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TEORIE E TECNICHE DEI TESTTEORIE E TECNICHE DEI TESTTEORIE E TECNICHE DEI TESTTEORIE E TECNICHE DEI TEST
Programma
Caratteristiche psicometriche dei testVantaggi e limiti dell’uso dei test in psicologia c linica
Il processo di somministrazione, scoring e restitu zione Le scale CBA
Questionari di personalità e MMPI-2Le scale Wechsler e la WAIS-R
Gli indicatori di disagio lavorativo
BibliografiaBibliografiaBibliografiaBibliografia
� Pedrabissi L., Santiello M., I test psicologici. Il Mulino, 1997.
� Sanavio E., Le Scale CBA. Raffello Cortinaed., 2002.
� Argentero P. I Test nelle organizzazioni , Il Mulino, 2006. (facoltativo).
ESERCITAZIONI
� COSTRUZIONE DI UN TEST� ANALISI DI PROTOCOLLI CBA 2.0� ANALISI DI PROTOCOLLI WAIS R
� ANALISI DI PROCOCOLLI MMPI-2
MODALITA’ DI ESAME
Esame scritto:• 3 domande aperte di teoria generale
• Interpretazione punteggi di un test
Date esami:• 07.06.07 ore 10• 21.06.07 ore 15 • 12.07.07 ore10
PSICOMETRIA
MisurareMisurareMisurareMisurare
Procedura per identificare elementi del mondo reale con elementi o costrutti di un sistema logico astratto (un modello), attraverso precise definizioni degli elem enti basilari di esso.
“sta piovigginando”“sta piovendo”“ è in corso un temporale”
Affermazioni con una dimensionemisurativa all’interno di un modello(meteorologia)
MisurareMisurareMisurareMisurare
Per misura si intende il prodotto dell’applicazione di regole per classificare o assegnare dei numeri a degli oggetti , in modo tale che il numero rappresenti la quantità degli attributi o il grado i n cui una qualità è presente
Misura oggettivareplicabile
Misura standardizzatariferita a un sistema di misura
La Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in Psicologia
In psicologia gli oggetti sono generalmente COSTRUTTI
“un costrutto psicologico è un’idea teoretica elab orata per spiegare e organizzare alcuni aspetti delle conosce nze esistenti”
ANSIA
di tratto di stato
La Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in Psicologia
Il modello di misura più frequentemente utilizzato è quello di una corrispondenza tra le risposte dei soggetti e la scala dei numeri naturali
Il TIPO e la SCALA di misura cambiano in funzione dell’area psicologica
latenzafrequenza
durataintensità
nominaleordinale
intervallare razionale
Il tipo di misura può cambiare in funzione dell’area psicologica o della caratteristica psicologica che interessa:
Possiamo infatti misurare:� LATENZA: intervallo di tempo che intercorre fra
lo stimolo ed il verificarsi di un evento� FREQUENZA: numero delle volte che si presenta
un determinato evento� DURATA: quantità di tempo in cui un singolo
comportamento viene mantenuto� INTENSITA’: in molti test psicologici la frequenza
del comportamento viene assunta come indicatore di intensità. Es: test di intelligenza (c hi risponde più correttamente alle domande, avràun’intelligenza maggiore).
La Misura in Psicologia
Nominale: permette di classificare o categorizzare i sogg. in base a una opiù caratter. comuni. (es. DSM IV)Ordinale: consente di classifIcare e ordinare.Es. campionato di calcio. (Stat. non param.) Intervallare: prevedono una unità di misurae uno 0 relativo. Es. temperature (Stat. param.) Razionale: lo 0 non è arbitrario, ma indica una assenza reale delle proprietà.(Es. velocità, peso)
La Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in Psicologia
I TEMPI DI REAZIONE SI DISTRIBUSCONOSU UNA SCALA:
NominaleOrdinale
IntervallareRazionale
La Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in Psicologia
In una determinata popolazione si stabilisce di assegnare 1 alle persone sane, 2 alle persone con
malattia acuta e 3 alle persone con malattia cronica.Che tipo di scala utilizziamo:
NominaleOrdinale
IntervallareRazionale
La Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in Psicologia
Se classifico i colori in base alle mie preferenze e assegno 1 al blu, 2 al verde e 3 al rosso, i valori numerici si distribuiscono secondo
una scala :
NominaleOrdinale
IntervallareRazionale
La Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in PsicologiaLa Misura in Psicologia
I Q.I. ( Weschsler ) si distribuiscono secondo una scala :
NominaleOrdinale
IntervallareRazionale
Storia dei test
� Impero cinese (2200 a. C.) : prime forme di “testing” che avevano lo scopo di selezionare persone adatte ad esercitare la funzione di “mandarino” nell’impero;
� Ipocrate (460-470 a. C.) : interesse per le differenze individuali e per la classificazione tipologica (quattro fluidi o umori);
� Galton (1880-1890) : fu il primo a sistematizzare gli studi sulle differenze individuali analizzando sia gli aspetti fisici che quelli comportamentali (altezza, larghezza della testa, lunghezza del dito medio);
XX SECOLO
Si cercano di valutare in modo più specifico leabilità cognitive. Aumentano le iscrizioni scolastiche e la frequenza di scolari provenienti da livelli socio-culturali bassi;
si incrementano le cattive prestazioni scolastiche.
Negli Stati Uniti vennero utilizzati per gliimmigrati e le reclute due tipi di test:
� Army Alfa: test verbale destinato a selezionare reclute per compiti medi o difficili;
� Army Beta: di tipo non verbale destinato agli illetterati o agli stranieri.
� Thurstone (1938) mise a punto un procedimento statistico, l’analisi fattoriale: batterie multiple o multifattoriali che permettono di valutare la posizione di un soggetto in rapporto a diversi tratti specifici: come la comprensione verbale, l’abilitàspaziale e la memoria associativa per rendere più complesso il costrutto teorico dell’intelligenza;
TEST DI PERSONALITA’
� Indicano tutti quegli strumenti che si propongono di misurare aspetti della personalità, distinti dal le abilità intellettive quali la motivazione, i sentimenti, i rapporti interpersonali etc.
� Galton (1883) e Kraepelin (1895) misurarono la personalità attraverso il metodo delle libere associazioni: ai soggetti venivano presentate delle parole stimolo alle quali dovevano rispondere liberamente con la parola evocata dallo stimolo stesso; i tempi di risposta e di reazione servivano per tracciare un quadro di personalità dell’individuo.
� Woodworth (1919) mise a punto il primo vero test di personalità: il Personal Data Sheet per identificare i soggetti con disturbi nevrotici dell’esercito statunitense.
� Rorschach (1921) fu il primo ad utilizzare uno stimolo neutro “le macchie di inchiostro”; attraverso l’interpretazione di tali macchie i pazienti rivelavano conflitti e problemi inconsci di tipo affettivo – emotivo.
� Hathaway e Mckinley (1940) istituirono il Minnesota Multiphasic Personality Inventory per rilevare la tendenza all’ipocondria, alla depressione, alla paranoia, alla schizofrenia, all’introversione etc.
Fonti di errore eliminate dai testFonti di errore eliminate dai testFonti di errore eliminate dai testFonti di errore eliminate dai test
� Effetto alone: valuta un tratto di un individuo generalizzando il carattere positivo o negativo di un altro tratto emergente (Thorndike, 1920);
� Teorie implicite di personalità: a partire da alcune informazioni su tratti fisici o di personalità di un soggetto, se ne riferiscono anche altri;
� Caratteristiche del valutatore favoriscono l’organizzazione selettiva e l’interpretazione personale di ciò che viene rilevato;
� Stereotipi culturali e sociali : opinioni precostituite su una classe di individui (giudizi condivisi da grandi masse di persone) Tajfel, 1981;
�Equazione personale: errori di osservazione e valutazione dovuti ad una interazione significativa fra le caratteristiche personali dell’esaminatore e dell’esaminato;
�Fenomeni proiettivi: tendenza più o meno consapevole ad attribuire ad un’altra persona disposizioni, sentimenti e pensieri propri.
La La La La misurazionemisurazionemisurazionemisurazione in Psicologiain Psicologiain Psicologiain Psicologia
Storicamente si è affermata attraverso i contributi provenienti dalla Psicologia Sperimentale che ha favorito la costruzione e l’uso dei test come strumenti di misura delle differenze individuali. es. un dato empirico come il calore, viene trasformato nel costrutto “temperatura”, ovvero in una misura di calore (gradi).
Le caratteristiche psicologiche non possono essere tutte osservate direttamente, per questo la misurazione si articola attraverso diverse fasi :- definizione teorica di un costrutto - scelta di indicatori comportamentali in grado di rilevare la presenza di una caratteristica o la classificazione psicologica- messa a punta di uno strumento che consenta di ottenere delle misure
Classificazione degli strumenti di misuraClassificazione degli strumenti di misuraClassificazione degli strumenti di misuraClassificazione degli strumenti di misura
Osservazione liberaOsservazione sistematica
Intervista
Intervista semi-strutturata
Test cognitiviTest di personalità
Scale di atteggiamento
Scale di qualità di vita
Non controllataControllata
SITUAZIONE
Il test psicologicoIl test psicologicoIl test psicologicoIl test psicologico
“Un test è una situazione standardizzata in cui il comportamento di una persona viene campionato, osservato e descritto, producendo una misura oggettiva e standardizzata”
Anastasi, 1976
COSTANTETra i soggetti
DIVERSATra i soggetti
COSTANTESecondo gli stessi metodi
STIMOLOdomanda, richiesta
di eseguire un compito
REAZIONE O RISPOSTA
VALUTAZIONE
Il test come strumento di misuraIl test come strumento di misuraIl test come strumento di misuraIl test come strumento di misura
Nell’ambito delle numerose “tecniche d’indagine” per la conoscenza interpersonale i test si caratterizzano come vero e proprio strumento di misura
Questo comporta:
� l’individuazione del tipo di variabile oggetto della misura
� la variabile psicologica oggetto della misurazione (costrutto) va chiarita prima (teoria) e dopo la misurazione (test)
� l’elaborazione di regole per la quantificazione dei risultati
� standardizzazione delle misure
Psicologia e StatisticaPsicologia e StatisticaPsicologia e StatisticaPsicologia e Statistica
I test producono misure e queste sono espresse in numeri.La statistica offre un metodo per interpretare e dare un senso ai numeri
La psicometriaLa psicometriaLa psicometriaLa psicometria
E’ la disciplina che si occupa sistematicamente dei requisiti di scientificità degli strumenti di misurazione di aspetti soggettivi. Attribuisce correttamente i numeri alle categorie qualitative della psicologia e produce quantificazioni corrette delle stesse
Le dimensioni
STIMOLO e RISPOSTA
vengono privilegiate azzerando la dimensione “persone” come repliche una dell’altra e facendo riferimento a un
“individuo medio”
che a certi stimoli dà le risposte corrispondenti a quelle piùfrequentemente prodotte da un gruppo
La teoria dellLa teoria dellLa teoria dellLa teoria dell’’’’errore casualeerrore casualeerrore casualeerrore casuale
L’operazione di misurazione implica necessariamente un errore
X = V + EX = V + E
E = Errore sistematico + Errore casuale
Condizioni dei soggetti sottoposti al test Tentativi di indovinareScarse istruzioni al testForma non chiara per rispondere al test
La teoria dellLa teoria dellLa teoria dellLa teoria dell’’’’errore casualeerrore casualeerrore casualeerrore casuale
� ERRORE SISTEMATICO:l’errore è sistematico quando influenza nella stessa direzione e con la stessa intensità tutti i punteggi raccolti ad un test; è come aggiungere una costante ad una variabile.
� ERRORE CASUALE:
l’errore casuale agisce in modo diverso per soggetti diversi, anche se sottoposti ad uno stesso test.
La teoria dellLa teoria dellLa teoria dellLa teoria dell’’’’errore casualeerrore casualeerrore casualeerrore casuale
X = V + E
Il punteggio osservato è una variabile che assume valori secondo una distribuzione di probabilità che
contiene il punteggio vero.
Data una serie infinita di misurazioni, l’errore scompare ed il punteggio derivante dalla media di tutti i punteggi osservati, è il punteggio vero.
ANALISI DEGLI ITEMANALISI DEGLI ITEMANALISI DEGLI ITEMANALISI DEGLI ITEM
Per item si intende ciascuna voce o domanda o prova che costituisce un test
Gli item devono possedere il requisito dell’adeguatezza,devono essere coerenti con gli scopi del test di cui fanno parte
Non devono essere né troppo facili ,né troppo difficili
Indice di difficoltà (P)
divido il numero dei soggetti che hanno risposto correttamenteall’item per il numero dei soggetti al quale è stato applicato
Caratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon test
� Bisogna che misuri una variabile psicologica nota � VALIDITA’
� che dia sempre gli stessi risultati quando viene applicato ad una stessa realtà psichica � ATTENDIBILITA’
� che sia utile per formulare una diagnosi � che consenta di quantificare i risultati in modo
corretto
Caratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon test
ATTENDIBILITA’
Reliability
Stabilità nel tempo
Test-retest
Coerenza interna
αααα di Cronbach
Per forme parallele
Caratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon test
ATTENDIBILITA’αααα di Cronbach
Ottimo:maggiore . 90
Non accettabile:inferiore . 60
Accettabile:tra .90 e .60
Caratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon testCaratteristiche di un buon test
VALIDITA’Esprime la capacità di misurare effettivamente l’attributo che si vuole misurare
Validità di contenuto
Validità di costrutto
Validità concorrente
Validità predittiva
ASPETTO CONTENUTISTICO
ASPETTO MISURATIVO
La validitLa validitLa validitLa validitàààà
VALIDITA’ di FACCIATA
“ Quanto convincenti appaiono le prove che ilsoggetto deve affrontare; essa viene anchedefinita validità d’immagine e rappresenta ilconcetto che un test dobrebbe averel’apparenza, per ogni persona, di quello chesi suppone sia un test”
McBurney 1994
ValiditValiditValiditValiditàààà di contenutodi contenutodi contenutodi contenuto
“Un test è una situazione standardizzata, in cui il comportamento di una persona viene campionato, osservato e descritto, producendo una misura oggettiva e standardizzata”
Anastasi, 1976
La validità di contenuto consiste in un giudizio riguardante quanto adeguatamente un test costituisce un campione rappresentativo all’interno di un’area comportamentale, che il test è destinato a misurare.
Quantificazione della validità di contenuto attraverso il grado di consensoLawshe, 1975
Ogni giudice deve valutare se l’item è:�essenziale�utile, ma non essenziale�non necessario
(NE-N/2)VC= ________
N/2VC= validità di contenutoNE= numero di giudici esprimenti il giudizio “essenziale”N= numero totale dei giudici
ValiditValiditValiditValiditàààà di costruttodi costruttodi costruttodi costruttoGli studi per la verifica della validità di costrutto cercano di chiarire qual è la variabile psicologica che il test misura
“ Per validità di costrutto si intende se il test è strettamenteconnesso con la struttura teorica e concettuale delle funzionida esso misurate” ( Pedrabissi e Santinello 1997)
Allo scopo vengono utilizzate una grande varietà di metodologie statistiche fra cui:
METODI CORRELAZIONALIMETODI CORRELAZIONALIMETODI CORRELAZIONALIMETODI CORRELAZIONALI
ANALISI FATTORIALE
Validità convergente
Si verifica la correlazione del test con altri strumenti o misure già validati per misurare lo
stesso costrutto o un costrutto simileL’indice di correlazione che ci si aspetta di
trovare è pari a 0.80
Validità discriminante
Si verifica la correlazione del test con altri strumenti già validati per misurare
costrutti opposti o per i quali teoricamente ci si aspetta che il nuovo
test non correli
Analisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattoriale
Procedimento matematico-statistico che, partendo dalle
risposte date da un gruppo di soggetti ad una serie di
item, permette di identificare alcune caratteristiche psicologiche (FATTORI) che non emergono a prima vista e
che, presumibilmente, sono in grado di spiegare le risposte
a tale test.
È un metodo di sintesi dei dati, per mezzo del quale
vengono analizzate matematicamente le correlazioni all’interno di un ampio insieme di punteggi e che permette
di individuare quali item si raggruppano insieme
(FATTORI).
Analisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattoriale
L’analisi fattoriale può essere utilizzata nell’ambito di disegni di ricerca orientati a:
� cercare la conferma di un’ipotesi teorica precedentemente definita
(ANALISI FATTORIALE CONFERMATIVA)
� a scopo esplorativo per formulare ipotesi
(ANALISI FATTORIALE ESPLORATIVA)
DefinizioniDefinizioniDefinizioniDefinizioni
MATRICE DEI DATI: insieme dei punteggi che un campione di
soggetti ottiene su un insieme di variabili.
MATRICE DI CORRELAZIONE: matrice composta dalle
correlazioni di ciascuna variabile con tutte le altre.
COMPONENTI E FATTORI: chiamiamo componenti i fattori che sono reali perché si possono derivare direttamente dai dati
di uno studio; i fattori sono ipotetici perché vengono stimati dai
dati.
SATURAZIONE FATTORIALE: correlazioni delle variabili con i
fattori.
Analisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattoriale
Problema: dato un insieme di misure verificare se tutte misurano la stessa variabile psicologica o se ne misurano aspetti diversi, identificabili come sottogruppi di misure
DIMENSIONALITA’DEL TEST
NUMERO DI FATTORI
NUMERO DI ITEMSAPPARTENENTI AL FATTORE
Percentuale di varianza spiegataX = V + E
Forza di appartenenza al fattore(saturazione)
ANALISI FATTORIALEANALISI FATTORIALEANALISI FATTORIALEANALISI FATTORIALE
I fattori ottenuti dall’analisi fattoriale sono in dipendenti fra di loro e riproducono la maggior parte della va rianza dei dati.L’autovalore relativo al primo fattore rappresenta la quota maggiore di varianza, l’autovalore relativo al seco ndo fattore spiega la seconda quota di varianza e così v ia.Generalmente vengono considerati i fattori con autovalore maggiore di 1
Analisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattorialeAnalisi fattoriale
Problema: identificata la/le variabili psicologiche misurate cercare una rappresentazione per facilitare la lettura e l’interpretazione dei risultati
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
PROCEDURE DI ROTAZIONE
Definire l’angolo di rotazione che rende gli items il più possibile correlati con un fattore e il meno possibile con gli altri
(Varimax)
Analisi fattoriale Analisi fattoriale Analisi fattoriale Analisi fattoriale ---- SintesiSintesiSintesiSintesi
Percentuale di varianza spiegata
(autovalori)
Forza di appartenenza dell’item al fattore
(saturazione)
Angolo di rotazione che rende gli item il più
possibile correlati ad un fattore ed il menopossibile agli altri
DIMENSIONALITA’DEL TEST
NUMERO DI FATTORI
NUMERO DI ITEMAPPARTENENTI AL FATTORE
PROCEDURE DI ROTAZIONE
Construct Meaning Scale (CMS)(Versione sperimentale)
Istruzioni: Le affermazioni sotto riportate si riferiscono a qu anto lei valuta in modo negativo
l’influenza della sua malattia sulla sua vita.Legga ciascuna frase e poi metta una crocetta sulla risposta che meglio descrive come si
è sentito riguardo alla sua vita nelle ultime due settimane.
1. Sento che non mi riprenderò mai dalla mia malattia.2. Nonostante la mia malattia sia una cosa seria, sarò capace di ritornare
alla mia vita di prima.3. Sento che la mia malattia ha modificato la mia vita in modo permanente,
quindi non sarà mai più uguale a prima.4. Mi sono ripreso completamente dalla mia malattia.5. Sento di essere la stessa persona che ero prima del la malattia.6. Sento che la mia malattia ha influenzato negativame nte le mie relazioni
con le altre persone.7. Sento che la mia esperienza di malattia mi ha reso una persona migliore
e più forte. 8. Sento che la mia malattia ha interferito in modo pe rmanente con il
raggiungimento dei più importanti obiettivi che mi e ro posto.
Results of Factor analysis
-.19.668
.64.467
-.34.526
.42.715
.48.654
-.43.723
.00.762
-.48.591
Factor 2Factor 1Item
VARIMAX Rotated Factor analysis
.28.638
.78-.067
.07.626
.77.275
.78.194
.13.833
.49.582
.01.761
Factor 2Factor 1Item
Standardizzazione dei testStandardizzazione dei testStandardizzazione dei testStandardizzazione dei test
Una buona standardizzazione di un test deve compren dere le seguenti tappe:
identificazione della popolazione
campionamento
calcolo degli indicatori statistici e delle caratte ristiche psicometriche
preparazione di tabelle di conversione dei punteggi grezzi in punteggi ponderati
documentazione sulla procedura di applicazione e di scoring da inserire nel manuale
Metodi di standardizzazione dei punteggi grezziMetodi di standardizzazione dei punteggi grezziMetodi di standardizzazione dei punteggi grezziMetodi di standardizzazione dei punteggi grezzi
� RANGHI PERCENTILI
� PUNTI STANDARD
� PUNTI T, Q.I., ecc...
Ranghi percentiliRanghi percentiliRanghi percentiliRanghi percentili
Si definisce rango percentile di un punteggio, la percentuale dei punteggi il cui valore è uguale o inferiore al punteggio dato
ovverola percentuale di soggetti del gruppo di riferiment o normativo,che hanno ottenuto un risultato uguale o inferiore al punteggio dato.
I ranghi percentili formano una scala ordinale e non consentono valutazioni sulla distanza che intercorre fra i punteggi corrispondenti
Caratteristiche della curva normaleCaratteristiche della curva normaleCaratteristiche della curva normaleCaratteristiche della curva normale
∗ La distribuzione normale è simmetrica
∗ Presenta un accumulo di valori al centro
∗ La media, la moda e la mediana si sovrappongono e coincidono con il punto in cui la campana è più alta
∗ L’area sottostante la curva è uguale a 1
Curva normale
Punti standardPunti standardPunti standardPunti standard
I punti standard sono denominati punti z.Hanno media 0 e deviazione standard 1 ed
esprimono la distanza di un punteggio grezzo dalla propria media in termini di unità di deviazione
standardI punti z si distribuiscono su una scala ad interva lli
Possono assumere valori positivi e negativi a secondo che si situano sopra o sotto la media
della distribuzione da cui sono derivati
Punti ZPunti ZPunti ZPunti Z
I punti z permettono di operare su una scala ad
intervalli uguali. Il punteggio grezzo viene messo in rapporto con la distribuzione dei punteggi ottenuta
dal campione al quale appartiene.
Il punto z indica di quante deviazioni standard il punteggio grezzo si scosta dalla media del gruppo
(al di sopra o al di sotto della stessa)
Z = X - M/DS
X = punteggio grezzoM = media della distribuzione
DS = deviazione standard
Punti ZPunti ZPunti ZPunti Z
Poichè i punti z possono assumere valori negativi ed
essere decimali, molti costruttori di test li hanno sottoposti ad ulteriori trasformazioni lineari che
facilitano le operazioni di calcolo.
Si possono scegliere scale con medie e DS arbitrarie
Z = (a + b) *z
a e b sono due costanti, rappresentate dalla mediae dalla deviazione standard della nuova scala.
SCALE STANDARDIZZATESCALE STANDARDIZZATESCALE STANDARDIZZATESCALE STANDARDIZZATE
100 (15)50 (10)5 (1.96)
Q.I.T
Standard - Nine
MEDIA (DS)SCALA
PROCESSO DIAGNOSTICO
Legge 18/02/1989 n.56
� soltanto coloro che sono iscritti all’Albo possono esercitare la professione di psicologo che comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione, riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona,al gruppo,agli organismi sociali e alla comunità……
ETICA
1. Ethical Standards of Psychologist(American Psychological Association APA)
2. Codice deontologico (Ordine degli psicologi italiani OPI)
3. Legge sulla privacy 675/19964. Statuto dei lavoratori5. Decreto legislativo 276/2003 (legge Biagi)
Codice deontologico
Art.5Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello
adeguato di preperazione professionale ed ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera.
Riconosce i limiti della propria competenza e usa solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e ,ove necessario, formale autorizzazione.
Codice deontologico
Art.21Lo psicologo si deve preoccupare di non
insegnare l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento riservati alla professione di psicologo, a soggetti estranei alla professione stessa, anche qualora insegni a tali soggetti discipline psicologiche.
E’ fatto salvo l’insegnamento agli studenti del Corso di laurea in psicologia, ai tirocinanti, e agli specializzandi in materie psicologiche.
Codice deontologico
Art.28“grave deviazione deontologica effettuare
interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni dignificative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale.”
LA DIAGNOSI
“ La diagnosi è un’azione che si propone di raccogliere informazioni miranti a descrivere una condizione patologica, in funzione dell’instaurazione di un trattamento: il cambiamento migliorativo che la diagnosi si propone di determinare èquindi CONOSCITIVO e OPERATIVO.”
PROCESSO DIAGNOSTICO
“Si definisce processo diagnostico l’iter che il paziente percorre, insieme al clinico, allo scopo di rilevare e circoscrivere l’ampiezza e l’entitàdel/dei disturbi lamentati, di attribuire loro un significato (diagnosi) e di individuare le possibili strategie cui avvalersi per ridurre, modificare o eliminare, laddove possibile, la causa che provoca la sofferenza che il paziente stesso e i suoi familiari lamentano.”
(M. Lang, 1996)
ORGANIZZATORI CONCETTUALI DEL PROCESSO DIAGNOSTICO
CATEGORIALITA’: la concezione categoriale si basa sulla discontinuità tra normalità e patologia, sottolineando le differenze qualitative.
DIMENSIONALITA’: la concezione dimensionale si basa sulla continuità tra normalità e patologia, sottolineando le differenze quantitative.
SISTEMA SIGNIFICATIVO
Sistema di relazioni tra le persone coinvolte nel problema presentato.
Include naturalmente anche il terapeuta con la sua storia, le sue teorie, pregiudizi ed emozioni.
PROCESSO DIAGNOSTICO1. RACCOLTA DI INFORMAZIONI CLINICHE2. FORMULAZIONE DI IPOTESI3. DIFFERENZIAZIONE DI IPOTESI
ALTERNATIVE4. SCELTA DI TEST DIAGNOSTICI5. INTERPRETAZIONE DEI TEST DIAGNOSTICI6. FORMULAZIONE DELLA DIAGNOSI7. RESTITUZIONE
FORMULAZIONE DI DECISIONI TERAPEUTICHE
ADEGUATEZZA DEGLI STRUMENTI
� Il contenuto dei quesiti è appropriato alle caratteristiche dei soggetti?
� Le istruzioni sono chiaramente comprensibili?
� Come si presenta il test per quanto riguarda l’impostazione grafica?
� Si tratta di un test troppo lungo e affaticante?
ASPETTI ETICI
�PROCEDIMENTI DI SOMMINISTRAZIONE DISCUTIBILI:comportano un grave disagio per i soggetti�CONTENUTI DISCUTIBILI:sono lesivi della dignità del soggetto�PROSPETTIVE DI INTERVENTO DISCUTIBILI:sono potenzialmente fonte di disagio, offesa o danno ai soggetti esaminati
Cognitive BehaviouralAssessment
CBA 2.0
Cognitive Behavioural Assessment CBA 2.0
La batteria è uno strumento flessibile, non fornisce diagnosi, ma una puntuale descrizione delle eventuali problematiche del soggetto ed il legame di queste ultime con la situazione ambientale, unita ad alcuni attributi che caratterizzano la persona in modo più globale.
(Sanavio, 2002)
Scheda autobiografica Scale primarie
Assessment
Processo di problem solving e di dicision making
Lo psicologo ha un ruolo attivo, genera ipotesi ed elabora decisioni secondo una logica di falsificazione, piuttosto che di conferma.
(Sanavio, 2002)
STRUTTURA DEL CBA 2.0
Scale/subscale Area di indagine
scheda 1 Dati generali
scheda 2
STAI-X1 Ansia di stato
Scheda 3
STAI-X2 Ansia di tratto
Scheda 4 Storia personale e clinica
Scheda 5
Scala E Introversione/estroversione
Scala N Stabilità emozionale
Scala P Disadattamento e antisocialità
Scala L Simulazione/ingenuità sociale
Scheda 6
QPF-R Disturbi psicofisiologici
Scheda 7
IP-R Paure totali
Subscala 1 Paure: calamità
Subscala 2 Paure: rifiuto sociale
STRUTTURA DEL CBA 2.0
Scale/Subscale Area d’indagineSubscala 3 Paure: animali repellentiSubscala 4 Paure: allontanamentoSubscala 5 Paure: sangue e medici
Scheda 8 Scala QD Problemi depressiviScheda 9 MOCQ-R Ossessioni e compulsioni
Subscala 1 “Checking”Subscala 2 “Checking”Subscala 3 “Doubting/ruminanting”
Scheda 10 Accuratezza e validità
CBA 2.0 (scheda 1 e 4)
Scheda 1: Dati generali e anagrafici
Scheda 4: Cartella autobiografica (59 domande)
Principali aree tematiche: famiglia di origine, area scolastica, area affettivo-sessuale, area lavorativo-economica, eventi significativi, alimentazione e comportamenti additivi, salute e dolore fisico, sonno, esperienze o ideazioni suicidarie, qualità del tempo libero, problemi lamentati, interventi psicologici pregressi, livello di motivazione.
CBA 2.0 (scheda 1 e 4)
Scheda 1: Esempi di item:1.3 Cognome1.4 Nome1.5 Sesso1.14 Indichi il titolo di studio più elevato conseguitoScheda 4: Es:4.1 Ha trascorso tutta l’infanzia e l’adolescenza con i genitori?4.4 In generale come valuta l’educazione che ha ricevuto dai
suoi genitori:…4.10 Fornisca informazioni circa la sua vita sessuale:…4.15 Indichi che tipo di lavoro svolge:...
CBA 2.0 (scheda 2,3,10)
Scheda 2 (STAI-X1): Traduzione e adattamento di Lazzari-Pancheri del questionario di Spielberg per misurare l’ansia di stato (condizione emozionale transitoria che può variare di intensità). Il questionario comprende 20 item.
Scheda 3 (STAI-X2): Traduzione e adattamento di Lazzari- Pancheri del questionario di Spielberg per misurare l’ansia di tratto (disposizione latente ad una reazione ansiosa se sollecitata da stimoli sufficientemente stressanti). Il questionario comprende 20 item.
Scheda 10: Versione ridotta dello STAI-X1 (10 item). Fornisce una valutazione dell’ansia di stato del soggetto al termine della batteria e dà una possibilità di confronto con il livello si Ansia esperito all’inizio della compilazione.
CBA 2.0 (scheda 2 e 3)
Scheda 2: Es:2.1 Mi sento calmo 1 2 3 42.2 Mi sento sicuro 1 2 3 42.3 Sono teso 1 2 3 42.4 Ho dei rimpianti 1 2 3 4Scheda 3: Es:3.1 Mi sento bene 1 2 3 43.2 Mi stanco facilmente 1 2 3 43.3 Mi sento come se dovessi 1 2 3 4
piangere3.6 Sono felice 1 2 3 4
CBA 2.0 (Scheda 10)
Scheda 10: Es:
10.1 Mi sento calmo 1 2 3 410.2 Sono teso 1 2 3 410.3 Mi sento tranquillo 1 2 3 410.4 Mi senti turbato 1 2 3 410.5 Mi sento riposato 1 2 3 410.6 Mi sento ansioso 1 2 3 4
CBA 2.0 (scheda 5)
Scheda 5: Eysenck Personality Questionnaire, forma ridotta (EPQ/R)
Questionario composto da 48 item, costituito da 3 scale.Scala E: descrive un continuum bipolare che ha per estremi i poli dell’introversione e dell’estroversione.Scala N: descrive un continuo che va dal versante dell’instabilità alla stabilità emotiva.Scala P: descrive un continuum che va da un buon adattamento sociale al disadattamento e alla possibilità di caratteristiche di antisocialità.Scala L: scala di controllo, indica la tendenza a simulare e porsi in buona luce.
CBA 2.0 (Scheda 5)
Scheda 5: Es:
5.1 Ho frequenti sbalzi di umore? SI NO5.2 Do molta importanza all’opinione SI NO
della gente?5.3 Sono una persona che parla volentieri? SI NO5.7 Sono piuttosto allegro di carattere? SI NO5.11 Mi piace incontrare nuova gente? SI NO5.42 Mi sento spesso solo? SI NO5.46 Ho spesso dei sensi di colpa? SI NO
CBA 2.0 (scheda 6)
Scheda 6: Questionario psicofisiologico QPF/R
Questionario composto da 30 item, indaga disturbi e reazioni psicofisiologiche di possibile rilievo clinico.
Il punteggio totale riflette le valutazioni, le convinzioni, le apprensioni che il soggetto nutre circa lo stato di malessere che, eventualmente sta attraversando; è un indice di “lamento somatico”.
CBA 2.0 (Scheda 6)
Scheda 6: Es:
6.1 Sento la necessità di andare frequentemente 1 2 3 4in bagno
6.2 Soffro di tic nervosi 1 2 3 46.3 Mi sento battere forte il cuore 1 2 3 46.4 Mi capita di balbettare o mi si inceppano le 1 2 3 4
parole6.5 Ho mal di testa 1 2 3 4 6.6 Mi capita di sentire ronzii o rumore alle orecchie 1 2 3 46.7 Soffro di dolori alla regione del cuore o del petto 1 2 3 4
CBA 2.0 (scheda 7)
Scheda 7: Inventario delle Paure IP/R
Questionario composto da 58 item, è la versione ridotta dell’adattamento italiano della Fear Survey Schedule di Wolpe e Lang.
Permette di ricavare 2 indici complessivi e 5 subscale che indagano specifici raggruppamenti di paure.
CBA 2.0 (scheda 7)
Indice IP-F: punteggio totale. Fornisce un’indicazione sintetica sull’ampiezza e preminenza dei fenomeni di paura.Indice IP-H: descrive quante volte il soggetto ha risposto “moltissima paura” agli item del questionario.Indice IP-1: indaga paure relative a calamità e gravi pericoli personali.Indice IP-1: indaga eventi sociali che comportino critiche e rifiuto.Indice IP-3: riguarda animali non pericolosi che, per tradizione o cultura, vengono considerati repellenti.Indice IP.-4: indaga l’agorafobia.Indice IP-5: si riferisce a paure in ambito sanitario.
CBA 2.0 (Scheda 7)
Scheda 7: Es:
7.1 Ferite aperte 0 1 2 3 47.3 Persona morta 0 1 2 3 47.4 Parlare in pubblico 0 1 2 3 47.14 Viaggiare in treno 0 1 2 3 47.19 Insetti 0 1 2 3 47.22 Ampi spazi aperti, piazze 0 1 2 3 47.43 Attacchi di cuore 0 1 2 3 4
CBA 2.0 (scheda 8)
Scheda 8: Questionario D (QD)
Questionario composto da 21 item, misura disforia e manifestazioni depressive di rilievo subclinico.
È costituito ad una serie di descrizioni che fanno riferimento a diversi aspetti: cognitivi, motivazionali e fisiologici del soggetto, disposti in ordine crescente di gravità.
CBA 2.0 (Scheda 8)
Scheda 8: Es:
8.1 Ho difficoltà ad addormentarmi senza pastiglie SI NO8.2 Penso più lentamente del solito SI NO8.9 La vita merita di essere vissuta SI NO8.12 Mi sento abbandonato dagli altri SI NO8.23 Non curo il mio aspetto come prima SI NO8.24 La mattina sono sempre fiacco e senza forze SI NO
CBA 2.0 (scheda 9)
Scheda 9: MOCQ/R
Questionario composto da 21 item, fornisce un punteggio complessivo e 3 indici; indaga pensieri intrusivi e comportamenti compulsivi.MCOQ-R: punteggio totale.Subscala 1: “Checking”, riguarda comportamenti e preoccupazioni relativi a controlli ripetuti e superflui.Subscala 2: “Cleaning”, riguarda comportamenti e preoccupazioni connessi all’igiene e a improbabili contagi e contaminazioni.Subscala 3: “Doubting-Ruminanting”, riguarda dubbi ricorrenti e pensieri intrusivi sgradevoli e persistenti.
CBA 2.0 (Scheda 9)
Scheda 9: Es:
9.3 Se tocco un animale mi sembra di essere contaminato V F9.8 Impiego una quantità eccessiva di sapone per lavarmi V F9.14 Ho la tendenza a controllare le cose più di una volta V F9.18 Ho un consumo eccessivo di detersivi e disinfettanti V F
Indici di validità
STAI-X1 (scheda 2): livello di ansia all’inizio dellaprovaSTAI-X1/R (scheda 10): livello di ansia alla fine della provaEPQ/RL (scheda 5): livello di desiderabilità socialeSTAI-DIFF: fluttuazione del livello di ansia esperitanel corso della provaSTAI-ACC: coerenza delle risposte, basate sulla compilazione della scheda 2 e della scheda 10IR (item ripetuti): coerenza delle risposte basate sulconfronto delle risposte a 6 coppie di item uguali,collocate in punti diversi della batteria.
Minnesota Multiphasic PersonalityInventory
MMPI - 2
MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory)
IL MMPI - 2 È UNO STRUMENTO PSICODIAGNOSTICO AD AMPIO SPETTRO
COSTRUITO PER VALUTARE LE PIÙIMPORTANTI CARATTERISTICHE
STRUTTURALI DELLA PERSONALITÀ E I DISTURBI EMOZIONALI.
SVILUPPO DEL MMPI
IL QUESTIONARIO FU SVILUPPATO DA HATHAWAY E MCKINLEY PRESSO L’OSPEDALE DELL’UNIVERSITA’ DEL MINNESOTA NEGLI ANNI 30’, ATTRAVERSO UN METODO INDICATO COME SVILUPPO DI SCALA EMPIRICO, O STRATEGIA IN BASE AD UN CRITERIO PER METTERE A PUNTO LE SCALE CLINICHE.
MOTIVI CHE HANNO PORTATO ALLA REVISIONE DEL MMPI
� USO DI UNA NOSOLOGIA DIAGNOSTICA NON IN LINEA CON I CAMBIAMENTI DELLE DIAGNOSI PSICHIATRICHE OPERATE DAL DSM-IV.
� ITEM DATATI E CONTESTABILI.
� CAMPIONE NORMATIVO NON APPROPRIATO PER L’USO ODIERNO.
MODIFICHE
� NEGLI STUDI CLINICI CON IL MMPI 2 IL PUNTEGGIO T DI 65 SI E’ DIMOSTRATO ESSERE IL LIVELLO OTTIMALE PER DIVIDERE I GRUPPI CLINICI DEL CAMPIONE NORMATIVO. UN PUNTEGGIO T PARI O > DI 65 SI CONFIGURA QUINDI COME CUT-OFF (MMPI ORIGINALE = >70).
� NUOVE NORME CHE SI FONDANO SU DI UN CAMPIONE NORMATIVO PIU’ RAPPRESENTATIVO.
� AGGIUNTA DI SCALE PER FACILITARE L’ASSESSMENT PSICOLOGICO.
� ELABORAZIONE DI NUOVE SCALE DI VALIDITA’ E DI NUOVE MISURE CHE FOCALIZZANMO PROBLEMI CLINICI (SCALA DI TOSSICODIPENDENZA, SCALA DISAGIO CONIUGALE).
OBIETTIVI DELLA REVISIONE
� RIVEDERE E RENDERE PIU’ ATTUALI GLI ITEM (ESCLUSIONE ITEM OPINABILI E DATATI, INSERIMENTO DI NUOVI ITEM SU PROBLEMI CLINICI ATTUALI).
� MANTENERE GLI ITEM DELLE SCALE CLINICHE E DI VALIDITA’ NELLA PRIMA PARTE DEL FASCICOLO.
� ASSICURARE CONTINUITA’ CON LO STRUMENTO ORIGINALE.
� SVILUPPARE NUOVE SCALE CHE INDAGHINO AREE DI PROBLEMATICITA’ NON CONSIDERATE NEL MMPI ORIGINALE (COMPORTAMENTO SUICIDARIO, TIPO A, ABUSO DI ALCOL E STUPEFACENTI).
� RACCOGLIERE NUOVI CAMPIONI IN MANIERA CASUALE, ADULTI E ADOLESCENTI, RAPPRESENTATIVIDELLA POPOLAZIONE PER SVILUPPARE NORME ADEGUATE ALL’ETA’.
� SVILUPPARE NUOVE DISTRIBUZIONI NORMATIVE DI PUNTEGGIO DI SCALA PER ADULTI E PER ADOLESCENTI CHE PERMETTANO UNA INDIVIDUAZIONE MIGLIORE DI PROBLEMI CLINICI.
CAMPIONE NORMATIVO DEL MMPI 2
2600 SOGGETTI (1462 F, 1138 M) DAI 18 ANNI IN SU, EQUILIBRATO PER CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE.
SONO STATI REALIZZATI MOLTI STUDI PER LA VALIDAZIONE DELLE SCALE CINICHE E DELLE NUOVE SCALE DI CONTENUTO: PAZIENTI PSICHIATRICI, ALCOLISTI IN TRATTAMENTO, MILITARI, STUDENTI, COPPIE IN TRATTAMENTO.
APPLICAZIONI DEL MMPI 2
� FORNISCE UNA VALUTAZIONE OGGETTIVA DELLE CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’ DEL SOGGETTO, DEI SUOI SINTOMI E DEI SUOI ATTEGGIAMENTI.
� FORNISCE UN GRAFICO DI FACILE LETTURA E DATI NORMATIVI E CLINICI PER L’INTERPRETAZIONE DEL PROFILO.
� LO SCORING PUO’ ESSERE FATTO PER MEZZO DI PROGRAMMI COMPUTERIZZATI DI FACILE UTILIZZO.
STRUTTURA MMPI 2
LA VERSIONE AGGIORNATA DEL MMPI 2 RISULTA PRINCIPALMENTE COSTITUITA DA:
� 567 ITEM A RISPOSTA DICOTOMICA “VERO” O “FALSO”
� 6 INDICATORI DI VALIDITA’� 10 SCALE CLINICHE O DI BASE� 15 SCALE DI CONTENUTO � 12 SCALE SUPPLEMENTARI
SCALE DI VALIDITA’
SCALA LIE
È VOLTA AD INDIVIDUARE LA TENDENZA A DARE UNA IMMAGINE DI SE’ MIGLIORATIVA.
DA CIÒ POTREBBE DERIVARE UN ABBASSAMENTO DEI VALORI RISCONTRATI ALLE SCALE CLINICHE. ALTI PUNTEGGI IN QUESTA SCALA INDICANO NEL SOGGETTO
UNA GLOBALE INGENUITÀ E SCARSA FLESSIBILITÀ DI PENSIERO.
SCALA F
È STATA CREATA COME INDICE DI DEBOLEZZA E DI INCAPACITÀ A COMPRENDERE
CORRETTAMENTE GLI ITEM DEL QUESTIONARIO.
ALTI PUNTEGGI NELLA SCALA F INDICANO LA TENDENZA DEL SOGGETTO AD AMPLIFICARE I
PROBLREMI E A MOSTRARE UN QUADRO ALTAMENTE NEGATIVO DI SÉ.
SCALA K
È STATA CREATA PER INDAGARE STILI PIÙSOFISTICATI DI RISPOSTE DIFENSIVE CHE
SFUGGONO ALLA SCALA L.ESSA PERMETTE DI OTTENERE SIA UN INDICE
DI INVALIDITÀ, SIA LA PRESENZA DI UNO STILE DIFENSIVO NEI CONFRONTI DEL TEST.
• UN PUNTEGGIO T DA 60 A 79 INDICA UN APPROCCIO AGLI ITEM ORIENTATO AI PROBLEMI
IPOTESI INTERPRETATIVA DELL’ELEVAZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA SCALA F:
• POSSIBILE ESAGERAZIONE DEI SINTOMI• FALSE INDICAZIONE DI PROBLEMI PSICOLOGICI• SIMULAZIONE DI MALATTIA, CONFUSIONE,
PROBLEMI DI LETTURA• RISPOSTE DATE A CASO (CONFRONTARE CON LA
SCALA VRIN)• GRAVE PSICOPATOLOGIA
SCALA CLINICHE
1 Hs IPOCONDRIA2 D DEPRESSIONE3 Hy ISTERIA 4 Pd DEVIAZIONE PSICOPATICA5 Mf MASCOLINITA’/ FEMMINILITA’6 Pa PARANOIA7 Pt PSICOASTENIA8 Sc SCHIZOFRENIA9 Ma MANIA0 Si INTROVERSIONE SOCIALE
CHE COSA MISURANO LE SCALE CLINICHE
� SCALA 1 - Hs: (Ipocondria) indaga eventuali tendenze ipocondriache e preoccupazioni eccessive riguardo la propria salute.
� SCALA 2 - D: (Depressione) definisce la presenza di forme di depressione sintomatica.
� SCALA 3 - Hy: ( Isteria) intende individuare la presenza di un disturbo da conversione.
� SCALA 4 - Pd: (deviazione psicopatica) indaga l’instabilità delle risposte emotive ed eventuali disturbi antisociali o di personalità psicopatica.
� SCALA 5 - Mf: (Mascolinità/femminilità) riguarda l’insieme degli interessi mascolini e femminili.
� SCALA 6 - Pa: (Paranoia) permette di misurare di misurare sintomi paranoici e manie di grandezza.
� SCALA 7 - Pt: (psicoastenia) indaga le fobie e i comportamenti ossessivi compulsivi.
� SCALA 8 - Sc: ( schizofrenia) mette in luce la presenza di esperienze insolite tipiche degli schizofrenici.
� SCALA 9 - Ma: (ipomania) evidenzia stati maniacali di moderata intensità.
� SCALA 10 - Si: (introversione sociale) indaga le difficoltà legate al contatto con situazioni sociali.
SCALE DI CONTENUTO
� 1 SCALA ANX (ansia) � 2 SCALA FRS (paure)� 3 SCALA OBS (ossessività)� 4 SCALA DEP (depressione)� 5 SCALA HEA (preoccupazioni per la salute)� 6 SCALA BIZ (ideazione bizzarra)� 7 SCALA ANG (rabbia)
� 8 SCALA CYN (cinismo)� 9 SCALA ASP (comportamenti antisociali)� 10 SCALA TPA (tipo A)� 11 SCALA LSE (bassa autostima)� 12 SCALA SOD (disagio sociale)� 13 SCALA FAM (problemi familiari)� 14 SCALA WRK (difficoltà sul lavoro)� 15 SCALA TRT ( indicatori di difficoltà)
SCALE SUPPLEMENTARI
� 1 SCALA A (Ansia)� 2 SCALA R (Depressione)� 3 SCALA ES (Forza dell’ io) � 4 SCALA MAC-R ( MacAndrew di alcolismo corretta)� 5 SCALA O-H (Ostilità ipercontrollata)� 6 SCALA Do (Leadership)� 7 SCALA RE (Responsabilità sociale)� 8 SCALE Mt (Disadattamento scolastico) � 9 SCALA MDS (Disagio coniugale)� 10 SCALA Gm Gf ( Scale di ruoli sessuali)� 11 SCALA Pt e Pk (Scale del disturbo post-traumatico da
stress)� 12 SCALA APS (Scala di ammissione di tossicodipendenze)
CASO CLINICO
� Federico è un uomo di 40 anni, vive in una città del nord con una compagna, attualmente è disoccupato.
� Si è rivolto al servizio di psicologia al fine di valutare la sua situazione in seguito a problematiche insorte sul posto di lavoro.
� Accetta con disponibilità la compilazione dei questionari previsti dal protocollo: MMPI 2, SCID II, QAM, CBA 2.0.
� Al colloquio il paziente presenta marcata flessione del tono dell’umore con ansia per tutto ciò che concerne l’attivitàlavorativa. Sono presenti disturbi del sonno, cefalee e aumento ponderale di circa 10 Kg in un anno.
� Non riferisce in passato problematiche psichiche.
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA L
� PUNTI T => A 65 INDICANO LA POSSIBILITÀ DI UN PROFILO NON VALIDO A CAUSA DI UNA AUTOPRESENTAZIONE TROPPO VIRTUOSA.
� PUNTEGGI T DI 60-64 INDICANO CHE È STATO RISPOSTO IN MODO DA DARE UNA BUONA IMPRESSIONE DI SÉ.
� DESCRITTORI ASSOCIATI AD UNA ELEVAZIONE DELLA SCALA L:
- CONTRARIO AD AMMETTERE ANCHE I MINIMI DIFETTI
- PROCLAMA VIRTÙ IRREALISTICHE- ASSERISCE DI ADERIRE A STANDARD MORALI ECCESSIVAMENTE
ALTI- HA AUTOPERCEZIONI INGENUE
- SI SFORZA DELIBERATAMENTE DI INGANNARE GLI ALTRI SULLE PROPRIE MOTIVAZIONI O ADATTAMENTO
- HA PROBLEMI DI ADATTAMENTO
LINEE GUIDA INTERPRETATIVA DELLA SCALA F
� UN PUNTEGGIO UGUALE O MAGGIORE A 110 INDICA UN PROFILO NON INTERPRETABILE.
� UN PUNTEGGIO T DA 90 A 109 INDICA CHE È PROBABILE CHE IL PROTOCOLLO NON SIA VALIDO.
� UN PUNTEGGIO T DA 80 A 89 INDICA UNA ELEVAZIONE PROBABILMENTE DOVUTA AD UN TENTATIVO DI SEGNALARE UN NUMERO ECCESSIVO DI PROBLEMI.
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA K
� PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65 INDICANO UNA POSSIBILE MODALITÀ DI RISPOSTA DIFENSIVA. ELEVAZIONI DI QUESTO TIPO SONO COMUNI IN SETTING IN CUI LA PERSONA È MOTIVATA A PRESENTARE UN IMMAGINE DI SÉ FAVOREVOLE (ES. SELEZIONE DEL PERSONALE).
� I PUNTEGGI DELLA SCALA K SONO UTILIZZATI PER CORREGGERE L’ATTEGGIAMENTO DIFENSIVO DI RISPOSTA DI VARIE SCALE DEL MMPI 2 (HS, PD, SC E MA).
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Hs
� ELEVAZIONI SULLA SCALA Hs SONO DATE DA PUNTEGGIO UGU ALE O MAGGIORE DI 65 PUNTI T. LA PROBABILITA’ CHE I DESCRIT TORI ELENCATI QUI DI SEGUITO SIANO APPLICABILI A UNA DAT A PERSONA AUMENTA CON L’AUMENTARE DELL’ELEVAZIONE DELLA SCALA .
DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI:
� ECCESSIVE PREOCCUPAZIONI RIGUARDANTI IL CORPO� SINTOMI SOMATICI� TRATTI DI EGOCENTRISMO � ATTEGGIAMENTO DI SCONFITTA E VISIONE CINICA DELLA V ITA� RARAMENTE PRESENTA ACTING OUT� RARAMENTE INTENDE IMPEGNARSI CON UNA PSICOTERAPIA� RICHIEDE COSTANTE ATTENZIONE� ESPRIME OSTILITA’ IN MANIERA INDIRETTA
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA D
ELEVAZIONI NOTEVOLI NELLA SCALA D SONO DATE DA PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65.
DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI:
� DEPRESSO, INDELICE E DISFORICO� PESSIMISTA SUL FUTURO� MANCANZA DI FIDUCIA IN SE’ STESSO� HA MOLTI DISTURBI SOMATICI� AGITATO, TESO, IRRITABILE
� INCLINE ALLA PREOCCUPAZIONE� RITIRATO E DISTANTE� EVITA COINVOLGIMENTO INTERPERSONALE� PROVA SENSAZIONE DI INUTILITA’ E VOGLIA DI AGIRE� RIFERISCE SCARSA ENERGIA� GENERALMENTE MOTIVATO ALLA TERAPIA
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Hy
� ELEVAZIONI NOTEVOLI SULLA SCALA HyCORRISPONDONO A PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65. LA PROBABILITA’ CHE I DESCRITTORI DI SEGUITO ELENCATI SI POSSANO APPLICARE A UN DATO INDIVIDUO AUMENTA CON L’AUMENTARE DELLE ELEVAZIONI DI SCALA.
� LE ELEVAZIONI DELLA SCALA Hy POSSONO ESSERE PIOENAMENTE COMPRESE ESAMINANDO IL CONTENUTO DEGLI ITEM IN MODO DA CAPIRE QUALI CONTRIBUISCONO ALLA ELEVAZIONE DELLA SCALA. SI UTILIZZANO IN QUAESTO CASO LE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES. ESSE SONO:
� NEGAZIONE DI ANSIA SOCIALE� BISOGNO DI AFFETTO� STANCHEZZA – MALESSERE� DISAGIO SOMATICO� INIBIZIONE AGGRESSIVITA’
DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI:
� REAGISCE ALLO STRESS EVITANDO LE RESPONSABILITA’MEDIANTE LO SVILUPPO DI SINTOMI FISICI
� LAMENTA CEFALEE, ASTENIA, TACHICARDIA
� I SINTOMI SPESSO APPAIONO E SCOMPAIONO IMPROVVISAMENTE� MANCANZA DI INSIGHT SULLE CAUSE DEI SINTOMI� NON ESPRIME OSTILITA’ E RISENTIMENTO IN MANIERA APERTA� MOSTRA SCASA ANSIA, DEPRESSIONE E TENSIONE� PSICOLOGICAMENTE E’ IMMATURO, PUERILE E INFANTILE� SI ASPETTA ATTENZIONE E DOMANDA AFFETTO DAGLI ALTRI
� SOCIALMENTE LOQUACE AMICHECOLE ENTUSIASTA� SUPERFICIALE ED IMMATURO NELLE RELAZIONI INTERPESONALI � PUO’ ESSERE INIZIALMENTE ENTUSIASTA PER QUANTO
RIGUARDA IL TRATTAMENTO E POTREBBE RISPONDERE A CONSIGLI DIRETTI E SUGGERIMENTI
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Pd
� NOTEVOLI ELEVAZIONI DELLA SCALA Pd CORRISPONDONO A U N PUNTEGGIO T UGUALE O SUPERIORE A 65. LA PROBABILITA ’ CHE I DESCRITTORI DI SEGUITO ELENCATI SI POSSANO APPLICAR E A UN DATO INDIVIDUO AUMENTA CON L’AUMENTARE DELLE ELEVAZ IONI DI SCALA.
� LE ELVAZIONI DELLA SCALA Pd POSSONO ESSERE MAGGIORME NTE COMPRESE ESAMINANDO I CONTENUTI DEGLI ITEM RAGGRUPP ATI NELLE SOTTOSCALEW HARRIS E LONGOES. ESSE SONO:
1. CONTRASTI FAMILIARI
2. PROBLEMI CON L’AUTORITA’
3. RITIRO SOCIALE
DESCRITTORI PER I PUNTEGGI ELEVATI:
� COMPORTAMENTO ANTISOCIALE
� RIBELLIONE VERSO FIGURE CHE RAPPRESENTANO L’AUTORIT A’
� RELAZIONI FAMILIARE DISAGIATE
� SCARSA REALIZZAIONE PERSONALE E PROBLEMI SUL LAVORO
� PROBLEMI CONIUGALI O ALTRI TIPI DI RELAZIONI INTERP RESONALE
� COMPORTAMENTO IMPULSIVO
� SCARSA CAPACITA’ DI GIUDIZIO, SI ASSUME MOLTI RISCHI
� MOSTRA DI AVERE MOLTI SENSI DI COLPA VERSO IOL COMP ORTAMENTO NEGATIVO, MA PUO’ FINGERE COLPA E RIMORSO QUANDO SI TROVA IN DIFFICOLTA’
� PROGNOSI NON FAVOREVOLE PER IL CAMBIAMENTO IN TERAP IA
� ASSENZA DI RISPOSTA EMOTIVA PROFONDA
� NON PRESENTA OBBIETTIVI DEFINITI DA SEGUIRE
� SPESSO VANITOSO EDE ESIBIZIONISTA
� PUO’ AGIRE IN MODO AGGRESSIVO
� TENDE AD USARE LE ALTRE PERSONE PER OTTENERE UN VANTAGGIO
� GENERALMENTE PRIVO DI ANSIA INVALIDANTE, DEPRESSION E E SINTOMI PSICOTICI
� VIENE PERCEPITO COME IMMATURO, INFANTILE ED EGOCENT RICO
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Mf
� L’INTERPRETAZIONE DELLE SCALA Mf DIFFERISCE PER SESSO, LIVELLO CULTURALE, STATUS SOCIOECONOMICO E LIVELLI DI ELEVAZIONE. NON E’ UNA SCALA DI SINTOMI E LE ELEVAZIONI RIFLETTONO INTERESSI, VALORI E CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’.
� UOMINI CON UN LIVELLO CULTURALE DI SCUOLA SUPERIORE OTTENGONO SPESSO PUNTEGGI NELL’INTERVALLO COMPRESO FRA 60-65 PUNTI T.
� UOMINI CON UN GRADO DI ISTRUZIONE MINORE DELLE SCUOLE MEDIE TIPICAMENTE RAGGIUNGONO ELEVAZIONI PIU’ BASSE. SONO CONSIDERATI BASSI PUNTEGGI, PER GLI UOMINI, QUELLI INFERIORI A 40 PUNTI T.
� ALTI PUNTEGGI PER GLI UOMINI NELLA SCALA Mf SONO INTERPRETATI COME INDICI DI INTERESSI E COMPORTAMENTI PIU’ STEREOTIPICAMENTE FEMMINILI E NEGAZIONE DI INTERESSI STEREOTIPICAMENTE MASCOLINI. CON ELEVAZIONI PIU’ESTREME GLI UOMINI CHE OTTENGONO UN ALTO PUNTEGGIO POSSONO AVERE CONFLITTI SULLA LORO IDENTITA’ SESSUALE, INSICUREZZA DEI RUOLI MASCHILI, POSSONO ESSERE EFFEMINATI NEL COMPORTAMENTO. COLORO I QUALI OTTENGONO ALTI PUNTEGGI PROBABILMENTE HANNO UNA VARIETA’ DI INTERESSI ARTISTICI ED ESTETICI. POSSONO ESSER VISTI COME PERSONE INTELLIGENTI CHE TENGONO IN GRANDE CONSIDERAZIONE LE QUALITA’ DI TIPO COGNITIVO. POSSONO COMPARIRE ATTEGGIAMENTI REMISSIVI.
� GLI UOMINI CON UN BASSO PUNTEGGIO RISPONDONO AD INTERESSI STEREOTIPICAMENTE MASCOLINI, IPERFOCALIZZANO FORZA, ABILITA’ FISICA E SONO SPESSO PERCEPITI COME “MASCHI”. POSSONO ESSERE VISTI COME INFLESSIBILI, RUDI, GROSSOLANI, O VOLGARI. PUNTEGGI PIU’ BASSI SUGGERISCONO POSSIBILI DUBBI SULLA MASCOLINITA’, LIMITATA ABILIT A’INTELLETTUALE, RISTRETTO CAMPO DI INTERESSIE CAPACITA’DI PROBLEM SOLVING LIMITATE E NON ORIGINALI.
� PUNTEGGI ELEVATI NELLE DONNE SONO PIUTTOSTO INSOLITI E CORRISPONDONO A PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 65. BASSI PUNTEGGI NELLE DONNE SONO DEFINITI QUELLI CHE NON RAGGIUNGONO I 40 PUNTI T. DONNE CON ALTO LIVELLO CULTURALE SPESSO OTTENGONO PUNTEGGI T DI 40 – 50.
� FINO A CHE NON CI SARA’ UNA RICERCA CHE SUPPORTI L’USO DELLA SCALA Mf CON LE DONNE, I PUNTEGGI DOVREBBERO ESSERE INTERPRETATI CON CAUTELA:
� LE DONNE CHE HANNO ALTI PUNTEGGI SULLA SCALA MfDESCRIVONO INTERESSI CHE SONO TIPICAMENTE VISTI COME STEREOTIPICAMENTE MASCHILI.
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Pa
ELEVAZIONI NOTEVOLI NELLA SCALA Pa CORRISPONDONO A PUNTEGGI UGUALI O SUPERIORI A 80 PUNTI T.
LE ELEVAZIONI DELLA SCALA Pa POSSONO ESSERE MAGGIORM ENTE COMPRESE ESAMINANDO COME VI CONTRIBUISCONO I CONTEN UTI DEGLI ITEM RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES. ESSE SONO:
� IDEE PERSECUTORIE
� SUSCETTIBILITA’
� INGENUITA’
DESCRITTORI PER ELEVAZIONI NOTEVOLI:
� SI POSSONO MANIFESTARE COMPORTAMENTI FRANCAMENTE PS ICOTICI E DISTURBI DEL PENSIERO
� PROBABILI IDEE PERSECUTORIEE/O DI GRANDEZZA
� MANIA DI PERSECUZIONE
� TENDE A SENTIRSI SOSPETTOSO E RIMPROVERATO
� TENDE AD ESSERE ARRABBIATO, RISENTITO E NUTRE RANCO RI
� USA LA PROIEZIONE COME DIFESA
DESCRITTORI PER ELEVAZIONI MODERATE (65-80 punti T) :
� PREDISPOSIZIONE PARANOIDE
� IPERSENSIBILITA’ E IPER REATTIVITA’ ALLE AZIONI DEGL I ALTRI
� SENTE CHE LA VITA E’ STATA INGIUSTA
� TENDE A RAZIONALIZZARE E BIASIMARE GLI ALTRI
� MOSTRA SOSPETTOSITA’ E COMPORTAMENTO GUARDINGO
� TENDE AD ESSERE MORALISTA, RIGIDO, OSTILER, RISENTI TO E POLEMICO
� GENERALMENTE LA PROGNOSI PER LA TERAPIA E’ NEGATIVA
� HA DIFFICOLTA’ NELLO STABILIRE UNA RELAZIONE CON IL TERAPEUTA
PUNTEGGI T ESTREMAMENTE BASSI (UGUALE O MINORE DI 35)
QUESTI SOGGETTI POTREBBERO ESSERE COSI’SOSPETTOSI E DIFFIDENTI CHE RISPONDONO EVASIVAMENTE AGLI ITEM DELLA SCALA Pa.
NEI SETTING CLINICI QUESTI BASSI PUNTEGGI ASSOCIATI A UNA CONFIGURAZIONE DIFENSIVA DELLE SCALE DI
VALIDITA’ SUGGERISCONO:
� DISTURBO PSICOTICO
� MANIA DI PERSECUZIONE
� RITIRO SOCIALE
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Pt
LE ELEVAZIONI SULLA SCALA Pt CORRISPONDONO A UN PUNTEGGIO T UGUALE O SUPERIORE A 65. LE PROBABILITA ’CHE I DESCRITTORI ELENCATI QUI DI SEGUITO SI APPLIC ANO AD UN DATO SOGGETTO AUMENTANO CON L’AUMENTARE DELLE ELEVAZIONI DELLA SCALA.
DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI:
� ANSIOSO, TESO, AGITATO, A DISAGIO, PREOCCUPATO E APPRENSIVO� DIFFICILE DA CONOSCERE MA SI PREOCCUPA DELLA PROPRI A POPOLARITA’ E
ACCETTAZIONE� RIFERISCE DISTURBI FISICI� E’ RESISTENTE ALLE TERAPIE � RIMANE IN TERAPIA PIU’ A LUNGO DELLA MAGGIOR PARTE D EI PAZIENTI� FA LENTI MA DURATURI PROGRESSI IN TERAPIA� ECCESSIVAMENTE PERFEZIONISTA E COSCIENZIOSO� MANCA DI FIDUCIA IN SE STESSO, HA GROSSI DUBBI SU DI SE’� HA DIFFICOLTA’ DI CONCENTRAZIONE� TIMIDO, NON INTERAGISCE BENE SOCIALMENTE� SPESSO LIMITATO NELL’AZIONE, MANCA INGEGNOSITA ’ E PROBLEM SOLVING
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Sc
ELEVAZIONI ESTREMAMENTE ALTE SULLA SCALA Sc SI HANNO CON PUNTEGGI T UGUALI O SUPERIORI A 80. ELEVAZIONI NOTEVOLI NELLA SCALA Sc SONO DATE DA PUNTEGGI T DI 70 – 79 INCLUSO. ELEVAZIONI RAGGUARDEVOLI SI HANNO CON UN PUNTEGGIO DI 65 –69 INCLUSO. DIVERSI DESCRITTORI SONO ASSOCIATI CON QUESTI DIVERSI LIVELLI.
L’ELEVAZIONE DELLA SCALA Sc PUO’ ESSERE PIU’CHIARAMENTE COMPRESA ESAMINANDO GLI ITEM RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES CHE SONO:
� PERDITA DI CONTROLLO DELL’IO , MANCANZA DI INIBIZIO NE� ESPERIENZE SENSORIALI BIZZARRE
DESCRITTORI PER PUNTEGGI ESTREMAMENTE ALTI NELLA SCALA Sc:
� COMPORTAMENTO PSICOTICO MANIFESTO
� CONFUSIONE, DISORGANIZZAZIONE E DISORIENTAMENTO
� ATTEGGIAMENTI E PENSIERI INSOLITI, IDEE FISSE, ALLUCINAZIONE
� SCARSA CAPACITA’ DI GIUDIZIO
DESCRITTORI PER PUNTEGGI NOTEVOLI DELLA SCALA Sc (70-79):
� STILE DI VITA SCHIZOIDE
� NON SI SENTE PARTE DEL CONTESTO SOCIALE, SI SENTE ISOLATO, ESTRANIATO ED INCOMPRESO, NON ACCETTATO DALLE ALTRE PERSONE, R ITIRATO, APPARTATO E POCO COMUNICATIVO
� EMOTIVAMENTE INACCESSIBILE
� EVITA DI CONFRONTARSI CON LE PERSONE E CON NUOVE SI TUAZIONI
� TIMIDO, NON COINVOLTO
� INCAPACE DI ESPRIMERE SENTIMENTI, REAGISCE ALLO STR ESS RIFUGIANDOSI NELLA FANTASIA E NEL SOGNO AD OCCHI APERTI
� HA DIFFICOLTA’ NEL SEPARARE LA FANTASIA DALLA REALTA ’
� HA MOLTI DUBBI SU SE STESSO SI SENTE INFERIORE, INCOMPETENTE INSODDISFATTO
� MOSTRA UNA CONSIDEREVOLE PREOCCUPAZIONE DI TIPO SES SUALE E CONFUSIONE NEL RUOLO SESSUALE
� PUO’ PRESENTARE DISTURBI FISICI CRONICI
� SPESSO E’ PERCEPITO COME OSTINATO, IMMATURO, TESTARD O, MALINCONICO
� MOSTRA UNA PROGNOSI SCADENTE PER LA TERAPIA MA PUO’ RIMANERE IN TERAPIA PIU’ A LUNGO DEGLI ALTRI PAZIENTI
� VIVE UNO STATO DI ANSIA GENERALIZZATA
� MANCA DI INFORMAZIONI BASE PER I PROBLEM SOLVING
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Ma
� CI SONO 4 LIVELLI DI ELEVAZIONE NELLA SCALA Ma: PUN TEGGIO MOLTO ELEVATO (PUNTEGGIO T UGUALI O SUPERIORI 75), ELEVATO (PUNTEGGI T DI 65 – 74 INCLUSO), MODERATO (PUNTEGGI T DI 60 – 64 INCLUSO), BASSO (PUNTEGGIO T MAGGIORE DI 35). LE INTERPRETAZIONI VARIANO PER CIASCUNO DI QUESTI LIVE LLI.
� L’ELEVAZIONE DELLA SCALA Ma PUO’ ESSERE MAGGIORMENTE COMPRESA ESAMINANDO IL CONTENUTO DEGLI ITEM COSI’ CO ME SONO STATI RAGGRUPPATI NELLE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES E VEDERE COME QUESTI CONTRIBUISCANO ALLE ELEVAZIONI DI SCALA. LE SOTTOSCALE DI HARRIS E LINGOES SONO:
� ACCELLERAZIONE PSICOMOTORIA
� IPERTROFIA DELL’IO
� AGITAZIONE PSICOMOTORIA
DESCRITTORI PER PUNTEGGI MOLTO ELEVATI DELLA SCALA Ma:
� IPERATTIVO, PUO’ PRESENTARE LINGUAGGIO ACCELLERATO� PUO’ AVERE ALLUCINAZIONI O MANIE DI GRANDEZZA � PUO’ AVERE DISTURBI DELL’UMORE� NON UTILIZZA L’ENERGIA IN MANIERA ADEGUATA, NON POR TA A COMPIMENTO
I PROGETTI� SPESSO HA UN OTTIMISMO IRREALISTICO E NON MOTIVATO � HA ASPIRAZIONI DI GRANDEZZA� ESAGERA LA PROPRIA IMPORTANZA E IL VALORE � INCAPACE DI VEDERE I PROPRI LIMITI� RESISTE ALLE INTERPRETAZIONI IN TERAPIA� E’ PRESENTE ALLE SESSIONI IN TERAPIA IN MODO IRREGOL ARE, PUO’
TERMINARE LA TERAPIA PREMATURAMENTE� PUO’ AVERE EPIOSODI DI AGITAZIONE ED EPIDI PERIODICI DI DEPRESSIONE� SOCIEVOLE ESTROVERSO E AFFABILE� PUO’ PRESENTARE ESPLOSIONI DI AGGRESSIVITA’� HA DIFFICOLTA’ NELL’INIBIRE LA MANIFESTAZIONE DEGLI IMPULSI
DESCRITTORI PER PUNTEGGI ELEVATI DELLA SCALA Ma:
� DIVENTA FACILMENTE ANNOIATO E AGITATO� HA BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE � PUO’ ESSERE IMPULSIVO� PUO’ AVERE EPISODI DI IRRITABILITA’, OSTILITA’ O ESPL OSIONI DI
AGGRESSIVITA’� A VOLTE PUO’ ESSERE ECCESSIVAMENTE OTTIMISTA � PUO’ MANIFESTARE IDEE DI GRANDEZZA AD ESSERE CAPACE DI
VEDERE I PROPRI LIMITI� ESTROVERSO, SOCIEVOLE E AFFIDABILE� SOCIALMENTE MANIPOLATIVO� GENERALMENTE CONSIDERA LA TERAPIA NON NECESSARIA E OPPONE
RESISTENZA ALLE INTERPRETAZIONI IN TREAPIA� VA IRREGOLARMENTE ALLE SESSIONI DI TERAPIA E PUO’ TE RMINARE
LA TERAPIA PREMATURAMENTE
LINEE GUIDA INTERPRETATIVE DELLA SCALA Si
LA SCALA VALUTA UNA DIMENSIONE DI PERSONALITA’BIPOLARE CHE INDICA INTROVERSIONE AL PUNTEGGIO PIU’ALTO ED ESTROVERSIONE AL PIU’ BASSO.LE SOTTOSCALE SONO: Timidezza, Evitamento sociale, Alienazione personale e sociale.
Descrittori per punteggi elevati:
� Socialmente introverso� Sensibile acio’ che gli altri pensano di lui� Ipercontrollato� Serio,affidabile,cauto,conformista� Non disposto a manifestare i propri sentimenti� Tende a preoccuparsi e a sentirsi colpevole facilmente.
Weschler AdultIntelligence Scale-Revised
WAIS - R
INTELLIGENZA
Costrutto:
multidimensionale multideterminato
E’:
• una COMPETENZA GENERALE
• una CAPACITA’ GLOBALE
• una FUNZIONE dell’intera PERSONALITA’
• SENSIBILE A DIVERSI FATTORI.
TEST D’INTELLIGENZA
Strumenti psicometrici costituiti da
VALUTANO LE ABILITA’ COGNITIVE DI UN SOGGETTO
domande compiti standardizzati
L’intelligenza può essere misurata in 2 modi:1. Proponendo molteplici prove (Weschler)2. Proponendo prove uniformi , per valutare un fattore
“g” che rappresenta le abilità generali del soggetto. Il fattore “g” è il 1° fattore che satura la maggior parte della varianza di ciascun subtest.
SCALE DI INTELLIGENZA
BINET-SIMON (1905)
Nata in Francia per rispondere ad un problema pedagogico : differenziare i bambini intellettualmente capaci da quelli che non lo erano. Alla base di tale scala c’è� il principio di SVILUPPO e MATURAZIONE
� il principio che sostiene che l’intelligenza non può essere ridotta ad una delle sue funzioni o facoltà
�REVISIONE DI TERMAN-MERRIL (1937)
L’ETA’ MENTALE
E’ un concetto fondamentale specialmente se si lavora nell’ambito dell’età evolutiva. E’ definita dal livello di riuscita del soggetto ai test
Per calcolare l’età mentale si deve presupporre che essa corrisponda all’età intellettuale
L’età mentale è la chiave per la quantificazione dell’INTELLIGENZA
L’età mentale si calcola sommando all’età base, i mesi guadagnati rispondendo alle prove dei livelli successivi della Terman-Merril.
Il Q. I. DI STERN
Stern propose un metodo per calcolare il QUOZIENTE INTELLETTIVO
(Q.I.) considerando età mentale ed età cronologica
Q.I. = Q.I. = etetàà mentale / etmentale / etàà reale x 100reale x 100SOGGETTO A : Età cronologica= 7 Età mentale = 6Q.I.= 6/7 x 100= 85,7
SOGGETTO B : Età cronologica= 12Età mentale = 10Q.I.= 10/12 x 100= 83,3
Il Q.I. nella norma per definizione dovrebbe essere pari a : 100
IL Q.I. DI WESCHLER
1. La scala è composta da prove che richiedono attitudini diverse che per varietà e complessità ci forniscono la stima dell’efficienza globale (Fattore “g”) del soggetto
2. Diverse prove che si susseguono con complessità crescente3. Tiene in considerazione un criterio di dispersione che permette
di situare un soggetto all’interno di un gruppo di soggetti della stessa età cronologica
Propose un nuovo tipo di Q.I. che si basa sulla concezione di intelligenza e su principi metodologici diversi dai precedenti:
Il concetto di Q.I è stato ripreso abbandonando il concetto di etàmentale e riconcepito come scala standardizzata con MEDIA = 100 DEVIAZIONE STANDARD = 15
WESCHLER-BELLEVUE FORMA I(Weschler, 1939)
WESCHLER-BELLEVUE FORMA II(Weschler, 1946)
WISHWeschler Intelligence
Scale for Children(Weschler, 1949)
WAISWeschler Adult
Intelligence Scale(Weschler, 1955)
WPPSIWeschler preschooland Primary Scale
of Intelligence(Weschler, 1967)
WPPSI-RWeschler preschool
and Primary Scaleof Intelligence-Revised
(Weschler, 1989)
WAIS-RWeschler Adult
Intelligence Scale-Revised(Weschler, 1997)
WISH-RWeschler Intelligence
Scale for Children- Revised(Weschler, 1974)
WAIS-RWESCHLER ADULT INTELLIGENCE SCALE
6 VERBALI COMPOSTA DA
11 SUBTEST 5 DI PERFORMANCE
POSSONO ESSERE ENTRAMBISOMMINISTRATI DA SOLI
QI VERBALE
PER DARE QI DI PERFORMANCE
QI TOTALE
WAIS-R
SCALA VERBALE
∗ Informazione∗ Memoria di cifre∗ Vocabolario∗ Ragionamento
aritmetico∗ Comprensione∗ Analogie
SCALA DI PERFORMANCE
∗ Completamento di figure
∗ Riordinamento ed organizzazione di storie figurate
∗ Ricostruzione di oggetti o figure
∗ Associazione di simboli a numeri o simbolinumerici
∗ Disegno con cubi
INFORMAZIONEINFORMAZIONE
Il soggetto viene invitato a rispondere a 29 quesiti di carattere culturale generaleEs: dove sorge il sole?Si deve iniziare dal 5 item. Se il soggetto risponde correttamente agli item 5 e 6 si deve assegnare il punteggio pieno anche agli item precedenti . Se uno dei 2 item 5 e 6 ottengono risposte sbagliate si procede somministrando gli item 1,2,3 e 4. La prova deve essere interrotta
se il soggetto compie 5 errori consecutiviRISPOSTA CORRETTA = 1 punto
PUNTEGGIO MAX = 29 punti
COMPLETAMENTO DI COMPLETAMENTO DI FIGUREFIGURE
Il soggetto viene invitato ad indicare una parte mancante dalla figura presentata dall’esaminatore.
Le figure proposte sono 20.
Si inizia dall’item 1. Se il soggetto compie errori negli item 1 e 2 l’esaminatore deve intervenire fornendo degli aiuti.Il soggetto ha 20 secondi di tempo per rispondere ad ogni item. Dopo 5 insuccessi è prevista la sospensione della prova.
RISPOSTA CORRETTA = 1 punto
PUNTEGGIO MAX = 20 punti
MEMORIA DI CIFREMEMORIA DI CIFRE
Il soggetto deve ripetere una serie di cifre elencate all’esaminatore in modo diretto o inversoEs: 5-8-2 ���� 5,8,2 (ripetizione diretta)
5-8-2 ���� 2,8,5 (ripetizione inversa)
Si procede iniziando dall’item 1 della ripetizione diretta. E’ necessario somministrare entrambe le prove per ciascun item. Se il soggetto compie errori in entrambe le prove di un item si deve sospendere la prova. Anche per la ripetizione inversa si deve seguire lo stesso criterio
RISPOSTA CORRETTA = 1 - 2 punti
PUNTEGGIO MAX = 14 punti alla ripetizione diretta
14 punti alla ripetizione inversa
1, 2 .. 1, 2 .. 1, 2 .. 1, 2 ..
RIORDINAMENTO DI RIORDINAMENTO DI STORIE FIGURATESTORIE FIGURATE
Il soggetto deve riordinare alcune vignette seguendo una sequenza logica per costruire una storia con senso compiuto
N.B. PROVA A TEMPO!
Iniziare con l’item 1. Presentare il 2 tentativo se il primo è sbagliato.
E’ importante prendere il tempo impiegato per l’esecuzione di ogni item.
La prova deve essere interrotta dopo 4 insuccessi consecutivi.
RISPOSTA CORRETTA = 1-2 punti
PUNTEGGIO MAX = 20 punti
VOCABOLARIO (1)VOCABOLARIO (1)
Il soggetto viene invitato ad assegnare il significato a 35 vocaboli. ES: che cosa significa inverno?Si inizia con l’item 4. Se il soggetto risponde correttamente sino all’item 8 si assegna il punteggio pieno anche agli item precedenti (1-3). Se uno qualsiasi degli item da 4 a 8 ha ottenuto punteggio o somministrare gli item da 1 a 3. La prova deve essere interrotta dopo 5 insuccessi consecutivi.
RISPOSTA CORRETTA = 1-2 punti
PUNTEGGIO MAX = 70 punti
VOCABOLARIO (2)VOCABOLARIO (2)
RISPOSTE possibili1. SOSTITUZIONE
Il vocabolo può essere sostituito da un termine simile.Es: letto����giaciglio
2. DEFINIZIONE PER SINTESI
E’ concesso di fornire una spiegazione del vocabolo.Es: letto����mobile per stendersi e riposare
3. DESCRIZIONEIl soggetto può fornire alcuni tratti essenziali che caratterizzanoil vocabolo.Es: letto����ha un materasso, delle coperte….
4. CLASSIFICAZIONE
Il vocabolo viene definito fornendo la categoria semantica a cui appartiene. Es: letto���� elemento del mobilio
VOCABOLARIO (3)VOCABOLARIO (3)
5. ESEMPLIFICAZIONEIl soggetto può spiegare il significato, specialmente di verbi, Con azioni, relazioni casuali.Es: riparare ���� far sì che torni come nuovo
6. UTILIZZAZIONE DEL VOCABOLO IMMODIFICATOIl vocabolo viene utilizzato senza modificarlo formando un esempio o evocandolo in un sintagma.Es: riparare����quando un oggetto è rotto lo si ripara
domestico���� animale domestico
7. TRASFORMAZIONE GRAMMATICALE DEL VOCABOLO
Es: tu puoi riparare la macchina così funziona ancora.
DISEGNO CON CUBI DISEGNO CON CUBI COLORATICOLORATI
Iniziare dall’item 1 (mostrando solo il modello costruito dall’esaminatore). Presentare il secondo tentativo se il primo viene fallito. Somministrare l’item 2 , iniziando con la dimostrazione dal 2 tentativo se il primo viene fallito. Prendere il tempo di esecuzione di ogni item. Interrompere la prova dopo 3 tentativi sbagliati.RISPOSTA CORRETTA = 1-2, 3-4 punti
PUNTEGGIO MAX = 51 punti
Il soggetto deve Costruire (con cubi colorati) 9 modelli.
N.B. PROVA A TEMPO!
Prevede punti supplementari per rapidità e precisione.
RAGIONAMENTO RAGIONAMENTO ARITMETICOARITMETICO
Il soggetto viene invitato a risolvere 14 problemi presentati dall’esaminatore.
N.B. PROVA A TEMPO!
Si inizia con la somministrazione dell’item 3. Se il soggetto risponde correttamente all’item 3 e 4 si assegna il pieno punteggio anche a quelli precedenti. Se il soggetto fornisce risposte errate si dovrà somministrare l’item 1 ed il 2. Prevede punti supplementari per rapiditàdall’item 10 al 14. La prova è sospesa se si osservano 4 insuccessi consecutivi.
RISPOSTA CORRETTA = 1 punto
PUNTEGGIO MAX = 19 punti
RICOSTRUZIONERICOSTRUZIONE DI OGGETTIDI OGGETTI
Il soggetto è invitato a ricostruire un manichino, un profilo, una mano ed un elefante a partire da singoli pezzi.
N.B. PROVA A TEMPO!
Prevede punti supplementari per rapidità
RISPOSTA CORRETTA = 5, 9,7,8 punti
PUNTEGGIO MAX = 41 punti
Si deve iniziare la prova con l’item 1 e somministrare tutti gli item.
COMPRENSIONECOMPRENSIONE
Il soggetto è invitato a rispondere a 16 domande che richiedono un giudizio.
Es: perché si lavano i vestiti?
Si deve iniziare la prova con l’item 1.
Se il soggetto non è in grado di fornire la risposta si deve fornire un’ aiuto.
Si interrompe dopo 4 insuccessi consecutivi.
RISPOSTA CORRETTA = 1-2 punti
PUNTEGGIO MAX = 32 punti
ASSOCIAZIONE DI ASSOCIAZIONE DI SIMBOLI A NUMERISIMBOLI A NUMERI
Si chiede al soggetto di associare ad una serie di numeri una serie di simboli secondo uno schema riportato nell’apposita scheda.
N.B. PROVA A TEMPO!Si deve avvertire il soggetto di completare quanti più item possibile in 90 secondi.
RISPOSTA CORRETTA =1 puntoPUNTEGGIO MAX = 93 punti
ANALOGIEANALOGIE
Il soggetto deve mettere in relazione 14 copie di vocaboli.Es: in che cosa sono simili arancia e banana?
RISPOSTA CORRETTA = 1, 2 punti
PUNTEGGIO MAX = 28 punti
Iniziare dall’item 1 . Fornire aiuto se il tentativo se il primo viene fallito. Interrompere la prova dopo 4 tentativi sbagliati.
PUNTI AGGIUNTIVI PER LA RAPIDITA’ DI ESECUZIONE
1 o 2 punti al punteggio pieno per un’esecuzione esatta, se la soluzione è trovata velocemente
N.B. Aggiungere questi punti serve ad accrescere la variabilità del punteggio del test e ad assumere le sue affidabilità
SOMMINISTRAZIONE
Soggetti dai 16 ai 74 anni
Luogo ben illuminato, adeguatamente ventilato e privo di rumori e distrazioni
Il tempo di esecuzione va dai 60 ai 90 minuti. (E’ preferibile una sola seduta)
Rapporto tra esaminato ed esaminatore:- dare chiarimenti generali- incoraggiare gli sforzi fatti- rassicurarli
CHI?
DOVE?
QUANDO?
COME?
REGOLE PER INIZIARE EDINTERROMPERE IL TEST
Gli item sono stati sistemati in un ordine approssimativo di difficoltà ricavato dai dati
preliminari
LA SOMMINISTRAZIONE DELLA WAIS E’INDICATA:
� Per valutare le capacità cognitive del paziente. Ad esempio, nel caso di un paziente con disturbo delirante ad andamento cronico,al fine di impostare un trattamento di tipo riabilitativo o psicoterapeutico “supportivo”, può essere di fondamentale importanza non solo quantificare le risorse cognitive a disposizione, ma anche evidenziarne i punti di forza e quelli didebolezza.
� Per misurare la capacità di affrontare le situazioni ansiogene e la tolleranza della frustrazione.
� Per inferire quanto un disturbo psichiatrico incida su alcune competenze di tipo cognitivo che il paziente aveva precedentemente.
� Per rilevare la comparsa di disturbi di pensiero, non tanto comedisturbi formali, ma come fallimenti nell’elaborazione dell’informazione.
� Per rilevare eventuali deficit cognitivi dopo lesione cerebrale,unitamente ad una batteria neuropsicologica specifica e ad una valutazione emotiva del paziente.
LA SOMMINISTRAZIONE DELLA WAIS E’CONTROINDICATA:
� Quando non si è strutturata una sufficiente alleanza diagnostica con il paziente, per cui si rischia di essere dei persecutori o essere estremamente intrusivi.
� Quando l’ansia da esame è talmente elevata da impedire un corretto rilevamento del funzionamento del paziente.
� Quando il paziente sta assumendo farmaci e presenta un rallentamento psicomotorio, per cui tutte le prove a cronometro sono inattendibili.
� Quando il paziente è confuso o delirante o allucinato, a meno che questa non sia una situazione cronica e si vogliano valutare le potenzialità residue.
� Quando il paziente presenta un deficit fisico (visivo, uditivo, motorio).
� Quando si vogliono unicamente indagare le funzioni cognitive delpaziente. Se manca una valutazione del funzionamento emotivo e affettivo dello stesso.
Q.I.
Q.I. Totale Rendimento generale del soggetto del test. E’ un indicatore attendibile
del rendimento complessivo del soggetto. Ha scarso significato
diagnostico
Q.I. Verbale è maggiore del Q.I. di performancenei pazienti con patologie organica
cerebrale, negli psicotici e nevrotici
Q.I. di Performance i soggetti più giovani ottengono risultati migliori
QUOZIENTE INTELLETTIVO (Q.I.)
Nell’adulto definisce il livello d’intelligenza attraverso il confronto dell’esecuzione delle
scale WAIS-R di un individuo di una certa etàcon il punteggio medio ottenuto dai membri del
suo gruppo di età.
DIFFERENZE TRA I PUNTEGGI PONDERATI
Quando una scala offre punteggi relativi ad undici subtest è ovvio che sorge il problema del significato delle differenze tra punteggi.
Il metodo per determinare se la differenza tra due punteggi ponderati è significativa ad un certo livello di fiducia, richiede il calcolo dell ’Esm della differenza tra i due punteggi.
Una differenza significativa al livello di fiducia del 15% indica che ci sono 85 probabilità su 100 che essa rappresenti una reale differenza di abilità nei due subtest.
ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DEI PUNTI PONDERATI PER ETA’ E DEI QI
Dopo aver attribuito il punteggio a ciascun item dei subtest, l’esaminatore deve seguire certe procedure per determinare i punti grezzi, i punti ponderati,i punti ponderati per età (e relativi ranghi percentili) e i QI del soggetto.
Sebbene si tratti di passaggi semplici, gli errori in questa fase possono causare gravi conseguenze; per questa ragione le procedure devono essere eseguite con precisione e controllate con attenzione
CONVERSIONE DEI PUNTI GREZZI IN PUNTI PONDERATI e PUNTI PONDERATI PER ETA’
Dopo aver trascritto i punti grezzi sul frontespizio della scheda di notazione, questi devono essere trasformati in punti ponderati utilizzando la tavola di conversione punti grezzi/punti ponderati che si trova sulla sinistra della tabella riassuntiva e successivamente in punteggi ponderati per età (vedi contributo alla taratura italiana).
I punti ponderati si basano sul gruppo di riferimento (che è 20-34 anni per il campione U.S.A. e 19-34 per il campione italiano) e si devono usare per tutti i soggetti indipendentemente dall’etàe servono per determinare il QI. I punti ponderati per etàservono per calcolare il Rango Percentile.
CASO CLINICO
� Soggetto: maschio, 33anni, celibe, licenza media inferiore, lavora come calzolaio.
� Anamnesi: trauma cranio encefalico da incidente stradale con stato di coma. Ripresa dello stato di coscienza da circa 10 giorni con rapido recupero delle funzioni motorie.
� Richiesta: valutazione funzioni cognitive per costruzione progetto riabilitativo individuale.
Schema riassuntivo
Subtest verbali p. p. p.
grezzo ponder. Pond.etàInformazione 13 7 6Memoria cifre 10 6 6Vocabolario 42 7 6Rag. Arit. 11 10 9Comprensione 25 13 13Analogie 17 8 8Punteggio verbale 51
Schema riassuntivo
Subtest p. p. p.di performance grezzo ponder. Ponder.
Per etàCompletameto fig. 20 17 18Riordin. Storie fig.b 18 14 13Disegno cubi 40 12 12Ricostr. oggetti 33 11 11Assoc. Simboli-n° 35 4 4
Punt. di performance 58
Schema riassuntivo
somme puntipond. QI
Verbale 51 88Performance 58 111Totale 109 98
Per passare dalla somma dei punteggi ponderati ai punteggi di Q.I., esistono tabelle apposite, suddivise in base all’età dei soggetti.
RISULTATI
La funzionalità cognitiva globale risulta nella norma:alla scala di livello Wais-R il paziente ha infatti ottenuto un punteggio totale che si colloca nella media, in presenza di una significativa asimmetria tra prove verbali e prove di performance.
Dal punto di vista qualitativo le conoscenze culturali residue risultano insufficienti, le capacità di ragionamento verbale analogico sono ai limiti inferiori della norma, le capacità di ragionamento logico (“comprensione”) sono buone così come il ragionamento aritmetico.Alle prove di performance le capacitàlogico-operative, di organizzazione sequenziale, nel maneggiare relazioni spaziali e prassico-costruttive sono buone; le prestazioni fornite al subtest “associazione s/n” sono deficitarie ed indicative di un rallentamento visuo-motorio.
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