82
{ { La distimia La distimia Carlo Pruneti Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma Università di Parma

{ La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{La distimiaLa distimia

Carlo PrunetiCarlo PrunetiUnità di Psicologia ClinicaUnità di Psicologia Clinica

Dipartimento di Medicina Clinica e SperimentaleDipartimento di Medicina Clinica e SperimentaleUniversità di ParmaUniversità di Parma

Page 2: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Disturbo psicopatologico Disturbo psicopatologico

caratterizzato da sintomi dello caratterizzato da sintomi dello

spettro depressivo di intensità lieve spettro depressivo di intensità lieve

o moderata, presenti per un lungo o moderata, presenti per un lungo

periodo di tempo (anni) con possibili periodo di tempo (anni) con possibili

brevi periodi di remissionebrevi periodi di remissione

Definizione di distimiaDefinizione di distimia

Page 3: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

DistimiaDistimia

Rilevanza Rilevanza epidemiologicaepidemiologica

Page 4: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Circa il 9.5% della popolazione U.S. presenta in un Circa il 9.5% della popolazione U.S. presenta in un anno disturbi depressivi (12.0% delle donne e il anno disturbi depressivi (12.0% delle donne e il 6.6% degli uomini) 6.6% degli uomini) (1)(1)

Nelle recenti decadi l’esordio dei disturbi depressivi Nelle recenti decadi l’esordio dei disturbi depressivi è più precoce rispetto al passato è più precoce rispetto al passato (2)(2)

I disturbi depressivi si presentano frequentemente I disturbi depressivi si presentano frequentemente in comorbidità con disturbi d’ansia, disturbi di in comorbidità con disturbi d’ansia, disturbi di personalità e disturbi d’abusopersonalità e disturbi d’abuso(3)(3)

(1) Regier DA, Archives of General Psychiatry; 1993(1) Regier DA, Archives of General Psychiatry; 1993(2) Klerman GL, Journal of the American Medical Association; 1989(2) Klerman GL, Journal of the American Medical Association; 1989(3) Regier DA, British Journal of Psychiatry (suppl); 1998(3) Regier DA, British Journal of Psychiatry (suppl); 1998

Epidemiologia dei disturbi Epidemiologia dei disturbi depressividepressivi

Page 5: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Colpisce circa il 5% della popolazione in un anno Colpisce circa il 5% della popolazione in un anno (1)(1)

Rapporto uomini-donne 1:2 (3.3% vs 6.5%) Rapporto uomini-donne 1:2 (3.3% vs 6.5%) (1)(1)

Prevalenza lifetime:10-25% per le donne e 5-12% Prevalenza lifetime:10-25% per le donne e 5-12% per gli uomini per gli uomini (2)(2)

Esordio intorno ai 25 anni Esordio intorno ai 25 anni (2)(2)

(1) Regier DA, Archives of General Psychiatry; 1993(1) Regier DA, Archives of General Psychiatry; 1993(2) American Psychiatric Association; 1994(2) American Psychiatric Association; 1994

Epidemiologia del disturbo depressivo Epidemiologia del disturbo depressivo maggioremaggiore

Page 6: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Prevalenza annuale nella popolazione generale 2-4%Prevalenza annuale nella popolazione generale 2-4%

(1)(1)

Prevalenza lifetime compresa tra il 3 e il 6% Prevalenza lifetime compresa tra il 3 e il 6% (1)(1)

Prevalenza puntuale nei pazienti della Medicina Prevalenza puntuale nei pazienti della Medicina

Generale 3-8% Generale 3-8% (2) (2)

In circa il 36% della popolazione psichiatrica è In circa il 36% della popolazione psichiatrica è

presente un disturbo distimico presente un disturbo distimico (3)(3)

Esordio precoce in adolescenza Esordio precoce in adolescenza (4)(4) Più di 1/3 dei casi evolve in depressione maggiore Più di 1/3 dei casi evolve in depressione maggiore (4)(4)

(1) Akiskal HS, Dysthymia and the spectrum of chronic depression - NY; 1997(1) Akiskal HS, Dysthymia and the spectrum of chronic depression - NY; 1997

(2) WPA - Dysthimic Working Group; 1997(2) WPA - Dysthimic Working Group; 1997

(3) Schelton RC, Journal of Clinical Psychiatry; 1997(3) Schelton RC, Journal of Clinical Psychiatry; 1997

(4) Regier DA, Archives of General Psychiatry; 1993(4) Regier DA, Archives of General Psychiatry; 1993

Epidemiologia della Distimia (I)Epidemiologia della Distimia (I)

Page 7: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Al momento della diagnosi circa il 40% dei distimici soddisfa Al momento della diagnosi circa il 40% dei distimici soddisfa

i criteri per disturbo depressivo maggiore o bipolarei criteri per disturbo depressivo maggiore o bipolare (1) (1)

Si calcola che i 2/3 dei pazienti rimangono non diagnosticati Si calcola che i 2/3 dei pazienti rimangono non diagnosticati

e non trattati per molti anni e non trattati per molti anni (2)(2)

Meno del 5% dei pazienti riceve una terapia adeguata Meno del 5% dei pazienti riceve una terapia adeguata (2)(2)

(1) Golberg JF, Journal of Mental Health; 1999(1) Golberg JF, Journal of Mental Health; 1999

(2) Hirschfeld RMA, JAMA; 1997(2) Hirschfeld RMA, JAMA; 1997

Epidemiologia della Distimia (II)Epidemiologia della Distimia (II)

Page 8: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

DistimiaDistimiaCriteri Criteri diagnosticidiagnostici

Page 9: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Dal concetto di depressione Dal concetto di depressione nevrotica alla distimianevrotica alla distimia

Akiskal negli anni ‘70 presentò un follow-up Akiskal negli anni ‘70 presentò un follow-up sulle “depressioni nevrotiche”. Il 40% fu sulle “depressioni nevrotiche”. Il 40% fu diagnosticato come depressione maggiore, il diagnosticato come depressione maggiore, il restante 60% come distimia, che si dimostrò restante 60% come distimia, che si dimostrò responsiva alla terapia antidepressiva. responsiva alla terapia antidepressiva.

Si passò dal ritenere la distimia un disturbo Si passò dal ritenere la distimia un disturbo di personalità nevrotica, da trattare solo con di personalità nevrotica, da trattare solo con la psicoterapia, al considerarla un disturbo la psicoterapia, al considerarla un disturbo dell’umoredell’umore

Page 10: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Gli studi condotti su famiglie di soggetti Gli studi condotti su famiglie di soggetti

distimici mostrano un’elevata incidenza di distimici mostrano un’elevata incidenza di

disturbi dell’umore ed in particolare di disturbi disturbi dell’umore ed in particolare di disturbi

bipolari (35%) bipolari (35%) Inoltre, è segnalato un accresciuto rischio di Inoltre, è segnalato un accresciuto rischio di

distimia nei familiari di soggetti adulti, con distimia nei familiari di soggetti adulti, con

disturbo sia unipolare che bipolare IIdisturbo sia unipolare che bipolare II

Akiskal HS, Journal of Affective Disorder; 1997Akiskal HS, Journal of Affective Disorder; 1997

Distimia - studi familiariDistimia - studi familiari

Page 11: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Strette similarità biologiche tra distimia e depressione Strette similarità biologiche tra distimia e depressione maggiore derivano dagli studi di elettroencefalografia del maggiore derivano dagli studi di elettroencefalografia del sonnosonno

Studi condotti su gruppi di soggetti con distimia hanno Studi condotti su gruppi di soggetti con distimia hanno mostrato la presenza di una ridotta latenza REM e di mostrato la presenza di una ridotta latenza REM e di anormalità circadiane del sonno, simili a quelle riscontrate in anormalità circadiane del sonno, simili a quelle riscontrate in soggetti con depressione maggioresoggetti con depressione maggiore

Nei soggetti distimici, è presente una più alta percentuale di Nei soggetti distimici, è presente una più alta percentuale di sonno REM, un ridotto sonno ad onde lente ed una diminuita sonno REM, un ridotto sonno ad onde lente ed una diminuita efficienza di sonno; l’incremento del REM è caratteristico efficienza di sonno; l’incremento del REM è caratteristico della depressione anergico-ipersonnica e il sintomo della depressione anergico-ipersonnica e il sintomo ipersonnia è spesso rilevabile in molti soggetti con distimiaipersonnia è spesso rilevabile in molti soggetti con distimia

(1) Akiskal HS, Journal of Affective Disorder; 1997(1) Akiskal HS, Journal of Affective Disorder; 1997

Distimia - studi neurofisiologiciDistimia - studi neurofisiologici

Page 12: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Dal concetto di depressione Dal concetto di depressione nevrotica alla distimianevrotica alla distimia

DSM II (1968)(Depressione nevrotica) - Fattori psicodinamici di conflitto - eterogeneità clinica

DSM III (1980) Disturbo distimico (nevrosi depressiva)

DSM III R (1987)Disturbo distimico (nevrosi depressiva): scompare tra i sintomi perdita e mancanza di interesse o di piacere nelle attività quotidiane = anedonia

DSM IV (1994)Disturbo distimico (scompare nevrosi depressiva) NB Appendice B - Distimia

DSM IV R (2000)Disturbo distimicoNB criteri B alternatvi - sintomi cognitivi e non neurovegetativi

Page 13: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

AA.. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riferito dal Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riferito dal soggetto ed osservato dagli altri, per almeno 2 anni.soggetto ed osservato dagli altri, per almeno 2 anni.

Nota Nota Nei bambini e negli adolescenti l'umore può essere irritabile, e la durata deve Nei bambini e negli adolescenti l'umore può essere irritabile, e la durata deve essere di almeno 1 anno. essere di almeno 1 anno.

B.B. Presenza, quando depresso, di due (o più) dei seguenti sintomi:Presenza, quando depresso, di due (o più) dei seguenti sintomi:

1)1) scarso appetito o iperfagia scarso appetito o iperfagia

2)2) insonnia o ipersonnia insonnia o ipersonnia

3)3) scarsa energia o asteniascarsa energia o astenia

4)4) bassa autostima bassa autostima

5)5) difficoltà di concentrazione o nel prendere decisionidifficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni

6)6) sentimenti di disperazione sentimenti di disperazione

C.C. Durante i 2 anni di malattia (1 anno nei bambini e negli adolescenti) la persona non è mai Durante i 2 anni di malattia (1 anno nei bambini e negli adolescenti) la persona non è mai stata priva dei sintomi di cui ai Criteri A e B per più di 2 mesi alla volta.stata priva dei sintomi di cui ai Criteri A e B per più di 2 mesi alla volta.

DD.. Durante i primi 2 anni di malattia (1 anno nei bambini e negli adolescenti) non è stato Durante i primi 2 anni di malattia (1 anno nei bambini e negli adolescenti) non è stato presente un Episodio Depressivo Maggiore; cioè il disturbo non è meglio inquadrabile presente un Episodio Depressivo Maggiore; cioè il disturbo non è meglio inquadrabile come Disturbo Depressivo Maggiore Cronico, o Disturbo Depressivo Maggiore, in come Disturbo Depressivo Maggiore Cronico, o Disturbo Depressivo Maggiore, in Remissione Parziale. Remissione Parziale.

Criteri diagnostici per Disturbo Distimico - Criteri diagnostici per Disturbo Distimico - DSM-IV R (I)DSM-IV R (I)

Page 14: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Nota Nota Prima dell'insorgere del Disturbo Distimico può esserci stato un Episodio Prima dell'insorgere del Disturbo Distimico può esserci stato un Episodio Depressivo Maggiore, purché seguito da una totale remissione (nessun segno o Depressivo Maggiore, purché seguito da una totale remissione (nessun segno o sintomo per 2 mesi). Inoltre, dopo i primi 2 anni (1 anno per bambini o sintomo per 2 mesi). Inoltre, dopo i primi 2 anni (1 anno per bambini o adolescenti) di Disturbo Distimico possono esserci episodi sovrapposti di Disturbo adolescenti) di Disturbo Distimico possono esserci episodi sovrapposti di Disturbo Depressivo Maggiore; in questo caso vengono poste entrambe le diagnosi se Depressivo Maggiore; in questo caso vengono poste entrambe le diagnosi se risultano soddisfatti i criteri per l'Episodio Depressivo Maggiore. risultano soddisfatti i criteri per l'Episodio Depressivo Maggiore.

E.E. Non è mai stato presente un Episodio Maniacale, Misto o Ipomaniacale, né sono Non è mai stato presente un Episodio Maniacale, Misto o Ipomaniacale, né sono stati mai risultati soddisfatti i criteri per il Disturbo Ciclotimico. stati mai risultati soddisfatti i criteri per il Disturbo Ciclotimico.

F.F. La malattia non si manifesta esclusivamente durante il corso di un Disturbo La malattia non si manifesta esclusivamente durante il corso di un Disturbo Psicotico cronico, come Schizofrenia o Disturbo Delirante.Psicotico cronico, come Schizofrenia o Disturbo Delirante.

G.G.I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (ad es., una I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (ad es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale (per es., droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale (per es., ipotiroidismo). ipotiroidismo).

H.H. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.

Specificare seSpecificare se::

Ad Esordio Precoce: Ad Esordio Precoce: esordio prima dei 21 anniesordio prima dei 21 anni

Ad Esordio Tardivo: Ad Esordio Tardivo: esordio a 21 anni o piùesordio a 21 anni o più

Specificare Specificare (per i 2 ultimi anni di Disturbo Distimico):(per i 2 ultimi anni di Disturbo Distimico):

Con Manifestazioni AtipicheCon Manifestazioni Atipiche

Criteri diagnostici per Disturbo Distimico - Criteri diagnostici per Disturbo Distimico - DSM-IV R (II)DSM-IV R (II)

Page 15: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

La distimia ha molto in comune con i concetti di nevrosi depressiva La distimia ha molto in comune con i concetti di nevrosi depressiva e di depressione nevrotica. Se necessario, specificare, se ad e di depressione nevrotica. Se necessario, specificare, se ad esordio precoce (nella tarda adolescenza o nella terza decade di esordio precoce (nella tarda adolescenza o nella terza decade di vita) o tardivo.vita) o tardivo.

Direttive diagnosticheDirettive diagnostiche

La caratteristica essenziale è una depressione del tono dell’umore La caratteristica essenziale è una depressione del tono dell’umore di durata molto lunga che non è mai, o solo molto raramente, di durata molto lunga che non è mai, o solo molto raramente, abbastanza grave da rispondere ai criteri per la sindrome abbastanza grave da rispondere ai criteri per la sindrome depressiva ricorrente di gravità lieve o media. Il quadro di solito depressiva ricorrente di gravità lieve o media. Il quadro di solito esordisce precocemente nell’età adulta e persiste almeno alcuni esordisce precocemente nell’età adulta e persiste almeno alcuni anni, qualche volta indefinitamente. Quando l’esordio si verifica più anni, qualche volta indefinitamente. Quando l’esordio si verifica più tardivamente, la sindrome è spesso la sequela di un episodio tardivamente, la sindrome è spesso la sequela di un episodio depressivo discreto ed è associata con un lutto o un altro chiaro depressivo discreto ed è associata con un lutto o un altro chiaro evento stressante.evento stressante.

IncludeInclude:: depressione ansiosa persistente; nevrosi depressiva; depressione ansiosa persistente; nevrosi depressiva; disturbo di personalità depressivo; depressione nevrotica (con una disturbo di personalità depressivo; depressione nevrotica (con una durata di più di due anni)durata di più di due anni)

EscludeEsclude: depressione ansiosa lieve o non persistente; reazione di : depressione ansiosa lieve o non persistente; reazione di lutto, di durata inferiore ai due anni (reazione depressiva lutto, di durata inferiore ai due anni (reazione depressiva prolungata); schizofrenia residuaprolungata); schizofrenia residua

ICD-10: Diagnosi DistimiaICD-10: Diagnosi Distimia

Page 16: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

B.B. Presenza, nei periodi di depressione, di 3 (o più) dei seguenti:Presenza, nei periodi di depressione, di 3 (o più) dei seguenti:

1. bassa autostima o fiducia in se stessi, oppure sentimenti di 1. bassa autostima o fiducia in se stessi, oppure sentimenti di

inadeguatezzainadeguatezza

2. sentimenti di pessimismo, disperazione o rovina2. sentimenti di pessimismo, disperazione o rovina

3. perdita generalizzata di interesse o di piacere3. perdita generalizzata di interesse o di piacere

4. ritiro sociale4. ritiro sociale

5. fatica o stanchezza cronica5. fatica o stanchezza cronica

6. Sentimenti di colpa, rimuginazioni sul passato6. Sentimenti di colpa, rimuginazioni sul passato

7. Sentimenti soggettivi di irritabilità o di rabbia eccessiva7. Sentimenti soggettivi di irritabilità o di rabbia eccessiva

8. Diminuzione dell’attività, del rendimento e della produttività8. Diminuzione dell’attività, del rendimento e della produttività

9. Difficoltà nel pensare, che si manifesta con deficit di 9. Difficoltà nel pensare, che si manifesta con deficit di

concentrazione, calo concentrazione, calo della memoria, o incapacità di della memoria, o incapacità di

prendere decisioniprendere decisioni

Criterio B alternativo di ricerca per il Disturbo Criterio B alternativo di ricerca per il Disturbo Distimico (DSM-IV)Distimico (DSM-IV)

Page 17: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Tristezza e difficoltà a provare soddisfazione e Tristezza e difficoltà a provare soddisfazione e

piacere per le cose della vita (anedonia)piacere per le cose della vita (anedonia)

Tendenza a rimuginare sugli eventi del passato, forte Tendenza a rimuginare sugli eventi del passato, forte

indecisione e sentimento di colpa per le proprie indecisione e sentimento di colpa per le proprie

incapacità e insufficienzeincapacità e insufficienze

Scarsa energia ed efficienza psicofisica, difficoltà di Scarsa energia ed efficienza psicofisica, difficoltà di

concentrazione e di memoria che permettono concentrazione e di memoria che permettono

l’esecuzione dei ruoli sociali, relazionali e lavorativi, l’esecuzione dei ruoli sociali, relazionali e lavorativi,

ma a livello minimo sufficientema a livello minimo sufficiente

Aspetti caratterizzanti la distimia - IAspetti caratterizzanti la distimia - I

Page 18: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Scarsa autostima, sentimenti di inadeguatezza e Scarsa autostima, sentimenti di inadeguatezza e

difficoltà progettuale difficoltà progettuale

Convinzione che questa tendenza alla tristezza, al Convinzione che questa tendenza alla tristezza, al

pessimismo e alla poca energia psicofisica faccia pessimismo e alla poca energia psicofisica faccia

parte del carattere e sia immodificabile: “parte del carattere e sia immodificabile: “sono fatto sono fatto

cosìcosì””

Un sentimento generalizzato di scontentezza Un sentimento generalizzato di scontentezza

esistenziale che può portare ad episodi di rabbia e esistenziale che può portare ad episodi di rabbia e

irritabilitàirritabilità

Aspetti caratterizzanti la distimia Aspetti caratterizzanti la distimia - II- II

Page 19: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Monotonia Monotonia Segue un giorno monotono un nuovoSegue un giorno monotono un nuovogiorno, monotono, immutabile. Accadrannogiorno, monotono, immutabile. Accadrannole stesse cose, accadranno di nuovo.le stesse cose, accadranno di nuovo.Tutti i momenti uguali vengono, se ne vanno.Tutti i momenti uguali vengono, se ne vanno.

Un mese passa e un altro mese accompagna.Un mese passa e un altro mese accompagna.Ciò che viene s’immagina senza calcoli strani:Ciò che viene s’immagina senza calcoli strani:è l’ieri, con la nota noia stagna.è l’ieri, con la nota noia stagna.E il domani non sembra più domani.E il domani non sembra più domani.

Costantino Kavafis, Poesie, 1961Costantino Kavafis, Poesie, 1961

Page 20: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Caratteri differenziali tra distimia e depressione Caratteri differenziali tra distimia e depressione maggiore (DSM-IV R)maggiore (DSM-IV R)

Acuto, drammatico e Acuto, drammatico e rompe la continuità rompe la continuità

esistenzialeesistenziale

Subdolo, insidioso, Subdolo, insidioso, pervasivo e continuopervasivo e continuo

Caratteristiche del Caratteristiche del sintomo depressivosintomo depressivo

Forte presenza di Forte presenza di sintomi vegetativisintomi vegetativi (peso, (peso, appetito, libido, sonno)appetito, libido, sonno)

Pochi sintomi Pochi sintomi vegetatitvi, più vegetatitvi, più

sentimento depressivo sentimento depressivo esistenzialeesistenziale

Quadro clinicoQuadro clinico

RicorrenteRicorrenteCronicaCronicaAndamentoAndamento

GraveGraveLieve-moderataLieve-moderataGravità dei sintomiGravità dei sintomi

Due settimaneDue settimaneI sintomi sono presenti I sintomi sono presenti da almeno due annida almeno due anni

DurataDurata

Depressione Depressione maggioremaggiore

DistimiaDistimia

Page 21: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Tristezza o depressioneTristezza o depressione

Personalità o disturbo depressivoPersonalità o disturbo depressivo

Distimia e depressione sottosogliaDistimia e depressione sottosoglia

Depressione doppiaDepressione doppia

DistimiaDistimia

Diagnostica differenzialeDiagnostica differenziale

Page 22: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Tristezza o depressione?Tristezza o depressione?

sembra aver sembra aver accompagnato la accompagnato la

persona fin persona fin dall’infanziadall’infanzia

rompe l’equilibrio rompe l’equilibrio precedenteprecedente

Caratteristiche Caratteristiche

carattere carattere depressivodepressivo

vari tipi di caratterevari tipi di caratterePersonalitàPersonalità

possibilipossibilisempre presentisempre presentiFattori scatenantiFattori scatenanti

coinvolge tuttocoinvolge tuttoè limitata ai fatti è limitata ai fatti che l’hanno che l’hanno determinatadeterminata

Intensità Intensità

cronicacronicabrevebreveDurata Durata

Tristezza nella Tristezza nella distimiadistimia

TristezzaTristezza

Page 23: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Personalità e distimiaPersonalità e distimia

L’esordio precoce e la lunga durata della L’esordio precoce e la lunga durata della

malattia portano spesso a considerare la malattia portano spesso a considerare la

tonalità depressiva dell’umore del tonalità depressiva dell’umore del

distimico come un aspetto della personalità distimico come un aspetto della personalità

e rischia di diventare indistinguibile da un e rischia di diventare indistinguibile da un

modello di funzionamento abitualemodello di funzionamento abituale

Page 24: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

La comorbidità del disturbo La comorbidità del disturbo distimicodistimico

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

depressione maggiore(40-75%)

disturbi d'ansia esomatoformi (47-70%)

disturbi della condottaalimentare (12-23%)

disturbi di personalità(70-80%)

Borderline 17%

Istrionico 16%

Auto-frustrante 33%

Evitante 21%

Kocsis et al, in Comorbidity of mood and anxiety disorder, American Psychiatric Press, London, 1990

Markowitz JC, Journal of Affective Disorder, 1992

Page 25: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Spettro depressivo e Spettro depressivo e distimiadistimia

Temperamento depressivo

Depressione Minore o Breve

Distimia

Episodio/i

Affettivi Maggiori

Sequele interpersonali

Akiskal AS, Journal of Affective Disorders; 2001

Page 26: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Comorbidità del disturbo depressivo di Comorbidità del disturbo depressivo di personalitàpersonalità

Depressione maggioreDepressione maggiore45%45%

DistimiaDistimia 14%14%

Depressione MaggioreDepressione Maggiore ++ 22% 22%DistimiaDistimia

AltroAltro 19%19% MiDD attuale/pregressoMiDD attuale/pregresso RBDDRBDD EDM pregressoEDM pregresso Distimia pregressaDistimia pregressa Nessuna diagnosiNessuna diagnosi

Hirschfeld RM, J Clin Psychiatry, 1994

Page 27: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Depressione minoreDepressione minorePrevalenza:Prevalenza: 3.5%3.5%

Quadro clinico:Quadro clinico: attenuato rispetto agli attenuato rispetto agli Episodi Episodi

Depressivi MaggioriDepressivi Maggiori

Durata:Durata: almeno 2 settimanealmeno 2 settimane

Rischio di sviluppareRischio di svilupparedepressione maggioredepressione maggiore 10%10%

Comorbidità:Comorbidità: frequente associazione con frequente associazione con patologie di Asse IIpatologie di Asse II

Compromissione delCompromissione delfunzionamentofunzionamento elevataelevata

Page 28: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Depressione breve ricorrenteDepressione breve ricorrentePrevalenza lifetime:Prevalenza lifetime: 9.5-16%9.5-16%

Quadro clinico:Quadro clinico: sovrapponibile agli sovrapponibile agli Episodi Episodi

Depressivi MaggioriDepressivi Maggiori

Durata:Durata: inferiore alle 2 inferiore alle 2 settimanesettimane

Frequenza: Frequenza: almeno 12 episodi in un annoalmeno 12 episodi in un anno

Evoluzione: Evoluzione: ulteriori episodi di BRDD o ulteriori episodi di BRDD o

Episodi Episodi Depressivi Depressivi MaggioriMaggiori

Comorbidità:Comorbidità: frequente associazione con altri frequente associazione con altri disturbi in Asse I (Distimia, DAP) disturbi in Asse I (Distimia, DAP)

Page 29: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Viene diagnosticata quando il disturbo distimico Viene diagnosticata quando il disturbo distimico

precede l’esordio della depressione maggiore, precede l’esordio della depressione maggiore,

senza remissione intermorbosasenza remissione intermorbosa

Prognosi peggiorePrognosi peggiore

Peggioramento del livello di funzionamentoPeggioramento del livello di funzionamento

Aumento ricadute e ciclicitàAumento ricadute e ciclicità

Maggiore incidenza di tentativi di suicidioMaggiore incidenza di tentativi di suicidio

Keller MB, Acta Psychiatrica Scandinavica; 1994Keller MB, Acta Psychiatrica Scandinavica; 1994

Depressione doppia - IDepressione doppia - I

Page 30: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Nel 73% dei casi la distimia che precede la Nel 73% dei casi la distimia che precede la

comparsa del primo episodio di depressione comparsa del primo episodio di depressione

dura da 5 anni o più dura da 5 anni o più

Solo il 39% dei pazienti mostra dopo Solo il 39% dei pazienti mostra dopo

trattamento farmacologico una completa trattamento farmacologico una completa

remissione di entrambi i disturbi, soprattutto remissione di entrambi i disturbi, soprattutto

della distimiadella distimia

Keller MB, Acta Psychiatrica Scandinavica; 1994Keller MB, Acta Psychiatrica Scandinavica; 1994

Depressione doppia - IIDepressione doppia - II

Page 31: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Depressione doppia (DD) e episodio depressivo maggiore Depressione doppia (DD) e episodio depressivo maggiore (EDM)(EDM)

DD EDM

Gravità ++ +

Caratteristiche melanconiche ++ +

Durata dell'episodio + ++

Numero episodi e ricadute ++ +

Ospedalizzazione ++ +

Adattamento sociale ++ +

Comorbidità ++ +

Diagnosi Asse II ++ +

Tentativi di suicidio ++ +

Risposta al trattamento + ++

Modificata da D.N. Klein e coll, 1988)

Page 32: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Percentuale di remissione per pazienti con Percentuale di remissione per pazienti con o senza depressione doppiao senza depressione doppia

Keller MB, Acta Psychiatrica Scandinavica; 1994

Remissione 78%

Nessuna remissione

22%

Remissione sia da

Depressione Maggiore

che Minore 39%

Remissione da

Depressione Maggiore ma non da

Depressione Minore Cronica

58%

Nessuna remissione

da qualsiasi Depressione

3%

Disturbo depressivo maggiore N=101

Depressione Doppia N=32

Page 33: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Decorsi longitudinali della depressione Decorsi longitudinali della depressione maggiore secondo il DSM-IVmaggiore secondo il DSM-IV

Episodio singolo con distimia pregressa

Episodio singolo senza distimia pregressa

Ricorrente, con distimia pregressa, con remissione totale interepisodica

Ricorrente, con distimia pregressa, senza remissione totale interepisodica

Ricorrente, senza distimia pregressa, con remissione totale interepisodica

Ricorrente, senza distimia pregressa, senza remissione totale interepisodica

Page 34: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Perché trattare il Perché trattare il

disturbo distimico?disturbo distimico?

Page 35: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Maggiore rischio di suicidio

Depressione doppia

Maggiore rischio di malattie organiche e peggioramento della prognosi delle stesse

Disabilità sociale e lavorativa

Possibili conseguenze di una distimia non trattataPossibili conseguenze di una distimia non trattata

Page 36: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Costi della depressioneCosti della depressione

1) costo medicina di base2) giornate di ricovero3) costo dei farmaci psichiatrici4) costo altri farmaci5) costo altro personale sanitario (psicoterapeuta, assistente sociale, infermiere, ecc)6) perdite produttive*7) aiuto domestico8) separazione/divorzio 9) spesa farmaceutica tot della famiglia10) mortalità11) dolore/sofferenza12) qualità della vita

Costi diretti

Costi indiretti tangibili

Costi indiretti intangibili

Sagripanti A; Mandolesi A; Scali M: La valutazione multiassiale : proposta di uno strumento di analisi economica e sanitaria sui costi della depressione (in press)

Page 37: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Alti utilizzatori dei servizi di assistenza medicaAlti utilizzatori dei servizi di assistenza medica

Il 50% degli alti utilizzatori in USA, presentano un Il 50% degli alti utilizzatori in USA, presentano un

qualche grado di sofferenza psichiatricaqualche grado di sofferenza psichiatrica Prevalenza ad un mese di disturbi psichiatrici tra Prevalenza ad un mese di disturbi psichiatrici tra

gli alti utilizzatorigli alti utilizzatoridisturbi depressividisturbi depressivi 40,3%40,3%disturbo d’ansia generalizzatodisturbo d’ansia generalizzato

21,8%21,8%disturbo di somatizzazionedisturbo di somatizzazione 20,1%20,1%disturbo da attacchi di panicodisturbo da attacchi di panico

11,8%11,8%abuso di alcolabuso di alcol 5,0%5,0%

Academy of Psychosomatic Medicine - 1998 Academy of Psychosomatic Medicine - 1998 Katon et al, 1990 Katon et al, 1990

La comorbilità medico psichiatrica in La comorbilità medico psichiatrica in medicina generalemedicina generale

Page 38: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Rapporti tra costi diretti e Rapporti tra costi diretti e indiretti della depressione in indiretti della depressione in USA nel 1999USA nel 1999

Costi diretti 36%

Costi indiretti 64%Greenberg et al, 2003

Page 39: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

I pazienti con I pazienti con disturbi depressivi:disturbi depressivi:

usufruiscono di prestazioni sanitarie 3 volte più spesso della usufruiscono di prestazioni sanitarie 3 volte più spesso della

popolazione generalepopolazione generale

determinano spese sanitarie doppie, anche tenendo conto della determinano spese sanitarie doppie, anche tenendo conto della

gravità della comorbilitàgravità della comorbilità

si rivolgono al Pronto Soccorso 7 volte più spesso della si rivolgono al Pronto Soccorso 7 volte più spesso della

popolazione generalepopolazione generale

Academy of Psychosomatic Medicine 1998Academy of Psychosomatic Medicine 1998 Simon et al, 1995 Simon et al, 1995

La comorbilitàLa comorbilità

Page 40: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Trattamento della Trattamento della

distimiadistimia

Page 41: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

La depressione sarebbe causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergici - serotonina e/o noradrenalina (e/o dopamina?)

Una deplezione chimica di neurotrasmettitori induce nell’animale una condizione assimilabile alla depressione.

Gli AD incrementano in acuto le concentrazioni di monoamine e determinano in cronico una modificazione a livello dei recettori post-sinaptici ed il ripristino della neurotrasmissione della serotonina e/o noradrenalina.

Ipotesi aminergica della depressione: Ipotesi aminergica della depressione: meccanismo d’azione degli antidepressivi (AD)meccanismo d’azione degli antidepressivi (AD)

Page 42: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Classi di antidepressivi disponibili sul mercato

TRICICLICI SSRI

NaSSA RIMA

IMAO SNRI

NARI

Trazodone, Nefazodone, Bupropione

Page 43: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

TRICICLICI

IMAO

SSRI

RIMA

SNRI

NARI

NaSSA

ALTRI

Amitriptilina, imipramina, nortriptilina, clomipramina, desipramina, ecc..

Tranilcipromina,

Fluoxetina, paroxetina, sertralina, citalopram, fluvoxamina

Moclobemide

Venlafaxina, milnacipram

Reboxetina

Mirtazapina, mianserina

Trazodone, nefazodone, iperico, amisulpride

Farmaci antidepressivi: Principi attivi Farmaci antidepressivi: Principi attivi secondo le classisecondo le classi

Page 44: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

8

6

4

2

0

Set

tim

ane

di t

ratt

amen

to c

on a

n tid

epre

ssi v

i

Effetti sinapticiore-giorni

Effetti collateraliore-giorni

Effetti terapeuticientro 6-8 settimane

Dinamica temporale degli effetti Dinamica temporale degli effetti degli antidepressividegli antidepressivi

Page 45: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Effetti clinici degli antidepressivi e sensibilità Effetti clinici degli antidepressivi e sensibilità recettorialerecettoriale

Quantità di neurotrasmettitori

Sthal A, Elemeti di psicofarmacologia, 2001

Page 46: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Efficacia antidepressiva

Profilo effetti collaterali

Tossicità da sovradosaggio

Interazioni farmacologiche

Caratteristiche cinetiche

Comorbilità organica e psichiatrica

Fattori da valutare per la scelta del farmaco Fattori da valutare per la scelta del farmaco antidepressivoantidepressivo

Page 47: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Antidepressivi ben documentati da studicontrollati nella depressione “maggiore”

TRICICLICI SSRI

Venlafaxina, Mirtazapina,

Reboxetina, Mianserina

e Trazodone

Citalopram, Fluoxetina,

Fluvoxamina, Paroxetina

e Sertralina

Bellantuono et al, 1997

Documentazione sull’efficacia antidepressiva Documentazione sull’efficacia antidepressiva

Page 48: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Bellantuono et al, 1997

ANTIDEPRESSIVI POCO DOCUMENTATI DA STUDICONTROLLATI NELLA DEPRESSIONE “MAGGIORE”

Amisulpride

Ademetionina

Preparazioni di iperico

Documentazione sull’efficacia antidepressiva Documentazione sull’efficacia antidepressiva

Page 49: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Gli effetti collaterali/indesiderati degli

Effetti collaterali dei farmaci Effetti collaterali dei farmaci antidepressivi antidepressivi

Page 50: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

TRICICLICI

Anticolinergica > M-1Adrenolitica > alfa-1Antiistaminica > H-1Chinidino-simile

Altre attività

Inibizione ricaptazione

NA/5-HT

Attività farmacologiche degli antidepressivi Attività farmacologiche degli antidepressivi triciclicitriciclici

Page 51: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

M-1

TCA

NRI

alfa-1

SRI

EFFETTO ANTIDEPRESSIVO

H-1

Secchezza delle fauci, stipsi ritenzione urinaria visione offuscata, tachicardia, disturbi cognitivi

Aumento ponderaleSonnolenza

Vertigini

VertigineIpotensione ortostatica

Problemi eiaculatori

Stabilizzazione della membranaDisturbi del ritmo cardiaco

Effetti complessi:tremore, riduzione soglia convulsiva, (mioclono, epilessia) viraggio maniacale

Antidepressivi tricicliciAntidepressivi triciclici

Page 52: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

ANTICOLINERGICA

ADRENOLITICA

ANTIISTAMINICA

CHINIDINOSIMILE

Stipsi, ritenzione urinaria, stati confusionali, ecc.

Ipotensione ortostatica, tachicardia, vertigini, disturbi della sfera sessuale, ecc.

Sonnolenza, aumento ponderale, riduzione della performance cognitiva anche a basse dosi

Alterazioni all’ECG, rischio di aritmie, ecc.

FARMACI A RISCHIO NEI PAZIENTIANZIANI E/O CON MALATTIE ORGANICHE

Effetti collaterali degli AD tricicliciEffetti collaterali degli AD triciclici

Page 53: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Attività farmacologiche degli inibitori selettivi Attività farmacologiche degli inibitori selettivi della ricaptazione di serotoninadella ricaptazione di serotonina

SSRI

Dopaminergica > SertralinaAnticolinergica > ParoxetinaAntiistaminica > Citalopram

Agonisti

5-HT1a5-HT25-HT3

Page 54: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

SRI

CYP 3A4

Fluoxetina Fluvoxamina

CYP 2D6

SRI

NRI 5-HT2 Sigma

CYP 3A4CYP 1A2

SRICitalopram

SRI

ACh

Paroxetina

CYP 2D6

NRINOS

Sertralina SRI

Sigma

DA

Profilo farmacodinamico e farmacocinetico Profilo farmacodinamico e farmacocinetico degli SSRIdegli SSRI

Page 55: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

5-HT2 Insonnia, irritabilità, ansia, disturbi sessuali, perdita dell’appetito

5-HT3 Nausea, vomito, cefalea, diarrea, gastralgia

Altri Sindrome da inappropriata secrezione di ADH, alterazioni dell’aggregazione piastrinica

Differenze tra i diversi SSRI

Disturbi sessuali Nausea e vomito Ansia, insonnia, anoressia Diarrea o feci poco solide

paroxetinafluvoxaminafluoxetinasertralina

Effetti collaterali degli SSRIEffetti collaterali degli SSRI

Page 56: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

EffettiEffetti collaterali degli altri antidepressivicollaterali degli altri antidepressivi

VENLAFAXINA

REBOXETINA

MIRTAZAPINA

AMISULPRIDE

Nausea, vomito, vertigini, cefalea, insonnia, modici rialzi pressori.

Attività NAergica> insonnia, irritabilità, disturbi anticolinergici, tachicardia, sudorazione.

Attività antiistaminica> sedazione, sonnolenza, ipotensione, aumento dell’appetito ed incremento ponderale.

Disturbi da iperprolattinemia> galattorrea, ginecomastia, alterazioni sessuali, disturbi extrapiramidali (ad alte dosi).

Page 57: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Incidenza di effetti collaterali dei farmaci antidepressivi Incidenza di effetti collaterali dei farmaci antidepressivi in studi controllati Iin studi controllati IPsychotropic Prescription Guide, 2002Psychotropic Prescription Guide, 2002

Ansia % % F P

Astenia % % F P

Secchezza delle fauci % % F P

Nausea % % F P

Aumento dell'appetito

% % F P

Aumento di peso

% % F P

Stipsi % % F P

Mirtazapina - 8 5 25 15 - 17 2 12 2 13 17

Citalopram 4 3 - 20 14 21 14 - - -

Fluoxetina 13 8 12 6 10 7 23 10 - - -

Setralina 4 3 11 7 15 9 27 13 - - 7 5

Fluvoxamina 5 3 14 6 14 10 40 14 - - 10 8

Paroxetina 5 3 15 6 18 12 26 9 - - 14 9

Venlafaxina 10 5 8 7 12 6 31 12 - 3 0 8 5

Reboxetina 13 6 - 11 7 - - - 9 6

Page 58: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Incidenza di effetti collaterali dei farmaci Incidenza di effetti collaterali dei farmaci antidepressivi in studi controllati IIantidepressivi in studi controllati IIPsychotropic Prescription Guide, 2002Psychotropic Prescription Guide, 2002

Sonnolenza % % F P

Tremori % % F P

Impotenza % % F P

Riduzione della libido % % F P

Disturbi eiaculativi % % F P

Anoressia % % F P

Insonnia % % F P

Mirtazapina 54 18 7 3 - - - - -

Citalopram 18 10 - 3 1 2 1 6 1 - 15 14

Fluoxetina 13 6 10 3 - 4 0 - 11 3 20 11

Setralina 14 7 8 2 - - 14 1 6 2 22 11

Fluvoxamina 22 8 5 1 2 1 2 1 8 1 - 21 10

Paroxetina 23 9 8 2 10 0 10 0 13 0 - 13 6

Venlafaxina 17 8 5 2 4 1 3 1 16 1 8 4 17 11

Reboxetina 12 8 6 2 - - - - 23 11

Page 59: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

FARMACODINAMICHE

FARMACOCINETICHE

Aumento o riduzione degli effetti farmacologici per meccanismi di sinergismo o antagonismo a livello recettoriale.

Aumento o diminuzione dei livelli plasmatici per alterazioni dei processi cinetici:> assorbimento, legame proteico, inibizione o induzione metabolica (CYP-450)

Interazioni farmacologiche degli Interazioni farmacologiche degli antidepressiviantidepressivi

Page 60: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

TRICICLICI

AlcooliciBarbiturici

AntiistaminiciAntipsicotici

BDZ

Aumento degli effetti sedativi e ipotensivi

Interazioni farmacodinamiche dei tricicliciInterazioni farmacodinamiche dei triciclici

Page 61: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

SSRI

IMAOTriciclici>5-HTLitioCarbamazepina

SINDROME SEROTONINERGICAVomito, diarrea, mioclonie, ipereflessia, tremore,

ipertensione, febbre, stati di eccitamento o agitazione

MeperidinaTriptofanoTrazodone

Interazioni farmacodinamiche degli SSRIInterazioni farmacodinamiche degli SSRI

Page 62: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Farmaci* che aumentano i livelli plasmatici dei tricicliciper inibizione del loro metabolismo, possono provocare fenomeni di tossicità.

Farmaci* che riducono i livelli plasmatici dei triciclici per induzione del loro metabolismo, possono causare una mancanza d'efficacia terapeutica.

*Fluoxetina, paroxetina, trazodone, nefazodone, antipsicotici, sodio valproato

*Barbiturici, carbamazepina, fenitoina

Interazioni farmacocinetiche dei Interazioni farmacocinetiche dei triciclicitriciclici

Page 63: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Gli SSRI possono inibire il metabolismo

ossidativo dei farmaci metabolizzati

dagli isoenzimi microsomiali epatici

CITOCROMO P-450

Esistono tra gli SSRI significative differenze nel gradod'inibizione esercitato sui diversi citocromi

Interazioni farmacocinetiche degli Interazioni farmacocinetiche degli SSRISSRI

Page 64: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Farmaci metabolizzati dal P-450 (CYP)Farmaci metabolizzati dal P-450 (CYP)

CYP 1A2AD TricicliciAntipsicoticiPropranololoTeofillinaParacetamoloR-Warfarina

CYP 2D6AD TricicliciAntipsicoticiBeta-bloccantiAntiaritmici

Page 65: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Farmaci metabolizzati dal P-450 (CYP)Farmaci metabolizzati dal P-450 (CYP)

CYP 2C19AntidepressiviBarbituriciBeta-bloccantiBenzodiazepine

CYP 3A4AnalgesiciAntiaritmiciAnticonvulsivantiAntiistaminiciBenzodiazepineCalcio-antagonisti

Page 66: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

SSRI: Interazioni farmacocineticheSSRI: Interazioni farmacocineticheGrado di inibizione degli SSRI sugli isoenzimi Grado di inibizione degli SSRI sugli isoenzimi del CYP-450del CYP-450

Farmaco 1A2 2C9/10 2C19 2D6 3A4

Sertralina ns ns ns basso ns

Citalopram ns ns ns basso ns

Fluoxetina ns moderato moderato alto moderato

Fluvoxamina alto moderato moderato basso moderato

Paroxetina ns basso basso alto ns

Reboxetina ns ns ns ns ns

ns = inibizione clinicamente non significativa

Shad e Preskorn; 2000

Page 67: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Hindmarch et al, 1999

AD CHE PEGGIORANO LA PERFORMANCE ANCHE A BASSE DOSI

Amitriptilina

Mianserina

Trazodone

(25 mg)

(30 mg)

(50 mg)

AD CHE NON ALTERANO IN MODO RILEVANTE LA PERFORMANCE ANCHE AD ALTE DOSI

SSRI

Reboxetina

Antidepressivi ed alterazioni della Antidepressivi ed alterazioni della performance psicomotoria e cognitivaperformance psicomotoria e cognitiva

Page 68: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Antidepressivi - dosi terapeuticheAntidepressivi - dosi terapeutiche

TricicliciCitalopram FluoxetinaFluvoxaminaParoxetinaSertralinaVenlafaxinaReboxetinaMirtazapina

75 - 25020 - 4010 - 60 100 - 30020 - 6050 - 20075 - 300

4 - 815 - 60

mg/diemg/diemg/diemg/diemg/diemg/diemg/diemg/diemg/die

La distimia: un problema clinico emergente in Medicina GeneraleLa distimia: un problema clinico emergente in Medicina Generale

Page 69: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Decorso tipico della Depressione - I

La distimia: un problema clinico emergente in Medicina GeneraleLa distimia: un problema clinico emergente in Medicina Generale

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 70: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Decorso tipico della Depressione - II

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 71: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Decorso tipico della Depressione - III

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 72: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Decorso tipico della Depressione - IVDecorso tipico della Depressione - IV

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 73: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Depressione Maggiore, un disturbo Depressione Maggiore, un disturbo ricorrentericorrente

Depression Guideline Panel; AHCPR Depression in Primary. 1993

Probabilità di ricorrenza

> 90%> 90%>3>3

> 70%> 70%22

> 50%> 50%11

ProbabilitàProbabilitàN.° di Episodi di N.° di Episodi di

Ricorrenza Ricorrenza PrecedentiPrecedenti

Page 74: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Risposta alla terapia antidepressivaRisposta alla terapia antidepressiva

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 75: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Continuazione del trattamento della Depressione - IContinuazione del trattamento della Depressione - I

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 76: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Continuazione del trattamento della Depressione-IIContinuazione del trattamento della Depressione-II

Sthal SM, Elementi di psicofarmacologia, 2001

Page 77: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Fasi del trattamento antidepressivo - IFasi del trattamento antidepressivo - I

Fase acuta dell’episodio depressivo= risoluzione dell’episodio

- 6-8 settimane

Fase di continuazione = prevenzione delle ricadute*

- 6-12 mesi

Fase di mantenimento = prevenzione delle recidive*Fase di mantenimento = prevenzione delle recidive* - > 1 anno

*NB - Conservare gli stessi dosaggi della fase acuta

Page 78: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

Quali antidepressivi per Quali antidepressivi per

quale depressione?quale depressione?

Page 79: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

{{

Gli SSRIs e i NRIs Gli SSRIs e i NRIs

trattano lo stesso trattano lo stesso

tipo di paziente?tipo di paziente?

Page 80: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

MotivationeEnergia

Interessse

Impulsività

Noradrenalina Serotonina

Modificata da: Healy and McMonagle. 1997

Modello della specificità neurotrasmettitoriale

Umore Sonno Ansia

Appetito

Page 81: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

La depressione può non essere causata da La depressione può non essere causata da

insufficienza di serotonina o noradrenalina, ma insufficienza di serotonina o noradrenalina, ma

può essere trattata sostenendo l’azione dell’una o può essere trattata sostenendo l’azione dell’una o

dell’altra monoamina.dell’altra monoamina.

Pazienti differenti possono rispondere meglio ad Pazienti differenti possono rispondere meglio ad

antidepressivi che influenzano la via antidepressivi che influenzano la via

serotonergica o quella noradrenergica; alcuni serotonergica o quella noradrenergica; alcuni

possono rispondere a entrambi.possono rispondere a entrambi.

Sia la noradrenalina che la serotonina Sia la noradrenalina che la serotonina giocano un ruolo nella depressionegiocano un ruolo nella depressione

Page 82: { La distimia Carlo Pruneti Unità di Psicologia Clinica Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Parma

SSRIResponders

NRIResponders

5-HT Deplezione

5-HT Deplezione

5-HT Deplezione

NA Deplezione

NA Deplezione

NA Deplezione

Studi di deplezione sui neurotrasmettitoriStudi di deplezione sui neurotrasmettitori

NoSymptoms

Appear

NoSymptoms

Appear

SymptomsReturn

NoSymptoms

Return

NoSymptoms

Return

SymptomsReturn

Normal Subjects

Delgado et al., 1990