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NELLA TERRA DELLE SPEZIE
NELLA TERRA DELLE SPEZIE
PAKISTAN
INDIA
BANGLADESH
LA LINGUA
In India sono molte le lingue (a seconda dei testi
scolastici, 100 o 250), ma solo 15 sono riconosciute come
ufficiali nell’intero paese. L’Unione Indiana è composta
comunque da 28 stati autonomi, e sette territori amministrati
dal governo centrale. In molti stati autonomi sono
considerate ufficiali lingue altrove non considerate tali o
addirittura incomprensibili.
Quelle più importanti sono comunqe due: l’hindi e l’inglese.
Sono tuttavia conosciute solo da chi frequenta la scuola.
IL SISTEMA SCOLASTICO
Il sistema scolastico si basa su due anni di
kindergarten, cioè di asilo infantile, a cui segue la
scuola elementare ed i tre anni di scuola media.
Le scuole superiori sono basate sulla differenziazione
tra i primi due anni, normali, e altri due anni, di livello
intermedio, durante i quali ci si inizia ad indirizzare
verso la facoltà universitaria da scegliere.
Nelle università i primi tre anni sono generalmente
frequentati da tutti gli studenti, mentre in seguito
alcuni iniziano a lavorare.
IL SISTEMA SCOLASTICO
Benché la comunità scientifica dell’India sia la terza almondo, dopo quella statunitense e quella dell’exURSS ed esprima grandi livelli di qualità, specie insettori all’avanguardia come l’informatica ed il settorenucleare, l’analfabetismo si aggira intorno al40%, anche se questo dato sta diminuendo. Questoaccade soprattutto a causa della grande evasionescolastica. In India, l’istruzione, almeno fino ai 14anni, è obbligatoria, ma se viene evaso l’obbligoscolastico, la cui causa è la necessità per le famigliedi braccia per lavorare nelle campagne o comemanovali, è rarissimo l’intervento delle forzedell’ordine.
IL SISTEMA SCOLASTICO
Le scuole pubbliche dell’India tuttavia sono
divisibili, come tutte le altre infrastrutture, in due
categorie: alcune appartengono al governo
centrale, altre al governo dello stato autonomo in cui
si trovano (i governatori degli stati autonomi sono
detti chief minister, vicepresidenti). Alle scuole del
governo centrale si può accedere solo se figli di
persone che lavorano per conto del governo di New
Delhi. E’ piuttosto difficile iscriversi a queste scuole
e, benché le materie trattate siano molto valide e
piuttosto impegnative, l’insegnamento dato non è
sempre positivo e spesso mancano gli insegnanti.
IL SISTEMA SCOLASTICO
I bambini e i ragazzi che non vanno a scuola
lavorano: ricevono circa 10 rupie per dodici ore di
lavoro, uno stipendio infimo se si pensa che una rupia
vale circa 2 centesimi. Un kg di riso di bassa qualità
costa cinque o sei rupie: è questo il cibo base
nell’alimentazione dei bambini spesso accompagnato
con del peperoncino, per cui la malnutrizione e la
sottoalimentazione sono problemi all’ordine del
giorno. In India gli stipendi medi, vale a dire di
insegnanti ed impiegati, sono circa 150 euro mensili o
poco più, mentre per gli operai il salario è
notevolmente più ridotto. Va detto comunque che il
costo della vita è molto basso, ma sta aumentando.
CULTURA
Proprio da questo paese proviene l’abitudine di tatuarsi, ma in Indiainizialmente i tatuaggi avevano una funzione terapeutica simile aquella delle medicine.Una delle caratteristiche più conosciute delle donne indiane è il fattoche portino il bindi, in altre parole dei brillantini di varie forme ecolori, sulla fronte. Bindi significa “gocce” e le femmine lo portano finda bambine, altrimenti si crede di cattivo augurio. Benché possaessere di tutti i tipi, il bindi delle donne sposate e con più diquarant’anni è solitamente tondo e marrone, come buon auspicioper il futuro. Una donna non porta, però, il bindi dopo la morte delmarito.Anche i maschi portano il bindi, ma solo durante le feste o se sonosacerdoti indù. In quest’ultima occasioni i bindi diventano come unterzo occhio per l’introspezione.
LA DONNA
Accanto a grandi nomi della storia e della politica indiana, daIndira a Sonia Gandhi, le donne indiane vivono ancora oggi inuna condizione di discriminazione e devono quotidianamentesopportare violenze e privazioni.Nella vita pubblica ed economica indiana, sono centinaia i nomifemminili emergenti nei campi più diversi: dall’industria alcinema, dalla politica alla letteratura.
Miss
Mondo ‘94
Miss
Mondo ‘97
Miss Universo
‘94
Miss
Universo
2000
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Mondo ‘99Miss
Mondo
2000
LA DONNA
Eppure, dietro questa apparente apertura edemancipazione, l’India è ancora un Paese negato alledonne.Contrariamente a quanto avviene nel resto del mondo, ledonne in India rappresentano la minoranza dellapopolazione (48%). Ci sono 929 donne ogni 1000 uomini:effetto devastante di una selezione spietata, praticatatalvolta ancora prima della nascita.L’infanticidio delle figlie femmine è una pratica ancoratristemente diffusa in molte aree ruralidell’India, soprattutto nel Tamil Nadu e nel Rajasthan.Secondo studi dell’Unicef, ogni anno nascono 15 milioni dibambine: 5 milioni di queste non vivono oltre i 15 anni.Quaranta donne su 100 non raggiungono alcun grado diistruzione; la presenza femminile nell’università è solo del5%.Anche nell’ambito lavorativo, le donne subiscono pesantidiscriminazioni: a parità di lavoro una donna percepisce unterzo del salario di un uomo.
LA DONNA
Malgrado ciò, le donne costituiscono un’importantissimafonte di mano d’opera per il paese: i lavori più pesanti, lacostruzione di strade o di edifici o il lavoro nei campi, sonosvolti in gran parte da donne.In ogni caso, il matrimonio è il destino di ogni donnaindiana. Con il matrimonio la donna diventa “proprietà delmarito”: deve stare in cucina, accudire la casa e i figli eservire il marito, oltre a lavorare per procurare alla famigliai mezzi di sostentamento.Da un rapporto di Amnesty International, si stima che inIndia il 45 % delle donne sposate subiscono violenzefisiche e morali dai loro mariti. Il divorzio è legalizzato, maper una donna questa scelta è molto difficile e rischiosa:significa spesso essere ripudiata dalla famiglia diprovenienza, perdere la custodia dei figli e soprattuttoessere emarginata senza possibilità di ricostruirsi una vita.
ABBIGLIAMENTO
In ogni stato ci sono diverse usanze per quanto
riguarda l’abbigliamento.
Ad esempio, fino ai quindici-sedici anni, età in cui si
tiene una festa per la raggiunta maturità della
ragazza, quest’ultima si veste con una gonna ed una
camicetta, o con metà sari. Il sari è il vestito
tradizionale delle donne indiane ed è costituito da una
lunga striscia di tessuto con cui viene circondata due
volte la donna. A seconda delle caste il sari è portato
sulla spalla destra o sulla sinistra. L’estremità del sari
non portato sulla spalla può essere tenuta in
mano, portata sulla spalla destra, per rispetto nei
confronti dei maschi, o sulla testa nei luoghi sacri.
IL MATRIMONIO
La legge stabilisce l’età minima per potersi sposare adiciotto anni per le femmine e ventuno per gliuomini, ma tale norma è scarsamenterispettata, proprio come in Bangladesh, perché non visono questioni di studio a posticipare la data dellenozze e perché in molti casi si cerca di far partecipareanche i più anziani membri della famiglia prima chemuoiano.
IL MATRIMONIO
I matrimoni sono molto spesso combinati dai genitoridegli sposi. Oggi si tende ad interpellaremaggiormente gli interessati, ma è molto raro che iconsigli dei genitori vengano rifiutati, perché sonomolto rispettati.Generalmente tutti i genitori tentano di far sposare iloro figli con persone di pari stato sociale: sonopermessi dalla legge anche matrimoni fra cugini concognome diverso dal proprio.In vista delle nozze, la famiglia della futura sposafornisce la dote, costituita in denaro, oro, case, campie simili. La dote è fondamentale per ilmatrimonio, benché sia stata ufficialmente abolita da1950.
IL MATRIMONIO
La data delle nozze è scelta dal sacerdote, il guru che
considera attentamente i nomi dei due sposi e, dopo
aver vagliato anche la posizione degli astri, decide
persino il minuto in cui celebrare lo sposalizio, che
generalmente dura da uno a tre giorni ed ha luogo un
grande banchetto che interessa centinaia di persone.
L’anello di fidanzamento non ha molta importanza: la
vera fede è costituita da un ciondolo, a prescindere
dalla religione degli sposi. Durante il
matrimonio, inoltre, le mani della sposa sono dipinte
di rosso con l’henné.
RELIGIONE
Le maggiori religioni praticate in India sono due:
Induista (80,45%)
Musulmana (13,43%)
Sikh (1,87%)
Buddista (0,77%)
Cristiana (2,34%)
Altre (1,14%)
RELIGIONE INDUISTA
La religione induista riconosce
molte divinità, ma in
particolare il Trimurti, formato
da Brahma, il
creatore, Vishnu, colui che
conserva, e Shiva, il
distruttore.
Proprio il continuo ripetersi del
ciclo di
creazione, conservazione e
distruzione è alla base della
teoria secondo la quale esiste
una reincarnazione e ogni
individuo rinasce in un’altra
vita in base a come si è
comportato in precedenza.
RELIGIONE INDUISTA
Molti sono gli animali considerati sacri in India, anche
perché, secondo gli indù, potrebbero essere umani
morti e reincarnatisi.
Elefante: è il simbolo del Dio Ganesh
Mucca: è considerata la dea madre perché il suo
latte costituisce il nutrimento per i tanti bambini le
cui madri muoiono durante il parto.
RELIGIONE INDUISTA
Molti induisti, una volta morti, si fanno cremare e le
loro ceneri sono gettate nel Gange: secondo una
credenza indiana se il corpo va verso l’alto il morto
rinascerà in una casta migliore, altrimenti rinascerà in
una peggiore.
RELIGIONE SIKH
Il Sikhismo è una religione nata inIndia settentrionale nel XVsecolo, basata sull'insegnamento didieci guru che vissero in India tra ilXV ed il XVII secolo.I sikh sono i devoti del Guru GranthSahib, le sacre scritture dei 10 guruche si sono succeduti dal 1469 al1708 e di altri amanti del Creatore.Vivono principalmente nel Punjab(Nord-India). Pregano il Creatoreonnipresente ed onnipotente, chesi manifesta attraverso il Creato eche è raggiungibile grazie allapreghiera e all'aiuto di una guida, ilguru, cioè colui che dà la luce(saggezza) al buio (l'ignoranza).
LE CASTE
Le caste non sono state abolite per
legge, ma, anzi, sono una realtà concreta. Basti
pensare che il nome della casta, in alcuni casi, fa
parte della firma dell’individuo. Questi gruppi sociali
nacquero in tempi remoti, ma divennero più rigidi
specie dopo le invasioni musulmane dell’India per
proteggere le donne che erano state violentate dagli
islamici.
LE CASTE
L’appartenenza ad una casta, ad esempio, implica
molte conseguenze pratiche come l’imposizione di un
certo regime alimentare: i brahmini, vale a dire i
sacerdoti che appartengono alla categoria sociale più
elevata, sono vegetariani perché devono mantenere
la loro purezza, gli appartenenti ad altre caste
possono mangiare solo carni bianche.
GRAZIE A TUTTI!
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