PROSTATITI E URETRITI - · PDF fileI Prostatite batterica acuta Infezione prostatica acuta II...

Preview:

Citation preview

Università di Pisa

PROSTATITI E URETRITI

Cesare Selli Cattedra e Scuola di Specializzazione in

Urologia

EPIDEMIOLOGIA

Il 2-10% di tutti gli uomini ha sofferto di prostat ite almeno una volta nella vita

(Krieger JN et al. World J Urol 2003;21: 70-4)

In Italia durante attività ambulatoriale la prevale nza di In Italia durante attività ambulatoriale la prevale nza di prostatiti non diagnosticate è stata stimata intorn o al 12.8%

(Rizzo et al. BJU Int 2003; 92: 955-9)

In Finlandia la prevalenza complessiva (lifetime) h a raggiunto valori del 14.2%

(Mehik et al. BJU Int 2000;86:443-448)

Enorme impatto sulla qualità di vita paragonabile a quello che comporta una coronaropatia, il morbo di Crohn, il diabete mellito o uno scompenso cardiaco

(D.H. Williams Minerva Urol Nefrol 2004;56:15-31)

QUALITA’ DELLA VITA ED IMPATTO ECONOMICO

Costo annuo stimato per paziente di circa 4400 doll ari (USA)

(Calhoun EA Arch Intern Med. 2004 Jun 14;164(11):1231-6)

VECCHIA CLASSIFICAZIONE(Introdotta da Drach nel 1978)

Prostatite batterica acuta

Prostatite batterica cronica Prostatite batterica cronica

Prostatite non batterica

Prostatodinia

(Drach GW J. Urol. 1978; 120:266)

CLASSIFICAZIONE ATTUALE(PROPOSTA NEL 1995 DAL NIH)

Cat. Nome DefinizioneI Prostatite batterica acuta Infezione prostatica acu taII

Prostatite batterica cronicaInfezione prostatica cronica

caratterizzata da IVU ricorrenti

IIISindrome dolorosa pelvica cronica

(CPPS)

Fastidio o dolore pelvico (per almeno 3 mesi) in assenza di

infezione dimostrabile

IIIA

IIIB

(CPPS)infezione dimostrabile

CPPS infiammatoriaSignificativo numero di WBC

nello sperma, EPS o VB3

CPPS non infiammatoria

Assenza di numero significativo di WBC nello

sperma, EPS o VB3

IV Prostatite infiammatoria asintomatica(Prostatite istologica)

Flogosi dimostrata nei campioni bioptici, sperma, EPS o VB3 in assenza di

sintomi

National Institute of Health Workshop on Chronic Pr ostatitis, Bethesda, 1995

CLASSIFICAZIONE ATTUALE(PROPOSTA NEL 1995 DAL NIH)

Prevede ancora la presenza delle categorie prostatite batterica acuta (Cat.I) e batterica cronica (Cat.II)

La categoria III (Sindrome del dolore pelvico La categoria III (Sindrome del dolore pelvico cronico) della classificazione NIH, racchiude sia la categoria delle prostatiti non batteriche sia quella della prostatodinia considerate invece distintamente nella classificazione di Drach.

La nuova categoria IV della NIH si riferisce a pazienti asintomatici in cui si evidenzia flogosi prostatica

CONFRONTO TRA CLASSIFICAZIONE NIH E Drach

Campione Urine VB3 Campione Urine VB3 Campione Urine VB3 Campione Urine VB3 (Meares/Stamey)(Meares/Stamey)(Meares/Stamey)(Meares/Stamey)

Secrezione prostatica Secrezione prostatica Secrezione prostatica Secrezione prostatica provocata da massaggioprovocata da massaggioprovocata da massaggioprovocata da massaggio

Classificazione Classificazione Classificazione Classificazione tradizionaletradizionaletradizionaletradizionale ColturaColturaColturaColtura LeucocitiLeucocitiLeucocitiLeucociti ColturaColturaColturaColtura LeucocitiLeucocitiLeucocitiLeucociti Classificazione NIHClassificazione NIHClassificazione NIHClassificazione NIH

Prostatite batterica Prostatite batterica Prostatite batterica Prostatite batterica acutaacutaacutaacuta ++++ ++++ ++++ ++++ Cat. ICat. ICat. ICat. Iacutaacutaacutaacuta

Prostatite batterica Prostatite batterica Prostatite batterica Prostatite batterica cronicacronicacronicacronica ++++ ++++ ++++ ++++ Cat. IICat. IICat. IICat. II

Prostatite Prostatite Prostatite Prostatite abattericaabattericaabattericaabatterica 0000 0000 0000 ++++ Cat. III A Cat. III A Cat. III A Cat. III A

(CPPS con flogosi)(CPPS con flogosi)(CPPS con flogosi)(CPPS con flogosi)

ProstatodiniaProstatodiniaProstatodiniaProstatodinia 0000 0000 0000 0000 Cat. III B Cat. III B Cat. III B Cat. III B (CPPS senza flogosi)(CPPS senza flogosi)(CPPS senza flogosi)(CPPS senza flogosi)

Non contemplataNon contemplataNon contemplataNon contemplata +/+/+/+/----++++

+/+/+/+/---- ++++ Cat. IV (asintomatica)Cat. IV (asintomatica)Cat. IV (asintomatica)Cat. IV (asintomatica)

PROSTATITI

- Anamnesi

- Esplorazione rettale

- Esame urine

Approccio diagnostico:

- Esame microscopico del sedimento urinario

- Test di Meares – Stamey

- Esame delle secrezioni prostatiche

- Esame del liquido seminale e spermiocultura

- Ecografia prostatica transrettale

ESPLORAZIONE RETTALE E MASSAGGIO PROSTATICO

TEST DI MEARES STAMEY

TEST DI MEARES STAMEY

Raccolta di 4 campioni separati:

- VB 1 : primo campione di urine (porzione uretrale)

(Parziale svuotamento vescicale: 200 ml)

- VB 2 : secondo campione (derivazione vescicale)- VB 2 : secondo campione (derivazione vescicale)

(Massaggio prostatico)

- EPS : secrezioni prostatiche

- VB 3 : terzo campione di urine dopo massaggio prost atico

Esame colturale (UFC) e conta leucocitaria per ogni campione

TEST DI MEARES STAMEY

Suggestivi di infezione/flogosi prostatica sono:

- Numero di UFC nelle colture dei campioni EPS e VB3 in rapporto 10:1 con quello di VB1 e VB2

- Almeno 15 leucociti per campo ad alto ingrandimento nei campioni EPS e VB3

(Costituisce segno importante di prostatite la presenza di abbondanti leucociti e macrofagi ripien i di gocce lipidiche nel liquido prostatico)

ESAME DELLE SECREZIONI PROSTATICHE

Parametro diagnostico importante soprattutto nelle forme batteriche croniche:

• aumento del pH

• aumento del rapporto isoenzima5 / isoenzima1 dell’L DH (v.n.< 2)

• aumento delle Ig (A, M, G)• aumento delle Ig (A, M, G)

• riduzione del peso specifico

• riduzione del fattore antibatterico prostatico

• riduzione della concentrazione di zinco, magnesio, calcio, acido citrico, spermina, colesterolo e lisozima

• altri possibili parametri di supporto comprendono l o studio della frazione C3 del complemento, della ceruloplasmina e dell’elastasi dei leucociti PMN.

(Blenk H Infection 1991; 19:138 – 140)

ECOGRAFIA PROSTATICA TRANSRETTALE

Lo studio ecografico delle flogosi prostatiche può confermare un sospetto diagnostico e consente di escludere altre patologie prostatiche e dell’appara to urinario.

- Evoluzione ascessuale

- Ipervascolarizzazione

- Litiasi

- Aumento delle dimensioni e disomogeneità ecostrutturale

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE E CRONICHE

Le prostatiti batteriche acute e croniche sono le categorie meno rappresentate; insieme costituiscono infatti il 5% di tutte le sindromi prostatitiche e generalmente vengono eradicate non difficilmente.non difficilmente.

La maggioranza delle prostatiti appartengono infatti alla categoria del CPPS nella variante infiammatoria e non infiammatoria.

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE (NIH I)

Incidenza del 6%

Epidemiologia:

Prevalenza dell’8% anche se tale valore oscilla nelle varie casistiche dal 6 al 44%

(Meares 1998)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Escherichia coli71%

Eziologia:

Altri soprattutto Gram neg.

13%

Enterococcus8%

Pseudomonas 8%

(Stevermer Am Fam Physician 2000; 61: 3015-22)

Possibile patogenesi:

Fattori di rischio:

Ostruzione urinaria basse vie urinarie da IPB

Stato immunocompromesso

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Possibile patogenesi:

Infezione uretrale ascendente

Reflusso di urina infetta nei dotti prostatici

Invasione di batteri intestinali per via linfatica

Infezione per via ematogena

Disfunzione secretoria della ghiandola prostatica

(Meares EM J Urol. 1980; 123:141-7)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Anatomia patologica:

Forma più frequente è la catarrale nella forma diffusa o parcellare:

la ghiandola aumenta di volume ed aumenta la secrezione

possibile secrezione purulenta con abbondanti leucociti nei lumi ghiandolari e nell’interstizio; talvolta evoluzione ascessuale

(Blacklock NJ Br J Urol. 1974; 46: 47 – 54)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Prostatite acuta batterica : lumi ghiandolari e stroma invasi da cellule leucocitarie

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Anatomia patologica:

Più frequente coinvolgimento della zona periferica:

- I dotti delle ghiandole centrali hanno un decorso obliquo con effetto antireflusso

- I dotti delle ghiandole periferiche hanno un decorso più rettilineo

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE:CLINICA

Di solito il quadro clinico non presenta difficoltà diagnostiche:

esordio drammatico

urosepsi

dolore pelvico/perineale

sintomi urinari ostruttivi

sintomi urinari irritativi

altri sintomi generali di origine settica

brividi

febbre elevata

dolore

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE:CLINICA

dolore

pollachiuria

stranguria

mitto ipovalido

possibile ritenzione acuta d’urina

(Alexander RB Urology 1998; 48:568-574)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE:LOCALIZZAZIONE DEL

DOLORE

Prostata/perineo

47%

Scroto e/o testicolo

39%39%

Pene6%

Vescica6%

Zona lombare

2%

(Zermann ZH J.Urol. 1999; 161:903-908)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Diagnostica:

Prostata aumentata di volume

Consistenza pastosa

Esplorazione rettale:

Dolente alla palpazione

Massaggio prostatico

Ecografia prostatica transrettale

( in fase acuta eseguiti raramente per il dolore ed il rischio di batteriemia)

- Secrezioni prostatiche ripiene di leucociti e macro fagi (con positività colturale circa nel 50% dei casi)

- Abbondanti leucociti all’esame del sedimento urinar io

- Urinocoltura positiva (90% dei casi prima della ter apia

Diagnostica di laboratorio:

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

- Urinocoltura positiva (90% dei casi prima della ter apia antibiotica)

- Emocoltura talvolta positiva (per batteriemia a par tenza dal focolaio infettivo prostatico;25% dei pazienti posi tività prima della terapia antibiotica)

- Aumento PSA sierico (in circa il 40% dei pazienti c on valori anche maggiori di 10 ng/ml; talvolta rimane elevato anche per 3 – 6 mesi dalla fase di acuzie)

(Kravchick et al BJU 2004; 93: 93 – 96)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Prostatite acuta diffusa

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Prostatite acuta diffusa (color – Doppler)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Prostatite acuta focale

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Prostatite acuta focale (color – Doppler)

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Diagnostica strumentale :

Ecografia prostatica transrettale:

disomogeneità ecostrutturale del parenchima disomogeneità ecostrutturale del parenchima ghiandolare

Color – Doppler visualizza un importante incremento del segnale

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Terapia:

Terapia antibiotica

Infusione di liquidi

Catetere vescicale in caso di ritenzione acutaCatetere vescicale in caso di ritenzione acuta

(Med Clin N Am 2004; 88: 483 – 494)

Risolto il quadro acuto si impone una terapia antib iotica prolungata (2 – 3 settimane).

Recentemente Fowler ha ottenuto percentuali di cura del 70% con un simile schema terapeutico a base di fluoroch inoloni (Fowler JE Jr Urology 2002; 60 : 24 – 6)

La terapia inizialmente (in assenza di indicazioni più precise su base colturale) deve essere rivolta vers o Gram negativi del tratto intestinale:

Fluorochinoloni

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Terapia:

Trimetoprim-sulfametossazolo

Ampicillina e gentamicina

Terapia di supporto: antipiretici, analgesici, ripo so a letto ed aumento dell’introito di liquidiPosizionamento di catetere vescicale o epicistostom ia in caso di ritenzione acuta d’urina.

PROSTATITI BATTERICHE ACUTE

Evoluzione:

Persistenza dell’infezione

Prostatite cronicaProstatite cronica

Ascesso prostatico(evenienza frequente nei pazienti immunocompromessi. Gli agenti patogeni causali sono i medesimi della prostatite; può necessitare anche di drenaggio)

ASCESSO PROSTATICONella maggior parte dei casi evoluzione di una prostatite batterica acuta inadeguatamente o inappropriatamente trattata

Età maggiormente colpita 5°/ 6°decade(J Urol 1992; 148:80-82)

Fattori di rischio:• Diabete mellito• Dialisi• Immunocompromissione• Procedure transuretrali• Catetere vescicale permanente• Ostruzione vescicale

(Int J Clin Pract 2004)

ASCESSO PROSTATICO

Ad oggi evenienza non comune nella pratica clinica dato il tempestivo utilizzo di antibiotici nelle flogosi prostatiche acute

Da non trascurare perché potenzialmente letale se non trattato o misconosciuto

Mortalità comunque molto bassa per:• diagnosi precoce (TC, TRUS)• terapia antibiotica• drenaggio dell’ascesso

(Urology 2003; 63: 1017-1020)

ASCESSO PROSTATICO

I germi maggiormente coinvolti sono:

- E. Coli- Staphylococcus

Eziologia:

- Staphylococcus- Bacteroides

(Granados J Urol 1992; 148: 80-2)

ASCESSO PROSTATICO

Il posizionamento del catetere vescicale costituisce il momento essenziale per la formazione di molti ascessi prostatici

Teoria patogenetica:

formazione di molti ascessi prostatici promuovendo appunto il reflusso di urine infette dall’uretra prostatica alle strutture ghiandolari i n particolare della zona periferica.

(Int J Clin Pract 2004)

ASCESSO PROSTATICO

Sintomatologia non dissimile da quella di una prost atite batterica

acuta (brividi, febbre, dolore perineale e disuria; possono

associarsi tenesmo rettale o ritenzione urinaria ac uta).

Iniziale beneficio dalla terapia antibiotica, ma du rante il trattamento

la sintomatologia si ripresenta talvolta in maniera più grave. Urge

Clinica :

la sintomatologia si ripresenta talvolta in maniera più grave. Urge

una valutazione strumentale nel sospetto di evoluzi one ascessuale

DRE: alla esplorazione rettale solitamente si ha la percezione di una

prostata tumefatta e di consistenza molle.

E’ possibile, ma non frequente, ( 16% Weinberger) percepire una

masserella fluttuante nell’ambito del parenchima pr ostatico.

ASCESSO PROSTATICODiagnostica strumentale si avvale di:

TRUS metodica preferita per:• ridotto costo• assenza di radiazioni ionizzanti• assenza di m.d.c.• facilità di esecuzione• elevata sensibilità• elevata sensibilità• da non posticipare oltre 48 h dal sospetto clinico di evoluzione ascessuale

(J Urol 1992; 148: 80-82)(Am J Roentgenol 1994; 162: 1227-1230)

TC (J Urol 1986; 136: 1328-1329)

RMN (Am J Roentgenol 1987; 149: 981-982)

ASCESSO PROSTATICOAspetto ecografico:

SagittaleTrasversale

ASCESSO PROSTATICO

Aspetto TC:

ASCESSO PROSTATICO

Diagnostica di laboratorio (simile a quella della p rostatite acuta batterica):

- Secrezioni prostatiche ripene di leucociti e macrof agi

- Abbondanti leucociti all’esame del sedimento urinar io

- Urinocoltura positiva

- Emocoltura talvolta positiva

- Aumento PSA sierico

ASCESSO PROSTATICO

- Medica: la sola terapia antibiotica si è dimostrata efficace solo in caso di ascessi prostatici di piccolo calibro

Terapia:

prostatici di piccolo calibro

- Minivasiva: il drenaggio della cavità ascessuale in concomitanza ad appropriata terapia antibiotica viene considerato gold-standard terapeutico

- Ricovero spesso necessario

(Prog Urol 1999; 9: 767-771)

ASCESSO PROSTATICO

La terapia inizialmente (in assenza di esame colturale) deve essere rivolta verso Gram negativi del tratto intestinale:

Fluorochinoloni

Terapia medica:

Trimetoprim-sulfametossazoloAmpicillina e gentamicina

Terapia di supporto: antipiretici, analgesici, ripo so a letto e aumento dell’introito di liquidiPosizionamento di catetere vescicale o epicistostomia in caso di ritenzione acuta d’urina.

PROSTATITE BATTERICA CRONICA (NIH II)

E’ caratterizzata clinicamente da ricorrenti infezioni delle vie urinarie e sindrome prostatitica causate da uno sindrome prostatitica causate da uno stesso germe che persiste a livello prostatico nonostante la terapia antibatterica

(Andrologia 2003; 35: 160 – 167)

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Circa il 7 % di tutte le prostatiti

Esordio subdolo non eclatante

Paziente con infezione prostatica (VB3 e EPS) ed an amnesi positiva per infezioni ricorrenti delle basse vie u rinarie

Una batteriuria significativa è presente solo nel 4 .4% dei pazienti con prostatite cronica a dimostrazione che la maggior parte delle forme sono comunque del tipo III A / II I B della classificazione NIH

(Vi N. Hua Med Clin N Am 2004; 88 : 483 – 494)

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Eziologia (ricalca quella delle forme batteriche ac ute; sono tuttavia più probabili forme polimicrobiche):

Escherichia coli71%

Altri soprattutto Gram neg.

13%

Enterococcus8%

Pseudomonas 8%

Possibile fattore di confusione è l’infezione da Chl amydia trachomatis, Ureaplasma urealyticum e Mycoplasma hominis che non crescono nei comuni terreni di coltura simulando una prostatite cronica abatterica

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Patogenesi possibile:

Possibile trasmissione sessuale (spesso stessi batt eri patogeni nelle colture delle secrezioni prostatiche e nelle colture vaginali)

(Jimenez Cruz JF Eur Urology 1984; 10:311 – 314)(Jimenez Cruz JF Eur Urology 1984; 10:311 – 314)

Reflusso intraprostatico di urine infette

Cateterismo vescicale

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Clinica:

Disuria

Urgenza

Frequenza

NicturiaNicturia

Dolore/discomfort perineale

Lombalgia

Occasionale dolore post-eiaculatorio ed emospermia

La maggior parte degli uomini tuttavia lamenta una sintomatologia sfumata con modesta disfunzione minzionale e vago dolore

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Esplorazione rettale è solitamente nella norma. Occ asionalmente può rivelare:

• dolorabilità

Diagnosi:

• dolorabilità

• indurimento della ghiandola

• aumento della tensione

• assenza di un reperto specifico

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Esami di laboratorio:

Esame del sedimento urinario rivela un grado variab ile di leucocituria e batteriuria

Gli esami ematochimici non evidenziano leucocitosi

Possibile rialzo dei valori ematici del PSA

La presenza di batteri nelle secrezioni prostatiche dopo massaggio e nel campione di urine VB3 (test di Mear es –Stamey) sono essenziali per la diagnosi

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Diagnosi strumentale di scarsa utilità:

Ecografia prostatica transrettale può rivelare:

disomogeneità diffusa

concrezioni iperecogene disseminate o raggruppate

aree ipoecogene cribrose o marcatamente pseudocistiche talora deformanti il profilo ghiando lare

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Scarsa penetrazione dei farmaci a livello prostatic o:

assenza di meccanismi attivi di trasporto attravers o le cellule dei dotti e degli acini; solo meccanismo passivo

riescono a passare esclusivamente molecole non ioni zzate, liposolubili e scarsamente affini alle proteine pla smatiche

dato il pH acido del secreto prostatico si crea un gradiente di pH tra il plasma-interstizio ed il secreto prostatico nell’acino

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Passaggio di molecole a livello dell’acino prostati co

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Prostatite batterica cronica : diffuso infiltrato flogistico del tessuto periprostatico composto prevalentemente da

linfociti, plasmacellule, macrofagi e neutrofili

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Terapia medica antibatterica:

Trimethoprim – Sulfametossazolo per os 80 – 400 mg x 2 / die; percentuali di cura del 33 – 50 % con trattamento di 4 – 6 settimane

Ciprofloxacina 500 mg x 2 / die o Ofloxacina 400 m g x 2 / die per os; hanno le stesse percentuali di guarigione i n 4 settimane

Paziente di età < 35 aa si consiglia l’uso di un fluorochinolonico per l’attività contro Clamydia e Neisseria Gonorrheae

In pazienti che non rispondono alla terapia suddett a è indicato l’utilizzo di altri antibatterici tra cui la carben icillina, la doxiciclina e la gentamicina

Pazienti che non beneficiano in alcun modo delle te rapie suddette possono assumere giornalmente basse dosi d i antibiotici (tetracicline, nitrofurantoina, trimeth oprim)

(Meares 1987)

PROSTATITE BATTERICA CRONICA

Terapia sintomatica:

FANS

Terazosina o Doxazosina

TURP:

E’ stata usata per trattare pazienti con malattia r efrattaria con scarsi risultati; non consigliata

(Barbalias et al 1998)

(Barnes et al 1982)

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO (NIH III)

Dolore pelvico associato a sintomi urinari in assenza di causa batterica urinari in assenza di causa batterica dimostrabile.

(Med Clin N Am 2004; 88: 483 – 494)

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Comprende la maggior parte delle sindromi prostatitiche

Patogenesi ancora incerta

Di difficile trattamento

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Forma infiammatoria III A : presenza di leucociti in campioni di EPS, VB3 e sperma

Forma non infiammatoria III B : assenza di leucociti nei Forma non infiammatoria III B : assenza di leucociti nei campioni EPS, VB3 e sperma (forma predominante come frequenza)

La presenza del dolore pelvico è indispensabile per formulare la diagnosi di

CPPS indipendentemente dai sintomi urinari associati

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Nella maggior parte delle malattie la diagnosi vien e sospettatasulla base dei dati clinici e quindi confermata e c lassificata conesami laboratoristici e dati obiettivi.

Nella CPPS invece ci si puo’ basare solo sui dati c linici e porrediagnosi solo dopo aver escluso tutte le altre pato logie urologiche

potenzialmente capaci di determinare la stessa sint omatologia .

LA CPPS E’ UNA DIAGNOSI DI ESCLUSIONE E DI ASSENZA

(Weider et Al. Current Opinion 12,63,2002)

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Procedure diagnostiche :

• ObbligatorieAnamnesiEsame obiettivo con DREEsame delle urine ed urinocoltura

• RaccomandateTest di Meares/StameyQuestionario NIH – CPSI Questionario NIH – CPSI FlussimetriaResiduo post-minzionaleCitologico urinario

• Opzionali

Analisi dello sperma e spermiocoltura

Tampone uretrale per coltura

Valutazione urodinamica e videourodinamica

Cistoscopia

Ecografia transrettale

Imaging (US, CT scan ed MRI)

PSA

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

“…there is no gold standard test fo the diagnosis

of CPPS and the methodological quality of the

available studies is very low…..”

(Weider et Al. Current Opinion 12,63,2002)

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Forma infiammatoria IIIA (vecchia prostatite cronica abatterica)

i pazienti lamentano sintomi simili a quelli con pr ostatite batterica cronica batterica cronica

elevato numero di leucociti e macrofagi nel liquido prostatico

tuttavia sono pazienti che di solito non hanno una storia di infezioni urinarie ricorrenti nè positività coltura le

si sospetta la presenza di un agente patogeno non a ncora identificato o di una forma flogistica prostatica n on su base infettiva

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Forma infiammatoria IIIA

Recentemente alcuni autori hanno evidenziato un aum ento di citochine pro-infiammatorie ( IL1b, IL6 e 8; TNF-a; ENA-78) ed una riduzione di quelle anti -infiammatorie (IL10) nello sperma di pazienti riduzione di quelle anti -infiammatorie (IL10) nello sperma di pazienti affetti

E’ stata ipotizzata una possibile patogenesi autoim munitaria

Il dosaggio delle citochine potrebbe essere un mark er per la diagnosi e la valutazione dell’efficacia del tratta mento

(Orhan et al 2001)

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Forma non infiammatoria IIIB (vecchia prostatodinia)

Stessi sintomi della forma infiammatoria, ma non pr esenta incremento di leucociti o macrofagi nel liquido pro staticoincremento di leucociti o macrofagi nel liquido pro statico

Comprende 3 tipologie di pazienti:

pazienti con tensione mialgica del pavimento pelvic o

pazienti con anomalie funzionali della minzione

pazienti con disturbi emotivi nei quali lo stress g ioca un ruolo importante

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Possibile meccanismo patogenetico:

Iniziazione Risposta Propagazione Esito

Infezione

Immunogeno

Tossina

Trauma

Infiammazione

“Danno” neurologico

Neurogenica

Immunologica

Dolore

SINDROME DEL DOLORE PELVICO CRONICO

Approcci terapeutici:

Analgesici

Biofeedback

Alfa-litici/baclofene

Finasteride?

Iniezione di tossina botulinica ?

Neuromodulazione sacrale ?

(Hakemberg et Al. Urol. int 2002; 68:138)

PROSTATITE CRONICA/DOLORE PELVICO CRONICO

PROSTATITE ISTOLOGICANIH IV

Definita come flogosi prostatica Definita come flogosi prostatica asintomatica

(Med Clin N Am 2004; 88: 483 – 494)

PROSTATITE ISTOLOGICA

Diagnosticata in biopsie prostatiche di pazienti

asintomatici con incremento dei valori ematici del

PSA

Pazienti infertili che non presentano altro sintomo

che l’infertilità

TERAPIA MEDICA DELLE PROSTATITI

Classe Farmaco Dose (mg/die) Durata (sett.)

Antibatterici

Co-trimossazolo 160 x 2 12

Norfloxacina 400 x 2 4 – 12

Ciprofloxacina 500 x 2 4 – 12

Ofloxacina 300 x 2 4 – 12

Pefloxacina 400 x 1 4 – 12

Alfa – litici Fenossibenzamina 10 x 2 12

Terazosina 5 x 1 4 – 52

Antinfiammatori

Nimesulide 100 x 2 4

Diclofenac Variabile 2 – 4

Rofecoxib 25 x 1 6

LE URETRITI NEL MASCHIO

Per uretrite si intende una flogosi a carico dell’u retra quasi sempre di origine infettiva

Tipica è la disuria e lo scolo all’esterno del meat o di Tipica è la disuria e lo scolo all’esterno del meat o di materiale purulento/mucopurulento

I patogeni più importanti sono Neisseria gonorrhoea e e Chlamydia trachomatis

URETRITI NEL MASCHIO

URETRITI NEL MASCHIOGonorrea Chlamydia

Tipo microorganismo Diplococco Gram -Intracellulare

anaerobio facoltativo

Incubazione 3 – 10 gg 1 – 5 settimane

Secrezione uretrale Profusa e purulenta Scarsa

Portatori asintomatici 40 – 60% 40 – 60%

Test diagnostico Ligand chain reaction PCRTest diagnostico Ligand chain reaction PCR

Altri testColorazione di Gram Cultura

Coltura Immunoassay

Trattamento consigliato

Ceftriaxone 125 mg + Azitromicina 1 gr

Azitromicina 1 g o doxiciclina 100 mg x 2

x 7 gg

Alternative

Ciprofloxacina 500 x 2 x 7 gg

Eritromicina 500 mg x 7 gg

Ofloxacina 400 mg x 2 per 7 gg

Ofloxacina 400 mg x 2 x 7 gg

URETRITE GONOCOCCICA NEL MASCHIO

- Trasmessa per rapporto sessuale di vario tipo

- Rischio di infezione con un solo rapporto: 17%

- Sintomi:

secrezione abbondante e purulenta e brucioresecrezione abbondante e purulenta e bruciore

40% asintomatici

anche senza trattamento regressione dei sintomi

- Diagnosi:

tampone uretrale (coltura o colorazione di Gram su vetrino)

test al DNA batterico (Ligand chain reaction)

URETRITE NON GONOCOCCICA NEL MASCHIO

- Malattia sessualmente trasmessa più frequente

- più frequente in classi sociali elevate ed eteroses suali

- Chlamydia trachomatis isolata nel 30 – 50 % dei casi

- Ureaplasma urealyticum isolato nel 20 – 50%- Ureaplasma urealyticum isolato nel 20 – 50%

- Causa indeterminata nel 20 %

- Sintomi: secrezine scarsa e bruciore

- Diagnosi:

tampone uretrale al mattino pre-minzione

immunoassay con anticorpi fluorescenti

CICLO VITALE DELLA CHLAMYDIA

URETRITE NON GONOCOCCICA NEL MASCHIO

- Alta incidenza di recidive se non si tratta il part ner

- Gravi conseguenze nella donna:- Gravi conseguenze nella donna:

Malattia infiammatoria pelvica

Infertilità

Gravidanze ectopiche

Recommended