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Cinquemila euro in meno di tre mesi per migliorare l’appeal nazionale della giunta. E Rosa (Pdl) si scaglia contro Rivelli
L’uomo di De Filippo a RomaLa “consulenza d’oro” dell’ufficio stampa della Regione al “bassoliniano” Roberto Race
L’Eni risponde: “Niente anomalie. Da noi nessun operatore ha avuto problemi”
Viggiano, registrato aumento di H2SArpab: “Forse c’è stata una perdita di idrogeno solforato, ma nei limiti”
Elezioni MelfiOggi vertice del
centrosinistraper la scelta
del candidatosindaco. Pd,Psi, Idv, Udce Sel puntano
su ValvanoA PAGINA 9
Crisi ediliziaI sindacati:“Lo stallo
della Regioneè inaccettabileSi costituiscal’osservatoriosugli appalti
pubblici”A PAGINA 6
VolleyPanoramicadettagliata
sull’attività dellesquadre lucane
NELLO SPORT
Migranti in Basilicata, De Filippo a Roma: stop a nuovi arrivi
“Abbiamo dato il massimo”
Il Villaggio
ex Club
Med di
Pisticci.
L’impren-
ditore e
consigliere
regionale
disposto a
rilevare le
attività.A
PAG. 22
Villaggio Club Med di PisticciBenedetto è pronto a rilevare
Ultimatum sulla delibera “Ameno”
Il Pdl pronto alla mozione di sfiducia per Mancusi
PALAZZO S.G. - “La Ba-silicata con i 530 ospi-ti della tendopoli di Pa-lazzo San Gervasio è giàal suo livello massimodi ospitalità di migran-ti e ora, aspettiamo an-zi che anche questa si-tuazione sia superatacon la concessione deipermessi di soggiornotemporanei”. Così il go-vernatore lucano DeFilippo -che ieri si è re-cato al campo di Palaz-zo S. G. dove gli è sta-to negato l’ingresso - nelcorso dei lavori dellaConferenza delle Re-gioni in preparazionedell’incontro col Go-verno sul tema immi-grazione.
A PAGINA 3
Il Centro Oli a Viggiano. Costituita una commissione
d’inchiesta dopo il malore degli operai Elbe. PAGINA 4 E 5
Cotugno e Adduce
A PAGINA 19
Matera, la ListaStella attacca:
verifica e rimpasto
De Filippo in visita al campo di Palazzo S.G.
Bradanica Lavori per
80milioni, saràdato spazio alle
maestranze localiA PAGINA 20
Lagonegro Furti nei
cantieri: danniper 20mila euro
Tre denunceA PAGINA 25
POTENZA- Quando sem-brava ormai sopita la po-lemica sulla vicenda del fi-nanziamento all’associazio-ne Ameno, presieduta dal-l’ex segretario regionaledei giovani dell’Udc, Gio-vanni Pelliccia, il Pdl tor-na alla carica. La deliberaproposta dal dipartimentoAmbiente e dall’assessoreMancusi (tra l’altro segre-tario regionale dello stes-so partito) è infatti consi-derata come un “conflittod’interesse” da eliminare.E il messaggio a De Filip-po è chiaro: o si ritira la de-libera oppure il Pdl è pron-to a presentare una mozio-ne di sfiducia per Mancusi.
A PAGINA 9
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9 771721 248002
Potenza, via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: redazione@nuovadelsud.it - Direttore: Domenico Parrella - Poste Italiane Sped. in A. P. - D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1, c. 1 - DCBPotenza-Reg.Trib. di Pz N. 334 del 03/08/05 - Pubblicità e amministrazione - Alice Multimediale Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: info@alicemultimediale.com In Basilicata in tandem con Il Mattino
GIOVEDÌ 7 APRILE 2011
Anno VI - N. 96 € 1,00
Il giornalista Roberto Race in una gigantografia.A PAGINA 7
GIORNALISMO E POTERE
La convenzione dell’ufficio stampa con un giornalista vicino a Bassolino per seguire De Filippo a Roma
Le consulenze romane per migliorare l’appeal nazionale della giunta regionale
di MIMMO PARRELLA
POTENZA- Sempre piùspesso in questa regionela categoria dei giornali-sti è sotto la lente d’ingran-dimento. Un bene. Per tut-ti. Chi parla e “giudica” glialtri, non deve spaventar-si se c’è chi controlla -nontanto gli scritti- atti e i fat-ti dei comunicatori. E’ ca-pitato, nell’ultimo periodo,che facesse notizia -a dif-ferenza del passato- la no-mina a capo redattoredell’Ufficio stampa dellagiunta regionale di Gio-vanni Rivelli. Così comedel portavoce del governa-tore, Nino Grasso. Maanche dei concorsi -i po-chissimi che arrivano aconclusio-ne- di Gian-ni Lacoraz-za all’Apt odi quelli al-l’Arpab. Co-sì come diquella chelo stesso De Filippo annun-ciava come imminente: lanomina del direttore delQuotidiano, Paride Lepo-race, alla guida della FilmCommission. Un granparlare di giornalisti, dideontologia e interessi. Ri-peto, ben venga. La traspa-renza nelle scelte, quandosono pubbliche, non devo-no nè indignare nè spaven-tare.
Qualche tempo fa, pro-prio mentre politici e opi-nione pubblica stavanocommentando le sceltedel governatore sulle no-mine fiduciarie per la“sua” comunicazione, cigiungevano voci da Romasu un giornalista che si ac-creditava per “addettostampa romano” di De Fi-lippo. Abbiamo provato asaperne di più: si tratta diRoberto Race, giornalistapartenopeo vicino al Pci-Pd, ai vari Bassolino e Ni-colais. Volevamo solo ca-pire, non avendo avuto ri-scontri ufficiali, da chi fos-se pagato e a chi dovesseringraziare per l’incaricoottenuto. Dopo questa pri-ma curiosità giornalistica,il “caso” è passato nel di-menticatoio. Siamo statidistratti dalla cronaca e daiproblemi quotidiani a pen-sare ad altro. Ieri, dopol’antipasto dell’ultima con-ferenza stampa del Pdl sul-la “questione morale”, è ilconsigliere Rosa a rinfre-scarci la notizia. Con unpo’ di invidia e tanta curio-
sità ho letto il comunica-to stampa dell’esponentedi centrodestra e ho potu-to ricostruire nei dettagliquanto, in parte, già cono-
sciuto. Sco-priamo l’uf-ficio stam-pa regiona-le, evidente-mente asse-condandouna neces-
sità della giunta, ha con-venzionato un professio-nista di “fama” per favo-rire una migliore imma-gine sui media nazionali:ovviamente per promozio-
nare la Basilicata. E cheper far cio’ hanno scelto,con una determina del ca-po ufficio stampa, Giovan-ni Rivelli, un professioni-sta napoletano che ha se-guito De Filippo nei suoispostamenti romani. Ilprezzo? Bassissimo: 5mi-la euro per qualche mesedi intenso lavoro. E qui tor-na in campo il consiglie-re Rosa che fa notare co-me dopo la sua interroga-zione, il 9 marzo, la colla-borazione è stata sospesa.“Un incarico di prestigio,certamente un lavoro cherichiede tempo e professio-
nalità -ironizza Rosa- In-vece bastano due/tre me-si, durata della consulen-za, per poter raggiunge-re gli obbiettivi così ambi-ziosi che ci si era proposti”.Il consigliere regionale,ancora una volta, eviden-zia come l’incarico siastato conferito per “intui-tu personae”, senza alcunavviso pubblico e senzaprocedure comparative.Decisione assunta, ag-giunge il consigliere nelsuo comunicato, ancheperché “l’ufficio stampa ècarente di tale figura alta-mente professionale, vi è
stata la necessità di ricor-rere ad una figura ester-na all’organico della Re-gione Basilicata”. Questeinformazione sono desun-te dalla ri-sposta all’in-terrogazio-ne presen-tata il 4 feb-braio scorsodallo stessoRosa al qua-le si chiedeva a De Filip-po chiarimenti sugli inca-richi conferiti dall’UfficioStampa della Giunta agiornalisti attraverso de-termine dirigenziali e sen-
za avvisi pubblici. Nell’al-bo dei giornalisti di Basi-licata, si chiede l’esponen-te del Pdl, non ci sono pro-fessionalità simili a quel-la del dott. Roberto Race?La questione morale èpresente anche nell’in-formazione, così comenella politica. Rosa attac-ca il capo redattore, Gio-vanni Rivelli, ritenendosconcertante ed indignan-te la sua risposta quandoasserisce che è il “capo”dell’Ufficio Stampa, ha“ampio potere decisiona-le”, ha “un’elevata profes-sionalità”, che gli consen-te ampi margini di “mano-vra”. “Dimentica -ag-giunge Rosa- che svolgeun incarico pubblico, con
emolumen-to pubblicopagato daicittadini lu-cani, e quin-di vincolatoall’autono-mia che le
norme e i regolamenti gliattribuiscono, ma anche esoprattutto al buonsensoche pur non essendo pre-visto, non fa mai maleaverlo”.
Quando l’informazione pubblico-politica è “avvolgente”
Veline di palazzo, tgweb, quotidiano regionale e le nuove pagine facebook
Roberto Race in un incontro con il Presidente della Repubblica, Napolitano
POTENZA- L’informa-zione è tutto. Farsi co-noscere, promozionareil proprio lavoro au-menta la possibilità disuccesso. I politici losanno bene, per questocurano molto l’immagi-ne e la comunicazione.Chiedetelo al presiden-te Berlusconi, un mae-stro che -forse propriograzie alle sue doti di co-municatore e ai buoniconsigli- riesce a “resi-stere” ad attacchi poli-tici e personali. Non è dameno il presidente De Fi-lippo che, anche per isuoi trascorsi giornali-stici (non lunghissimi),prova ad utilizzare imass media nel miglio-re dei modi. Andare inpieno ferragosto conmiss lucane sulle spiag-ge di Rimini per esalta-re le doti burocratiche epolitiche della RegioneBasilicata rientra in ta-le ottica. Così come sce-gliere tra i migliorigiornalisti sulla piazzaper incarichi apicalirappresenta una capaci-tà di contornarsi di pro-fessionisti che alla lun-ga devono “sostenere”
non solo il capo, ma an-che l’Ente e la comuni-tà lucana. Tutti d’accor-do. Sarà andato cosìanche per la scelte, sem-pre personale, questavolta fatta dal capo uf-ficio stampa Rivelli delcollega Roberto Raceche da Roma ci ha edot-to e tenuti al corrente deisuccessi nazionali delnostro governatore. Lepresenze in tv, sui gior-nali o altro sono dovu-ti proprio alla lungimi-
ranza comunicativa.Passi che la Regione hain essere fior di conven-zioni (per qualche cen-tinaio di migliaia di eu-ro) con le agenzie d’in-formazione nazionaliper garantire la visibi-lità alla Basilicata. Manon solo. La scelta di po-tenziare il tgweb e far-lo diventare giornaliero,così come quello di unquotidiano web editodalla Regione, rientra-no nella stessa logica. Il
capo ufficio stampa stabruciando le tappe perfar diventare il massimoente, il primo editore del-la Basilicata. Una sfidada vincere, in questo de-serto mediatico. Poi labrillante idea dell’addet-to stampa romano-napo-letano. Il tutto mentre sifavorisce il trasferimen-to di un giornalista alComune di Matera e,contemporaneamente,si bandiscono due con-corsi a tempo determi-
nato. Non da ultimo,quello di una pagina fa-cebook “Basilicata” daaffidare a qualche “bril-lante” webmaster. Tan-te brillanti idee partori-te da menti lungimiran-ti, alle quali la comuni-cazione non è certo areasconosciuta. Il problemaè però sempre lo stesso:i criteri utilizzati per laselezione dei profes-sionsti è trasparente?Oppure si accettanoconsigli di ex governa-tori, attuali parlamenta-ri, europarlamentari,sindaci e consiglieri re-gionali? Domande bana-li, la cui risposta è sug-gerita da Roberto Race(l’ormai ex uomo ombraromano di De Filippo): “Bisogna valorizzare igiovani ad elevata for-mazione presenti nelMezzogiorno, evitandola fuga di talenti chesta indebolendo le po-tenzialità di crescita.”Concordiamo, a patto didare a tutti questi gio-vani le stesse possibili-tà. Anche a chi non èamico di Bassolino e re-sponsabile della fonda-zione Valenzi.
Al professionistacampano 5mila
euro per meno ditre mesi di lavoro
Interrogazione di Rosa (Pdl): la
risposta di Rivelliè sconcertante
Roberto Race sulla copertina di Vogue
“Clima sempre più avvelenato”
POTENZA- A difesa dell’ufficio stampa della Re-gione Basilicata scende in campo il sindacato deigiornalisti. Da alcuni mesi - si legge in una no-ta dell’Assostampa - stiamo assistendo, in un cli-ma politico sempre più avvelenato, ad una se-rie di attacchi che coinvolgono colleghi da tem-po costretti a lavorare solamente in tre, soppor-tando turni e carichi di lavoro onerosi. Limita-re le possibilità, pure previste dal contratto e at-tivate nel rispetto delle leggi, di acquisire sup-porti - conclude la nota - vuol dire aggravare an-cor più le condizioni di lavoro con negativi ri-flessi sul diritto dei cittadini ad essere informati.
7_Primo Piano Basilicata_ Giovedì 7 aprile 2011_Basilicata_
a pagina 17
SEXGATE
Ruby non sarà parte civilePm contro i legali di SilvioUdienza lampo: solo 9 minuti
Santarsiero sul calcio potentino
Giovedì 7 aprile 2011Anno 10. n.97 € 1.20 www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Il campionatore dell’Agenzia per l’ambiente rileva variazioni di idrogeno solforatoI primi risultati della Commissione d’inchiesta voluta da De Filippo. Si cercano le cause
La società: «Noi estranei». Ed è polemica sulle modalità di monitoraggio
Le bugie dell’Eni: ecco i rilievi Arpab
alle pagine 8 e 9
Passa alla Camera la legge sui piccoli comuniMargiotta: «Manteniamo i cittadini nei loro paesi»
Giornalista consulente dei giornalistia 5mila euro (per tre mesi): un nuovo caso
Elisa Claps
L’usurato,il tossicoe il pentitoEcco comesi consolidòla leggendadell’acido
Toghe lucane
L’onor evoleContento
interr ogazionesui costi
dell’inchiestadi De Magistris
a pagina 16
Il caso
Pr otocollod’intesa
sull’acquaal Sud
Basilicatasi oppone
a pagina 21
IL CIMITERO
DEGLI ABOR TI?A MILANO
L’HANNO FAT T O
di ROCCO L. DITARANTO
PREGIATISSIMA dotto-ressa Lucia Serino,
ho letto con attenzionemista a stupore l'articoloda Lei scrittoe pubblicatosulla prima pagina delSuo stimato quotidiano.
Assumendomi la pa-ternità della iniziativa,voglio risponderLe inmaniera pacata ma deci-sa, atteso che la veemenzadella Sua penna e la racca-pricciante rassegna de-gli aggettivi cui ha fattocopiosamente ricorsoperdipingere l'evento, credo
segue a pagina 18
TU T TA P P O S T I S T I
di ANTONIO NICASTRO
E' un film già visto e purecon troppe repliche. Unaventina di operai di un'a-zienda a ridosso del Centrooli di Viggiano mercoledì 5aprile si sentono male e ven-gono ricoverati al prontosoccorso dell'Ospedale diVilla d’Agri, i sintomi sonoquelli tipici di chi ha respi
segue a pagina 19
Dopo il caso Lavello
EOLICOQUANDO
TREMAL’OMBRA
di VITANTONIO IACOVIELLO
QUELLO a firma di Rosa-maria Aquino (il Quotidia-no di Basilicatadel 5 aprilescorso) è un articolo che stafacendo parlare tutta la cit-tadina di Lavello, e credoanche parte dei Lucani,dell' “eolico”, che diventaun problema serio , a parteogni altra considerazione,quando i parchi
segue a pagina 18
alle pagine 10 e 11
A Pisticci
DUE ANIME
DALLA FOR TE
PERSONALITÀ
di PIERANTONIO LUTRELLI
APPARE curioso e para-dossale, ma al contempoaffascinante, quanto staavvenendo in casa Parti-to democratico a Pisticci,terzo comune della Basi
segue a pagina 35
alle pagine 12 e 13
L’emergenza immigrati: a Palazzo identificazioni in corso
Aspettando un permessoScarpe e coperte per i rifugiati: la rete della solidarietà
Betty Williams tra i profughi di Manduria e Scanzano
Mare in burrasca, la motovedetta ad appena un metro
Lampedusa, tragedia durante i soccorsiIl barcone si capovolge: 250 dispersi, molti bimbi
alle pagine 6 e 7
Esclusiva
«Postiglione ceda gratisil marchio e io unirò le forze»
Il sindaco risponde a Il Quotidiano
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10407
alle pagine 14 e 15
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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Schiavi
del potere
Ancora un’affondo del con-
sigliere regionale del PdL
Gianni Rosa. Questa volta
nel suo mirino è finito l’ufficio
stampa della Giunta regionale. “Ho
presentato l’ennesima interroga-
zione – dichiara il consigliere del
Pdl - per chiedere spiegazioni per
quanto posto in essere e, tra le tante
domande, se tra gli iscritti all’Albo
dei giornalisti della Basilicata non
ci sono professionalità simili a
quella del dott. Roberto Race.
’Questione morale’ anche nell’in-
formazione e nell’attribuzione
degli incarichi, così come avevo
anticipato nella conferenza stampa
dello scorso venerdì, affermando
che il tono e gli argomenti conte-
nuti nella risposta di Rivelli ad una
mia precedente interrogazione mi
hanno fatto indignare. Traducendo
le sue affermazioni, che fanno rin-
vio a delibere ed articoli del con-
tratto collettivo dei giornalisti, lui
asserisce che è il ‘capo’ dell’Uffi-
cio Stampa, ha ‘ampio potere deci-
sionale’, ha ‘un’elevata
professionalità’, che gli consente
ampi margini di ‘manovra’. Di-
mentica – sostiene Rosa - che
svolge un incarico pubblico, con
emolumento pubblico pagato dai
cittadini lucani e, quindi, vincolato
all’autonomia che le norme e i re-
golamenti gli attribuiscono, ma
La Regione Basilicata è diventata la tomba
della libera informazione e della editoria lucana
con i soldi di Pantalone. L’opposizione stia in guardia
608 APRILE 2011
anche e soprattutto al buonsenso che pur
non essendo previsto, non fa mai male
averlo. De Filippo – sostiene ancora Rosa
- dovrà dirci i benefici diretti che la Re-
gione Basilicata ha avuto attraverso la col-
laborazione di Roberto Race, che ha un
lungo curriculum tra cui quello di consu-
lente per il ministro campano Nicolais (Ds)
alle Riforme e le innovazioni della Pub-
blica amministrazione sotto il secondo Go-
verno Prodi. In Basilicata – aggiunge Rosa
- non si ha voglia di investire sulle profes-
sionalità locali, sui giovani che si occu-
pano di giornalismo, eppure ve ne sono
tanti e precari. Vi sono anche giornalisti di
provato mestiere che potevano di certo
svolgere egregiamente questo incarico. E’
più che un dubbio , invece, che anche in
questo tipo di scelte si arriva a premiare le
vicinanze politiche, partitiche e di appar-
tenenza a discapito di tante risorse profes-
sionali che ci sono in Basilicata”.
Il consigliere Rosa fa riferimento “ad uno
stralcio del messaggio della Fondazione
Valenzi, in occasione dei 150 anni del-
l’Unità d’Italia, pubblicato sul sito internet
di Roberto Race, giornalista professionista,
ma anche segretario generale della citata
fondazione, dedicata al già sindaco Pci di
Napoli, nel quale si legge: ‘bisogna valo-
rizzare i giovani ad elevata formazione
presenti nel Mezzogiorno, evitando la fuga
di talenti che sta indebolendo le potenzia-
lità di crescita’. Sottoscrivo in pieno il
messaggio – dice Rosa - che trova anche il
sostegno del governatore della Basilicata,
Vito De Filippo, che ha pensato bene di of-
frire proprio al dott. Race un contratto di
collaborazione, dal compenso di 5.000
euro, che si è interrotto il 9 marzo scorso.
Una collaborazione con l’Ufficio stampa
della Giunta regionale – continua Rosa -
decisa con determina a firma di Giovanni
Rivelli, tesa ad affrontare le sfide del Fe-
deralismo e fare arrivare la nostra Lucania
sulle pagine dei maggiori mass media na-
zionali e dei network televisivi. Un inca-
rico di prestigio, certamente un lavoro che
richiede tempo e professionalità. Invece
bastano due o tre mesi, durata della consu-
lenza, per poter raggiungere gli obiettivi
così ambiziosi che ci si era proposti. Tutto
ciò spiega il perché l’incarico è stato con-
ferito procedendo alla scelta della collabo-
razione per ‘intuitu personae’, senza alcun
avviso pubblico e senza procedure compa-
rative. Decisione assunta anche perché
‘l’ufficio stampa è carente di tale figura al-
tamente professionale, e vi è stata la neces-
sità di ricorrere ad una figura esterna
all’organico della Regione Basilicata’.
Queste informazioni – riferisce Rosa -
sono desunte dalla risposta alla mia inter-
rogazione presentata il 4 febbraio scorso
con la quale chiedevo a De Filippo chiari-
menti sugli incarichi conferiti dall’Ufficio
stampa della Giunta a giornalisti attraverso
determine dirigenziali, senza avvisi pub-
blici”
Salutiamo con moderata soddisfazione
la dichiarazione di Gianni Rosa, che ha
individuato una grave questione
morale all’interno dell’ufficio
stampa della Regione Basilicata
e lo ringraziamo.
Il motivo della nostra moderata
soddisfazione però, stà nel fatto
che l’ufficio stampa dell’Ente,
potrebbe diventare la tomba
della libertà di stampa e della
editoria lucana.
Sembra, infatti, che quanto
prima la regione - con il suo nu-
trito ufficio - darà alla stampa e
distribuirà gratuitamente un
quotidiano di informazione
dell’Ente che si dovrebbe chia-
mare “Basilicata Mezzogiorno”.
Per noi, il momento che vive
l’informazione lucana già è
drammaticamente grave. Se
davvero dovesse nascere, il
nuovo quotidiano, significa sem-
plicemente che abbiamo, come
pseudo amministratori gente
antidemocratica, liberticida, op-
pressiva e drasticamente totali-
tario. Invitiamo Gianni Rosa e
tutto il Popolo della Libertà a ri-
flettere sull’attentato in atto alla
Regione e a movimentare la so-
cietà democratica. Certi sop-
prusi non possono passare.
Saro Zappacosta
sabato 9 aprile 20116
La Regione e l’informazione: la questione
Rivelli e la stampa locale
Il discreto putiferio scoppiato
questa settimana a proposito
dell’Ufficio Stampa della
Giunta Regionale, il cui direttore è
Giovanni Rivelli, spinge inevitabil-
mente ad alcune riflessioni e ad al-
cuni interrogativi. L’esistenza stessa
di una “stampa di regime”, come ha
titolato ieri la “Nuova del Sud”, non
è forse una contraddizione in ter-
mini? E’ giusto che chi occupa una
scrivania, decidendo anche delle ri-
sorse pubbliche di un ufficio pub-
blico, si stizzisca più dei politici per
i quali lavora, quando ad essere tirato
in ballo è lui: come se l’intervento
innescato dai colleghi fosse una
sorta di “sacrilegio”? E’ giusto, tutto
questo, specie se il giornalista/dipen-
dente di un ufficio pubblico non in-
terviene sul “merito” della polemica,
ma –con fare più da politico che da
giornalista- va alla ricerca di dietro-
logismi alla base della legittima cri-
tica mossagli? E’ giusto poi, anzi
“giornalistico”, che la persona in
questione, cioè Giovanni Rivelli di-
rettore dell’ufficio stampa della
Giunta Regionale, nel rispondere
“all’attacco” di “un quotidiano”,
(leggi la Nuova Basilicata, che
aveva riportato a sua volta un’inter-
rogazione del consigliere regionale
Gianni Rosa) serenamente affermi
che <<Con le scelte fatte, la Regione
sostiene la funzione di controllo dei
giornali rispetto alla pubblica ammi-
nistrazione, aumentando il numero
di informazioni disponibili, limitan-
done, invece, il potere di intermedia-
zione, vale a dire quello di
rivendicare un merito solo per il dare
o meno visibilità a qualcosa. Un po-
tere non di poco conto e una fun-
zione, quella “delegata” di
trasparenza che costava non poco
alla Regione>>? Ci ri-domandiamo
allora: ma la parola “limitazione” -
in bocca ad un giornalista fino a ieri
della carta stampata– quando riferita
ai giornali, non appare forse del tutto
inadeguata? Il collega Rivelli, poi,
sempre a proposito della polemica
di cui daremo conto in questa pa-
gina, afferma che <<parallelamente
a queste scelte è cresciuta un’atten-
zione anomala che non punta sul-
l’ente ma sul suo ufficio stampa …
>> paventando che talune esterna-
zioni fossero <<dettate da qualche
risentimento, o peggio, interesse>>.
Altra domanda “inquietante”, allora:
quando si cavalca la bicicletta del-
l’incarico pubblico per un ufficio
pubblico, non bisognerebbe forse
pedalare fino in fondo, dal momento
che si è “parte” di quell’ente e come
tale si deve rispondere -in primis- del
proprio operato (fermo restando che
i dubbi sollevati siano legittimi, cor-
retti e di interesse generale)? In ogni
caso non ci piace imporre opinioni,
qui di seguito le puntate “principali”
della polemica scoppiata in setti-
mana. Ognuno si faccia la sua idea
anche se crediamo che certe uscite
“pubbliche” si commentino da sole.
LA POLEMICA DI GIANNI
ROSA (Pdl) RIPRESA DA “LA
NUOVA”
<<Bisogna valorizzare i giovani ad
elevata formazione presenti nel
Mezzogiorno, evitando la fuga di ta-
lenti che sta indebolendo le poten-
zialità di crescita.” Questo uno
stralcio del messaggio della Fonda-
zione Valenzi in occasione dei 150
anni dell’Unità d’Italia, che tro-
viamo sul sito internet di Roberto
Race, giornalista professionista, ma
anche segretario generale della ci-
tata fondazione, dedicata al già sin-
daco Pci di Napoli. Sottoscrivo in
pieno il messaggio, che trova anche
il sostegno del governatore della
Basilicata De Filippo, che ha pen-
sato bene di offrire proprio al dott.
Race un contratto di collaborazione,
dal compenso di 5.000 euro, che si
è interrotto il 9 marzo u.s, forse per-
ché un consigliere regionale del Pdl
ha presentato l’ennesima interroga-
zione “inquisitoria”. Una collabo-
razione con l’Ufficio Stampa della
Giunta Regionale, deciso con deter-
mina a firma di Giovanni Rivelli,
tesa ad affrontare le sfide del Fede-
ralismo e fare arrivare la nostra Lu-
cania sulle pagine dei maggiori mas
media nazionali e dei network tele-
visivi. Un incarico di prestigio, cer-
tamente un lavoro che richiede
tempo e professionalità. Invece ba-
stano due/tre mesi, durata della con-
sulenza, per poter raggiungere gli
obbiettivi così ambiziosi che ci si era
proposti. Tutto ciò spiega il perché
l’incarico è stato conferito proce-
dendo alla scelta della collabora-
zione per “intuitu personae”, senza
alcun avviso pubblico e senza pro-
cedure comparative. Decisione as-
sunta anche perché “l’ufficio
stampa è carente di tale figura alta-
mente professionale, vi è stata la ne-
cessità di ricorrere ad una figura
esterna all’organico della Regione
Basilicata”. Queste informazioni
sono desunte dalla risposta alla mia
interrogazione presentata il 4 feb-
braio u.s. con la quale chiedevo a
De Filippo chiarimenti sugli incari-
chi conferiti dall’Ufficio Stampa
della Giunta a giornalisti attraverso
determine dirigenziali, senza avvisi
pubblici. Oggi ho presentato l’enne-
sima interrogazione per chiedere
spiegazioni per quanto posto in es-
sere, e tra le tante domande se tra
gli iscritti all’Albo dei Giornalisti
della Basilicata non ci sono profes-
sionalità simili a quella del dott. Ro-
berto Race. “Questione morale”
anche nell’informazione e nell’attri-
buzione degli incarichi, così come
avevo anticipato nella conferenza
stampa dello scorso venerdì, il tono
e gli argomenti contenuti nella ri-
sposta di Rivelli (delegato all’uopo
da De Filippo) mi hanno fatto indi-
gnare.Traducendo le sue afferma-
zioni, che fanno rinvio a delibere ed
articoli del contratto collettivo dei
giornalisti, lui asserisce che è il
“capo” dell’Ufficio Stampa, ha
“ampio potere decisionale”, ha
“un’elevata professionalità”, che gli
consente ampi margini di “mano-
vra”. Dimentica che svolge un inca-
rico pubblico, con emolumento
pubblico pagato dai cittadini lucani,
e quindi vincolato all’autonomia
che le norme e i regolamenti gli at-
tribuiscono, ma anche e soprattutto
al buonsenso che pur non essendo
previsto, non fa mai male averlo. De
Filippo dovrà dirci i benefici diretti
che la Regione Basilicata ha avuto
attraverso la collaborazione di Ro-
berto Race, che ha un lungo curri-
culum tra cui quello di consulente
per il ministro campano Nicolais
(DS) alle Riforme e le innovazioni
della P.A sotto il secondo Governo
Prodi. In Basilicata non si ha voglia
di investire sulle professionalità lo-
cali, sui giovani che si occupano di
giornalismo, eppure ve ne sono tanti
e precari. Vi sono anche giornalisti
di provato mestiere che potevano di
certo svolgere egregiamente questo
incarico. E’ più che un dubbio che
invece anche in questo tipo di scelte
si arriva a premiare le vicinanze po-
litiche, partitiche e di appartenenza
a discapito di tante risorse profes-
sionali che ci sono in Basilicata.
Un’altra occasione persa dall’arro-
ganza del “Potere>>.
LA LETTERA AI “LETTORI”
DI GIANNI RIVELLI PUBBLI-
CATA SU BASILICATANET
<<Cari Lettori
lo sforzo informativo che la Regione
Basilicata sta mettendo in campo in
questi ultimi mesi mira a due obiet-
tivi: mostrare “il Palazzo” in modo
quanto più trasparente, rendendo il
più possibile accessibili ai cittadini
le informazioni su quanto avviene
all’interno e dare alla Basilicata una
“voce” anche a livello nazionale
per confrontarsi con altre istituzioni,
in periodo di federalismo, ma anche
con grandi player nazionali, come
avviene, ad esempio, quando si
parla di petrolio confrontandosi con
compagnie la cui “potenza” comu-
nicativa è evidente. Una scelta di
trasparenza dettata dai vertici della
Regione che ha portato, da ultimo
ieri, a rendere immediatamente frui-
bili dati e informazioni su quanto
successo al Centro Oli di Viggiano.
Che questo non piaccia a tutti è più
che comprensibile, naturale. Ma sa-
rebbe interessante capirne il perché.
Con le scelte fatte, la Regione so-
stiene la funzione di controllo dei
giornali rispetto alla pubblica am-
ministrazione, aumentando il nu-
mero di informazioni disponibili,
limitandone, invece, il potere di in-
termediazione, vale a dire quello di
rivendicare un merito solo per il
dare o meno visibilità a qualcosa.
Un potere non di poco conto e una
funzione, quella “delegata” di tra-
sparenza che costava non poco alla
Regione. Contro questo sforzo si è
schierato (facendo una vera e pro-
pria campagna di stampa) un quo-
tidiano che, nei cinque anni
precedenti a questa scelta, pur es-
sendo quello coi numeri di vendite e
lettori più bassi, e l’unico a non
averli certificati, aveva incassato più
pubblicità di tutti, addirittura più
degli altri due concorrenti sommati,
una situazione che, invece, da due
anni a questa parte si è riequilibrata
sommandosi ad una radicale com-
plessiva riduzione delle risorse in-
vestite in pubblicità. Questo mentre
anche richieste di affidare non più a
giornalisti lavoratori autonomi, ma
a editori televisivi la realizzazione
dei servizi Tv per il Tgweb di Basi-
licatanet non ha trovato accogli-
mento, in nome dell’autonomia
della testata e del diritto dei colleghi
a lavorare autonomamente. Paral-
lelamente a queste scelte è cresciuta
un’attenzione anomala che non
punta sull’ente ma sul suo ufficio
stampa, anche ospitando opinioni di
qualche anonimo “brigante” (così
si firma) di cui sarebbe cosa utile co-
noscere l’identità per scongiurare i
dubbi che le argute osservazioni e
votazioni agli altrui cervelli non
siano dettate da qualche risenti-
mento, o peggio interesse. Quanto
qui riportato viene esposto per do-
vere di trasparenza nei confronti dei
Lettori senza, invece, in alcun modo
volersi sottrarre a tutte le attività di
controllo che gli organismi della Re-
gione Basilicata intendono mettere
in atto, legittimamente e apprezza-
bilmente e per le quali, nelle oppor-
tune sedi, saranno fornite tutte le
delucidazioni del caso>>.
L’INTERVENTO DELL’ASSO-
STAMPA BASILICATA
<<Da alcuni mesi stiamo assi-
stendo ad una serie di attacchi nei
confronti dell’Ufficio Stampa della
Giunta Regionale che finiscono col
minarne il lavoro e l’autonomia che
è ancor più preziosa per le testate ri-
conducibili a realtà pubbliche che
vanno messe al riparo da strumen-
talizzazioni e tentativi di orienta-
mento della politica. Le tutele
ordinistiche e contrattuali sull’auto-
nomia di gestione delle testate gior-
nalistiche, sulla selezione delle
notizie, sulla scelta delle professio-
nalità e sulla individuazione dei bi-
sogni mirano a salvaguardare
proprio questa autonomia che è pa-
trimonio di tutti. C’è, purtroppo, da
denunciare come un clima politico
sempre più avvelenato finisca col
coinvolgere, come spesso avviene,
quanti operano nell’informazione
che si trovano ad essere presi di
mira. I colleghi dell’Ufficio Stampa
della Giunta, a fonte di un organico
molto carente, sono da tempo co-
stretti a lavorare solamente in tre,
sopportando turni e carichi di la-
voro onerosi. Limitare le possibilità,
pure previste dal contratto e attivate
nel rispetto delle leggi, di acquisire
supporti vuol dire aggravare ancor
più le condizioni di lavoro con ne-
gativi riflessi sul diritto dei cittadini
ad essere informati, fine per il quale
dobbiamo dare atto ai colleghi tutti
dell’Ufficio Stampa di un impegno
crescente – Serafino Paternoster,
Presidente>>.
Wal. De S.
La notizia è di quelle che
faranno discutere. In un
panorama editoriale in cui
anche i “colossi” quotidiani a
volte soffrono – e basta dare
un’occhiata ai listini pubbli-
citari per rendersi conto della
crisi- e in cui le sovvenzioni
delle istituzioni diventano
spesso cruciali nel processo
di sopravvivenze delle strut-
ture e soprattutto delle per-
sone dietro la carta stampata
e quant’altro, la Regione Ba-
silicata ha deciso, a quanto
pare, di dotarsi di un suo
giornale quotidiano online.
Secondo quanto si legge sui
quotidiani cartacei –ed a sen-
tire le classiche voci di corri-
doio- dovrebbe chiamarsi
“Basilicata Mezzogiorno” e
dovrebbe uscire tutti i giorni
proprio alle dodici antimeri-
diane.
Aspettiamoci sicuramente
“Un Mezzogiorno di Fuoco”
per l’informazione lucana,
dato che nelle apparenze la
testata, e la testa che c’è die-
tro, vogliono anticipare tutte
le altre uscite giornalistiche,
soprattutto televisive ed on-
line.
Insomma, quanto a “concor-
renza”, questi fanno sul serio,
almeno così sembra.
Tuttavia, ci tocca commentare
questa nuova iniziativa edito-
riale perché si tratta di un
giornale che uscirà a spese e
per conto della Regione Basi-
licata, che non è un editore
qualsiasi.
Più che leciti, allora, i dubbi
già espressi altrove sull’im-
parzialità della nascente te-
stata giornalistica ma,
consentitecelo, questo è il
problema minore: i lettori non
sono stupidi e sanno rendersi
conto benissimo da soli, qua-
lora se ne presenti la neces-
sità.
A riscaldare questo “Mezzo-
giorno di Fuoco” sono alcuni
interrogativi che, con tutta
evidenza, appaiono già di per
sé retorici.
Quanto spenderà la Regione
per questo “necessario” in-
tervento nel campo editoriale,
qualora realizzato per dav-
vero?
Quante persone saranno as-
sunte e/o come?
I soldi destinati a quest’im-
presa, quali “rinunce” di bi-
lancio e simili hanno
comportato, nell’interesse
della comunità?
E, soprattutto, perché creare
un sito nuovo di zecca –che
come spesso accade non leg-
gerà nessuno, specie se trat-
tasi de “la voce del padrone”-
invece di destinare risorse,
pur minime, all’editoria lo-
cale già esistente, già ope-
rante e già “penetrata” nel
tessuto dei lettori?
Le risposte, c’è da aspettar-
selo, da qualche portavoce o
ufficio stampa arriveranno,
sempre rigorosamente in poli-
tichese, mentre in questi casi
prevale sempre un detto:
“Tanto paga Pantalone”.
Daniele R. Oliva
Giovanni RivelliGianni Rosa
Un nuovo giornale della Regione?
“Tanto paga Pantalone �”
Sabato 9 aprile 2011 13
Il capogruppo del Pd Cotugno e ilpresidente del Consiglio, Massenzio
A Matera la presidente del Consiglio prova a sostituire Cotugno
Pd, guerra aperta sul capogrupponon si escludono colpi bassi
LA “DENUNCIA”
Singetta (Api) ha presentato una proposta di legge contro i doppi indennizzi
«La politica si allinei con la realtà»
Attraverso la rete un profugo mostra il propriodocumento
LE PRECISAZIONI DI VITA (PSI)
«Non vogliamo escludere il
118»POTENZA - «Nessuna volontà, da parte mia, esono certo di interpretare il pensiero di tutta laQuarta commissione, di non estendere a tutte leparti sociali interessate l’audizione prevista perlunedì 11 aprile sulle problematiche degli autistidel servizio 118». E’ questa la precisazione delpresidente della Quarta commissione consiliarepermanente della Regione, Rocco Vita, in riferi-mento alla nota di protesta di Cgil eCisl, con la quale si denuncia lamancata convocazione delle due sigle sindacali per l’audizione dilunedì prossimo.
Nel precisaredi aver inviato una lettera ai segretari diCisl, CgileUil «per un invito formale a partecipare alla stessa audizione», Vitaevidenzia che «le audizioni in commissione, come prassi istituzio-nale consolidata, non rappresentano in alcun caso un elementoesaustivo e quindi conclusivo dell’attività di ascolto e confronto disoggetti sociali e professionali che si svolgono normalmente conmodalità differenti».
Vita afferma ancora che «non c’è alcun motivo di alimentare po-lemiche perché la Commissione ha sempre dimostrato la più am-pia disponibilità a raccogliere richieste di audizioni di chiunque epertanto, come testimoniano gli atti dell’organismo consiliare, è darespingere ogni rilievo critico mosso in tal senso alla presidenza inriferimento allo svolgimento del mandato istituzionale. Sono con-vinto, pertanto, che la questione sia stata risolta nella maniera piùefficace perché il valore dell’unità sindacale per noi è fondamentalee lavoriamo per rafforzarlo».
Primo piano
di PIERO QUARTO
MATERA - Viste le dimissioni pubbli-che di Angelo Cotugno da capogrup-po del Partito Democratico, il presi-dente del Consiglio comunale di Ma-tera Brunella Massenzio ha deciso,(sua sponte?), di nominare il consi-gliere anziano, cioè Nunzia Antezza,nuovo capogruppo del Pd finchè lostesso gruppo del Pd non avesse prov-veduto ad eleggere un nuovo capo-gruppo.
Una decisione durata poche ore epoi, a quanto pare, ritirata perchè larealtà è risultata diversa e le interpre-tazioni e i retropensieri hanno scate-nato una vera e propria bufera.
Quasi uno scontro che ha finito so-lo per complicare gli equilibri e con-fermare il livello di nervosismo checircola tra le diverse aree interne alPartito Democratico materano.
A conferma che la tensione all’in -terno del PD è alle stelle e che stavoltaanche la presidente del Consiglio co-munale si è ritrovata di fatto, catapul-tata in una questione interna di un al-tro partito.
Già perchè Angelo Cotugno non ciha messo molto a far notare che quel-la prassi non poteva essere seguita inquanto lui non aveva formalizzato al-cuna dimissione, avevasolo espressocon un documento politico una spac-catura (emersa in Consiglio) che sta-rà però al Pd nella sua segreteria e nelgruppo dover dirimere.
In sostanza Cotugno, pare decisa-mente irritato per quanto successo,ha sottolineato come lui ha semplice-mente rimesso il suo mandato nellemani del gruppo consiliare che dovràdecidere il da farsi.
Siccome il gruppo non si è ancorariunito, altre fughe in avanti sareb-bero quantomeno inopportune.
Da aggiungere ci sarebbe solo che ilconfronto tra il capogruppo del Pd ela presidente del Consiglio non sareb-be passato inosservato all’interno delpalazzo di città.
Fin qui la ricostruzione di quantoavvenuto a cui bisogna aggiungereuna segreteria di partito, sempre Pd,giovedì sera piuttosto calda e dalletemperature decisamente elevate.Una segreteria aggiornata nei fatti adomenica mattina.
Subito dopo, quindi non prima del-la prossima settimana, la riunionedel gruppo che dovrà esaminare laquestione del capogruppo.
Per quanto ne sappiamo il quesito èaperto, la decisione sul da farsi spet-terà ai dodici consiglieri del Pd chedovranno cercare una strada nuova,
provare a ripartire con Cotugno (dif-ficile, al momento molto difficile) op-pure individuare un nuovo capo-gruppo. Il rischio, ovviamente, èquello di una nuova spaccatura.
Un problema concreto e reale. Diffi-cileperòdarisolvere soloconunblitzche permette un cambio di casacca
nel ruolo di capogruppo.Queste schermaglie dimostrano
solo il livello dello scontro all’internodel Pd nel quale, non si sa come mai, siè trovata invischiata anche la presi-dente del Consiglio comunale Mas-senzio.
p.quarto@luedi.it
I Verdi contro le consulenzedella Regione Basilicata
POTENZA - La Corte dei Contiaveva definito “incostituzionalela doppia indennità” percepita daex consiglieri regionali dopo la lo-ro elezione in Parlamento.
Sono passati due mesi esatti, in-fatti, da quando i quattro senatorilucani (Maria Antezza, CosimoLatronico, Carlo Chiurazzi edEgidio Digilio) sono stati chiama-ti in giudizio per aver percepito,nei due mesi di vacatio dopo le ele-zioni politiche, la doppia indenni-tà; sia in veste di consigliere re-gionale sia da parlamentare. Og-gi la questione è tutt’altro che ri-solta e può rientrare a pieno titolonell’alveo della cosiddetta “que -stione morale”.
Alla luce di tale contesto il con-sigliere regionale dell’Api, Ales-sandro Singetta, ha illustrato nelcorso di una conferenza stampatenutasi ieri, una proposta di leg-ge che intende apportare modifi-che significative agli articoli 1 e11 della legge regionale numero38 del 2002 - “Testo unico in ma-teria di indennità di carica, di fun-zione, di rimborso spese, di mis-sione, di fine mandato e di asse-gno vitalizio spettanti ai consi-glieri regionali della Regione Ba-silicata aggiornata dalla legge re-
gionale numero 20 del 2010”, -volta a evitare il cumulo delle in-dennità e degli assegni vitalizi.
La legge regionale 38 del 2002all’articolo 1 stabilisce che “la cor-responsione dell’indennità di ca-rica decorre dal giorno in cui ogniconsigliere regionale è stato con-validato in qualità di eletto e sinoal giorno precedente alla convali-da dei consiglieri regionali e elettidella nuova legislatura, salvoche, per una qualsiasi ragione, lacarica sia ricoperta per un perio-do inferiore. Per lo stesso periodoi consiglieri esercitano le lorofunzioni ed acquistano i diritti e leprerogative inerenti alla carica”.
In buona sostanza la propostadi legge di Singetta intende modi-ficare l’articolo 1 della legge «in-troducendo – ha sottolineato Sin-getta - il comma 2 bis» il quale pre-vede che “nel caso in cui il consi-gliere regionale, nel corso del suomandato, venga eletto presso unadelle due Camere, la correspon-sione dell’indennità immediata-mente sospesa dal momento dellaproclamazione degli eletti da par-te dell’ufficio giudiziario compe-tente. Nel caso in cui il consigliereregionale dovesse, optare per lacarica consiliare, gli saranno
nuovamente corrisposte le som-me non percepite durante i mesidi emissione del provvedimentodi sospensione (maggiorate degliinteressi al tasso legale) e l’inden -nità di carica».
La modifica all’articolo 11, in-vece, con il comma 19 prevede che“l’assegno vitalizio previsto dalpresente articolo non è cumulabi-le con analoghe misure economi-che erogate dalla Camera dei de-putati o dal Senato della Repub-blica, ciò al fine di sancire il divie-to di cumulo delle due pensioni.Sarà il consigliere regionale a re-stituire le somme trattenute e / oversate a titolo di contributi previ-denziali, maggiorate al tasso le-gale”.
Non usa mezzi termini Singettaper il quale in Basilicata «abbia-mo bisogno di cambiamenti peradeguare la realtà del “palazzo”aicittadini perché senza chiarezza etrasparenza allontaniamo i gio-vani dalla politica».
«E’ necessario dunque discipli-nare - ha continuato - a livello nor-mativo regionale, il caso in cui unconsigliere regionale venga elet-to in Parlamento poiché, se a livel-lo legislativo nazionale la Costitu-zione sancisce all’articolo 122 che
nessuno può appartenere con-temporaneamente a un consiglioo a una giunta regionale e a unadelle Camere del Parlamento o adun altro consiglio regionale o adaltra giunta regionale, ovvero alParlamento Europeo” nella legi-slazione regionale manca unanorma che, aderente al dettato co-stituzionale, postuli e renda ap-plicabile al caso concreto l’esi -stenza un’incompatibilità fra lacarica di Parlamentare e quella diConsigliere Regionale sotto ilprofilo del divieto del percepi-mento della doppia indennità».
Saranno d’accordo i suoi colle-ghi? «Da consigliere – ha incalza-to – posso soltanto sollecitare taleproposta di legge che deve passa-re prima di tutto per le commis-
sioni ma se ci saranno manovreostruzionistiche lo denuncerò.Da questo punto di vista guardopositivamente al lavoro d’indagi -ne e di controllo portato avantidall’opposizione». Singettanell’avvertire il problema delle re-gole, «visto che anche in passato,in altre legislature, oltre ai 4 se-natori c’è stato qualcuno che hapercepito la doppia indennità», siè detto comunque fiducioso versoquesta proposta di legge augu-randosi che la maggioranza dicentrosinistra sia d’accordo in to-to. A conti fatti, ha concluso Sin-getta, «qui da noi moralità e ri-spetto delle regole sono più invo-cate che praticate». Continuandoa generare malumori.
Francesco Caputo
Alessandro Singetta (Api) durante la conferenza nel palazzo del consiglioregionale a Potenza (f.M.)
POTENZA - «Il primo atto della secondagiunta De Filippo èstato creare un uffi-cio stampa centralizzato della regioneBasilicata: via gli addetti stampa, eccoun unico centro di comunicazione. Cre-sciuto a dosi da cavallo. Con De Filipposono cresciute tantissimo le consulenzed'oro e soprattutto nel campo dell'uffi-cio stampa. Dopo in maxi ingaggio vo-luto dal presidente della regione, si staarrivando ad un addetto stampa perogni assessore. Per il “marketing istitu-zionale”sispenderanno tantisoldipub-blici. L’ultimaconsulenza d'oro,per mi-gliorare l'appeal della giuntaè di questigiorni, riguardaun giornalistacampa-no per seguire De Filippo a Roma. Cin-quemila euro. Noi Verdi vogliamo sape-re quanti soldi si spendono annualmen-te in questo settore? Denunciamo: trop-pi soldi spesi da questa politica che do-
vrebbe ridurrei suoicosti, troppagentesistemata con un incarico pubblico e nelsottobosco degli enti pararegionali.Questo è un comportamento censurabi-le perché denota l'autoreferenzialità diquesta politica e l'esuberanza narcisi-stica e mediatica del presidente dellagiunta regionale. Cresciuti adosi da ca-vallo. A novembre dell'anno scorso ri-sultavano assunti tre guru della cartastampata nell'ufficio stampa regionale,per un aumento consistente della spesa.Da allora il numero di giornalisti è au-mentato . Una struttura elefantiaca.Dove si vuole arrivare? De Filippo ha de-cisamente deciso di investire in marke-ting. Quanto si intende spendere per la“comunicazione istituzionale”?».
Nicola Di Dio(Presidente regionale
Verdi Basilicata)
A Matera la presidente del Consiglio prova a sostituire CotugnoA Matera la presidente del Consiglio prova a sostitA Matera la presidente del Consiglio prova a sostit
Pd, guerra aperta sul capogrupponon si escludono colpi bassi
A Matera la presidente del Consiglio prova a sostitA Matera la presidente del Consiglio prova a sostit
po del Partito Democratico, il presi-dente del Consiglio comunale di Ma-tera Brunella Massenzio ha deciso,(sua sponte?), di nominare il consi-gliere anziano, cioè Nunzia Antezza,nuovo capogruppo del Pd finchè lostesso gruppo del Pd non avesse prov-veduto ad eleggere un nuovo capo-gruppo.
I Verdi contro le consulenzedella Regione Basilicata
Singetta (Api) ha presentato una proposta di legge contro i doppi indennizzi
«La politica si allinei con la realtà»
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