View
213
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
Seconda Conferenza Nazionale
Salute e Sicurezza sul Lavoro
Napoli, 25-26 gennaio 2007
Contributo a cura del
Gruppo di lavoro nazionale “ Flussi Informativi ”
INAIL – ISPESL - Regioni e Province autonome
2
Per “fare” correttamente prevenzione nei luoghi di lavoro è indispensabile avere a disposizione adeguate conoscenze, quindi un organico sistema informativo basato su una congrua base di informazioni e su idonei indicatori.
3
INAIL, ISPESL, Regioni e Province Autonome
Con il Protocollo d’intesa firmato il 25 Luglio 2002
fondamentale importanza della conoscenza per orientare, programmare e pianificare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro
• hanno convenuto sulla
SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE INTEGRATO PER LA PREVENZIONE
• hanno condiviso l’esigenza di disporre di un
• hanno sottoscritto l’impegno per la sua realizzazione attraverso un programma di collaborazione sistematica.
4
I punti salienti delProtocollo d’Intesa del 25 luglio
2002• un programma di collaborazione finalizzato allo
sviluppo di un sistema informativo integrato nazionale…
• flussi e scambi sistematici - tra Regioni, ISPESL e INAIL - delle informazioni utili in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro...
• flussi di ritorno da Regioni e ASL agli Istituti centrali, in particolare per i dati contenuti negli archivi anagrafici delle aziende…
• aggiornamento degli operatori…
• pianificazione e programmazione regionale delle iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro, in collaborazione con l’ISPESL e l’INAIL…
5
FLUSSI INFORMATIVI PER LA PREVENZIONEDal 2002 in tutto il territorio
nazionale, ad ogni Regione e ad ogni ASL, ad ogni Direzione regionale e Sede INAIL e all’ISPESL vengono forniti annualmente:
Dati • utili per la conoscenza del
territorio: aziende, infortuni, patologie da lavoro
• fondamentali per definire priorità di rischio e d’intervento, per pianificare e programmare attività ed iniziative, per la gestione degli interventi e per la verifica dei risultati ottenuti.
6
Contenuto ed iniziative dei Flussi Informativi
4) Indicatori statistici di sintesi
1) Archivio aziende (aggiornato al 2005)
2) Archivi eventi (infortuni e m.p.
2000-2001-2002-2003-2004-2005)3) Chiavi di lettura (e
glossario)
5) Software di gestione dei dati
6) Aggiornamento operatori
7
2 caratteristiche fondamentali
• Periodicità annuale dal 2002
con l’edizione 2006 la base dati disponibile riguarda per gli eventi (infortuni e m.p.) il periodo 2000-2005
e si sono aggiunti quest’anno dati riguardanti i marittimi (IPSEMA).
• Adeguamento in progress dei dati anche sulla base delle esperienze e dei “ritorni” dagli utilizzatori
8
L’iniziativa e l’integrazione attivata dal 2002 stanno progressivamente coinvolgendo altri soggetti del “
Sistema”…
Già l’IPSEMA ha fornito un contributo ai Flussi edizione 2006.
E’ in corso la valutazione della possibile integrazione con i dati dell’INPS.
E’ previsto a breve l’allargamento del Protocollo d’Intesa ai Ministeri del Lavoro e della Salute.
Inizia il confronto con le Parti sociali per la loro collaborazione.
9
Alcuni dati storici:
l’andamento nel lungo periodo in Italia degli infortuni sul lavoro e di quelli con esito mortale
10
Qualche dato INAIL………• In Italia, rispetto agli oltre 22 milioni di occupati (più
…. alcuni milioni di irregolari, secondo l’ISTAT circa 3,5 milioni) la popolazione assicurata all’INAIL riferita alla Gestione Industria e Servizi è pari a circa 18 milioni di lavoratori (ai quali vanno aggiunti i lavoratori agricoli, gli apprendisti e i lavoratori domestici che sono assicurati all’Istituto attraverso la riscossione unificata INPS).
• Il numero delle imprese per la stessa Gestione è pari a 3,7 milioni; per il 90% si tratta di microimprese (ossia con meno di 10 dipendenti).
• Si verifica poco meno di 1 milione di infortuni l’anno (2/3 dei quali con oltre 3 giorni di assenza dal lavoro)
• Circa 26.000 malattie professionali (poche e sempre meno rispetto alla realtà…) vengono denunciate ogni anno
sugli infortuni sappiamo molto ……….
sulle malattie c’è molto da ”scoprire”
11
Una situazione in grande evoluzione nel lungo periodo
• nel corso degli ultimi 40 anni si è passati da 1.500.000 infortuni agli attuali 950.000 circa,
• da 3.600 infortuni mortali agli attuali 1.250 (circa la metà dei quali “legati alla strada”),
• da più di 70.000 malattie professionali denunciate (anni ’70) alle attuali 26.000,
…. e tutto ciò a fronte di un raddoppio degli assicurati che 40 anni fa erano circa 10 milioni.
12
Indice di Frequenza infortunistica - Anni 1951-2004 (x milione di ore lavorate)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
anno
IF
Industria
Agricoltura
13
Infortuni mortali Infortuni mortali (tutte le attività)(tutte le attività)
Anni 1951-2004Anni 1951-2004
0
1000
2000
3000
4000
14
-
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
195
11
952
195
31
954
195
51
956
195
71
958
195
91
960
196
11
962
196
31
964
196
51
966
196
71
968
196
91
970
197
11
972
197
31
974
197
51
976
197
71
978
197
91
980
198
11
982
198
31
984
198
51
986
198
71
988
198
91
990
199
11
992
199
31
994
199
51
996
199
71
998
199
92
000
Malattie professionali denunciate all’INAILMalattie professionali denunciate all’INAILnel periodo 1951-2000 – Industria e Servizinel periodo 1951-2000 – Industria e Servizi
15
Negli ultimi anni…….
16
Infortuni e Addetti INAIL Industria e Servizi
Anno 2000 2001 2002 2003 2004
Infortuni indennizzati 510.188 523.027 525.232 507.224 494.667
Addetti INAIL 15.443.900 16.602.047 16.787.850 17.409.958 17.575.281
Tasso grezzo 33,03 31,50 31,29 29,13 28,15
27
28
29
30
31
32
33
34
17
29.929.9
INDICATORI STATISTICI TRIENNIO 2000 – 2002INDICATORI STATISTICI TRIENNIO 2000 – 2002
Tasso standardizzato infortuni indennizzatiTasso standardizzato infortuni indennizzati
36.236.2
36.236.2
43.543.5
43.943.9
25.525.5
37.237.222.522.541.041.0
49.449.4
44.344.341.441.4
41.841.8
36.836.8
44.044.0
28.428.4
37.137.1
28.728.7
42.942.9
33.433.4
ITALIAITALIA
31.531.5
Tasso standardizzato: media ponderata dei tassi grezzi con pesi proporzionali agli addetti
del settore per regione
18
Tasso standardizzato: media ponderata dei tassi grezzi con pesi proporzionali agli addetti
del settore per regione
19
Infortuni definiti positivamente del 2004 per tutti i settori di attività
Conto Stato (inclusi studenti)
Pubblica amministrazione
Serviz i pubbliciSanità
Attività immobiliari
Alberghi e ristoranti
Commercio (dettaglio e ingrosso)
Industria dei metalli
Trasporti
Costruzioni
Altri
Agricoltura
20
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
2000 2001 2002 2003 2004
Meccanica
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
2000 2001 2002 2003 2004
Meccanica
20
20,5
21
21,5
22
22,5
23
23,5
24
2000 2001 2002 2003 2004
Commercio
20
20,5
21
21,5
22
22,5
23
23,5
24
2000 2001 2002 2003 2004
Commercio
33
33,5
34
34,5
35
35,5
36
36,5
37
37,5
2000 2001 2002 2003 2004
Trasporti
33
33,5
34
34,5
35
35,5
36
36,5
37
37,5
2000 2001 2002 2003 2004
Trasporti
24
24,5
25
25,5
26
26,5
27
2000 2001 2002 2003 2004
Sanità
24
24,5
25
25,5
26
26,5
27
2000 2001 2002 2003 2004
Sanità
Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati per alcuni comparti Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati per alcuni comparti economicieconomici
21
44
46
48
50
52
54
56
58
60
2000 2001 2002 2003 2004
44
46
48
50
52
54
56
58
60
2000 2001 2002 2003 2004
Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati Evoluzione del Tasso grezzo degli infortuni indennizzati
per il settore per il settore CostruzioniCostruzioni
22
I dati dimostrano negli ultimi anni un
decremento nel tempo degli infortuni come numeri assoluti e come frequenza:
ciò rispetto al lavoro “che si conosce” ed agli eventi che avvengono nel tessuto produttivo “emerso”.
Occorre tener presente che le conoscenze
non comprendono la quota di lavoro sommerso e irregolare, che è auspicabile e urgente riuscire a far emergere e ad approfondire anche in relazione alla sicurezza e alla salute dei lavoratori.
23
Natura e Sede della lesione casi riconosciuti (escluse franchigie) del periodo 2000-2004 – Tutte le attività
Valori Percentuale
Coppie più frequenti assoluti su totale
Ferita/mano 463.235 15,13
Lussazione/colonna 246.125 8,04
Contusione/mano 217.693 7,11
Lussazione/caviglia 170.591 5,57
Frattura/mano 124.693 4,07
Contusione/ginocchio 113.637 3,71
Contusione/cranio 95.787 3,13
Lussazione/ginocchio 95.612 3,12
Contusione/piede 74.318 2,43
Contusione/colonna 66.941 2,19
Corpi estranei/occhi 65.868 2,15
Contusione/parete toracica 63.879 2,09
Totale 1.798.379 58,73
24
Infortuni avvenuti nel periodo 2000-2004 e definiti positivamente al 30.4.2006Coppie più frequenti in relazione al tipo della lesione/parte del corpo lesa
463.235
246.125
217.693170.591
124.693
113.637
95.787
95.612
74.31866.941
65.868 63.879 Ferita/mano
Lussazione/colonna
Contusione/mano
Lussazione/caviglia
Frattura/mano
Contusione/ginocchio
Contusione/cranio
Lussazione/ginocchio
Contusione/piede
Contusione/colonna
Corpi estranei/occhi
Contusione/parete toracica
25
RAPPORTI DI GRAVITÀ NEL 2001-2003 IN ITALIANEI COMPARTI DEL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI
ATTIVITÀ ECONOMICA E TERRITORIOATTIVITÀ ECONOMICA E TERRITORIOG
IOR
NA
TE
D'IN
AB
ILIT
À P
ER
A
DD
ETTO
Ch
imic
a,
pla
stic
a,
go
mm
a,
cart
a,
pe
lli
0
3
6
9
Va
rie
La
vora
zio
ni a
gric
ole
, a
lime
nti
Co
stru
zio
ni
Ele
ttric
ità,
ga
s, a
cqu
a
Le
gn
o
Me
tallu
rgia
, m
acc
hin
e,
stru
me
nti
Min
era
ria,
min
era
lurg
ia
Te
ssile
, a
bb
iglia
me
nto
Tra
spo
rti,
de
po
siti
26
Infortuni avvenuti in Italia nel quinquennio 2000 - 2004e definiti positivamente per classi di postumi (in gradi)
Tutte le attività
Indeterminato
Più di 66 Da 46 a 66
Da 16 a 32
Da 32 a 45
Da 6 a 15
Da 1 a 5
27
Industria e ServiziIndustria e ServiziInfortuni denunciati nel 2004 per tipo di Infortuni denunciati nel 2004 per tipo di
definizionedefinizione Totale casi: 869.439 Totale casi: 869.439
Indennizzati68%
Negativi14%
Aperti1%
Franchigie16%
Positivi senza indennizzo
1%
Franchigie = assenza dal lavoro inferiore a 4 gg non coperti da tutela assicurativa (la quota nota all’INAIL è solo una parte del totale poiché gli infortuni in franchigia non
vengono denunciati sistematicamente all’Istituto)
Positivi senza indennizzo = infortuni sul lavoro senza esborso per l’INAIL (es. studenti)
28
AZIENDE E ADDETTI IN ITALIA NEL 2003 SUDDIVISI PER DIMENSIONE AZIENDALE
33,9%
62,9%
1,7%1,2%
0,3%0,1%
11,8%
31,7%
7,3%
12,5%
8,7%
28,0%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
AZIENDE ADDETTI
Nessun dipendente 1÷15 dipendenti 16÷30 dipendenti31÷100 dipendenti 101÷250 dipendenti >250 dipendenti
29
esporta
esporta
Esportazione e importazione di infortuni
(2003)
Regione o Provincia Autonoma
% export
% import
Piemonte 7,8 13,7 importa più di quel che esporta
Valle D'Aosta 14,3 15,8 importa più di quel che esporta
Lombardia 11,7 8,7 esporta
Veneto 9,1 9,6 importa più di quel che esporta
Fiuli Venezia Giulia 7,3 13,9 Importa più di quel che esporta
Liguria 6,2 15,8 Importa più di quel che esporta
Emilia Romagna 7,5 11,8 Importa più di quel che esporta
Toscana 5,8 13,4 Importa più di quel che esporta
Umbria 8,3 11 Importa più di quel che esporta
Marche 6 11,3 Importa più di quel che esporta
Lazio 37,7 12,5 esporta tantissimo
Abruzzo 10,8 12,9 Importa più di quel che esporta
Molise 12,1 17,8 Importa più di quel che esporta
Campania 12,2 15,7 Importa più di quel che esporta
Puglia 6,7 12,3 Importa più di quel che esporta
Basilicata 10,3 18,2 Importa più di quel che esporta
Calabria 6,6 14,3 Importa più di quel che esporta
Sicilia 7,3 12,5 Importa più di quel che esporta
Sardegna 8 10 Importa più di quel che esporta
Bolzano 5,9 10,3 Importa più di quel che esporta
Trento 8,7 11,6 Importa più di quel che esporta
TOTALE infortuni avvenuti in Regione 11,2 11,8
30
Esportazione e importazione di infortuni (2004)
Tre
nto
Bo
lzan
o
Sar
deg
na
Sic
ilia
Cal
abri
a
Bas
ilic
ata
Pu
gli
a
Cam
pan
ia
Mo
lise
Ab
ruzz
o
Laz
io
Mar
che
Um
bri
aTo
scan
a
Em
ilia
Ro
mag
na
Lig
uri
a
Fiu
li V
enez
ia G
iuli
a
Ven
eto
Lo
mb
ard
ia
Val
le D
'Ao
sta
Pie
mo
nte
-20000
-15000
-10000
-5000
0
5000
10000
15000
20000
25000
(1) IMPORTATI: Infortuni di dipendenti di PAT fuori regione
(2) ESPORTATI: infortuni di dipendenti di PAT della regioneavvenuti fuori regione
(3) SALDO importati-esportati(1)-(2)
in rosso i 2 casi con saldo a favore dell'esportazione
31
I settori a maggior tasso di “esportazione” di infortuni *
gruppi ATECO 2003 2004 2005 TOTALE TRIENNIO
% per gruppo ATECOsul totale di 181.000
infortuni fuori regionenel triennio
I Trasporti 18.601 19.477 19.591 57.669 31,8
F Costruzioni 10.853 11.152 9.688 31.693 17,5
K Attività immobiliari 7.382 7.196 7.248 21.826 12,1
G52 Commercio dettaglio 4.633 4.646 4.613 13.892 7,7
H Alberghi e ristoranti 4.133 3.935 4.089 12.157 6,7
DJ Industria metalli 2.537 2.580 2.317 7.434 4,1
DK Industria meccanica 1.384 1.504 1.450 4.338 2,4
G51 Commercio ingrosso 1.315 1.431 1.441 4.187 2,3
O Servizi pubblici 1.330 1.301 1.445 4.076 2,3
DL Industria elettrica 1.161 1.211 1.060 3.432 1,9
* Infortuni definiti positivamente avvenuti fuori della regione in cui ha sede la Posizione Assicurativa Territoriale
32
Infortuni sul lavoro e malattie da lavoro:
fenomeni che si stanno modificando, con diverse implicazioni per infortuni e
malattie professionali,con mutamenti interni (tipologie, distribuzione
anche geografica, gravità, connessioni con le diverse tipologie organizzative e tecniche del lavoro)
che è possibile conoscere meglio con un approccio sistematico, integrato e partecipato.
Molto è stato fatto per migliorare le condizioni di lavoro
e di tutela della salute e sicurezza sul lavoro….
…. ma molto si può e si deve ancora fare.
33
Oggi conosciamo - tutti insieme - di più e meglio
In estrema sintesi, le “grandi” priorità su cui intervenire in tutto il Paese sono:
• le Costruzioni, l’Agricoltura, i Trasporti
• l’appartenenza a microimprese
• le fasce deboli (anziani, giovani, stranieri/extracomunitari, la condizione femminile, il lavoro precario
e su tutti il lavoro irregolare)
34
L’impegno, nel dare continuità in progress al Progetto Flussi Informativi, e’ di “lavorare insieme” per contribuire ad elevare i livelli qualitativi e di fruibilità delle conoscenze , nella direzione di un Sistema informativo integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro all’interno del quale siano sempre più potenziate e partecipate le rispettive conoscenze ed esperienze per il perseguimento di obiettivi condivisi.
35
Estratto dai contributi del Convegno nazionale
11 luglio 2006 - Roma, Centro Congressi Frentani
"Indagine integrata per l'approfondimento dei casi di infortunio mortale"
INAIL – ISPESL – Regioni e Province Autonome
C. Calabresi, G. Campo, F. Longo, M. Marconi, G. Pianosi
36
116
44
3219
22
30
64
135
15189
246
232 115
290
82
463 2909
35
41
36
Anno accadimento
Tipo infortunio 2002 2003 2004 Totale
Mortale 486 519 506 1511
Grave 19 132 736 887
La banca dati del sistema di sorveglianza
2/3 dei casi dell’archivio
INAIL
37
Dimensione azienda FrequenzaPercentuale
valida
1-9 732 66.0
10-15 108 9.7
16-49 136 12.3
50-249 95 8.6
oltre 250 38 3.4
Totale 1109 100.0
Dati non classificati 402
Totale 1511
Infortuni mortali. Distribuzione degli infortunati per dimensione della ditta
Dai risultati si evidenzia che gli infortuni avvengono principalmente a soggetti che lavorano nelle microimprese.
Al contrario la quota di infortuni è minima nelle macro aziende.
38
Cittadinanza degli infortunati
I lavoratori che hanno subito un infortunio mortale o grave appartengono ad una vasta gamma di nazionalità (40 Paesi)
tra gli stranieri prevalgono (60%) quelli provenienti dall’Est Europa
Altri PaesiEst EuropaEuropa Nord-OccidentaleItaliaNord AfricaSud America
Area geografica di provenienza:
1,53%8,61%
0,38%
85,63%
3,09%
0,76%
39
Distribuzione degli infortuni mortali per rapporto di lavoro dell'infortunato e dimensione aziendale.
Valori in %
rapporto di lavoro
dimensione impresa
1 - 9 10 - 49 50 + Totale
Dipendente 46,6 80,3 89,3 59,2
autonomo senza dipendenti 21,5 0,4 14,2
autonomo con dipendenti 8,8 1,7 1,5 6,4
coadiuvante familiare 5,2 0,4 3,5
socio (anche di cooperative) 8,6 10,9 5,3 8,7
parasubordinato 0,8 2,1 1,5 1,2
lavoratore interinale 0,1 0,4 0,8 0,3
Irregolare 5,3 2,9 1,5 4,3
Pensionato 2,9 0,8 2,1
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0
40
Tempo dall’assunzione Frequenza Percentuale valida Percentuale cumulata
1 giorno 75 7.6 7.6
2 giorni 14 1.4 9.0
3 - 7 gg 31 3.2 12.2
8 gg – 1 mese 41 4.2 16.4
>1 mese – 6 mesi 117 11.9 28.3
>6 mesi - 1 anno 100 10.2 38.4
>1 – 5 anni 268 27.2 65.7
oltre 5 anni 338 34.3 100.0
Totale 984 100.0
Dati non classificati 527 34.9
Totale 1511
Il 38,4% degli infortuni mortali avviene nel primo anno, mentre il 16,4% degli infortuni si verificano nel primo mese lavorativo.
Suddividendo ancora in modo più fine, nella prima settimana quasi i 3/4 riguardano i soli primi due giorni di lavoro.
Infortuni mortali. Distribuzione per tempo intercorso tra data assunzione e data infortunio
41
Si sono esaminate 389 cadute di persone dall’alto (276 mortali e 113 con esiti gravi) verificatesi in 22 diversi settori lavorativi, anche se oltre la metà di esse si è concentrata in un unico settore: quello delle costruzioni.
% Mortali % Gravi
Costruzioni 57.3 65.5
Metallurgia 8.0 6.2
Agricoltura 7.6 3.5
Trasporti, magazzinaggio 4.4 2.7
77.3 77.9
Le cadute dall’alto
42
• Il 91% delle cadute mortali e l’87% di quelle con esito grave sono avvenute in aziende di piccole dimensioni (fino a 9 addetti).
• I lavoratori stranieri sono risultati un po’ meno rappresentati di quanto non sia accaduto nell’insieme di tutti i tipi di infortuni.
• Spesso gli infortunati sono risultati gli stessi titolari d’impresa (26% di tutte le cadute mortali).
• Valori consistenti si sono osservati anche per i lavoratori “ufficialmente irregolari” e per i pensionati (rispettivamente 5% e 4.6% di tutte le cadute mortali).
43
Un problema che merita più attenzione: l’età degli infortunati
65 e oltre
<15
Il 21% di tutte le cadute mortali sono accadute ad ultrasessantenni ed il 12.5% a persone con più di 64 anni
44
Le cadute mortali nei primi giorni di lavoro
Il primo giorno di
lavoro
Tutti i tipi di infortuni
Cadute
Tutti i settori 7.6 10.8Costruzioni 12.0 13.0
I primi 7 giorni di lavoro
Tutti i tipi di infortuni
Cadute
Tutti i settori 12.2 15.3Costruzioni 16.9 18.6
45
Da dove è caduto l’infortunato?
Mortali Gravi
• Tetti e altre parti di edifici * 24.3 9.9
• Scale portatili… 12.312.4
• Ponteggi 10.112.6
• Trabattelli 2.2 7.2* Per caduta diretta o a causa dello sfondamento di lastre di copertura
46
“Deviazione” e tipologia di eventoLe più frequenti modalità nella casistica
raccolta
Deviazione Mortale
N %
Caduta di persona dall'alto 276
26,41
Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale posto al di sopra (che cade sulla vittima)
158
15,12
Perdita di controllo - totale o parziale - di mezzo di trasporto/di attrezzatura di movimentazione (motorizzato o no)
133
12,73
Perdita di controllo - totale o parziale - di macchina (ivi compreso l'avviamento intempestivo) o del materiale lavorato dalla macchina
42 4,02
Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale posto al di sotto (che trascina la vittima)
57 5,45
Essere afferrato, travolto da qualcosa o dal suo slancio 39 3,73
Movimenti incoordinati, gesti intempestivi, inopportuni 21 2,01
Rottura di materiale, alle giunzioni, alle connessioni 38 3,64
Perdita di controllo - totale o parziale - di oggetto (portato, spostato, manipolato, ecc.)
21 2,01
Scivolamento o incespicamento con caduta, caduta di persona in piano 19 1,82
Problema elettrico - contatto diretto 34 3,25
Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale - in piano 19 1,82
47
Obiettivo: monitoraggio continuo omogeneo sul territorio nazionale e raccolta centrale standardizzata presso l’ISPESL dei casi di infortunio da parte delle strutture territoriali competenti (Dipartimenti di Prevenzione ASL, Sedi INAIL)
Progetto Il Sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali sul lavoro
Dal 1/1/2007 il nuovo Sistema di Sorveglianza
permanente Regioni - ISPESL - INAIL
48
Le due direttrici del sistemasugli Infortuni mortali
La sorveglianza istituzionale
integrata e permanente dal 1.1.2007
L’Osservazione integrata e partecipata (con il contributo delle parti sociali)
Recommended