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le caratteristiche che devono avere i materaili didattici da inserire negli ambienti e-learning
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Materiali per l’Elearning
“Un maestro è come una piscina in cui si può imparare a nuotare. Una volta imparato,l'intero
oceano è vostro”
r.baldascino@tin.it
Contenuto
Elearning: tipologie 1
Elearning: materiali
2 Elearning: metodologie
3
Elearning: tracciamento 4
r.baldascino@tin.it
Tipologie elearning: ad ognuno il suo
§ Elearning per la scuola • Supporto alla didattica • Supporto agli studenti • Supporto alla formazione docenti • EDA
§ MLearning § Just in time learning § Learning on demand § Informal elearning (CoP) § Personal Elearning
ambienti
r.baldascino@tin.it
Ambienti Elearning: ad ognuno il suo…
§ LMS (Moodle, Dokeos, Docebo, Atutor)
§ CMS (Joomla, postnuke, envolution)
§ Social software (wordpress) (wikimedia)
nebbia
r.baldascino@tin.it
Elearning webbased adhocratico MUVE
r.baldascino@tin.it
M.U.V.E.'s MultiUser Virtual Environments • Presenza
• Senso dello spazio
• Capacità di cocreare
• Interazioni sociali
Gli avatar:
• Conversano tra di loro
• Collaborano
• Seguono i concerti
• Ascoltano le presentazioni
• Intervengono ai meeting e conferenze
• Esplorano e costruiscono artefatti
• Creano film
• creano blog
Metodo ricorsivo
r.baldascino@tin.it
Metodologia adottata: formazione ricorsiva
Dall’esperienza: Formazione per consigli di classe
PeL
r.baldascino@tin.it
Personal Elearning Materiali af
r.baldascino@tin.it
Leit motiv Voltaire
Cari Corsisti mi scuso se "Vi scrivo una lunga lettera perchè non ho il tempo di scriverne una breve."
triangolo
r.baldascino@tin.it
Il triangolo della conoscenza
Corsisti caratteristiche, motivazione, pregresso, eterogeneità conoscenze
Tutor Instructor
Materiali tradizionali interattivi step by step Multimediali Audio video
Comunicazione
Fortel cop
r.baldascino@tin.it
CoP artigianale
r.baldascino@tin.it
Esperienza artigianale § Tutor – instructor § Test omogeneizzazione (durante la fase di iscrizione) § Corso blended, § Nell’ambiente El all’inizio sono presenti i materiali (diverse
tipologie) del modulo n. 1 § Struttura aperta (a seconda dei corsisti) § Coordinatore gruppo (deciso prima dell’incontro in presenza
parimenti alla composizione del gruppo) § Spazi personali e di gruppo § Consegne § Strumenti collaborazione e comunicazione § Wiki per progettazione dei corsisti prestrutturato § Operare subito nel reale § Discorso economico e ricadute per la scuola??? Formazione per
consigli di classe
Quali materiali
r.baldascino@tin.it
Quali materiali??
§ Lezioni web step by step § Audiovideo § Screencasting § Approfondimenti (pdf)
caratteristiche
r.baldascino@tin.it
Con che caratteristiche?
§ Brevità e sintesi § Specificare la durata e gli obiettivi § Ogni modulo dovrebbe presentare diverse tipologie di materiali
progettazione
Attenzione alla sovrapposizione dei codici (verbali e non) e dei canali sensoriali per evitare l’overload cognitivo
r.baldascino@tin.it
Come progettare?
§ Sintesi § Storyboard § Scelta software (audio, video, screencapture, editor interni all’ambiente, editor esterni, sistemi autori)
ATTENZIONE!! Nelle lezioni audiovideo un minuto di lezione equivale a circa due tre ore di preparazione, elaborazione e postproduzione
Mat aggiuntivi
r.baldascino@tin.it
Materiali aggiuntivi
§ Transclusion (video, audio, immagini + il vostro testo) § RSS § Podcast § Vodcast § Wikipedia § Traduttori § Motori di ricerca (grafici) § Link (ma senza esagerare)
mashup
r.baldascino@tin.it
Mashup § Un mashup è un'applicazione che usa contenuto da più sorgenti per creare un servizio completamente nuovo.
§ Il contenuto dei mashup è normalmente preso da terzi via Application programming interface, e programmazione (javascript, Ajax, php).
§ Come i blog hanno rivoluzionato l'editoria online, i mashup stanno rivoluzionando lo sviluppo del web permettendo a chiunque di combinare dati da siti come Amazon, eBay, Google, Windows Live e Yahoo!
§ Richiedono minime conoscenze tecniche e quindi sono solitamente creati da innovatori inusuali (popfly).
esempio
r.baldascino@tin.it
Un esempio: www.sleevenotez.com Evoluzione materiali
r.baldascino@tin.it
Verso le nano tecnologie della formazione???
DB DB Didattica breve Qualità nella didattica ottimizzazione dei tempi
LO LO Learning object. Autoportanza dei contenuti razionalmente prodotti e assemblabili tra di loro
ML ML Micro learning Flusso continuo ed interrotto delle conoscenze
db
r.baldascino@tin.it
Didattica breve dall’aggiornamento al recupero scolastico •La Distillazione (DST) pianifica analiticamente la sequenza e la tipologia dei vari argomenti oggetto di trattazione, fornendo una vera e propria mappa del percorso di insegnamento.
•"Distillare verticalmente“ (DSTV) una materia di insegnamento ( o una parte di essa ) significa elencare tutti gli argomenti che la compongono, ponendoli nella sequenza che il docente segue nella propria esposizione agli studenti.
•La "Distíllazione orizzontale' (DSTH) consiste (nell'invitare lo studente) a suddividere la spiegazione di un argomento dato in "passi elementari" , in modo tale che la sequenza dei passi indicati dallo studente gli consenta poi, anche a distanza di tempo da questa operazione, di "ricostruire" rapidamente e senza incertezze il dettaglio della spiegazione stessa.
Rlo rio
r.baldascino@tin.it
Learning object RLO RIO esempio
Riusabilità Interoperabilità Durabilità
r.baldascino@tin.it
Learning object Come creare
r.baldascino@tin.it
Ma come si fanno?
§ Tanti software danno la possibilità di creare i metadati per classificare es. in scorm § Flash dreamweaver (basta scaricare l’estensione scorm) § Reload http://www.reload.ac.uk/ si usa per i software che non hanno estensioni per creare il package scorm § eXe sistema autore per LO
Micro learning
r.baldascino@tin.it
Micro Learning
RSS
Podcast
Vodcast
Weblog
Wiki
Micro Content Micro Micro Content Content
Social bookmarking
Micro Learning Micro Micro
Learning Learning
Contenuto Disaggregato Contenuto Aggregato
Processo evolutivo
r.baldascino@tin.it
Evoluzione?
Dalla Dalla staticit staticità à alla alla dinamicit dinamicità à
Micro Learning
Learning Object
Mappe Concettuali
Ipertesto
r.baldascino@tin.it
Materiali e corsista murphy
r.baldascino@tin.it
Materiali e la legge di Murphy? 1.non tutti i corsisti sono motivati nello stesso modo nell’affrontare un percorso di formazione e questo determina un diverso approccio rispetto ai materiali presenti (passivo, riproduttivo, produttivo);
2.non tutti i materiali che si possono trovare all’interno di un ambiente elearning vengono recepiti e utilizzati dai corsisti allo stesso modo;
3.non tutti i materiali producono il risultato o l’obiettivo inizialmente previsto da chi li ha progettati; anzi si possono ottenere dei risultati estremamente divergenti generando all’interno di ogni corsista, sia dal punto di vista cognitivo sia da quello emozionale, o motivazioni incentivanti o al contrario sentimenti frustanti;
Tipologie corsisti
r.baldascino@tin.it
La teoria dell’orientamento all’apprendimento (Learning Orientation Martinez Burdenson)
§ 1. il corsista intenzionale § 2. il corsista esecutore § 3. il corsista conforme § 4. il corsista opponente resistenza
Il corsista collezionista (valido solo per l’Italia)
caratteristiche
r.baldascino@tin.it
Come comportarsi? tracciamento
r.baldascino@tin.it
Il tracciamento: vedere con gli occhi del corsista
Incrociando verifiche, sondaggi, comunicazioni, otteniamo un profilo sempre più completo, (leggere anche tra le righe!)
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“Un maestro è come una piscina in cui si può imparare a nuotare. Una volta imparato,l'intero oceano è vostro.”
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