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-OVUNQUE VIAGGI- A CURA DI Gorgona e Malpelo il Far-West della Subacquea Le isole di Gorgona e Malpelo si trovano nell'Oceano Pacifico al largo della costa colombiana. Sono dei veri e propri paradisi terrestri, dichiarate da anni parchi naturali e, per ciò che riguarda la subacquea sono al centro della zona del mondo dove in assoluto c'è la più alta concentrazione di grandi animali. L'Oceano Pacifico americano è sicuramente il mare più ricco di pesce in assoluto, cominciando dal Mare di Cortez, scendendo all'Isola di Coco e per finire all'Arcipelago delle Galapagos. Più del 16% della pesca totale dell'intero Oceano Pacifico è effettuata al largo delle coste di Colombia, Ecuador, Perù e Cile. La costa pacifica colombiana comprende le zone costiere delle regioni del Choco, Cauca, Valle del Cauca e Narino e include le Isole di Gorgona, Gorgonilla e Malpelo. Questa è una zona della Colombia ancora agreste e poco sviluppata ed è caratterizzata dalle sue alte temperature, relativamente alta umidità, grandi maree ed enormi estensioni di mangrovie. Il suo mare è caldo, la temperatura media è di 25°C e la sua salinità varia tra il 20°/oo, vicino alla costa ed il 35°/oo in alto mare. Nella zona costiera predomina la Corrente di Colombia con direzione Nord/Nord-Est incrociandosi con la Corrente del Choco che va in direzione Sud, parallela alla costa. Mentre al largo, nella zona dell'isola di Malpelo, c'è l'incontro tra la Corrente di Humbolt, proveniente dal Sud del continente, fredda ma ricchissima di nutrienti e la calda Contro- Corrente Nord-Equatoriale che scorre in direzione Est. Le barriere coralline del Pacifico colombiano hanno una scarsa presenza, tanto in estensione che in diversità, se si comparano con quelle del Mar dei Caraibi. Principalmente si trovano in tre zone: Isola di Gorgona, Baia di Utria e Isola di Malpelo. In Gorgona sono presenti piccole formazioni coralline del genere Policipora, mentre in Malpelo semplicemente esistono delle colonie abbastanza sviluppate. 1

-OVUNQUE VIAGGI- - artedelviaggio.net · tropicale e vanta la presenza di diverse forme di vita animale e vegetale. Su di essa c’è ... complessa comunità di esseri viventi tra

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-OVUNQUE VIAGGI-

A CURA DI

Gorgona e Malpelo

… il Far-West della Subacquea

Le isole di Gorgona e Malpelo si trovano nell'Oceano Pacifico al largo della costa

colombiana. Sono dei veri e propri paradisi terrestri, dichiarate da anni parchi naturali e, per ciò che

riguarda la subacquea sono al centro della zona del mondo dove in assoluto c'è la più alta

concentrazione di grandi animali. L'Oceano Pacifico americano è sicuramente il mare più ricco di pesce in assoluto, cominciando dal Mare di Cortez, scendendo all'Isola di Coco e per finire all'Arcipelago

delle Galapagos. Più del 16% della pesca totale dell'intero Oceano Pacifico è effettuata al largo delle coste di Colombia, Ecuador, Perù e Cile. La costa pacifica colombiana comprende le zone costiere delle regioni del Choco, Cauca, Valle del Cauca e Narino e include le Isole di Gorgona, Gorgonilla e Malpelo. Questa è una

zona della Colombia ancora agreste e poco sviluppata ed è caratterizzata dalle sue alte

temperature, relativamente alta umidità, grandi maree ed enormi estensioni di mangrovie. Il suo mare è caldo, la temperatura media è di 25°C e la sua salinità varia tra il 20°/oo, vicino alla costa ed il 35°/oo in alto mare. Nella zona costiera predomina la Corrente di Colombia con direzione Nord/Nord-Est incrociandosi con la Corrente del Choco che va in direzione Sud, parallela alla costa. Mentre al largo, nella zona dell'isola di Malpelo, c'è l'incontro tra la Corrente di Humbolt, proveniente dal Sud del continente, fredda ma ricchissima di nutrienti e la calda Contro- Corrente Nord-Equatoriale che scorre in direzione Est. Le barriere coralline del Pacifico colombiano hanno una scarsa presenza, tanto in

estensione che in diversità, se si comparano con quelle del Mar dei Caraibi. Principalmente

si trovano in tre zone: Isola di Gorgona, Baia di Utria e Isola di Malpelo. In Gorgona sono

presenti piccole formazioni coralline del genere Policipora, mentre in Malpelo

semplicemente esistono delle colonie abbastanza sviluppate.

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PARCO NAZIONALE “ISOLA DI GORGONA”

Gorgona è una stupenda isola montagnosa, ricoperta di lussureggiante vegetazione

tropicale e vanta la presenza di diverse forme di vita animale e vegetale. Su di essa c’è

abbastanza acqua dolce, spiagge di sabbia bianca e raggruppa due degli ecosistemi più

belli, complessi e produttivi della terra: foresta umida tropicale e barriera corallina. La

foresta ha molte affinità con la Serrania del Baudò, sul continente colombiano e le barriere

di corallo con l’Indopacifico. In più, tra Giugno e Novembre l’isola riceve la visita delle

Megattere. Localizzazione : Latitudine N 2° 56’. Longitudine W 78° 12’ Quest’isola-parco nell’Oceano

Pacifico si trova a circa 30 miglia dalla cittadina di Guapi sulla costa della Colombia. Clima: Tropicale Umido. Mesi Secchi: Febbraio e Marzo.

Mesi piovosi : Settembre e Ottobre

Temperatura Media: 27°C. Area : 61.670 ettari che includono le isole di Gorgona e Gorgonilla, gli isolotti di El Viudo e

El Horno ed il settore marino che le circonda. L’isola principale misura 9 Km. di lunghezza

per 2,5 Km. di largezza. Altezza Massima: 330 mt. nel Cerro de la Trinidad. Infrastuttura: Il Ministero del Medio Ambiente possiede un centro visitatori nell’antico

Penitenziario in località El Poblado, con capacità per 70 persone, un rettilario, due

laboratori di biologia marina e terrestre ed un centro subacqueo. Per sbarcare e rimanere

sull’isola e’ necessario ottenere l’autorizzazione dalle autorità del parco. Sull’isola è vietato portare materiale non biodegradabile e bevande alcoliche. Conviene

scendere a terra indossando indumenti freschi di cotone e scarponcini, oltre alle

proverbiali protezioni solari.

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Storia: Gorgona presentò ubicazione di cultura precolombiana data ai ritrovamenti di materiale archeologico del 1.300 a.c. La scoperta dell’isola sembra da attribuire a Diego de

Almagro ma Francisco Pizarro mise piede sull’isola nel 1527 e vi soggiornò parecchi mesi prima di spingersi verso Sud per conquistare il Perù. Forse si sarebbe fermato più a lungo

se i serpenti velenosi non avessero causato la morte di alcuni suoi soldati. Fu

apparentemente in onore dei serpenti che diede all’isola il nome di Gorgona, una

mostruosa divinità dell’antica Grecia con tre ali e serpenti per capelli. Dopo la conquista

spagnola la abitò il capo indigeno “Cachique” Yundigua, probabilmente della tribù

Sindagua. Nel 1679 divenne punto strategico per la pirateria dell’inglese Bartholomew

Sharp e nel 1709 il corsaro Roger Woods ne prende possesso ed installa una base militare.. Nel secolo XIX l’isola fu donata all’ufficiale Federico D’croz per la sua partecipazione alla

campagna di liberazione del Sudamerica di Simon Bolivar. Dal 1954 l’isola divenne carcere

di massima sicurezza, ma, nel 1985, chiuso il penitenziario, Gorgona venne dichiarata

PARCO NATURALE NAZIONALE.

Flora e Fauna: La vegetazione dell’isola è tipica della foresta umida, ricca di differenti

specie. I principali generi sono: Podocarpus, Dialyanthera, Ficus, Cecropia, Aspidosperma, Apeiba, Protium, Inga, Cespedesia, Quiina, Simarouba, Herrania, Eschweilera, Gustavia, Cedrela, Tapiria, Ochroma, Mabea, Solanea, Lacisterna, Ryania, Xylosma, Zanthoxylon, Chrysochlamys, Marila, Vismia y Clusia. Le spiagge sono coperte di palme da cocco. La fauna è caratteristica

delle isole oceaniche con uno squilibrio pronunciato. Esistono 17 specie di mammiferi dei quali 13 sono pipistrelli, tra cui un vampiro (Desmodus roundus), i rimanenti mammiferi sono una specie di bradipo endemico (Bradypus variegatus), due specie di roditori: il ratto

spinoso (Proechimys semiespinosus gorgonae) e il “guatín” (Dasyprocta punctata pandora) ed il “mico cariblanco” (Cebus capucinus curtus) questi ultimi due endemici. La avifauna si considera ricca, esistono 155 specie, delle quali 75 sono migratorie. Anche i rettili sono ben rappresentati ed esistono tre specie di lucertole endemiche: Anolis biporcatus parvauritus, Anolis gorgonae e Anolis medemi. Gli anfibi non sono molto

numerosi, esistono solo due specie di salamandre e quattro specie di anuri. Ci sono 15

specie di serpenti, tra cui il boa (Boa Constrictor), il fer-de-lance (Bothrops Atrox) e il serpente corallo (Micrurus Mipartitus). Le condizioni oceanografiche, tali come acque

relativamente trasparenti, alta salinità e temperatura media dell’acqua di 26°C, così come

la presenza di fondi rocciosi, hanno permesso la formazione di una delle barriere coralline

meglio sviluppate del Pacifico orientale. L’habitat marino è occupato soprattutto da

piccole formazioni di corallo del genere Pocilopora. Qui gli squali, soprattutto Pinna Bianca, trovano una zona propizia dove vivere. Le sue

acque sono frequentate tra gli altri da Delfini, Squali Balena, Mante, Aquile di Mare, Tartarughe. Occasionalmente si possono vedere Capodogli e Leoni Marini, quest’ultimi “esiliati” dalle Galapagos. Inoltre, ogni anno, tra Giugno e Novembre, il mare circostante

Gorgona riceve la visita delle spettacolari Megattere che, in gruppi di centinaia di esemplari, risalgono dall’Antartide per dare alla luce i loro balenotteri in queste acque

calde. In periodo di accoppiamento è possibile sentire le bellisime e misteriosissime

melodie che emettono i maschi. E’ facile osservarle, anche in gruppi di 5 o 6

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PATRIMONIO DELL’UMANITA’ ...... DOVE VOLANO I MARTELLO

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“....... mandrie di centinaia di squali martello ci sfilano accanto, il fondale e' incredibilmente ricco di murene - in una tana ne abbiamo contate una decina -, cernie, jack fish, carangidi e c'e' perfino chi dice di aver incontrato uno squalo bianco di 6 metri per due volte......”

Racconto di Fulvio Colombi, autore del documentario sui Martelli di Malpelo trasmesso

il 22 Aprile 2001 a “Il Pianeta delle Meraviglie” - RAI TRE.

“...non c'è nessun apparente motivo ma sta di fatto che il più grande concentramento, anche quotidiano, di Squali Martello, si trova nelle basse acque che circondano l'isola colombiana di Malpelo... ...a differenza dei martelli di Coco questi, pur navigando in gruppi sostanziosi e non

lasciando mai le acque attorno all'isola, rimangono mediamente ad una profondità massima di una trentina di metri...” Extremworld-sub Settembre 2000

Malpelo è l’unica isola della Dorsale di Malpelo, una dorsale vulcanica sottomarina che si estende da Nord-Est a Sud-Ovest per una lunghezza di 150 miglia e una larghezza di 50. Malpelo corrisponde alla cresta emersa di questa catena montuosa sottomarina che risale

da oltre 4.000 mt. di profondità. Malpelo si formo’ tra i 17 ed i 20 milioni di anni fa

(Miocene inferiore) ed allora l’isola era 10 volte piu’ grande che nell’attualita’. Malpelo è

uno degli apici di un triangolo immaginario che, con le isole di Wolf e Darwin

nell’Arcipelago delle Galapagos e l’Isola di Coco, forma il cosidetto “Triangolo d’Oro”. Il clima marino ha eroso l’isola ed ha formato pendii a gradoni e grotte sottomarine sui suoi lati. La maggior parte del perimetro dell’isola consiste in pareti rocciose quasi verticali che vanno dai 60 mt. ai 230 mt. di altezza, rendendo molto difficile l’accesso. Localizzazione: Latitudine 03°58' N - Longitudine 81°35' W L’Isola di Malpelo si trova in

pieno Oceano Pacifico a 260 miglia ad Ovest della città colombiana di Buenaventura. Clima: In Malpelo confluiscono i venti Alisei dell’Emisfero Nord con i venti dell’Emisfero

Sud, nella cosidetta zona di Convergenza Tropicale. Sull’isola si condensa l’umidità

dell’aria e così si forma il classico pennacchio di nubi, quasi perenne, che copre la cima più

alta. Mesi secchi: da Dicembre a Marzo. Mesi Piovosi: da Maggio a Luglio

Temperatura : Media: 28°C

Area: 35 ettari di area terrestre e 38.756 ettari di area marina.

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L’isola principale misura 1.643 mt. di lunghezza per 767 mt. di larghezza massima.

Attorno all’isola principale emergono 11 pinnacoli cosi’ distribuiti: quattro all’estremo

nord, Los Mosqueteros (Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan), due ad est chiamati Vagamares e La Torta, cinque a sud, conosciuti come Los Tres Reyes (Saul, David e

Salomón), La Gringa e Scuba. Altezza massima: 360 mt.s.l.m, nel Cerro de la Mona. Infrastuttura: Nessuna. C’è solo una guarnigione della Marina colombiana che, con una mezza dozzina di soldati, esercita la sovranità territoriale. Malpelo e’ vigilata costantemente da una barca della

Fundacion Malpelo, gestita dalla Marina colombiana, che eserce il controllo per la

conservazione dell’area evitando la pesca illegale ed indiscriminata degli squali, tra le altre

specie. Esiste una piccola zona di atterraggio per elicotteri, provenienti da navi militari. E’ necessario ottenere il permesso dall’Ente Parchi Nazionale per poter fare immersioni a

Malpelo, così pure per poter scendere a terra. Data la fragilità dell’ecosistema è vietato

raccogliere o introdurre specie animali o vegetali nel Santuario e portare elementi che

vengano considerati contaminanti.

Storia: Data la sua costituzione granitica, di origine vulcanica, priva di alberi e di acqua

dolce, è rimasta disabitata fino al 1986, anno in cui è stata installata la guarnigione

militare. Nel 1995 il governo colombiano dichiaro’ Malpelo come “Area protetta”. L’isola venne dichiarata Parco Naturale il 23 Dicembre 1996, nella categoria SFF - Santuario di Fauna e Flora - Nell’anno 2002 fu riconosciuta dall’Organizzazione Marittima

Internazionale come “Zona Marina Altamente Sensibile” e l’area marina protetta venne

decisamente ampliata. Il 12 Luglio 2006 e’ stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanita”

Flora e Fauna: La vegetazione dell’isola è rada ed è concentrata in aeree che offrono

superfici soleggiate e protezione dai venti e dall’erosione. La vegetazione predominante è

formata da alghe, licheni e muschio che si arrampicano sui lati verticali delle rocce per ricevere l’acqua piovana. Questa scarsa vegetazione, tuttavia, è la base di vita per una

complessa comunità di esseri viventi tra i quali due specie di lucertole, una specie di granchio terrestre ed un certo numero di invertebrati. Considerando l’isola e le sue acque

circostanti come un tutt’uno, Malpelo rappresenta la confluenza di elementi biogeografici delle Galapagos, dell’Isola di Coco, della Colombia continentale e persino dell’Indo- Pacifico. La flora e la fauna terrestre dell’Isola di Malpelo non sono particolari o

straordinarie, ma nello stesso tempo l’isola e i suoi scogli sono un’importante luogo di passaggio e nidificazione per un buon numero di uccelli marini e ospitano un altrettanto

buon numero di specie vertebrate endemiche. Sull’isola non esistono nè mammiferi nè

anfibi nativi e non esistono indizi che siano stati introdotti. Il contatto umano con l’isola è

minimo e poco frequente e la difficoltà di accesso le ha risparmiato la “contaminazione”

con lo stile di vita dei marinai di passaggio, così come il destino della maggior parte delle

altre isole del Pacifico e attorno al mondo. Tra la avifauna, i componenti principali sono le estese colonie di differenti uccelli marini stanziali. La più abbondante di queste è quella del Sula dactylatra granti, il cui ambito è

ristretto all’Oceano Pacifico Orientale – nidifica quasi esclusivamente qui e nelle Isole

Galapagos. La popolazione stimata di questa specie in Malpelo è approssimativamente di

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24.000 individui, rendendola la seconda più grande colonia al mondo. L’unica altra specie

di uccello stanziale dell’isola è il Craegus furcatus, con una stima di una cinquantina di coppie. Altre specie che regolarmente raggiungono Malpelo e risiedono in numero minore

includono: Phaethon Aenthereus, Sula Sula, Anous Minutus, A.Stolidus, Gygis Alba e le

grandi e stupende Fregate (Frigata Minor e Frigata Magnificens). L’unico altro gruppo di vertebrati terrestri che si trova sull’isola sono i rettili e sono

rapprresentati da tre specie, tutti endemici di Malpelo: Anolis Agassizi, Diploglossus Millepunctatus e Phyllodactylus Transversalia.

Ma il vero tesoro di Malpelo è sotto la superficie del mare.

Le caratteristiche dell’ambiente marino sono fortemente influenzate dal tipo di correnti

che percorrono la zona e Malpelo è un punto di confluenza di differenti importanti correnti dell’Oceamo Pacifico: la fredda Corrente di Humboldt (direzione Sud-Nord), la

calda Contro-Corrente Nord-Equatoriale (direzione Ovest-Est) e, da Gennaio a Marzo, dalla fredda Controcorrente Ciclonica di Panama (direzione Nord-Sud). L’incontro di queste correnti rendono le sue acque ricchissime di nutrienti. Qui si concentra una

quantità di fauna incredibile: centinaia di Murene Verdi che nuotano in acqua libera vicino

alle pareti, banchi di Barracuda, Tartarughe, Delfini, Mante solitarie ed in gruppo , Aquile

di Mare in gruppo, Squali Balena, Squali Pinna Bianca, Squali Leuca, Squali Galapagos, Ricciole, Dentici, Cernie e banchi enormi di Carangidi. Ma ciò che rende Malpelo unica al mondo è il grande concentramento di Squali Martello

Stampella (Sphyrna lewini) e di Squali Seta (Carcharhinus falciformis). Navigano in

gruppi di centinaia di esemplari ed i martelli, a differenza di Coco, dove sono visibili oltre

i 40 mt. di profondità, a Malpelo rimangono mediamente tra i 10 ed i 30 mt. Nuotano

pacificamente da mattino a sera, lasciandosi avvicinare, completamente indifferenti a ciò

che accade loro intorno. E le incredibili acque di Malpelo stanno riservando un’altra sorpresa. Da Marzo 1999 è

stata avvistata una nuova specie di squalo, all’inizio erroneamente creduto Squalo Bianco. I biologi responsabili del parco hanno iniziato uno studio scientifico su questi animali, lavoro non facile data la profondità dove normalmente vivono, sotto il termoclino e ben

oltre la massima quota della subacquea ricreativa. I sub che li hanno osservati li descrivono come animali dalla mole notevole e con le sembianze di un Small-Tooth Sand- Tiger Shark (Odontaspis ferox), ma non di 3,5 metri, come presuppone la taglia massima

della specie, ma bensì di 6 metri. Per ora i sub lo hanno battezzato “El Monstruo” o

“Bongo”.

In generale la visibilità subacquea è buona (25-30 mt.), la temperatura dell’acqua va dai 25°

ai 28° (dipende dalle correnti), se si rimane sopra il termoclino.

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Per cio’ che concerne la subacquea:

- Si richiede un minimo di esperienza subacquea e brevetto avanzato(o 1livello con almeno

50 immersioni registrate). - Vietate le immersioni notturne. - Le immersioni vengono effettuate in gruppi di massimo 6 subacquei per gommone, con

istruttore-guida subacquea. - Il natante segue, per tutta la durata dell’immersione, il gruppo dalla superficie. - In dotazione al gommone due gruppi completi con octopus agganciati alla boa per soste

di sicurezza e/o emergenza. - Attrezzatura di dotazione in acqua deve essere comprensiva di fischietto e “segnalatore”

gonfiabile. - E’ sufficiente la muta da 3 mm., pero’ consigliata la 5 mm. (termoclino) - Sono consigliati vivamente i guanti (fondale roccioso con denti di cane)

DESCRIZIONE IMMERSIONI

EL ALTAR DE VIRGINIA

Lato Est di Malpelo. Si effettua normalmente dai 10 mt. ai 35 mt. Si scende poco discosti

dalla parete e si costeggia il pendio da Sud a Nord. Fondale di sabbia, con roccia e macchie

di corallo. Avvistamento di squali martello, squali seta, barracuda, ricciole, delfini e tane

con decine di murene verdi. E’ zona di “stazioni di pulizia”. A volte presenza

dell’Odontaspis ferox. Difficolta’ immersione: Facile.

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VAGAMARES

Lato Est di Malpelo. Grosso faraglione, distante circa 30 mt. dalla parete dell'isola, di

fronte all’Arco del Tropic. Si scende sui 24 mt e dal lato del mare aperto, si trova

l'imboccatura del tunnel che lo attraversa completamente. E' un tunnel facile di una

dozzina di metri di lunghezza, con un'apertura di 8 mt. Il suo fondo e' di sabbia granitica e

rocce. Si esce nuovamente in mare aperto ad una profondita' di 18 mt. Qui, appostati tra le

rocce, si puo' vedere tutta la fauna di Malpelo, dagli squali ai carangidi, alle tartarughe, alle murene. Si ritorna sulla parete principale di Malpelo, con direzione Nord, verso la

“Pared del tangon”. Difficolta’ immersione: Facile.

BAJO DEL MONSTRUO

Punta Nord-Est di Malpelo. Sovente con corrente forte. Si scende sulla secca sui 3/6 mt. di

profondita'. E' la punta di una guglia sottomarina che precipita fino al fondale di ghiaia a

70/80 mt. Sul lato nord, ai 15 mt. di profondita’, ci sono delle spaccature dove e' possibile

vedere murene anche in gruppi compatti di decine di esemplari, intrecciate tra loro. Polpi, pesci pietra, pesci rospo, carangidi, ricciole, tonni, squali, mante e squali balena. Parete di roccia con molto colore e molti ricci. E' qui che, solitamente molto profondo, vengono avvistati gli esemplari del “Monstruo” ( Odontaspis ferox) , dalle misure enormi e uniche(fino a 6 mt), fermi sulla pietraia del fondo. Difficolta’ immersione: Difficile.

LA CATEDRAL

Zona Nord di Malpelo. Immersione tra i faraglioni, “Los Tres Mosqueteros”, a circa 400

mt. a nord dell'isola principale. Si scende sulla parete sud di Porthos ed ai 20 mt. si entra in

una spaccatura di 2 mt. di larghezza per 60 mt. di lunghezza che attraversa il faraglione

per intero. Il fondo e' di sabbia granitica e di conchiglie triturate, bianchissimo. Corallo

molle bianco sulle pareti. E' facile vedere squali pinna bianca all'entrata od all’interno della

spaccatura. Negli ultimi dieci metri risale verso la superficie e sbocca in mare aperto ai 12

mt. di profondita’. Di qui la visione delle pareti degli altri faraglioni ed il fondo di sabbia

ai 38 mt. Banchi di carangidi, tonni e dentici grandissimi, aquile di mare, squali. Nel tunnel parecchie aragoste nelle tane sulle pareti e sul soffitto. Si prosegue

nell’avvallamento diritti verso Athos, facendo il periplo del faraglione a destra o sinistra, dipendendo dalle condizioni della corrente. Difficolta’ immersione: Media.

BAJO DEL ANCLA

Punta Nord-Ovest di Malpelo. A volte con corrente. Si effettua l'immersione attorno ad un

pinnacolo sommerso di circa 30 mt. di diametro che si innalza dai 40 mt. del fondo

sabbioso, fino ad un metro dalla superficie. Deve il suo nome al fatto che sulla secca vicino

alla superficie e' rimasta incagliata un'ancora con relativa catena di qualche barca di pescatori di frodo. Squali, mante, banchi di carangidi e tonni e murene nelle tane. Difficolta’ immersione: Difficile.

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EL FREEZER

Lato Ovest di Malpelo. Punto poco discosto dalla parete verticale di Malpelo. Cosi'

chiamato perche' a volte c'e' la presenza di corrente piuttosto fresca che risale dalla

profondita'. Immersione che inizia sui 24 mt. all'inizio del pendio. Si costeggia il bordo

della cigliata in direzione nord o sud, seguendo la corrente. Il pendio termina su un primo

fondo di sabbia ai 50 mt. Nel blu scuro tutta la fauna di Malpelo, tra cui banchi di carangidi, mante, aquile di mare, squali martello, squali galapagos e, nelle tane tra le rocce

del pendio murene ed aragoste. Difficolta’ immersione: Facile.

LA NEVERA

Lato Ovest di Malpelo. Anche qui il nome ( “frigorifero”, in spagnolo) e' dovuto alla

presenza saltuaria di correnti fresche e la conformazione e' molto simile a quella de “EL

FREEZER”. Si scende poco discosti dalla parete granitica e si costeggia il pendio in

direzione Nord-Sud alla profondita' di 25-30 mt. Il pendio, intercalato di corallo laminato, finisce su un fondale di sabbia ai 45 mt. Si raggiunge “El Mirador”, un roccione piatto sui 25 mt. di profondita’ da cui si possono osservare, saldamente accostati, i banchi di squali, di carangidi, tonni, cernie e ricciole. Incredibili gli “incontri ravvicinati” al Mirador. Dipendendo dall’aria residua si prosegue verso sud fino ad arrivare alla “Puerta del Cielo”. Difficolta’ immersione: Media.

LA PUERTA DEL CIELO

Lato Sud-Ovest, quasi punta Sud di Malpelo. Si scende all’interno della grotta de La

Chupadera, con dei riflessi incredibili in giornate luminose. Si mantiene la parete a destra

a mezza costa, sui 25 mt., pinneggiando in direzione Nord. La parete termina su un fondo

di sabbia sui 42/45 mt. Arrivati alla fine della parete verticale, si passa la punta e si prosegue con direzione nord verso la Nevera. A meta' pendio, incontriamo “EL

MIRADOR”. Difficolta’ immersione: Media.

LA CHUPADERA

Lato Sud-Ovest, quasi sulla punta Sud di Malpelo. Il nome ( “il risucchio”, in spagnolo)

dice tutto. Immersione in una grotta-spaccatura di circa 150 mt. di lunghezza che

attraversa tutta la punta sud di Malpelo, da Ovest ad Est. L'entrata e' molto grande, con un

fondo di 30 mt., poi, dopo un centinaio di metri, si restringe ad imbuto ed inizia il vero

tunnel, per la maggior parte sui 6/8 mt. di diametro e di una ventina di metri di lunghezza. Verso la fine la caverna risale verso l'alto. La difficolta', anche con mare calmo, sta negli ultimi 20 mt. del tunnel, a soli 5/6 mt. di profondita', dove si sente fortissimo

l'effetto dei marosi e si viene letteralmente sparati, “risucchiati” verso l'esterno, con poco

controllo. Buona norma rimanere il piu' possibile al centro del tunnel, per evitare

escoriazioni e non appena fuori, nuotare velocemente verso il basso e verso il mare aperto, lontano dalle rocce. All'entrata della grotta: squali martello, squali pinna bianca, tonni, carangidi, murene. Immersione effettuabile solamente in condizioni di mare estremamente calmo e

possibilmente senza apparecchiature fotografiche. Difficolta’ immersione: Difficile.

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LOS REYES

Punta Sud di Malpelo, la zona dei banchi di squali. Dall'isola si discostano, in catena in

direzione Sud, un gruppetto di tre faraglioni con nomi di re ebraici. Nei canali di passaggio tra i faraglioni, tra i 15 mt ed i 45 mt. sul fondo di sabbia, una continua

processione di squali martello e squali seta in grandi gruppi. L’immersione si fa decidendo

su quale parete di faraglione scendere e quale canale attraversare. Difficolta’ immersione: Media.

LA GRINGA

Punta Sud. Immersione attorno all'isolotto omonimo, distante circa 400 mt. dall'isola

principale. Si scende sulla parete verticale verso nord, fino ai 27 mt., dove c'e' l'entrata di un tunnel di una trentina di metri di lunghezza che attraversa tutto l'isolotto. A circa meta' percorso, il tunnel si apre in una caverna con un soffitto a cupola di una decina di metri di altezza. All'uscita, verso il mare aperto, si assiste nuovamente alla processione di squali martello e squali seta, ai banchi di carangidi, di dentici e spesso sono stati avvistati squali galapagos. Si tiene la roccia a destra e si fa il periplo dell’isolotto. Difficolta’ immersione: Media.

LA FERRETERIA

Punta Sud. Immersione sulla secca alla punta estrema a sud dell'isolotto “LA GRINGA”. Si

scende sui 25 mt. con la parete a destra. Come si esce dalla punta, in acqua libera, tra i 10

mt ed i 42 mt. del fondo di sabbia, un muro senza fine di squali martello. Si rimane

praticamente fermi ad osservare, oppure si raggiunge la secca, (che in pratica sono un

gruppo di scogli) distante una cinquantina di metri, in mezzo ai banchi. In questo caso, dipende molto dalla condizione della corrente. La traduzione dello spagnolo “ferreteria”, e' “ferramenta”, per la quantita' incredibile di martello sempre presenti. Difficolta’ immersione: Difficile.

SCUBA

Punta Sud. Immersione attorno ad altro isolotto omonimo all'estremita' Sud di Malpelo. Si

scende sulla parete del lato esterno, dove, a circa 40 mt. di profondita', si incontrano i pesci pipistrello e nel blu il solito via vai di squali martello e squali seta. Si prosegue fino ad

arrivare ad una piattaforma sui 20 mt. di profondita’, da dove si possono osservare i passaggi ravvicinati. E' qui, sul fondo, che si vedono solitamente i pesci Pipistrello dalle

labbra rosse. Difficolta’ immersione: Media.

LA CARA DEL FANTASMA

Punta Nord-Est. Immersione sotto la parete omonima, cosi denominata per l’immagine

sulla roccia che assomiglia al viso di un fantasma. Si scende sul pendio ai 15 mt. e si va in

direzione nord, fino a doppiare la punta estrema. Fondale con sabbia, rocce e qualche

formazione corallina. Verso la fine parete verticale. Avvistamento di squali, squali balena,

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mante, carangidi, barracuda e delfini. Nelle tane parecchie murene. Difficolta’ immersione:

Facile.

LA PARED DEL NAUFRAGO

Punta Nord-Ovest. Immersione sulla parete di fronte al “Bajo del Ancla”. Dipendendo

dalla corrente si inizia a Nord o Sud. Pendio roccioso che arriva ai 40 mt del fondo

sabbioso. Intercalarsi di grandi roccioni precipitati con il tempo dall’isola principale. Avvistamento di squali, ricciole, carangidi, squali balena, mante e delfini. Difficolta’ immersione: Facile.

PROGRAMMA MALPELO + GORGONA

1º GIORNO

VOLO EUROPA – BOGOTA’ – CALI

Il passeggero dovra’ arrivare in Cali il giorno precedente la partenza della crociera.

All’arrivo ci sara’ un nostro rappresentante, che accompagnera’ il gruppo all’hotel prescelto, con bus di servizio. Per individuali o per coloro che arrivano con voli e/o in

orari differenti dal gruppo, c’e’ ampia disponibilita’ di taxi che ad un costo di circa USD

30, vi porteranno all’hotel dove vi attendera’ un nostro rappresentante. Pernottamento in

hotel.

2º GIORNO. MATTINATA TURISTICA IN SANTIAGO DE CALI

Dopo colazione, accompagnati da un nostro corrispondente, visita guidata alla citta’ di

Cali con bus. - Pranzo in locale tipico di Cali (a spese personali). - Ore 14,30 transfer al porto di Buenaventura in bus. La percorrenza e’ di circa 3 ore. Il percorso e’ sulla strada

nazionale (prossimamente a 4 corsie), molto trafficata, che attraversa la spettacolare

Cordillera Occidentale delle Ande. Troviamo differenti climi, dai 2.900 mt della cima, fino

ad arrivare alla foresta tropicale vicino al mare, dove l’arrivo previsto e’ attorno ore 17,30

circa – Imbarco dal molo turistico – PARTENZA CROCIERA ORE 19,00. Navigazione con

rotta all’isola di Gorgona.

3º GIORNO. ISOLA DI GORGONA

Arrivo a Gorgona ore 04,00 – Dopo colazione sbarco. - Visita alle installazioni della

stazione di biologia, durante la quale si e’ istruiti sulla storia e sulle specie principali che

vivono sull’isola. Visita alle rovine del vecchio carcere di massima sicurezza ed al POBLADO, nella zona bassa dell’isola.- Pranzo a bordo – Nel pomeriggio 2 immersioni nei migliori spot di Gorgona. Ore 17,00 partenza per Malpelo. Notte di navigazione.

4º GIORNO. ISOLA DI MALPELO

Ore 08,00 circa arrivo a Malpelo –Immersioni.

5º-6º-7º-8º GIORNO. ISOLA DI MALPELO.

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Immersioni e possibilita’ di scendere a terra per visitare l’incredibile ecosistema dell’isola

granitica. Vista spettacolare per foto e video. Sulla barca ampio sun-deck per rilassarsi tra una immersione e l’altra. Ultimo giorno: ore 17,00 partenza per Buenaventura. Notte di navigazione.

9º GIORNO.

Ore 10,00 circa, arrivo al porto di Buenaventura – Fine crociera e sbarco– Transfer in bus all’aeroporto, per volo Cali – Europa. Assistenza completa del nostro personale, dal giorno di arrivo aeroporto alla ripartenza

aeroporto di Cali.

Per l’organizzazione tecnica :

OVUNQUE VIAGGI

[email protected]

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