11
Il segreto della felicità dei gatti VIVERE BENE CON IL CANE E IL GATTO Il segreto della felicità dei cani ®

02-07-12-Opuscolo Vivere Bene - ceva-italia.it · famiglia: il messaggio trasmesso è “Va tutto bene, la mamma è qui!” ... possono essere sintomo di una malat-tia del comportamento

Embed Size (px)

Citation preview

Il segreto della felicità dei gatti

VIVERE BENE CON IL CANE E IL GATTO

Il segreto della felicità dei cani

®

2 3

La convivenza con il cane e il gatto può essere una bellissima esperienza!

Scopo del presente opuscolo è fornire alcuni consigli pratici per favorire il corretto

inserimento del cane e del gatto nel nuovo ambiente e per convivere con loro in

modo piacevole.

Il lavoro è stato preparato con la consulenza scientifica della Dr.ssa Sabrina Giussani,

Medico Veterinario esperta in medicina del comportamento ed è impostato per

essere di pratica e facile consultazione.

Rivolgetevi comunque al Medico Veterinario per ricevere le opportune indicazioni

per la cura del vostro animale.

CANE

> La domesticazione del cane ...................................................................................................... 4

> I feromoni............................................................................................................................................... 5

> Adottare un cucciolo ...................................................................................................................... 6

> Arriva un cucciolo: come comportarsi? .............................................................................. 7

> Arriva un cucciolo adulto: come comportarsi? .............................................................. 8

> I giochi ..................................................................................................................................................... 9

GATTO

> La domesticazione del gatto ................................................................................................... 10

> I feromoni e la comunicazione ............................................................................................... 11

> Adottare un gatto ........................................................................................................................... 12

> Arriva un gattino: come comportarsi? ............................................................................... 13

> Arriva un nuovo gatto .................................................................................................................. 14

> Viaggiare in automobile .............................................................................................................. 15

> Prevenzione e controllo delle marcature urinarie e delle graffiature ............. 16

I FEROMONI

> ADAPTIL ............................................................................................................................................... 17

> FELIWAY ................................................................................................................................................. 19

> SOMMARIO> INTRODUZIONE

CANE GATTO

NOME

Cognome e nome del proprietario

4 5

> Recenti scoperte hanno evidenziato che il progenitore del cane è il lupo grigio.

> Il lupo e il cane sono due specie differenti che si sono separate più di 100.000

anni fa.

> Il cane, nel periodo Paleolitico, ha influenzato lo stile di vita dell’uomo: la sua

presenza potrebbe aver contribuito a favorire l’affermazione dell’homo sapiens.

> La domesticazione ha provocato la nascita di nuovi comportamenti che rendono i

cani, rispetto ai lupi, particolarmente abili nel comunicare con gli esseri umani.

> La domesticazione del cane

> I segnali chimici sono il più antico e diffuso mezzo di comunicazione del mondo

vegetale e animale.

> La comunicazione per mezzo di feromoni riguarda gli insetti, i pesci, i rettili e i

mammiferi. I carnivori, tra i mammiferi, sono dotati del maggior numero di strutture

in grado di produrre feromoni.

> Nel cane le principali strutture secernenti sono le ghiandole sebacee poste nel solco

intermammario, le ghiandole periorali (diffuse nel mento, nelle labbra, nella cute del

muso nei pressi delle vibrisse e delle guance), le ghiandole ceruminose del

padiglione auricolare, le ghiandole anali, sottocaudali e sopracaudali, le ghiandole

diffuse nei cuscinetti plantari e tra le dita.

> Inoltre è possibile evidenziare la presenza di feromoni, definiti “di adozione”, in solu-

zione nel liquido amniotico.

> I feromoni di appagamento sono secreti nel cane a livello del solco intermammario

della femmina allattante, dal terzo-quinto giorno dopo il parto.

Queste secrezioni favoriscono la nascita del legame di “attaccamento” tra il cucciolo

e la madre.

> Nella percezione e riconoscimento dei feromoni sembra essere principalmente

coinvolto l’organo vomeronasale (OVN) o di Jacobson, un canale situato nel pavi-

mento della cavità nasale.

> I feromoni

6

> Adottare un cucciolo

> È opportuno adottare il cucciolo intorno ai 60 – 70 giorni di vita.

> Per raggiungere un corretto sviluppo comportamentale è necessario che il picco-

lo rimanga fino al momento dell’adozione con la madre poiché, quest’ultima,

svolge un ruolo fondamentale nell’educazione.

> Per superare il disagio legato alla presenza di un ambiente sconosciuto e alla

separazione dalla madre e i fratelli, è necessario utilizzare, almeno nelle prime

quattro settimane successive all’adozione, i feromoni di appagamento di sintesi

(ADAPTIL).

> Grazie all’esplorazione del nuovo ambiente avviene la memorizzazione di oggetti,

di suoni e di odori che andranno a costituire “la banca dati” del cucciolo. Tutte le

esperienze, soprattutto realizzate fino al terzo mese di vita (come il contatto con

esseri umani, con altri cani o gatti, il rumore di un camion o di un motorino) saran-

no memorizzate con facilità.

> Per favorire l’acquisizione di una corretta socializzazione è opportuno, fin dall’ado-

zione, condurre il piccolo in passeggiata favorendo il contatto con gli esseri umani

e incoraggiarlo ad avvicinarsi ai cani in libertà nelle apposite aree recintate.

> La giornata del cane deve essere sufficientemente “ricca”: dedicare solo qualche

minuto del proprio tempo il mattino e la sera al cucciolo o al cane adulto è insuf-

ficiente, soprattutto se il proprietario rimane lontano dall’abitazione per molte ore.

Un ambiente di sviluppo povero di stimoli visivi, sonori, tattili e un’adozione precoce o tardiva (prima dei 60 giorni/ dopo il terzo mese) possono favorire l’apparizione di malattie del comportamento: il cucciolo abbaierà e arretrerà evitando il contatto con esseri umani e oggetti, si rifiuterà di camminare in presenza di automobili e così via.

> Utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane successive all’adozione, i fero- moni di appagamento di sintesi (ADAPTIL). Il piccolo supererà più facilmente il disagio legato alla separazione dalla madre e i fratelli, alla presenza di una nuova famiglia: il messaggio trasmesso è “Va tutto bene, la mamma è qui!”> Permettere al cucciolo di dormire in una cuccetta nella camera dei proprietari consentirà un migliore riposo notturno. I piccoli, infatti, dormono vicini l’un l’altro insieme alla madre.> Il cibo dovrà essere somministrato prima o durante la colazione, il pranzo e la cena dei proprietari. Il cucciolo comprenderà che il pasto è condiviso e non proverà un disagio, poiché a stomaco vuoto, osservando i proprietari mangiare. Inoltre, il piccolo troverà più facilmente la calma e non elemosinerà dalla tavola.> Per favorire l’apprendimento del corretto comportamento di eliminazione il cucciolo dovrà essere condotto nell’ambiente esterno (il giardino, la strada, il parco) dopo ogni sonnellino, ogni pasto o al termine di un gioco.> È necessario complimentare il cucciolo dopo ogni eliminazione realizzata nel luogo prescelto dai proprietari. Il piccolo sarà premiato con carezze, voce dolce ed eventualmente un bocconcino prelibato.> Le punizioni (soprattutto se realizzate durante o al termine dell’evacuazione delle deiezioni), l’utilizzo dei giornali e dei pannoloni ostacoleranno il corretto apprendi- mento.> Per interrompere un comportamento indesiderato (come mordicchiare un ogget- to o allontanarsi trattenendo in bocca) è necessario fornire al cucciolo un’alternati- va (per esempio un osso di materiale sintetico da masticare).> È necessario inginocchiarsi e utilizzare un tono di voce dolce per chiamare a sé il piccolo. > È necessario abituare il cucciolo a rimanere solo a casa. Per favorire l’apprendimen- to è opportuno compiere uscite di durata crescente lasciando a disposizione del

piccolo solo alcune stanze dell’abitazione.

Le distruzioni, le eliminazioni o i vocalizzi effettuati in presenza e/ o in assenza del proprietario non sono dispetti ma sintomi di un disturbo del comportamento!

> Arriva un cucciolo: come comportarsi?

7

8 9

> Il cucciolo (e il cane adulto) apprende soprattutto giocando. La capacità di

controllare l’intensità del morso e la motricità sono perfezionate grazie ai giochi

effettuati sia con il proprietario sia con i cani adulti.

> È necessario predisporre nell’abitazione la cesta dei giochi: il piccolo potrà sceglie-

re il giocattolo che preferisce e in questo modo l’arredamento dell’abitazione sarà

maggiormente preservato.

> È opportuno sostituire i giochi di eccitazione come il lancio della palla, il tira e

molla, la lotta corpo a corpo o mordicchiare mani e piedi con giochi di concentra-

zione per esempio, la ricerca di bocconcini disposti su superfici di materiale

differente.

> I giochi tra cuccioli e cani adulti sono fondamentali per favorire la corretta socia-

lizzazione ai conspecifici. Il cucciolo dovrà essere lasciato libero nelle apposite

aree recintate quotidianamente in compagnia dei conspecifici.

Distruzioni imponenti a carico degli arredi o dei muri, accompagnate da mordic-chiamenti dolorosi a carico dei proprietari, possono essere sintomo di una malat-tia del comportamento.

> I giochi

i d L> Adottare un cane adulto, soprattutto se proveniente da un canile, spesso com-

porta maggiori difficoltà poiché il percorso educativo è terminato. Il cane possie-

de un ricco bagaglio di esperienze spesso non facilmente integrabili con le

esigenze dei nuovi proprietari.

> Per favorire l’inserimento di un cane adulto nella nuova abitazione è necessario

utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane successive all’adozione, i fero-

moni di appagamento di sintesi (ADAPTIL). Il cane si adatterà più facilmente alla

nuova famiglia.

> Permettere al cane, almeno durante le prime notti, di dormire in una cuccetta

nella camera dei proprietari poiché potrebbe piangere e abbaiare a causa della

difficoltà di adattamento al nuovo ambiente. È necessario ricordare che il cane

all’interno del canile riposa in un box in compagnia di altri cani.

> Il cibo dovrà essere somministrato prima o durante la colazione, il pranzo e la

cena dei proprietari. Il cane comprenderà che il pasto è condiviso e non proverà

un disagio, poiché a stomaco vuoto, osservando i proprietari mangiare. Inoltre,

l’animale troverà più facilmente la calma e non elemosinerà dalla tavola.

> Per incoraggiare l’evacuazione delle deiezioni nell’ambiente esterno è necessario

condurre il cane in passeggiata ogni due o tre ore circa, almeno nelle prime set-

timane dopo l’adozione, e ricompensare verbalmente (eventualmente anche con

un bocconcino) ogni evacuazione eseguita nell’ambiente prescelto. È opportuno

ricordare che il cane in canile vive in un box ed evacua quando ne ha la necessità

mentre nella nuova abitazione dovrà imparare a trattenere le deiezioni.

> È preferibile non punire il cane neppure se colto sul fatto. Premiarlo in seguito a

ogni evacuazione correttamente eseguita favorisce l’apprendimento.

Le distruzioni, le eliminazioni o i vocalizzi effettuati in presenza e/ o in assenza del proprietario, i ringhi e/ o i morsi rivolti agli esseri umani o ai conspecifici non sono dispetti ma possono essere sintomi di una malattia del comportamento.

>Arriva un cane adulto: come comportarsi?

10 11

> L’antenato del piccolo felino domestico è il Felis sylvestris lybica.

> Numerosi ritrovamenti archeologici, dove esseri umani sono sepolti in compagnia dei gatti, testimoniano il carattere intimo della relazione tanto che il gatto potreb- be essere stato fin da subito un animale da compagnia e non allevato allo scopo di proteggere le derrate alimentari dai nocivi.

> Le osservazioni effettuate negli ultimi anni sul comportamento del gatto hanno evidenziato che l’immagine di un animale solitario non corrisponde alla realtà: la convivenza con gli esseri umani porta il piccolo felino a creare più relazioni sociali con i membri della famiglia.

> La domesticazione del gatto > I feromoni e la comunicazione

> Il gatto, attraverso la deposizione dei feromoni “struttura” l’ambiente in cui vive e lo

suddivide in numerose zone chiamate campi territoriali collegati tra loro da per

corsi “invisibili” definiti sentieri.

> I feromoni di identificazione sono deposti sfregando la parte laterale del viso sugli

oggetti e sugli esseri viventi esplorati che divengono conosciuti e non rappresen-

tano più un pericolo.

> Le graffiature sono realizzate dall’alto verso il basso su supporti verticali

posti in vicinanza dei luoghi di riposo, di alimentazione e di passaggio tra l’inter-

no e l’esterno dell’abitazione.

> Le marcature urinarie sono emesse dalla maturità sessuale sia dai maschi sia dalle

femmine: il gatto non si accuccia e, mentre la coda vibra, emette uno spot di urina

su di un supporto verticale. Possono essere di tipo reattivo (indicano la presenza

di un occupante abituale del territorio) o sessuale.

> La tinteggiatura delle pareti, il trasloco, la partenza di un membro del gruppo fami-

gliare, la nascita di un bambino, l’adozione di un gattino o di un cucciolo, la pre-

senza di gatti nell’ambiente esterno possono favorire l’aumento delle graffiature e

la comparsa delle marcature urinarie.

> È necessario utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane, i feromoni di

identificazione di sintesi (Feliway diffusore). Il gatto supererà più facilmente il disa-

gio legato alle modificazioni ambientali.

La comparsa di marcature urinarie o l’aumento delle graffiature possono essere sintomi della presenza di malattie del comportamento e richiedono intervento del Medico Veterinario.

12 13

> È opportuno adottare il gattino intorno ai 60 – 70 giorni di vita. Per raggiungere

un corretto sviluppo comportamentale è necessario che il piccolo rimanga fino

al momento dell’adozione con la madre poiché, quest’ultima, svolge un ruolo

fondamentale nell’educazione.

> Per superare il disagio legato alla presenza di un ambiente sconosciuto e alla se-

parazione dalla madre e i fratelli, è necessario utilizzare, almeno nelle prime quat-

tro settimane successive all’adozione, i feromoni di identificazione di sintesi

(Feliway diffusore).

> Grazie all’esplorazione del nuovo ambiente avviene la memorizzazione di oggetti,

di suoni e di odori che andranno a costituire “la banca dati” del piccolo. Tutte le

esperienze, soprattutto realizzate fino al terzo mese di vita (come il contatto degli

esseri umani, l’incontro con cani o altri gatti, il rumore di un camion o di un moto-

rino), saranno memorizzate con facilità.

> Per favorire l’acquisizione di una corretta socializzazione, è opportuno favorire

l’incontro con gli esseri umani lasciando al gattino l’iniziativa del contatto.

> Per rispettare le esigenze etologiche della specie è fondamentale realizzare un

corretto arricchimento ambientale: giochi “in elevazione”, tunnel, oggetti appesi,

scatole forate contenenti topolini giocattolo e così via.

> La giornata del gatto deve essere sufficientemente “ricca”: dedicare solo qualche

minuto del proprio tempo il mattino e la sera al piccolo o al gatto adulto è insuffi-

ciente, soprattutto se il proprietario rimane lontano dall’abitazione molte ore.

Un ambiente di sviluppo povero di stimoli visivi, uditivi, tattili e un’adozione pre-coce o tardiva (prima dei 60 giorni/ dopo il 3° mese) possono favorire la compar-sa delle malattie del comportamento: il gattino soffierà e scapperà evitando il contatto degli esseri umani, non riuscirà a esplorare oggetti o si nasconderà in occasione della percezione di rumori improvvisi.

> Arriva un gattino: come comportarsi?> Adottare un gattino

> Utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane successive all’adozione, i feromo-

ni di identificazione di sintesi (Feliway diffusore). Il piccolo supererà più facilmente

il disagio legato alla separazione dalla madre e i fratelli, alla presenza di una nuova

famiglia.

> Permettere al gattino di accedere alle stanze dell’abitazione in modo da favorire la

costruzione dei campi territoriali.

> Lasciare il cibo a disposizione del piccolo, collocando la ciotola preferibilmente a

trenta - quaranta centimetri di altezza dal pavimento. Il gatto, infatti, è un preda-

tore che caccia più volte il giorno e la notte e consuma il cibo spesso nei luo-

ghi sopraelevati.

> Collocare la cassetta igienica in un luogo tranquillo dell’abitazione, lontano

dall’area di alimentazione. Il gattino preferisce una lettiera di pezzatura media, non

polverosa e soprattutto non profumata poiché percepisce gli odori più intensa-

mente di un essere umano. Le deiezioni devono essere asportate quotidianamente.

È consigliabile utilizzare una cassetta in più rispetto al numero dei gatti presenti

nell’abitazione (un gatto = due cassette) al fine di evitare eliminazioni in luoghi

inappropriati.

> È opportuno posizionare uno o più graffiatoi (torretta verticale o supporto oriz-

zontale) nei pressi del luogo di riposo in modo che il gattino (e il gatto adulto)

vi deponga le graffiature.

Le eliminazioni in luogo inappropriato, le marcatureurinarie o il comportamento di aggressione non sono dispetti ma possono essere sintomi di una malattia del comportamento!

14 15

> Viaggiare in automobile> Arriva un nuovo gatto

> La tolleranza alla coabitazione con i conspecifici è strettamente dipendente dallo

sviluppo comportamentale del gattino: l’assenza di ripetuti contatti con altri gatti

dopo l’adozione è alla base di una ridotta capacità di instaurare relazioni sociali

corrette.

> Per favorire la convivenza è opportuno adottare due gattini dello stesso sesso

appartenenti alla cucciolata.

> Il proprietario dovrà aumentare le risorse presenti nell’ambiente in modo da favo-

rire la costruzione dei campi territoriali: i punti cibo, i luoghi di riposo, le cassette

igieniche e i graffiatoi. Per rispettare le esigenze etologiche della specie è fonda-

mentale mettere in atto un corretto arricchimento ambientale.

> Le relazioni sociali fondate sul gioco, sui contatti fisici e sul leccamento reciproco,

sono rese possibili dalla deposizione dei feromoni che creano un odore comune a

tutti gli individui inibendo il comportamento di aggressione territoriale.

> Le relazioni presenti tra i gatti possono modificarsi in seguito all’introduzione di un

nuovo gatto, al raggiungimento della pubertà e della maturazione sociale (intor-

no all’anno e mezzo di età) di un gattino che fa parte del gruppo, al ritorno di un

gatto dopo un allontanamento per qualche settimana (una fuga, l’ospedalizza-

zione), alla modificazione morfologica di uno tra gli individui residenti (la tosatura,

il collare elisabettiano).

> È necessario utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane, i feromoni di

identificazione di sintesi (Feliway diffusore). Il gatto supererà più facilmente il disa-

gio legato alla modificazione delle relazioni sociali.

> È bene valutare accuratamente con il Medico Veterinario l’opportunità di introdur-

re un nuovo gattino quando è già presente un gatto adulto.

Soffi, ringhi e/o morsi tra i gatti conviventi possono essere sintomi di una malat-tia del comportamento!

> È opportuno acquistare un trasportino di plastica, sufficientemente grande e

lasciarlo sempre a disposizione all’interno dell’abitazione, collocandovi giochi e

croccantini in modo da invitare il gatto a utilizzarlo.

> Prima di intraprendere ogni viaggio è necessario vaporizzare nel trasportino i

feromoni (Feliway spray).

> L’operazione deve essere realizzata all’esterno dell’abitazione: il proprietario

spruzzerà il prodotto due o tre volte nel trasportino, lo lascerà all’esterno per circa

venti minuti e, in seguito, vi collocherà il piccolo.

> Per stabilizzare l’apprendimento è necessario realizzare un breve viaggio, almeno

una volta la settimana, soprattutto nei primi sei mesi di vita del gattino.

> Una volta a casa, il trasportino dovrà essere lavato con acqua e sapone neutro per

eliminare i feromoni di allarme secreti dai cuscinetti plantari delle mani e dei piedi

dell’animale.

> La comparsa di salivazione, vomito, minzioni e/o defecazioni durante il trasporto

richiedono l’intervento del Medico Veterinario.

ffi i t t d

16 17

>ADAPTIL

Feromone appagante del cane

Nei mammiferi, tutte le femmine allattanti rilasciano sostanze chiamate “feromoni

appaganti “ che hanno la funzione di rassicurare la cucciolata.

I feromoni appaganti del cane sono secreti nelle cagne allattanti dalle ghiandole

sebacee situate nel solco intramammario. Questi feromoni calmano i cuccioli in

caso di stress e inducono sicurezza, in particolare quando questi si trovano in nuovi

ambienti o devono affrontare nuove esperienze. Ricerche hanno dimostrato che le

proprietà rassicuranti dei feromoni appaganti (DAP) persistono anche in età adulta.

ADAPTIL (Feromone Appagante del Cane), origina dalla ricerca veterinaria e riprodu-

ce tutte le proprietà naturali dei “feromoni appaganti” materni.

IMPIEGHI

ADAPTIL aiuta a prevenire ed interrompere segni correlati a stress e paura in cuccioli

e adulti come:

❑ Distruzioni ❑ Leccamento eccessivo

❑ Vocalizzazioni ❑ Salivazione

❑ Eliminazione inappropriata ❑ Vomito

ADAPTIL favorisce il benessere di cuccioli e cani adulti in situazioni che possono

determinare paura ed apprensione.

❑ Favorire la socializzazione (altri cani, persone nuove sitazioni)

❑ Controllare la paura all’esterno (cani, estranei, traffico, temporali e altri rumori forti)

❑ Inserire il cane in un nuovo ambiente (casa, canile, pensioni)

❑ Paura del trasporto

❑ Aiuta a controllare la paura dei rumori forti (es. fuochi d’artificio, temporali).

In questo caso è necessario applicare ADAPTIL DIFFUSORE 15 giorni prima dell’ evento

o mantenerlo inserito nel periodo di maggior frequenza dei temporali.

> Prevenzione e controllo delle marcature urinarie e delle graffiature

> Le graffiature e le marcature urinarie sono segnali territoriali.

> Le marcature urinarie sono effettuate a partire dalla maturità sessuale sia dai

maschi sia dalle femmine: il gatto rimane in stazione quadrupedale (non si accuccia)

e, mentre la coda vibra, emette uno spot di urina su di un supporto verticale.

> Le graffiature sono realizzate dall’alto verso il basso con le zampe e svolgono preva-

lentemente una funzione di comunicazione con segnali visivi (le tracce lasciate dai

graffi) e olfattivi (i feromoni escreti dalle ghiandole interdigitali).

> Generalmente sono realizzate su supporti verticali posti in vicinanza dei campi di

isolamento (luogo di riposo), di alimentazione e nei luoghi di passaggio tra l’inter-

no e l’esterno dell’abitazione.

> La tinteggiatura delle pareti, il trasloco, la partenza di un componente del gruppo

famigliare, la nascita di un bambino, l’adozione di un gattino o di un cucciolo, la

presenza di gatti nell’ambiente esterno possono favorire la comparsa delle marca-

ture urinarie e l’aumento delle graffiature.

> È necessario utilizzare, almeno nelle prime quattro settimane durante le modifi-

cazioni ambientali i feromoni di identificazione di sintesi (Feliway diffusore).

Il gatto supererà più facilmente il disagio.

La comparsa di marcature urinarie o l’aumento delle graffia-ture possono essere sintomi della presenza di malattie del

comportamento e richiedono intervento del Medico Vete-rinario.

.

La ctu

cr

18 19

Feliway contiene feromoni di identificazione e di benessere che il gatto in natura deposita sugli oggetti con lo sfregamento del viso.Feliway crea un ambiente confortevole e di benessere per il tuo gatto.Feliway è pratico e facile da usare.

La sua efficacia è confermata da numerosi studi scientifici internazionali.

ADAPTIL E FELIWAY SONO PRODOTTI DI LIBERA VENDITA

DISPONIBILI IN FARMACIA E NEI MIGLIORI NEGOZI SPECIALIZZATI.

>FELIWAY

www.feliway.com

PRESENTAZIONI

FELIWAY DIFFUSORE(diffusore+ flacone da 48ml)

Per maggiori informazioni leggere il foglietto illustrativo

>ADAPTIL

Per maggiori informazioni leggere il foglietto illustrativo.

FELIWAY SPRAY (flacone da 60ml)

Favorisce la fase di socializzazione e fino al 6° mese di età (altri cani, persone, nuove situazioni)

Durante i corsi tra cuccioli e l’addestramento

Adozione (cucciolo, cane adulto)

Per fare ambientare un cucciolo o un cane adulto in una nuova casa

Difficoltà a rimanere da solo

Paure nell’ambiente interno (rumori forti, estranei)

Paure nell’ambiente esterno (rumori forti, estranei, temporali, fuochi d’artificio)

Trasporto, viaggi in automobile

COLLARE DIFFUSORE SPRAY

PRESENTAZIONI

ADAPTIL DIFFUSORE (diffusore+ flacone da 48ml)

ADAPTIL RICARICA (flacone 48ml)

ADAPTIL SPRAY (flacone 60ml)

ADAPTIL COLLARE 45cm - 70cm

FELIWAY RICARICA(flacone da 48ml)

Feliway previene e controlla le reazionidel gatto alle situazioni stressanti come:

❑ Marcatura urinaria❑ Graffiatura verticale❑ Perdita di appetito❑ Ridotta voglia di giocare

❑ Ridotto interesse all’interazione

Feliway aiuta il gatto in situazioniche possono creare disagio come:

❑ Cambio di abitazione❑ Adozione❑ Nuova sistemazione dei mobili❑ Case di vacanza❑ Sovrappopolazione❑ Convalescenza

www.facebook.com/Feliwayilsegretodellafelicitadeigatti

h il tt i t

Ceva Salute Animale S.p.A. Viale Colleoni 15 - 20864 Agrate Brianza (MB)Tel. 0396559.442 - e-mail:[email protected] www.ceva-italia.it

07

/12

I.C

.