16
Periodico di approfondimento dell’Auser Nazionale ONLUS FRA SCENARI INCERTI IL CORAGGIO DI GUARDARE AVANTI 2: Un esercito di adulti italiani sull’orlo dell’analfabetismo 3: Conoscersi a tavola 4: Uno stile di vita salutare per invecchiare bene e in serenità 5: “Saperi e periferie” cultura diffusa e per tutti 6: “Teatro con l’altro”, a Vicchio la disabilità va in scena 7: #Ricominciamoinsieme, il progetto che dopo il terremoto ha ricostruito socialità e fiducia 8: I nonni vogliono stare al passo coi tempi auser informa 1 gen-feb 2018

auserinforma · 2018-02-06 · LOREDANA CZERWINSKY DOMENIS, MARIA TERESA MARZIALI, VILMA NICOLINI, FABIO PICCOLINO, PAOLO PIGOZZI, MARCO SQUARCIA Direzione, redazione, amministrazione

  • Upload
    vancong

  • View
    215

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Perio

dico

di a

ppro

fond

imen

to d

ell’A

user

Naz

iona

le O

NLU

S

FRA SCENARI INCERTI IL CORAGGIO DI GUARDARE AVANTI2: Un esercito di adulti italiani sull’orlo dell’analfabetismo 3: Conoscersi a tavola 4: Uno stile di vita salutare per invecchiare bene e in serenità5: “Saperi e periferie” cultura diffusa e per tutti

6: “Teatro con l’altro”, a Vicchio la disabilità va in scena 7: #Ricominciamoinsieme, il progetto che dopo il terremoto

ha ricostruito socialità e fiducia8: I nonni vogliono stare al passo coi tempi

auserinforma1

gen-feb 2018

IN QUESTO NUMERO

AUSER INFORMA

EDITORIALE Fra scenari incerti il coraggio di guardare avanti 1

FOCUS Un esercito di adulti italiani sull’orlo dell’analfabetismo 2

Conoscersi a tavola 3

Uno stile di vita salutare per invecchiare bene e in serenità 4

AUSER RACCONTA “Saperi e periferie” cultura diffusa e per tutti 5

“Teatro con l’altro”, a Vicchio la disabilità va in scena 6

#Ricominciamoinsieme, il progetto che dopo il terremoto ha ricostruito socialità e fiducia 7

I nonni vogliono stare al passo coi tempi 8

LA VOCE DELLE DONNE 9

SPAZIO AI CORRISPONDENTI 10

NOI AUSER 13

Direttore responsabileGIUSY COLMO

Hanno collaborato a questo numeroEMILIA BORGHI, GIUSY COLMO, ENZO COSTA, LOREDANA CZERWINSKY DOMENIS, MARIA TERESA MARZIALI,VILMA NICOLINI, FABIO PICCOLINO, PAOLO PIGOZZI, MARCO SQUARCIA

Direzione, redazione, amministrazioneVia Nizza, 154 - 00198 RomaTel. 068440771 - Fax [email protected] www.auser.it

facebook.com/auser.it twitter.com/AuserNazionale

Impaginazione e stampaO.GRA.RO. Roma

EditoreAUSER NAZIONALE - ONLUS

Aut. Trib. N. 00195/91 del 09/04/91Distribuzione gratuita

l’immagine di copertina è una fotodi Fabio Piccolino scattataa Castel Gandolfo (Roma)

Le politiche di sviluppo di questi ul-timi vent’anni fondate sulla disegua-glianza hanno creato la crescitamondiale delle povertà, dell’immi-grazione e dello sfruttamento. Cam-biano i modelli di sviluppo el’assenza di sedi democratiche e digoverno sui grandi problemi dellaglobalizzazione produce e aumenta irischi rendendo incerto il futuro.L’Italia deve trovare la sua ricchezzanella multiculturalità e nelle sue di-versità. Non può continuare a viverel’egemonia di una parte del paeseforte che guarda con distacco laparte più debole. Un’Italia che, anzi-ché rafforzare la propria coesione in-terna, persiste un divarioinaccettabile tra nord e sud delpaese, continua a fare di tutto perdividersi.Anche la scelta europeista non puòessere messa in discussione. Sono lepolitiche dell’austerità forzata, del-l’impossibile pareggio di bilancio,dello smantellamento del modellosociale europeo che alimentano l’an-tieuropeismo. C’è bisogno cheanche dalle elezioni italiane emergaun forte progetto europeista fondatosulla democrazia e sulla solidarietà,sul lavoro e sul rispetto della personae dei beni comuni. Tutte questioniche devono venire prima del cosid-detto libero mercato.In questo scenario complesso l’Au-ser ha scelto, come è tradizione ecome giustamente dispone il nostrostatuto, di non schierarsi nella com-petizione elettorale ma lancia unmessaggio forte ai propri associati ea tutti i cittadini: andiamo a votare,non rinunciamo al primo dei dirittidemocratici, assumiamoci la re-sponsabilità di ridare al nostro paeseun governo eletto dal popolo. Contri-buiamo a costruire un sistema di al-leanze con tutte le forze progressistedella società: i giovani, le donne, glianziani, chi si batte per la pace, il la-voro, la democrazia, la difesa dellaCostituzione, della libertà, della giu-

stizia sociale e dei diritti. Dobbiamoavere il coraggio di guardare avantipuntando a uno sviluppo futuro pos-sibile e non enfatizzando le divisionidel passato.La crisi da cui molto lentamentestiamo uscendo ha cambiato moltecose. La parola ‘sociale’ è percepitacome un costo. È cambiato anche ilcontesto in cui viviamo. I dati dellaBanca d’Italia, l’Istat, il rapportoOxfam, confermano un trend ven-tennale che parla di progressivopeggioramento del reddito familiaree di un allargamento della forbice trachi può e chi non può. Questo pro-duce la crescita della concentra-zione dei redditi e della povertà.Oggi in Italia il 10 per cento delle fa-miglie possiede il 50 per cento dellaricchezza netta totale.C’è una correlazione tra disugua-glianza economica e crisi socialedella democrazia. La prima ricadutal’abbiamo vista nel crollo della parte-cipazione al voto dei cittadini. Que-sto fa nascere una preoccupazioneperché il crollo dei valori della demo-crazia suscita, nel sentimento popo-lare, il desiderio di governi forti,rappresentati da pochi partiti e daforti identificazioni personali.Si ricrea una distanza tra le classi,tra cittadini, tra elettori e politici. Ilrisultato è una società divisa, conpesi sociali sempre meno proporzio-nati e una tendenza alla continuacrescita delle diseguaglianze.Si restringe la democrazia insieme alvalore inclusivo delle istituzioni. Po-trebbe essere l’inizio di una disgre-gazione generalizzata deifondamenti stessi delle nostre so-cietà democratiche.La pratica della democrazia – noi losappiamo – è molto fragile e va co-stantemente ripensata, presidiata edifesa. Spetta anche a tutti noi, perla parte che ci compete, elaborare ri-forme di vasta portata nel paese e inEuropa ma anche adottare compor-tamenti esemplari, soprattutto in pe-

riodo di crisi.Lo dobbiamo fare anche perché ab-biamo di fronte almeno due genera-zioni di giovani ai quali dobbiamorestituire una speranza e un futuro euna nuova generazione di anziani,che pesa oggi il 21,7 per cento e traqualche anno il 30 per cento dell’in-tera popolazione italiana, con aspet-tative di vita medio-lunghe, ai qualidobbiamo garantire una qualitàdella vita all’altezza di un paese civile.L’Auser per questi ultimi ha elabo-rato un suo progetto sociale co-struito sulla centralità del territorio esul valore della persona, inserito inun contesto che si propone l’obiet-tivo di realizzare un modello di wel-fare attivo pubblico di comunità,fondato su risorse finanziarie ade-guate ai bisogni sociali, costruito suun sistema dove, attraverso reti in-formali, Stato, Terzo settore e singolicittadini si attivano per costruire ilbenessere sociale delle persone, raf-forzando così il concetto di comu-nità e di coesione sociale.L’Auser in questo progetto può edeve svolgere la sua parte. Lo vuolefare insieme a tutto il Terzo settore,la legge di riforma lo prevede inmodo esplicito, e in sintonia con laCGIL e lo SPI. Possiamo insieme di-ventare protagonisti di questo cam-biamento, osando nuove vie, comela co-progettazione e la co-program-mazione esercitata insieme agli entilocali, dando contributi, avanzandoproposte, allargando la partecipa-zione, aumentando la nostra rappre-sentanza, rilanciando iltesseramento, affrontando questafase difficile con entusiasmo, culturae passione.Un augurio di Buon Anno a tutti

1EDITORIALE

AUSER INFORMA

Fra scenari incerti il coraggio di guardare avantiEnzo Costa, presidente nazionale Auser

2 FOCUS

AUSER INFORMA

Gli indicatori Ocse sono la fonte piùautorevole sullo stato dell’istruzionenel mondo. E a spulciare i dati italianidell’ultima rilevazione non c’è da stareallegri. Due dati colpiscono fra tutti: inItalia un ragazzo su quattro tra i 15 e i29 anni (26%) non è occupato o non èiscritto a un percorso di formazione (icosiddetti Neet), contro una mediaOcse del 14%; il 39% degli adulti fra i25 e i 65 anni d’età hanno un livellobasso di competenze, in altre parolehanno smesso di leggere e imparare,sono persone che rischiano unacondizione grave di isolamento edesclusione, sono persone che nonhanno gli strumenti per svilupparesenso critico, leggere la realtà daprotagonisti consapevoli. Con unoscenario del genere non si può restarea guardare. Dati e indicatori Ocse sono stati piùvolte citati nel corso della PrimaConferenza Nazionalesull’Apprendimento Permanente, chesi è svolta a Roma lo scorso 24gennaio, convocata dal MIUR ilMinistero dell’Istruzione. “Le Retiterritoriali per l’ApprendimentoPermanente: verso un Piano nazionale

di “Garanzia delle competenze” dellapopolazione adulta” era il tema dellaConferenza, un titolo lungo earticolato che suona come unadichiarazione istituzionale di impegnopolitico e una risposta all’Europa cheproprio sul fronte delle Garanzie avevachiesto impegni precisi.“Per sopperire a questo divario nonsi può più aspettare – ha ribadito laMinistra Valeria Fedelinell’introduzione – la sfida parteoggi, è in gioco la democrazia ed ilfuturo del nostro sistema paese. Unsistema nazionale integrato diapprendimento permanente dellapopolazione adulta, formale e nonformale – ha proseguito - è lacondizione per rendere esigibile ildiritto dei cittadini ad apprendere inogni fase della vita e contribuisce acreare benessere individuale,contrastando fenomeni di esclusionee povertà, anche educativa”.La Conferenza rappresenta senz’altroun punto di partenza, la tappa piùimportante di un percorso che vieneda lontano, dal tavolo nazionale perl’apprendimento permanente,l’alleanza che aveva messo insieme

soggetti diversi: i sindacaticonfederali Cgil, Cisl e Uil, il Forumdel terzo settore, l’Anci, la retenazionale dei Centri provinciali perl’istruzione degli adulti (CPIA), la Retedelle università per l’apprendimentopermanente (RUIAP). Fino ad arrivareall’accordo in Conferenza Unificata(Regioni, enti locali, Ministeroistruzione e ministero del lavoro) del10 luglio 2014 per la costruzione delleReti territoriali per l’apprendimentopermanente. Un accordo “storico” inun certo senso perché per la primavolta ai soggetti del terzo settoreveniva riconosciuto un ruolodeterminante nel realizzare il dirittoall’apprendimento permanente dellepersone, ruolo riconosciutonell’ambito del sistema pubblico dieducazione. Poi un lungo periodo distallo, l’accordo era rimasto sullacarta. Ma con la Conferenza del 24gennaio la svolta sembra più vicina.La Ministra Fedeli ha elencato leprincipali azioni strategiche sullequali il suo Ministero si concentrerà,prima fra tutte attivare in ciascunaregione a partire dal 2018 una reteterritoriale per l’apprendimentopermanente. L’Agenda Onu 2030 e lanuova Agenda europea dellecompetenze ci chiedono inoltre unosforzo “per attivare nel territorio“percorsi di garanzia delleCompetenze destinati allapopolazione adulta in età lavorativa.Non solo. Anche percorsi perl’invecchiamento attivo degli over65.Le altre azioni strategicheriguardano la formazione delpersonale interno, la formazione adistanza e “percorsi di Istruzioneintegrati” finalizzati a far conseguireun diploma professionale. Il percorso è disegnato, ora non restache proseguire, per non continuare ascivolare nelle graduatorieinternazionali. Nell’interesse delCapitale Umano italiano.

Un esercito di adulti italiani sull’orlodell’analfabetismo. L’importanza strategica di un Piano Nazionale per l’apprendimento permanente

Giusy Colmo

AUSER INFORMA

Il cibo è al centro del quotidiano ditutti noi, alimentarsi soddisfa unbisogno primario dell’organismo. Manon è solo nutrimento del corpo. E’un fattore vitale del nostro star bene.Un’alimentazione consapevole,completa ed armonica, ci aiuta avivere meglio. Nel cibo ci sono iprofumi della nostra tradizione edella nostra memoria, i sapori deiprodotti buoni della terra. Il cibo èparte di noi. Ma il cibo è anche unostrumento per contrastare lasolitudine e imparare cose nuove. E’un tema che coinvolge tutti,piacevole e di facile comprensione. Da qui parte il progetto di AuserNazionale “Conoscersi a tavola”cofinanziato dal Ministero del Lavoroe delle Politiche Sociali. Si rivolgealle persone anziane, ma non solo, acominciare da chi vive solo conbasso reddito e basso livello culturalepromuovendo sani stili di vita,incontri con le generazioni piùgiovani e interessanti opportunità diapprendimento. Il cibo divental’occasione per fare amicizia,scambiarsi esperienze, essereinformati su ciò che fa bene allasalute. È più piacevole, quando siamoinsieme, mangiare, cucinare,

scambiarsi esperienze, apprendereconoscenze utili alla salute, e altempo stesso riprendere adesprimersi correttamente, a leggere,scrivere, ad utilizzare internet perricerche connesse alla salute eall’alimentazione. Come primo passo si è formato unComitato Nazionale di Esperti,costituito per i temidell’alimentazione da MaurizioBeccafichi, Cesare Colombo e PaoloPigozzi, per l’apprendimento daGiorgio Allulli, Fiorella Farinelli,Francesco Maggio e Paolo Serreri.E’stata stilata una prima lista diorientamenti tematici, tenendoconto che l’obiettivo complessivodel progetto è l’acquisizione di sanistili di vita per il benesserecomplessivo della persona. Nei 18mesi di durata del progetto, nelle 8regioni coinvolte: Basilicata, EmiliaRomagna, Lazio, Lombardia,Marche, Puglia, Toscana e Umbria,si affronteranno temi legatiall’alimentazione e al cibo attraversolaboratori di cucina, incontri conesperti per parlare di buonaalimentazione, salute e benessere,di contrasto allo spreco. Verrannoorganizzate delle iniziative mirate alrecupero delle tradizioni alimentari e

della memoria del cibo, raccolte ecucinate insieme ricette tipichedella tradizione culinaria delterritorio. Il cibo è cultura, sapere edanche arte per questo si avràl’occasione di assistere a proiezionidi film e visitare musei. E infinepranzi e cene in compagnia, cherestano un grande stimolo per usciredi casa, unirsi agli altri e goderedell’effetto dei buoni sapori. Il progetto prevede la collaborazionenei territori con soggetti diversicome i Comuni, le Asl, scuolealberghiere, centri perl’apprendimento degli adulti,associazioni di categoria, centri diformazione professionale con i qualisottoscrivere protocolli dicollaborazione che possanoproseguire anche dopo il termine delprogetto. Un gruppo di “facilitatori”appositamente formati cercherà dicontattare il maggior numeropossibile di persone nei circoli, nelleparrocchie, nei supermercati, neibar, in tutti quei luoghi dove èpossibile un contatto diretto. Trascorso un anno e mezzo edavviato questo percorso, tantepersone avranno trovato attraverso il cibo, la chiave per una vitamigliore.

Conoscersi a tavola il progetto Auser che fa del cibo occasione di inclusione e cultura

3FOCUS

Social-Mente, il piacere di continuare a conoscereSocial-Mente è un progetto che si pone l’obiettivo di entrare in contatto con ampie fasce di cittadini, soprattuttoanziani ma anche adulti, immigrati e giovani NEET, che hanno livelli di istruzione bassi o molto bassi e che per questaragione rischiano una condizione grave di isolamento ed esclusione con pesanti ricadute sulla qualità della vita. Lasfida è di coinvolgerli in attività culturali e di socializzazione, con un’offerta varia e stimolante in grado di sollecitareinteresse e partecipazione. I promotoriIl progetto è promosso dall’Auser, è nazionale e per le regioni del Sud si avvale di un finanziato dalla Fondazione con il Sud.Le reti territorialiIl progetto permetterà di sviluppare accordi di collaborazione tra la rete Auser e le istituzioni locali del sistema scolastico,nell’ottica della costruzione dei servizi e delle reti territoriali per l’apprendimento permanente. Tali accordi possonocoinvolgere anche altri enti del territorio, pubblici e privati, per innovare ed ampliare l’offerta culturale. Hanno già datola loro disponibilità a partecipare al progetto: CPIA di Napoli città 1; CPIA di Napoli città 2; CPIA di Matera; CPIA diPotenza; CPIA di Cosenza; CPIA di Crotone; CPIA di Lecce; CPIA di Taranto; Istituto Comprensivo Statale “G.Mazzini”di Meledugno; Istituto d’Istruzione secondaria superiore “Archimede” di Taranto; Istituto Comprensivo di Alessano(LE); Comune di Specchia (LE); CPIA di Caltanisetta; CPIA di Messina.

4 FOCUS

AUSER INFORMA

La vita e il nostro stesso corpo sonosede di attività e di processi moltocomplessi che sono influenzati, nelbene e nel male, da molti fattoricome, ad esempio, le abitudinialimentari, il clima, l’ambiente,l’inquinamento, il sonno, le emozioni,le relazioni sociali, ecc. Almeno tre diquesti meritano una riflessionespecifica. Infatti, il movimento, unabuona alimentazione e l’attenzionealle emozioni e alle esigenze dellamente costituiscono i principalipilastri che sostengono la salute e ilbenessere del nostro organismo.

Il movimentoIl nostro organismo è statoprogrammato per funzionare almeglio solo se ci muoviamoregolarmente. Le personefisicamente attive vivono una vitapiù lunga di quelle sedentarie edhanno una migliore qualità di vita.Fare ogni giorno una modestaquantità di esercizio fisico (adesempio, camminare per 20-30minuti) produce effetti positivinell’organismo. Chi può faccia dipiù, ma anche una attività modestaè comunque meglio che stare sedutitutto il giorno.L’attività fisica regolare è importanteper mantenere un peso corporeoideale, per evitare l’accumulo digrasso a livello addominale (lapancia) e il diabete, per ostacolarel’osteoporosi e la riduzione dellamassa muscolare che si verificanegli anziani. Il movimentogiornaliero è anche molto utile perridurre il rischio di malattiecardiovascolari e il cancro. Infine, chi si muove ogni giorno ha unumore migliore e amplia le suerelazioni sociali.

L’alimentazioneLa nostra dieta, troppo ricca dicalorie, di cibi industrialmenteraffinati e di alimenti di origine

animale e, nello stesso tempo,povera di verdure, legumi e cerealiintegrali, contribuisce a gran partedelle patologie croniche oggi piùdiffuse: le malattie cardiovascolari, ildiabete, i tumori, le malattiedegenerative degli occhi (cataratta,glaucoma, retinopatie), il fegatograsso e la cirrosi, le demenze senili,l’osteoporosi, ecc.La scelta di uno stile dietetico piùsano consentirebbe di preveniremolte di queste malattie eridurrebbe la necessità diconsumare farmaci nelle personeanziane.Nel 2014 la Comunità Europea haadottato il Codice Europeo Contro ilCancro (ECAC), messo a puntodall’Agenzia Internazionale Per laRicerca sul Cancrodell’Organizzazione Mondiale dellaSanità. Il codice contiene leraccomandazioni per ridurre ilrischio di ammalarsi di cancro (masono istruzioni valide anche per laprevenzione di tutte le patologie giàricordate). Ecco le principali indicazioni che, seosservate, compongono di fattoquello stile alimentare tradizionale emolto salutare conosciuto come“Dieta Mediterranea”:• Consumate ogni giorno cereali

integrali (pane, pasta, riso, mais,miglio, ecc), legumi (fagioli, ceci,lenticchie, fave, ecc), semi oleosi(noci, mandorle, ecc), verdure efrutta.

• Limitate i cibi ricchi di zucchero egrassi (dolci industriali,merendine) e evitate le bevandezuccherate (bibite gassate, ecc).

• Limitate le carni rosse e evitate lecarni conservate (salumi).

• Limitate i cibi ricchi di sale(formaggi, alimenti in scatola).

Curare anche la menteMolti studi scientifici (ma anchel’esperienza di ciascuno)suggeriscono che le persone serene,allegre, ottimiste, felici, sicure di sée soddisfatte della vita sono piùsane e vivono più a lungo di quellestressate, depresse, che siarrabbiano facilmente e che stannotroppo tempo da sole. Le relazionisociali infatti sono fattorifondamentali che producono salutee persino longevità. Un animo tranquillo rende regolareil battito cardiaco, riduce lapressione arteriosa e produceaddirittura un potente effetto anti-infiammatorio (l’infiammazione èalla base di tutte le patologie cheinteressano il nostro organismo). Siè anche notato che il benesserepsicologico si associa a un migliorefunzionamento del sistemaimmunitario. Anche noi conosciamo tecniche direspirazione e di meditazionepraticate da millenni in oriente(yoga, tai chi, ecc). Tecniche epratiche che sono in grado diridurre lo stress, la conflittualità,l’ansia, la depressione e la fatica edi migliorare l’attenzione, la qualitàdel sonno e la sensazione dienergia. È interessante avvicinarsicon curiosa attenzione e senzapregiudizi a queste esperienze. Nondimenticando, tuttavia, che ancheuna semplice passeggiata in unluogo piacevole e ricco di verdeoppure la contemplazione silenziosadi un corso d’acqua che scorre o delsole che sorge e tramonta o, ancora,la sosta ristoratrice in una chiesaantica della nostra città sonoesperienze che migliorano il nostroequilibrio psichico e ci ricaricano dienergia positiva.

Uno stile di vita salutare per invecchiare bene e in serenità Paolo Pigozzi, medico nutrizionista, omeopata e fitoterapeuta

5AUSER RACCONTA

AUSER INFORMA

Si potranno seguire brevicorsi, seminari sull’arte, laletteratura, la storia, lascienza e i cambiamenti delmondo. Ci saranno visiteguidate alla scoperta diangoli di Milano legati allasua storia industriale.Laboratori per scoprirecome funziona un archiviostorico. Verrà organizzatoun vero e proprio campuscinematografico dovesperimentare in primapersona l’uso diattrezzature e programmiinformatici. Con ilprogramma “Senior al Museo” verràformato un gruppo di volontari chediventeranno facilitatori nelle visiteguidate al Museo dei Martinitt edelle Stelline. E ancora letture di libriper adulti e bambini, e con il “webSilver Point” la possibilità diapprendere ed utilizzare computer,tablet e smartphone.Si chiama “Saperi e periferie” ilnuovo progetto di Auser InsiemeMilano in partnership con il MIC edil Museo dei Martinitt e delle Stellinee il contributo della FondazioneCariplo che parte a gennaio 2018 eper un anno intero offrirà ai cittadinidi Milano dei quartieri 3, 5, 6, 7, 8 e9, tante, diverse occasioni culturali.Ricalca l’esperienza delle Universitàdella Terza Età in Milano allargatacon le proposte didattiche del MIC(Museo Interattivo del Cinema,Fondazione Cineteca italiana) e delMuseo dei Martinitt e delle Stelline(Istituti Milanesi Martinitt e Stellinee Pio Albergo Trivulzio).Unaopportunità per arricchire di stimoliun nuovo protagonismo sociale fattodi conoscenze, di familiarità con glistrumenti digitali, di partecipazionealla vita culturale della città.L’obiettivo generale è quello di offrire

alla popolazione anziana unamolteplicità di iniziative culturali edi “luoghi di socializzazioneculturale” portandola verso uninteresse stabile per la culturamantenendo fede ai propri valoristorici declinabili in tre punticardine: tutte le iniziativeorganizzate nell’ambito del progettosono gratuite; sono decentrate neiquartieri periferici di Milano; leiniziative sono aperte a tutti e non ènecessaria alcuna formazionepregressa per partecipare ecomprendere i temi trattati. Le parole chiave del progetto sonoCultura come inclusione sociale,accessibile a tutti, partecipata ediffusa.Le sette azioni del progetto sono: Da chi sa a chi non sa. Brevi corsio cicli di seminari facenti capo acinque grandi aree di interesse chesono: arte, letteratura, scienze eambiente, società e visioni nelmondo, storia, corsi di caratterearchivistico e cinematografico;laboratori culturali ed esperienziali.Campus cinematografico“Accadrà domani”, le attivitàproposte solleciteranno la creativitàe la curiosità dei partecipantifacendo loro sperimentare in prima

persona l’uso di attrezzaturee programmi informaticiutilizzati comunementenell’industriacinematografica, attraversola realizzazione di una breveclip. Senior al Museo.Un’attività continuativa diarchivio eaccompagnamentoall’interno del Museo deiMartinitt e delle Stelline conlo scopo di promuovere lapartecipazione attiva deivolontari nel patrimonio delmuseo e diventare

facilitatori nelle visite guidate. Laboratori alla scoperta degliarchivi degli orfanotrofi deiMartinitt e delle Stelline.Laboratori da realizzarsi sugli archividegli orfanotrofi dei Martinitt eStelline finalizzati alla riscoperta didocumenti di archivio e di storie,aneddoti o piccoli accadimenti legatiai bambini che sono stati ospiti deidue orfanotrofi.Percorsi nella città di Milanoalla scoperta di luoghi nascosti ericchi di storia. Web Silver Point, attività itinerante,finalizzata all’apprendimento ed algoverno delle nuove tecnologie daparte dei senior - PC, Tablet eSmartphone. Letture in quartiere conpresentazione di libri; consulenza suproposte letterarie e interessi deisenior, presentazione di libri perbambini.Il progetto si concluderà a dicembre2018 con un Convegno divalutazione delle diverse azioni.

Per info: Auser Milano tel. 0226826320/cell. [email protected]

“Saperi e periferie” cultura diffusa e per tutti.Il nuovo progetto di Auser Insieme Milano

Emilia Borghi, Auser Milano

6

AUSER INFORMA

AUSER RACCONTA

Vicchio è un comune nel Mugellocon poco più di ottomila abitanti. E’qui che da oltre vent’anni un gruppodi genitori e di volontari ha messo inpiedi un progetto dedicato a personecon disabilità che utilizza il teatrocome strumento espressivo. “Indaco– Teatro con l’altro” è infatti una verae propria compagnia composta daattori normodotati o con disabilitàleggera o grave. Attraverso lo stru-mento del teatro viene attivato cosìun percorso di crescita e di integra-

zione che prevede la realizzazione dispettacoli che il gruppo mette inscena occupandosi di tutti gliaspetti, dalla regia alla recitazione,dalla sceneggiatura alla scenografia. L’idea, per certi versi innovativa, èstata quella di dare vita ad ungruppo in cui le persone disabilirecitassero insieme a volontari ditutte le età, con pari libertà creativae di espressione. Oggi compongonola compagnia teatrale 63 attori, dicui 23 ragazzi con disabilità leggera

o grave, i loro genitori e i volontaridell’Auser. E se il teatro rappresentalo strumento ideale per favorire lacrescita individuale delle persone, lascelta di portare i propri spettacoliall’interno delle scuole è mirata pro-prio a trasmettere alle giovanigenerazioni i valori dell’accoglienza,dell’aiuto reciproco e della diversità,ma anche di sensibilizzare lepersone alle problematichedell’emarginazione e delle difficoltàdelle persone portatrici di disagio

fisico, psichico, sociale.Quello delle scuole del resto non èl’unico palcoscenico in cui la compa-gnia “Indaco” si esibisce: dasettembre a maggio si svolgono ilaboratori di recitazione, di espres-sione e di spazio scenico nel teatroGiotto di Vicchio, messo a disposi-zione dall’amministrazionecomunale. E’ qui che si svolgonoanche le prove e gli spettacoli, chevengono poi replicati anche neidiversi teatri del Mugello e dell’Alto

Mugello, più o meno una volta almese. D’estate poi, all’attività tea-trale si affiancano i laboratori creatividi pittura e di ceramica aperti a tuttala popolazione: i manufatti che nescaturiscono vengono esposti a set-tembre durante la tradizionale FieraCalda di Vicchio, appuntamento cheprevede mostre d'arte, concerti, mer-catini, stand gastronomici,laboratori, e che coinvolge il territo-rio. Ogni disabile è seguitopersonalmente da un

tutor, un giovane volontariodell’Auser.La vera forza della compagniaè la coesione: i ragazzi nonvengono solo da Vicchio mada tutto il Mugello. Insieme aloro ci sono figure professionalicome gli educatori laureati euna fitta rete di sostegnoumano ed economico da partedella cittadinanza, delle ammi-nistrazioni, delle istituzionilocali e scolastiche, delle asso-ciazioni, delle parrocchie.Fondamentale è poi il ruolo deigenitori, che spesso hannodovuto vincere le proprie per-plessità e il naturale senso diprotezione verso i figli. Il lavoro che viene è svolto èdel tutto volontario, visto chela scuola di teatro è gratuita;un contributo viene dallaSocietà della Salute e da atti-vità collaterali con la quale si

cercano fondi. Il risultato sono 18diversi spettacoli in poco più divent’anni, l’entusiasmo dellepersone che ne prendono parte, lapartecipazione del territorio per unprogetto vivo e vitale. Il nome scelto dalla compagnia èsignificativo: tra i colori dell’arcoba-leno, l’indaco è quello che l’occhionon percepisce ma che dà senso aglialtri colori. Un colore che è come ladisabilità: c’è ma magari non si vedeo viene rimossa.

“Teatro con l’altro”, a Vicchio la disabilità va in scena. Da oltre vent’anni la compagnia Indaco lavora con creatività per l’integrazione

Fabio Piccolino

7AUSER RACCONTA

AUSER INFORMA

#ricominciamoinsieme, progettoAuser Marche 2017 sulla ricostru-zione post sisma. Una ricostruzioneche non passa per i mattoni sola-mente, ma che cerca di curare la so-cialità e ricostruire la fiducia, questol'obiettivo del progetto che ora è indirittura d'arrivo, almeno per la suafase pilota.Mercoledì 13 dicembre presso l'isti-tuto alberghiero Einstein Nebbia diLoreto si è tenuto un Convegno du-rante il quale si è raccontato come èandata, presentando il calendario2018 e terminato con un pranzocomposto da ricette tradizionali dellezone di Macerata, Ascoli Piceno eFermo. Ricette fornite dalle personecoinvolte nel progetto: persone an-ziane, studenti di scuole, giovaniche, durante l'anno hanno raccon-tato la loro cultura, tradizioni, ric-chezza del territorio, difese condeterminazione dallo sgretolamentofisico di agosto e ottobre 2016. Abbiamo fatto un lavoro intenso,lungo, che ha toccato più aspettidella vita quotidiana della popola-zione dell'area sisma. Gli incontri ascuola, quelli più aperti al pubblico

hanno permesso il confronto fra ge-nerazioni, uno dei tasselli fonda-mentali dell'intero progetto, oltrealla produzione di un calendario2018 pieno di ricette, detti popolari,racconti, poesie e foto, sull'area fer-mano-ascolano-maceratese. Vo-gliamo ripartire dalla radici, avendobene in testa chi siamo e da doveveniamo. Il convegno di Loretocome punto di arrivo e di partenzaquando al progetto #ricomincia-moinsieme se ne affiancherà unaltro sempre promosso dall'Auser:“Conoscersi a tavola”, che si pre-figge di coinvolgere persone sole o arischio di isolamento, soprattuttoquelle anziane, facendo leva sull'in-teresse per l'alimentazione che at-traverso una tavola imbandita rendetutto più facile e promuovendo sanistili di vita. Avere cura di se stessi eavere cura della comunità di appar-tenenza e del territorio dove si vivesono tutt'uno e si rinforzano a vi-cenda. La conoscenza, i comporta-menti coerenti con un modello divita improntato al benessere globaledella persona e del territorio, sonostati i temi al centro della discus-

sione del 13 dicembre. La giornata è iniziata con un conve-gno coordinato dalla presidente diAuser Marche Manuela Carloni.Dopo i saluti del dirigente scolasticoGabriele Torquati dell'istituto alber-ghiero Einstein Nebbia di Loreto,sono intervenuti Giovanni Lamura,ricercatore INRCA, sull'invecchia-mento attivo e la lotta alla solitudine,Michele Marinangeli presidente delCacuam, Maria Teresa Marziali, re-sponsabile dei progetti Auser Mar-che, Paolo Orlandoni, dirigenteINRCA dipartimento nutrizione cli-nica, Paolo Piaggesi, SegretarioUnione Cuochi Marche, MarcoSquarcia coordinatore del progetto#ricominciamoinsieme. Ovviamente non poteva mancare unelemento centrale dell'intera gior-nata, ovvero il cibo. I partecipanti sisono riuniti intorno a tavole imban-dite con prodotti della tradizione po-vera contadina delle Marche del sudcome: le fregnacce amandolesi, leolive ascolane, la porchetta macera-tese ed altro ancora. Per ricominciare insieme e magariconoscersi a tavola.

#Ricominciamoinsieme, il progetto che dopoil terremoto ha ricostruito socialità e fiducia Maria Teresa Marziali e Marco Squarcia

8 AUSER RACCONTA

Loredana Czerwinsky Domenis, Auser Triesrte

AUSER INFORMA

L’Università delle Liberetà dell’Auserdi Trieste ripropone a inizio 2018 unnuovo ciclo di incontri nell’ambitodel progetto ‘Come un nipote ti cam-bia la vita’. Si tratta di una iniziativaormai tradizionale, promossa per laquarta volta in partenariato dall’Uni-versità delle Liberetà / Auser Triestee dall’Unicef / sezione di Trieste e ar-ricchita quest’anno dalle collabora-zioni del Centro Pedagogico FVG,dell’Associazione A. Mauro, della Po-lizia Locale e della Biblioteca Quaran-totti Gambini del Comune di Trieste. Rimane inalterato lo spirito che ca-ratterizza gli incontri. Non si trattainfatti di conferenze tradizionali, madi chiacchierate – come ci tengono aprecisare gli organizzatori - per av-viare o continuare assieme un per-corso di riflessione, per scoprire lespecificità dell’esser nonni e per rico-noscere ed affrontare le sfide legate aquesto ruolo. Se da una parte il com-

pito che i nonni si assumono volen-tieri è quello di aiutare i nipoti a cre-scere - al meglio delle loro capacità epotenzialità - offrendo loro tempo eaffetto, pazienza e disponibilità,dall’altra si rendono conto che de-vono essere in grado di offrire ancheuna buona dose di fantasia e creati-vità. I nonni sono consapevoli infattiche il loro impegno è ben diverso -per modalità e responsabilità - daquello dei genitori, d’altra parte sirendono conto che devono inventarsigiorno per giorno la maniera di inter-pretare il loro esser nonni al passo coitempi. In altre parole i nonni di oggidevono dimostrare di possedere unanotevole dose di flessibilità e fluiditàmentale, in quanto non basta recupe-rare le strategie comunicative e for-mative risultate efficaci, ma ènecessario aggiornarle e idearne dinuove, in una parola essere in gradodi riciclarsi.

Gli incontri, anche se hanno come in-terlocutori privilegiati i nonni, sonocomunque aperti a tutte quelle figureadulte (genitori, zii, conoscenti, vi-cini di casa, ecc.) che si propongonodi stare al fianco di bambini e ra-gazzi, con l’intento di aiutarli a cre-scere in modo sereno e armonioso,all’interno di una costellazione di fi-gure adulte che intendono interagirein sintonia.L’iniziativa – a ingresso libero - partemercoledì 17 gennaio 2018 presso laSala Auser di via San Francesco, 2 eprosegue nei mesi successivi connove incontri, che anche quest’annoavranno cadenza quindicinale, nel-l’ambito de “ i mercoledì dei nonni ”.Nel primo incontro Loredana Czer-winsky Domenis - coordinatrice e re-sponsabile del progetto - illustreràl’articolazione degli incontri cheanche quest’anno, grazie alla plura-lità di voci degli esperti, promette dioffrire al pubblico una visione semprepiù articolata sulle diverse problema-tiche che i nonni si trovano a doveraffrontare, coinvolti come sono, nonnella semplice custodia, ma nell’im-pegnativo processo di crescita deipropri nipoti.Per una più agevole lettura dellacomplessità dell’offerta i nove incon-tri si possono includere in cinque nu-clei tematici:per la sicurezza in città - realizzatada due agenti graduate della PoliziaLocale;per riflettere sugli aspetti psicologici– coordinata da una psicologa e psi-coterapeuta con ampia esperienza;per riflettere sugli aspetti scolastici -gestita da due psicologhe con espe-rienza formativa;per la salute dei nostri nipoti – predi-sposta da un medico, specializzata inScienze dell’alimentazione;per stare insieme con lui – arricchitadagli interventi di esperti di illustra-zione, musicoterapiste e psicologhedella musica.

I nonni vogliono stare al passo coi tempi

9LA VOCE DELLE DONNE

AUSER INFORMA

Il 2017 sarà ricordato anche comel’anno in cui le donne, con corag-gio, hanno denunciato remotiepisodi di molestie e violenze su-bite. Una rivoluzione scoppiatacon il caso Weinstein e diffusasia macchia d’olio in tutto ilmondo. Le donne che hanno avuto laforza di rompere il silenzio de-nunciando gli abusi sessuali ed ipropri molestatori, sono stateelette dal prestigioso Time come“Persona dell’anno 2017”. Il fa-moso settimanale ha dedicato lasua copertina a tutte le donneche hanno avuto la forza di de-nunciare le molestie subite sulluogo di lavoro, in famiglia o al-trove, che hanno deciso di par-lare raccontando la loro storia,facendo emergere un sistema dif-fuso di abuso di potere. Mentre il Time dedica la coper-tina alle donne che hanno denun-ciato, in Italia il pensiero strisciantesulla violenza oscilla ancora tra «Sel’è inventata» e «Se l’è andata a cer-care».Nel nostro Paese, siamo capaci ditrasformarci da vittima a carneficecon un atteggiamento moralista egiudicante che si tiene stretta la pro-pria verità senza metterla in discus-sione. I commenti sarcastici che sentiamocontro le donne che denunciano, cifanno capire che non basta esserestati discriminati per non discrimi-nare, non basta combattere per al-cuni diritti per saper rispettare idiritti umani di tutti e tutte. Nonconta se si è nati uomo o donna, nonconta se si fa attivismo o no, nonconta se si ha alle spalle una vita difatiche per affrontare pregiudizi eviolenze; conta il percorso cheognuno di noi fa per liberarsi daglistereotipi e relazionarsi con gli altriesseri umani con reciproco rispetto eaccoglimento.Dire che la gravità di una violenzadipende dall’ingenuità della vittima,dalla sua professione o dal suo status

sociale, è come dire che: se stavi acasa, anziché andare in giro da sola,magari la sera per divertirti, nonavresti corso rischi; se non accettaviquel lavoro o incarico, non ti sarebbecapitato; se non andavi a studiare inquella scuola, non saresti stata vio-lentata, e via di seguito, fino ad arri-vare a negare la libertà delle donnedi avere dei diritti al pari degli uo-mini.Questo pensiero sotterraneo esponele donne ad un salto all’indietro dioltre mezzo secolo.I diritti delle donne ad uscire da sole,a lavorare, a scegliere con chi stare equanto stare, a vivere una sessualitàfatta di libere scelte, sono entratinella cultura di questo Paese intempi recenti. L’ondata di femminismo si diffondein Italia nel 1968 (anno che celebre-remo nel cinquantesimo anniversariocon un evento nazionale) e prosegueradicandosi negli anni ’70. Nel femminismo degli anni Sessantae oltre si vuole costruire una societàche tenga conto delle differenze epeculiarità femminili garantendo allostesso tempo l’uguaglianza dei diritti

di uomini e donne.Lo slogan è quello della “libera-zione della donna” ed il conte-nuto è la rivolta contro quei valorisui quali da millenni si è costruitala società maschilista, sia civilesia religiosa.Molte donne impegnate nella no-stra associazione provengonodalla generazione del Sessantottoche ha prodotto una svolta cultu-rale e sociale ed ha inciso sullavita di un’intera generazione. Anche per questo motivo sononumerose le iniziative delledonne di Auser soprattutto sultema delle discriminazioni e vio-lenze sulle donne di tutte le età,per diffondere una cultura parita-ria. Numerosi i convegni tematici didenuncia, di sensibilizzazione edi educazione alle politiche dipari opportunità e le iniziative

per l’integrazione delle donne mi-granti.Nel nostro Paese, solo negli ultimidecenni, il fenomeno della violenzadi genere ha trovato attenzione e sisono compiuti importanti passiavanti nella conoscenza della sua en-tità numerica e della pesante rica-duta sociale, sanitaria ed economica.La nostra storia è patriarcale e diconseguenza molti abusi e violenzecontro le donne erano consideratinormali, fino a pochi decenni fa.Ricordare le conquiste sociali, politi-che ed economiche delle donne, pre-venire le discriminazioni e leviolenze nei loro confronti, conti-nuare a rivendicare un ruolo paritariotra uomini e donne, nel lavoro e nellasocietà, è uno degli obiettivi chel’Osservatorio P.O. Auser si è dato eche continua a perseguire, nono-stante le difficoltà che molte volonta-rie devono affrontare quando sisostengono argomenti che obbliganoa guardarci dentro, ma siamo consa-pevoli che un mondo migliore è pos-sibile, partendo da noi.

(Fonte dati: IO Donna dic. 2017)

Vilma Nicolini, Resp. Osservatorio Pari Opportunità Auser Nazionale

Le donne hanno segnato il 2017

10 SPAZIO AI CORRISPONDENTI

AUSER INFORMA

10 SPAZIO AI CORRISPONDENTI

Civitavecchia. Sede Auser intitolata a Ferrero Galli

E’ stata intitolata a Ferrero Galli, sto-rico presidente di Auser Civitavec-chia scomparso il luglio scorso, lasede di via Santa Barbara. La ceri-monia si è svolta il 18 gennaio allapresenza del presidente nazionaleEnzo Costa, di Luigi Annesi presi-dente di Auser Lazio, dei volontari,collaboratori, soci e amici e simpa-tizzanti dell’Auser.

Paola (CS). Benvenuti ragazzi!

Con il progetto “Il piacere di conti-nuare a conoscere” il circolo Auserdi Paola (previa autorizzazione delDipartimento della Gioventù e delServizio Civile Nazionale) ha datoinizio al servizio civile di 5 giovanivolontari opportunamente seleziona-ti tra quanti hanno presentato do-manda di partecipazione. Il progetto– che ha come beneficiari diretti an-ziani over 65 – punta a favorire lacultura dell’invecchiamento attivo

inteso come un processo al cui cen-tro c’è la persona nel suo divenire so-ciale al fine di migliorare i livelli dienergia psico-fisica dell’anziano at-traverso la diffusione di stili di vita ecomportamenti salutari, preveniremalattie e riduzione dell’autosuffi-cienza, favorire le relazioni , incorag-giare la partecipazione ad eventi cul-turali e ricreativi. Per un anno i vo-lontari del servizio civile sarannocoinvolti a supporto di un’ampia se-rie di attività ed opereranno unita-mente ad altre figure professionali evolontarie, riceveranno inoltreun’adeguata formazione. Liliana Neri, ufficio stampa AuserPaola

Federica Legato nuova presidentedi Auser territoriale di Gioia Tauro

Passaggio di testimone all’Auser delcomprensorio di Gioia Tauro. Federi-ca Legato è stata eletta all’unanimitàil 22 gennaio, nuova presidente, suc-cede a Mimma Sprizzi che ha guida-to per otto anni i circoli della Piana.«Porterò avanti il lavoro fatto in que-sti anni – sottolinea la neo presiden-te – in collaborazione con la Cgil econ lo Spi, cercando di implementa-re la nostra azione, un’azione ad oggigià incisiva grazie all’essenziale ope-ra dei volontari impegnati quotidia-namente sul territorio con gratuità econ grande senso di responsabilitàcivile e umana solidarietà».

All’Auser Asti il prestigioso Ordinedi San Secondo

In una solenne cerimonia, lo scorsogiovedì 18 gennaio, è stato conse-gnato alla presidente di Auser AstiFranca Penna, l’Ordine di San Se-condo. Lo speciale riconoscimentoconsiste in una piccola riproduzionedel Santo Patrono di Asti e in unapergamena riportante l’immaginedel Patrono, lo stemma del Comune,il nome dell’insignito e la motivazio-ne. L’Ordine viene tradizionalmenteattribuito a persone o enti che sisono particolarmente messi in lucecon attività, azioni ed iniziative a fa-vore della comunità.

Le befane dell’Auser alla casa pro-tetta di Senigallia

Lieto pomeriggio di festa e musicaalla casa protetta per anziani di Seni-gallia, dove un folto gruppo di volon-tari Auser guidati da ben due befa-ne, come già fatto negli scorsi anni,hanno donato le calze e un sorrisoagli ospiti. Accompagnati dalle bellecanzoni del dj Renzo alla consolle, ivolontari oltre alla consegna dellecalze da parte delle due befane, han-no allietato il pomeriggio con balli ecanti. L’iniziativa dell’Auser è statamolto apprezzata e non si escludequalche altra “incursione” per leprossime feste di carnevale. Tra l’al-tro l’Auser è da tempo presentepresso la casa protetta con propri vo-lontari, che collaborano con il perso-

“Questo spazio è gestito direttamente da voi lettori.

Potete inviare le vostre notizie e lefoto alla redazione di Auser Informascrivendo a: [email protected]

nale nell’assistenza degli anziani nonautosufficienti. Oltre a tale servizioAuser di Senigallia con oltre 120soci, da oltre 12 anni svolge il servi-zio di trasporto sociale anziani e di-sabili su tutto il territorio comunaleunitamente ad Anteas, con conven-zione con il Comune di Senigallia.Inoltre viene garantito il servizio“Ausilio Spesa” per anziani, con ilcontributo della Cooperativa Allean-za 3.0 e numerosi altri progetti soli-dali tra i quali: Telefono amico Filod’Argento tel.071/698900; progettoVicini di casa per assistenza agli an-ziani soli; progetto estati solidali perdisabili; servizio a favore del centroPrimavera; servizio di trasporto ai ra-gazzi che frequentano il centro ri-creativo il Germoglio e tanto altroancora.Ivo Rosi, presidente

Trento. Incontro sulla riforma delTerzo Settore

Il presidente nazionale Enzo Costaha partecipato lo scorso 18 ottobre aTrento ad un incontro organizzato daAuser Trento sulla riforma del TerzoSettore. E’ stata anche l’occasioneper incontrare i volontari e i soci edesprimere preoccupazione per l’in-cremento di fragilità e povertà fra glianziani.

A Treia (MC) nascerà una Sala lettura

Continua all’Auser di Treia la raccol-

ta di libri. L’obiettivo è inaugurareuna Sala di Lettura nell'androne dellasede. Lo scopo è quello di incentivarelo studio e l'attenzione sulle espres-sioni culturali del luogo, attraversol'incentivo alla lettura ed alla condivi-sione di temi culturali. Vogliamo met-tere a disposizione dei soci una pic-cola "Biblioteca", alla quale poter li-beramente attingere, anche scam-biando libri, del tutto gratuitamente.Ma non solo questo. Lo scopo dellaSala di Lettura è anche quello di or-ganizzare degli Incontri con autori. Paolo D'Arpini, Presidente di AuserTreia

Ribera (Ag). Assegnati i premi delconcorso “una poesia per la pace”

Sono stati assegnati i premi del con-corso di poesia “Giuseppe Gandu-scio, una poesia per la pace”, pro-mosso dall’Auser Ribera , finalizzatoa far conoscere la vita e le opere delpacifista riberese Giuseppe Gandu-scio (Ribera 1925-Firenze 1963) e ar-rivato alla settima edizione. Poesia inlingua italiana a tema libero primo eunico premio a Salvatore Amico diCaltanissetta con la poesia “L’anfi-teatro del tempo”; Poesia in linguaitaliana sul tema della pace primo eunico premio a Federico Guastella diRagusa con la poesia “Vivo”; Poesiain dialetto siciliano a tema libero pri-mo e unico premio a Lorenzo Peritoredi Licata con la poesia “Amuri unn’-hava età”; Poesia in dialetto sicilianosul tema della pace primo e unicopremio a Giuseppe Cannata di Ribe-ra con la poesia “Chista è la paci”.Totò Castelli, addetto stampa AuserRibera

Marsala. Da 15 anni la compagnia “I giovani dell’Auser” presentacommedie dialettali

Il 21 dicembre 2017 al teatro Sollima,la compagnia “I giovani dell’Auser”di Marsala hanno presentato la com-media “don Turiddu si fa zitu” in oc-casione dei 15 anni di attività delgruppo teatrale. Ha presentato Cin-zia Zerilli. Il gruppo si è specializzatonelle commedie dialettali, molto ap-prezzate dal pubblico. Un grazie etanti complimenti agli attori: PaoloRubino, Giuseppina Puma, Pia Mal-tese, Caterina Vitale, Stanislao Bion-do, Enzo Isacco, Caterina Mantia.

Feltre (BL) Folla di giovani al Con-vegno su don Milani

Grande partecipazione di giovani alConvegno su don Milani dello scorsoottobre a Feltre, presso l’aula magnadell’Istituto Colotti. Promosso dal-l’Auser il convegno di studio dal tito-lo “Un prete scomodo”, affrontava lafigura, la storia e l’operato di don Lo-renzo Milani a cinquant’anni dallascomparsa. In conclusione del con-vegno, sono state proiettate dellefoto di Barbiana, luogo di vita, di in-segnamento e di preghiera, di donMilani, dove riposa in pace.

11SPAZIO AI CORRISPONDENTI

AUSER INFORMA

12 SPAZIO AI CORRISPONDENTI

AUSER INFORMA

Corsi e laboratori d’arte all’UniAu-ser di Appignano (MC)

Corsi di ceramica, di pittura su stof-fa, corsi di pasticceria e ginnasticaposturale. Sono tante le occasioniper imparare divertendosi all’UniAu-ser di Appignano in provincia di Ma-cerata.

All’Auser Casette Verdini(MC) i gio-vani entrano al Circolo

Il 14 gennaio 2018 nella sede di viaEuropa si è tenuta la giornata con-clusiva del progetto promosso daAuser di Casette Verdini per avvici-nare ed integrare le generazioni. Unconfronto ed un intreccio di compe-tenze all’insegna della solidarietà edell’amicizia: l’esperienza degli an-ziani, le certezze dei figli, le speranzedei nipoti, armonizzate dal piacere distare insieme.

Borgomanero (NO). L’incontro delpresidente Costa con i soci e i volon-tari dell’Auser

Lo scorso novembre il presidenteEnzo Costa ha visitato la sede Auser

di Borgomanero. Una giornata inten-sa di incontri con i soci e i volontarie momenti di riflessione con le auto-rità locali. Numerose le attività chel’Auser porta avanti dal trasporto so-ciale con ben 11 autoveicoli, al po-liambulatorio per visite specialisti-che con medici ed infermieri in pen-sione vero fiore all’occhiello dell’as-sociazione a tanta attività ricreativa.

Imola. Chiuso con successoil concorso Cari Nonni

Si è chiuso conle premiazionidegli elaborativincitori, l’edi-zione 2017 delconcorso CariNonni promos-so dall’Auser diImola con ilcoinvolgimentodelle scuole del-

l’infanzia e primarie della zona. Dise-gni di bambini che con penne e ma-tite colorate hanno raccontato e datoforma a emozioni e affetto.

A Dossobuono (VR). E’ arrivato il bookcrossing

A Dossobuono, frazione del comunedi Villafranca in provincia di Verona,grazie al locale circolo Auser nasce ilbookcrossing. Nei giardini pubblicisono state collocate le apposite ca-sette di legno con i libri che le perso-ne possono prendere, leggere e ripor-tare, perché i libri sono patrimonio ditutti.

Piacenza. A Marilena Massarini ilpremio Solidarietà e Impegno 2017

“Esempio di solidarietà” e “cuoredella piacentinità”. E’ stata conse-gnata giovedì 14 dicembre all’Olim-pia di Niviano, la tessera di sociaonoraria dell’Auser di Piacenza aMarilena Massarini, cantante e arti-sta che con il maestro Bruno Morsiaha organizzato diverse iniziative dipromozione sociale. “Questo premiolo dedico a voi di Auser – ha detto -volontari che in silenzio portateavanti azioni di solidarietà e volonta-riato verso i più fragili”.

Benvenuti nella nuova sede di Auser provinciale Ancona

Cefalù (PA). Ottava edizione dellaGiornata del volontariato Auser

Il 16 e 17 dicembre a Cefalù, si è te-nuta l’ottava edizione della Giornatadei volontariato Auser a cui sono in-tervenute circa mille persone. E’ sta-ta l’occasione per premiare i volonta-ri più impegnati e per presentare idati siciliani della ricerca Auser eSpi Cgil “Pensa a cosa mangi”.

13NOI AUSER

AUSER INFORMA

“Questa rubrica ospita immaginio scritti realizzati da soci e

volontari delle nostre associazioni.Mandate il vostro contributo alla redazione scrivendo a: [email protected]

È stata inaugurata sabato 16 dicembre la nuova scuola di Pieve Torina Comune della provincia diMacerata fortemente colpito dal terremoto. Si tratta di uno dei primi edifici definitivi realizzati inquest’area grazie ad importanti finanziatori, tutti privati: Gruppo Succisa Virescit, Enel Cuore onlus,Auser, la Famiglia Bezos, Fondazione Teatro alla Scala, Diego e Monica Piacentini, Misericordie sog-getto committente ed attuatore, con i comuni e le comunità di Sesto Fiorentino e Firenzuola in To-scana, Senigallia, Mondolfo e Maiolati Spontini nelle Marche e lo stesso comune di Pieve Torina chea sua volta ha convogliato altre donazioni. “Questa scuola è bellissima – ha affermato Enzo Costa Presidente di Auser - non solo perché modernae sicura, ma perché rappresenta il segnale che la vita può ricominciare davvero. Rappresenta il futuro,la solidarietà che si tocca con mano, la risposta di una grande comunità solidale che si è mobilitataed ha portato a questo straordinario risultato”.Auser ha contribuito con un finanziamento di 125mila euro, frutto di una raccolta fondi nazionale,generosa e molto sentita.