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Radicati nella fedefoglio di collegamento della chiesa di Vocogno
e della cappella dellOspedale di Domodossoladove si celebra la messa tradizionale
4Quando dichiari di volertornare alla Tradizione dellaChiesa, per uscire dalla ter-ribile crisi della pratica cristiana dei nostri gior-ni, quando promuovi la liturgia tradizionale,perch le anime ritrovino il cuore della preghie-ra, quando lavori per la diffusione della
Dottrina cristiana di sempre, contro la derivaimmorale contemporanea, trovi sempre moltiche violentemente, dentro la chiesa, ti combat-tono in nome di una chiesa profetica:Smettetela di sognare il passato ci dicono -,siete patetici, la chie-
sa deve guardare al
futuro, deve immagi-
narsi nel futuro, deve
essere profetica!
Ma che cos' questachiesa profetica?Che cosa fanno con-sistere realmentecon questa afferma-zione?
Ormai con chiesaprofetica si intende,nel normale sentire,
una chiesa tuttaproiettata a un futuroindefinito, dove tuttoci che nel passato era certo potrebbe esserecambiato. Una chiesa che, abbracciando tuttal'attesa dell'uomo, si riprogramma in un gigan-tesco sforzo di accogliere tutto e tutti per noncondannare pi nessuno... tranne, naturalmen-te, i famigerati tradizionalisti!
Prima la Chiesa condannava, ora accoglie, tidicono.Prima insegnava dall'alto, ora accompagna la
ricerca degli uomini con grande umilt.
Prima era preoccupata
che tutti fossero battezzati
e accogliessero la grazia
dei sacramenti, ora riconosce che Dio agisce
oltre i sacramenti.
Prima voleva che tutti gli uomini entrassero
nell'ovile, ora sa che la salvezza anche fuori
del Cristianesimo.
E questa chiesa profetica fatta daipreti pro-fetici, attorniati dai laici profetici: sempre impe-gnati nell'ultima frontiera del sociale, preoccu-
pata dei poveri,ma frequentante isalotti radical-chic. S, perchquesta chiesaprofetica piacetanto agli snob, airicchi a quelli che,stanchi del lorobenessere, sonopreoccupati che lachiesa si preoccu-pi dei poveri. Latelevisione in que-sti anni, a livellonazionale e loca-
le, ha accolto soloi preti cos, i pretiprofetici, i vari don
Gallo per intenderci, quelli sempre sul bordodella obbedienza alla Chiesa, quelli innovativie rivoluzionari, perch profetico per loro que-sto. La televisione ha dato a questi preti i pro-grammi televisivi, e questi preti, proiettati nel-l'ultima rivoluzione del futuro, hanno bombar-dato di dottrine false gli spettatori, tanto che
questi ormai credono che la Chiesa sia vera-mente questa rivoluzione permanente.
E i vescovi, in gran parte, hanno finto in que-
ANNO VII
APRILE 2014N.
Editoriale
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Radicati nella fede pag. 3
La Sposa vive del suo Sposo, la
Chiesa vive di Cristo, secondo la tripli-
ce aureola: La Verginit, il Martirio e la
Dottrina. Ed secondo questa triplice
aureola che la Chiesa deve testimo-
niare di appartenere allo Sposo che
Cristo. Se venisse meno nel tempo
questa testimonianza di verginit-mar-
tirio-dottrina non avremmo pi di fronte la Chiesa di Cristo. Per questo il Signore preserva nella
sua Chiesa questa triplice testimonianza. Anche dentro la terribile crisi, che attacca proprio la ver-
ginit, il martirio e la dottrina, il Signore garantisce luoghi dove le tre aureole sono visibili perch
vissute. Una grande traccia per la nostra vita.
da La sainte glise
del Pre Emmanuel Andr
Dottrina Cattolica
Capitolo XV
LE TRE AUREOLE[prima parte]
Ges Cristo vive nella sua Chiesa, lo Sposovive nella sposa. Essendo la vita dello Sposoquella della sposa, la fisionomia della Chiesa quella di Ges Cristo.
I misteri di Ges Cristo, che sono passati dapi di diciotto secoli, sussistono, continuano efruttificano nella Chiesa.
Ges Cristo presentato al mondo comemodello della vita perfetta, come dottore delgenere umano, come testimone del Padre suofino all'effusione del sangue. La Chiesa,anch'essa, si presenta al mondo con la tripliceaureola della verginit, della docenza e delmartirio.
Diciamo una triplice aureola, per parlare conSan Tommaso. Questo dottore insegna, in effet-ti, che i santi possono avere, oltre la ricompen-
sa essenziale che corona la loro carit, una tri-plice ricompensa dovuta alle grandi vittorieriportate sul demonio, sul mondo, sulla carne,attraverso la verginit, il martirio e la dottrina.
Questa triplice ricompensa consiste in unacerta somiglianza speciale con Ges Cristo, inun certo splendore che si diffonde attorno adanime sante che l'hanno meritato. Ora, questa
somiglianza esiste necessariamente nella fisio-nomia della Chiesa questo splendore la suaveste propria.
O voi che conoscete dal Vangelo l'adorabilefigura di Ges Cristo, guardate la Chiesa: ritro-verete in questo libro vivente, o piuttosto in que-sto ritratto perfetto, ritroverete Ges Cristo. Eglicammina sempre nelle strade di questo mondocon la sua purezza verginale, col suo sanguesparso, con la sua dottrina immacolata perch
la sua Chiesa, Lui.
Ci che noi chiamiamo la triplice aureola dellaChiesa, potremmo chiamarla, forse pi giusta-mente ancora, la triplice testimonianza che laChiesa rende a Ges Cristo s, come sposa,essa gli rende testimonianza con una purezzache resta inviolabile in mezzo alle sozzure delmondo, con l'effusione perpetua del suo san-gue, infine, ci che per certi versi pi grande
ancora, con una dottrina che confonde tutti glierrori e proclama tutte le verit.
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San Paolo dichiara che la legge mosaica nonha nulla per portare alla perfezione (Eb 7,19).
Condurre tutte le cose alla perfezione era pro-prio di Ges Cristo veniente nel mondo: e lasua opera, nella quale tutto perfetto, la
Chiesa.
Ges Cristo ha tracciato la regola della vitaperfetta dicendo: Se vuoi essere perfetto, va,vendi tutti i tuoi beni, dona il ricavato ai poveri eavrai un tesoro in cielo poi vieni e seguimi (Mt19,21). Questo stato di completo distacco, che propriamente lo stato religioso, messo inopposizione da Ges Cristo con lo strettoadempimento della legge.
Nello stesso tempo in cui Ges Cristo donavaci che chiamiamo i consigli evangelici, ne offri-va il modello in se stesso o piuttosto don l'e-sempio prima dell'insegnamento. Egli il primoreligioso: povero, casto, fino a nascere da unavergine, obbediente fino alla morte e alla mortedi croce, divinizzer in lui questi tre elementifondamentali della vita religiosa.
impossibile supporre che Nostro Signorenon abbia potuto praticare eminentemente que-ste virt esse in lui sono sostanziali: dovevaavere il primato in tutte le cose, dice san Paolo(Col 1,18).
Ora, altrettanto impossibile che la praticadella vita religiosa manchi mai nella Chiesa. Lostato di perfezione le essenziale. Anche senon tutti i suoi membrivi sono chiamati. Perchi esamina il fondodelle cose, esso tieneal principio costitutivodella Chiesa risultadalla presenza perma-nente in esso delloSpirito Santo, di coluiche Nostro Signorechiama il dito di Dio,
perch perfezionatutto ci che tocca.
Dire che lo stato reli-
gioso un superfluo nella Chiesa, sarebbecome dire che la Chiesa pu esistere senzariprodurre fedelmente i tratti di Ges Cristo,sarebbe misconoscere il suo nome e il suoamore di sposa, la sua qualit e i suoi privilegidi corpo mistico.
pi giusto affermare che lo stato di perfezio-ne lo stato proprio della Chiesa.Sant'Agostino ha potuto supporre una situazio-ne del genere umano nella quale, abbracciandotutti la verginit, il numero degli eletti, per que-sto stesso fatto, si sarebbe completato (Desancta virginitate). Non mai stato ammessocome possibile uno stato della Chiesa in cui laverginit fosse scomparsa.
Quando i nemici della Chiesa dirigono i lorosforzi contro lo stato religioso, sanno bene checolpiscono la Chiesa al cuore sanno che nellostato religioso il massimo della sua vitalit edella sua forza perch i suoi membri agisconocon tanta pi efficacit sul mondo quanto pisono distaccati dal mondo. Il mondo perseguitai religiosi, perch teme di esserne convertito,ma non pu distruggere questa gloriosa
semenza, che immortale come le querce dellenostre foreste.
Tutti gli apologisti della religione hanno stabili-to che la potenza e l'onore del clero risiedononel celibato, che qui si trova la causa dellasuperiorit della Chiesa romana sulle comunitdissidenti.
continua...
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5 AprileSan Vincenzo Ferreri
Il Santo del Mese
1. - Un predicatore di penitenza, quale ilmondo ne ha visti raramente di simili. Egli par-lava con autorit ed era dotato di uno straordi-nario potere sugli spiriti e i cuori, in virt delquale spezzava la signoria del demonio ed edi-ficava nelle anime il regno di Dio. Vincenzodiscendeva da una famiglia profondamente cri-stiana di Valenza in Spagna. Nato nellanno1357, egli crebbe nellin-
fausto periodo del gran-de scisma doccidente(1378 - 1417) quandoregnavano contempora-neamente due e unavolta perfino tre papi e laconfusione religiosa e lacorruzione del popolocristiano gridava alCielo. Dio chiam alloraSan Vincenzo, langelodel giudizio. Membrodellordine di SanDomenico fin dal 1374,egli, dopo studi brillanti,debutt presto comepredicatore, anzitutto aValenza. Pietro de Luna,cardinal legato, lo portcon s in Francia allacorte di Carlo VI. Ma la
vita sfarzosa che vi siconduceva repugn alreligioso. Egli fece ritor-no al suo convento etorn a dedicarsi alluffi-cio di predicatore. Nel 1394 Pietro de Luna fueletto, come Benedetto XIII, (Anti) Papa ad
Avignone, ed assunse Vincenzo al suo servizio.Dal 1399 al 1409 Vincenzo, predicando la peni-tenza, comp il suo giro divenuto famoso attra-
verso la Catalogna, la Francia, la Lombardia,fino a Ginevra e Friburgo in Svizzera e perfinoin Inghilterra. Spesso lo seguivano migliaia diuomini e di donne. Per affrettare la fine del
funesto scisma, a Perpignano, dinanzi ad une-norme folla, abbandon Benedetto XIII, poi,sempre predicando la penitenza, attraverso laFrancia si rec a Costanza, da qui inNormandia e quindi in Bretagna dove mor il 5aprile 1419. Nel 1458 il suo processo di cano-nizzazione, iniziato da Callisto III, fu condotto atermine da Pio II.
2. - O Dio, che ti seidegnato di illustrare latua Chiesa coi meriti e
la predicazione del tuo
beato confessore
Vincenzo (Colletta).Era quello, dal puntodi vista ecclesiastico ereligioso, un tempodisgraziatissimo. Dioallor suscit SanVincenzo. BenedettoXIII, eletto (ivalida-mente) dagli Spagnolie dai Francesi, offr aVincenzo la dignitvescovile e perfinocardinalizia. Ma questinon volle saperne glibastava di avere dalPapa quellunico inca-
rico in virt del qualepoteva lavorare per lasalvezza delle anime.Ottenuto questo eglipercorse le province
della Spagna invitando a penitenza con ardentezelo. Gli fu dato di annunciare con tale efficaciail giudizio di Dio sui peccatori, cos come leter-nit e la terribilit del castigo infernale, cheneanche i peccatori pi induriti potevano resi-
stere alle sue parole, ma piangevano i loro pec-cati, ne facevano sincera penitenza e cambia-vano condotta di vita. Dio confermava le sueparole con molti miracoli, col dono della profe-
San Vincenzo Ferreri
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zia e con la straordinaria santit della sua vita.Egli ricondusse alla vera fede innumerevolimiscredenti, musulmani ed eretici. I giudei dellacitt di Toledo abbracciarono il cristianesimo inseguito alla sua predica-zione e trasformarono lasinagoga in una chiesadedicata alla Madre diDio. Nel 1412 aSalamanca, Vincenzo,in presenza di unim-mensa folla, col crocifis-so in mano si rec nellasinagoga locale e parlin modo cos efficace econvincente ai giudei l
radunati, che questi sifecero immediatamentebattezzare e mutaronola loro sinagoga in unachiesa consacrata allaSanta Croce. DovunqueVincenzo arrivava e pre-dicava era sempre lostesso successo. Cinonostante egli rimase
lumile religioso cheanche nei viaggi pi faticosi e oberato da unimmenso lavoro, osservava rigorosamente laregola del suo ordine e perseverava incessan-temente nella preghiera e nellintimo commer-cio con Dio. Un miracolo della grazia, della virte dellunione con Dio!
3. - Se Vincenzo oper tante conversioni ci fudovuto, accanto alla forza di Dio che agiva inlui, soprattutto alla seriet con la quale egli
chiamava a penitenza e allefficacia con laquale faceva pensare ai castighi eterni dellin-ferno. E terribile il cadere nelle mani del Diovivente (Eb 10,31). Non rifuggiamo dal predi-
care linferno, affinch
sfuggiamo allinferno
stesso (San GiovanniCrisostomo). Nessunpeccato pu restare
impunito. Puniscilo
quindi tu stesso (con la
penitenza), affinch tu
non sia castigato per
esso (SantAgostino).Non abbiamo tuttibisogno di far peniten-
za e di espiare i nostripeccati?E un grande conforto
il vedere nella chiama-ta che fece di SanVincenzo il grandeapostolo e predicatoredella penitenza del suotempo, come neimomenti di grande
pericolo e confusioneDio mandi dei grandi Santi per preservare il suopopolo dalla rovina. Il Signore non abbandonala sua Chiesa.
PreghiamoO Dio, che ti sei degnato dillustrare la tua Chiesa
coi meriti e la predicazione del tuo beato confes-
sore Vincenzo, concedi a noi tuoi servi di essere
istruiti dai suoi esempi e di essere liberati da ogni
avversit per il suo patrocinio. Amen.
La predicazione di San Vincenzo Ferreri
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ORARI SANTE MESSE
VocognoChiesa di Santa Caterina v.m.
Domenica e Feste
ore 10.30 Messa cantataore 17.00 Messa letta
Luned - Mercoled e Venerd:ore 17
Marted - Gioved e Sabato:ore 7
Per le Messe in settimanasaranno possibilidelle variazioni di orario.
Tel. don Alberto 349.2848054
Luned - Marted - Gioved eVenerd: ore 17
Mercoled: ore 7Sabato: ore 8
Per le Messe in settimanasaranno possibilidelle variazioni di orario.
Tel. don Stefano 348.2463990
DomodossolaCappella dellOspedale
Domenica e Feste
ore 10.30 Messa cantata
www r dic tinell fede blogspot itTrovate tutti i numeri di Radicati nella fede in formato PDF su:
Lincontro
di DOTTRINA CATTOLICA
per il mese di aprile:
venerd 4
ore 20.30 Sala Parrocchiale Vocogno
INCONTRI
di
DOTTRINA CATTOLICA
Se c un pericolo quello di pensare di essere cristiani senza imparare come esserlo.
Perch la Chiesa continua a far dottrina fino alla consumazione dei secoli? Perch - creduto
in Ges Cristo - occorre sapere come devo muovermi e sorprendere tutti gli inganni del demo-
nio. Questo lanimo della vita cristiana. Non fare dottrina porta lontano da Dio!
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SABATO SANTO19 aprile
ore 20.30
SOLENNEVEGLIA
PASQUALE
PRIMASANTA MESSA
DI PASQUA
orari delle funzioni del Triduo Pasquale
NELLA CHIESA DI VOCOGNOsecondo la forma tradizionale del rito romano
SACRO TRIDUO PASQUALE
GIOVED SANTO17 aprile
ore 20.30
S. MESSAIN CENA DOMINI
VOCOGNODOMENICA DI PASQUA
20 aprile
ore 10.30S. MESSA CANTATA
VOCOGNO13 aprile
ore 10.30BENEDIZIONE
DEGLI ULIVI,
PROCESSIONE
SANTA MESSA
CANTATA
DOMODOSSOLACappella Ospedale
13 aprile
ore 17.00SANTA MESSA
letta
DOMODOSSOLACappella Ospedale
DOMENICA DI PASQUA20 aprile
ore 10.30S. MESSA CANTATA
SANTA PASQUA
DOMENICA DELLE PALME
VENERD SANTO18 aprile
ore 20.30
LITURGIADELLA PASSIONE
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