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D opo un anno di silenzio, torna Alt!
Tocca a noi! Abbiamo rotto gli
indugi e superato le non poche difficoltà
dovute, soprattutto, alla complessità di
coordinamento tra i diversi segmenti
scolastici del nostro Istituto, dislocati in
vari Comuni, anche lontani fra loro, per
non rinunciare all’opportunità formativa
che può offrire la produzione di un gior-
nale. L’obiettivo principale resta quello
di favorire, stimolare e potenziare il pia-
cere della lettura e l’utilizzo creativo
della comunicazione verbale e scritta, in
armonia con l’essenza del Progetto
d’Istituto “Lego ergo sum”. Nelle pros-
sime pagine, leggerete di noi, delle no-
stre esperienze scolastiche, delle attività
svolte e da svolgere: una vetrina della
realtà scolastica che viviamo, per mo-
strare l’impegno, la creatività, la voglia
di fare. A corredo degli articoli, tante
immagini fotografiche per illustrarli al
meglio. Alt! Tocca a noi! è il risultato di
un bel lavoro di squadra che favorisce la
partecipazione responsabile di noi alun-
ni alla vita della scuola, come espressio-
ne di appartenenza ad una comunità sco-
lastica impegnata a crescere fino a di-
ventare un traino per l’intera collettività.
Ognuno si sente libero di raccontare e di
raccontarsi, di cimentarsi nelle varie e-
spressioni che connotano la propria per-
sonalità: questo il senso dell’esperienza
“giornalistica” appena ripresa, a cui de-
dichiamo le nostre energie affinché pos-
sa migliorare sempre più.
La redazione di Alt! Tocca a noi! Primaria: Matteo Mezzina, Ludovica
Moffa, Cesare Palmieri, Pamela Passarel-
li, Erica Persichilli, Noemi Romano
Secondaria di Primo Grado: Monica Cri-
stofano, Chiara Moffa, Daniela Porzio,
Josefine Vassalotti, Pietro Testa
Sommario:
I terremoti Pag. 2
Dal mare un’ondata di sogni e speranze Pag. 4
Riflessioni sul Medioevo Pag. 5
Noi e … la storia Pag. 6
Poeti in erba Pag. 8
Christmas Pag. 10
Noi e l’Arte Pag. 11
Focus...le nostre attività Pag. 12
Anne Frank, una vita attuale Pag. 14
Riflessioni sul Natale Pag. 15
Dicembre 2016
DAL MARE UN’ONDATA DI SOGNI E SPERANZE
Nel 2016 sono sbarcate in Italia mi-
gliaia di persone, in fuga da guerre,
persecuzioni e povertà estrema. Tra
queste, tanti bambini come noi … in
cerca di serenità e pace.
Continua a pag. 4
I TERREMOTI HANNO CAMBIATO LA FISIONOMIA
L’Italia è un paese ad elevata sismicità. A ricor-
darlo sono i numerosi terremoti registrati
nell’ultimo secolo, ma non solo. Tutta la storia
dello stivale è intrisa di eventi sismici ad elevata
pericolosità. In Italia almeno 24 milioni di per-
sone vivono in zone ad elevato rischio sismico.
Continua a pag. 2
UNA FINESTRA SUL MONDO
ISERNIA
Pagina 2 Alt! Tocca a noi
Continua da pag. 1
Dall’Irpinia all’Aquila, nel
dopoguerra l’Italia è stata la
nazione europea più colpita
dagli eventi sismici. In 2.500
anni, l’Italia è stata interessa-
ta da oltre 30mila terremo-
ti di media e forte intensità
(superiore al quinto grado
della scala Mercalli) e da cir-
ca 560 eventi sismici
d’intensità uguale o superiore
all’ottavo grado della scala Mer-
calli.
Negli ultimi cinquant’anni, se-
condo i dati della Protezione ci-
vile, i danni economici causati
dagli eventi sismici sono stati
valutati in circa 80 miliardi di
euro, a cui si aggiungono i danni
al patrimonio storico e artistico.
L’ITALIA È UN PAESE AD ELEVATA SISMICITÀ
COS'È UN TERREMOTO
In geofisica i terremoti, detti anche sismi o scosse tulluriche, so-
no vibrazioni o assestamenti improvvisi della crosta terrestre,
provocati dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa
nel sottosuolo. Questo spostamento, provocato da forze tettoni-
che che agiscono all'interno della crosta terrestre, libera energia
in una zona interna della terra detta ipocentro, localizzato sopra
fratture preesistenti della crosta dette faglie. Con la “rottura” del-
la massa rocciosa si generano una serie di onde elastiche dette
onde sismiche. Queste onde si espandono in tutte le direzioni
dando origine al terremoto. Il punto in cui noi avvertiamo il terre-
moto con maggiore intensità è il punto posto sulla superficie ter-
restre sulla verticale dell'ipocentro ed è chiamato epicentro. Qua-
si tutti i terremoti che avvengono sulla superficie terrestre sono
concentrati in zone ben identificabili, cioè al confine di due plac-
che tettoniche dove il contatto è costituito da faglie: qui è dove
le placche si muovono più o meno lentamente sfregando le une
rispetto alle altre, generando i terremoti d'interplacca.
Ogni giorno sul pianeta Terra si verificano migliaia di terremoti,
ma solo qualche decina sono percepiti dalla popolazione perché
la maggior parte di questi non causano danni e durano molto me-
no di 30 secondi. Alcuni terremoti sono preceduti da sciami si-
smici (foreshocks) più o meno lunghi e intensi, caratterizzati da
più terremoti ripetuti nel tempo, altri invece si manifestano im-
provvisamente con una o più scosse principali (main shock); al-
tra forma sono le sequenze sismiche, caratterizzate ciascuna da
più terremoti sprigionati in successione ravvicinata. I terremoti di
maggiore magnitudo sono accompagnati da eventi secondari che
seguono la scossa principale e si definiscono repliche.
Pagina 3 Volume 1, Numero 1
SCALA MERCALLI
La scala Mercalli è una scala di valutazione dell'intensità di un terremoto eseguita osservando gli effetti che
esso produce sulla superficie terrestre su persone e cose. Questa valutazione non richiede l'utilizzo di stru-
menti di misurazione. I valori di questa scala sono scritti con numeri romani e vanno da I a XII.
I GRADI DELLA SCALA MERCALLI
La scala Mercalli trae origine dalla scala Rossi-Forel, composta da 10 gradi. Venne riveduta e aggiornata
nel 1883 e nel 1902 da Giuseppe Mercalli, sismologo e vulcanologo famosos in tutto il mondo, che la e-
spose alla comunità scientifica. Nel 1902 la Scala Mercalli da 10 gradi venne espansa a 12 gradi dal fisico
italiano Adolfo Cancani. Essa fu in seguito completamente riscritta dal geofisico tedesco August Heinrich
Sieberg e divenne nota come scala Mercalli-Cancani-Sieberg, abbreviata con MCS.
SCALA RICHTER A differenza della scala Mercalli, che valuta l'intensità del sisma basandosi sui danni generati dal terremoto
e su valutazioni soggettive, la magnitudo Richter tende a quantificare l'energia sprigionata dal fenomeno
sismico su base puramente strumentale.
Sviluppata nel 1935 da Charles Richter in collaborazione con Beno Gutenberg, per essere usata in una par-
ticolare area della California e solo su sismogrammi registrati da un particolare modello di sismografo,
quello a torsione di Wood-Anderson.
Giulia Magri, Aurora Di Criscio e Pietro Testa
Classe III A - Scuola Secondaria di 1° grado - Campodipietra
GRADI SI PRESENTA EFFETTI
I Impercettibile Scosse avvertibili solo dai sismografi
II Molto leggera Piccole oscillazioni dei lampadari
III Leggera Scosse leggere percepite dall'uomo
IV Moderata Scosse medie, oscillano gli oggetti
V Piuttosto forte Scosse forti, cadono gli oggetti
VI Forte Scosse molto forti, lesioni murate
VII Molto forte Scosse fortissime, crollano camini...
VIII Rovinosa Crollano campanili e statue
IX Distruttiva Devastazioni di notevole entità
X Completamente distruttiva Crollo di ponti e fratture nel suolo
XI Catastrofica Rotaie piegate e divelte
XII Apocalittica Crollano completamente gli edifici
Nel 2016 sono
sbarcate in Italia migliaia di
persone, in fuga da guerre, per-
secuzioni e povertà estre-
ma. Tra queste, tanti bambini
come noi…in cerca di serenità e
pace.
In questo primo quadrimestre,
noi bambini della classe quinta
della Scuola primaria di Jelsi,
insieme alle altre classi del ples-
so e alle nostre maestre,
(Daniela, Gianna, Maria, Ma-
riella, Marina, Miriam, Rita,
Rosalba, Rossella, Stephanie e
Vittoria), abbiamo affrontato un
tema importante e che ci riguar-
da molto da vicino, quello degli
immigrati che arrivano sulle co-
ste italiane, in cerca di un rifu-
gio sicuro e di una vita migliore,
e che sono arrivati fino al nostro
piccolo paese.
Dalle ricerche effettuate, abbia-
mo appreso che tra di loro ci
sono tanti bambini come noi,
carichi di speranze, che rischia-
no la vita sui barconi, sperando
di arrivare in una terra senza
guerra e senza fame, dove poter
realizzare i loro sogni.
A Jelsi ospitiamo i migranti nei
centri di accoglienza; ormai ci
siamo abituati alla loro presen-
za, anche se noi bambini a volte
li guardiamo con un po’ di diffi-
denza, ed anche loro si sono ben
integrati nella nostra società.
Il 4 novembre, in piazza, alla
commemorazione dei caduti a
cui abbiamo partecipato, hanno
preso la parola questi ragazzi ed
hanno voluto ricordare, tra le lacri-
me e la commozione, che nei loro
paesi di provenienza le proprie fa-
miglie, gli amici, ancora stanno
lottando per sopravvivere alla
guerra e che loro si ritengono for-
tunati ad avere avuto un’altra pos-
sibilità e ad essere scampati alla
morte.
Per noi è stato molto toccante a-
scoltare quei discorsi e quelle testi-
monianze, anche perché spesso ci
lasciamo prendere dai pregiudizi e
abbiamo paura di aprire la mente e
il cuore a questa gente che soffre e
che ha bisogno di amore e com-
prensione.
Forse più spesso si dovrebbero cre-
are dei momenti di ascolto, per co-
noscere e per conoscersi, per-
ché solo attraverso la conoscenza e
la reciproca immedesimazione si
costruisce una comuni-
tà accogliente e solidale. Dobbia-
mo vincere la paura di ciò che non
conosciamo. E quale luogo miglio-
re se non la scuola per affrontare
questi temi?
La scuola è l’ambiente in cui si
acquisiscono i valori che ci accom-
pagneranno per tutta la vita; per
questo le maestre ci hanno coin-
volto nel progetto intitolato “Un
Natale da a…mare”, il quale ci ha
dato l’opportunità di affrontare
meglio questo tema e di maturare
sentimenti e opinioni personali,
fondate sulla conoscenza e sulla
riflessione.
Nell’ambito del progetto, stiamo
costruendo un “presepe tutto spe-
ciale”, in cui, al posto della tradi-
zionale capanna, ad ospitare la Sa-
cra Famiglia c’è una barca in mez-
zo al mare, mentre al posto della
cometa abbiamo messo un
bell’elicottero dei vigili del fuoco.
Questo presepe per noi assume un
significato profondo: come Gesù
di Nazareth era un forestiero a
Betlemme, così anche i migranti
giungono da noi come forestieri in
cerca di un rifugio e noi dobbiamo
accoglierli e salvarli…per essere
accolti e salvati da Gesù.
Così il Natale diventa la festa
dell’accoglienza per eccellenza.
Inoltre, abbiamo studiato un co-
pione ad hoc, che insceneremo
prima delle vacanze, il quale mette
in risalto i pensieri, i sogni e le
riflessioni dei bambini che fuggo-
no dalla guerra, per poi confron-
tarli con quelli dei bambini italiani
che accolgono i loro coetanei con
spontaneità e semplicità, superan-
do le paure e i pregiudizi che facil-
mente le altre culture generano…
facendo presagire la possibilità di
avere un mondo migliore, in cui
siamo tutti fratelli.
Cogliamo l’occasione per augurar-
vi un Buon Natale! Che possa a-
prire le porte ad un Anno Nuovo
migliore per tutti!
Classe 5^
Primaria di
Jelsi
DAL MARE UN’ONDATA DI SOGNI E SPERANZE
“UN NATALE DA A…MARE”
Alt! Tocca a noi
da pag. 1
Pagina 4
Pagina 5
RIFLESSIONI SUL MEDIOEVO
per riscaldarsi.
LE BOTTEGHE
Nelle città fre-
quentemente si
tenevano i mer-
cati. Le botteghe
varie e ben strut-
turate costituiva-
no l'elemento predominante della
società medievale. Era meglio non
entrare nelle taverne soprattutto
quando vi restavano a dormire u-
briaconi e uomini malconci. Qui,
infatti, si giocava a dadi e scoppia-
vano risse.
LE FARMACIE
In quel tempo le
farmacie avevano
un ruolo impor-
tante perché gli
uomini del Me-
dioevo erano sog-
getti a malattie
piuttosto pericolo-
se a causa della scarsità di igiene. I
farmaci erano composti principal-
mente da erbe, fiori e piante.
I MONACI
Nel Medioevo la
Chiesa aveva raf-
forzato il suo po-
tere e costituiva
l'istituzione fonda-
mentale. I monaci
erano figure di prestigio e deposi-
tari della cultura. La loro vita si
svolgeva nei monasteri, veri propri
centri economici e culturali. Tra
questi ricordiamo l'abbazia di
Montecassino che ancora oggi cu-
stodisce preziosi manoscritti anti-
chi.
L' ISTRUZIONE
L' istruzione era
riservata al clero
e ai ragazzi ric-
chi. Le ragazze
non studiavano, ma aiutavano le
madri nelle faccende domestiche.
LE TORTURE
Le torture ve-
nivano esegui-
te in pubblico:
lo schiaccia
testa, il banco
di stiramento,
lo sventramento con quattro caval-
li.
A TAVOLA
Anche a tavola
vigeva la suddi-
visione in classi
sociali e il gala-
teo era molto
diverso da quel-
lo odierno...
I nobili mangiavano senza posate,
si beveva dallo stesso boccale, gli
ossi rosicchiati venivano gettati
sotto il tavolo, le fette di pane so-
stituivano i piatti. Alla fine del
banchetto passavano i paggi che
portavano un po' d'acqua e camo-
milla per lavare le mani.
LE INVENZIONI Le innovazioni
furono tante. Le
più importanti:
lo zero importato
dagli arabi, il
primo orologio
meccanico, i bot-
toni, la polvere
da sparo, gli
scacchi, le carte
da gioco, gli
occhiali, i cas-
setti, la bussola,
le stoviglie, l'anestesia (in forma
rudimentale), la carta e i mulini
utilizzati soprattutto nelle industrie
tessili.
Marta e Chiara Maritato 2^ B
Sec. di 1° Grado Campodipietra
Il Medioevo fu visto a lungo
come un periodo di declino, di
barbarie, un secolo oscuro, cari-
co di superstizioni e paure. Un
giudizio fortemente negativo da
cui si salvarono soltanto il pen-
siero cristiano e le figure di al-
cuni grandi imperatori e santi.
Con il passare del tempo, però,
le idee cambiarono, il Medioevo
venne rivalutato e considerato
un momento importante in cui
nacquero le nazioni europee.
Il medioevo era un mondo va-
rio, colmo di risorse e straor-
dinariamente organizzato
LE ARMI
Le guerre si
svolgevano con
spade, archi e
un nuovo stru-
mento chiamato
balestra; per la fabbricazione
delle armi si utilizzavano legno
e ferro, molto costoso all'epo-
ca...
LE ABITAZIONI DEI
POVERI E DEI RICCHI
Le abitazioni
medievali ov-
viamente non
erano fornite
di elettricità e
raramente si utilizzavano le can-
dele, perché costose. Le case dei
più disagiati erano davvero mi-
sere. Non c'erano né l'acqua né i
servizi igienici: l'acqua si dove-
va andare a prendere dai pozzi,
le feci venivano getta-
te dalla finestra. Materassi e cu-
scini erano di paglia, si dormiva
tutti nello stesso letto.
Le abitazioni dei ricchi, invece,
erano case-torri fortificate. Le
camere da letto fornite di letti a
baldacchino per mantenere il
calore e di giganteschi camini
Garibaldi è uno degli Italiani
più noti nel mondo. Noi alunni
di terza Me-
dia, che lo
abbiamo stu-
diato in sto-
ria, ricono-
sciamo in lui
la grandezza
di un eroe
nazionale, di
soldato al
quale più che a ogni altro si de-
ve l’Unità d’Italia. Noto anche
con l’appellativo di “Eroe dei
due mondi” per le sue imprese
militari compiute sia in Europa
che in America Meridionale.
La storiografia più recente ci
consegna la figura di un perso-
naggio storico dal carattere a-
mabile e affascinante, di traspa-
rente onestà, a cui si ubbidiva
senza esitazione e per il quale si
moriva contenti. Era anche un
tipo anticonformista. Vestiva a
modo suo: durante tutte le batta-
glie del Risorgimento indossò
camicia rossa, pantaloni grigi,
copricapo di feltro nero e fazzo-
letto di seta al collo.
Non agiva secondo le regole ma
secondo i suoi ideali, credeva in
Dio ma diffidava della Chiesa.
Però dimostrò attraverso il fa-
mosissimo “Incontro a Teano”,
con Vittorio Emanuele II, di sa-
per obbedire con umiltà,
quando pensava che una causa
più alta richiedesse il suo sa-
crificio.
Tra tutte le imprese militari di
Garibaldi, ricordiamo quella
che ci ha colpito maggiormen-
te: la leggendaria spedizione
dei Mille. Il 5 Maggio 1860
mille volontari, partirono da
Quarto, vicino Genova. Fece-
ro una tappa a Talamone in
Toscana per sbarcare poi suc-
cessivamente a Marsala, in
Sicilia, provocando la caduta
del Regno borbonico.
Molto interessante è la figura
di Anita, una donna emanci-
pata e forte che spesso im-
bracciò
il fucile
al suo
fianco.
Cono-
sciuta
come “
L’eroina
dei due
mondi”,
amava
la natu-
ra e imparò presto a cavalcare.
Diede tre figli a Garibaldi.
Alla morte di Anita, si raccon-
ta che Garibaldi piangesse
stringendo nelle mani il polso
di lei come se non la volesse
abbandonare.
I giudizi storici su Garibaldi sono
abbastanza contrastanti in quanto
hanno messo in luce di questo per-
sonaggio aspetti contraddittori che
difficilmente si trovano scritti sui
libri di storia . Le riflessioni di noi
alunni su questo personaggio sono
abbastanza diversificate: c’è chi
sostiene che Garibaldi doveva farsi
rispettare di più dal re Vittorio E-
manuele II e non cedere così facil-
mente, nelle sue mani , tutto il Me-
ridione. Altri criticano le misure
dittatoriali che mise in atto
nell’Italia meridionale per liberarla
dai Borbone. Il parere della mag-
gioranza di noi alunni della classe
III è complessivamente positivo in
quanto Garibaldi rimane un uomo
coraggioso, un personaggio umile,
protagonista indiscusso di tutto il
Risorgimento Italiano. Giuseppe Garibaldi,
l'Eroe dei due Mondi
Pagina 6 Alt! Tocca a noi
Garibaldi: l’Eroe dei due mondi
Pagina 7 Volume 1, Numero 1
Camicia rossa: il canto garibaldino che ab-
biamo cantato, in occasione del 150° anni-
versario dell’unità d’Italia, grazie all’aiuto
del musicista ielsese Padulo Luigi.
Giuseppe Garibaldi, l'Eroe dei due Mondi
Ideali
Anticlericalismo · Democrazia · Socialismo · Re-
pubblicanesimo · Massoneria · Nazionalismo ita-
liano · Socialismo umanitario
Luoghi
Nizza, Quarto (presso Genova) , Marsala, Palermo,
Messina, Salerno, Napoli, Teano · Capre-
ra ·America Latina · Talamone ·
Familiari
Famiglia Garibaldi · Domenico Garibaldi (padre) ·
Rosa Raimondi (madre) · Anita Garibaldi
(moglie) · Giuseppina Raimondi (moglie) · France-
sca Armosino (moglie) · Menotti Garibaldi
(figlio) · Ricciotti Garibaldi (figlio) · Rosa Garibal-
di (figlia) · Teresita Garibaldi (figlia) · Clelia Gari-
baldi (figlia) · Manlio Garibaldi (figlio)
Conflitti Guerre d'indipendenza italiane · Spedizione dei
Mille · Guerra franco-prussiana
Battaglie · Battaglia di Calatafimi (1860) · Giornata dell'A-
spromonte (1862) · Battaglia di Mentana (1867)
Corpi
Legione italiana · Cacciatori delle Alpi · I Mille ·
2º Reggimento Volontari Italiani · Garibaldino ·
Esercito meridionale
Classe 3^
Scuola Sec. di 1° grado di JELSI
Pagina 8 Alt! Tocca a noi
Ho visto
Ho visto la guerra
Il male,
le armi.
Ho visto la gente
morire di fame
senza che nessuno
ne sia preoccupato.
Ma il Natale
è pace, uguaglianza,
amore e speranza!!!
Michele Fanelli
Classe 1^ A Sec. di 1° grado Campodipietra
NATALE IN AMICIZIA
Il
Natale sta
arrivando, molti doni
sta portando, amore, gioia,
ed allegria, amicizia e simpatia
L’amicizia è fondamentale senza essa non
posso stare. I nomi dei miei compagni nel mio
cuore voglio stampare e sull’albero decorare. Auguri
sinceri, affettuosi e
sentiti che giungano a
voi graditi amici
lontani e vicini,
vecchi e nuovi
grandi e piccini.
BUON NATALE Classe 5^
Scuola Primaria Toro
Il senso del Natale
I l Natale è la poesia
di un albero con il puntale,
di un presepe reale.
Il Natale è melodia
che esprime allegria;
è un evento molto speciale,
una festa eccezionale.
Il Natale è poesia
di un sentimento che viene dal cuore
e si manifesta con tanto stupore.
È Gesù Bambino
che torna in ogni cuoricino,
portando la gioia di stare insieme,
un’ultima speme!
Massimo T. Di Bona
Classe 1^ A Sec. di 1° grado Campodipietra
BUON NATALE
Vorrei fare un regalo speciale,
per augurare a te Buon Natale:
donerei amore
a te che speri nel mare;
gioia,
speranza,
certezze,
serenità…
se ne avessi la possibilità.
Sotto l’albero metterei
un dono per te:
un abbraccio fraterno,
perché tu fai parte di me,
perché la notte di Natale
non è speciale…
è di più:
nasce Cristo Gesù!
Valiante Maria Lourdes, Vena Veronica
Classe 5^ Primaria Jelsi.
Pagina 9
UN DONO SPECIALE
Natale è donare
qualcosa di speciale,
che scaldi il cuore…
a chi ha tanto dolore;
a chi arriva dal mare,
con tanti sogni da realizzare;
a chi scappa dalla guerra
e cerca la pace in altra terra;
a chi spera in una vita migliore,
fatta di pace e amore;
a chi rischia la propria vita,
incrociando le dita;
a chi desidera l’accoglienza,
con tanta tanta speranza;
anche a coloro che non sono felici,
perché non festeggiano con i propri
amici.
Passarelli Michela, Testa Ester,
Valiante Valeria, Zizzari Alessia
Classe 5^ Primaria Jelsi
NATALE E’ PACE
Natale è pace,
perché ci piace,
senza guerra
in tutta la terra.
Natale è festa,
senza tempesta
cade la neve
lieve lieve…
e porta nei cuori
tanti colori.
Natale è amore,
con tanto calore
fa nascere il Salvatore
e lo porta dritto nel nostro cuore.
Cianciullo Alessandro, Fratino Michele,
Passarelli PasqualePozzuto Luca
Classe 5^ Primaria Jelsi
E’ NATALE
Mi stendo e penso al Natale
arriveranno giorni felici
nessuno avrà più nemici:
un amore profondo
e una pace gioconda
lentamente si diffonderanno sul mondo
e un Natale sereno sarà!
Manuele Mura
2^ B Sec. di 1° grado Campodipietra
Filastrocca di Natale…
Nella capanna di Betlemme,
è nato un bimbo biondo,biondo
con il viso tondo, tondo.
Su di lui c’ è una stella
con la coda lunga e bella.
Riceve tanti doni dagli umili pastori.
Poi arrivano i Re Magi
che con saggezza
portano a lui tanta ricchezza :
mirra, incenso e oro
sono i doni fatti da loro.
Tutto il mondo prega e adora
Il bambino dai capelli d’ oro.
Che ha cercato a ogni costo
di redimere il mondo nostro.
Iris Petrucci
Classe 2^ B Sec. di 1° grado Campodipietra
ASPETTANDO NATALE
Le campane rimbombano per il paese, un dolce profumino attraversa le strade della città.
La neve cade per la gioia dei bambini Che si divertono a realizzare freddi pupazzini.
La famiglia è riunita davanti al focolare Scartando con felicità i regali di Babbo Natale.
La stella cometa illumina l’alberello, finalmente è nato il Bambinello!
Elena Ramacciato
Classe 3^ A Sec. di 1° grado Campodipietra
Pagina 10 Alt! Tocca a noi
A SPECIAL DAY
I wake up in the morning,
I appear at the window...
WOW! All the world is celebrating!
I wear my slippers,
while I am drinking a lot of milk,
I wear my jumper,
while I am eating a lot of sweets!
We are happy at Christmas,
we are happy because it is a special day!
Giulia Magri e Aurora Di Criscio 3^A
CHRISTMAS
Christmas is forever, not just for one day.
It’s a time for loving, sharing, giving. Chistmas isn’t only lights, presents,
and colours it’s more than a special day.
Christma is love, especially love. The real Christmas is in the heart,
Where there is light, there is hope,
Where there is friendship , there are peace and friendliness . Christas is a smile, a kind word. Christmas is love, sweet love!
Daniela Porzio 3^A
Christmas
A white tree,
a snowflake,
a green crib
but Christmas is more then all this.
When your hand and mine will be tight,
when a child will smile to another,
when the star will shine in the sky,
and the peace will on the earth
then it will be Christmas.
Marta Maritato 2^B
25th December
Christmas will come
and who at midnigt will arrive
angel will become
so the peace will be fulfilled
jesus will satisfay our prayers
and all will rest in peace.
Chiara Maritato 2^B
WAITING FOR CHRISTMAS
In a few days it will be Christ-
mas children decorate their Christmas tree
prepare cookies and wait for the presents under the tree.
The cracklig fires, the snow that falls soft, the white landescapes, the sky full of stars
announce the Baby' s birth and the peace.
Francesca Pia Felice 2^A
Jesus Christ
Christmas is coming
Snow is falling down All the houses are White and shine Children jump happy in the snow
Rudolph reindeer with his nose so Bright guides Santa Claus
Delivering Joy and presents all the night A Small Child Was Born so bright
All are having a feast Among the gifts
Angelica di Nardo 2^B
Scuola Sec. di 1° Grado di Campodipietra
Christmas
Christmas is the poetry
of a coloured tree, of a real crib.
Christmas is a melody
which expresses our happiness;
it is a very special event,
an extraordinary feast.
It is Infant Jesus
who comes in our heart.
Massimo T. Di Bona 1^ A
Pagina 11 Volume 1, Numero 1
Tantissime idee per i biglietti augurali di Buon Natale
realizzate dagli alunni della classe prima. Cartoncini
decorati da forme ritagliate di simboli natalizi con la
tecnica del collage polimaterico ( nastrini, carte
colorate, pennarelli dorati, brillantini ecc.). Tutto
questo per augurare ....Buon Natale Classe 1^ A Scuola sec. di 1° grado Campodipietra
I ragazzi hanno realizzato un
semplice tessuto di carte veline,
da utilizzare come sfondo al
tema natalizio dell'albero. Infi-
ne gli elaborati sono stati dispo-
sti su una parete della scuola
come un albero di Natale alter-
nativo ed ecologico!
Classe 1^ A
Scuola sec. di 1° grado Campo-
dipietra
Ispirandosi alle vetrate istoriate delle cattedrali gotiche, tutti gli alunni delle classi seconde della scuola
secondaria di primo grado di Campodipietra, hanno creato vetrofanie con soggetti natalizi per decorare le
finestre e le porte della nostra scuola.
C ome ogni anno, alle classi seconde è proposto un intervento
sull'ambiente scuola come contributo alla ricerca del significato
del Natale. Dopo una breve ricerca sull'iconografia della Nati-
vità del periodo della storia dell'arte da loro studiata, l'opera scelta è
quella di Giotto. Si tratta di un affresco del ciclo delle Storie di Gesù
nella Cappella degli Scrovegni di Padova databile tra il 1303 e il 1305.
Gli alunni, divisi in quattro gruppi, hanno realizzato, su quattro carton-
cini (70 x 80 cm circa) un particolare della Natività di Gesù che è am-
bientata in un paesaggio roccioso. Maria è distesa dopo aver partorito
Gesù e un'inserviente la sta aiutando a deporlo, in fasce, nella mangia-
toia; fa capolino sulla sinistra il bue. E' interessante guardare la realiz-
zazione della posizione di Maria: sta abbracciando Gesù, ma non è
meccanica, anzi è molto spontanea e lascia emergere il forte elemento
umano all'interno di quest'episodio. Il pannello è stato dipinto con la
tecnica dei colori a tempera con l'aggiunta del colore oro acrilico. Le
misure del pannello finito sono di 160 x 140 cm circa. Infine l'opera è
stata appoggiata su di una struttura in legno e inserita nello spazio
dell'atrio della scuola ad accogliere gli alunni, docenti e visitatori nel
periodo natalizio.
"Quando Giotto raccontò il natale"
TEMA DELLA SUPERFICIE E DELLE TEXTU-
RE: PER CAPIRE MEGLIO COSA SIGNIFICA-
NO TRAMA E ORDITO
Pagina 12 Alt! Tocca a noi
Lunedì, 21
n o v e m b r e
2016, noi a-
lunni della
Scuola Pri-
maria di Campodipietra,
in occasione della Festa
dell’Albero ci siamo dati
appuntamento nello spa-
zio antistante la Scuola
dell’Infanzia, per cele-
brare, con canti, rifles-
sioni e poesie, la bellezza
degli alberi e la loro im-
portanza per la nostra
vita e salute
su questo stra-
ordinario e
meraviglioso
pianeta che è
la nostra Terra! Sulle
note delle canzoni: “Ci
vuole un fiore” e “Io
sono come un albero”,
abbiamo ricordato, a noi
stessi e a quanti erano
presenti, che rispettare
gli alberi è rispettare la
vita e tutto ciò che la
rende possibile! Poi ab-
biamo piantato un albe-
ro da frutto per ogni
classe della scuola pri-
maria nel frutteto anti-
s tante la Scuola
dell’Infanzia. A noi alun-
ni di quinta è toccato un
melograno: il primo me-
lograno del frutteto! E’
stata una mattinata soleg-
giata e molto calda! E’
stato bello vivere
quest’esperienza a con-
tatto con la natura! W
GLI ALBERI, W LA
NATURA, W LA NO-
STRA GRANDE TER-
RA….DA SALVARE E
DA AMARE!
UNA GIORNATA A TERMOLI TRA ARTE E STORIA: LA MOSTRA DI ANNA FRANK
giormente colpito della
mostra di Anna Frank è
stato un video che ha ri-
percorso in modo chiaro
e lineare i momenti più
significativi della sua
breve vita, vittima inno-
cente di una guerra as-
surda e atroce che ha
spezzato la sua vita, ma
che non è riuscita a inca-
tenare i suoi pensieri e i
suoi sogni, affidati alle
pagine del suo diario,
famoso in tutto il mondo.
Anna rivive nel suo dia-
rio, ogni volta che noi
piccoli lettori ci accin-
giamo a leggere le sue
emozioni e i suoi pensie-
ri! Grazie Anna Frank
per averci lasciato questo
meraviglioso ricordo di
te!
Lunedì 28 novembre
2016 tutte le classi quin-
te di Scuola Primaria
dell’Istituto Comprensi-
vo ci siamo recati i a
Termoli per visitare la
mostra di Anna Frank
presso il Liceo Artistico
Jacovitti. E’ stata una
giornata densa di emo-
zioni . Abbiamo fatto
una breve ma interessan-
te escursione nei vicoli
del borgo antico di Ter-
moli, visitato la Catte-
drale, il Porto, il Castello
Svevo e il lungomare
con i suoi trabucchi.
Quello che ci ha mag-
FESTA DELL’ ALBERO 2016
Pagina 13
4 NOVEMBRE 2016 FESTA DEI CADUTI, GIORNATA NAZIONALE DELLE
LA PACE
...Se ti chiedono qual è la
cosa
più importante per
l’umanità,
rispondi
prima
dopo
sempre:
la pace!
( Li Tien Min )
Tutti puntuali per il con-
sueto appuntamento da-
vanti al Monumento dei
Caduti a Campodipietra,
noi alunni delle classi
quarta e quinta di scuola
primaria, i piccoli
dell’Infanzia e i ragazzi
della Secondaria, per ri-
cordare i nostri caduti, in
modo particolare il no-
stro compaesano Leopol-
do Montini, morto da
eroe a Monte Sei Busi il
18 luglio 1915, colpito a
morte mentre guida i
suoi soldati cercando di
rimuovere, con esplosivi,
i reticolati nemici che
impediscono al plotone
l'attacco contro gli au-
striaci. Con la festa del 4
Novembre commemoria-
mo il giorno in cui, nel
1918, avvenne la firma
del l’armistizio con
l’Austria e in pratica la
fine della Prima Guerra
mondiale. Dopo la Com-
memorazione abbiamo
assistito alla benedizione
del nuovo scuolabus co-
munale.
sura di un
giornalino
scolastico
on line
“Our Scho-
ol Newspa-
per”. E’ un
modo sim-
patico e
interessante per conoscere altre
culture, arricchendoci reciproca-
mente. Sulla piattaforma pubbli-
cheremo ogni mese un edizione
tutta speciale del nostro Newspa-
per!
Il gemellaggio tra scuole
europee in lingua inglese
quest’anno vede coinvolte
molte classi dell’Istituto
con i nostri partner delle
scuole d’Europa nella ste-
chito con i pasto-
ri , fatti a mano lo
scorso anno da
tutti gli alunni. Il
22 dicembre, prima di
salutarci per le vacanze
natalizie, il più piccolo di
noi deporrà Gesù Bam-
bino nel nostro simpatico
presepe, come vuole la
tradizione!
Natale è alle por-
te! Non poteva
mancare il nostro
tradizionale ap-
puntamento col Presepe.
Noi alunni di classe
quinta lo abbiamo allesti-
to nell’atrio della scuola
primaria di Campodipie-
tra. Abbiamo utilizzato
materiali poveri, e arric-
UN PO’ DI STORIALa prima ricostruzione
della scena del presepe si attribuisce a S. France-
sco nel 1223. Il Santo visitò tra il 1219 e il 1220 i
luoghi santi della vita del Signore. Tornato in Ita-
lia, in prossimità del Natale, Francesco, prima di
congedare i frati per il riposo notturno, chiese loro
di fare qualcosa di nuovo per la celebrazione rap-
presentando la nascita di Gesù, per mostrare a tutti
le difficoltà e i disagi affrontati dal Salvatore.
Il giorno 19 dicembre p.v., alle ore
10:30, gli alunni della Scuola
dell’Infanzia e della Scuola Primaria
di Gildone si cimenteranno in uno
spettacolo musicale dal titolo “Se la
renna si ammala”. Il testo è stato riadat-
tato e modificato dalla maestra Maria
Rosaria Tamburro che è stata la regista.
Il tema scelto è frivolo, simpatico e tratta
di una renna che si ammala proprio nei
giorni precedenti il Natale, Babbo Natale,
le renne, e gli gnomi sono disperati per-
ché non possono consegnare i regali ai
bambini, per fortuna il dottore le consi-
glia delle medicine e la renna guarisce;
per portare a termine la sua missione. Il
divertimento è assicurato. Alla fine dello
spettacolo seguirà la mostra-mercato de-
gli oggetti realizzati dai folletti laboriosi
della nostra scuola.
UDITE!! UDITE!!!
Pagina 14 Alt! Tocca a noi
giovani.
Prima di ac-
compagnarci
in visita al
centro storico
della città
sveva, il Pre-
side ha volu-
to riunire tutti
n e l l ' a u l a
m a g n a
dell'Istituto,
dove, magistralmente, ha ricondot-
to ognuno al nocciolo vero e
proprio dell'esperienza appena vis-
suta: i valori della solidarietà, del
rispetto, della speranza nel futuro
nonostante tutto, del saper vedere
oltre. Gli alunni e le insegnanti
dell’Istituto Comprensivo Madre
Teresa di Calcutta di Campodi-
pietra sono grati al Dirigente Sco-
lastico Antonio Franzese, un in-
segnante vero, che non ha mai ab-
bandonato la sua missione, per
l’irripetibile opportunità offertaci:
grazie!!!
Gli alunni e i docenti dell’Istitu-
to Comprensivo Madre Teresa
di Calcutta di Campodipietra
La visita alla mostra allestita
presso il Liceo Artistico Jacovit-
ti di Termoli ha permesso agli
alunni delle classi quinte della
Scuola Primaria e a quelli delle
classi terze della Secondaria di
Primo Grado del nostro Istituto
Comprensivo di trovarsi a tu per
tu con le immagini documenta-
rie della biografia di Anna
Frank. L’esperienza può definir-
si certamente come qualcosa di
raro, se non di unico, che la ge-
nerazione del digitale, del movi-
mento virtuale e del consumo
istantaneo ha avuto la fortuna di
approcciare.
Il Dirigente Scolastico G. Fran-
zese, anche se già in pensione,
ha guidato ancora una volta i
suoi ragazzi, con la passione ed
il carisma che lo caratterizzano,
in un'avventura particolarmente
significativa. Il tema, sentito
con maggiore pathos a causa
dell'età della protagonista, coe-
tanea dei nostri alunni, anche se
lontana certamente dal loro mo-
do di essere, li ha fortemente
coinvolti, nonostante essi viva-
no in una società troppo liquida,
fredda e veloce qual è la nostra.
Anne Frank è stata capace di
destare in loro sentimenti che
anche a noi insegnanti appaiono
troppo spesso sopiti o addirittura
inesistenti.
La mostra, voluta dall’Azienda
Autonoma di Soggiorno e Turis-
mo di Termoli e dal Distretto
Turistico Molise Orientale, in
collaborazione con l’Ambasciata
Olandese, la Regione Molise, il
Comune di Termoli e l’Anne
Frank House di Amsterdam,
rappresenta sicuramente motivo
d'orgoglio per la città costiera,
poiché al mondo esistono sola-
mente altri due grandi Paesi in
cui la mostra è stata ospitata:
l'Olanda, ovviamente, e l'Argen-
tina. Gli alunni del Liceo, di-
mostrando una certa sicurezza
nell'illustrazione di un tema tan-
to delicato. hanno fatto da Cice-
rone ai nostri, riuscendo a tenere
una lezione interattiva che, attra-
verso fotografie e video riguar-
danti sia la protagonsita sia i su-
oi familiari, ha coinvolto i più
ANNE FRANK, UNA VITA ATTUALE
“Quel che è accaduto non si può cancellare ma si può impedire che accada di nuovo” Anne Frank
Pagina 15
Il dono più bello...il Natale
Natale è una parola molto bella!
Più grande di una stella,
si sta insieme nella famiglia unita:
il dono più bello della vita.
Non riesci a farne a meno
o non è un Natale sereno,
e se per qualcuno non sarà felice
c’è il cuore che dice:
“Vivilo con speranza e amore
e sarà un Natale migliore”.
Quando vedrete la neve cadere
siate certi che le giornate non saranno
più nere,
Vi farà molto piacere
trascorrere bellissime sere.
Josefine Vassalotti
Classe 3^ A
Sec. di 1° grado Campodipietra
RIFLESSIONI SUL NATALE
LA NOTTE DI NATALE La notte di Natale, la notte amata da ogni bambino. Ricordo quando ero piccola e stavo affacciata alla fine-
stra, aspettando che arrivasse Babbo Natale. Puntualmente, mi ripetevo:"QUEST'ANNO CE LA FARO',
STARO' SVEGLIA TUTTA LA NOTTE E LO INCONTRERO'!" Poi, puntualmente, la mattina mi sve-
gliavo nel mio lettino e capivo che anche quella volta mi ero addormentata, perdendo la più grande occa-
sione della mia vita! Delusa, scendevo le scale a fare colazione. Poi andavo in sala e vedevo quello che, ai
miei occhi, appariva come un enorme albero di Natale con sotto tanti pacchetti. Volevo aprirli, ma mamma
diceva ogni volta che avrei dovuto aspettare l'ora di pranzo. Quelle erano ore tremende...cariche di ansia!
Aperti i regali, ero felicissima e mi chiedevo come facesse Babbo Natale a consegnare tutti i regali in una
sola notte!!!! Giulia Magri
Classe 3^ A Sec. di 1° grado Campodipietra
UN NATALE DA A…MARE
A Natale il nostro cuore
dovremmo riempire di tanto amore.
Si potrebbe diventare più buoni
e accogliere gli altri come fossero doni.
Il dono più grande per tutta la terra
è fare la pace e non fare la guerra.
Vedere nell’altro un nostro fratello…
questo è davvero il sogno più bello!
Pozzuto Giulia, Santella Deborah,
Santella Marica, Tatta Grazia
Classe 5^ Primaria Jelsi
UN NATALE DIVERSO
Babbo Natale anche quest’anno verrà!
Nel suo sacco che ci sarà?
Giochi per i bimbi
vestiti per i poveri
e un po’ di riposo
per chi ha un lavoro faticoso
ma non solo, ci saranno anche
amore, felicità e pace.
Sarà un Natale diverso,
nella pace immerso.
Benedetta Felice
Classe 2^ B Sec. di 1° grado Campodipietra
A Natale vorrei
A Natale quest' anno vorrei,
che nel mondo ci fosse più amore.
Vorrei portare un sorriso a tutte le persone malate
a chi vive senza una casa calda e confortevole,
a tutti quei bambini che non hanno le attenzioni dei propri genitori.
A Natale vorrei
vedere realizzati i desideri più profondi di ognuno.
Mariapia Germano 2^ A Sec. di 1° grado Campodipietra
Istituto Comprensivo Statale di Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1°grado
“Madre Teresa di Calcutta” Piazza della Rimembranza 86010 Campodipietra (CB)
Dirigente Scolastico: Massimo DI TULLIO
– Codice Scuola CBIC82500G – Sito Web: www.scuolacampodipietra.gov.it Tel/fax 0874/441712
IL NATALE È PER SEMPRE
A rriva il Natale,
il giorno più bello;
il più atteso dell’anno;
non puoi non sentirlo,
non puoi non vederlo!
Tutt’intorno è addobbato:
luci dorate,
vetrine accattivanti, alberi argentei.
Siam tutti indaffarati:
pacchetti regalo siam pronti a donare.
Nell’aria una musica
soave si diffonde,
penetra nei cuori,
li avvolge, quasi li confonde.
Tavole imbandite,
il caminetto scoppiettante,
c’è allegria, è festa grande!
Ma, laggiù, qualcuno è solo,
non ha una casa,
un luogo dove stare.
In questo mondo
frenetico e indifferente,
non è la povertà che fa male:
è la miseria dei valori.
Eppure basterebbe un sorriso,
tendere una mano,
una parola sincera,
dettata dal cuore,
perché
se tutto manca, basta un po’ d’amore.
Onorerò il Natale nel mio cuore
e cercherò di tenerlo con me
tutto l’anno.
Il Natale è per sempre!
Daniela Porzio
Classe III A Sec. di 1° grado Campodipietra
MANIFESTAZIONI NATALIZIE
“Natale è una festa coi fiocchi” - Classi II A e II B – Scuola Primaria di Ferrazzano – 19/12/2016 –
ore 16:00 – Sede
Spettacolo musicale: "Se la renna si ammala" – Scuola Primaria di Gildone – 19/12/2016 – ore 10:30
- Sede
Concerto di Natale delle classi di Strumento Musicale e del Coro della Scuola Primaria - 22/12/2016 - ore
17:00 - Nuova struttura polifunzionale di Campodipietra
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