Leadership. Le lezioni apprese da Genitore

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LeadershipLe lezioni apprese da Genitore

Emiliano Pecis – e.pecis@reply.it - Reply

Riguardo me

▪ 14 anni in Oracle (supporto, consulenza, prevendita)▪ 5 anni in Reply (Senior Manager di Storm, AWS partner)▪ Speaker per eventi marketing (sempre nel mondo ICT)▪ Blogger su Linkedin Pulse (Management & Leadership)▪ Fotografo per passione (da quando gli scatti erano max 36)▪ Ho un figlio di 11 anni▪ Qui parlo a nome personale

Agenda

▪ Perché questo talk▪ Cosa è la Leadership ▪ Differenze tra il Leader e il Manager▪ I danni del Micromanagement▪ Level 5 Leadership: il trionfo dell’umiltà▪ Le sfide del genitore▪ Leadership: le lezioni di mio figlio▪ Perché assumere neo mamme per ruoli manageriali▪ Conclusioni

Perché questo talk

• La mia leadership migliorava con l’esperienza genitoriale

• Vi è un continuum tra l’essere padre a casa e leader a lavoro

• Perché serve leadership (e non management) quando ci si relaziona con i propri figli

Cosa è la Leadership

“Leader è colui che permette all’individuo di emergere per il bene della collettività”

A Cosa NON serve la Leadership

La Leadership non serve a:

• Pianificare• Risolvere i problemi• Organizzare le persone

Manager e Leader, due diverse entità

Manager Leader• Gestisce la complessità• Planning & Budgeting• Organizzazione & Staffing

• Gestisce il cambiamento• Indica la direzione• Allinea le persone

A cosa serve il Manager

Manager Vs Leader (per farla semplice)

I manager giocano a dama

I leader giocano a scacchi

Il vero problema è il Micromanagement

• L’ansia governa e distrugge• Incapacità a delegare• Perdita di autorevolezza• Peggiori performance

• Profezia che si auto-adempie• Il 90% dei Manager divide il

proprio team in gruppi di IN e OUT

A cosa serve il Leader

Il Leader gestisce il cambiamento delle persone per permettere all’azienda di eccellere

Ci riesce grazie all’empatia

L’intelligenza emotiva è due volte più importante sia degli skill tecnici che dell’IQ (*)

(*) secondo il noto psicologo Daniel Goleman, che ha studiato i leaders di quasi 200 aziende enterprise

Le 5 componenti dell’intelligenza emotiva che un leader deve avere (*)

Self-awareness

Self-regulation

Motivation Empathy Socialskill

(*) secondo il noto psicologo Daniel Goleman, che ha studiato i leaders di quasi 200 aziende enterprise

9 comportamenti da Leader

123

Ascolta 456

Protegge

Riconosce

Delega

Diverte

Chiede perché

7 Stimola

8 Chiede aiuto

9 Insegna resilienza

Cosa è la 5 level Leadership in numeri

• Una sola domanda: può una buona azienda diventare grande? Se sì, come?

• Analizzate 1435 aziende dal 1965 al 1995

• Solo 11 hanno mostrato di diventarlo: con una crescita di almeno 7x in 15 anni dalla transazione

• Sono state analizzati i CEO di queste 11 aziende e si è scoperto che…

16

Umiltà + Capacità = Level 5

Umiltà personale

• Dimostra modestia

• Mostra ambizione per l’azienda non per se stesso

• Guarda allo specchio a fronte di cattivi risultati

• Non da’ mai la colpa agli altri, a fattori esterni, o alla cattiva sorte

Capacità Professionale

• Ottiene risultati superbi

• Dimostra una determinazione incrollabile di fare tutto ciò che deve essere fatto per produrre i migliori risultati, non importa quanto sia difficile

• Il credito del successo va agli altri e alla fortuna

Perché assumere donne (possibilmente neo mamme) per ruoli manageriali

I ricercatori hanno notato che le prestazioni dei gruppi più affiatati non erano correlate solo alle abilità

individuali ma si manifestava una sorta di intelligenza collettiva

in grado di migliorare la prestazione del gruppo anche del

40%

Nello studio si evidenzia come questo fattore di intelligenza collettiva sia correlato alla sensibilità sociale dei

singoli membri del gruppo, cioè alla capacità di percepire ciascuno

le emozioni degli altri

Lo studio non contemplava una analisi della composizione del gruppo rispetto al genere ed è stata dunque una grossa

sorpresa per i ricercatori notare in modo evidente come una maggiore

presenza femminile tra i membri del gruppo giochi un ruolo chiave nel manifestarsi di questa intelligenza

collettiva.

Le sfide del genitore: effetto panning

Gestire il suo cambiamento:

• Andare alla sua velocità• Focalizzarsi su di lui• Farlo crescere delegando • Ascoltarlo empaticamente • Dargli i giusti feedback • Farlo divertire • Proteggerlo dai pericoli

esterni• Stimolare la crescita • Aumentare la sua autostima• …

A cosa serve il Genitore

Il Genitore gestisce il cambiamento del figlio/a per permettergli di crescere al meglio

9 comportamenti del genitore

123

Ascolta 456

Protegge

Riconosce

Delega

Diverte

Chiede perché

7 Stimola

8 Chiede aiuto

9 Insegna resilienza

Quando il genitore/leader ascolta empaticamente

Cos’ hai?

1

Quando il genitore/leader protegge (dall’ansia degli altri)

Fai finta che non esistano!

2

Quando il genitore/leader riconosce

Devono saperlo tutti: hai fatto un grande lavoro!

3

Quando il genitore/leader delega

E’ tutto tuo, divertiti!

4

Quando il genitore/leader diverte

Ridendo si impara

5

Quando il genitore/leader chiede perché

Come funziona?

6

Quando il genitore/leader stimola

Tutti fuori dalla comfort zone!

7

Quando il genitore/leader chiede aiuto

Tu come faresti?

8

Quando il genitore/leader insegna la resilienza

Evitare il corto circuito

9

Conclusioni: le persone non sono risorse

• Le persone, come i propri figli, non sono risorse (né tanto meno umane)

• Chi gestisce le persone, come i propri figli, ha un grande potere: quello di farle crescere

• “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”

Conclusioni: le persone non sono risorse

Per saperne di più

Harvard Business Review ArticlesWhat Makes a Leader?Daniel Goleman

Leadership That Gets ResultsDaniel Goleman

Why Should Anyone Be Led by You?Robert Goffee and Gareth Jones

Level 5 Leadership: The Triumph of Humility and Fierce ResolveJim Collins

Understanding LeadershipW.C.H. Prentice

Managers and Leaders: Are they different?Abraham Zaleznik

Altri

Evidence for a Collective Intelligence Factor in the Performance of Human GroupsAnita Williams Woolley, Christopher F. Chabris

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