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07-10-2004 07-10-2004 INCONTRO TECNICO SUL INCONTRO TECNICO SUL DOCUMENTO ENEL DOCUMENTO ENEL DK5600 DK5600 Relatori: Ing. Vito Antonio GISSI Per.Ind. Domenico MARZELLA

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07-10-200407-10-2004

INCONTRO TECNICO SUL INCONTRO TECNICO SUL DOCUMENTO ENEL DOCUMENTO ENEL

DK5600DK5600

Relatori: Ing. Vito Antonio GISSI Per.Ind. Domenico MARZELLA

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INDICEINDICE

Parte 1 - Contesto normativo e legislativo

Parte 2 - Analisi tecnica DK5600

Parte 3 - Dettagli su TA/TV, protezioni e schemistica

Parte 4 - Applicazioni del DK5600 su scomparti MESSINA

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CONTESTO NORMATIVO CONTESTO NORMATIVO EE

LEGISLATIVOLEGISLATIVO

Parte 1

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CONTESTOCONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVONORMATIVO E LEGISLATIVO

Direttiva 96/92/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 dicembre 1996 concernente norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica

CAPITOLO IVGestione della rete di trasmissioneArticolo 7Gli stati membri fanno sì che siano elaborate e pubblicate norme tecniche che determinino i requisiti tecnici minimi di progettazione e di funzionamento per la connessione alla rete degli impianti di generazione, delle reti di distribuzione, delle apparecchiature di consumatori direttamente connesse, di circuiti di interconnessione e delle linee dirette.

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DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 1999, n.79Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica

Delibera n. 4/04 approva il

TESTO INTEGRATO DELLE DISPOSIZIONI DELL’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN MATERIA DI QUALITA’ DEI SERVIZI DI DISTRIBUZIONE, MISURA E VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA PER IL PERIODO DI REGOLAZIONE 2004-2007

CONTESTOCONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVONORMATIVO E LEGISLATIVO

L’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS :

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prevede che, ai fini dell’adozione del provvedimento di cui all’articolo 33 del Testo integrato:

a. entro il 30 aprile 2004 le imprese distributrici, anche in forma associata, presentino all’Autorità una proposta avente ad oggetto i requisiti tecnici per il coordinamento delle protezioni, atti a selezionare i guasti originati negli impianti di utenza dei clienti di maggiore dimensione e ad evitare che tali guasti si propaghino alla rete di distribuzione;

b. sulla proposta presentata e sugli altri temi oggetti del provvedimento si svolga una specifica consultazione dei soggetti interessati prima dell’adozione del provvedimento definitivo.

L’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS :

CONTESTOCONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVONORMATIVO E LEGISLATIVO

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Articolo 33 del Testo IntegratoIndennizzi automatici ai clienti di maggiori dimensioni

33.1 Con successivo provvedimento, l’Autorità individuerà:a) gli indennizzi automatici a favore dei clienti di maggiore dimensioni peggio serviti;b) i requisiti tecnici dei dispositivi di protezione degli impianti dei clienti di

maggiore dimensione necessari affinchè tali clienti abbiano diritto agli indennizzi automatici;c) i termini oltre i quali i clienti di maggiori dimensioni che non adeguano le

protezioni dei propri impianti ai requisiti tecnici di cui alla lettera precedente saranno tenuti al pagamento di un corrispettivo;d) l’ammontare e la destinazione dei corrispettivi di cui alla lettera precedente;e) eventuali altre misure finalizzate a promuovere l’eliminazione delle interruzioni non localizzate.

CONTESTOCONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVONORMATIVO E LEGISLATIVO

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DOCUMENTO AEEG 22/07/04

L’Autorità ha analizzato i contributi pervenuti e attraverso il presente documento formula le proprie proposte al fine di presentare il provvedimento previsto dall’articolo 33 della deliberazione n. 4/04.

I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all’Autorità le proprie osservazioni e proposte, per iscritto, entro il termine del 15 settembre 2004.

Sarà emesso un documento tecnico definitivo per regolare il rapporto distributori utenti.

CONTESTOCONTESTO NORMATIVO E LEGISLATIVONORMATIVO E LEGISLATIVO

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DK5600 ed. IV 2004 E’ IL DOCUMENTO ULTIMO PROPOSTO DAI DISTRIBUTORI (EMESSO DALL’ENEL) IN ATTESA DI ESSERE

APPROVATO ED AVERE UN VALORE UFFICIALE NEI RAPPORTI TRA DISTRIBUTORI E UTENTI MT.

OGGI E’ OPPORTUNO ADOTTARLO PER LE NUOVE INSTALLAZIONI POICHE’ AVENDO ORMAI SUBITO 4 EDIZIONI HA RAGGIUNTO UNA SUFFICIENTE

UNANIMITA’ DI CONSENSI ED IN MASSIMA PARTE SARA’ ADOTTATO DA AEEG.

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A PARTIRE DAL 2006A PARTIRE DAL 2006

Gli utenti con impianti conformi al DK5600 avranno diritto a indennizzi automatici quando saranno soggetti a interruzioni superiori ai limiti regolamentati in numero e durata dall’Autorità per l’energia.

Gli utenti con impianti non conformi saranno soggetti ad un corrispettivo di penalità.

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ANALISI TECNICA DELANALISI TECNICA DELDK 5600 ed. IVDK 5600 ed. IV

Parte 2

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PREMESSAPREMESSA

DEFINIZIONE DI STATO DEL NEUTRO IN C.P.:

ISOLATO

COMPENSATO (BOBINA PETERSEN)

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GUASTI DI TERRA – NEUTRO ISOLATOGUASTI DI TERRA – NEUTRO ISOLATO

La corrente che circola durante il guasto monofase è composta da una componente capacitiva proveniente dalle capacità delle fasi non soggette a guasto di tutte le linee costituenti la rete.

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GUASTI DI TERRA – NEUTRO COMPENSATOGUASTI DI TERRA – NEUTRO COMPENSATO

La corrente che circola durante il guasto monofase è composta da:- una componente capacitiva proveniente dalle capacità di tutte le linee costituenti la rete MT- una componente induttiva proveniente dall’impedenza di messa a terra del neutro in Cabina Primaria- una componente resistiva proveniente dalla resistenza messa in parallelo alla bobina di compensazione in Cabina Primaria (20-30A)

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GUASTI DI TERRA – NEUTRO COMPENSATOGUASTI DI TERRA – NEUTRO COMPENSATO

Vantaggi del neutro compensato:

Aumenta la probabilità di autoestinzione dei guasti monofase a terra

Riduce il numero, l’ampiezza e la durata delle sovratensioni

Riduce i rischi dell’arco intermittente

Limita la corrente di guasto monofase a terra (semplificando gli impianti di terra)

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SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DEI RELE’ DI TERRASCHEMA DI FUNZIONAMENTO DEI RELE’ DI TERRA

51N (OMOPOLARE DI TERRA) 67N (DIREZIONALE DI TERRA)

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PROTEZIONE 51NPROTEZIONE 51N

Il rapporto Lenel / Lutente è determinante al corretto funzionamento della protezione

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PROTEZIONE 67N

Si deve fare particolare attenzione ai collegamenti del TA toroidale e delle voltmetriche dei TV a triangolo aperto

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DEFINIZIONE DI RECLOSERDEFINIZIONE DI RECLOSER

Il Recloser è composto da un interruttore MT equipaggiato con TA e TV collegati ad una protezione simile, come caratteristiche e funzionamento, a quelle installate in Cabina Primaria.

Il Recloser viene installato lungo la dorsale o in derivazione delle linee MT, con il limite di esercizio di uno solo in serie all’interruttore posto in Cabina Primaria.

Il Recloser viene utilizzato in alcune zone caratterizzate da un elevato numero di utenze di MT di modesta potenza.

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DEFINIZIONI DELLA DK5600DEFINIZIONI DELLA DK5600

• Impianto di consegna• Sezione ricevitrice• Punto di prelievo• Cavo di collegamento• Dispositivo generale DG• Protezione generale PG• Interruttore di linea• Protezione di linea• Locale di consegna• Locale di misura• Locale cliente

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CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DK5600CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DK5600

La DK5600 riguarda direttamente gli allacciamenti in MT in Italia fino a 20 kV.

Le prescrizioni della DK5600 si applicano: Integralmente per i nuovi allacciamenti e rifacimento di impianti

esistenti; In occasione del cambio di stato del neutro da parte dell’ENEL.

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DISPOSIZIONI GENERALIDISPOSIZIONI GENERALI

Il livello di tensione (MT o BT) dell’allacciamento non è riconducibile alla potenza assorbita, ma dipende dalla rete e deve essere analizzato dall’Enel caso per caso.

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MISURA DELL’ENERGIAMISURA DELL’ENERGIA

La misura viene fatta in MT rilevando le grandezze dai trasformatori di misura installati nel locale di consegna ENEL.

La cavetteria dei secondari dei trasformatori di misura deve essere protetta, nel tratto di passaggio tra locale consegna e misure, tramite tubo flessibile di acciaio rivestito con guaina in PVC:

- Ogni tubo deve presentare alle estremità dei dispositivi per impedire lo sfilamento dal contenitore su cui si attesta;

- Nel locale misure i tubi vanno fissati a vista sulle pareti. La canalizzazione per il passaggio della cavetteria di misura deve essere

allestita dal cliente.

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SCHEMI DI ALLACCIAMENTOSCHEMI DI ALLACCIAMENTO

L’impianto di consegna può essere alimentato in “derivazione” o in “entra-esce”, a discrezione ENEL.

Le dimensioni del locale consegna devono però consentire lo schema “entra-esce”.

Per contenere gli impianti di rete e utenza sono necessari i seguenti locali: Locale consegna con unico accesso da pubblica via Locale misura Locale cliente (adiacente al locale consegna)

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Wh

50-51-51N(67 eventuale)

LOCALI CONSEGNA, MISURA E CLIENTE PER LOCALI CONSEGNA, MISURA E CLIENTE PER L’ALLACCIAMENTO ALLA RETE ENELL’ALLACCIAMENTO ALLA RETE ENEL

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PROSPETTO E PIANTA DEI LOCALI CONSEGNA, MISURA E CLIENTEPROSPETTO E PIANTA DEI LOCALI CONSEGNA, MISURA E CLIENTE

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POTENZA INSTALLABILEPOTENZA INSTALLABILE

Tipo di linea di alimentazione

ENEL

Presenza Recloser a

monte

15 kV 20 kV note

Uscente da cabina primaria

si 1600 2000

no 1600 2000

Uscente da centro satellite

si 1000 1250 TR AT/MT <= 25MVA

si 1250 1600 TR AT/MT >= 40MVA

no 1600 2000

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POTENZA INSTALLABILEPOTENZA INSTALLABILE

Per evitare interventi intempestivi dell’interruttore di linea, il cliente: Non può installare più di 2 trasformatori di potenza pari alla taglia limite

senza ulteriori accorgimenti. Se installa un numero di trasformatori superiore e tali da superare la

potenza massima consentita deve prevedere dei dispositivi in modo da poter sconnettere, entro il tempo stabilito, tutti i trasformatori che provocano l’eccesso di potenza massima consentita

Note:- La taglia limite determina la massima corrente di corto-circuito passante fino alla quale l’interruttore di linea è selettivo.- Il numero massimo o la potenza massima consentita determina il valore

della corrente di inserzione fino alla quale l’interruttore di linea è selettivo.

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IMPIANTO DI CONSEGNA E UTILIZZATOREIMPIANTO DI CONSEGNA E UTILIZZATORE

L’impianto di CONSEGNA è costituito dalle apparecchiature ENEL;

- Nel locale può essere previsto anche un trasformatore MT/BT

- L’impianto è allestito da ENEL, in un locale messo a disposizione dal cliente e con accesso riservato solo ad ENEL

L’impianto UTILIZZATORE deve essere progettato, costruito, gestito e mantenuto efficiente dal cliente.

L’impianto del cliente deve essere rispondente alla vigente legislazione antinfortunistica e alle norme CEI.

I dati di rete necessari alla progettazione saranno forniti da ENEL. Le caratteristiche elettriche dei componenti della sezione ricevitrice devono

essere adeguati al tipo di installazione.

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IMPIANTO DI CONSEGNA E UTILIZZATOREIMPIANTO DI CONSEGNA E UTILIZZATORE

Il cavo MT di collegamento tra la consegna e la ricezione, comprese entrambe le terminazioni è completamente fornito ed allestito dal cliente

Il cavo MT deve essere il “più corto” possibile e di sezione 95 mmq in rame

La tensione di riferimento per l’isolamento apparecchiature è di 24 kV

I trasformatori MT/BT, salvo esigenze particolari, devono avere il collegamento a triangolo sul primario

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DISPOSITIVO GENERALE “DG”DISPOSITIVO GENERALE “DG”

Il “DG”, dispositivo generale, è costituito a partire dal lato dell’alimentazione da un sezionatore tripolare ed un interruttore fisso asservito alla protezione generale; il sezionatore si può omettere per gli interruttori estraibili secondo la CEI EN 60298.

La disposizione delle apparecchiature deve permettere la manutenzione dell’interruttore senza mettere fuori tensione il cavo di collegamento.

L’interruttore deve avere un potere di interruzione minimo di 12.5 kA

Note

- il “DG” è sempre un interruttore e mai un IMS con fusibili

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PROTEZIONE GENERALE “PG”PROTEZIONE GENERALE “PG”

Il cliente DEVE installare protezioni generali di massima corrente e contro i “guasti a terra”, per evitare che i guasti interni al proprio impianto condizionino l’esercizio della rete.

Il costruttore DEVE certificare che il “prodotto” o “il sistema” sia rispondente ai requisiti indicati nella DK5600, “allegato PG”.

Il sistema di protezione generale è composto da relè che prelevano le grandezze primarie tramite riduttori di corrente ed eventualmente di tensione.

Il sistema deve funzionare correttamente per tutti i valori di corrente e tensione che si possono manifestare nelle condizioni di guasto previste

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Poiché ENEL, durante il normale esercizio, può modificare senza preavviso lo stato del neutro della rete, le protezioni di terra installate nell’impianto del cliente devono poter funzionare correttamente a prescindere dallo stato del neutro.

Qualora lo stato del neutro subisca variazioni, tutti i clienti saranno informati per

- adeguamento protezione generale e relativa taratura

- valore della corrente di terra e tempo di eliminazione del guasto per dimensionamento e verifica impianto di terra

PROTEZIONE GENERALE “PG”PROTEZIONE GENERALE “PG”

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PROTEZIONE GENERALE “PG” - CARATTERISTICHEPROTEZIONE GENERALE “PG” - CARATTERISTICHE

Lunghezza linee MT aeree in

conduttori nudi (m)

Lunghezza linee MT in cavo (m)

Trasformatori MT/BT

Dispositivo generale

Protezione generale

0 < 500 * >= 1 in unico locale

interruttore 51 – 51N

Qualunque altra situazione interruttore 51 – 67N – 51N

* l’apporto capacitivo dei cavi sia comunque minore del 10% della corrente di guasto a terra dichiarata dall’ENEL a neutro isolato

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Il relè di terra direzionale (67N) è richiesto soltanto se l’impianto utilizzatore presenta:

a) Una linea in MT aerea in conduttori nudi, di qualsiasi lunghezza;

b) Due o più cabine di trasformazione, indipendentemente dalla lunghezza dei cavi

c) Una rete cavi in MT di lunghezza maggiore di 500 m.

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RIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONERIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONE La protezione di fase deve essere alimentata da TA che ne garantiscano il

funzionamento fino a 10 kA primari (Icc su sbarre MT del cliente)

A titolo di esempio, TA unificati ENEL 300/5 o/1 A con classe di precisione 10P30 assicurano il rispetto delle condizioni previste

TA dello stesso rapporto ma con classe 10P15 possono essere impiegati nei casi in cui il cliente risulti allacciato su una linea uscente da una CP con TR AT/MT di potenza inferiore a 40 MVA

La protezione di terra omopolare o direzionale deve essere alimentata da un TA toroidale con rapporto 100/1 A ed in classe 5P20, per garantire il funzionamento della protezione 51N anche sul doppio guasto a terra

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La protezione direzionale di terra deve essere alimentata da dei TV da collegare RIGIDAMENTE alla sbarra MT per garantirne il corretto funzionamento

I TV devono avere classe di precisione 6P, fattore di tensione 1.9 per 30s e rapporto di trasformazione tale da fornire 100 V sul secondario a triangolo aperto a seguito di un guasto monofase a terra sul sistema MT

Nel caso non si utilizzino TA e TV TRADIZIONALI, il sistema di protezione deve garantire prestazioni equivalenti a quelle fornite da una protezione “PG” alimentata con TA e TV con le caratteristiche sopra indicate

RIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONERIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONE

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Considerazioni:

- il rapporto primario di 300 A non è il più adatto alla protezione di macchine di piccola potenza (100-160-250 kVA).

- possibilità di impiego di TA 10P15 in luogo dei TA 10P30 è motivata dal fatto che per reti alimentate da TR AT/MT minori di 40 MVA la corrente di guasto è limitata a 4500 A.

- il TA toroidale viene impiegato anche per rilevare il doppio guasto a terra di valore pari a 2000 A.

RIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONERIDUTTORI DI CORRENTE E DI TENSIONE

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IMPIANTO DI TERRAIMPIANTO DI TERRA I locali cliente, consegna e misure, devono essere dotati di impianto di

terra unico conforme alla norma CEI 11-1 e secondo la Guida CEI 11-37 Nel locale consegna deve essere previsto un bullone a morsetto per il

collegamento delle masse ENEL all’impianto di terra Il cliente rimane proprietario e responsabile dell’intero impianto di terra

ai fini dell’esercizio e manutenzione Dimensionamento impianto di terra:

- i dati necessari sono forniti da ENEL- anche se sussistono le condizioni di impianto di terra globale, si deve

comunque realizzare un impianto di terra che dovrà essere:- realizzato secondo le regole della buona tecnica- di caratteristiche tali che ne garantiscano la resistenza meccanica e alla corrosione- rispondente ai requisiti termici- sia costituito almeno da un dispersore ad anello con quattro picchetti ai vertici

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ENEL non garantisce nel tempo le condizioni di impianto di terra globale

Prima della messa in servizio dell’impianto, il cliente dovrà far effettuare la verifica dell’impianto di terra e consegnare ad ENEL la relativa certificazione:

- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore- Descrizione delle caratteristiche e configurazione impianto di terra

Le verifiche periodiche sono a cura e spese del cliente e a tal fine: - il cliente dovrà richiedere ad ENEL i dati aggiornati di corrente e tempo di eliminazione del guasto- il cliente comunicherà ad ENEL gli esiti ed i valori rilevati

durante le verifiche

IMPIANTO DI TERRAIMPIANTO DI TERRA

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DOCUMENTAZIONEDOCUMENTAZIONE

ENEL fornirà le informazioni preliminari necessarie per una corretta progettazione

Il cliente deve fornire ad ENEL la seguente documentazione, in tempo utile per eventuali preventive valutazioni ed osservazioni:

- scheda AC con indicate le apparecchiature potenzialmente disturbanti

- disegni costruttivi di massima (pianta e sezioni) dei locali di consegna e misura.

- lunghezza, tipo e caratteristiche del cavo MT, delle terminazioni e del dispositivo generale

- descrizione delle protezioni lato MT e loro regolazioni

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- schema unifilare, con descrizione della rete MT compresi i trasformatori MT/BT con indicazione di possibili assetti di esercizio- marca e modello delle protezioni di massima corrente e di

terra, con i relativi TA e TV- descrizione delle caratteristiche e della configurazione dell’impianto di terra e certificazione attestante la verifica- copia certificato di agibilità dei locali consegna e misure, se previsto- descrizione dei dispositivi di blocco impiegati per evitare il parallelo o il ritorno di energia- certificazione attestante che le prestazioni delle strutture edili

dei locali siano almeno equivalenti a quanto previsto da ENEL nei DG…

DOCUMENTAZIONEDOCUMENTAZIONE

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

L’autorità per l’energia elettrica ha emesso il documento per la consultazione in data 22/07/2004.

Tra l’altro,

- emette una relazione sulle considerazioni ENEL e dei distributori locali

- propone di limitare la fissazione dei requisiti tecnici al minimo indispensabile, garantendo una certa flessibilità per mediare le necessità degli enti distributori e dei clienti, per avere diritto agli indennizzi i clienti MT devono avere almeno:

a) il dispositivo generale DG

b) le protezioni PG

secondo DK5600

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SITUAZIONE DEGLI IMPIANTI MT ESISTENTISITUAZIONE DEGLI IMPIANTI MT ESISTENTI

Dalle stime ENEL, la situazione attuale per i clienti MT è la seguente:

- circa 22.000 impianti con potenza disponibile superiore a 400 kW sono già dotati di interruttori a cui bisogna sostituire la protezione

- circa 67.500 impianti sono dotati in genere di sezionatore e protetti con fusibili; tali impianti dovrebbero essere adeguati attraverso la sostituzione del sezionatore e del fusibile

- circa 4.500 impianti di clienti MT sono attualmente realizzati con consegna su palo e con potenza disponibile inferiore a 100 kW; per questi

impianti l’adeguamento consisterebbe anche nella costruzione della cabina cliente o il passaggio in BT

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DICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA E CONTROLLIDICHIARAZIONE DI ADEGUATEZZA E CONTROLLI

Per tale attività l’AEEG sta valutando, previo parere di tutti gli interessati, le varie ipotesi ossia:

- per il personale tecnico che effettua la dichiarazione di adeguatezza sono possibili due ipotesi. Quali di queste è preferibile?

a) personale tecnico dotato dei requisiti di cui al articolo 3, comma 1, lettere a) e b) della legge 5 marzo 1990 n.46;

b) personale tecnico dotato dei requisiti di cui al decreto del Mica 6 aprile 2000 in attuazione dell’art. 14 della legge n. 46/90;

- per il personale tecnico esterno di cui l’impresa distributrice deve avvalersi per effettuare i controlli, è preferibile fare riferimento agli organismi abilitanti all’effettuazione delle verifiche degli impianti elettrici ai sensi del D.P.R. 462/01; si ritiene opportuno richiedere anche l’accreditamento dal Sincert come Organismo di ispezione di tipo A ai sensi della norma UNI CEI EN 45004?

L’intero documento, unitamente alla delibera 04/04, è disponibile sul sito WWW.AUTORITA.ENERGIA.IT

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CARATTERISTICHE ELETTRICHECARATTERISTICHE ELETTRICHE

E SCELTA DELLE APPARECCHIATUREE SCELTA DELLE APPARECCHIATURE

SECONDO DK 5600 ED. IV 2004SECONDO DK 5600 ED. IV 2004

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DISPOSITIVO GENERALE “DG”DISPOSITIVO GENERALE “DG”

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CARATTERISTICHE ELETTRICHE RICHIESTE DAL DK5600CARATTERISTICHE ELETTRICHE RICHIESTE DAL DK5600

Tensione nominale d’isolamento 24kVCorrente nominale 400ACorrente di corto circuito 12,5kATensione di tenuta a F. I. 50Hz 1 min 50kVTensione di tenuta ad impulso 1,2/50µs 125kV

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PROTEZIONE 50-51-51NPROTEZIONE 50-51-51N

Dove permessa dalle situazioni impiantistiche la protezione “PG” dovrà essere in esecuzione bipolare ed avere:

Soglia di max corrente 51-S1 (sovraccarico)

regolazione amp. da 30÷600A – temporizzazione 0,05÷5 sSoglia di max corrente 51-S2 (cortocircuito)

regolazione amp. da 30÷3000A – temporizzazione 0,05÷0,5 sSoglia di max corrente 51N (omopolare)

regolazione amp. da 0÷10A – temporizzazione 0,05÷1 s

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SCHEMA DI COLLEGAMENTO PROTEZIONE 50-51-51NSCHEMA DI COLLEGAMENTO PROTEZIONE 50-51-51N

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PROTEZIONE 50-51-51N-67NPROTEZIONE 50-51-51N-67N

Nelle condizioni impiantistiche di utente, non semplificate come da DK5600, la protezione “PG” dovrà essere in esecuzione bipolare ed avere:

Soglia di max corrente 51-S1 (sovraccarico) regolazione amp. da 30÷600A – ritardo 0,05÷5 s Soglia di max corrente 51-S2 (cortocircuito) regolazione amp. da 30÷3000A – ritardo 0,05÷0,5 s Soglia di max corrente 51N (omopolare) per assicurare l’intervento in caso

di doppio guasto monofase a terra regolazione amp. da 10÷500A – temporizzazione 0,05÷1 s Soglia direzionale 67-S1 (Vo – Io per neutro isolato) regolazione Io 0,2÷5A – Vo 0,4÷20V – settore 0°÷360° - ritardo 0,05÷1 s Soglia direzionale 67-S2 (Vo – Io per neutro compensato) regolazione Io 0,2÷5A – Vo 0,4÷20V – settore 0°÷360° - ritardo 0,05÷1 s

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SCHEMA DI COLLEGAMENTO PROTEZIONE 50-51-51N-67NSCHEMA DI COLLEGAMENTO PROTEZIONE 50-51-51N-67N

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TRASFORMATORI DI CORRENTETRASFORMATORI DI CORRENTE

La protezione di fase deve essere alimentata da T.A. che ne garantiscano il funzionamento fino a 10 kA primari (Icc su sbarre MT del cliente)

A titolo di esempio, T.A. unificati ENEL 300/5 o /1 A con classe di precisione 10P30 assicurano il rispetto delle condizioni previste

T.A. dello stesso rapporto ma con classe 10P15 possono essere impiegati nei casi in cui il cliente risulti allacciato su una linea uscente da una CP con TR AT/MT di potenza inferiore a 40 MVA

Il T.A. per garantire il suo corretto funzionamento deve avere una adeguata prestazione in VA che tenga conto degli assorbimenti dei circuiti amperometrici delle protezioni e delle perdite nei cavi di collegamento tra trasformatori di corrente e “PG”

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TRASFORMATORI DI CORRENTE OMOPOLARETRASFORMATORI DI CORRENTE OMOPOLARE

La protezione di terra omopolare 51N o direzionale di terra 67N deve essere alimentata da un TA toroidale con rapporto 100/1A in classe 5P20, per garantire il funzionamento della protezione 51N anche sul doppio guasto monofase a terra fino 2000A

Il T.A. per garantire il suo corretto funzionamento deve avere una adeguata prestazione in VA che tenga conto dell’assorbimento del circuito amperometrico della protezione e delle perdite nei cavi di collegamento tra toroide e “PG”

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INSTALLAZIONE DEL TRASFORMATOREINSTALLAZIONE DEL TRASFORMATORE

TOROIDALETOROIDALE

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La protezione direzionale di terra deve essere alimentata anche da TV collegati RIGIDAMENTE alla sbarra MT per garantirne il corretto funzionamento

I TV devono essere tre, avere classe di precisione 6P, fattore di tensione 1.9 per 30s e rapporto di trasformazione tale da fornire 100 V sui secondari a triangolo aperto a seguito di un guasto monofase a terra sul sistema MT

TRASFORMATORI DI TENSIONETRASFORMATORI DI TENSIONE

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CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI

Le protezioni “PG” hanno I> = 30A come soglia minima di taratura per la massima corrente di sovraccarico pertanto progettisti e installatori, che impostavano le tarature per proteggere il trasformatore dal sovraccarico lato M.T., potranno farlo solo con trasformatori da una certa potenza in poi, per esempio 1000kVA a 20kV, fermo restando che la temporizzazione massima della prima soglia non deve superare 0,5 s (verifiche tempi di in rush).

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ALTRE PRESCRIZIONIALTRE PRESCRIZIONI

COMANDI DI MANOVRA INTERRUTTORE E SEGNALAZIONI LOCALI

Sulla parte anteriore del pannello o dei moduli componenti, devono essere accessibili i seguenti dispositivi:

1. I pulsanti di comando di apertura e chiusura interruttore.

Sul fronte del pannello devono essere previste le seguenti segnalazioni:

2. Una segnalazione differenziata di pannello in funzione o in anomalia;

3. Segnale memorizzato di scatto generico protezione di max corrente;

4. Segnale memorizzato di scatto generico protezione di terra;

5. Posizione interruttore mediante LED che indichino:

- interruttore aperto;

- interruttore chiuso.

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ALTRE PRESCRIZIONIALTRE PRESCRIZIONI

Il dispositivo di comando dell’interruttore deve:

6. Emettere comandi di apertura dell’interruttore, (come conseguenza dell’attività delle protezioni); il comando di apertura deve permanere fino al ricadere dello stato logico di scatto che l’ha determinato e comunque per un tempo minimo di 150 ms ( per garantire l’apertura dell’interruttore);

7. Emettere comandi di apertura intenzionali e di chiusura intenzionali dell’interruttore per effetto dell’azione sui pulsanti di comando manuale posti sul fronte del pannello; il comando deve permanere per un tempo minimo di 150 ms ( per garantire l’apertura dell’interruttore)

ALIMENTAZIONE

In assenza di alimentazione di emergenza della protezione, è necessario garantire l’apertura del dispositivo generale qualora venga a mancare l’alimentazione BT; dovrà pertanto essere previsto un gruppo statico di continuità (UPS) che garantisca l’alimentazione di emergenza per almeno 2 ore.

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CERTIFICAZIONE DELLE PROTEZIONI “PG”CERTIFICAZIONE DELLE PROTEZIONI “PG”Ciascun fornitore del dispositivo dovrà fornire ad ENEL Distribuzione

S.p.A. copia della certificazione che attesti: La rispondenza del dispositivo ai requisiti sopra indicati; La produzione del dispositivo in regime di qualità (almeno ISO 9002).

La certificazione deve essere emessa da laboratorio accreditato da ente facente capo all’European cooperation for Accreditation (EA); in Italia l’ente accreditante è il SINAL.

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ESEMPI DI APPLICAZIONIESEMPI DI APPLICAZIONI

Protezioni Generale richiesta:

- protezione di fase 50-51

- protezione omopolare di terra 51N

N°1 trasformatore posizionato nel locale cliente

- potenza fino a 2000 o 2500 kVA a 20 kV

- potenza fino a 1600 o 2000 kVA a 15 kV

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Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N

N°1 trasformatore posizionato in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente < a 500 m.

- potenza fino a 2000 o 2500 kVA a 20 kV

- potenza fino a 1600 o 2000 kVA a 15 kV

ESEMPI DI APPLICAZIONIESEMPI DI APPLICAZIONI

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Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N

N°1 trasformatore MT/BT posizionato in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e con linea uscente > a 500 m. - potenza fino a 2000 o 2500 kVA a 20 kV - potenza fino a 1600 o 2000 kVA a 15 kV

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Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N

N°2 o più trasformatori posizionati nel locale cliente ognuno con:

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente inferiori a : 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV

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N°2 o più trasformatori posizionati nel locale cliente con:

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente superiore a : 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV

Protezioni Generale richiesta:

- protezione di fase 50-51

- protezione omopolare di terra 51N

- minima tensione 27

Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

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N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente < a 500 m.

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente superiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15kV

Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - minima tensione 27

Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

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Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N

N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente > a 500 m.

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente inferiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV

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Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N - minima tensione 27

N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente > a 500 m.

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente superiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV

Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

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N°2 o più trasformatori posizionati in un locale trasformazione diverso dal locale cliente e linea uscente > a 500 m.

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente superiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV

Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N - minima tensione 27

Obbligo del distacco trasformatori in eccedenza tramite relè di minima tensione 27 e successiva inserzione manuale o automatica

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Protezioni Generale richiesta: - protezione di fase 50-51 - protezione omopolare di terra 51N - protezione direzionale di terra 67N

N°1 trasformatore posizionato nel locale cliente e n°1 trasformatore posizionato in un altro locale indifferentemente dalla lunghezza della linea con:

- potenza singolo trasf. inferiore a 2000 kVA a 20 kV

- potenza singolo trasf. inferiore a 1600 kVA a 15 kV

- e complessivamente inferiore a: 4000 kVA a 20 kV o 3200 kVA a 15 kV

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Parte 4

APPLICAZIONI DEL DK5600 APPLICAZIONI DEL DK5600 SU SCOMPARTI MESSINASU SCOMPARTI MESSINA

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