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37 36 di Silvia Messa [email protected] inchiestaBra sile Ricchissimo di risorse, stabile politicamente. E in fase di sviluppo, grazie a scelte lungimiranti degli ultimi tre presidenti: Cardoso, Lula e Rousseff, che hanno operato per la crescita, il consolidamento e un generale miglioramento sociale. Da cinque anni l’economia è decollata a pieno ritmo, ma negli ultimi tre il processo si è accelerato. Ora il Brasile punta a uno sviluppo sostenibile e bilanciare inflazione e ritmo di crescita. Nel 2010 la crescita del Pil era stata del 7,5%, collo- cando per trend positivo il Brasile subito dopo Cina e India, che con la Russia formano la squadra dei Bric, i paesi che stanno determinando le sorti dell’economia mondiale: nazioni popolose, in forte urbanizzazione, ricche di materie pri- me e di ambizione di crescita, umana ed economica. L’anno scorso il ritmo di crescita del Pil del Brasile (al sesto posto decolla ( e ti aspetta ) : Immenso, richissimo di risorse, con voglia di fare. Il Brasile è il nuovo paradiso. Dimenticate gli stereotipi (sole, samba, carnevale). Oggi è il Paese della crescita, in un mondo in recessione. Spazi e opportunità concrete sono nel Nord-est. Sempre più potente e pieno di ricchezza il Sud. Ecco come cavalcare questi anni ruggenti Quello che manca ora in Italia, la sensazione di avere un futuro, in Brasile c’è. Non è tutto facile, ma si può fare. Qui respiriamo ansia del domani, paura, austerità. Là c’è un Paese in crescita che sta vivendo un boom economico, dove si percepiscono ottimismo ed energia. Un futuro a portata di mano. In Italia c’è un Paese vecchio, dove l’età media si aggira intorno a 45 anni. In Sudamerica c’è un Paese giovane, dove l’età media è 30 anni. Il Brasile è pronto. il Rio de Janeiro

Millionaire luglio2012

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di Silvia [email protected]

inchiesta›

Bra sileRicchissimo di risorse, stabile politicamente. E in fase di sviluppo, grazie a scelte lungimiranti degli ultimi tre presidenti:Cardoso, Lula e Rousseff, che hanno operato per la crescita, il consolidamento e un generale miglioramento sociale. Dacinque anni l’economia è decollata a pieno ritmo, ma negli ultimi tre il processo si è accelerato. Ora il Brasile punta auno sviluppo sostenibile e bilanciare inflazione e ritmo di crescita. Nel 2010 la crescita del Pil era stata del 7,5%, collo-cando per trend positivo il Brasile subito dopo Cina e India, che con la Russia formano la squadra dei Bric, i paesi chestanno determinando le sorti dell’economia mondiale: nazioni popolose, in forte urbanizzazione, ricche di materie pri-me e di ambizione di crescita, umana ed economica. L’anno scorso il ritmo di crescita del Pil del Brasile (al sesto posto

decolla (e ti aspetta)

:

Immenso, richissimo di risorse, con voglia di fare. Il Brasile è il nuovoparadiso. Dimenticate gli stereotipi

(sole, samba, carnevale). Oggi è il Paesedella crescita, in un mondo in recessione.

Spazi e opportunità concrete sono nel Nord-est. Sempre più potente e

pieno di ricchezza il Sud. Ecco come cavalcare questi anni ruggenti

Quello che manca ora in Italia, la sensazione di avere un futuro, in Brasile c’è. Non è tutto facile, ma si può fare. Qui respiriamo ansia deldomani, paura, austerità. Là c’è un Paese in crescita che stavivendo un boom economico, dove si percepiscono ottimismoed energia. Un futuro a portata di mano. In Italia c’è un Paesevecchio, dove l’età media si aggira intorno a 45 anni.

In Sudamerica c’è un Paese giovane,dove l’età media è 30 anni. Il Brasile è pronto.

ilRio de Janeiro

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La cosa straordinaria inBrasile è la quasi totale as-senza di disoccupazione.Se cercate lavoro lo trovate più facil-mente che in Italia. Nell’ultimo anno sisono creati 1,4 milioni di posti e il tas-so di disoccupazione è la metà di quel-lo europeo. Anche le aziende italiane inBrasile contribuiscono all’occupazione:le 711 imprese create da italiani dannolavoro a 500mila persone. Il vantaggio?Il costo del lavoro è circa la metà di quel-lo italiano. La legislazione è più elasti-ca. Non c’è l’Articolo 18, anche se i la-voratori hanno tutele economiche, unindennizzo per circa il 50% del Tfr, incaso di licenziamento, di cui il 40% vaal lavoratore, il 10% allo Stato.

inchiesta›

nell’economia mondiale) si è ri-dotto al +2,7%, conseguenza degli ef-fetti collaterali del boom e di una so-pravvalutazione della moneta. Ma lapresidente Rousseff ha introdotto nor-me protezionistiche e una politica diindebolimento della moneta. Conse-guenze? Positive: crescita costante e ri-presa. Così, tanti italiani partono pertrovare una vita migliore, dare untaglio alle difficoltà, alle imposte ericominciare. Il Brasile non è un para-diso: ci sono leggi, norme, burocrazia,da conoscere e affrontare. Ma ci atten-de. Attende italiani con buone idee,competenze, capacità di insegnarle emetterle in pratica avviando un’im-presa. Braccia aperte per quelli che av-vieranno produzioni locali di quelloche manca o va migliorato: a partire dacomponenti meccaniche, motoristichee tutto ciò che serve a far funzionare eintegrare le grandi aziende, anche ita-liane, che già stanno sviluppandosi nel-la Confederazione. Con risultatieconomici spesso così brillantida risollevare le sorti delle ca-se madri in Italia. Ma posso-no trovare spazio anche nuo-ve imprese nei comparti in cre-scita e attività commerciali e di ser-vizio. Con la giusta dose di buon sen-so e di informazioni preventive.

Brasile38

:

Il lavoro c’è.E costa meno.

Il boom economico del Brasile

(è la sesta potenza mondiale) si riflette sulla faccia felice

della gente. 50 milioni di persone sono entrate nella classe media

1

Perché un italiano puòfare fortuna in Brasile?

Luciano Feletto

PrESIDENtE DEllA cAmErA DI cOmmErcIOItAlO-BrASIlIANA DI mIlANO.«In Brasile è possibile avviareun’impresa con facilità, mabisogna trovare il capitalenecessario per ottenere i Visti di permanenza»

Antonio FerraraESPErtO DI EcONOmIA, cONOScENzADIrEttA E APPrOfONDItA DElNOrD-ESt DEl BrASIlE. «Il Nord-est del Brasile èparagonabile al nostro Sud.Sudene, la Sovraintendenzaper lo sviluppo del Nord-est,aiuta e gestisce i beneficifiscali delle imprese ches’installano nella zona»

CristianoMusillocONSIglIErE EcONOmIcO EcOmmErcIAlEDEll’AmBAScIAtA ItAlIANAA BrASIlIA.«Le aziende italianecontribuiscono allosviluppo economicodel Brasile. E fannorete, sistema tra loro.L’Ambasciata italianale aiuta a far girareinformazioni utili»

Stefano SalardiAvvOcAtO ESPErtO ININtErNAzIONAlIzzAzIONE. lAvOrA IN BrASIlE cON AzIENDEItAlIANE (EDIlIzIA, cErAmIcA,mOtOrIStIcA, mODA).«Per molti italiani, la primamolla che li spinge inBrasile è il cambiamento di vita. Poi viene ilbusiness. Soprattutto nelturismo, ci vuole cautela. Eattenzione alla sicurezza»

Roberto GiovanniniPArtNEr KPmg, rESPONSABIlEDEl BrASIlE.«Fare impresa in Brasile ècomplicato. Ma anche in Italia lo è. Qualsiasiattività necessita di unapianificazione»

Massimo D’Aiuto

AmmINIStrAtOrEDElEgAtO DEllA SImESt.

«In Brasile chi ha una buona idea da realizzare può

ricevere aiuti e finanziamenti»

Abbiamo rivolto la domanda

a un team di esperti che ci

hanno risposto nelle pagine

che seguono. Ecco chi sono

Luca FumagallicONSulENtE PEr lO SvIluPPO DIrEtI frANchISINg (www.DIf.It). «Chi vuole operare in unmercato diverso dal nostro,può importare un franchisingconsolidato, che siaambasciatore del nostromeglio. La formula va peròadattata al Brasile»

Axel DieudonnécONSulENtE cOmmErcIAlENEl cOmPArtO AgrIcOlO EAlImENtArE, DA 25 ANNI INBrASIlE ([email protected]). «I problemi diimportazione sirisolvono. Meglio avereun rappresentante localeche conosca il mercatoe i problemiamministrativi»

San Paolo

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40

inchiesta›

41

2.500 MILIARDIdi dollari, Pil 2011 (più del doppio del Messico, cinque volte l’Argentina)

6,51%tasso inflazione nel 2011

1 euro = 2,60 real

Brasile { 26 Stati, un distretto federale8,5 MILIonI di kmq, il territorio

193 MILIonI di persone, la popolazione

25 MILIonI di oriundi italiani

711 imprese italiane presenti

1,5 MILIonI di strade e autostrade

16 porti internazionali

10 aeroporti internazionali

{

C’è ancoraspazio perfarcela

2Sono in molti, oggi, apensare di fare affari conil Brasile. E di trasferirsi.Qualcuno ci è andato in vacanza ed èrimasto suggestionato dai colori e dal-l’energia. Altri sognano spiagge in-contaminate e un chiosco da gestirecon ritmi slow. Il Brasile è un’oppor-tunità. È un Paese più avanzato del-l’India, per fare impresa, e più sempli-ce della Cina, dove l’Italia è ancora unpartner poco conosciuto. Per farcela, gliimprenditori devono analizzare i com-parti in crescita, le necessità locali, costie benefici di ogni mossa. E dare una ri-sposta con un prodotto che manca, pos-sibilmente realizzato o assemblato inBrasile. Italia e Brasile sono già affiatatipartner commerciali, siamo secondi do-po la Germania per gli scambi e l’annoscorso sono aumentati del 30%. L’annoprossimo raddoppieremo l’export. Mada anni, alcuni colossi italiani sono an-dati in Brasile per produrre: Fiat,che in Brasile si chiama Fia-sa, Enel, Campari, Ferrero.Ma ci sono anche picco-le e medie imprese, chespesso formano l’indot-to delle grandi: in quattro an-ni sono triplicate. Metà di loro han-no sede nell’area di San Paolo, dove lapresenza italiana è massiccia.

Piace ilMade in Italy3

Un brasiliano contrae de-biti senza problemi, all’in-terno della propria capaci-tà di spesa, per acquistareabiti, prodotti di design, au-to e tecnologia. I consumatori sono circa 120 milioni,60 sono nella classe media, 40 milio-ni hanno un potere di spesa pari a

:

1 real

(valuta locale)

= 0,39 euro

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quello europeo, un milione di con-sumatori addirittura lo supera. I po-veri tendono al miglioramento socia-le, grazie alla disponibilità di lavoro.La classe più abbiente, la A, da sem-pre può permettersi ciò che vuole. Ibrasiliani amano le firme e il Made inItaly, nonostante i prezzi alti determi-nati dai pesanti dazi doganali, che ol-trepassano l’80% per molti articoli.Una produzione locale abbasserebbei prezzi e amplierebbe il mercato di al-cuni settori. Nel Sud sono già prodot-ti formaggi simili a mozzarella, par-migiano, gorgonzola, mortadella e pro-sciutto. Si trovano pizza, pasta e pa-nettone. Mancano i prodotti di nicchiaMade in Italy come il prosciutto di Par-ma, poco diffuso. Il cambio real-euro,negli ultimi tre anni si è abbassato, fa-vorendo le importazioni.

12342

il bello del Brasile

inchiesta›

:

› Ampiezza del mercato

› Abbondanza di materie prime

› Mondo degli affari e mercatofinanziario in crescita

› Attitudine all’innovazione

› Prontezza all’adeguamentotecnologico

› Buon livello dell’alta formazione

› Posizione favorevole per espansionenei Paesi limitrofi

› Presenza di un notevole componente italiana della popolazione

› Basso rischio d’impresa

...e il brutto› Regolamento fiscale e giuridicocomplesso (cambia di Stato in Stato) e stratificato (norme federali,statali e municipali)

› Alte imposte (34% il prelievo sulle imprese)

› Costi elevati di importazione

› Presenza di competitori (Usa, Messico, Cina)

› Eccessiva regolamentazione del mercato del lavoro, inefficienza della burocrazia pubblica

› Tempi lunghi (4 mesi), molte procedure (13) e spese (5,4% del reddito procapite dell’imprenditore)per aprire un’azienda

› Difficoltà di accesso al credito

› Inadeguatezza delle infrastrutture

› Corruzione, crimine e insicurezza nelle grandi città

È il Paese che ha la maggiorpopolazione italiana fuoridal Belpaese. Ci vivono 30 mi-lioni di immigrati o discendenti di im-migrati. La migrazione italiana si è con-centrata quasi totalmente nello Stato diSan Paolo, il più popoloso del Brasile:gli oriundi italiani sono quasi il 40%della popolazione. Altra massiccia pre-senza si trova negli Stati di Espírito San-to e Santa Catarina. Più vitali degli ita-liani, i brasiliani sono dinamici, con unacerta propensione a far festa, ma nel mo-do giusto. L’allegria non uccide la pro-duttività. Attenzione, però: anche in Bra-sile bisogna muoversi con rispetto, sen-za atteggiamenti predatori.

Toda joia,toda beleza4

Brasile { 274 euro circa, salario minimo

540 euro circa, salario medio

2.000 euro, stipendio per una vita agiata

stipendi

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Il Centro-sud è già indu-strializzato e servito da stra-de. L’economia si sviluppa principal-mente a San Paolo, Rio, nelle capitali enelle grandi città, industrializzate. Ma cisono ancora vaste zone naturali e diste-se enormi di spiagge da valorizzare, an-che a livello turistico. Soprattutto nelNord-est, dove è estate tutto l’anno. Im-mensa la ricchezza di territorio agricoloe di risorse minerarie. Il presidente Car-doso ha dato il via al Pac, il Piano fede-rale di accelerazione e crescita dello svi-luppo, che punta su infrastrutture, logi-stica, sviluppo e sicurezza. La rete di tra-sporti si è strutturata: le coste sono col-legate da strade, da Nord a Sud, e unanuova ferrovia, la transnordestina, lan-ciata da Lula, rende più facili e sicuri icollegamenti da e verso l’Amazonas, do-ve si trova la zona franca di Manaus. OgniStato ha la sua policy, in termini di in-centivi alle imprese e detassazione. Cisono finanziamenti e agevolazioni go-vernative, regionali, locali, soprattuttonegli Stati in fase di sviluppo. La politi-ca federale punta sul protezionismo del-le imprese locali, attraverso dazi e bar-riere tariffarie, tanto più pesanti su mer-ci di cui esiste un corrispettivo prodot-to in Brasile. Ma il Brasile sa di non es-sere tecnologicamente avanzato, anchein settori come l’agricoltura e l’edi-lizia, a livello di componenti-stica, di materiali pronti all’u-so e prodotti finiti. Per que-sto attrae investitori stranieridisposti a produrre in loco,magari con partecipazioni adaziende brasiliane, e incentiva con Vistidi ingresso professionisti esteri, che por-tino esperienza, innovazione e know-how per la produzione.

4544

I Mondiali 2014. Le Olimpiadi 2016. Lo stato spen-derà 503 milioni in infrastrutture. Stadi, palazzettidello sport, villaggi… Per la costruzione di strade e ponti, alcuneaziende italiane sono già coinvolte in grandi appalti. Stanno nascendo de-cine di nuovi porti, industriali e turistici. Esempio, il porto di Suape, nel Per-nambuco, dove sono state realizzate strutture industriali da aziende italia-ne, con notevoli finanziamenti pubblici. Cresce l’edilizia privata: si costrui-sce per i brasiliani, che mettono su casa, grazie alla politica governativa e al-le migliori condizioni economiche. E si costruisce per i turisti. Il Nord-est èil secondo territorio al mondo per investimenti immobiliari, dopo Dubai.Molti annusano il business e operano vendite, anche online. Per creare col-laborazione tra agenti immobiliari italiani e costruttori brasiliani è nato il

progetto Casa brasile e il portale www.casabrasile.net. Servono, ovvia-mente, materiali per l’edilizia: dai tubi per gli impianti ai sanitari,

vernici, serramenti, mobili.

«Siamo arrivati in Brasile 10 anni fa, comprandoun’azienda che già produceva una linea primainfanzia, ma noi abbiamo rilanciato la produzionesecondo i nostri principi di qualità. E in cinqueanni siamo diventati leader di mercato». MichelePerego, 49 anni, laureato in Economia. La suafamiglia, oltre 60 anni fa, ha fondato in Italia la

Peg Perego, azienda nella produzione di passeggini, seggiolini eattrezzature per i bambini. Oggi Michele si divide tra Arcore, sedestorica dell’azienda, e Limeira, città industriale nello stato di SanPaolo, in Brasile, dove dirige un’azienda che occupa 500 persone.«Mi trovo bene, mi sento stimato e ho un buon rapporto con i mieidipendenti brasiliani, che si impegnano molto» racconta Michele.«Abbiamo dovuto fare i conti, fino a qualche settimana fa, con unrialzo del cambio che spingeva la gente a comprare i nostripasseggini in Florida: costavano 329 dollari a Miami, 750 inBrasile. Oggi, per fortuna, la situazione si è ridimensionata. Qui lepotenzialità di business sono enormi per chi vuole avviareun’impresa. Ho visitato personalmente almeno 20 delle capitalidegli Stati della federazione e scoperto zone bellissime, da unpunto di vista ambientale, ancora tutte da valorizzare: bar dacreare da zero, hotel da gestire con tecnologia alberghieraitaliana, locali da personalizzare con un’atmosfera più calda edesign europeo. Una bella pizzeria, qui, non può fallire. Con uncapitale di 200mila euro è possibile avviare un’attività di buonlivello. Il mio consiglio? Dedicare almeno un mese alla scoperta diun luogo, prima di progettarvi un’impresa. Nel mio caso, dopo unasettimana ero già convinto di essere arrivato in un postofantastico. Però ho dedicato due settimane a studio economico,business plan e fattibilità. Poi siamo partiti. Oltre all’investimentoper l’acquisto, abbiamo operato solo un aumento minimo delcapitale, il primo anno, poi l’attività si è autofinanziata». INFO: www.pegperegobrasil.com.br

Informati accuratamentesui codici doganali dei tuoi prodotti e sui dazi.

Zone naturalida valorizzare5

Brasile { {

1 2

I PASSI per fare impresa

Fai un preciso businessplan, tenendo conto dei costidi importazione del tuoprodotto, dei possibili ritornieconomici, delle condizioni dimercato, della concorrenza.

3 4 5 6Affidati a unprofessionistache conosca bene le due mentalità,burocrazia, fiscalità.

Trascorri un periodo in loco, impara la lingua, viaggia nei vari Stati. Conosci temperamento,abitudini, senso del tempo dei brasiliani, ilrapporto tra nord e sud del Paese. E adattai prodotti a gusti e necessità locali.

Costituisciuna societàcommerciale in Brasile.Fatti aiutare.

Rileva un’aziendao entra come socio inaziende brasiliane perprodurre localmente unnuovo prodotto di qualitàpiù alta.

C’è un Paese tutto da edificare(il nord-est è come Dubai)6

storia 1

«Ho scoperto zone bellissime, dove ci sono bar da creare dazero, locali da far partire»

Fortaleza

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La maggior parte delle impre-se italiane operano nel Sud-estdel Paese, soprattutto a SanPaolo. Incentivi per la crescita attraggonoimprenditori anche nel Nord-est. Gli italia-ni sono più attivi nel settore meccanico e au-tomobilistico. Ma offrono anche servizi: con-sulenza, turismo, informatica e tecnologia,logistica ed edilizia. L’industria oggi chiamanuove imprese con elevata dose di tecnolo-gia e soluzioni aggiornate, soprattutto perimpianti e macchine industriali, utensili, perl’agricoltura. Il Brasile produce più di duemilioni di barili di greggio al giorno. Servo-no imprese che contribuiscano alla costru-zione e gestione degli impianti petrolchimi-ci, dei gasdotti e delle infrastrutture. Colos-si locali come la Petrobras hanno già in at-to collaborazioni con aziende italiane. An-che il settore farmaceutico è ricettivo: si po-trebbero aprire filiali di produzione e com-merciali. Boom per la nautica: Azimut-Be-netti sta trainando un indotto notevole. Non-ostante la disponibilità di drocarburi e i re-centi ritrovamenti di giacimenti offshore, ilBrasile è molto attento alle politiche am-bientali e investe nello sviluppo di centraliidroelettriche (vi si trova la centrale più gran-de del mondo) ed eoliche. Si sta producen-do etanolo per l’alimentazione di tutti gli au-toveicoli, agricoli e non. Per il biofuel, la Mos-si& Ghisolfi, già presente con un impiantodi produzione di poliesteri, ricaverà biomassadai residui di canna da zucchero. Ancora po-co diffuso il fotovoltaico: in crescita nelloStato del Cearà, grazie a incentivi locali.

46

In Brasile è già molto viva l’atten-zione alla bioagricoltura. Ma il settore èin crescita. La recente missione del Ministero degliAffari esteri ha focalizzato su Curitiba, nello Stato delParanà, gli interessi di alcune aziende italiane nelcomparto agroalimentare. Il clima del Nord-est, 12mesi tra 20 e 40 °C, permette di ottenere una dop-pia stagione e un doppio raccolto agricolo. Le po-tenzialità agroindustriali sono enormi, anche graziealla nuova ferrovia Transnordestina, che permetteràil trasporto di materie prime e prodotti dall’Amaz-zonia in tutto il Paese. Da potenziare: importazione,produzione, trasformazione di spezie ed essenze. Losviluppo costiero e la presenza di grandi piattaformecontinentali favoriscono la pesca e le attività di ac-quacoltura. Il clima e l’abbondanza di acque interneconsentono allevamenti in acqua dolce.

inchiesta›

Classe media in ascesa. E i poveri di sempre? Quelli delle favelas cresciute ai margini delle grandi città, chesono persino diventate oggetto di visite guidate dei touroperator? La fascia di povertà, che include almeno 20milioni dipersone, esiste ancora, le favelas pure. Ma il Governo federaleci sta lavorando con progetti importanti: scolarizzazione, passofondamentale per far crescere una nazione, miglioramentosanitario, sicurezza. In alcune, non in tutte, si respirano nuovadignità e ordine. Per molti poveri il salto di qualità avviene conil possesso di un’abitazione. Il progetto governativo Minhavida, minha casa incentiva a fondo perduto chi acquista laprima casa, purché abbia un lavoro stabile. Sono state costruitecirca tre milioni di nuove residenze. La disoccupazione è sotto il6%, le possibilità di ascesa sociale sono reali.

Guido Genchi, 46 anni, vive da due anni in Brasile, dove svolgeun’attività di consulenza per gli italiani che vogliono trasferirsi.Perché hai scelto il Brasile?«Ho lavorato per 15 anni a Londra, come manager, nel retail-moda.

Due anni fa, la morte del mio titolare e la crisi mi hanno spinto a muovermi. IlBrasile mi aveva sempre affascinato. Sono partito con un Visto da studente, perfrequentare un corso di portoghese a Londrina, nel Paranà. Un amico mi ha aiutatoa trovare casa (avere contatti in loco è consigliabile, prima di partire) e hoiniziato a girare: Porto Alegre, Florianopolis, Salvador de Bahia...». Di cosa ti occupi? «Ho aperto Ciaoplanet (www.ciaoplanet.com), un’agenzia di consulenze eappoggio amministrativo per stranieri che abbiano intenzione di trasferirsi oinvestire in Brasile. La prima de Le guide di Guido, un e-book sull’apertura di unaPadaria (una specie di panificio), esce in agosto. Da un anno mi sono trasferito aRio de Janeiro dove vivo con la mia compagna, conosciuta in Brasile. L’unione difatto mi ha permesso di ottenere un Visto permanente che è il problemaprincipale. Il Visto come investitore richiede un trasferimento verso il Brasile dicirca 60mila euro in un’impresa nuova o già esistente. Raccomando cautela nellascelta dell’attività e delle persone con cui associarsi. Ho qualche cliente che staancora cercando di recuperare dei soldi dal socio brasiliano».Hai altri progetti in Brasile?«Ho comprato alcuni terreni in una zona a 40 km da Rio de Janeiro, Maricà.Costruirò delle villette. Prima di comprare un immobile accertatevi chel’intermediario sia registrato presso il Creci (Consiglio regionale degli agentiimmobiliari), un albo governativo. Sul sito www.maricainvestments.com ci sonoconsigli gratuiti. Fate attenzione alle condizioni generali degli stabili, per gliappartamenti con più di cinque anni di vita. INFO: www.ciaoplanet.com

storia 2«Ci vuole cautela, ma si può fare»

Si fabbrica di tutto,ecco cosa serve7

Cresce il bio8

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San Paolo, Rio de Janeiro e Para-ná: ecco le zone più visitate dai tu-risti in Brasile. Ma le potenzialitàdi sviluppo riguardano il Nord-est,da Fortaleza a Bahia. Molti connazio-nali si sono già lanciati nel settore come immobi-liaristi e gestori di strutture turistiche. La loro è unascelta di vita, che va oltre il ritorno economico. Èun comparto delicato, bisogna considerare nonsolo i prezzi di costruzione, ma anche le proprie-tà dei terreni, vincoli locali, malavita. Molte loca-lità sono già sfruttate, come Fortaleza, nello Statodel Cearà, e Canoa Quebrada. Da tenere d’occhio,per gli sviluppi futuri, zone di grande ricchezza na-turale, come Jericoacoara, dove già operano ita-liani, e lo Stato di Maranhao, dove ci sono terri-tori, detti Lencois (lenzuoli), con dune di sabbiabianca che racchiudono pre-ziosi laghetti naturali, o ilPantanal, la più grandezona umida del mon-do: foreste e ambienti in-contaminati. Un consi-glio per chi sogna di aprire la suapousada (piccolo hotel): molte zo-ne vedono una buona affluenza dituristi solo per pochi mesi l’anno.

48

inchiesta›

Giulio Salomone, 50 anni, parte tre anni fa per il Brasile,con la famiglia. Accetta la sfida di avviare Almaviva doBrasil, azienda brasiliana del Gruppo Almaviva, leader inIct, in soluzioni di innovazione tecnologica, con quasi25mila impiegati e 900 milioni di fatturato. Il nuovo Ceo hauna bella responsabilità: proporre prodotti e serviziavanzati su un mercato tutto da fare. Cosa ha scoperto una volta arrivato sul posto?«Nella crisi mondiale del 2008, non si vedevano ancoratutte le potenzialità che offre oggi il Brasile. Ma secondole mie analisi era il Paese con più potenzialità e affinitàper noi italiani. La mia famiglia è sempre stata abituataagli spostamenti e ai cambiamenti di vita. Ci siamotrasferiti a Belo Horizonte e mi sono subito focalizzato sulposizionamento del brand Almaviva, per acquisire nuoviclienti».Poi cosa è successo?«Belo Horizonte è sede della prima attività di ContactCenter per una importante azienda di Telecom Italia, inBrasile. Durante il 2009 abbiamo acquisito nuovi clienti nelsettore telecomunicazioni, bancario, tv satellitare, grandedistribuzione, compagnie aeree e pubblico, per lo Stato diMinas Gerais. Abbiamo anche aperto la sede di San Paolo esiamo arrivati a 7mila impiegati. Ma il 2010 è stato l’annodella svolta. Abbiamo creato una nuova società, Almawavedo Brasil, che opera nel campo della tecnologia semantica:siamo in grado di raccogliere informazioni dal linguaggionaturale, online e nei social network, per aiutare leaziende nelle scelte di marketing. In tre anni abbiamoquintuplicato fatturato e dipendenti: abbiamo formato piùdi 30mila persone, abbiamo più di 12mila impiegati e ungiro di affari di circa 97 milioni di euro».INFO: www.almavivadobrasil.com.br

DA 400 A 1.000euro, affitto mensile per unappartamento residenziale di 70mq (+1,5 a San Paolo)

48MILA euro circa, affitto mensile per un capannone di 12mila mq in città

1.260 al mq, prezzo case a Natal (un milione di abitanti)

2.130 euro al mq, medianazionale del prezzo delle case

3.550 euro al mq, prezzo case a S.Paolo

affitto casa

Brasileacquisto casa

storia 3«Arrivato in Brasile ho scoperto un Paese pieno di potenzialità»

La corsa agliimmobili9

{

Salvador de Bahia

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50

Cristiano Zara, 42 anni, viaggia perpassione, da sempre. E per lavoro,come rappresentante commerciale,prima in Italia poi in Europa. Setteanni fa arriva in Brasile, a Rio deJaneiro: si rende conto che è unposto meraviglioso, ma che vivercinon è facile. Eppure torna, a SanSalvador de Bahia. E poi decide diviverci, ma a Porto Alegre, nelloStato di Rio grande do Sul, e fare

impresa. «Qui hai la sensazione che possano succedere cose positive, checi sia un futuro per chi ha voglia di fare. Non sono rose e fiori, però:bisogna lavorare, duramente, ogni giorno. La vita è cara, viaggiare costa, inun Paese gigante senza voli low cost». Zara l’attività se la inventa, con unsocio: fornire caffè e macchine, a locali che vogliono servire l’espresso.Qualcosa di molto italiano, il caffè, proprio nella terra di produzione. «Qui,finora, si è bevuto prevalementemente il caffè all’americana. Mal’espresso “speciale” all’italiana piace e il consumo è cresciuto del 15-20%nell’ultimo periodo. Noi abbiamo creato un marchio, Ideacaffè, trovato unsocio produttore che fa il caffè in fazende di Bahia, secondo le nostreindicazioni, e un fornitore italiano, la Sanremo di Treviso, che ci dàmacchine di ottima qualità. In sede, lavorano 10 persone e una rete difurgoni per le consegne. Negli anni, è cresciuto anche un gruppo didistributori, che acquista e rivende i nostri prodotti in sette capitali dellaconfederazione. L’anno scorso abbiamo fatturato oltre 800mila euro, ma cisono spazi per triplicare. L’azienda cresce già di circa il 20% l’anno». OraCristiano punta a creare una rete di caffetterie Ideacaffè. «Per aprirneuna in un centro commerciale, dove i prezzi possono arrivare a 2 euro pertazzina, serve un investimento di almeno 150mila euro. In strada, un localepuò costare 30mila-40mila euro, ma dà fatturati più bassi». A chi vuoletrasferirsi, consiglia: «Prima di tutto, imparate il portoghese: èindispensabile. Poi, partite con almeno 150mila euro. Infine, prendetevitempo per conoscere il Paese. Con occhi da imprenditori, non da turisti».INFO: www.ideacaffe.com, email: [email protected]

«Chi pensa alla ristorazione, deveproporre piatti alla “brasiliana”, nonfedeli al 100% alla ricetta originale.Tipico esempio, la pizza: sonopochissime le pizzerie che offronouna pizza come quella italiana. Settori da esplorare sono: bar caffè,espressi e cappuccini, yogurterie,gelaterie artigianali»Brasile {

Il sistema di sviluppo di insegnein rete e in partnership si affer-ma anche in Brasile, grazie alladiffusione dei centri commerciali.Ci sono 160 centri commerciali in apertura, cheospiteranno negozi, ristoranti, pizzerie, locali.La presenza dei gruppi internazionali si con-centra nella Gdo e nella ristorazione. Ci sonospazi per l’importazione di marchi forti italiani,catene in franchising conosciute e consolidate.Settori: cibo, moda, accessori, estetica, servizi.1) Verificare se una catena non sia già presente.2) Proporsi come master licenziatario. 3) Pun-tare sul meglio del Made in Italy. Il gruppo Inti-com, che ha creato la rete Yamamay, si è instal-lato come azienda in Brasile. Produce e com-mercializza localmente intimo e beachwear e hastimolato la partecipazione di giovani designerbrasiliani nella creazione delle nuove collezio-ni. In sviluppo: scuole di lingue, soprattutto in-glese, anche di piccole dimensioni. Case di ri-poso, home care, negozi diprodotti con frutta amaz-zonica, prodotti organi-ci, pet shop e hotel percani; riciclaggio; nego-zi e servizi di pulizieecologiche, affitto macchi-ne blindate, addestramento canida guardia; scarpe customizzate;agenzie turistiche; corsi di pilates...

Il franchising piace e si diffonde10

storia 4«Ci vogliono 150mila euro e occhi da imprenditore»

chi ti aiutaMuoversi con una guida

› Ministero degli Affari esteri

Su www.esteri.it/mae/it si trova il programma del MomentoItalia Brazil, calendario di eventi culturali e imprenditoriali inBrasile, gli indirizzi dell’Ambasciata italiana a Brasilia e dellenumerose agenzie consolari.

› Agenzia per la promozione all’estero e

l’internazionalizzazione delle imprese italiane

L’Ex Ice, istituto per il commercio con l’Estero, oggi è un agenziain gestione transitoria. Ma su www.ice.gov.it ci sono dati sulPaese, report e anticipazioni di missioni commerciali.

› Camera di Commercio italo-brasiliana. Ha sedea Milano e uffici territoriali in Emilia-Romagna, Friuli-VeneziaGiulia, Lazio e Liguria, uffici di rappresentanza a Brasilia eFortaleza. Su www.ccib.it si trovano una scheda Paese,informazioni e servizi. Attenzione: suwww.ccib.it/aggiornamenti/visti.htm i costi per i Visti dipermanenza per lavorare (investimento in una società brasilianadi oltre 60mila euro).

› Ambasciata italiana in Brasile. Sul sitowww.ambbrasilia.esteri.it, oltre a informazioni pratiche perVisti, documenti, burocrazia, si può scaricare gratis l’ebookModello di sviluppo industriale del Sistema Italia in Brasile.

› Camera italo-brasiliana di commercio e

industria. Ha sede a San Paolo e offre consulenza eappoggio agli imprenditori italiani e incentiva la collaborazionetra imprese locali e italiane.www.italcam.com.br/site/index.php

› Confindustria. Bisogna consultare la sede della propriazona. A Modena (www.confindustriamodena.it), a marzo si ètenuto un convegno sul tema Brasile: conoscere per competeree presentata la guida Brasile - Manuale operativo per ilcommercio e l’investimento diretto, gratuita, realizzata dalloStudio legale Salardi (www.studiosalardi.it).

› Kpmg. È un network di professionisti presenti in tutto ilmondo, che collabora con il Ministero degli esteri eassociazioni. Ha curato Investments in Brazil, 11ª edizione,guida di 200 pagine scaricabile gratis, suwww.kpmg.com/Global/en/.../brazil-invest-in-oct19.pdf.

› L’Agenzia sviluppo nordest Brasile. Associazionenon profit, con sede a Varese. www.agenziabrasile.it.

› Abf. L’Associazione brasiliana del franchising ènata 22 anni fa e ha sede a San Paolo. Per le catene nellaFederazione: www.portaldofranchising.com.br

› Simest. È una finanziaria pubblico-privata italiana per ilsostegno delle imprese tricolori all’estero.Per il Brasile, ha accompagnato oltre 220 imprese e investito 1,3milioni di euro. Sono ammesse anche le piccole imprese. Bastauna buona idea, ancora da concretizzare. Una parte delleaziende ha ricevuto finanziamenti diretti (fino al 49% delcapitale di rischio), altre sono state partecipate da un fondo diventure capital, di cui fa parte Simest. www.simest.it

› Stefano Salardi, avvocato specializzato ininternazionalizzazione (www.studiosalardi.it), offre informazionilegali e consulenza iniziale gratuita ai lettori di Millionaire, fino al 15 settembre. Inviare le richieste a: [email protected],specificando nell’oggetto il titolo di questo articolo.

› Antonio Ferrara, fondatore dell’Associazione Sviluppo NordestBrasile, esperto in economia e referente per progetti già in fase direalizzazione, è a dispsizione per una prima consulenza gratuitaper affrontare il Nord-est. Scrivere a: [email protected],oggetto il titolo di questo articolo.

› Per saperne di più, l’ebook Modello di sviluppo industriale delSistema Italia in Brasile è disponibile su www.millionaire.it

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