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SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA
Codifica: RFI TCAR SF AR 05 012 AFOGLIO
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A termine di legge Rete Ferroviaria ltaliana S.p.A. si riserva la proprietà di questo documento chenon potrà essere copiato. riprodotto o comunicato ad altri senza esplicita autorizzazione
DADI AUTOBLOCCANTI (AUTOFRENANTI)
Parte Titolo
PARTE I SCOPO E CAMPO D'APPLICAZIONE
DOCUMENTAZIONE CORRELATA
DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI
I.l
1.2
I.3
PARTE II II.I GENERALITÀ
IT.2 GESTIONE DELLA FORNITURA
II.3 FABBRICAZIONE
II.4 FORMA, TOLLERANZE E MARCATURA DEL PRODOTTO
II.5 PROTEZIONE
II.6 PROVE PER LA PRODUZIONE DI SERIE: TIPO, NUMEROSITA.E CRITERI DI ACCETTAZIONE
II.7 IMBALLAGGIO
II.8 GARANZIA
PARTE III III.I OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO
III.2 PROVE PER L'OMOI.OGAZIONE DEL PRODOTTO
III.3 REVOCA DELL'OMOLOGAZIONE
Rev. Data Descrizione Vpr\fica AutorizzazioneA 2U04t2016 Emissione per applicazione ,il\
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DADI AUTOBLOCCANTI
SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA Codifica: RFI TCAR SF AR 05 012 A FOGLIO
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INDICE
I PARTE I .................................................................................................. 3
I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ............................................................................. 3
I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA ................................................................................. 3
I.3 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI .................................................................................... 5
II PARTE II ................................................................................................. 6
II.1 GENERALITÁ ...................................................................................................................... 6
II.2 GESTIONE DELLA FORNITURA ...................................................................................... 6
II.3 FABBRICAZIONE ................................................................................................................ 6
II.4 FORMA, TOLLERANZE E MARCATURA DEL PRODOTTO ........................................ 7
II.5 PROTEZIONE ....................................................................................................................... 7
II.6 PROVE PER LA PRODUZIONE DI SERIE: TIPO, NUMEROSITÀ E CRITERI DI ACCETTAZIONE ................................................................................................................. 8
II.6.1 Prove qualitative in accettazione della materia prima ................................................... 8 II.6.2 Controlli sul prodotto ..................................................................................................... 8
II.6.2.1 Aspetto visivo e controllo dimensionale .................................................................... 9 II.6.2.2 Prove meccaniche ...................................................................................................... 9
II.6.2.2.1 Prova di carico del dado .................................................................................... 10 II.6.2.2.2 Prova della coppia autofrenante......................................................................... 10
II.7 IMBALLAGGIO ................................................................................................................. 10
II.8 GARANZIA ......................................................................................................................... 11
III PARTE III .............................................................................................. 12
III.1 OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO .............................................................................. 12
III.2 PROVE PER L’OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO .................................................... 13 III.2.1 Verifiche dimensionali ed esame visivo ...................................................................... 13 III.2.2 Prova di carico del dado ............................................................................................... 13 III.2.3 Prova della coppia autofrenante ................................................................................... 13 III.2.4 Verifica in esercizio ..................................................................................................... 14
III.3 REVOCA DELL’OMOLOGAZIONE ................................................................................ 14
DADI AUTOBLOCCANTI
SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA Codifica: RFI TCAR SF AR 05 012 A FOGLIO
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I PARTE I
I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente Specifica Tecnica di Fornitura definisce i requisiti e le caratteristiche dei dadi esagonali
autobloccanti (autofrenanti) di acciaio con elemento autofrenante metallico per gli impieghi previsti
sui dispositivi di armamento, nell’ambito delle applicazioni di RFI.
Il documento definisce inoltre:
- gli obblighi del Fornitore
- le prescrizioni per la fabbricazione
- la numerosità, la frequenza ed i criteri di accettazione delle prove per la produzione di serie
- i criteri di omologazione dei dadi autobloccanti.
La Specifica Tecnica si applica alle forniture dirette ed indirette ad RFI di dadi autobloccanti
(autofrenanti) interamente metallici. Non sono ammessi dadi con inserto non-metallico.
I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA
Tutti i riferimenti, qui di seguito citati, si intendono nella edizione più aggiornata in vigore.
UNI EN ISO 9000 Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e Vocabolario
UNI EN ISO 9001 Sistemi di gestione della qualità – Requisiti
RFI DPR PD IFS 020 Prescrizioni per la gestione di forniture di materiali eseguite in assicurazione della qualità
UNI EN ISO 2320 Dadi autofrenanti di acciaio - Caratteristiche meccaniche e prestazioni
UNI EN ISO 898-1 Caratteristiche meccaniche degli elementi di collegamento di acciaio – Parte 1: Viti e viti prigioniere con classi di resistenza specificate – Filettature a passo grosso e a passo fine
UNI EN ISO 898-2 Caratteristiche meccaniche degli elementi di collegamento di acciaio al carbonio e acciaio legato – Parte 2: Dadi con classi di resistenza specificate – Filettatura a passo grosso e filettatura a passo fine
UNI 4534 Filettature metriche ISO a profilo triangolare. Generalità, serie diametri e passi
UNI 4536 + FA 51 Filettature metriche ISO a profilo triangolare. Dimensioni nominali per bulloneria
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UNI 5541 Filettature metriche ISO a profilo triangolare con passo uguale o maggiore di 0,35 mm. Sistema di tolleranze per accoppiamenti mobili
UNI 5542 Filettature metriche ISO a profilo triangolare. Dimensioni limite per filettature con diametri da 1,6 fino a 39 mm
UNI 5545 Filettature metriche ISO a profilo triangolare. Dimensioni limite per filettature di qualità media con tolleranza 6H/6g, per bulloneria
UNI 5870 Strumenti di misura. Calibri e riscontri per filettature metriche ISO. Principi fondamentali
UNI EN ISO 4759-1 Tolleranze per elementi di collegamento – Viti, viti prigioniere e dadi – Categorie A, B e C
UNI EN ISO 6157-2 Elementi di collegamento – Difetti superficiali – Parte 2: Dadi
UNI EN ISO 2081 Rivestimenti metallici e altri rivestimenti inorganici – Rivestimenti elettrolitici di zinco con trattamenti supplementari su ferro o acciaio
UNI EN ISO 4042 Elementi di collegamento – Rivestimenti elettrolitici
UNI EN ISO 16047 Elementi di collegamento - Prova momento torcente/forza di serraggio
UNI EN ISO/IEC 17050-1 Valutazione della conformità – Dichiarazione di conformità rilasciata dal fornitore – Parte 1: Requisiti generali
UNI EN ISO/IEC 17050-2 Valutazione della conformità – Dichiarazione di conformità rilasciata dal fornitore – Parte 2: Documentazione di supporto
UNI EN ISO 6507-1 Materiali metallici - Prova di durezza Vickers - Parte 1: Metodo di prova
UNI EN ISO 6892-1 Materiali metallici – Prova di trazione – Parte 1: Metodo di prova a temperatura ambiente
UNI EN 10204 Prodotti metallici – Tipi di documenti di controllo
RFI TCAR SF AR 05 008 Chiavarde per armamento ferroviario
RFI TCAR SF AR 05 003 Kit completo piastre per controrotaie 33C1 (ex UIC 33)
RFI TCAR SF AR 05 011 Kit completo piastra per controrotaia 33C 1 marca 60P.810U
Disegno FS 9670 Piastra per controrotaia Cr 5 (profilo UIC 33) dei cuori semplici Marca 60P.583U
Disegno FS 9842 Piastra per controrotaia 33C1 marca 60P.810U
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I.3 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI
Committente RFI
Fornitore Organizzazione o Persona che fornisce un prodotto al Committente
Subfornitore Organizzazione o Persona che fornisce un prodotto al Fornitore
Prodotto Dado autofrenante di acciaio con elemento autofrenante metallico
(nel documento definito anche dado autobloccante)
Dado autobloccante (dado autofrenante)
Dado che non si muove liberamente sulla filettatura di accoppiamento in virtù di un elemento autofrenante contenuto nel dado stesso, e che fornisce una certa resistenza alla rotazione indipendentemente dalle forze di serraggio e di compressione
Coppia autofrenante sviluppata da un dado
Si applicano le definizioni della norma UNI EN ISO 2320
AQ Assicurazione Qualità
DC Dichiarazione di Conformità
PdQ Piano della Qualità
PFC Piano di Fabbricazione e Controllo
RFI Rete Ferroviaria Italiana
SGQ Sistema di Gestione per la Qualità
STF Specifica Tecnica di Fornitura
FS Ferrovie dello Stato Italiane
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II PARTE II
II.1 GENERALITÁ
Il prodotto oggetto della presente STF è destinato ad essere usato su componenti dell’armamento
ferroviario quali, ad esempio, le piastre per controrotaia 33C1 marca 60P.583U e 60P.810U.
La fornitura del prodotto è subordinata all’ottenimento dell’omologazione del prodotto di cui alla
PARTE III della presente STF.
La materia prima utilizzata per la fabbricazione del prodotto deve essere acquisita dal Fornitore con
un documento di controllo tipo 3.1 secondo la norma UNI EN 10204 da Subfornitori che operano
nell’ambito di SGQ certificato.
L’acquisizione in AQ della materia prima utilizzata per la fabbricazione del prodotto non solleva il
Fornitore dalla responsabilità in merito alle caratteristiche della materia prima stessa.
Il Fornitore al momento dell’accettazione della materia prima ha l’obbligo di verificare la
rispondenza della qualità dell’acciaio fornito dal Subfornitore.
RFI si riserva la facoltà di inviare autonomamente campioni di materia prima o del prodotto finito
presso laboratori ufficiali di proprio gradimento ogni qualvolta lo ritenga opportuno, per la verifica
del prodotto.
II.2 GESTIONE DELLA FORNITURA
La fornitura del prodotto deve essere espletata da Fornitori che operano nell’ambito di un SGQ
certificato, con le modalità previste dalla Procedura RFI DPR PD IFS 020 nell’edizione in vigore.
All’atto di ogni spedizione il Fornitore deve inviare al Committente la DC di cui alla norma UNI
EN ISO/IEC 17050, corredata di tutta la documentazione di registrazione della qualità riportante i
risultati delle prove eseguite sul prodotto oggetto delle spedizioni.
La documentazione di registrazione relativa alle prove sulla materia prima utilizzata e quella
emessa durante la produzione di serie deve essere archiviata dal Fornitore per un periodo minimo di
10 anni.
II.3 FABBRICAZIONE
I dadi autobloccanti devono essere conformi alla norma UNI EN ISO 2320 e devono essere di tipo
interamente metallico. Non sono ammessi dadi con inserto non-metallico.
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La coppia autofrenante del prodotto deve rispettare i requisiti della norma UNI EN ISO 2320, con il
requisito aggiuntivo della garanzia della coppia autofrenante sino al 30esimo svitamento come
definito al punto III.2.3 (paragrafo 8 della norma UNI EN ISO 2320).
L’elemento autofrenante deve essere parte integrante del dado.
I dadi di cui al presente documento devono essere di classe 8 o di classe 10, secondo quanto
richiesto contrattualmente.
La filettatura dei dadi è del tipo metrica ISO a profilo triangolare con designazione M a passo
grosso, secondo UNI 4534 ad eccezione dell’elemento autofrenante.
Il prodotto deve risultare integro, esente da bruciature, cricche, sfogliature, malformazioni,
ripiegature di materiale, bave e strappi in tutte le sue parti e non deve presentare asperità nelle
superfici filettate.
Per il controllo dei difetti superficiali si deve fare riferimento alle norme UNI EN ISO 898-2 e UNI
EN ISO 6157-2.
II.4 FORMA, TOLLERANZE E MARCATURA DEL PRODOTTO
La forma e le dimensioni del prodotto devono essere quelle riportate nella documentazione tecnica
del Fornitore e nelle norme UNI EN ISO 2320 e UNI EN ISO 898-2.
Si applicano le tolleranze della norma UNI EN ISO 4759-1 per la categoria B.
La filettatura interna del dado deve rispettare la classe di tolleranza 6H secondo UNI 5545 e UNI
EN ISO 2320; il calibro passa deve poter essere avvitato liberamente a mano per almeno un filetto.
Il prodotto deve essere fornito con protezione secondo quanto previsto al successivo punto II.5; le
tolleranze della filettatura si applicano al prodotto finito completo di trattamento protettivo.
La marcatura del prodotto deve corrispondere a quanto riportato nella norma UNI EN ISO 898-2.
I dadi devono riportare le seguenti sigle:
1. classe di resistenza
2. sigla del produttore.
II.5 PROTEZIONE
Il prodotto deve essere fornito protetto con rivestimento elettrolitico secondo UNI EN ISO 2081 e
UNI EN ISO 4042 con protezione tipo Fe/Zn12/C con passivazione a base di cromo trivalente e
deidrogenazione.
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II.6 PROVE PER LA PRODUZIONE DI SERIE: TIPO, NUMEROSITÀ E CRITERI DI ACCETTAZIONE
Ai fini del controllo del prodotto, la fornitura deve essere divisa in lotti di collaudo per tipologia di
classe di resistenza dei dadi.
La dimensione massima del lotto è definita in 35.000 dadi.
I controlli devono essere eseguiti secondo i criteri di accettazione specificati nelle successive
tabelle 2 e 3.
Ogni lotto deve essere composto da dadi realizzati con acciaio proveniente dalla stessa colata.
Qualora durante i controlli non risultino rispettati i criteri di accettazione definiti nella presente
STF, il Fornitore deve provvedere all’apertura di una non conformità che deve essere gestita in
accordo a quanto previsto dalla Procedura RFI DPR PD IFS 020 e dal PdQ.
Le risoluzioni di non conformità che non prevedono il pieno rispetto di tutti i requisiti previsti nella
presente STF non potranno essere adottate senza il preventivo benestare di RFI.
I punti successivi descrivono i controlli minimi che devono essere effettuati sul prodotto.
II.6.1 Prove qualitative in accettazione della materia prima
Sulla materia prima, acquisita come specificato in II.1, devono essere certificate almeno le prove di
seguito definite; tutte le prove devono essere eseguite in conformità alle rispettive norme di
riferimento.
Il Fornitore deve verificare la certificazione del Subfornitore della materia prima utilizzata per la
realizzazione dei dadi relativamente ai seguenti parametri:
Tipo di prova per qualità di acciaio
Numerosità delle prove Note
analisi chimica 1 ogni colata Certificazione del Subfornitore della materia prima con bollettino tipo 3.1 con documentazione di prova
fornita ad ogni consegna prova di trazione 1 ogni colata
Tabella 1 – tipo e numerosità delle prove sulla materia prima
II.6.2 Controlli sul prodotto
Il Fornitore deve definire nel PFC le modalità con le quali, nel corso della produzione, vengono
effettuati i controlli sul prodotto per la verifica dei requisiti definiti ai punti II.3, II.4 e II.5.
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Per ogni lotto di collaudo, definito come indicato al II.6, devono essere eseguiti almeno i seguenti
controlli.
II.6.2.1 Aspetto visivo e controllo dimensionale
Nella seguente tabella 2 sono riassunti i piani di campionamento da adottare per il controllo visivo e
dimensionale ed i relativi criteri di accettazione.
n° dei pezzi che costituiscono il lotto di collaudo
n° dei campioni da prelevare per
ogni lotto approntato
n° massimo dei dadi con difettosità che possono essere accettati per ogni
lotto
n° massimo dei dadi con difettosità che
costituiscono il rifiuto del lotto
25 Controllo unitario 0 --
≥ 26 ≤ 1200 13 0 --
>1200 ≤ 35000 50 1 2
Tabella 2 – piani di campionamento per controlli visivi e dimensionali
A seguito del controllo deve risultare rispettato quanto definito ai paragrafi II.3, II.4 e II.5, inoltre
devono essere controllate le seguenti dimensioni:
- filettatura
- larghezza in chiave s
- altezza della filettatura m
- altezza ht
- altezza della presa di chiave mw.
Tutti i controlli devo dare esito positivo.
Nel caso in cui, a seguito del controllo, i criteri di accettazione sopra indicati non siano rispettati, il
Fornitore può eseguire una cernita del prodotto con controllo al 100%.
II.6.2.2 Prove meccaniche
Per l’accertamento della qualità del prodotto fornito, devono essere eseguite le prove di seguito
indicate.
Le prove devono essere eseguite applicando i piani di campionamento della seguente tabella 3, con
i criteri di accettazione indicati in tabella e di cui ai punti II.6.2.2.1 e II.6.2.2.2.
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Ciascun dado deve essere utilizzato per una sola prova.
n° dei pezzi che costituiscono il lotto di collaudo
n° dei campioni da prelevare per ogni lotto approntato
n° massimo dei dadi con difettosità che
possono essere accettati per ogni lotto
≤ 1200 1
per la prova di carico
0
1
per la prova della coppia autofrenante
0
>1200 ≤ 35000 5
per la prova di carico
0
5
per la prova della coppia autofrenante
0
Tabella 3 – piani di campionamento per prove meccaniche
II.6.2.2.1 Prova di carico del dado
La prova deve essere eseguita secondo le modalità e con i criteri di accettazione della norma UNI
EN ISO 2320 e UNI EN ISO 898-2.
II.6.2.2.2 Prova della coppia autofrenante
La prova deve essere eseguita secondo le modalità e con i criteri di accettazione della norma UNI
EN ISO 2320 con la prescrizione che la prova deve essere obbligatoriamente eseguita fino al 5°
svitamento.
II.7 IMBALLAGGIO
Salvo diversa prescrizione contrattuale il prodotto deve essere fornito imballato in confezioni di
peso complessivo non superiore a 25 kg, idonei a garantire la corretta conservazione durante le fasi
di carico, scarico, trasporto e immagazzinamento. Le confezioni devono essere assemblate su pallet
standard euronorma (800 mm x 1200 mm), per un quantitativo massimo di confezioni contenibili
nel rispetto delle limitazioni di ingombro più avanti specificate e per un carico non eccedente 1500
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kg. L’unità pallettizzata deve essere condizionata mediante l’applicazione di un telo trasparente
termoretratto saldamente ancorato alla pedana e opportunamente regettato in più ordini incrociati.
I colli così costituiti devono avere il carico non debordante dalla sagoma della pedana ed un
impegno in altezza, comprensivo della pedana stessa, non superiore a 700 mm.
Su tutti gli imballi devono essere posti dei cartellini di identificazione che contengano almeno i
seguenti dati:
– Marca del prodotto/classe di resistenza
– Categoria e Progressivo (se presente)
– Numero dei pezzi
– Peso lordo
– Nome del Fornitore
– Riferimenti del lotto di fornitura (Ordine n° … del …, lotto n° …, data di produzione)
– Destinazione del materiale
– Anno di fabbricazione
– Estremi della DC.
II.8 GARANZIA
Salvo diversa prescrizione contrattuale la garanzia si estende all’anno di produzione e ai 5 anni
successivi.
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III PARTE III
III.1 OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO
Il Fornitore deve provvedere a fornire a RFI, all’atto della richiesta di omologazione, la seguente
documentazione:
scheda tecnica del prodotto con riferimento ad ogni classe di resistenza
eventuali attestati di omologazione già in possesso del Fornitore rilasciati da
Amministrazioni ferroviarie europee che gestiscono un sevizio ferroviario a livello nazionale
PFC indicante almeno quanto segue:
1. N. delle macro-fasi del processo produttivo
2. descrizione della macro-fase
3. documenti di riferimento della macro-fase
4. indicazione della macro-fase W/H (Notificante o Vincolante)
5. prove o controlli previsti nelle varie fasi
6. strumenti utilizzati per le prove o controlli
7. frequenza e la numerosità delle prove previste
8. valori di riferimento delle prove
9. responsabile addetto alle prove o controlli
10. documenti emessi a fronte delle prove previste.
Una volta esaminata tutta la documentazione RFI trasmetterà apposita comunicazione al Fornitore
che potrà così dare corso alla produzione dei campioni da sottoporre alle prove di omologazione.
RFI assisterà alla fabbricazione dei campioni e a tal scopo il Fornitore deve comunicare con almeno
15 giorni di anticipo la data di produzione.
I campioni devono essere prodotti in conformità alla documentazione presentata ad RFI.
I risultati relativi alle prove di omologazione saranno inviati a RFI che, dopo opportuno esame,
emetterà un attestato di omologazione.
L’esito dell’omologazione sarà considerato positivo se tutte le prove avranno avuto esito positivo.
I costi per l’omologazione del prodotto sono a totale carico del Fornitore.
Qualora il Fornitore intenda modificare, in tutto o in parte, il processo produttivo o altro rispetto a
quanto definito in fase di omologazione deve chiedere autorizzazione ad RFI pena la revoca
dell’omologazione stessa.
DADI AUTOBLOCCANTI
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RFI si riserva di decidere:
se accettare le modifiche proposte
le eventuali prove a cui sottoporre nuovamente il prodotto; tali prove saranno a completo
carico del Fornitore.
RFI si riserva inoltre la facoltà di procedere in ogni momento all’esecuzione di prove e verifiche atte
ad accertare la qualità del prodotto.
III.2 PROVE PER L’OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO
Sono le prove che definiscono la conformità ai requisiti fissati da RFI.
Il Fornitore dovrà eseguire alla presenza di personale di RFI, per ogni tipo (M22, M24) e per ogni
classe di resistenza dei dadi (cl. 8, cl. 10), una campionatura di n° 10 di dadi che saranno utilizzati
per le prove di omologazione.
Le prove saranno eseguite presso laboratori terzi accreditati ACCREDIA o da enti facenti parte
dell’accordo di mutuo riconoscimento MRA ILAC; qualora il laboratorio non sia accreditato per uno
specifico test è necessario che la prova sia verificata da un Organismo di Certificazione, riconosciuto
da RFI, che redige il rapporto di assessment della prova. In alternativa le prove di laboratorio
possono essere eseguite presso una Università statale.
Sul prodotto devono essere eseguite le prove di seguito specificate.
III.2.1 Verifiche dimensionali ed esame visivo
Tutti i dadi devono essere sottoposti a controllo visivo e dimensionale secondo quanto indicato al
punto II.6.2.1.
Su tutti i campioni il controllo deve risultare positivo.
III.2.2 Prova di carico del dado
La prova deve essere eseguita su 5 dadi secondo le modalità e con i criteri di accettazione della
norma UNI EN ISO 2320 e UNI EN ISO 898-2.
La prova deve essere superata da tutti i campioni.
III.2.3 Prova della coppia autofrenante
La prova deve essere eseguita su 5 dadi secondo le modalità e con i criteri di accettazione della
norma UNI EN ISO 2320 fino al 5° svitamento.
DADI AUTOBLOCCANTI
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Successivamente, per verificare la prestazione del dado con 30 riutilizzi, la prova deve essere
proseguita sino a effettuare 30 svitamenti. La coppia autofrenante al 30esimo svitamento deve essere
almeno pari al 90% di quella minima prevista dalla UNI EN ISO 2320 al 5° svitamento.
La prova deve essere superata da tutti i campioni.
III.2.4 Verifica in esercizio
La prova è mirata alla verifica dell’idoneità all’uso dei dadi nelle condizioni reali di utilizzo.
Per eseguire la prova, il prodotto deve essere sottoposto alla prova in esercizio descritta nella
Specifica Tecnica di Fornitura RFI TCAR SF AR 05 003 relativa ai kit per controrotaie 33C1.
La prova è condotta con le modalità descritte nella parte III di tale STF con esclusivo riferimento
alle prove in esercizio allo scopo di verificare l’assenza di allentamenti e di anomalie dei dadi
autofrenanti in prova.
III.3 REVOCA DELL’OMOLOGAZIONE
L’omologazione del prodotto può essere revocata da RFI in qualunque momento, per motivi quali:
- modifiche non comunicate
- accertamento di inconvenienti gravi o ripetuti
- verifiche, sul prodotto e/o sul processo produttivo, che riportino valutazioni insufficienti
- scostamenti significativi dallo standard qualitativo del prodotto.
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