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I centri del tardoantico Con la suddivisione dioclezianea delle province, dal IV secolo Roma non è più la residenza abituale dell’imperatore e i centri del potere si moltiplicano a seconda delle esigenze politiche e di controllo territoriale da parte del governo centrale. Accanto alla capitale costantiniana dell’ Impero romano d’ oriente, che in quel periodo era Costantinopoli, in Occidente assumono importanza le residenze imperiali di Treviri, (Germania, Gallia settentrionale), scelta come una delle capitali dell’Impero romano d’Occidente da Diocleziano nel 278 dC, Milano nel 395 d C, poi Ravenna nel 402. Una serie di centri vengono utilizzati dagli imperatori come sedi secondarie per brevi soggiorni, tra cui aquileia. Con Giustiniano, 527 565 d C, Bisanzio diventa capitale dell’impero bizantino e tale rimarrà fino alla conquista ottomana del 1453.

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I centri del tardoantico

Con la suddivisione dioclezianea delle province, dal IV secolo Roma non è più la residenza abituale dell’imperatore e i centri del potere si moltiplicano a seconda delle esigenze politiche e di controllo territoriale da parte del governo centrale.

Accanto alla capitale costantiniana dell’ Impero romano d’ oriente, che in quel periodo era Costantinopoli, in Occidente assumono importanza le residenze imperiali di Treviri, (Germania, Gallia settentrionale), scelta come una delle capitali dell’Impero romano d’Occidente da Diocleziano nel 278 dC, Milano nel 395 d C, poi Ravenna nel 402.

Una serie di centri vengono utilizzati dagli imperatori come sedi secondarie per brevi soggiorni, tra cui aquileia.

Con Giustiniano, 527 565 d C, Bisanzio diventa capitale dell’impero bizantino e tale rimarrà fino alla conquista ottomana del 1453.

Pianta con indicate le due aule del IV secolo: aula nord (scavata) e aula sud (ricostruita fra IX e XI secolo).

Aquileia, Basilica ricostruita da Massenzio e Popone (1019-1042), dopo la distruzione del 452

La prima fondazione attribuita a l vescovo teodoro subito dopo l’editto di Milano.

Basilica doppia, 2 aule rettangolari parallele.

Mosaici : ciclo di Giona

278 treviri capitale dell’ Impero di occidente

337 361 regno di Costanzo II ( impero d’ oriente)

364 378 regno di Valente ( impero d’oriente)

364 375 regno di valentiniano I (impero d’ Occidente)

375 392 regno di valentiniano II (imppero d’occidente)

375 383 regno di graziano

379 395 regno di teodosio

395 423 regno di Onorio, impero d’occidente

395 trasferimento corte da treviri a Milano

395 Costantinopoli sede costante dell’impero d’oriente

395 408 regno di arcadio Impero d’oriente

402 trasferimento corte da Milano a ravenna ( onorio)

408 450 regno di teodosio II, impero d’oriente 425 455 Valentiniano III impero d’ occidente

410 goti saccheggiano Roma

452 attila distrugge AQUILEIA

476 odoacre depone romolo augustolo, ultimo imperatore d’occidente

476 493 regno di odoacre

535 553 guerra greco gotica

1453 conquista ottomana di Costantinopoli

Milano capitale dell’impero

Milano Capitale: 286-402 residenza di massimi ano ( 286 310). Onorio nel 402 trasferisce la capitale a ravenna perché più lontana da incursioni visigote.

Sant’Ambrogio: Treviri, 339 –Milano 397

1)Milano, Cattedrale di Santa Tecla, post 326. Restituzione secondo scavi 1943 (Alberto De Capitani D’Arzago)e 1961-62 (Mario Mirabella Roberti).

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2)Basilica Ambrosiana, consacrata nel 386; contiene le spoglie di Satiro, Gervasio-Protasio e Ambrogio.

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3)Milano, San Lorenzo sulla Via Ticinensis. 350-400. Interno e zone alte ricostruite nel 1103 e dopo il crollo del 1573

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PIANTA CENTRALE. NUCLEO CENTRALE TETRACONCO CUI SI adDOSSANO AI LATI 3 CAPPELLE. A NORD QUELLA DI SAN SISTO, A EST DI SANT’IPPOLITO E A SUD DI SANT’AQUILINO DIVERSE per planimetria e cronologia, su ogni lato dell’ambiente centrale quadrato si trova un’abside.

Cappella di sant’ippolito presenta una pianta ottagonale all’esterno e cruciforme all’interno.

Cappella di sant’ aquilino, pianta ottagonale, 2 piani. V secolo, realizzata in una seconda fase, forse con funzione di battistero

Cappella di san sisto, stessa pianta di precedente, fine v secolo.

Nel 373 ambrogio viene acclamato vescovo e si fa promotore e committente di nuove basiliche

Le basiliche di fondazione ambrosiana sono dedicate per lo più a martiri locali, le cui reliquie diventano oggetto di culto, la loro connotazione cimiteriale e martiriale, che le lega alla presenza di cimiteri o luoghi di martirio, comporta una distribuzione topografica all’esterno delle mura, unica eccezione è il complesso episcopale al centro urbano, funzionale alla presenza del vescovo. Quasi tutte le basiliche sorte per volere di Ambrogio sono visibili, sebbene abbiano subito rifacimenti, dunque lo schema originario è recuperabile tramite scavi archeologici.

Le basiliche possono essere a 3 o 5 navate, con abside ad est, a differenza delle basiliche costantiniane, o a pianta centrale come San Lorenzo o a croce latina come san nazaro o san Simpliciano. Talvolta precedute da un atrio o nartece, complesso episcopale e San Lorenzo.

Ravenna Capitale 402-476

Onorio 395-423

Teodosio II 423-425

Valentiniano III con la reggenza di Galla Placidia 423-442 poi solo 442-454

Petronio Massimo, Maiorano, Libio Severo, Artemio, Glicerio, Giulio Nepote, Romolo Augustolo 454-476.

Sacco di Roma dei goti di Alarico 410

Attila 452

Vandali 468

Odoacre 476-493

Teodorico 493-526

Giustiniano 527-565

Ravenna, Mausoleo di Galla Placidia, 450 ca

Ravenna è scelta nel 402 come capitale da Onorio, dunque come sua residenza. Dopo la sua morte nel 425 il governo viene assunto ufficialmente da valentiniano III ma, poiché giovane, la reggenza viene affidata alla mamma galla Placidia, fino al 450.

Nel 476 Odoacre sceglie ravenna come capitale del suo regno, dopo la deposizione di romolo a. nel 493 la città viene poi conquistata da teodorico, re degli ostrogoti, giunto non come invasore ma inviato dallo stesso imperatore bizantino. Le opere architettoniche sono influenzate da tradizioni ostrogote, come sant’ Apollinare Nuovo, o il mausoleo di teodorico.

Nel 540 viene conquistata da belisario e rientra nell’orbita di costantinopoli e della cultura bizantina di cui diventa il principale centro propulsore in occidente.

751 conquista longobarda.

MAUSOLEO GALLA P. PIANTA CRUCIFORME, AMBIENTE COPERTO DA UNA VOLTA A VELA, PARETI E VOLTE RICOPERTE DA MOSAICI, NELLA LUNETTA SOPRA LA PORTA CRISTO BUON PASTORE SEDUTO IN TRONO CON LA CUX INVICTA IN UN PAESAGGIO IDILLIACO CON AGNELLI.

Ravenna, Sa n Giovanni Evangelista, abside. Costruito per volontà di Galla Placidia 430

Ravenna, Battistero degli ortodossi, iniziato dal vescovo Orso (V in.) e terminato dal vescovo Neone (post 450). Fonte XVI sec. LA CUPOLA VINEE OCCUPATA DA UN VIVACE MOSAICO IN CUI PREVALE LA TONALITà DORATA, rappresentante il battesimo di Cristo al centro, circondato da un anello al quale si collegano 2 teorie simmetriche di figure poste radialmente, guidate da san pietro e paolo.

Breve parentesi teodorico 493 526

Ravenna: Mausoleo di Teodorico 520 ca.

Ravenna, così detto Palazzo di Teodorico, ma nartece di San Salvatore.

Ravenna, Cattedrale ariana di Santo Spirito, fine V sec.; convertita al ulto ufficiale dal vescovo Agnello (556-559).

Battistero degli Ariani voluto da Teodorico 495-510 Sant’apollinare nuovo Ravenna, Sant’Apollinare NuovoFondata da teodorico all’inizio del V sec. e dedicata a Cristo, fu

convertita al culto cattolico dal vescovo Agnello alla metà del VI secolo e dedicata ad Apollinare nel IX, quando Sant’Apollinare in classe fu abbandonato.

Interno, teoria dei martiri che avanzano verso Cristo e delle Vergini verso la Theotokos Ravenna, Sant’Apollinare Nuovo: mosaici all’inizio della navata, realizzati nella campagna

teodoriciana e restaurati dal vescovo Agnello. Pianta basilicale consueta dell’epoca, V Vi secolo.Fondata dal re Teodorico, riconciliata al culto cattolico , da ariana che era, nel 540 d Cquando le armate bizantine, guerra greco gotica, conquistano l’ italia.Guardiamo la decorazione musiva delle 2 pareti laterali.1 livello scene musive con vita e miracoli di Cristo2 livello profeti, personaggi dell’antico testamento3 livello, quello inferiore, sfilate, litanie figurate, da un lato i santi martiri preceduti da martino di Tour, lotta contro eresia, verso il Cristo, dall’altra le vergini d’oro verso la Vergine in trono, con bambino e magi.Differenza di stile tra parte alta del 510 520 età teodorico e parte bassa, età bizantina, 540 565, Belisario conquista Italia che diventa parte dell’impero romano d’oriente.

1) Vita e miracoli di Cristo: età TEODORICIANA

SAMARITANA al pozzo, dialogo con Cristo, benedizione; lazzaro; pubblicano e fariseo in fondo al tempio; ultima cena, seduti all’antica, su triclinio, alla romana; pie donne alla tomba del Signore vuota, volti donne vivaci, stupite, sgomento.

2) Il corteo DEI MARTIRI E DELLE VERGINI: 20 30 anni dopo, diverso stile artista. Cristo in trono come un imperatore, modello costantinopolitano, angeli come guardie, sembrano militari, ma milizie celesti, gli imperatori terreni ameranno rappresentarsi come Cristo, mosaici di Giustiniano in san Vitale.Donne vergini con omaggi alla madonna, l’interesse del mosaicista è il loro disincarnato splendore. I re magi portano doni alla madonna sul trono, quella dei magi è un’iconografia frequente, qui son vestiti come satrapi orientali, forse mutuati da esempi orientali, berretti frigi, calze leopardate.Rappresentazione della ravenna di allora, porto di Classe con 3 navi, parte murata del porto, rievoca il momento in cui nel porto sostava la flotta d’oriente. Ravenna era lo snodo, città che ha conosciuto momenti di splendore.Palatium, reggia di teodorico, di origine barbara. Rappresentazione realistica.

Civiltà bizantina, caratteristiche: suprema eleganza, saperi tecnici, parlavano greco non romano.

Ravenna, San Vitale, 521-534Cristo tra angeli, su universo. Ecclesio, teodora e giustiniano

Chiesa a pianta poligonale.

Inaugurata nel 548 da Giustiniano. Commissionata da ecclesio, e consacrata dal vescovo massimiano,presenta pianta ottagonale, frequente nei battisteri ma insolita nei luoghi di culto. Modello sono gli edifici tardo antichi di forma centrale, architetto ignoto.

Interno sfolgorante di mosaici, conservai benissimo nella zona presbiteriale, marmi africani, preziosi, sappiamo dalla tradizione storica che il finanziatore è stato un ricco banchiere Giuliano argentario.

Luogo sontuoso, ricco, un’anticipazione del paradiso, come il fedele doveva immaginare, trasfigurazione mistica, ingresso in un mondo metafisico, trascendentale, soprattutto nel presbiterio. Mosaici perfetti.

Abside: TEOFANIA esternazione Dio, alto sulle nubi del cielo, seduto sull’universo, riceve omaggio dal vescovo Ecclesio, con San Vitale, titolare, presentato dall’angelo come tradizione bizantina, Ecclesio con modellino chiesa in mano, cristo pantocratore.

Sulle due pareti del presbiterio, ai lati delle finestre dell’abside della basilica di San vitale, si sviluppano simmetricamente i due corte di giustiniano e della moglie teodora.

1) L’imperatore è autocrate dei romani, giustiniano con aureola, come cristo, il potere è sollevato fino al culto, potere divino, imperatore isoapostolos, uguale agli apostoli, accanto a lui i funzionari, tra cui massimi ano, La chiesa è dicastero dello stato, generali, pretoriani, clero di alto rango, al centro imperatore veste di porpora, si confronta con il cristo dell’abside da pari a pari. Chiesa al servizio del potere politico. In età bizantina. Alla destra dell’imperatore personaggio barbato è belisario, giovane imberbe e 4 guardie. Alla sua sinistra il vescovo massimi ano, con iscrizione, sullo sfondo forse giulio argentario, finanziatore.

2) Corte regina teodora speculare della corte di Giustiniano. Regina inquadrata da un’edicola a conchiglia, dame, 2 dignitari, nobili donne.Splendore bellezza femminile. Dame di compagnia, lusso, eleganza, funzionario apre tenda, presenta teodora ai sudditi. Mosaici vicini, scene bibliche, abramo con i 3 angeli, prefigurazione ss trinità, sacrificio isacco, abramo sta per sacrificarlo ma mano lo ferma. I due angeli con tondo e croce…simbolo cristo, rarefazione simbolica dell’immagine.

Sant’Apollinare in Classe (RA), costruita al tempo del vescovo Agnello (metà V sec.).

Zona presbiteriale ospita sontuosi mosaici, al centro abside risalta una grande croce gemmata al centro di un grande clipeo azzurro tempestato da stelle, la croce all’incontro con i bracci contiene al centro un clipeo con busto di cristo. Ai lati, registro superiore, mosè e elia tra le bianche nuvole, in un paesaggio bucolico dominato dal verde sul fondo oro, emerge la figura di Apollinare, vescovo, n atteggiamento orante, affiancato da 2 schiere di sei agnelli.Corce gemmata con mose ed elia allude alla Trasfigurazione a cui partecipano Pietro giacomo e giovanni apostoli sotto forma di agnelli rivolti verso la croce.agnelli simbolo del popolo di dio, mano dio tra le nubi onnipresenza. Sant’ Apollinare con 4 vescovi tra le finestre dell’abside, riassume l’intenzione di glorificare la cheisa nella sua interezza.

Cattedra donata da Giustiniano al vescovo Massimiano (546-556)

Proveniente dalla basilica di san vitale, rivestito di tavolette d’avorio istoriate a intaglio, non si sa se prodotto a Costantinopoli o a Ravenna. Metà VI secolo. Sullo schienale episodi dell’ AT storie della vita di cristo poi arricchite da particolari desunti dai vangeli apocrifi che trovano negli avori le più antiche attestazioni, individuabili differenti tendenze artistiche, almeno 3, per scelta iconografica, per il rilievo appiattito dello schienale e lo stile contrastante mosso dei fianchi.Struttura portante realizzata in legno d’ebano, rivestito da 39 formelle d’avorio, scolpite a bassorilievo, di cui ne restano 27, delimitate da cornici eburnee intagliate con motivi vegetali e animali. Sui fianchi scene A T vita di Giuseppe. Monogramma di massimi ano attesta sua appartenenza.Fronte del bancale: al centro s Giovanni battista, ai lati 4 evangelisti, su uno sfondo di nicchie con catino a conchiglia.

LONGOBARDI568 D C 150000 LONGOBARDI ARRIVANO IN ITALIA SOTTO SPINTA DEGLI UNNI , ALBOINO FISSA LA SUA DIMORA A VERONA, PRIMA CAPITALE DEL REGNO.

Cava dei Tirreni, Abbazia, ms. 4, f. 1r: Origo gentis Langobardorum (Gambara chiede aiuto a Freda, moglie di Odino).

Cava, XI sec. Manoscritto4 . leggi longobarde del IX. Tradizioni culturali longobarde legate al mondo germanico, origini dei Longobardi, chiamati winnili, abitano nell’isola di Yutland, danimarca. Sfidati dal popolo nemico. Gambara chiede aiuto a freda, moglie di odino, e protezione per i longobardi, i nemici si rivolgono ad odino. Gambara e le donne guerriere longobarde si legano capelli sotto al mento simulandosi guerrieri, all’alba si schierano come accordato con odino, il primo gruppo schierato all’alba avrebbe vinto. L’inganno determina la vittoria dei longobardi.Italia esercita Il fascino di vita per il sistema economico che va avanti nonostante il crollo politico dell’impero romano, non è fascino culturale! 1) Monetazione: acquistata dai longobardi che avevano praticato il baratto, comparsa del ritratto

del sovrano con i baffi, barba appuntita con gote libere, capelli lunghi, fisiognomica longobarda. L’uso della moneta rende più facili gli scambi, più agili, si adegua al passaggio della proprietà terriere, abbinato alla scrittura. L’alfabetizzazione è un fenomeno degli strati sociali, epigrafi ovunque, c’è la percezione della scrittura anche da parte di chi non è alfabetizzato. Piacenza, Museo di Palazzo Farnese: Tremisse in oro di tipo bizantino di Aistulf (751-756) dalla zecca di Ravenna.

2) SCRITTURA AD USO GIURIDICO AMMINISTRATIVO : Verona, Biblioteca Capitolare, ms. XXVII; f. 1r: Leges Langobardorum, Editto di Rotari (636-654) promulgato nel 643. Editto di rotari non è legge finita. La pagina del più antico codice dell’editto di rotari conservato a verona, iniziale ingrandita ed assieme forme zoomorfe, pesci volatili cominciano a strutturarsi nelle iniziali e processo si intensifica. Legge distruttiva, punizione per colpevoli, no legge uguale per tutti.

3) Scrittura epigrafica Pavia, Musei Civici, Epitaffio del duca Audoaldo. 700-750. Tomba sovrano viene fatta innalzare dal successore per legittimare se stesso, attraverso scrittura. Tralcio vegetale, legata al buon governo la vegetalizzazione. 750 d c. Longobardi da 2 secoli in italia hanno creato cultura longobarda in italia che nasce dalla convivenza di 2 popoli che si integrano dando vita a tale cultura.774 carlo magno arriva in Italia chiamato dal pontefice

4) Firenze, Museo Nazionale del Bargello, Inv. n. 681: Lamina di Agilulfo (590-612); frontale di elmo in bronzo dorato sbalzato e rifinito a cesello. I longobardi dominarono l’Italia per 2 secoli, la loro cultura cambia. A cosa serviva? Ha i fori regolari quindi applicata a qualcosa. Forse frontale di un elmo, di cuoio. Robusto, ma oggi messo in dubbio. Forse potrebbe trattarsi del copricapo del sovrano oppure applicato all’abito di qualcuno della corte, questione aperta.il sovrano è seduto su di un trono con zampe leonine, ha barba a punta con attaccatura bassa, baffi, suppedaneo sotto i piedi, al lato 2 vittorie con insegna, ma a differenza dell’età classica sono dinamiche, rappresentate con veemenza, in corsa. Vi sono due persone al lato, due soldati armati con scudo e lancia- il sovrano ha spada sulle ginocchia, non vi è in nessuna rappresentazione bizantina o romana, è il simbolo del potere, la cerimonia dell’investitura col procedere del medioevo si farà con la

spada,fusione elementi classici con longobardi, personaggi con corone, accenno di architettura che conclude simmetricamente la rappresentazione.Historisches Museum, Guarnizione di scudo da parata, da San Pietro di Stabio. VII sec onorifico, particolari ricavati nel metallo.

Duomo monza: monza è il luogo scelto da teodolinda per fondare la sua capitale. Essa non sarà mai alternativa a Milano, morta teodolinda ci rimane pallida traccia nella cappella della regina teodolinda dipinta però nel 1420, già scomparso palazzo con pitture.Nella cattedrale di monza si conservano:gallina con pulcini: trova giustificazione nella tradizione imperiale, costantino aveva donato i cervi al battistero lateranense. Da sant’agostino??? Metafora…… la chiesa indicata come gallina che cura la sua covata di pulcini, ideologia di teodolinda che avvicina alla chiesa i longobardi ariani.Al loro arrivo in italia i longobardi sono in gran maggioranza ariani, seguono cioè come altri popoli germanici la dottrina cristologica di Ario, condannata come eretica dal concilio di Nicea, 325, che non accetta il dogma dell’incarnazione e della natura di Cristo nella formulazione romana. Teodolinda di fede cattolica sposa il re dei Longobardi Autari, 589, e crea un partito cattolico antiariano appoggiato da papa gregorio I, G magno 590-604, con l’intento di promuovere la conversione del popolo longobardo. Alla morte di Autari, teodolinda sposa agilulfo, 590, duca di Torino, dopo la conversione al cattolicesimo di Agilulfo la coppia fonda accanto al palazzo di Monza, la basilica di S Giovanni battista, primo impianto dell’attuale duomo cittadino, dotandola di un ricchissimo arredo liturgico-Corona teodolinda. Pietre semipreziose, sporgenti.Croci appese nelle chiese con corone. Pendigli (pendenti) abbigliamento da parata dei sovrani.Ritratto teodolinda. Essenzialità, rappresentazione alla estreme conseguenze, acconciatura e sguardi frontale sufficienti per identificazione.

Edilizia religiosa

Lomello (PV), Battistero di San Giovanni in Fonte. V-VI sec. Dopo teodolinda ci si appoggia a Milano, anche pavia capitale dal VII battistero di loMello, circolare. ottagono centrale. Numero otto simbolico, uomo creato ottavo giorno.

Cividale, Tempietto Longobardo, 750 ca.

abbandonato dopo,poi sarà occupata udine, in origine era cappella di un monastero posto vicino al palazzo regale. Alla cappella si accedeva dal monastero, l’entrata attuale è tarda, sbilancia la percezione visiva.Volta con cristo: scoperto secolo scorso. Uno studioso svedese si rese conto delle eccezionali qualità, datazione 750 fine governo longobardo, 25 anni prima.Frammenti di pittura nella lunetta: -testa di martire: fondo verdaccio, tecnica bizantina ripresa, reso in terra verde, pennellate bianco e rosa poi carnagione.- cristo tra arcangeli michele e gabriele come soldati al fianco del cristo

Decorazione a stucco presenta 6 personaggi femminili stanti, che fiancheggiano una nicchia centrale, al di sotto arco sovrasta l’ingresso con decorazione a giorno di tralci di vite entro motivi ornamentali.

Cividale, Museo Cristiano, Battistero del Patriarca Callisto (737-756).

Con fonte battesimale sovrastato da pergola. Treccia raffinata, elementi vegetali e animali contrapposti simmetrici, interessa la rappresentazione animale, non il naturalismo.

Altare di ratchis 734 744 d cCividale del friuli

Uso bidimensionale, sculture sembrano incise, non emergono, rientranti, disegno appiattito, volti simili a forma di pera rovesciata, le dimensioni dei personaggi seguono l’ordine gerarchico, elementi di ambientazioni rari e stilizzati, decorazioni di riempimento, stelle, rosette occupano spazi liberi.Composto di 4 lastre rettangolari lavorate a bassorilievo, databile tra 734 anno in cui Ratchis viene nominato duca e 744 quando viene eletto re. Costretto ad abdicare in favore del fratello astolfo, 749, si ritira nell’abbazia di Montecassino, alla morte del fratello, 756, assumerà la reggenza fino alla proclamazione di desiderio, perciò ricordato come monaco sovrano. La visitazione: vergine incinta dii Gesù, porta sulla fronte il crisma di >Dio la croce, abbracciata dalla cugina elisabetta, la palma simboleggia eternità, purezza, gloria.Fronte dell’altare : majestas domini, cristo in trono, indossa la stola, simbolo dal carattere sacerdotale, sul suo capo la mano di Dio padre, tòpos figurativo presente bell’arte paleocristiana.

Pavia, Musei Civici, Lastre del sarcofago detto di Teodote. VIII sec.

Lastre riprendono motivi orientali, pavoni che si abbeverano presso calice con croce, motivo di derivazione paleocristiana, albero dalle cui foglie emergono teste animali, concezione indiana, possibile passaggio regno vegetale ad animale, da animale a vegetale, non visti separati ma passaggio tra le varie forme. Figure in posizione araldica contrapposte forse provenienti da tessuto. La simmetria proviene dalla cultura greca. Il bello è simmetria, equilibrio, armonia. Due pavoni, poi elementi astrali introdotti che spezzano la simmetria modificata.

Bobbio, Museo abbaziale, Lastra di San Cumiano: fronte firmata IOHANNES MAGISTER (VII sec.) e retro ( VIII sec.).Fronte VII riprende idea epigrafica longobarda, tralcio vegetale inciso ornato sicuramente con pasta vitrea , iscrizione si leggeva dall’altareRetro VIII nell corso dell ottavo secolo la lastra vien tolta, usata come recinzione presbiteranea , dove si muove il sacerdote, disegni geometrici dei tessuti.

Brescia, Chiesa di San Salvatore, VII-VIII sec.

In origine monastero femminile potentissimo, le badesse sono membri delle famiglie regnanti, anche le imperatrici carolingie vi si fermano al loro arrivo in Italia, committenza alta. Chiesa antica del VII rifatta al tempo del re Desiderio, erede della tradizione classica, ne emerge una basilica a 3 navate con impiego colonne classiche. Pitture e decorazione a stucco negli archi, come a Cividale. Della recinzione resta poco, frammento con pavone.

LONGOBARDIA MINORCampello, Chiesa di San Salvatore o Tempietto del Clitumno. VIII secDUCATO DI SPOLETO . ALLE SORGENTI DEL CLITUMNO.SI ACCEDE DAL LATO, nel prospetto sembra struttura di un tempio, colonne di reimpiego, studiosi rifiutarono che cultura barbarica potesse produrre architettura del genere. Evidente che si adeguarono. Ne prendono alcune consuetudini.

SudDifferenze

Fasano (BR), Tempietto di Seppannibale. VIII-IX sec.Italia meridionale di cultura bizantina, mantiene pianta centrale con cupola i cui spazi sono dipinti da affreschi, testimonianza rara di cultura di questo periodo,rimane la rappresentazione 4 evangelisti nelle vele della cupola.

Prata (AV), Basilica della SS Annunziata. VIII sec

Architettura che sfrutta il terreno, soluzione di rapidità esecutiva. Nelle zone tufacee era più comodo scavare che costruire basilica ex novo. In nero ciò che si costruisce, si sfrutta il restante anfratto roccioso.Si pensava che chiese rupestri avessero destinazione funeraria.