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Florence Caillaud, restauratricePietro Barnabé, restauratore
con la partecipazione dei volontari delle associazioni: “La Grama”, San Pancrazio di Russi (RA) Comitato parrocchiale di Valliano di Montescudo (RN) con il sostegno degli Enti locali
finanziamento e coordinamento dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
L’Istituto Beni Culturali è istituito nel 1974 come organo
tecnicoscientifico e strumento di programmazione regionale
nel settore dei beni culturali.
Attraverso piani di finanziamento annuali previsti dalla legge
regionale 18/2000 “Norme in materia di biblioteche, archivi
storici, musei e beni culturali”, l’IBC promuove e realizza
interventi di valorizzazione, catalogazione e restauro del
patrimonio culturale del territorio.
Premessa
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
PERCHE’?
COSA?
COME?
Un esperimento per affrontare la “sfida” della conservazione e della manutenzione di piccole raccolte museali a carattere specifico.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
PERCHE’?Piccole realtà museali molto legate
al territorio: musei della vita
contadina gestiti e animati da
persone del luogo, in parte ancora
agricoltori che, raggruppati in
associazione culturale
fanno vivere il museo con
attività, laboratori, giornali, e feste
che coinvolgono l’intera comunità.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Raccolte di oggetti del mondo contadino di ogni genere e dimensione, dalle macchine
agricole agli utensili di uso domestico ed artigiano, in materiali diversi.
Gli oggetti sono spesso donati al museo dalla popolazione locale.Raccolte in continuo movimento,
con oggetti che spesso devono
funzionare e sono necessari per
l'attività didattica svolta
dall'Associazione (corsi di filatura
e tessitura, presentazione del ciclo
della canapa, dei bachi da seta, del
latte, ecc.).
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
I gravi problemi di conservazione,
dovuti all’età e all’usura degli oggetti,
ma anche all'assenza di manutenzione
regolare e alle cattive condizioni
espositive, sono risolvibili solo con
un'opera continuativa di manutenzione
e conservazione preventiva.
San Pancrazio si trova in una zona di bonifica umida; la scuola elementare che ospita la raccolta
non é adatta alla sua conservazione: scarso isolamento e grandi superfici vetrate che provocano
sbalzi di temperatura e una forte esposizione solare.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
COSA?• L'idea di base è che un'opera
continuativa e regolare di manutenzione e conservazione preventiva degli oggetti è affrontabile solo con il coinvolgimento di operatori volontari, sia per la sostenibilità dei costi che per le forti motivazioni che legano le persone del luogo a queste raccolte.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
• Scopo principale del nostro intervento didattico é
stato quindi la sensibilizzazione delle persone
coinvolte nel progetto alle problematiche della
conservazione, fornendo le necessarie nozioni di base
di manutenzione, conservazione preventiva e
curativa, e preparandoli ad assumere la gestione
diretta del lavoro, con l’assistenza puntuale di
restauratori.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
COME?• A San Pancrazio di
Russi, nel 1997/98 è stato organizzato un laboratorio didattico di 200 ore complessive.
• In seguito i volontari dell’associazione hanno proseguito autonomamente la manutenzione e il riallestimento delle collezioni.
1. San Pancrazio di Russi
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Il "corso-laboratorio, caratterizzato da un mix di teoria e pratica, ha
affrontato i seguenti temi:
- monitoraggio dei fattori ambientali;
- concetti di manutenzione, conservazione preventiva, curativa e
restauro;
- diagnosi dello stato di conservazione e progettazione dell'intervento
sui singoli oggetti (elaborazione della scheda di conservazione);
- interventi esempi di manutenzione / conservazione di scelta di una
serie di oggetti rappresentativi;
- approccio alla conservazione della raccolta nel suo insieme:
organizzazione e programmazione degli interventi.
- indicazioni sui criteri da seguire in occasione del ri-allestimento
della raccolta (imballaggio, protezione, cautele di manipolazione,
sistemazioni adatte).
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Una scheda di conservazione essenziale per valutare le urgenzee programmare gli interventi
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Al termine del corso-laboratorio è stata
fornita una documentazione sui trattamenti
"standard" di manutenzione, le attrezzature
e i prodotti di base per il funzionamento
dell'officina di manutenzione e
conservazione, ed una sintetica bibliografia
consultabile presso la biblioteca dell’IBC.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
• A Valliano di Montescudo (a15 km nell’entroterra collinare di Rimini), il corso-laboratorio è iniziato nella primavera del 2006 ed è tuttora in corso, con una frequenza settimanale.
2. Museo di Montescudo
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Il Museo di Montescudo è stato allestito recentemente
con criteri corretti e gli oggetti sono in buono stato,
mentre gli attrezzi agricoli prevalentemente in metallo e
legno (carro, aratro, trinciaforaggi, seminatrice,ecc.),
rimasti per lungo tempo all’aperto, sono molto
deteriorati.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
• Sono generalmente oggetti costruiti con materiali grezzi che richiedono nella maggioranza dei casi un tipo d’intervento di recupero“semplice” e abbastanza standardizzato.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
• Per un recupero ottimale, si
tratta di coniugare un sapere
specialistico con il “saper
fare” tradizionale:
• i restauratori (“docenti”) conoscono requisiti e metodologie della conservazione;
• i volontari (“allievi”) conoscono gli oggetti, a volte molto complessi, il loro funzionamento e il loro contesto.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
• Nell’affrontare il restauro degli attrezzi, sono stati eseguiti alcuni
ripristini anche “pesanti” (saldature, ecc) che sono apparsi
opportuni in considera-zione della tipologia degli oggetti e dello
scopo della loro musealizzazione.
• Le competenze dei restauratori e degli operatori volontari si sono
integrate per mediare tra le esigenze talvolta contraddittorie della
conservazione e della fruizione.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Elaborazione della scheda di restauro e manutenzione programmata
Codice oggetto: 242
Descrizione: aratro destro, per traino buoi, due o quattro, secondo le pendenze da superare.
Dimensioni:L190 cm.- l 80 cm - H 80 cm
Materiali costitutivi:varie leghe ferrose forgiate e industriali
Stato di conservazione:cattivo: superfici incrostate di unto e sporco vario; forte corrosione dei metalli ferrosi, rotture e perdita elementi
Interventi urgenti di conservazione: porre al riparo da intemperie e umidità del suolo
Interventi programmati per il restauro:pulitura, risanamento, ripristino dei meccanismi di funzionamento, trattamento protettivo
RIASSUNTO INTERVENTO DI CONSERVAZIONE RESTAURO
Trattamento di protezione finale con cera microcristallina in D limonene
protezione
trattamento anti-corrosivo con acido tannico + acido fosforico in soluzione idro-alcoolica seguito da spolveratura con spazzole ed aria compressa. (trattamento ripetuto 2/3 volte)
stabilizzazione
Rimozione dell'aggancio per il traino rottoRiposizionamento dei bulloni mancantiSaldatura della rottura nell'attaccoCostruzione dell'anello di fissaggio della catenaBrunitura dei perni ferma-corsa del traino e montaggio degli stessi, raccordandoli alle catene esistenti
consolidamento e ricostruzione di parti strutturali o funzionali
rimozione vecchia vernice con sverniciante chimico e spazzolatura con spazzole metallichePulitura meccanica con raschietti e spazzole Pulitura con sabbiatura delicata con farina di mais (prove anche con altri abrasivi vegetali: nocciolo d’albicocca)Rifinitura con minitrapano e spazzoline metalliche
pulitura
DESCRIZIONE INTERVENTI DI MANUTENZIONE DA EFFETTUARE:
almeno 1 volta/mese
Verifica e mantenimento della pulitura superficiale
ripetizione annuale del trattamento, se si mantiene l'esposizione all'aperto.
Primavera 2007Ri- applicazione di cera microcristallina, prima di esposizione all'aperto.
data esecuzioneinterventi programmati
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Ed infine…• In entrambi i casi, il risultato si é
dimostrato positivo per diversi
aspetti: responsabilizzazione delle
persone nell'ambito di un progetto a
lungo termine, costi contenuti
dell'operazione, occasione di
riflessione e approfondimento di
temi tuttora non bene risolti.
• Quest'esperienza potrà essere
riproposta ed ampliata in altre
situazioni che presentano punti di
convergenza con quelle
sperimentate.
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
Il “laboratorio didattico”– come forma di intervento alternativo positivamente collaudata - ha le caratteristiche di validità, flessibilità ed economicità, tanto da poter essere replicato in varie situazioni di realtà museali.
Il successo di questi progetti risulta strettamente legato alla collaborazione fra istituzioni impegnate nel recupero del patrimonio culturale (Enti Locali, Accademie, Associazioni, Istituti di formazione, etc.) ed al coinvolgimento / entusiasmo dei partecipanti.
... le conclusioni
Manutenzione e conservazione preventiva di piccole raccolte etnografiche: un’esperienza di “mutua formazione”
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