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Interoperabilità tra sistemi informativi culturali in
Lombardia: esperienze in corso
Maurizio Savoja - maurizio.savoja@beniculturali.it
Standard e formati di scambio per l’interoperabilità dei sistemi archivistici
+ + +
Bologna 8-9 maggio 2008
PLAIN e Lombardia Storica
Il progetto Archivi Storici per la Lombardia - PLAIN è stato avviato nel 2001; il portale è stato inaugurato nel 2003 e presentato nell'ambito del convegno nazionale La biblioteca condivisa (Milano, palazzo delle Stelline)
Fin dalle prime fasi l’ambiente di presentazione di descrizioni archivistiche è inserito in un ambito più vasto di risorse – Lombardia Storica
Il portale Lombardia Storica si è configurato come una sorta di collettore per il lavoro delle istituzioni e degli operatori
Il portale è realizzato e gestito nel contesto di un accordo Archivio di Stato di Milano - Regione Lombarda – Soprintendenza Archivistica per la Lombardia in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia
I principali oggetti descritti in PLAIN
I principali “oggetti” descritti sono, come in SIUSA:
Complessi archivistici Soggetti produttori Soggetti conservatori Profili storico-istituzionali Profili documentari
Tipologie di dati descrittivi
Nel sistema informativo è prevista la presenza di dati descrittivi sia di livello “alto” (censimento descrittivo / guida) che di dettaglio (inventario, inventario analitico) (tipologie A-B-C1 dello schema proposto in International Council on Archives, Committee on Descriptive Standards, Guidelines for the Preparation and Presentation of Finding Aids. Report of the Sub-committee on Finding Aids, 2001, trad. it. 2004, riprodotto infra)
LIVELLI DI DESCRIZIONE E TIPOLOGIE DEGLI STRUMENTI DI RICERCA
•A Strumenti di ricerca che includono descrizioni a livello di fondo e/o di sub-fondo.•B Strumenti di ricerca che includono descrizioni di materiale archivistico a tutti i livelli, fino al livello del fascicolo.•C1 Strumenti di ricerca con descrizioni di documenti presentati come ultimo livello della descrizione di un fondo nel suo complesso.•C2 Strumenti di ricerca con descrizioni di documenti presentati come singole entità senza il contesto gerarchico di cui sono parte.
(International Council on Archives, Committee on Descriptive Standards, Guidelines for the Preparation and Presentation of Finding Aids. Report of the Sub-committee on Finding Aids, 2001, trad. it. 2004)
Architettura software
I dati descrittivi vengono importati e gestiti in ambiente software SIUSA (con alcune estensioni)
grazie ad un accordo Regione Lombardia – Direzione Generale per gli Archivi
Procedura di import da Sesamo 4 In prospettiva elaborazione di procedure di import da
formati standard (sulla base di EAD) Ambiente di presentazione dei dati realizzato ad
hoc con strumenti open source I dati descrittivi sono esportati nell'ambiente di
presentazione con procedura apposita
Estensioni
Estensioni del software SIUSA Gestione, in sede di importazione, della possibile
duplicazione di schede (conservatore, produttore, complesso archivistico), con la possibilità di:
Eliminazione dei duplicati e gestione dei collegamenti tra schede, Conservazione dei duplicati e gestione delle “concorrenze”,
tramite liste di soggetti produttori e complessi archivistici (per i soggetti conservatori non è ammessa la presenza di più schede riferite allo stesso soggetto)
Gestione delle informazioni sui “progetti” di origine delle descrizioni importate
Impiego di queste caratteristiche per il raccordo con altri sistemi
Modalità di presentazione
Presentazione delle descrizioni ispirata alle prescrizioni degli standard:
Esprimere il contesto e le relazioni “verticali”, fornendo adeguati strumenti di navigazione;
Presentare gli elementi descrittivi in modo coerente e omogeneo;
Mettere in rilievo le relazioni contestuali (soggetto produttore…);
Fornire adeguati punti di accesso
Soggetti produttori e descrizione in più livelli
Collegamenti non sempre lineari tra complessi archivistici e soggetti produttori, differenziati ai livelli superiori e inferiori
collegamenti verso i soggetti produttori espliciti ed ereditati
Estensione dell'impiego della scheda soggetto produttore
PLAIN, con banche dati di descrizione archivistica per circa 200.000 record
Civita: schede descrittive di istituzioni storiche, civili ed ecclesiastiche del territorio lombardo (circa 40.000 record)
Codice diplomatico della Lombardia medievale, con l’edizione di oltre 5.000 documenti di epoca medievale (secoli VIII-XII) trascritti in XML in base ad apposita DTD
Archivio lombardo della legislazione storica, con oltre 1500 testi normativi dall'antico regime all'unità d'Italia
Risultati di ricerche settoriali (stregoneria, periodici economici) Strumenti e prototipi di raccordo tra sistemi
Lombardia Storica
Obiettivi e pubblico
Cooperare tra istituzioni: condividere le strategie, convogliare gli investimenti verso obiettivi comuni
Rendere più fruibile per il pubblico il patrimonio informativo accumulato negli anni, grazie a
Contiguità: un unico punto di accesso a risorse relative ai beni culturali
Raccordo: messa a punto di strumenti che consentano una ricerca combinata nei diversi ambienti
Crescita e differenziazione dell’offerta per raggiungere più pubblici possibile
I risultati finora sembrano premiare queste scelte: il pubblico del portale è in costante aumento
Risorse pubbliche e private
I buoni risultati di accesso da parte del pubblico consentono tra l’altro di reperire risorse anche presso partner privati. La fondazione CARIPLO ha già generosamente sostenuto alcuni progetti: Civita, Codice Diplomatico, Archivio della legislazione storica.
La presenza di soggetti privati è molto importante in considerazione delle croniche carenze delle risorse pubbliche
Essenziale mobilitare le risorse disponibili dei diversi soggetti in progetti condivisi e integrati
Allargamento della prospettiva
Sulla base degli stessi principi è ora in programma la realizzazione di un
Portale Unico Regionale dei Beni Culturali Per riunire in un unico ambiente Lombardia
Storica e Lombardia beni culturali In prospettiva: integrazione tra sistemi
Lombardia beni culturali
In linea dal 2006 http://www.lombardiabeniculturali.it
Rende disponibili circa 65.000 schede di beni culturali (opere e oggetti d’arte, architetture, reperti archeologici, stampe e incisioni, fotografie, beni etnoantropologici)
(di cui oltre 45000 di fotografie) Il patrimonio catalografico del SIRBeC,
sistema informativo al quale attinge Lombardia Beni Culturali, è stimato in circa 600.000 record.
Gli ambienti e le relazioni
I lavori di catalogazione relativi agli ambienti in LS e LBC hanno avuto origine e proseguono come progetti indipendenti, realizzati da soggetti diversi, in periodi di tempo definiti
Nei portali esistenti, ed in quello in progetto, le informazioni descrittive trovano un punto comune di presentazione e diffusione
Raccordo tra sistemi
Fin dall’origine una delle sfide più stimolanti di Lombardia Storica sono state le prospettive di raccordo tra i diversi sistemi informativi, all’interno ed all’esterno del portale
Ora estesa al nuovo ambiente progettato Mettere a fattor comune l’esistente Due approcci:
raccordo diretto tra i sistemi messa a punto di strumenti comuni ai diversi sistemi
Prototipo di raccordo tra descrizioni archivistiche e schede A
Raccordo tra ambito descrittivo archivistico e ambito descrittivo beni architettonici Fornire strumenti per una citazione adeguata da ciascuno
dei due ambiti verso l’altro (=raccordo potenziale) Stringhe pre-compilate inseribili rispettivamente in Sesamo o
in Sirbec per citazione corretta Fornire uno strumento che evidenzi i collegamenti validati
e consenta la navigazione diretta (=raccordo effettivo) Link attivi dalle descrizioni Sesamo a schede Sirbec e
viceversa in presenza di rimandi Ambiente di presentazione e gestione dei rimandi da un
ambiente all'altro
Strumenti di raccordo – Istituti di conservazione
Ambiente di descrizione degli Istituti di conservazione - ICons
Multifunzionalità di molti istituti di conservazione Descrizione sintetica destinata a un pubblico
vasto Raccordo con le descrizioni di dettaglio nei
singoli ambienti Raccordo con le descrizioni nei singoli ambienti
del patrimonio posseduto
Strumenti di raccordo – Istituti di conservazione
Supplisce all'assenza di una scheda “soggetto conservatore” in alcuni ambiti
avvicinamento dei modelli concettuali si prevede che il lavoro venga realizzato
direttamente da incaricati dei soggetti descritti, mediante un sistema on line di accesso alle schede da compilare
L'ambiente è in via di reingegnerizzazione in vista della predisposizione del nuovo portale (la versione in linea non è del tutto allineata)
ICONs – scheda con raccordi
Avvicinamento modelli concettualischeda fondo fotografico
Strumenti di raccordo – repertorio toponomastico
Repertorio toponomastico lombardo - Theo Operativo e ampiamente utilizzato Da un repertorio di toponimi rende accessibili:
Schede Civita Schede soggetto produttore e soggetto conservatore in
PLAIn Voci di indice del Codice Diplomatico della Lombardia
Medievale
Theo – risultato di una ricerca
Ulteriori prospettive
Messa a punto di liste controllate comuni ai diversi sistemi
Ulteriori ambiti di presentazione e ricerca Accessi al posseduto dal singolo istituto di
conservazione Accessi tematici (es.: fonti per l'architettura) Percorsi (es.: ville storiche sul lago di Como)
Apertura all’accesso dall’esterno (ad esempio sulla base di tecnologie e metodi come il protocollo OAI)
Accesso per singolo istituto
Grazie a filtri che insistano sugli stessi dati presenti nel portale
Correlazione ad uno stesso soggetto conservatore
Correlazione (in PLAIN) in base alle schede progetto
Integrazione con eventuali ulteriori elementi specifici del singolo ambiente locale
Accesso per singolo istituto
Accesso per singolo istituto
Accesso per singolo istitutointegrazione con risorse locali
Percorsi
Integrazione basi di dati
Raccordo con sistemi esterni
Nazionali e locali Più sistemi correlati tra loro, ognuno con le sue
specificità Individuazione di protocolli di comunicazione Messa a punto di strumenti Incontri esplorativi e prime ipotesi Esperimento di esportazione in EAD di una
versione sintetica delle descrizioni ASMi
Il ruolo degli standard
Ruolo centrale degli standard descrittivi archivistici
Come base di riferimento concettuale e pratica Come punto di partenza per il confronto e il
raccordo Grande attenzione e interesse per lo
sviluppo di formati di scambio Stretta correlazione tra standard e ambiti
applicativi concreti
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