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Per una riforma della pac più equa e più giusta
Relazioni degli studenti: Eleonora Mariano - Il budget per la PAC 2014-2020
Ruggero Manca - La convergenza dei pagamenti diretti Paolo Aiello - Gli obiettivi della riforma
Francesco Calzolari - Il nuovo sistema dei pagamenti diretti e la nuova assegnazione dei titoli
Luigi Villani Delle Vergini - Il greening Nicole Salvati - I pagamenti per zone svantaggiate, giovani
agricoltori e piccoli agricoltori Chiara Riganelli - Il sostegno accoppiato
Katia Micucci - Gli effetti territoriali della ridistribuzione Stefano Fornaci - Gli effetti aziendali
Federico Cungi - Gli agricoltori attivi e il Capping Stefano Ciliberti - Le misure di mercato
Eliana Fronduti - La politica di sviluppo rural
Le Fasi della PAC
Periodo Riforma
1993-1999 Mac Sharry
2000-2004 Agenda 2000
2005-2009 Fischler
2009-2013 Health check
2014-2020 Europa 2020
3 marzo 2010 Pubblicazione del documento “Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”
12 aprile 2010 Il Commissario Ciolos ha lanciato la consultazione pubblica sul futuro della Pac
17 giugno 2010 Il Consiglio europeo dei capi di Governo dell’Ue ha adottato la Strategia “Europa 2020”
19-20 luglio 2010 Conferenza europea a Bruxelles sul futuro della Pac
19 ottobre 2010 Comunicazione Commissione sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio 2014-2020
18 novembre 2010 Comunicazione della Commissione sul futuro della Pac
29 giugno 2011 Proposte legislative bilancio 2014-2020
12 ottobre 2011 Proposte legislative sulla nuova Pac 2014-2020
Fine 2012 Approvazione della nuova Pac
1 gennaio 2014 Entrata in vigore della nuova Pac
Le Tappe del Dibattito
Eleonora Mariano
Il bilancio dell’Ue
e la Pac dopo il 2013
37%
9%
41%
1%6%
6%
1%
C oes ione
C ompetitività
P olitica agricola
P es ca e ambiente
C ittadinanza
P olitica es tera
Amminis trazione
(2011)
Ripartizione del bilancio comunitario
Peso % della PAC nel bilancio Ue
30%
35%
40%
45%
50%
55%
60%
65%
70%
75%
80%
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
a) Riduzione budget per la Pac dal 2013 al 2020: -12,6% a prezzi costanti. b) Invarianza del budget a prezzi correnti.
I e II pilastro: la fine della modulazione (Commissione europea 29 giugno 2011)
Anni I pilastro II pilastro Totale % II pilastro
2013 43.515 13.890 57.405 24%
2014 42.244 13.618 55.862 24%
2015 41.623 13.351 54.974 24%
2016 41.029 13.089 54.118 24%
2017 40.420 12.832 53.252 24%
2018 39.618 12.581 52.199 24%
2019 38.831 12.334 51.165 24%
2020 38.060 12.092 50.152 24%
2014-2020 281.825 89.895 371.722 24%
1. Il budget della Pac
riduzione importante del budget della Pac (a prezzi costanti)
-12,6% nel 2020 rispetto al 2013 (a prezzi costanti)
Invarianza del budget a prezzi correnti
2. Il peso della Pac nel budget dell’Ue
dal 39,4% al 33,3%;
taglio atteso; è giusto chiedere più risorse, ma le esigenze politiche
dell’Ue sono molte.
3. I° e II° pilastro
finisce l’epoca della modulazione;
il II° pilastro si stabilizza al 24% del budget per la Pac.
il I° pilastro diventa più verde.
Una valutazione generale del budget per la Pac
La convergenza dei pagamenti diretti
Ruggero Manca
Pagamenti diretti medi per superficie ammissibile potenziale e per beneficiario
0
100
200
300
400
500
600
700
800
Malta
Belg
io
Paesi B
assi
Italia
Gre
cia
Cip
ro
Danim
arc
a
Slo
venia
Germ
ania
Fra
ncia
UE
-15
Lussem
burg
o
UE
-27
Irla
nda
Austr
ia
Ungheria
Repubblic
a c
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Spagna
Fin
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Svezia
Regno U
nito
Bulg
aria
Polo
nia
UE
-12
Slo
vacchia
Rom
ania
Port
ogallo
Lituania
Esto
nia
Lettonia
EUR/ha
Introduzione completa dei massimali nazionali netti dei pagamenti diretti (EUR/ha)
Media dell'UE-27 (EUR/ha)
Fonte: Commissione europea — DG Agricoltura e sviluppo rurale
La convergenza fra Paesi
Come annunciato dalla Commissione nella comunicazione del 18.11.2010, ci sarà un processo di convergenza del livello dei pagamenti diretti del I° pilastro tra i vari Paesi, al fine di ridurre queste disparità e promuovere una più equa distribuzione del sostegno finanziario, ma l’adattamento sarà parziale e graduale.
Il meccanismo della convergenza
gli Stati membri il cui livello medio di pagamenti diretti per ettaro sono più bassi del 90% della media comunitaria, entro il 2020 vedranno ridurre di un terzo il loro divario, a spese degli Stati membri i cui livello dei pagamenti diretti è superiore alla media Ue
la ridistribuzione interesserà circa 8,8 miliardi di euro nei 7 anni (1,25 miliardi di euro l’anno) per allineare gradualmente i pagamenti diretti nei nuovi Stati membri
Massimali per l’Italia
ANNI Massimale (euro)
2013 4.125.100
2014 4.024.086
2015 3.963.449
2016 3.902.950
2017 3.842.491
2018 3.842.491
2019 3.842.491
Var.% 2019/2013 -6%
Gli obiettivi
Paolo Aiello
Gli obiettivi della PAC relativa al periodo
2014-2020 si possono interpretare come
risposte a 3 principali categorie di “sfide”
indicate dalla Commissione Europea:
- Sfide economiche
- Sfide ambientali
- Sfide territoriali
SFIDE ECONOMICHE
- Sicurezza alimentare
- Variabilità dei prezzi
- Crisi economica
SFIDE AMBIENTALI
- Emissioni di gas serra - Degrado dei terreni - Qualità acqua ed aria - Habitat e Biodiversità
SFIDE TERRITORIALI
- Vitalità zone rurali
- Diversità
dell’agricoltura
dell’UE
Produzione di cibo Gestione delle
risorse naturali
Sviluppo territoriale
LE SFIDE FUTURE
Due parole chiave sintetizzano gli obiettivi della nuova PAC:
SOSTEGNO
AL REDDITO
(Competitività) BENI PUBBLICI
(capacità di stare sul mercato) (remunerazione dei beni non
pagati dal mercato)
Pagamenti diretti
Francesco Calzolari
Pagamenti diretti in 6 componenti
2 – Aiuto all’inverdimento (greening)
1 - Pagamento di base
3 - Aiuto per aree svantaggiate
Pianura Aree svantaggiate
Euro / unità
6 – Aiuti accoppiati volontari per determinate tipologie di produzione (art. 68)
5 –
Reg
ime
pic
coli
agri
colt
ori
4 –
Gio
van
i ag
rico
lto
ri
Pagamento di base
Il nuovo pagamento di base sarà regionalizzato e sostituirà i titoli storici
I nuovi titoli come saranno assegnati?
sulla base degli ettari presentati nella domanda unica al 15 maggio 2014
Requisiti:
Agricoltori attivi;
che hanno attivato almeno un titolo nel 2011.
Gli Stati membri possono applicare il pagamento di base, comunicandolo entro il 1° agosto 2013:
A livello nazionale
A livello regionale (criteri non discriminatori)
21
Calcolo del pagamento
Il pagamento di base per ettaro si calcola dividendo il massimale nazionale o regionale per ettari eligibili
Il valore unitario pagamento di base
massimale nazionale/ numero di titoli
Per l’Italia, circa 160 euro/ettaro
Gradualità
Fino al 31.12.2013 il pagamento diretto avverrà sulla base dei titoli storici
Gradualmente dal 01.01.2014 i titoli storici verranno sostituiti dai nuovi titoli
La completa sostituzione avverrà entro il 01.01.2019
22
I titoli nel periodo transitorio
Nuovi titoli
2013
Euro
2016 2014 2015 2017 2018 2019
100%
50%
10%
20%
40%
30%
Vecchi titoli
60%
La Pac dopo il 2013:
Il greening
Luigi Villani Delle Vergini
L’UE si è posta ambiziosi obiettivi a livello di clima, energia e strategia per la biodiversità in linea con l’agenda Europa 2020
In che modo l’agricoltura, e quindi l’agricoltore, rientra in questi obiettivi?
La gestione del territorio è affidata principalmente all’agricoltore.
Per questo motivo si ritiene necessaria la concessione di un sostegno con lo
scopo di incitare gli agricoltori ad adottare e a conservare sistemi e pratiche
di coltivazione particolarmente indicati, al fine di conseguire obiettivi
ambientali e climatici. In questo modo l’agricoltore opera offrendo alla
collettività un SERVIZIO PUBBLICO.
Questo sostegno è il cosiddetto greening, vera novità della nuova PAC
Il pagamento “verde” - GREENING
Il pagamento “verde” - GREENING
Quali gli impegni che comporta il greening?
A) DIVERSIFICAZIONE COLTURALE
B) MANTENIMENTO DI PRATI PERMANENTI
C) AREE DI INTERESSE ECOLOGICO
IMPORTANTE
Per poter accedere a questo tipo di incentivi gli agricoltori dovranno
provvedere a soddisfare questi tre requisiti congiuntamente
Il pagamento “verde” - GREENING
A) Diversificazione colturale
– Obbligo alla coltivazione di almeno 3 colture diverse se queste ultime
occupano una superficie >3 Ha
Fanno eccezione:
Superfici interamente utilizzate per la produzione di erba spontanea o seminata
superfici interamente lasciate a riposo
superfici interamente investite a colture sommerse (es. Riso)
– Nessuna delle tre colture può coprire meno del 5% della superficie totale
– La coltura principale non può superare il 70% della superficie totale
IMPORTANTE
Non vi è obbligo di rotazione colturale sulle superfici interessate
Il pagamento “verde” - GREENING
Quali gli impegni che comporta il greening?
B) Mantenimento di prati permanenti - Gli agricoltori mantengono a prato permanente le superfici delle
loro aziende che dichiareranno come tali
C) Aree di interesse ecologico
– Gli agricoltori devono provvedere affinchè almeno il 7% dei loro ettari
ammissibili, escluse le superfici a prato permanente, sia costituito da aree
di interesse ecologico quali: terreni lasciati a riposo, terrazze, elementi
caratteristici del paesaggio, fasce tampone, superfici oggetto di
imboschimento
Il pagamento “verde” - GREENING
Diversificazione colturale
Area di interesse ecologico Coltura A
Coltura B Coltura C
Il pagamento “verde” - GREENING
Nel concreto le misure “verdi” della
nuova PAC trovano applicazione?
Il pagamento “verde” - GREENING
Sicuramente la risposta è SI’. Ma avremo situazioni in cui
ciò sarà impensabile perchè il territorio non lo permette
Il pagamento “verde” - GREENING
Avremo anche altre situazioni, come l’Umbria, in cui il territorio
ben si presta a questo tipo di politica.
Pagamento aggiuntivo zone svantaggiate
Pagamento per i giovani agricoltori
Pagamento per piccoli agricoltori
La Pac dopo il 2013
Nicole Salvati
Pagamento aggiuntivo zone svantaggiate
Riservato a aree montane e con altri handicap naturali
Calcolato dividendo le disponibilità totali per gli ettari ammissibili in zone che presentano limiti naturali
Pagamenti annuali per ha di SAU per compensare i costi addizionali
dell’agricoltura nelle aree svantaggiate Gli Stati membri hanno la facoltà di applicare il pagamento a livello regionale.
34
LE ZONE SVANTAGGIATE VERRANNO FINANZIATE IN
MISURA MAGGIORE RISPETTO ALLE ZONE DI PIANURA
Novità !!
Pagamento per giovani agricoltori
Beneficiari Insediamento come capo azienda nuovo o negli ultimi 5 anni < 40 anni Adeguate competenze professionali
Pagamento Annuale per un periodo fino a 5 anni
Importo Gli Stati membri calcolano l'importo del pagamento annuale incrementando del 25% l’importo base degli aiuti
Regime semplificato per piccoli agricoltori
Pagamento semplificato che sostituisce tutti gli altri pagamenti diretti (presentazione domanda entro il 15 ottobre 2014)
Gli Stati membri fissano il livello del pagamento in un range compreso
tra 500 e 1000€ che resterà invariato per ogni anno per una durata di 7 anni, nel presupposto che la SAU sia compresa tra 1 e 3 ha.
LA NUOVA POLITICA CONTINUERÀ A FINANZIARE I PICCOLI
AGRICOLTORI
Pagamenti per piccoli agricoltori
2 – Aiuto all’inverdimento (greening)
1 - Pagamento di base
3 - Aiuto per
aree svantaggiate
Pianura Aree svantaggiate
Euro / unità 6 – Aiuti accoppiati volontari per determinate
tipologie di produzione (art. 68)
5 –
Regim
e p
icco
li agrico
ltori
4 –
Gio
vani
agrico
ltori
Pagamento forfettario in sostituzione di tutti gli aiuti Semplificazione amministrativa
La Pac dopo il 2013:
Il sostegno accoppiato
Chiara Riganelli
Sostegno volontario accoppiato
39
OBIETTIVO Mantenere gli attuali livelli di produzione per:
Produzioni economicamente vulnerabili Ragioni/problematiche economico-sociali in alcune regioni
FINANZIAMENTO Pagamento annuale:
Fino al 10% del plafond nazionale
Per l’Italia il 10% del massimale nazionale, sono circa 400
milioni di euro
Quale destino per tali risorse?
Sostegno volontario accoppiato
40
SETTORI OGGETTO DI SOSTEGNO
1. Cereali 7. Riso 13. Carne ovi-caprina 19. Barbabietola da
zucchero
2. Semi oleosi 8. Frutta a guscio 14. Carne bovina 20. Canna da
zucchero e cicoria
3. Colture proteiche 9. Patate da fecola 15. Olio di oliva 21. Prodotti
ortofrutticoli
4. Legumi da granella 10. Latte 16. Bachi da seta 22. Bosco ceduo a
rotazione rapida
5. Lino 11. Prodotti lattiero
caseari 17. Foraggi essiccati
6. Canapa 12. Sementi 18. Luppolo
NON è previsto l’aiuto accoppiato per il TABACCO oggetto di sostegno specifico nel Reg. CE 73/2009 (Art.68)
Articolo 68 in Italia
Settore (milioni euro)
Vacche nutrici 24,00
Macellazione bovini
27,25
Ovicaprino 10,00
Olio di oliva 9,00
Latte 40,00
Tabacco 21,50
Barbabietola 14,00
Floricolo 1,5
TOTALE 147,25
Floricolo;
1.0%
Tabacco;
14.6%
Barbabietola;
9.5% Vacche
nutrici;
16.3%
Macellazione
bovini; 18.5%
Ovicaprino;
6.8%
Olio di oliva;
6.1%
Latte; 27.2%
Riformulazione dei pagamenti
42
50%
30%
5%
2%
3%
10%
Pagamento base
Greening
Zone svantaggiate
Giovani agricoltori
Piccoli agricoltori
Sostegno accopiato
43
Gli effetti territoriali della ridistribuzione
Katia Micucci
La regionalizzazione insieme alla convergenza è uno dei
principali provvedimenti di questa riforma; era attesa già da tempo ma anche molto temuta dall’Italia come da molti altri vecchi Stati Membri perché non se ne conoscevano le modalità di attuazione…
Regionalizzazione
…ma la Commissione europea ha deciso che: la regionalizzazione sarà a livello nazionale tuttavia in
deroga è concessa agli Stati Membri la possibilità di ricorrere ad una ridistribuzione a livello regionale
Il parametro ridistributivo sarà l’ ettaro di superficie ammissibile
OBIETTIVI
Regionalizzazione
1) Uniformare il Regime di Pagamento Unico in tutta l’Ue
2) Rendere il sostegno più equo ed omogeneo fra gli agricoltori
Effetti Regionalizzazione nazionle
Regioni
Massimali
regionali P.D.
2019
SAU
Censimento
2010
Valore
forfettario
regionale
2019
Nuove
risorse
2019
Differenza
massimali
€ ha €/ha € €
PIEMONTE 329.936.423 1.048.350 315 312.556.804 - 17.379.619
VALLE d'AOSTA 2.841.923 55.384 51 16.512.393 13.670.470
LOMBARDIA 498.977.589 984.871 507 293.630.810 - 205.346.780
LIGURIA 9.840.004 43.033 229 12.830.029 2.990.025
TRENTINO ALTO ADIGE 21.596.514 380.503 57 113.443.722 91.847.208
VENETO 380.244.259 806.319 472 240.397.270 - 139.846.988
FRIULI VENEZIA GIULIA 70.203.753 219.910 319 65.564.220 - 4.639.534
EMILIA ROMAGNA 316.902.128 1.066.773 297 318.049.382 1.147.254
TOSCANA 154.920.816 755.295 205 225.184.837 70.264.021
UMBRIA 91.232.535 327.868 278 97.751.188 6.518.654
MARCHE 141.875.283 473.064 300 141.039.979 - 835.304
LAZIO 164.546.945 648.473 254 193.336.587 28.789.642
ABRUZZO 64.341.407 449.989 143 134.160.303 69.818.896
MOLISE 47.081.382 196.528 240 58.593.066 11.511.683
CAMPANIA 178.217.231 547.465 326 163.221.911 - 14.995.320
PUGLIA 509.561.546 1.280.876 398 381.882.285 - 127.679.261
BASILICATA 110.221.027 512.281 215 152.732.204 42.511.177
CALABRIA 270.134.902 551.405 490 164.396.711 - 105.738.191
SICILIA 327.430.947 1.384.043 237 412.640.705 85.209.759
SARDEGNA 151.502.386 1.152.757 131 343.684.595 192.182.209
ITALIA 3.841.609.000 12.885.186 298 3.841.609.000 -
Effetti Regionalizzazione nazionale
-250
-200
-150
-100
-50
-
50
100
150
200
250
Milioni di €
Effetti ridistributivi
Gli effetti aziendali
Stefano Fornaci
Gli effetti della regionalizzazione e della riformulazione (Umbria)
Caso Ubicazione Settore PD attuale
Componenti PD post 2013 €/ha
PD post 2013 Variazione Var. %
€/ha I II III IV €/ha €/ha
1 pianura umbra lattiero-caseario, con prati
stabili e/o rotazioni 600 160 100 120 380 -220 -37%
2 collina umbra girasole e grano tenero 380 160 100 260 -120 -32%
4 collina umbra olivicoltura 600 160 100 50 310 -290 -48%
3 pianura umbra tabacco e grano duro 2.400 160 100 260 -2.140 -89%
5 collina umbra chianina, foraggi e cereali 370 160 100 40 60 360 -10 -3%
6 collina umbra vigneto 0 160 100 50 310 310 ++++
7 montagna umbra ovicaprini, seminativi e
pascoli 180 160 100 100 40 400 220 122%
Nuova Pac e gli effetti per le imprese
Dal primo pilastro, con l’azzeramento dei titoli storici e il passaggio al valore omogeneo del sostegno, sono:
penalizzate le aziende che nel periodo di riferimento erano a:
tabacco, pomodoro, agrumi, latte, zootecnia intensiva, olivo, riso, grano duro e mais .
favorite le aziende che nel periodo di riferimento erano a:
vigneti, orticole, patate, frutta, vivai, zootecnia estensiva, foraggere, leguminose, grano tenero, orzo e cereali minori.
Agricoltori attivi
e
Tetti massimi aziendali
Federico Cungi
Chi sono i beneficiari?
Due sono le grosse modifiche apportate dalla riforma
rispetto al passato:
1. Ripartire i contributi diretti solo tra gli agricoltori che
possiedono i requisiti di Agricoltori Attivi
2. Introduzione dei tetti massimi aziendali “capping”
53
Agricoltori attivi
Definizione di agricoltori attivi
Persona fisica o giuridica (o loro aggregazioni)
Gli agricoltori che ricevono pagamenti diretti che superano il 5% dei
redditi totali ottenuti da tutte le attività economiche non agricole
Esempio:
1. Agricoltore professionale: Pag. diretti = 8.000 euro; redditi non agricoli = 0 €
Agricoltore attivo
2. Agricoltore part-time: Pag. diretti = 8.000 euro; redditi non agricoli = 60.000 €
> 5% Agricoltore attivo
3. Agricoltore part-time: Pag. diretti = 5.100 euro; redditi non agricoli = 120.000 €
< 5% Non è agricoltore attivo Tutti gli agricoltori che ricevono un pagamento diretto inferiore a 5.000€
54
Tetti aziendali o capping
Detrazione Da A
- 20% 150.000 200.000
- 40% 200.000 250.000
- 70% 250.000 300.000
- 100% >300.000
Esclusi pagamenti della componente ecologica (greening)
Correzione con il lavoro salariato:
i tetti aziendali saranno calcolati sottraendo dall’importo totale dei
pagamenti diretti inizialmente dovuti all’agricoltore, gli importi dei salari
effettivamente pagati e dichiarati dagli agricoltori per l’anno precedente,
inclusi i contributi sociali e le tasse relative al lavoro.
Almeno per l’Italia non sembra che questi due
strumenti proposti dalla riforma possano avere grandi
effetti sul risparmio dei fondi dedicati hai pagamenti
diretti:
• 88,5% degli agricoltori ricevono un pagamento
diretto < 5.000 €
• Sono poche le aziende che in Italia percepiscono
un pagamento diretto superiore ai 300.000 €
OCM unica e misure di
mercato
Stefano Ciliberti
1. La perdita di potere negoziale lungo la filiera
CAUSE: la concentrazione dell’offerta è molto inferiore alla concentrazione
esistente al livello della trasformazione e della distribuzione
EFFETTI: ampliamento della forbice tra prezzi alla produzione e prezzi al
consumo; diminuzione del peso % del VA sul VA nazionale
2. La volatilità dei prezzi
CAUSE: dinamiche evolutive del mercato globalizzato mondiale ed
eliminazione delle politiche di sostegno dei prezzi dell’Unione europea
EFFETTO: la v. è diventata elemento strutturale del mercato agricolo mondiale
ed anche europeo
I due grandi problemi degli ultimi anni
Gli strumenti dell’OCM unica
OCM unica
Reti di sicurezza - Forme organizzate dei produttori (OP) - Relazioni durature tra gli operatori della filiera alimentare (OI) - Relazioni contrattuali
Reti di sicurezza
La vecchia politica dei mercati continua ad essere progressivamente smantellata. A tal proposito è confermata l’abolizione:
Reti di sicurezza Alcune misure di mercato, appositamente razionalizzate e semplificate, verranno mantenute soltanto come “reti di sicurezza” in caso di crisi o di turbative di mercato.
Alcuni esempi: - intervento pubblico (frumento tenero, orzo , mais, riso, carne bovina, burro, latte scr.)
- delle quote latte dal 1° aprile 2015; - delle quote zucchero dal 1° ottobre 2015; - delle diritti di impianto dei vigneti dal 1° gennaio 2016.
- aiuto allo stoccaggio privato (zucch, olio d’oliva, carne bov, suina, ovina e caprina, burro, latte scr.)
OP, OI, contratti
La PAC 2014-2020 rimane fortemente orientata al mercato e alla competitività. L’OCM unica propone strumenti d’integrazione orizzontale e verticale per consentire alle aziende agricole di riacquisire potere negoziale e di convivere con la volatilità dei prezzi.
STRUMENTI
Organizzazioni dei produttori (OP)
- programmazione produzione,
-adattamento alla domanda, -concentrazione dell’offerta, -ottimizzazione costi di produzione
accordi contrattuali scritti e negoziati da OP e OI (prezzo, volume, durata)
Organizzazioni interprofessionali (OI)
- migliorare la conoscenza e la trasparenza della
produzione e del mercato, -migliorare la coordinazione dell’immissione sul mercato dei prodotti, -migliorare l’orientamento della produzione alle esigenze del mercato e dei consumatori
Il II pilastro della PAC:
Sviluppo Rurale
Eliana Fronduti
Sviluppo Rurale: obiettivi
Obiettivi strategici:
Competitività del settore agricolo
Gestione sostenibile delle risorse naturali
Sviluppo territoriale equilibrato delle zone rurali in tutte l’UE
NOVITÁ esigenze:
- Ambiente
- Innovazione
- Mitigazione dei cambiamenti climatici
Sviluppo Rurale: Novità
Gli obiettivi generali si concretizzano in
6 PRIORITÁ ciascuna delle quali prevede delle misure
che contribuiscono alla realizzazione.
Le Priorità, con le relative misure, saranno alla BASE della
PROGRAMMAZIONE NAZIONALE
Sviluppo Rurale: Novità
Soppressa l’attuale struttura per assi
Sviluppo Rurale: Priorità
1. Trasferire le conoscenze e promuovere l’innovazione in agricoltura, silvicoltura e nelle zone rurali
MISURE:
- Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione;
- Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella trasformazione e
commercializzazione dei prodotti delle foreste;
Sviluppo Rurale: Priorità
2. Rafforzare la competitività di tutti i tipi di
agricoltura e migliorare la produttività agricola
MISURE:
- Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
- Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici
Priorità
3. Promuovere l’organizzazione della catena alimentare e la gestione del rischio in agricoltura
MISURE:
- Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione
- Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici
- Costituzione di associazioni di produttori
- Benessere degli animali
- Gestione del rischio
- Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante
- Fondi di mutualizzazione per le malattie animali e vegetali e per le emergenze ambientali
- Strumento di stabilizzazione del reddito
Priorità
4. Ripristinare, conservare e valorizzare gli ecosistemi che dipendono dall’agricoltura e dalle foreste
MISURE:
- Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste
- Forestazione e imboschimento
- Allestimento di sistemi agroforestali
- Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali
- Pagamenti agro-climatico-ambientali
- Agricoltura biologica
- Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque
Sviluppo Rurale: Priorità
5. Transizione verso un’economia a basso carbonio e resistente ai cambiamenti climatici nel settore agricolo, alimentare e forestale;
MISURE:
- Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste
- Forestazione e imboschimento
- Allestimento di sistemi agroforestali
- Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali
- Pagamenti agro-climatico-ambientali
- Agricoltura biologica
- Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque
Sviluppo Rurale: Priorità
6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.
MISURE:
- Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali
- LEADER
- Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
Sviluppo Rurale: Sottoprogrammi tematici
Per la prima volta gli Stati membri possono includere nei loro programmi di sviluppo rurale, SOTTOPROGRAMMI TEMATICI che contribuiscono alle priorità dell’Unione nello sviluppo rurale, finalizzate a soddisfare esigenze specifiche.
Riguardano:
1. Giovani agricoltori
2. Zone montane
3. Le filiere corte
4. Le piccole aziende
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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Via del Risorgimento 3b 06051 Casalina di Deruta (Pg)
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