ancora incredulo, l’assegno da 30mila euro che sta per incassare. Purtroppo la valletta, Emanuela Postacchini, non è compresa nel premio. Sopra, il gran finale con Montagna. Qui di lato lo vediamo lottare con Leonardo Sassi da Firenze (teamvioscpik) che poi finirà quindicesimo, ultimo tra i premiati

Il Golden Boy ha scalato la MontagnaRAFFAELE RANIERI,

anche per il suoaspetto per bene(è il marito chetutte le mamme

vorrebbero per le loro figlie)

merita il titolodi Golden Boy

del poker italiano.Era arrivatoin crociera

pagando l’iscrizionee senza crederci

più di tanto

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Saranno famosiI tornei di bordo sono stati un’autentica fucina di nuovi talenti

La Poker Cruise si è rivelata un’au-tentica fucina di nuovi talenti, e

questo è forse l’aspetto più importante. Iscriviamo alcuni di loro nel registro dei “saranno famosi”.

RICCARDO,QUARTO CON RIMPIANTO

Se Davide s’incontrasse con Golia per una partitel-la di poker, farebbe come il Riccardino da Palermo della People’s Cruise: gli sbugiarderebbe il bluf. Ebbene, lui lo ha fatto con il grande Montagna, in una delle mani memo-rabili di questo memo-rabile torneo. Certo, per tirare una simile fiondata ci vuole fegato, e giova-nile irriverenza. Al perso-naggio non mancano né l’una, né l’altra. L’anagra-fe: Riccardo Napolitano, 22 anni, casa fra Palermo e Mondello. Nick name: richardworley. Di lavoro frigge patatine da McDo-nald, nel tempo libero ar-rotonda con il poker: ha già vinto di tutto, 83.000 euro in banca nel giro di tre mesi. Segno distinti-vo, una berretta floscia perennemente calcata sulla testa. La toglie solo dal barbiere, e per fare la doccia. Quarto al torneo,

con 8.000 euro in tasca, ha fatto un salto alla rou-lette di bordo, ne ha pun-tati 50 e ne ha vinti 700. Poi è arrivato decimo nel side event e ne ha messi da parte altri 250.E’ l’unico a comparire fra i premiati dei due tornei principali.

STEFANO FENOGLIO,BRILLANTEESORDIO LIVE

Stefano Fenoglio non aveva mai giocato un live

in vita sua, ma non ha certo fatto la figura del pi-vello visto che ha centrato un quinto posto che vale seimila euro tondi tondi, quel che basta per pas-sare un Natale tranquillo nella sua Salluzzo, pro-vincia di Cuneo. Forse, come ogni buon vendito-re – è agente immobiliare – sa riconoscere bene il linguaggio del corpo, così importante in un torneo dal vivo. “Mi sono molto divertito – ammette – e in molti casi riuscivo a intui-

re se l’avversario aveva o no un buon punto”.

LE FATICHEDI ERCOLISI FERMANO A 6

Le dieci fatiche di Ercoli si sono fermate al numero 6, tale infatti è il piazzamen-to raggiunto da Assox00, un giocatore che ha con-dotto tutto il torneo (anzi, tutta la crociera) con la discrezione di Pelleas nell’opera di Debussy. Quanto alla finale, Fabio

Ercoli era partito quarto, con 217mila fiches, poi pian piano ha eroso il tesoretto forse per la po-sizione “scomoda” che occupava, compresso tra il dealer e il rullo com-pressore Raffaele Ranieri. Il che non gli ha impedito di sedersi tra i big di que-sta splendida manifesta-zione.

ANCARIA7600,SOGNO INFRANTO(PER ORA)

Gianluca Scarpantoni, Ancaria 7600, un ragaz-zo d’innumerevoli virtù,

è arrivato in crociera con un grande sogno: vincere la classifica dei qualifica-ti on line e passare nella nostra squadra Pro. Ha dovuto accontentarsi del settimo posto, e il sogno è rimandato a un’altra volta. La colpa, forse, è stata delle riprese te-levisive, che gli hanno impedito d’indossare un inquietante cappuccio da pellegrino medioevale sotto il quale si era pre-sentato nelle altre fasi del torneo, durante le quali, a detta di molti osservatori, aveva giocato benissimo. Pare che lo indossi sem-

pre, come paravento per proteggersi dal mondo.

E ZORROSEGNAIL NUMERO 8

Gianfranco Guarnieri vie-ne da Mesagne, Brindisi. Da ragazzino il suo di-vertimento preferito era quello di scrivere a tradi-mento, con un gessetto, la Z di zorro sui giubbini dei compagni di scuola. Di lì il soprannome giova-nile diventato in seguito il nick (con l’aggiunta del numero 1964, suo anno di nascita) di uno dei più

forti giocatori della nostra poker room. Per la nostra crociera, ad esempio, si era qualificato on line non una ma tre volte, arroton-dando poi con un paio di secondi posti. Al tavolo finale ha premuto subito forte e gli è andata male: 8° con onore.

GLI ARTIGLIDI CASTORINASUL SIDE EVENT

Kristian Castorina, Po-kerman84, 25 anni da Torino, professione ba-rista, ha vinto il secondo evento per ordine d’im-

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portanza, il torneo da 200 euro d’iscrizione grazie al quale ha messo in banca 4.500 euro esentasse. Quel che impressiona in Kristian, sono le mani, che sul tavolo verde di-ventano artigli da uccel-laccio preistorico nell’atto di avventarsi sulla preda: in questo caso, un bel piattone di fiches. Insom-ma, un po’ di zampate, e il povero Matteo “Juan”

Sbrana, nel testa a testa del side event, è finito sbranato. Poi, a gioco chiuso, gli artigli di Ca-storina si distendono e tornano eleganti mani da pianista. Tra parentesi, è stato l’ultimo ad abban-donare i tavoli quando siamo arrivati in vista del porto di Civitavecchia. Stava vincendo anche l’ultimo sit, e abbiamo dovuto sloggiarlo a forza.

Zorro

Fabio Ercoli

Stefano FenoglioGianluca “Ancaria” Scarpantoni

Kristian CastorinaRiccardo Napolitano

Il tavolo finale

Colti al volo

La maratona pokeristica è cominciata! Si riconosce, al primo tavolo, Riccardo Napolitano con pochissime fiches. Ribalterà la situa-zione e concluderà al quarto posto. Nel primo giorno di gara, si è giocato fino alle 7 di mattina. Il poker è davvero uno sport!

L’importanza di dire: io c’ero

QUOTE ROSA - Tutti i giocatori iscritti ai tornei erano uomini. Per fortuna che le dealer, brave e graziose, hanno riequilibrato la

situazione. Nella foto, i tavoli poco prima della partenza coi moduli per la liberatoria in vista delle riprese televisive

CODINO ALLA BAGGIO - Tra i giocatori di questo tavolo si ricono-sce il codino di Leonardo Sassi, 15° classificato

NESSUN DORMA - Salvo uno sbadiglio (ultimo a sinistra) la con-centrazione ai tavoli è massima. Come in Turandot, nessun dorma

DA SINISTRA in senso orario: 1) un “bel tenebroso” medita sul flop. 2) La discoteca perennemente deserta: tutti i passeggeri erano rapiti dal poker. Il

disk Jokey, disperato, si è gettato a mare ed è tornato a nuoto. 3) Una riunione “operativa” dei dealer. Davvero bravi, hanno contribuito alla buona riuscita del

torneo. 4) Infine, il nostro grande Pro Salvatore Pengue. Appena sbarcato, è volato a Sanremo per un altro torneo

PIERO BALLASSINI, ex asses-sore al turismo del Comune di

Civitavecchia e storico giocato-re della nostra poker room, mo-stra la medaglietta d’oro vinta in

un torneo di Miami Beach.

UN PASSEGGERO misterioso si aggira fra i nostri tavoli esiben-do un monumentale tatuaggio d’ispirazione floreale. In effetti i nostri tavoli hanno rappresen-tato un’attrattiva irresistibile

anche per chi si era imbarcato per altri motivi

GOOOOOL! Nave o non nave, poker o non poker, la squadra del cuore resta la squadra del cuore. Ecco un giocatore che esulta dopo aver appreso in

cuffia un risultato inaspettato

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L’album di famigliaLo staff di People’s Poker Network dà a tutti

l’arrivederci al prossimo evento

Non c’è alcun dubbio: la Peo-ple’s Cruise è stata davvero un successo perché ha raggiunto lo scopo (o la mission, come si dice oggi): far divertire i pokeri-sti. A quanto ci risulta, nessuno si è annoiato, i tavoli erano sem-pre attivi e gli altri ambienti della nave, a partire dalla discoteca, perennemente deserti. Persino i passeggeri che non erano saliti con noi si sono appassionati e hanno preso parte a qualche sit&go. La gioia dei nostri ospi-ti è stata anche la nostra gioia, e alla fine il nostro lavoro si è trasformato in un divertimento. Meglio che se fossimo stati in crociera per vacanza.

Francesca Artioli, presto mamma, e Filomena Simeone (a destra)

I DUE VOLTI DEL POKER - A sinistra il nostro poker manager Germano Martucci. Travolto dagli

impegni organizzativi (e dal mal di mare) non si è concentrato abbastanza ai tavoli da gioco.

L’espressione parla da sé. In alto Giangia Marelli di Poker Factor mentre sale al bordo giulivo.

Non sa ancora cosa lo aspetta. AI VOSTRI POSTI - In alto i due direttori di gioco: Simone Rossi ferma un’invasione di campo, Sergio Marià osserva

PARTITELLA IN FAMIGLIA - Sergio Marià, uno dei direttori del torneo, si concede un’esibizione da dealer a nostro vantaggio.

L’ultima mano a destra è quella di Mascia Ferri. Si riconoscono, in divisa d’ordinanza, Francesco D’Agostino, Alessandro Conte e

(in piedi come osservatrice ufficiale) Filomena Simeone. Per il risultato della partita, vedi foto sotto.

Domenico Silvestri tiene alta la bandiera del nostro staff e regola i conti con Giangia Marelli di Poker Factor,

al quale non resta che alzare gli occhi al cielo e sospirare

DI PASSAGGIOUna delle rare

apparizioni a bordo di Alfredo Vittoria

accompagnato dalla moglie Paola.

Vi confidiamo il più inconfessabile dei

nostri segreti aziendali: non sanno giocare

a poker!!!

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BARCELLONA è una città che offre mille splendori: ne abbiamo scelto uno che mette tutti d’accordo