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1 CORSO DI FORMAZIONE CORSO DI FORMAZIONE (ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) (ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) riservato al riservato al Personale scolastico Personale scolastico sul tema: sul tema: “LA SICUREZZA NELLA SCUOLA “LA SICUREZZA NELLA SCUOLA PERSONALE A.T.A. PERSONALE A.T.A. Relatrice: dott.ssa Relatrice: dott.ssa Antonietta Salvia Antonietta Salvia

1 CORSO DI FORMAZIONE (ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) riservato al Personale scolastico sul tema: LA SICUREZZA NELLA SCUOLA PERSONALE A.T.A

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CORSO DI FORMAZIONECORSO DI FORMAZIONE(ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)(ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)

riservato al riservato al Personale scolasticoPersonale scolastico sul tema: sul tema:

“LA SICUREZZA NELLA SCUOLA“LA SICUREZZA NELLA SCUOLA””

PERSONALE A.T.A.PERSONALE A.T.A.

Relatrice: dott.ssa Antonietta SalviaRelatrice: dott.ssa Antonietta Salvia

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PRINCIPALI RISCHI PER IL PRINCIPALI RISCHI PER IL PERSONALE ATAPERSONALE ATA

• PERICOLO,PERICOLO, RISCHIO RISCHIO • STIMA DEL RISCHIOSTIMA DEL RISCHIO• DANNODANNO• PREVENZIONEPREVENZIONE• PROTEZIONEPROTEZIONE PER AFFRONTARE I PER AFFRONTARE I PRINCIPALI RISCHIPRINCIPALI RISCHI

CUI POTREBBERO ESSERE SOGGETTI IL CUI POTREBBERO ESSERE SOGGETTI IL PERSONALE ATAPERSONALE ATA

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• In termini tecnici, come precisato nel D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, vengono definiti:

- <<<<PERICOLOPERICOLO>>: proprietà o qualità >>: proprietà o qualità intrinseca di un determinato intrinseca di un determinato fattore avente il fattore avente il potenziale di causare danni;potenziale di causare danni;

- in termini più semplici, è la in termini più semplici, è la potenzialità (di potenzialità (di una sostanza, una situazione, ecc.) di una sostanza, una situazione, ecc.) di provocare danno.provocare danno.

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- <<<<RISCHIORISCHIO>>: >>: probabilitàprobabilità di di raggiungimento del livello potenziale di raggiungimento del livello potenziale di dannodanno nelle condizioni di nelle condizioni di impiegoimpiego o di o di esposizioneesposizione ad un determinato fattore ad un determinato fattore o agente oppure alla loro o agente oppure alla loro combinazione; combinazione;

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- In termini più semplici: il In termini più semplici: il RISCHIO RISCHIO è è l’avvicinarsi della probabilità per cui la l’avvicinarsi della probabilità per cui la sostanza, la situazione, ecc. provocherà il sostanza, la situazione, ecc. provocherà il danno prima solo potenzialmente danno prima solo potenzialmente considerato.considerato.

L’esempio chiarificatore può considerare il L’esempio chiarificatore può considerare il contenitore pieno di contenitore pieno di liquido infiammabileliquido infiammabile, , sempre sempre pericolosopericoloso, ma senz’altro , ma senz’altro rischiosorischioso quando ci si avvicina con una fiamma libera.quando ci si avvicina con una fiamma libera.

-

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- <<<<INCIDENTEINCIDENTE>> : è un avvenimento >> : è un avvenimento generalmente spiacevole che viene ad generalmente spiacevole che viene ad interrompere il normale svolgimento di interrompere il normale svolgimento di un’attività; esso è un’attività; esso è premonitore di un premonitore di un possibile possibile infortunioinfortunio che comporta danni che comporta danni concreti alle persone.concreti alle persone.

- << << INFORTUNIOINFORTUNIO>>: incidente determinato da >>: incidente determinato da una una causa violentacausa violenta in occasione di lavoro dal in occasione di lavoro dal quale derivi la morte o l’invalidità quale derivi la morte o l’invalidità permanente o l’inabilità temporanea.permanente o l’inabilità temporanea.

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<<<<DANNODANNO>>: lesione fisica o alterazione dello stato di salute>>: lesione fisica o alterazione dello stato di saluteQUANTIFICAZIONEQUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO DEL RISCHIO:

La La quantificazione del Rischio quantificazione del Rischio deriva dalla possibilità di definire deriva dalla possibilità di definire il il RISCHIORISCHIO (R (R) come prodotto della ) come prodotto della PROBABILITA’PROBABILITA’ (P (P) di ) di accadimento dell’evento indesiderato per la accadimento dell’evento indesiderato per la gravità (entità) gravità (entità) del del DANNO DANNO (D) (D) che il medesimo è in grado di produrre: che il medesimo è in grado di produrre:

R = P x DR = P x D

Per Per ridurre ridurre il RISCHIO il RISCHIO (R)(R) è indispensabile, quindi, intervenire è indispensabile, quindi, intervenire sia sul sia sul fattore PROBABILITA’fattore PROBABILITA’ (P)(P) che sul che sul fattore entità del fattore entità del DANNO (D)DANNO (D) adottando idonee misure precauzionali. adottando idonee misure precauzionali.

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L’attuazione di tutte le misure per ridurre il L’attuazione di tutte le misure per ridurre il RISCHIO (R)RISCHIO (R) mediante la mediante la riduzione della sola riduzione della sola PROBABILITA’ (PPROBABILITA’ (P) viene comunemente ) viene comunemente chiamata “chiamata “PREVENZIONEPREVENZIONE”, ”,

mentre l’attuazione di tutte le misure tese alla mentre l’attuazione di tutte le misure tese alla riduzione della sola entità del DANNO (D)riduzione della sola entità del DANNO (D) viene, invece chiamata “viene, invece chiamata “PROTEZIONEPROTEZIONE”.”.

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PROTEZIONE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONEPROTEZIONE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

In altri termini, perIn altri termini, per<<<<PROTEZIONEPROTEZIONE>>: si intende >>: si intende l’attuazione di l’attuazione di

azioni o di funzioni di difesa contro eventuali azioni o di funzioni di difesa contro eventuali dannidanni; a questo scopo il Dirigente ; a questo scopo il Dirigente scolastico/datore di lavoro deve fornire ai scolastico/datore di lavoro deve fornire ai lavoratori idonei lavoratori idonei Dispositivi di Protezione Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) Individuale (D.P.I.)

ed assicurare la presenza nell’edificio dei ed assicurare la presenza nell’edificio dei dispositivi di protezione collettivadispositivi di protezione collettiva ( (estintori, estintori, idranti, scala di sicurezza esternaidranti, scala di sicurezza esterna, ecc.)., ecc.).

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Per Per Dispositivo di Protezione IndividualeDispositivo di Protezione Individuale ((D.P.I.)D.P.I.) si intende qualsiasi attrezzatura si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad destinata ad essere indossata e tenuta essere indossata e tenuta dal lavoratore allo dal lavoratore allo scopo di proteggerloscopo di proteggerlo

contro uno o più rischicontro uno o più rischi suscettibili di suscettibili di minacciarne la minacciarne la sicurezza o la salute sicurezza o la salute durante il lavoro.durante il lavoro.

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Mentre per << PREVENZIONEPREVENZIONE>> si intende :

il complesso delle il complesso delle DISPOSIZIONI o MISURE DISPOSIZIONI o MISURE necessarienecessarie, anche secondo la particolarità , anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza, la tecnica, del lavoro, l’esperienza, la tecnica, per per EVITARE o DIMINUIRE I RISCHI EVITARE o DIMINUIRE I RISCHI professionaliprofessionali nel rispetto della salute della nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno.esterno.

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In altri termini, per PREVENZIONE PREVENZIONE si intende si intende l’INSIEME DI AZIONI che hannol’INSIEME DI AZIONI che hanno lo scopo di lo scopo di mantenere lo mantenere lo STATO DI SALUTESTATO DI SALUTE, inteso come , inteso come BENESSERE PSICO-FISICOBENESSERE PSICO-FISICO della persona. della persona.

In definitiva, con lacon la PREVENZIONE PREVENZIONE si riduce la Probabilità (P) di si riduce la Probabilità (P) di accadimento dell’evento dannoso, mentre con la accadimento dell’evento dannoso, mentre con la PROTEZIONEPROTEZIONE si riduce l’entità/la gravità del Danno (D).si riduce l’entità/la gravità del Danno (D).

Un fattore importante di Prevenzione è la Un fattore importante di Prevenzione è la FORMAZIONE/INFORMAZIONE.FORMAZIONE/INFORMAZIONE.

Dalla STIMA del Rischio ( R )STIMA del Rischio ( R ) alle azioni correttiveazioni correttive da intraprendere:

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R > 8R > 8 AZIONI CORRETTIVE INDILAZIONABILIAZIONI CORRETTIVE INDILAZIONABILI

R < 8 R < 8 AZIONI CORRETTIVE DA PROGRAMMARE CON AZIONI CORRETTIVE DA PROGRAMMARE CON URGENZAURGENZA

R < 3R < 3

AZIONI CORRETTIVE DA PROGRAMMARE NEL AZIONI CORRETTIVE DA PROGRAMMARE NEL BREVE-MEDIO TERMINEBREVE-MEDIO TERMINE

R = 1R = 1 AZIONI CORRETTIVE DA VALUTARE IN FASE DI AZIONI CORRETTIVE DA VALUTARE IN FASE DI PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

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ESEMPI DI STIMA DEL RISCHIOESEMPI DI STIMA DEL RISCHIO

RISCHI RILEVATIRISCHI RILEVATI P X DP X D RR

1. Sono presenti spigoli vivi lungo i 1. Sono presenti spigoli vivi lungo i percorsi principali che possono essere percorsi principali che possono essere pericolosi in caso di urti accidentalipericolosi in caso di urti accidentali

3 X 3 3 X 3 99

2. Alcune porte sono risultano costituite 2. Alcune porte sono risultano costituite da vetro semplice che potrebbe da vetro semplice che potrebbe infrangersi in caso di urti accidentaliinfrangersi in caso di urti accidentali

3 X 3 3 X 3 99

3. Alcuni armadietti presentano 3. Alcuni armadietti presentano superfici vetrate di tipo semplice che superfici vetrate di tipo semplice che potrebbero causare ferimenti in casi di potrebbero causare ferimenti in casi di urti accidentaliurti accidentali

2 X 3 2 X 3 66

4. Gli estintori sono posti ad un’altezza 4. Gli estintori sono posti ad un’altezza troppo elevata e quindi difficilmente troppo elevata e quindi difficilmente prelevabili in caso di incendioprelevabili in caso di incendio

2 X 4 2 X 4 88

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Come favorire, quindi, la Come favorire, quindi, la PREVENZIONE e la PREVENZIONE e la PROTEZIONE?PROTEZIONE?

Va da sé che la Va da sé che la PREVENZIONEPREVENZIONE, che consiste nella , che consiste nella riduzione della PROBABILITA’ (P)riduzione della PROBABILITA’ (P) del verificarsi del verificarsi dell’evento dannoso, e dell’evento dannoso, e

la la PROTEZIONEPROTEZIONE, che mira alla eliminazione o alla , che mira alla eliminazione o alla riduzione dell’entità del DANNOriduzione dell’entità del DANNO (D), (D),

potranno concretizzarsi solamente con l’assidua potranno concretizzarsi solamente con l’assidua adozione, da parte del lavoratore, di tutti i adozione, da parte del lavoratore, di tutti i comportamenti consigliati durante una comportamenti consigliati durante una mirata, mirata, sistematica ed abituale sistematica ed abituale attività di attività di Informazione e Informazione e FormazioneFormazione ( sulla base di quanto previsto dagli artt. ( sulla base di quanto previsto dagli artt. 36 e 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)36 e 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81)

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RISCHI PER GLI RISCHI PER GLI OPERATORI SCOLASTICI:OPERATORI SCOLASTICI:

PERSONALE A.T.A.PERSONALE A.T.A.

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RISCHI SPECIFICIRISCHI SPECIFICI PER GLI PER GLI OPERATORI OPERATORI SCOLASTICI: SCOLASTICI: PERSONALE ATAPERSONALE ATA

(A titolo informativo, si riprende la parte dei RISCHI COMUNI A TUTTI GLI (A titolo informativo, si riprende la parte dei RISCHI COMUNI A TUTTI GLI OPERATORI SCOLASTICI)OPERATORI SCOLASTICI)

RISCHIRISCHI

connessiconnessi

All’ATTIVITA’ SCOLASTICAAll’ATTIVITA’ SCOLASTICA

LAVORATORI ESPOSTILAVORATORI ESPOSTI

Carenza di manutenzione Carenza di manutenzione ordinaria e strutturale degli edificiordinaria e strutturale degli edifici ((pavimenti, scale, eccpavimenti, scale, ecc.).) scivolamento o inciampo sul scivolamento o inciampo sul piano di calpestiopiano di calpestio rottura di superfici vetraterottura di superfici vetrate

Tutti gli Operatori scolastici:Tutti gli Operatori scolastici:

PERSONALE ATA, Docenti, PERSONALE ATA, Docenti, StudentiStudenti

Carenza delle condizioni Carenza delle condizioni illuminotecnicheilluminotecniche

““

Carenze nelle procedure per Carenze nelle procedure per il il ricambio dell’aria nelle aulericambio dell’aria nelle aule

““

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Carenze di trattamento Carenze di trattamento antirumore di zone e localiantirumore di zone e locali Inadeguatezza dell’impianto Inadeguatezza dell’impianto elettricoelettrico

Impianto termico non a normaImpianto termico non a norma

Rischi connessi alle procedure Rischi connessi alle procedure di evacuazionedi evacuazione

Inadeguatezza del Sistema di Inadeguatezza del Sistema di Sicurezza antincendioSicurezza antincendio: via di : via di fuga, uscite di sicurezza, fuga, uscite di sicurezza, attrezzature di spegnimentoattrezzature di spegnimento

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Inadeguatezza del Sistema di Inadeguatezza del Sistema di Prevenzione IncendiPrevenzione Incendi: Piano di : Piano di Evacuazione, simulazione ed Evacuazione, simulazione ed esercitazioni pratiche, esercitazioni pratiche, addestramentoaddestramento

““

Inidoneità dei laboratori Inidoneità dei laboratori didatticididattici (VDT, attrezzature ed (VDT, attrezzature ed apparecchiature non a norma)apparecchiature non a norma)

““

Inadeguatezza degli arredi e Inadeguatezza degli arredi e delle attrezzaturedelle attrezzature (spigoli vivi, (spigoli vivi, lastre vetrate non di sicurezza lastre vetrate non di sicurezza e/o senza antisoleggiamento, e/o senza antisoleggiamento, tavoli e sedili non ergonomicitavoli e sedili non ergonomici

““

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Rischio di contrarre infezioni Rischio di contrarre infezioni in condizioni di morbilità in condizioni di morbilità ambientaleambientale ( (per la tutela delle per la tutela delle lavoratrici durante il periodo di lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio: V. artt. 6 e 7 D.Lgs. 26 età del figlio: V. artt. 6 e 7 D.Lgs. 26 Marzo 2001, n. 251)Marzo 2001, n. 251)

Tutti gli operatori scolastici:Tutti gli operatori scolastici:

Personale ATA, Docenti, Personale ATA, Docenti, StudentiStudenti

Allergie respiratorieAllergie respiratorieRischi connessi all’utilizzo di Rischi connessi all’utilizzo di piccole attrezzatura quali cutter, piccole attrezzatura quali cutter, taglierine, ecc.taglierine, ecc.

““

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Rischio di inalazioneRischio di inalazione e e contatto con sostanze contatto con sostanze chimichechimiche

Rischio di infortuniRischio di infortuni per uso di per uso di impianti, macchine ed impianti, macchine ed attrezzatureattrezzature

Rischio elettricoRischio elettrico “

Allergie cutanee e Allergie cutanee e respiratorierespiratorie

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RISCHI SPECIFICI RISCHI SPECIFICI connessi alle mansioni svolte dalle figure connessi alle mansioni svolte dalle figure

professionaliprofessionali : : DIRETTORE S.G.ADIRETTORE S.G.A. E . E ASSISTENTI AMMINISTRATIVIASSISTENTI AMMINISTRATIVI

RISCHIRISCHI CONNESSI ALLE CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLE MANSIONI SVOLTE DALLE FIGURE PROFESSIONALI:FIGURE PROFESSIONALI:

DIRETTORE S.G.A.DIRETTORE S.G.A. E E

ASSISTENTE ASSISTENTE AMMINISTRATIVOAMMINISTRATIVO

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER ELIMINARE O RIDURRE IL PER ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:RISCHIO:

PrevenzionePrevenzione = misure adottate per = misure adottate per ridurre la probabilità di ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannosoaccadimento dell’evento dannoso

ProtezioneProtezione = misure adottate per = misure adottate per ridurre l’entità del dannoridurre l’entità del danno

RISCHIO INFORTUNIO DA RISCHIO INFORTUNIO DA ELETTROCUZIONEELETTROCUZIONE

• Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata ai compiti (Art. 36-37);adeguata ai compiti (Art. 36-37);

• Fare uso corretto di macchineFare uso corretto di macchine ed ed apparecchiature elettricheapparecchiature elettriche

• Controllo della rispondenza alla Controllo della rispondenza alla regola d’arte ed alle norme CEIregola d’arte ed alle norme CEI dell’impianto elettrico per dell’impianto elettrico per prevenire rischi di contatti diretti prevenire rischi di contatti diretti ed indiretti con parti sotto ed indiretti con parti sotto tensionetensione

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RISCHIO PER LA RISCHIO PER LA VISTA E PER VISTA E PER GLI OCCHI GLI OCCHI NELL’USO DEI NELL’USO DEI VIDEOTERMINALIVIDEOTERMINALI (VDT). (VDT).Lavoratore: il lavoratore che Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di utilizza un’attrezzatura munita di videoterminale, in modo videoterminale, in modo sistematico o abituale, sistematico o abituale, per per venti venti ore settimanali,ore settimanali, dedotte le dedotte le interruzioni di cui all’art. 175, interruzioni di cui all’art. 175, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 – T.U.D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 – T.U.

• Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata all’uso degli strumenti adeguata all’uso degli strumenti informatici;informatici;

• Garantire nell’attività al Garantire nell’attività al videoterminale idonee condizioni videoterminale idonee condizioni illuminotecniche: valori compresi illuminotecniche: valori compresi tra 200 e 250 lux (mentre per tra 200 e 250 lux (mentre per l’attività d’ufficio sono consigliati l’attività d’ufficio sono consigliati valori compresi tra 200 e 500 lux);valori compresi tra 200 e 500 lux);

• Curare le stabilità dell’immagineCurare le stabilità dell’immagine video, la dimensione dei caratteri video, la dimensione dei caratteri e la loro nitidezza, ecc.;e la loro nitidezza, ecc.;

• Interrompere l’attività per Interrompere l’attività per quindici minuti ogni centoventi quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione minuti di applicazione continuativa al videoterminalecontinuativa al videoterminale (art. (art. 175, c. 3, T.U. n. 81/2008)175, c. 3, T.U. n. 81/2008)•

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RISCHIO PER LA VISTA E PER RISCHIO PER LA VISTA E PER GLI OCCHI GLI OCCHI NELL’USO DEI NELL’USO DEI VIDEOTERMINALIVIDEOTERMINALI (VDT (VDT).).Lavoratore: il lavoratore che Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di utilizza un’attrezzatura munita di videoterminale, in modo videoterminale, in modo sistematico o abituale, sistematico o abituale, per venti per venti ore settimanali,ore settimanali, dedotte le dedotte le interruzioni di cui all’art. 175, interruzioni di cui all’art. 175, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 – T.U.D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 – T.U.

• Sottoporre alla Sorveglianza Sottoporre alla Sorveglianza Sanitaria (Medico CompetenteSanitaria (Medico Competente) ) gli Assistenti Amministrativi gli Assistenti Amministrativi che utilizzano il videoterminale che utilizzano il videoterminale per almeno 20 ore settimanali per almeno 20 ore settimanali (art. 176, D.Lgs. N. 81/08); la (art. 176, D.Lgs. N. 81/08); la periodicità delle periodicità delle visite di visite di controllo è controllo è biennalebiennale per i per i lavoratori classificati come lavoratori classificati come idonei con prescrizioni o idonei con prescrizioni o limitazioni e per quelli che limitazioni e per quelli che abbiano compiuto il abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; cinquantesimo anno di età; quinquennalequinquennale negli altri casi negli altri casi..

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RISCHI LEGATI ALLA RISCHI LEGATI ALLA POSTURA POSTURA ((RISCHIO RISCHIO POSTURALEPOSTURALE) ED ) ED ALL’AFFATICAMENTO FISICO ALL’AFFATICAMENTO FISICO O MENTALEO MENTALE

-Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata a non far assumere adeguata a non far assumere scorrettezze posturali;scorrettezze posturali;

- Adeguare le Adeguare le postazioni di lavoro postazioni di lavoro fornendo sedie ergonomiche,fornendo sedie ergonomiche, regolabili in altezza, in funzione regolabili in altezza, in funzione della posizione del tavolo;della posizione del tavolo;

- nei casi di lavoro continuativo nei casi di lavoro continuativo assicurare delle assicurare delle pause di riposopause di riposo (considerate a tutti gli effetti parte (considerate a tutti gli effetti parte integrante dell’orario di lavoro); integrante dell’orario di lavoro); promuovere la diversificazione dei promuovere la diversificazione dei compiti da svolgere con rotazione compiti da svolgere con rotazione delle mansioni;delle mansioni;

-Consentire spazi di Consentire spazi di autoorganizzazione delle attività autoorganizzazione delle attività da svolgere.da svolgere.

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RISCHI SPECIFICI NEL PROFILO: COLLABORATORE COLLABORATORE SCOLASTICOSCOLASTICO

RISCHIRISCHI CONNESSI ALLE CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLA MANSIONI SVOLTE DALLA FIGURA PROFESSIONALE:FIGURA PROFESSIONALE:

COLLABORATORE COLLABORATORE SCOLASTICOSCOLASTICO

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER PER ELIMINARE O RIDURRE IL ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIORISCHIO::PrevenzionePrevenzione = misure adottate per = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannosodell’evento dannoso

ProtezioneProtezione = misure adottate per = misure adottate per ridurre l’entità del dannoridurre l’entità del danno

- - RISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICO, connesso , connesso all’uso di prodotti di puliziaall’uso di prodotti di pulizia; in ; in particolare, in caso accidentale particolare, in caso accidentale con le sostanze o di esposizione con le sostanze o di esposizione vapori a seguito di vapori a seguito di incauta incauta miscelazione di detergenti (per es. miscelazione di detergenti (per es. acido cloridrico e candegginaacido cloridrico e candeggina))

- Formazione-Informazione Formazione-Informazione specifica sulle procedure da specifica sulle procedure da utilizzare;utilizzare;

-Indossare i previsti Dispositivi di Indossare i previsti Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)Protezione Individuale (D.P.I.) (guanti in gomma, mascherina (guanti in gomma, mascherina antipolvere, occhiali o visiera antipolvere, occhiali o visiera paraschizzi);paraschizzi);

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(continua) RISCHI NEL PROFILO: RISCHI NEL PROFILO: COLLABORATORE SCOLASTICOCOLLABORATORE SCOLASTICO

- Attenersi alle “- Attenersi alle “Schede tecniche di Schede tecniche di Sicurezza”Sicurezza” dei prodotti in uso; dei prodotti in uso;

-Usare solo contenitori originali Usare solo contenitori originali mantenendo l’etichetta;mantenendo l’etichetta;

- Sostituzione dei prodotti Sostituzione dei prodotti maggiormente nocivimaggiormente nocivi

RISCHIO CHIMICORISCHIO CHIMICO, dovuto ad , dovuto ad esposizione esposizione tonertoner

- - Formare il personaleFormare il personale sulle sulle procedure da utilizzare durante la procedure da utilizzare durante la sostituzione del toner;sostituzione del toner;

-Indossare adeguati Dispositivi di Indossare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)Protezione Individuale (D.P.I.) (guanti in lattice e maschere (guanti in lattice e maschere antipolvere)antipolvere)

- Tenere aerato l’ambienteTenere aerato l’ambiente..

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(continua) RISCHI NEL PROFILO: RISCHI NEL PROFILO: COLLABORATORE SCOLASTICOCOLLABORATORE SCOLASTICO

-RISCHIO DA RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIMANUALE DEI CARICHI connesso connesso a:a: Spostamento di arrediSpostamento di arredi per per operazione di pulizia;operazione di pulizia; Attività di puliziaAttività di pulizia:: movimentazione di contenitori movimentazione di contenitori d’acqua e prodotti di pulizia, d’acqua e prodotti di pulizia, sacchi di rifiuti;sacchi di rifiuti; Ausilio alla attività didattiche:Ausilio alla attività didattiche:Spostamento di attrezzature Spostamento di attrezzature didattiche;didattiche;Sollevamento e abbassamento di Sollevamento e abbassamento di alunni diversamente abilialunni diversamente abili

- - Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata ai compiti;adeguata ai compiti;

-Utilizzare carrelli per la Utilizzare carrelli per la movimentazione di carichi pesantimovimentazione di carichi pesanti

- Utilizzare i previsti D.P.I.: scarpe Utilizzare i previsti D.P.I.: scarpe con punta antischiacciamento e con punta antischiacciamento e suola antisdrucciolo; guanti da suola antisdrucciolo; guanti da lavoro;lavoro;

- Attenersi a corrette procedure di Attenersi a corrette procedure di sollevamento e spostamento sollevamento e spostamento (valori limiti di pesi movimentabili (valori limiti di pesi movimentabili a mani: maschi: 30 Kg; femmine: a mani: maschi: 30 Kg; femmine: 20 Kg)20 Kg)

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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Per Per movimentazione manuale dei carichimovimentazione manuale dei carichi si intendono si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del del sollevaresollevare, , deporre, spingere, tirare, portare o deporre, spingere, tirare, portare o spostare un caricospostare un carico che, per le loro caratteristiche o che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, sfavorevoli, comportano rischi da patologie da comportano rischi da patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso – dorso – lombari.lombari.

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• Per Per patologie da sovraccarico biomeccanicopatologie da sovraccarico biomeccanico si si intendono le intendono le patologie delle strutture osteoarticolari, patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolarimuscolotendinee e nervovascolari..

• Le Le lesionilesioni in oggetto sono, quindi, lesioni a carico in oggetto sono, quindi, lesioni a carico delle delle ossa, dei muscoli, dei tendini, del sistema ossa, dei muscoli, dei tendini, del sistema nervoso e vascolare del tratto dorso-lombare.nervoso e vascolare del tratto dorso-lombare.

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NORME DI COMPORTAMENTONORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE DA SEGUIRE DURANTE LE OPERAZIONI DI LE OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI

CARICHICARICHI

• In caso di In caso di sollevamento e trasportosollevamento e trasporto del carico: del carico:

• Flettere le ginocchia e non la schienaFlettere le ginocchia e non la schiena• Mantenere il carico quanto più possibile vicino al Mantenere il carico quanto più possibile vicino al

corpocorpo• Evitare movimenti bruschi o strappiEvitare movimenti bruschi o strappi

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(continua) NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE OPERAZIONI DI OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

• Nel caso si movimentino scatole, sacchi, imballaggi Nel caso si movimentino scatole, sacchi, imballaggi di vario genere, di vario genere, verificare la stabilità del caricoverificare la stabilità del carico internointerno, per evitare sbilanciamenti o movimenti , per evitare sbilanciamenti o movimenti bruschi e/o innaturali.bruschi e/o innaturali.

• Assicurarsi che la Assicurarsi che la presa sia comoda e agevolepresa sia comoda e agevole..• Effettuare le operazioni, se necessario, Effettuare le operazioni, se necessario, in due in due

persone.persone.

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(continua) NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE OPERAZIONI DI OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

• In caso di In caso di spostamentospostamento dei carichi: dei carichi:

- - Evitare le rotazioni del troncoEvitare le rotazioni del tronco, ma effettuare lo , ma effettuare lo spostamento di tutto il corpospostamento di tutto il corpo;;

- Tenere il peso quanto più possibile - Tenere il peso quanto più possibile vicino al corpovicino al corpo..

• In caso di In caso di spostamento di mobili o casse:spostamento di mobili o casse:

- - Evitare di curvare la schiena in avanti o indietroEvitare di curvare la schiena in avanti o indietro; è ; è preferibile invece appoggiarla all’oggetto in modo preferibile invece appoggiarla all’oggetto in modo che sia verticale e spingere con le gambe.che sia verticale e spingere con le gambe.

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(continua) NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE OPERAZIONI DI OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

In caso di In caso di sistemazione di carichi su sistemazione di carichi su piani o scaffalature altepiani o scaffalature alte::

- - Evitare di compiere movimenti che facciano Evitare di compiere movimenti che facciano inarcareinarcare troppo la troppo la schiena; qualora non si arrivi comodamente al ripiano, schiena; qualora non si arrivi comodamente al ripiano, utilizzare una scalautilizzare una scala..

N.B. N.B. In ogni caso, in occasione di movimento di faldoni, In ogni caso, in occasione di movimento di faldoni, scatoloni, pacchi anche se contenenti materiale cartaceo da scatoloni, pacchi anche se contenenti materiale cartaceo da scartare, ecc.,scartare, ecc., non gettare mai nulla dalla tromba delle scale e/o non gettare mai nulla dalla tromba delle scale e/o dal terrazzo e/o dalle finestredal terrazzo e/o dalle finestre..

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(continua) RISCHI NEL PROFILO: RISCHI NEL PROFILO: COLLABORATORE COLLABORATORE SCOLASTICOSCOLASTICO

- - RISCHIO BIOLOGICORISCHIO BIOLOGICO,, connesso:connesso: sia alla cura sia alla cura dell’igiene che dell’igiene che all’assistenza nell’uso dei all’assistenza nell’uso dei servizi igienici agli alunni servizi igienici agli alunni diversamente abilidiversamente abili (probabilità (probabilità di contatto con batteri, virus di contatto con batteri, virus …)…)

- - Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata ai compiti;adeguata ai compiti;-Utilizzo dei Dispositivi di Utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale; guanti Protezione Individuale; guanti in lattice monouso;in lattice monouso;- Tenere un continuo livello di Tenere un continuo livello di attenzione;attenzione;-Applicare rigorose procedureApplicare rigorose procedure unitamente a corrette prassi unitamente a corrette prassi operative (tecniche e regole di operative (tecniche e regole di sicurezza)sicurezza)

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(continua) RISCHI NEL PROFILO: RISCHI NEL PROFILO: COLLABORATORE COLLABORATORE SCOLASTICOSCOLASTICO

-RISCHI CONNESSI ALLE RISCHI CONNESSI ALLE OPERAZIONI DI PULIZIAOPERAZIONI DI PULIZIA::

Cadute dall’altoCadute dall’alto per uso per uso inadeguato di scale;inadeguato di scale; Cadute in pianoCadute in piano causa causa scivolamento;scivolamento;Caduta di pesiCaduta di pesi;;ElettrocuzioneElettrocuzione per uso di per uso di macchine lava-pavimenti o di macchine lava-pavimenti o di altre attrezzature elettriche altre attrezzature elettriche (bidone aspirapolvere, ecc.)(bidone aspirapolvere, ecc.)

-Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata ai compitiadeguata ai compiti;;- Uso corretto delle scaleUso corretto delle scale;;-Uso di cinture e imbracature Uso di cinture e imbracature di sicurezza;di sicurezza;- Indossare scarpe con suola Indossare scarpe con suola antisdruccioloantisdrucciolo;;- Indossare cinture Indossare cinture portaoggetti;portaoggetti;-Fare uso corretto di macchine Fare uso corretto di macchine ed apparecchiature elettriche.ed apparecchiature elettriche.

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(continua) RISCHI NEL PROFILO: RISCHI NEL PROFILO: COLLABORATORE COLLABORATORE SCOLASTICOSCOLASTICO

-RISCHI CONNESSI ALL’USO RISCHI CONNESSI ALL’USO DI ATTREZZATUREDI ATTREZZATURE::

Fotocopiatori, copyprint, Fotocopiatori, copyprint, matricimatrici

-Formazione/Informazione Formazione/Informazione adeguata ai compitiadeguata ai compiti;;- Adottare corrette procedure Adottare corrette procedure di lavoro;di lavoro;- Collocare i fotocopiatori in Collocare i fotocopiatori in ambienti aerati e con ampio ambienti aerati e con ampio cambio d’aria;cambio d’aria;- Indossare i D.P.IIndossare i D.P.I. (guanti e . (guanti e mascherina antipolvere) per mascherina antipolvere) per evitare il contatto con evitare il contatto con sostanze chimiche: toner, sostanze chimiche: toner, carta speciale per le matrici, carta speciale per le matrici, ecc.ecc.

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(continua) RISCHI NEL PROFILO: RISCHI NEL PROFILO: COLLABORATORE COLLABORATORE SCOLASTICOSCOLASTICO

- - RISCHIO RUMORERISCHIO RUMORE, , legato all’utilizzo legato all’utilizzo prolungato e continuativo prolungato e continuativo del fotocopiatoredel fotocopiatore

-Verifica periodica del buon Verifica periodica del buon funzionamento del funzionamento del fotocopiatore;fotocopiatore;

- Installare il fotocopiatore in Installare il fotocopiatore in un locale destinato un locale destinato solo alla solo alla fotocopiaturafotocopiatura onde evitare che onde evitare che il rumore si aggiunga ad altri. il rumore si aggiunga ad altri.

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RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI MECCANICAMECCANICA

RISCHIRISCHI CONNESSI ALLE CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLE MANSIONI SVOLTE DALLE FIGURE PROFESSIONALI:FIGURE PROFESSIONALI:

DOCENTI – I.T.PDOCENTI – I.T.P. -. - ASSISTENTI ASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI TECNICI DI LAB. DI MECCANICAMECCANICA

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER ELIMINARE O RIDURRE IL PER ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:RISCHIO:

PrevenzionePrevenzione = misure adottate per = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannosodell’evento dannoso

ProtezioneProtezione = misure adottate per = misure adottate per ridurre l’entità del dannoridurre l’entità del danno

Gli operatori presenti nei Gli operatori presenti nei Laboratori di Meccanica sono Laboratori di Meccanica sono sottoposti a sottoposti a RischiRischi:: da da infortunioinfortunio: nell’uso di : nell’uso di macchine e apparecchiature macchine e apparecchiature particolari; in particolare, particolari; in particolare, infortunio derivante da eventuali infortunio derivante da eventuali operazioni di saldatura e taglio operazioni di saldatura e taglio mediante apparecchiature mediante apparecchiature ossidriche, ossiacetileniche, ossidriche, ossiacetileniche, elettriche e simili;elettriche e simili;

Informazione e Formazione (art. 36 Informazione e Formazione (art. 36 e 37) sulla natura dei Rischi e sui e 37) sulla natura dei Rischi e sui comportamenti conseguenticomportamenti conseguenti;;

• mantenere costantemente mantenere costantemente comportamenti corretticomportamenti corretti;;

• stretta stretta vigilanza sulle condizionivigilanza sulle condizioni del laboratorio;del laboratorio;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI:ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI MECCANICAMECCANICA

In sintesi, sono In sintesi, sono RISCHI SPECIFICIRISCHI SPECIFICI:: di taglio, di taglio, di abrasionidi abrasionischegge e/o scarti di lavorazione schegge e/o scarti di lavorazione in genere in genere caduta di pezzi di lavorazione caduta di pezzi di lavorazione pesanti e/o contundentipesanti e/o contundentiscivolamentoscivolamentoustioni ustioni danni agli apparati respiratorio, danni agli apparati respiratorio, uditivo e visivouditivo e visivo

Utilizzare i previsti Utilizzare i previsti Dispositivi Dispositivi di Protezione Individuale di Protezione Individuale (D.P.I.):(D.P.I.): guanti, occhiali di guanti, occhiali di protezione, inserti o cuffie, protezione, inserti o cuffie, maschera protettiva, scarpe maschera protettiva, scarpe antinfortunistiche, antinfortunistiche, abbigliamento adeguato.abbigliamento adeguato.

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da da esposizione a oliesposizione a oli (contatto, (contatto, esposizione ad aerosol): il contatto esposizione ad aerosol): il contatto con gli oli può produrre con gli oli può produrre malattie malattie della cute qualora si venga a della cute qualora si venga a contatto diretto con gli olicontatto diretto con gli oli (acne, (acne, follicoliti, dermatite irritativa, follicoliti, dermatite irritativa, dermatite allergica, tumore della dermatite allergica, tumore della cute); in caso di inalazione di cute); in caso di inalazione di nebbie e fumi può provocare nebbie e fumi può provocare malattie dell’apparato respiratoriomalattie dell’apparato respiratorio (irritazione cronica, fibrosi (irritazione cronica, fibrosi polmonare, tumore polmonare, polmonare, tumore polmonare, infezioni batteriche e micotiche)infezioni batteriche e micotiche)

• controllo della sicurezza delle controllo della sicurezza delle macchine:macchine: p. es., tutti gli organi in p. es., tutti gli organi in movimento devono essere movimento devono essere protetti protetti contro i contatti accidentali:contro i contatti accidentali: Dev’essere presente sulla parte Dev’essere presente sulla parte operatrice degli utensili in operatrice degli utensili in movimento, laddove applicabile, movimento, laddove applicabile, una una idonea carteratura di idonea carteratura di protezione.protezione. Cinghie, funi, nastri ed Cinghie, funi, nastri ed organi di trasmissione del moto organi di trasmissione del moto devono essere protetti. E’ devono essere protetti. E’ necessario installare necessario installare idonee idonee protezioni e carterature a tutti gli protezioni e carterature a tutti gli organi in movimento delle organi in movimento delle macchine in modo da evitare macchine in modo da evitare contatti accidentali.contatti accidentali.

Dove necessario devono esistere Dove necessario devono esistere schermi per prevenire il rischio di schermi per prevenire il rischio di proiezione di oggetti e frammenti.proiezione di oggetti e frammenti.

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI MECCANICAMECCANICA

da da rumorerumore elettricielettrici

Devono essere installati e funzionanti Devono essere installati e funzionanti sistemi di captazione ed aspirazione di sistemi di captazione ed aspirazione di fumi e polveri laddove necessariofumi e polveri laddove necessario. I . I dispositivi di protezione meccanici ed dispositivi di protezione meccanici ed elettrici devono essere presenti, idonei e elettrici devono essere presenti, idonei e attivati su tutte le macchine. Tutte le attivati su tutte le macchine. Tutte le macchine devono essere dotate di macchine devono essere dotate di arresto di emergenza in posizione arresto di emergenza in posizione facilmente accessibile, ecc.facilmente accessibile, ecc.• regolare manutenzione degli impiantiregolare manutenzione degli impianti;;• mantenimento delle condizioni mantenimento delle condizioni strutturali di adeguatezza del locale;strutturali di adeguatezza del locale;•mantenimento di condizioni di sicurezza mantenimento di condizioni di sicurezza per il movimento delle persone nei per il movimento delle persone nei pavimenti dei posti di lavoro e i pavimenti dei posti di lavoro e i passaggi;passaggi;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI MECCANICAMECCANICA

•pulizia dei pavimentipulizia dei pavimenti per eliminare la per eliminare la presenza di di oli minerali, limature di presenza di di oli minerali, limature di ferro che possono essere causa di ferro che possono essere causa di scivolamento e cadute;scivolamento e cadute;• eventuale posa di pavimentazioni eventuale posa di pavimentazioni antiscivoloantiscivolo o l’applicazione di impasti o l’applicazione di impasti particolari sui pavimenti pre-esistenti;particolari sui pavimenti pre-esistenti;• provvedimenti atti ad impedire o ridurre provvedimenti atti ad impedire o ridurre lo sviluppo e la diffusione di fumi e lo sviluppo e la diffusione di fumi e polveri;polveri;• sistema di aspirazione immediatamente sistema di aspirazione immediatamente vicino al luogo ove di producono gas, vicino al luogo ove di producono gas, odori o fumiodori o fumi;;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI MECCANICAMECCANICA

• scelta di oli meno tossici;scelta di oli meno tossici;• pulizia periodica dei macchinari e dei pulizia periodica dei macchinari e dei reparti;reparti;•protezione delle macchine per evitare protezione delle macchine per evitare schizzi d’olio;schizzi d’olio;• idonei impianti di aspirazione;idonei impianti di aspirazione;• l’abbattimento del rumorel’abbattimento del rumore; ; i valori di i valori di soglia che non possono essere superati;soglia che non possono essere superati;• manutenzione degli utensili: la manutenzione degli utensili: la rumorositàrumorosità delle macchine è infatti generalmente delle macchine è infatti generalmente provocata dall’usura e dalla mancata provocata dall’usura e dalla mancata manutenzione delle parti meccaniche;manutenzione delle parti meccaniche;• uso dei Dispositivi di Protezione uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.).Individuale (D.P.I.).

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RISCHI NEI PROFILI: AASSISTENTI TECNICI DISSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI ELETTROTECNICAELETTROTECNICA

RISCHIRISCHI CONNESSI ALLE CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLE MANSIONI SVOLTE DALLE FIGURE PROFESSIONALI:FIGURE PROFESSIONALI:DOCENTI – I.T.P.- DOCENTI – I.T.P.- ASSISTENTI ASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI TECNICI DI LAB. DI ELETTROTECNICAELETTROTECNICA

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER PER ELIMINARE O RIDURRE IL ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:RISCHIO:PrevenzionePrevenzione = misure adottate per = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannosodell’evento dannoso

ProtezioneProtezione = misure adottate per ridurre = misure adottate per ridurre l’entità del dannol’entità del danno

I I Rischi nei Laboratori di Rischi nei Laboratori di ElettrotecnicaElettrotecnica:: elettrocuzioneelettrocuzione;; iinfortunionfortunio (utilizzo di macchine (utilizzo di macchine utensili);utensili); chimicochimico (esposizione a sostanze (esposizione a sostanze chimiche durante le saldature, chimiche durante le saldature, incollaggio, ecc.)incollaggio, ecc.)

• Informazione Informazione e e FormazioneFormazione (artt. (artt. 36 e 37) sulla natura dei Rischi e sui 36 e 37) sulla natura dei Rischi e sui comportamenti conseguenti:comportamenti conseguenti:

a) Rispetto dei criteri previsti dalla a) Rispetto dei criteri previsti dalla Norma CEI 64-8 (CEI:Comitato Norma CEI 64-8 (CEI:Comitato Elettrotecnico Italiano) soprattutto Elettrotecnico Italiano) soprattutto in materia di protezione dai in materia di protezione dai rischi di rischi di contatto diretto ed indiretto con contatto diretto ed indiretto con parti in tensione;parti in tensione;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DI ASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI ELETTROTECNICAELETTROTECNICA

I I rischi elettricirischi elettrici a cui ci si a cui ci si riferisce sono essenzialmente di riferisce sono essenzialmente di tre tipi.tre tipi.

Rischi derivanti Rischi derivanti dall’uso di dall’uso di attrezzature meccaniche:attrezzature meccaniche:

a) a) Rischi per la mancanza di Rischi per la mancanza di energia elettricaenergia elettrica: deve esistere un : deve esistere un impianto elettrico di emergenza impianto elettrico di emergenza regolarmente collaudato; le regolarmente collaudato; le macchine devono essere provviste macchine devono essere provviste di idoneo dispositivo contro il di idoneo dispositivo contro il riavviamento automatico in riavviamento automatico in seguito al ripristino dell’energia seguito al ripristino dell’energia elettrica;elettrica;

b) Utilizzo di idonee attrezzature b) Utilizzo di idonee attrezzature (ad es. utensili isolati);(ad es. utensili isolati);

c) c) Utilizzo di efficienti Dispositivi di Utilizzo di efficienti Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)Protezione Individuale (DPI) durante le prove pericolose: durante le prove pericolose:

• Guanti isolantiGuanti isolanti: elastici, : elastici, anatomici, provvisti di manichetta anatomici, provvisti di manichetta lunga per coprire in parte le lunga per coprire in parte le maniche e di certificazione di maniche e di certificazione di collaudo:collaudo:

• Scarpe antiperforazione e Scarpe antiperforazione e antisdruccioloantisdrucciolo con solette isolanti con solette isolanti: : in relazione alle mansioni da in relazione alle mansioni da svolgere possono essere svolgere possono essere antinfortunistiche con protezioni antinfortunistiche con protezioni ulteriori;ulteriori;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI ELETTROTECNICAELETTROTECNICA

b) b) Rischi dovuti a radiazioni non Rischi dovuti a radiazioni non ionizzanti:ionizzanti: fonti infrarosse fonti infrarosse (riscaldamento, corpi (riscaldamento, corpi incandescenti) e fonti ultraviolette incandescenti) e fonti ultraviolette (saldatura, arco elettrico, (saldatura, arco elettrico, trattamento ad alta temperatura);trattamento ad alta temperatura);

c) c) Rischi derivanti dagli Rischi derivanti dagli interventi interventi di manutenzionedi manutenzione (esercitazioni, (esercitazioni, ecc.) con elementi sotto tensione)ecc.) con elementi sotto tensione) Rischio di taglio, di abrasioni, Rischio di taglio, di abrasioni, meccanicomeccanico (connesso all’utilizzo di (connesso all’utilizzo di macchine rotanti e contatto con macchine rotanti e contatto con organi in movimentoorgani in movimento

• Tappeti in gommaTappeti in gomma per per tensionitensioni mediemedie: sono da utilizzare in : sono da utilizzare in ambienti asciutti e puliti; deve ambienti asciutti e puliti; deve essere controllata l’integrità del essere controllata l’integrità del tappeto prima di iniziare le tappeto prima di iniziare le lavorazioni;lavorazioni;

• Pedane isolanti per alte tensioniPedane isolanti per alte tensioni: : devono essere munite di isolatori devono essere munite di isolatori di sostegno; vanno fissati di sostegno; vanno fissati sporgenti rispetto al piano della sporgenti rispetto al piano della pedana per garantire adeguata pedana per garantire adeguata stabilità contro il ribaltamento;stabilità contro il ribaltamento;

d)d) Attivazione di procedure di Attivazione di procedure di sicurezza durante le prove.sicurezza durante le prove.

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RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI CHIMICACHIMICA

RISCHIRISCHI CONNESSI ALLE CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLE MANSIONI SVOLTE DALLE FIGURE PROFESSIONALI:FIGURE PROFESSIONALI:DOCENTI – I.T.P. -DOCENTI – I.T.P. - ASSISTENTI ASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI CHIMICATECNICI DI LAB. DI CHIMICA

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER PER ELIMINARE O RIDURRE IL ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:RISCHIO:PrevenzionePrevenzione = misure adottate per = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannosodell’evento dannoso

ProtezioneProtezione = misure adottate per = misure adottate per ridurre l’entità del dannoridurre l’entità del danno

I fattori di Rischio nel Laboratorio I fattori di Rischio nel Laboratorio di di Chimica Chimica sono molteplici e sono molteplici e variabili:variabili: Rischi connessi alle Rischi connessi alle caratteristiche delle sostanze caratteristiche delle sostanze usate, usate, con rischi derivanti dal con rischi derivanti dal contatto o inalazionecontatto o inalazione con sostanze con sostanze chimiche nocive, tossiche o chimiche nocive, tossiche o corrosive;corrosive;

InformazioneInformazione e e FormazioneFormazione ai ai lavoratori (artt. 36 e 37) sulla lavoratori (artt. 36 e 37) sulla natura dei Rischi e sui natura dei Rischi e sui comportamenti conseguenti.comportamenti conseguenti.

Le prime misure di prevenzione e Le prime misure di prevenzione e protezione saranno:protezione saranno:

• raccolta e smaltimento raccolta e smaltimento differenziato dei rifiuti, residui, differenziato dei rifiuti, residui, recipienti vuoti e sostanze recipienti vuoti e sostanze scadute;scadute;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI CHIMICACHIMICA

Rischi connessi a Rischi connessi a problemi problemi ambientaliambientali in relazione alla in relazione alla presenza delle sostanze presenza delle sostanze pericolose,pericolose, vale a dire rischi vale a dire rischi conseguenti conseguenti all’accumulo di all’accumulo di sostanze (o di residui) non più in sostanze (o di residui) non più in uso (spesso non etichettateuso (spesso non etichettate perché perché precedenti alle norme attualmente precedenti alle norme attualmente in vigore) in vigore) con recipienti non più in con recipienti non più in grado di garantire la tenuta,grado di garantire la tenuta, in in luoghi non idonei;luoghi non idonei;

• Conservare presso il Conservare presso il laboratorio le “laboratorio le “Schede di Schede di SicurezzaSicurezza” delle sostanze ” delle sostanze utilizzate.utilizzate. Si consiglia di Si consiglia di attenersi alla seguente attenersi alla seguente procedura:procedura:

a)a) stilare una lista delle stilare una lista delle sostanze chimiche presenti;sostanze chimiche presenti;

b)b) Richiedere al fornitore le Richiedere al fornitore le Schede di Sicurezza,Schede di Sicurezza, procedurarne la procedurarne la consultazione prima consultazione prima dell’immagazzinamento e dell’immagazzinamento e dell’utilizzo e spedirne copia dell’utilizzo e spedirne copia al Medico Competente (ove al Medico Competente (ove nominato);nominato);

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI CHIMICACHIMICA

Rischio Chimico Rischio Chimico derivante dalloderivante dallo scarso scarso uso dei Dispositivi di uso dei Dispositivi di Protezione Protezione IndividualeIndividuale (D.P.I.): (D.P.I.):

Rischio di ustioni e Rischio di ustioni e danni all’epidermide, danni all’epidermide, danni all’apparato danni all’apparato respiratorio e visivorespiratorio e visivo

• Informare e formareInformare e formare i lavoratori e gli studenti i lavoratori e gli studenti ad essi equiparati;ad essi equiparati;

• procedere all’aggiornamento dell’elenco delle procedere all’aggiornamento dell’elenco delle sostanze ogni qualvolta si acquistino nuovi sostanze ogni qualvolta si acquistino nuovi prodotti;prodotti;

c) c) Verificare che tutti i recipienti riportino Verificare che tutti i recipienti riportino l’indicazione scritta del nome e del codice l’indicazione scritta del nome e del codice numerico del prodotto contenuto e dei rischi numerico del prodotto contenuto e dei rischi associatiassociati. In caso di travaso di parte della . In caso di travaso di parte della sostanza dal contenitore originale ad un altro sostanza dal contenitore originale ad un altro assicurarsi di riportare l’indicazione scritta del assicurarsi di riportare l’indicazione scritta del nome e del codice numerico del prodotto nome e del codice numerico del prodotto contenuto e dei rischi associati su quello di contenuto e dei rischi associati su quello di destinazione;destinazione;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI CHIMICACHIMICA

d) Le Le materie prime non in usomaterie prime non in uso, i prodotti ed i , i prodotti ed i rifiuti che abbiano proprietà nocive per la salute rifiuti che abbiano proprietà nocive per la salute devono essere devono essere custoditi in recipienti a tenuta e custoditi in recipienti a tenuta e la loro presenza deve essere segnalatala loro presenza deve essere segnalata;;

e) e) I I contenitori dei rifiuti specialicontenitori dei rifiuti speciali devono essere devono essere conservati all’esterno del luogo di lavoro. Lo conservati all’esterno del luogo di lavoro. Lo spazio dovrà essere dotato di idonea vasca di spazio dovrà essere dotato di idonea vasca di contenimento per contenere gli spandimenti e contenimento per contenere gli spandimenti e dovrà essere adeguatamente protetto contro gli dovrà essere adeguatamente protetto contro gli agenti atmosferici;agenti atmosferici;

f) Apporre f) Apporre idonea cartellonisticaidonea cartellonistica nei locali ove nei locali ove si depositano o si usano sostanze chimiche si depositano o si usano sostanze chimiche indicante il divieto di fumare, usare apparecchi indicante il divieto di fumare, usare apparecchi a fiamma libera, mangiare e bere;a fiamma libera, mangiare e bere;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI CHIMICACHIMICA

g) Se i risultati della ) Se i risultati della valutazione dei rischivalutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un di un agente chimico pericolosoagente chimico pericoloso e alle modalità e e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi è solo “luogo di lavoro, vi è solo “Rischio bassoRischio basso” per la ” per la sicurezza e sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratoriirrilevante per la salute dei lavoratori e e che le misure di cui al comma dell’art. 224, T.U. n. che le misure di cui al comma dell’art. 224, T.U. n. 81/08, sono sufficienti a ridurre il rischio, non si 81/08, sono sufficienti a ridurre il rischio, non si applicano le disposizioni degli artt. 225, 226,229,230 applicano le disposizioni degli artt. 225, 226,229,230 dello stesso T.U. n. 81/08;dello stesso T.U. n. 81/08;

h) Attivare idonea procedura in modo che la h) Attivare idonea procedura in modo che la manipolazione di sostanze pericolose per la salute manipolazione di sostanze pericolose per la salute venga effettuata da personale competente; venga effettuata da personale competente; i i lavoratori devono disporre di lavoratori devono disporre di idonei Dispositivi di idonei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) sia per proteggere le Protezione Individuale (D.P.I.) sia per proteggere le vie respiratorie che per proteggersi da contatti vie respiratorie che per proteggersi da contatti accidentali attraverso la pelle o gli occhiaccidentali attraverso la pelle o gli occhi; ; devono devono essere altresì formati circa il loro uso e gli obblighi;essere altresì formati circa il loro uso e gli obblighi;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI CHIMICACHIMICA

i) Nei locali o attrezzature ove si impiegano sostanze Nei locali o attrezzature ove si impiegano sostanze chimiche pericolose devono esistere chimiche pericolose devono esistere idonei sistemi di idonei sistemi di captazione vapori, di ricambio aria e attrezzature per captazione vapori, di ricambio aria e attrezzature per docce ocularidocce oculari;;

l) Gli l) Gli armadi per il contenimento dei reagenti chimiciarmadi per il contenimento dei reagenti chimici dovranno essere di legno e laminato plastico a dovranno essere di legno e laminato plastico a circolazione d’aria e dotati di bocchette di ripresa e circolazione d’aria e dotati di bocchette di ripresa e tubazioni di aspirazione; tubazioni di aspirazione; per il contenimento dei per il contenimento dei solventisolventi è consigliabile un armadio metallico di è consigliabile un armadio metallico di sicurezza in lamiera d’acciaio verniciata con resine sicurezza in lamiera d’acciaio verniciata con resine epossidiche resistenti ai solventi.epossidiche resistenti ai solventi.

Dotate di ante a battente con chiusura magnetica, Dotate di ante a battente con chiusura magnetica, apribile in modo spontaneo in caso di incremento di apribile in modo spontaneo in caso di incremento di pressione interna per effetto di incendio di vapori e pressione interna per effetto di incendio di vapori e dei solventi; ciascun piano e la parte inferiore dei solventi; ciascun piano e la parte inferiore dell’armadio dovranno essere in grado di dell’armadio dovranno essere in grado di assicurare assicurare un contenimento dei solventi in caso di rottura dei un contenimento dei solventi in caso di rottura dei contenitori.contenitori.

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RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI INFORMATICAINFORMATICA

RISCHIRISCHI CONNESSI ALLE CONNESSI ALLE MANSIONI SVOLTE DALLE MANSIONI SVOLTE DALLE FIGURE PROFESSIONALI:FIGURE PROFESSIONALI:DOCENTI – I.T.PDOCENTI – I.T.P. - . - ASSISTENTI ASSISTENTI TECNICI DI TECNICI DI LAB. DI INFORMATICALAB. DI INFORMATICA

MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER PER ELIMINARE O RIDURRE IL ELIMINARE O RIDURRE IL RISCHIO:RISCHIO:PrevenzionePrevenzione = misure adottate per = misure adottate per ridurre la probabilità di accadimento ridurre la probabilità di accadimento dell’evento dannosodell’evento dannoso

ProtezioneProtezione = misure adottate per = misure adottate per ridurre l’entità del dannoridurre l’entità del danno

I Laboratori di Informatica I Laboratori di Informatica presentano fattori di rischio meno presentano fattori di rischio meno immediatamente individuabili:immediatamente individuabili:

RISCHI:RISCHI: Infortunio da elettrocuzioneInfortunio da elettrocuzione

• Informazione e FormazioneInformazione e Formazione adeguata ai compiti (artt. 36 e 37);adeguata ai compiti (artt. 36 e 37);

• Fare uso di macchine ed Fare uso di macchine ed apparecchiature elettriche;apparecchiature elettriche;

• Controllo della rispondenza alla Controllo della rispondenza alla regola dell’arte ed alle Norme CEI regola dell’arte ed alle Norme CEI dell’impianto elettricodell’impianto elettrico per per prevenire rischi di contatti diretti prevenire rischi di contatti diretti ed indiretti con parti sotto ed indiretti con parti sotto tensione;tensione;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI INFORMATICAINFORMATICA

rischio per la vista e per gli rischio per la vista e per gli occhi nell’uso dei Videoterminaliocchi nell’uso dei Videoterminali;;

(va sdrammatizzata la questione (va sdrammatizzata la questione relativa alle relativa alle radiazioniradiazioni ed ai loro ed ai loro effetti, specie in termini di aborti effetti, specie in termini di aborti ed alterazioni fetali: tutte le ed alterazioni fetali: tutte le indagini più attendibili condotte indagini più attendibili condotte a proposito a proposito hanno non solo hanno non solo escluso tali effettiescluso tali effetti, ma hanno , ma hanno anche dimostrato che in anche dimostrato che in prossimità dei V.D.T. non si prossimità dei V.D.T. non si modifica la radioattività naturale modifica la radioattività naturale di fondo).di fondo).

•Garantire nell’attività al Garantire nell’attività al videoterminale idonee condizioni videoterminale idonee condizioni illuminotecnicheilluminotecniche: valori compresi tra : valori compresi tra 200 e 250 lux (mentre per l’attività 200 e 250 lux (mentre per l’attività d’ufficio sono consigliati valori d’ufficio sono consigliati valori compresi tra 200 e 500 lux);compresi tra 200 e 500 lux);

• Curare la stabilità dell’immagine Curare la stabilità dell’immagine video, la dimensione dei caratteri e video, la dimensione dei caratteri e la loro nitidezza, ecc.;la loro nitidezza, ecc.;

• Sottoporre alla Sorveglianza Sottoporre alla Sorveglianza Sanitaria (Medico Competente) gli Sanitaria (Medico Competente) gli Assistenti Amministrativi che Assistenti Amministrativi che utilizzano i videoterminali per utilizzano i videoterminali per almeno 20 ore settimanalialmeno 20 ore settimanali, dedotte le , dedotte le interruzioni di cui all’art. 175 del T.U. interruzioni di cui all’art. 175 del T.U.

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI INFORMATICAINFORMATICA

• Il lavoratore (videoterminalista) ha comunque Il lavoratore (videoterminalista) ha comunque diritto ad una pausa di 15’ ogni 120’ di applicazione diritto ad una pausa di 15’ ogni 120’ di applicazione CONTINUATIVA al videoterminaleCONTINUATIVA al videoterminale..

• La La periodicità delle visite di controllo è periodicità delle visite di controllo è biennalebiennale per i lavoratori classificati come idonei con per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni o limitazioni e per i lavoratori che prescrizioni o limitazioni e per i lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; quinquennalequinquennale negli altri casi negli altri casi (art. 176, T.U. n. 81/08); (art. 176, T.U. n. 81/08);

• Formazione/InformazioneFormazione/Informazione adeguata a non far adeguata a non far assumere scorrettezze posturali;assumere scorrettezze posturali;

• Adeguare le postazioni di lavoro fornendo Adeguare le postazioni di lavoro fornendo sedie sedie ergonomicheergonomiche, regolabili in altezza, in funzione della , regolabili in altezza, in funzione della posizione del tavolo;posizione del tavolo;

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(continua) RISCHI NEI PROFILI: ASSISTENTI TECNICI DIASSISTENTI TECNICI DI LAB. DI LAB. DI INFORMATICAINFORMATICA

• Consentire spazi di Consentire spazi di autoorganizzazione delle attività da autoorganizzazione delle attività da svolgere.svolgere.• Nei casi di lavoro “Nei casi di lavoro “continuativo” al continuativo” al VDT, assicurare delle pause di VDT, assicurare delle pause di riposoriposo (considerate a tutti gli effetti (considerate a tutti gli effetti parte integrante dell’orario di parte integrante dell’orario di lavoro); promuovere la lavoro); promuovere la diversificazione dei compiti da diversificazione dei compiti da svolgere con rotazione delle svolgere con rotazione delle mansioni;mansioni;

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IL Direttore S.G.AIL Direttore S.G.ACON FUNZIONI DICON FUNZIONI DI

PREPOSTOPREPOSTO

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DEFINIZIONE DI “DEFINIZIONE DI “PREPOSTOPREPOSTO””(Art. 2, comma 1, lett. e, D.Lgs. N. 81/2008)(Art. 2, comma 1, lett. e, D.Lgs. N. 81/2008)

<< PREPOSTOPREPOSTO>> : persona che, in ragione delle persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchicigerarchici

e funzionali adeguati alla natura dell’incarico e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli,conferitogli,

SOVRINTENDE alla attività lavorativaSOVRINTENDE alla attività lavorativa e garantisce e garantisce

l’attuazione delle direttive ricevutel’attuazione delle direttive ricevute

controllandone la corretta esecuzione da parte dei controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratorilavoratori ed ed

esercitando un funzionale potere di iniziativaesercitando un funzionale potere di iniziativa.

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IL IL Direttore SGADirettore SGA CON FUNZIONI DI CON FUNZIONI DI PREPOSTOPREPOSTO

• Nelle Istituzioni scolastiche ricoprono la funzione di PREPOSTO:PREPOSTO:

• IL IL DIRETTORE SGADIRETTORE SGA nei confronti del Personale nei confronti del Personale ATAATA posto alle sue dirette dipendenze posto alle sue dirette dipendenze

• Il DOCENTE DI LABORATORIODOCENTE DI LABORATORIO, nei momenti in cui impartisce la propria attività nei confronti degli studenti:

• nel 1° Ciclo1° Ciclo: nei Laboratori di Informatica, Lab. : nei Laboratori di Informatica, Lab. Linguistico, PalestraLinguistico, Palestra

• nel nel 2° Ciclo2° Ciclo: in tutti i Laboratori,Palestra: in tutti i Laboratori,Palestra

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OBBLIGHIOBBLIGHI DELDEL D.S.G.A.D.S.G.A. PREPOSTO PREPOSTO (Art. 19(Art. 19, , D. D.

Lgs. n. 81/2008)Lgs. n. 81/2008)

OBBLIGHIOBBLIGHI DEI DEI DSGA/PREPOSTIDSGA/PREPOSTI, nei confronti del , nei confronti del Personale ATA posto alle sue dirette dipendenzePersonale ATA posto alle sue dirette dipendenze

I I ““Preposti”,Preposti”, secondo le loro attribuzioni e secondo le loro attribuzioni e competenze, competenze, devonodevono::

a) a) sovrintenderesovrintendere e e vigilare vigilare sulla sulla osservanza osservanza da da parte dei singoli lavoratori dei loroparte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, obblighi di legge,

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• nonché delle nonché delle disposizioni disposizioni aziendali in materia di aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di uso dei mezzi di protezione collettiviprotezione collettivi e dei e dei Dispositivi di Protezione Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)Individuale (D.P.I.) messi a loro disposizione e, messi a loro disposizione e,

• in caso di in caso di persistenza della inosservanzapersistenza della inosservanza, , informare informare i loro superiori diretti.i loro superiori diretti.

b)b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto ricevuto adeguate istruzioniadeguate istruzioni accedano alle zone che accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;li espongono ad un rischio grave e specifico;

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• c) ) richiedere l’osservanzarichiedere l’osservanza delle misure per il delle misure per il controllo delle situazioni di rischiocontrollo delle situazioni di rischio in caso di in caso di emergenza e emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosaabbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;;

• d) d) informare il più presto possibile i lavoratoriinformare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il circa il rischio stesso e le disposizionirischio stesso e le disposizioni prese o da prese o da prendere in materia di protezione;prendere in materia di protezione;

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• e) e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediatoimmediato

• f) f) segnalare tempestivamentesegnalare tempestivamente al datore di lavoro sia le al datore di lavoro sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.),Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.), sia ogni altra sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavorocondizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle , delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;

• g)g) frequentare appositi corsi di formazionefrequentare appositi corsi di formazione, secondo , secondo quanto previsto dall’art. 37, c. 7, D.Lgs. N. 81/2008.quanto previsto dall’art. 37, c. 7, D.Lgs. N. 81/2008.

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GESTIONE DELLE GESTIONE DELLE EMERGENZEEMERGENZE

PIANO DI EMERGENZAPIANO DI EMERGENZAMISURE E PROCEDURE DI PREVENZIONE E MISURE E PROCEDURE DI PREVENZIONE E

PROTEZIONEPROTEZIONE

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Per favorire la Per favorire la PREVENZIONEPREVENZIONE nei luoghi di nei luoghi di lavoro presenti nelle lavoro presenti nelle istituzioni scolastiche (e istituzioni scolastiche (e in ogni altra azienda)in ogni altra azienda) è indispensabile: è indispensabile:

progettare ed assicurare una efficiente ed progettare ed assicurare una efficiente ed efficace efficace GESTIONE DELLE EMERGENZE GESTIONE DELLE EMERGENZE

Nella Gestione dell’Emergenza sono coinvolti Nella Gestione dell’Emergenza sono coinvolti TUTTITUTTI gli gli Operatori scolastici e gli studenti.Operatori scolastici e gli studenti.

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GESTIONE DELLE EMERGENZEGESTIONE DELLE EMERGENZE

• CHE COSA SI INTENDE PER CHE COSA SI INTENDE PER EMERGENZA?EMERGENZA?

• Per Per EmergenzaEmergenza s’intende tutto ciò che s’intende tutto ciò che appare appare condizione insolita e pericolosa che condizione insolita e pericolosa che può presentarsi in modi e tempi non può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.completamente prevedibili.

• Pertanto si può affermare che l’Pertanto si può affermare che l’EMERGENZA EMERGENZA è un fenomeno non interamente codificabile, è un fenomeno non interamente codificabile, che che può evolvere con rischi a persone o cose può evolvere con rischi a persone o cose e richiede quindi un intervento immediatoe richiede quindi un intervento immediato.

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• CHE COSA SIGNIFICA CHE COSA SIGNIFICA GESTIRE LE GESTIRE LE EMERGENZEEMERGENZE? ?

Significa definire e adottare le necessarie Significa definire e adottare le necessarie misure organizzativemisure organizzative e e procedurali procedurali allo allo scopo di:scopo di:

Attivare tempestivamente le “Attivare tempestivamente le “Squadre Squadre AntincendioAntincendio” e di “” e di “Primo Soccorso” Primo Soccorso” (Squadre di Emergenza);(Squadre di Emergenza);

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Utilizzare correttamente le attrezzature Utilizzare correttamente le attrezzature disponibili per le disponibili per le operazioni di primo operazioni di primo interventointervento;;

Richiedere telefonicamente gli Richiedere telefonicamente gli interventi dei interventi dei Soccorsi esterni (“115” e “118”);Soccorsi esterni (“115” e “118”);

Attivare l’Attivare l’evacuazioneevacuazione dei presenti dei presenti nell’edificio.nell’edificio.

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• Tutto questo richiede la definizione di un preciso Tutto questo richiede la definizione di un preciso

PIANO DI EMERGENZAPIANO DI EMERGENZA, contenente al suo , contenente al suo interno:interno:

• Il Il PIANO DI EVACUAZIONEPIANO DI EVACUAZIONE e e

• Il Il PIANO DI PRIMO SOCCORSOPIANO DI PRIMO SOCCORSO

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• Quindi, che cosa si intende perQuindi, che cosa si intende per PIANO DI EMERGENZAPIANO DI EMERGENZA??

• Il Il Piano di EMERGENZAPiano di EMERGENZA è è l’insieme delle misure da l’insieme delle misure da attuare per:attuare per:

• affrontare la situazione in modo da prevenire affrontare la situazione in modo da prevenire ulteriori incidenti, ulteriori incidenti,

• evitare o limitare i danni per l’integrità e la saluteevitare o limitare i danni per l’integrità e la salute dei dei lavoratori o delle persone eventualmente coinvolte lavoratori o delle persone eventualmente coinvolte nell’ambiente di lavoro,nell’ambiente di lavoro,

• arrivando ad attuare, se necessario, il relativo arrivando ad attuare, se necessario, il relativo PIANO di EVACUAZIONEPIANO di EVACUAZIONE..

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RIDURRE IL RISCHIO DI MANIFESTAZIONI RIDURRE IL RISCHIO DI MANIFESTAZIONI INCONTROLLATE:INCONTROLLATE:

PANICOPANICO

• Una Una puntuale organizzazionepuntuale organizzazione per far fronte alle per far fronte alle situazioni imprevedibili riduce, inoltre, il situazioni imprevedibili riduce, inoltre, il rischio di rischio di reazioni non controllatereazioni non controllate che, specialmente in ambito che, specialmente in ambito collettivo, possono essere pericolose.collettivo, possono essere pericolose.

Questo comportamento irrazionale è conosciuto con Questo comportamento irrazionale è conosciuto con il termine di il termine di PANICO.PANICO.

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• Il Il panico panico si manifesta con varie reazioni emotive: si manifesta con varie reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni convulse e manifestazioni isteriche, assieme a convulse e manifestazioni isteriche, assieme a particolari reazioni dell’organismo; particolari reazioni dell’organismo;

• le persone reagiscono in modo non controllato e le persone reagiscono in modo non controllato e razionale.razionale.

• In una situazione di pericolo, presunta o reale, con In una situazione di pericolo, presunta o reale, con presenza di molte persone, il presenza di molte persone, il panico si manifestapanico si manifesta principalmente nei seguenti modi:principalmente nei seguenti modi:

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• Queste reazioni costituiscono elementi di grave Queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo.turbativa e pericolo.

• I I comportamenticomportamenti di cui abbiamo accennato di cui abbiamo accennato possono possono essere modificati essere modificati e e ricondotti alla normalità ricondotti alla normalità se il se il sistema sistema in cui si evolvono è in cui si evolvono è preparato preparato e e organizzato organizzato per per far fronte ai pericolifar fronte ai pericoli che lo insidiano. che lo insidiano.

• Un contributo fondamentale in questa direzione, Un contributo fondamentale in questa direzione, come già sottolineato, lo può dare il come già sottolineato, lo può dare il PIANO DI PIANO DI EMERGENZA.EMERGENZA.

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ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZAORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA

• Il Dirigente scolastico, unitamente al responsabile del Servizio Il Dirigente scolastico, unitamente al responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Istituto (RSPP), dispone le di Prevenzione e Protezione dell’Istituto (RSPP), dispone le seguenti seguenti PROGRAMMAZIONI all’interno della scuolaPROGRAMMAZIONI all’interno della scuola per la per la GESTIONE DELL’EMERGENZA:GESTIONE DELL’EMERGENZA:

a) a) vengono tenuti costantemente i rapporti con i vengono tenuti costantemente i rapporti con i SERVIZI SERVIZI PUBBLICI, con gli addetti alla lotta antincendio, i sistemi di PUBBLICI, con gli addetti alla lotta antincendio, i sistemi di gestione dell’emergenza, il salvataggio;gestione dell’emergenza, il salvataggio;

b) b) vengono designati gli vengono designati gli ADDETTI della SQUADRA ADDETTI della SQUADRA ANTINCENDIOANTINCENDIO, in relazione alle competenze e alla , in relazione alle competenze e alla caratteristiche dell’istituto;caratteristiche dell’istituto;

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c) c) vengonovengono INFORMATI INFORMATI i lavoratori e gli studenti in i lavoratori e gli studenti in merito alle eventuali merito alle eventuali esposizioni al pericolo e alla esposizioni al pericolo e alla misure da adottaremisure da adottare per l’abbattimento del pericolo per l’abbattimento del pericolo stesso;stesso;

d)d) vengono vengono predisposti i programmi di interventopredisposti i programmi di intervento per per il il PIANO DI EVACUAZIONEPIANO DI EVACUAZIONE e per il deflusso delle e per il deflusso delle persone dagli edifici scolastici e persone dagli edifici scolastici e programmare le programmare le relative prove (almeno 2 all’anno);relative prove (almeno 2 all’anno);

e) e) i lavoratorii lavoratori PARTECIPANOPARTECIPANO all’abbattimento del all’abbattimento del pericolo e pericolo e PARTECIPANOPARTECIPANO fattivamente alla sua fattivamente alla sua riduzione.riduzione.

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OBIETTIVI OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZADEL PIANO DI EMERGENZA

1. . AFFRONTAREAFFRONTARE l’emergenza fin dal primo insorgere l’emergenza fin dal primo insorgere per per contenerne gli effetticontenerne gli effetti sulla popolazione scolastica; sulla popolazione scolastica;

2. 2. PIANIFICAREPIANIFICARE le azioni necessarie per le azioni necessarie per proteggere le personeproteggere le persone sia sia da eventi interni che esterni;da eventi interni che esterni;

3. 3. COORDINARECOORDINARE i servizi di emergenza; i servizi di emergenza;

4. 4. FORNIRE FORNIRE una base una base INFORMATIVAINFORMATIVA al al Personale ATAPersonale ATA, ai , ai Docenti e agli studenti.Docenti e agli studenti.

5. 5. DEFINIRE LE PROCEDUREDEFINIRE LE PROCEDURE da attuare in caso di emergenza da da attuare in caso di emergenza da parte dei docenti, di servizio e degli alunni per la messa al parte dei docenti, di servizio e degli alunni per la messa al sicuro delle persone e la salvaguardia dei beni; sicuro delle persone e la salvaguardia dei beni;

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6. 6. INDIVIDUARE LE FIGUREINDIVIDUARE LE FIGURE che si occupano della che si occupano della gestione delle gestione delle emergenze;emergenze;

7. 7. PREDISPORRE “PIANI DI EVACUAZIONEPREDISPORRE “PIANI DI EVACUAZIONE” con l’indicazione dei ” con l’indicazione dei percorsi d’esodopercorsi d’esodo, dei presidi antincendio, dei dispositivi di , dei presidi antincendio, dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione dell’energia elettrica, del arresto degli impianti di distribuzione dell’energia elettrica, del gas e degli impianti di riscaldamento/condizionamento;gas e degli impianti di riscaldamento/condizionamento;

8. 8. DEFINIRE le ISTRUZIONIDEFINIRE le ISTRUZIONI per l’attivazione dei per l’attivazione dei SOCCORSI SOCCORSI ESTERNI.ESTERNI.

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COME COME ORGANIZZARSI OPERATIVAMENTEORGANIZZARSI OPERATIVAMENTE PER AFFRONTARE PER AFFRONTARE L’EMERGENZAL’EMERGENZA

• Considerati i Considerati i lunghi tempi di attesa degli interventi lunghi tempi di attesa degli interventi esterniesterni, l’evoluzione positiva dell’emergenza , l’evoluzione positiva dell’emergenza dipenderà in gran parte dal dipenderà in gran parte dal corretto e tempestivo corretto e tempestivo intervento dell’organizzazione localeintervento dell’organizzazione locale..

• Per intervenire utilmente, occorrerà almeno essere in grado di:Per intervenire utilmente, occorrerà almeno essere in grado di: CONOSCERE L’EVENTOCONOSCERE L’EVENTO CONOSCERE COSA IMPLICACONOSCERE COSA IMPLICA DECIDERE COSA FAREDECIDERE COSA FARE ATTUARE L’INTERVENTOATTUARE L’INTERVENTO

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• CONOSCERE L’EVENTO:CONOSCERE L’EVENTO: Venire a Venire a conoscenza dell’eventoconoscenza dell’evento in maniera in maniera

dettagliata ed in dettagliata ed in tempi rapidi tempi rapidi (tramite un (tramite un sistema di sistema di allarmeallarme e reporting interno, da predisporre e e reporting interno, da predisporre e provare provare periodicamente: almeno due volte all’anno)periodicamente: almeno due volte all’anno)

• CONOSCERE COSA IMPLICA:CONOSCERE COSA IMPLICA:

Conoscere i Conoscere i pericoli ed i rischi tipici dei possibili pericoli ed i rischi tipici dei possibili eventieventi e le modalità di approccio all’intervento e le modalità di approccio all’intervento (tramite precedenti esperienze, letteratura specifica, (tramite precedenti esperienze, letteratura specifica, ecc.)ecc.)

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• DECIDERE COSA FARE:DECIDERE COSA FARE:

Saper decidere Saper decidere se attivare subito il sistema di se attivare subito il sistema di evacuazioneevacuazione e e salvataggiosalvataggio delle persone presenti delle persone presenti (stimando la possibile evoluzione negativa (stimando la possibile evoluzione negativa dell’emergenza)dell’emergenza)

• ATTUARE L’INTERVENTO:ATTUARE L’INTERVENTO:

Attivare le Attivare le modalità operative di interventomodalità operative di intervento (interne e (interne e esterne) secondo i modelli predefiniti.esterne) secondo i modelli predefiniti.

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COMPOSIZIONE DELLA COMPOSIZIONE DELLA SQUADRA DI EMERGENZASQUADRA DI EMERGENZA

• La La SQUADRA DI EMERGENZASQUADRA DI EMERGENZA è composta da tre GRUPPI: è composta da tre GRUPPI:

1. SQUADRA DI 1. SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDI (o Squadra Antincendio)PREVENZIONE INCENDI (o Squadra Antincendio)

2. SQUADRA DI 2. SQUADRA DI EVACUAZIONEEVACUAZIONE

3. SQUADRA DI 3. SQUADRA DI PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO

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1. SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDISQUADRA DI PREVENZIONE INCENDIComposizione e Requisiti

• Due Collaboratori scolastici per pianoDue Collaboratori scolastici per piano ( (se se sussiste la possibilità)sussiste la possibilità)

• Abilitati Abilitati dopo il Corso di Formazione allo dopo il Corso di Formazione allo spegnimento e all’uso dei mezzi di estinzionespegnimento e all’uso dei mezzi di estinzione

• Possesso dell’Attestato rilasciato dai VVFPossesso dell’Attestato rilasciato dai VVF (se (se la scuola ha l’obbligo di avere il Certificato di la scuola ha l’obbligo di avere il Certificato di Prevenzione Incendi: per gli edifici con più di Prevenzione Incendi: per gli edifici con più di 100 persone presenti)100 persone presenti)

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(continua) SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDISQUADRA DI PREVENZIONE INCENDIADDETTI ADDETTI ANTINCENDIOANTINCENDIO

CompitiCompiti

• Circoscrive l’incendio e ne ritarda la Circoscrive l’incendio e ne ritarda la propagazionepropagazione

• Scelta del mezzo di propagazioneScelta del mezzo di propagazione

• SpegnimentoSpegnimento

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(continua) COMPITI SQUADRA ANTINCENDIOCOMPITI SQUADRA ANTINCENDIO

a) INCENDIO DI INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONIRIDOTTE PROPORZIONI (uso dell’ (uso dell’ESTINTOREESTINTORE):):

Gli Addetti alla Squadra Antincendio, su richiesta del Gli Addetti alla Squadra Antincendio, su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza, e comunque in caso di Coordinatore dell’Emergenza, e comunque in caso di necessità, si recano sul posto dell’evento.necessità, si recano sul posto dell’evento.

AZIONI AZIONI da attivare in caso di da attivare in caso di INCENDIO LOCALIZZATO:INCENDIO LOCALIZZATO:

1. Prelevare l’1. Prelevare l’ESTINTOREESTINTORE più vicino ed agire come da più vicino ed agire come da addestramento.addestramento.

2. Una prima 2. Una prima erogazione a ventaglioerogazione a ventaglio di sostanza estinguente, alla di sostanza estinguente, alla base della fiammabase della fiamma, può essere utile per avanzare in profondità , può essere utile per avanzare in profondità ed aggredire il fuoco da vicino.ed aggredire il fuoco da vicino.

3. Se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve 3. Se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino, rispetto al fuoco, operare da posizioni che formino, rispetto al fuoco, un angolo un angolo massimo di 90°.massimo di 90°.

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(continua) COMPITI SQUADRA ANTINCENDIOCOMPITI SQUADRA ANTINCENDIO

4. Operare a Operare a giusta distanzagiusta distanza per colpire il fuoco con un per colpire il fuoco con un getto efficace.getto efficace.

5. 5. Dirigere il getto ALLA BASE DELLA FIAMMADirigere il getto ALLA BASE DELLA FIAMMA 6. Non attraversare con un getto le fiamme, agire 6. Non attraversare con un getto le fiamme, agire

progressivamente, progressivamente, prima le fiamme vicine poi verso prima le fiamme vicine poi verso il centroil centro..

7. Non sprecare inutilmente sostanze estinguenti7. Non sprecare inutilmente sostanze estinguenti8. Se necessario, richiedere l’intervento di 8. Se necessario, richiedere l’intervento di ALTRI ALTRI

ADDETTI FORMATIADDETTI FORMATI9. 9. CollaborareCollaborare con gli altri Addetti alla lotta antincendio con gli altri Addetti alla lotta antincendio10. 10. RimuovereRimuovere eventuali materiali combustibili e/o eventuali materiali combustibili e/o

infiammabili per circoscrivere l’incendioinfiammabili per circoscrivere l’incendio

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(continua) COMPITI SQUADRA ANTINCENDIOCOMPITI SQUADRA ANTINCENDIO

11. 11. Allontanare Allontanare eventuali persone presentieventuali persone presenti12. 12. ProteggersiProteggersi le via respiratorie con un fazzoletto le via respiratorie con un fazzoletto

bagnato, gli occhi con gli occhialibagnato, gli occhi con gli occhiali13. 13. SegnalareSegnalare al Coordinatore dell’Emergenza lo stato al Coordinatore dell’Emergenza lo stato

dell’eventodell’evento

N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensioni si N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensioni si deve deve arieggiare il localearieggiare il locale, perché è importante , perché è importante tenere tenere bassa la temperatura dell’ariabassa la temperatura dell’aria per evitare il per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per raggiungimento di temperature pericolose per l’accensione di altro materiale presente e per far l’accensione di altro materiale presente e per far evacuare i fumi e i gas responsabili di intossicazioni evacuare i fumi e i gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi.e ulteriori incendi.

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(continua) COMPITI SQUADRA ANTINCENDIOCOMPITI SQUADRA ANTINCENDIO

• N.B. L’art. 6 del D.M. 10.03.1998 (in attesa N.B. L’art. 6 del D.M. 10.03.1998 (in attesa dell’adozione di nuovi decreti di cui all’art. 46, c. 4, dell’adozione di nuovi decreti di cui all’art. 46, c. 4, T.U. n. 81/2008), dispone che i T.U. n. 81/2008), dispone che i lavoratori incaricatilavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenzalotta antincendio e gestione dell’emergenza, devono , devono frequentare il frequentare il Corso di Formazione previsto dall’art. Corso di Formazione previsto dall’art. 7 dello D.M. 7 dello D.M.

Nelle scuole di ogni ordine e grado Nelle scuole di ogni ordine e grado con oltre 300 con oltre 300 persone presentipersone presenti, gli stessi lavoratori , gli stessi lavoratori devono devono conseguire anche l’”Attestato di Idoneità Tecnica” conseguire anche l’”Attestato di Idoneità Tecnica” (rilasciato dei Vigili del Fuoco previo accertamento (rilasciato dei Vigili del Fuoco previo accertamento teorico e pratico)teorico e pratico)

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(continua) COMPITI SQUADRA ANTINCENDIOCOMPITI SQUADRA ANTINCENDIO

b) INCENDIO DI b) INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI VASTE PROPORZIONI (DIFFUSO):(DIFFUSO):

1.1. Informare il CoordinatoreInformare il Coordinatore dell’Emergenza sullo dell’Emergenza sullo stato dell’eventostato dell’evento

2.2. Avvisare i Vigili del Fuoco Avvisare i Vigili del Fuoco 3.3. Attendere la conferma del disinserimentoAttendere la conferma del disinserimento della della

corrente elettrica (sezionamento) per l’utilizzo corrente elettrica (sezionamento) per l’utilizzo degli degli IDRANTIIDRANTI

4.4. Attaccare l’incendio Attaccare l’incendio senza compromettere la senza compromettere la propria incolumitàpropria incolumità

5.5. Seguire le istruzioni del Coordinatore Seguire le istruzioni del Coordinatore dell’Emergenza e dei Soccorsi esternidell’Emergenza e dei Soccorsi esterni

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(continua) COMPITI SQUADRA ANTINCENDIOCOMPITI SQUADRA ANTINCENDIO

RACCOMANDAZIONI FINALIRACCOMANDAZIONI FINALIQuando l’incendio è domato:Quando l’incendio è domato:- Accertarsi che non permangano focolaiAccertarsi che non permangano focolai nascosti o braci nascosti o braci- Arieggiare sempre i localiArieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori per eliminare gas o vapori- Far controllare i localiFar controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che prima di renderli agibili per verificare che

non vi siano lesioni a strutture portantinon vi siano lesioni a strutture portanti

Note GeneraliNote GeneraliAttenzione alle Attenzione alle superfici vetratesuperfici vetrate, a causa del calore possono , a causa del calore possono

esplodereesplodereIn caso di impiego di estintori a COIn caso di impiego di estintori a CO22 in locali chiusi, abbandonare in locali chiusi, abbandonare

immediatamente i locali dopo la scarica.immediatamente i locali dopo la scarica.Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme,

usare grandi quantità di acqua oppure avvolgere la persona in usare grandi quantità di acqua oppure avvolgere la persona in una coperta o indumentiuna coperta o indumenti

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2. SQUADRA DI EVACUAZIONESQUADRA DI EVACUAZIONEAssegnazione degli IncarichiAssegnazione degli Incarichi

INCARICOINCARICO FIGURAFIGURA NOMINATIVONOMINATIVO

Emanazione ordine di Emanazione ordine di EvacuazioneEvacuazione

Coordinatore Coordinatore dell’Emergenzadell’Emergenza

(D.S. e sostituti: Vicario, (D.S. e sostituti: Vicario, DSGA, altro Referente)DSGA, altro Referente)

Diffusione ordine di Diffusione ordine di EvacuazioneEvacuazione

Addetto Segreteria Addetto Segreteria o Collaboratore o Collaboratore scolasticoscolastico

Chiamata di SoccorsoChiamata di Soccorso Addetto di Addetto di Segreteria o Coll. Segreteria o Coll. scolasticoscolastico

Responsabile Responsabile dell’Evacuazione della dell’Evacuazione della classeclasse

DocenteDocente

Studenti Apri-FilaStudenti Apri-Fila

Studenti Chiudi-FilaStudenti Chiudi-Fila

StudentiStudenti

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(continua) SQUADRA DI EVACUAZIONESQUADRA DI EVACUAZIONEAssegnazione degli IncarichiAssegnazione degli Incarichi

INCARICOINCARICO FIGURAFIGURA NOMINATIVONOMINATIVO

Responsabile Responsabile Centro raccolta Centro raccolta esternoesterno

Addetto SegreteriaAddetto Segreteria o o DocenteDocente

Interruzione Interruzione energia elettrica/gas energia elettrica/gas PianoPiano

Collaboratore Collaboratore scolastico di Pianoscolastico di Piano

Interruzione Interruzione energia elettrica/gas energia elettrica/gas PianoPiano

Collaboratore Collaboratore scolastico di Pianoscolastico di Piano

Controllo Controllo operazioni di operazioni di evacuazione evacuazione PianoPiano

Collaboratore Collaboratore scolastico di Pianoscolastico di Piano

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(continua) SQUADRA DI EVACUAZIONESQUADRA DI EVACUAZIONEAssegnazione degli IncarichiAssegnazione degli Incarichi

INCARICOINCARICO FIGURAFIGURA NOMINATIVONOMINATIVO

Verifica giornaliera Verifica giornaliera degli degli estintori/idranti/estintori/idranti/

uscite e luci di uscite e luci di emergenzaemergenza

Collaboratore Collaboratore scolastico di Pianoscolastico di Piano

Controllo chiusura Controllo chiusura apertura dei apertura dei cancelli esternicancelli esterni

Collaboratore Collaboratore scolastico di Pianoscolastico di Piano

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(continua) SQUADRA DI EVACUAZIONESQUADRA DI EVACUAZIONECompiti per funzioniCompiti per funzioni

A) INDIVIDUAZIONE E COMPITI DEL “A) INDIVIDUAZIONE E COMPITI DEL “COORDINATORE COORDINATORE DELLE EMERGENZE”:DELLE EMERGENZE”:

• La La mansionemansione del del Coordinatore delle EmergenzeCoordinatore delle Emergenze normalmente viene svolta dal Dirigente scolastico, normalmente viene svolta dal Dirigente scolastico, dal vicario, collaboratore del Dirigente scolastico o dal vicario, collaboratore del Dirigente scolastico o da altri sostitutida altri sostituti

• La La presenza presenza del Coordinatore dell’Emergenza dovrà del Coordinatore dell’Emergenza dovrà essere essere garantita costantementegarantita costantemente durante l’attività durante l’attività scolasticascolastica

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• COORDINATORE COORDINATORE DELL’EMERGENZADELL’EMERGENZA – – ISTRUZIONI ISTRUZIONI GENERALI:GENERALI:

1.1. Alla Alla segnalazione di un’Emergenzasegnalazione di un’Emergenza, , attivare gli attivare gli Addetti del caso e recarsi sul posto dell’eventoAddetti del caso e recarsi sul posto dell’evento

2.2. Valutare la situazioneValutare la situazione di Emergenza e la necessità di Emergenza e la necessità di Evacuare l’edificiodi Evacuare l’edificio

3.3. Se necessario Se necessario dare il dare il segnale di Evacuazionesegnale di Evacuazione generale ed ordinare generale ed ordinare all’Addetto alle all’Addetto alle comunicazioni di Emergenzacomunicazioni di Emergenza di agire secondo le di agire secondo le procedure codificateprocedure codificate

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4. Se necessario . Se necessario ordinare agli addetti al sezionamento ordinare agli addetti al sezionamento degli impiantidegli impianti di agire secondo le procedure di agire secondo le procedure codificatecodificate

5. Se necessario 5. Se necessario recarsi sul punto di raccolta e recarsi sul punto di raccolta e controllare che tutte le persone abbiano evacuato controllare che tutte le persone abbiano evacuato l’edificiol’edificio, quindi attendere i soccorsi esterni, quindi attendere i soccorsi esterni

6. 6. Sovraintendere Sovraintendere a tutte le operazioni della Squadra di a tutte le operazioni della Squadra di EmergenzaEmergenza

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7. In caso di 7. In caso di feriti o mancanti all’appelloferiti o mancanti all’appello, raccogliere , raccogliere tutte le tutte le informazioni informazioni necessarie e necessarie e comunicarle alle comunicarle alle Squadre di Soccorso esterneSquadre di Soccorso esterne

8. 8. All’arrivo dei Soccorsi esterniAll’arrivo dei Soccorsi esterni, , cedere il cedere il coordinamento e restare a disposizionecoordinamento e restare a disposizione

9. Al termine della situazione di pericolo, segnalare la 9. Al termine della situazione di pericolo, segnalare la fine dell’Emergenzafine dell’Emergenza

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B) B) RESPONSABILE DELL’AREA DI RACCOLTARESPONSABILE DELL’AREA DI RACCOLTA

All’ordine di evacuazione dell’edificio;All’ordine di evacuazione dell’edificio;

1.1. Per i Per i NON DOCENTINON DOCENTI::

- si dirigono verso il “- si dirigono verso il “Punto di RaccoltaPunto di Raccolta” ” percorrendo le percorrendo le vie di esodovie di esodo previste dalla previste dalla Planimetria di Piano;Planimetria di Piano;

- acquisiscono dai docenti i - acquisiscono dai docenti i moduli di evacuazionemoduli di evacuazione e li consegnano al Capo di Istitutoe li consegnano al Capo di Istituto

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2. Per i 2. Per i DOCENTIDOCENTI::

- - effettuano l’evacuazione della classeeffettuano l’evacuazione della classe, come , come previsto dalla procedura di Emergenzaprevisto dalla procedura di Emergenza

- arrivati all’Area di Raccolta, - arrivati all’Area di Raccolta, acquisiscono la acquisiscono la presenza dei loro studenti e la trascrivono presenza dei loro studenti e la trascrivono nell’apposito modulo (Verbale di Evacuazione);nell’apposito modulo (Verbale di Evacuazione);

- - nel caso qualche persona non risulti presente alla nel caso qualche persona non risulti presente alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al capo di Istituto.le trasmettono al capo di Istituto.

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C) RESPONSABILE DELLA C) RESPONSABILE DELLA CHIAMATA DI SOCCORSOCHIAMATA DI SOCCORSO

ADDETTI ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA -ADDETTI ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA -

INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:- La mansione di Addetto alle comunicazioni potrà La mansione di Addetto alle comunicazioni potrà

essere svolta dal Personale di essere svolta dal Personale di SegreteriaSegreteria o, in o, in mancanza, dal mancanza, dal Collaboratore scolasticoCollaboratore scolastico

- La La presenza degli Addettipresenza degli Addetti alle comunicazioni di alle comunicazioni di emergenza dovrà essere garantita emergenza dovrà essere garantita costantementecostantemente durante l’attività scolasticadurante l’attività scolastica

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ADDETTI ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA -ADDETTI ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA -

AZIONI:AZIONI:

- Su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza Su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza effettuare la chiamata dei soccorsi esternieffettuare la chiamata dei soccorsi esterni utilizzando il telefono più vicinoutilizzando il telefono più vicino

- Effettuare la telefonata fornendo le seguenti Effettuare la telefonata fornendo le seguenti informazioni:informazioni:

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MODALITA’ DELLA CHIAMATA DI SOCCORSOMODALITA’ DELLA CHIAMATA DI SOCCORSOfornire all’interlocutorefornire all’interlocutore::

NOME DELL’ISTITUTONOME DELL’ISTITUTO NOME PROPRIONOME PROPRIO INDIRIZZO DELL’ISTITUTO E N° TELEFONICOINDIRIZZO DELL’ISTITUTO E N° TELEFONICO MOTIVO DELLA RICHIESTAMOTIVO DELLA RICHIESTA LOCALI OGGETTO DELL’EVENTOLOCALI OGGETTO DELL’EVENTO STATO DI AVANZAMENTO DELL’EVENTOSTATO DI AVANZAMENTO DELL’EVENTO INDICAZIONI DEL PERCORSOINDICAZIONI DEL PERCORSO

Fornire ulteriori informazioni su richiesta dell’ente di soccorsoFornire ulteriori informazioni su richiesta dell’ente di soccorso

(dopo aver chiuso la telefonata, attendere per circa 30 secondi (dopo aver chiuso la telefonata, attendere per circa 30 secondi vicino all’apparecchio in quanto l’ente potrebbe accertarsi della vicino all’apparecchio in quanto l’ente potrebbe accertarsi della veridicità della chiamata).veridicità della chiamata).

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CHIAMATA DI SOCCORSO IN CASO DI INFORTUNIO O CHIAMATA DI SOCCORSO IN CASO DI INFORTUNIO O DI MALOREDI MALORE

Pronto qui è la scuola ________________ ubicata in Via _________Pronto qui è la scuola ________________ ubicata in Via _________

E’ richiesto il vostro intervento per un incidente.E’ richiesto il vostro intervento per un incidente.

Il mio nominativo è _________, il nostro numero di telefono è ____Il mio nominativo è _________, il nostro numero di telefono è ____

Si tratta di ____________ (caduta, schiacciamento, intossicazione, Si tratta di ____________ (caduta, schiacciamento, intossicazione, ustione, malore, ecc.), la vittima è _________(rimasta incastrata, ecc.)ustione, malore, ecc.), la vittima è _________(rimasta incastrata, ecc.)

(c’è ancora il rischio per altre persone)(c’è ancora il rischio per altre persone)

La vittima è ______ (svenuta, sanguina abbondantemente, non parla, non La vittima è ______ (svenuta, sanguina abbondantemente, non parla, non respira)respira)

In questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando In questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando (una compressione della ferita, la respirazione bocca a bocca, il (una compressione della ferita, la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco,l’ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.)massaggio cardiaco,l’ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.)

Mandiamo subito una persona che vi aspetti nel punto (sulla strada Mandiamo subito una persona che vi aspetti nel punto (sulla strada davanti al cancello, all’ingresso generale della scuola, sulla via ….davanti al cancello, all’ingresso generale della scuola, sulla via ….

Qui è la Scuola ___________, il nostro numero telefonico è ……Qui è la Scuola ___________, il nostro numero telefonico è ……

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D) RESPONSABILE RESPONSABILE DELL’EVACUAZIONE DELLA DELL’EVACUAZIONE DELLA CLASSECLASSE: : DOCENTEDOCENTE

INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:

- La mansione di - La mansione di RESPONSABILE DI CLASSE viene svolta dal RESPONSABILE DI CLASSE viene svolta dal DOCENTEDOCENTE che nel momento dell’Emergenza ha in carico una che nel momento dell’Emergenza ha in carico una classe.classe.

NOTE NOTE

Nel caso di presenza di Nel caso di presenza di disabili disabili deve intervenire la persona deve intervenire la persona designata per l’assistenza di tali alunni.designata per l’assistenza di tali alunni.

I docenti facenti parte della Squadra di Emergenza verranno I docenti facenti parte della Squadra di Emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle procedure di evacuazione della immediatamente sostituiti nelle procedure di evacuazione della classe.classe.

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RESPONSABILE RESPONSABILE DELL’EVACUAZIONE DELLA CLASSE:DELL’EVACUAZIONE DELLA CLASSE:AZIONIAZIONI

• All’ascolto del segnale di allarmeAll’ascolto del segnale di allarme e/o all’insorgere di e/o all’insorgere di un’EMERGENZA:un’EMERGENZA:

1. mantiene la calma in tutta la classe;1. mantiene la calma in tutta la classe;

2. in base al tipo di emergenza esegue le rispettive norme 2. in base al tipo di emergenza esegue le rispettive norme comportamentali previste.comportamentali previste.

All’ordine di EVACUAZIONE DELL’EDIFICIOAll’ordine di EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO::

1. 1. Verifica l’accessibilità del percorsoVerifica l’accessibilità del percorso da seguire secondo il da seguire secondo il PIANO DI EVACUAZIONE esposto.PIANO DI EVACUAZIONE esposto.

2. Preleva il Registro di classe.2. Preleva il Registro di classe.

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3. Fa Fa uscire gli alunni ordinatamenteuscire gli alunni ordinatamente senza spingersi e senza spingersi e senza correre, preceduti dagli studenti “apri-fila” e senza correre, preceduti dagli studenti “apri-fila” e seguiti da quelli “chiudi-fila”.seguiti da quelli “chiudi-fila”.

4. Accerta che le persone incaricate 4. Accerta che le persone incaricate assistanoassistano eventuali disabili.eventuali disabili.

5. Se il5. Se il percorso percorso non è agibile ne sceglie uno non è agibile ne sceglie uno alternativo.alternativo.

6. In caso non sia possibile evacuare, ritorna in classe 6. In caso non sia possibile evacuare, ritorna in classe e dalla finestra e dalla finestra chiama i soccorsi esterni.chiama i soccorsi esterni.

7. Una volta raggiunto il 7. Una volta raggiunto il Punto di RaccoltaPunto di Raccolta fa l’appellofa l’appello, , compila il modulo di ricognizione e lo consegna al compila il modulo di ricognizione e lo consegna al CoordinatoreCoordinatore dell’Emergenza comunicando dell’Emergenza comunicando eventuali dispersi o feriti.eventuali dispersi o feriti.

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E) ) RESPONSABILE DI PIANORESPONSABILE DI PIANO::PERS. PERS. COLLABORATORE SCOLASTICOCOLLABORATORE SCOLASTICO

• INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:

- La mansione di Responsabile di Piano viene svolta dal - La mansione di Responsabile di Piano viene svolta dal Personale Personale Collaboratore scolasticoCollaboratore scolastico presente in ciascun Piano. presente in ciascun Piano.

- La - La presenza presenza dei Responsabili di Piano dovrà essere garantita dei Responsabili di Piano dovrà essere garantita costantemente costantemente durante l’attività scolastica.durante l’attività scolastica.

All’insorgere di una emergenza:All’insorgere di una emergenza:- Individua la fonte del pericolo, ne valuta l’entità.Individua la fonte del pericolo, ne valuta l’entità.- Avverte immediatamente il Coordinatore dell’EmergenzaAvverte immediatamente il Coordinatore dell’Emergenza e si e si

attiene alle disposizioni impartite.attiene alle disposizioni impartite.

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(continua) RESPONSABILE DI PIANORESPONSABILE DI PIANO::AZIONIAZIONI

1.1. Verifica la Verifica la percorribilitàpercorribilità dei percorsi d’esodo. dei percorsi d’esodo.

2.2. Favorisce il Favorisce il deflusso ordinatodeflusso ordinato dal piano. dal piano.

3.3. VietareVietare l’uso dell’ascensore l’uso dell’ascensore

4.4. ControllaControlla che tutti i locali del piano siano stati che tutti i locali del piano siano stati sfollati (bagni,archivi, ecc.).sfollati (bagni,archivi, ecc.).

Al termine dell’evacuazione si dirige sul Punto di Al termine dell’evacuazione si dirige sul Punto di Raccolta e resta a disposizione del Coordinatore Raccolta e resta a disposizione del Coordinatore dell’Emergenza dell’Emergenza segnalando eventuali persone in segnalando eventuali persone in difficoltà o locali non accessibilidifficoltà o locali non accessibili..

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F) STUDENTI APRI-FILA E CHIUDI-FILASTUDENTI APRI-FILA E CHIUDI-FILA

• INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:

- Gli studenti apri e chiudi fila dovranno essere - Gli studenti apri e chiudi fila dovranno essere individuati in ciascuna classe.individuati in ciascuna classe.

- La - La presenza presenza degli alunni apri e chiudi fila dovrà essere degli alunni apri e chiudi fila dovrà essere garantita garantita costantemente costantemente durante l’attività scolastica.durante l’attività scolastica.

AZIONIAZIONI::

- All’ascolto del segnale d’allarme e comunque su - All’ascolto del segnale d’allarme e comunque su indicazione del docente responsabile di classe:indicazione del docente responsabile di classe:

1. 1. Mantenere la calmaMantenere la calma

2. 2. Seguire le istruzioniSeguire le istruzioni del docente responsabile di del docente responsabile di classe e le procedure stabilite.classe e le procedure stabilite.

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(continua) STUDENTI APRI E CHIUDI FILASTUDENTI APRI E CHIUDI FILA

All’ordine di evacuazione dell’edificio:All’ordine di evacuazione dell’edificio:

1.1. Gli apri-fila incaricati devono Gli apri-fila incaricati devono seguire il docenteseguire il docente responsabile responsabile nella via di fuga stabilita, guidando i compagni al Punto di nella via di fuga stabilita, guidando i compagni al Punto di Raccolta.Raccolta.

2.2. I chiudi-fila hanno il compito di I chiudi-fila hanno il compito di verificareverificare da ultimi la da ultimi la completa assenza di compagni nell’aula evacuatacompleta assenza di compagni nell’aula evacuata e di e di chiudere la porta.chiudere la porta.

3.3. Gli studenti incaricati dovranno Gli studenti incaricati dovranno assistere eventuali disabiliassistere eventuali disabili..

4.4. Una volta raggiunto il Punto di raccolta Una volta raggiunto il Punto di raccolta non disperdersinon disperdersi e e restare in gruppo a disposizione del docente responsabile restare in gruppo a disposizione del docente responsabile della classe in modo da facilitare le operazioni di della classe in modo da facilitare le operazioni di ricognizione.ricognizione.

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G) ADDETTI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEGLI ADDETTI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEGLI IMPIANTIIMPIANTI

INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:

La mansione di “La mansione di “Addetto alla messa in sicurezza degli Addetto alla messa in sicurezza degli impiantiimpianti” potrà essere svolta dal Personale ” potrà essere svolta dal Personale Collaboratore scolastico che ha conoscenza sul Collaboratore scolastico che ha conoscenza sul funzionamento degli impianti.funzionamento degli impianti.

La La presenzapresenza degli Addetti alla messa in sicurezza degli degli Addetti alla messa in sicurezza degli impianti dovrà essere garantita impianti dovrà essere garantita costantemente costantemente durante l’attività scolastica.durante l’attività scolastica.

AZIONI:AZIONI:

Su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza e/o Su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza e/o all’ascolto del segnale d’allarme:all’ascolto del segnale d’allarme:

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(continua) ADDETTI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEGLI ADDETTI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEGLI IMPIANTIIMPIANTI

1. 1. Verificare l’assenzaVerificare l’assenza di persone all’interno dell’ascensore. di persone all’interno dell’ascensore.

2. 2. Disinserire l’impianto elettrico dell’ascensoreDisinserire l’impianto elettrico dell’ascensore intervenendo intervenendo sull’apposito interruttore al piano terra.sull’apposito interruttore al piano terra.

3. 3. Disinserire l’impianto elettricoDisinserire l’impianto elettrico agendo su uno dei agendo su uno dei pulsanti di pulsanti di sganciosgancio o sull’interruttore generale. o sull’interruttore generale.

4. 4. Chiudere l’adduzione combustibileChiudere l’adduzione combustibile (gas, gasolio) agendo sulle (gas, gasolio) agendo sulle valvole di intercettazione.valvole di intercettazione.

Al termine delle azioni di intervento restare a disposizione del Al termine delle azioni di intervento restare a disposizione del Coordinatore dell’Emergenza.Coordinatore dell’Emergenza.

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H) ADDETTI ALL’ACCESSIBILITA’ DEI SOCCORSIADDETTI ALL’ACCESSIBILITA’ DEI SOCCORSI

INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:

- La mansione di Addetto La mansione di Addetto all’accessibilità dei soccorsiall’accessibilità dei soccorsi potrà potrà essere svolta dal Personale essere svolta dal Personale Collaboratore scolasticoCollaboratore scolastico che che normalmente effettua normalmente effettua l’apertura e la chiusura di porte, portoni, l’apertura e la chiusura di porte, portoni, cancelli.cancelli.

- La La presenzapresenza degli Addetti all’accessibilità dei soccorsi dovrà degli Addetti all’accessibilità dei soccorsi dovrà essere garantita essere garantita costantemente costantemente durante l’attività scolastica.durante l’attività scolastica.

AZIONI:AZIONI:

- Su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza e/o all’ascolto del - Su richiesta del Coordinatore dell’Emergenza e/o all’ascolto del segnale d’allarme:segnale d’allarme:

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(continua) ADDETTI ALL’ACCESSIBILITA’ DEI SOCCORSIADDETTI ALL’ACCESSIBILITA’ DEI SOCCORSI

1.1. Prelevare le chiaviPrelevare le chiavi dei locali oggetto dei locali oggetto dell’emergenzadell’emergenza

2.2. Verificare che i Verificare che i cancelli cancelli esterni di accesso siano esterni di accesso siano apertiaperti

3.3. Verificare che le Verificare che le vie di transito internevie di transito interne ed esterne ed esterne all’area scolastica siano all’area scolastica siano libere da mezzi in sostalibere da mezzi in sosta

4.4. Recarsi in strada ed attendere i soccorsiRecarsi in strada ed attendere i soccorsi

5.5. All’arrivo dei soccorritori restare a disposizione All’arrivo dei soccorritori restare a disposizione per eventuale collaborazioneper eventuale collaborazione

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L) SISTEMA COMUNICAZIONE EMERGENZESISTEMA COMUNICAZIONE EMERGENZE

• La comunicazione dell’Emergenza avviene a mezzo di La comunicazione dell’Emergenza avviene a mezzo di allarme sonoroallarme sonoro

1. AVVISI CON 1. AVVISI CON CAMPANELLACAMPANELLA L’attivazione della campanellaL’attivazione della campanella è possibile con il è possibile con il pulsante pulsante

posizionato, di solito, al piano terra dell’edificio scolastico.posizionato, di solito, al piano terra dell’edificio scolastico.Di solito si pratica un suono intermittente: 5 secondi Di solito si pratica un suono intermittente: 5 secondi continuo, interrotto da 2 secondi di pausa, per circa un continuo, interrotto da 2 secondi di pausa, per circa un minuto; in caso di assenza di corrente elettrica utilizzare un minuto; in caso di assenza di corrente elettrica utilizzare un fischietto per ogni piano o le “trombe a stadio”;fischietto per ogni piano o le “trombe a stadio”;

2.2. COMUNICAZIONE A COMUNICAZIONE A MEZZO ALTOPARLANTEMEZZO ALTOPARLANTE E’ E’ obbligatorioobbligatorio diffondere il segnale di allarme con diffondere il segnale di allarme con l’l’altoparlantealtoparlante (via radio interna), negli (via radio interna), negli istituti con oltre 500 istituti con oltre 500 personepersone. E’ riservata al Coordinatore dell’Emergenza che . E’ riservata al Coordinatore dell’Emergenza che valuterà la necessità di fornire chiarimenti e comunicazioni valuterà la necessità di fornire chiarimenti e comunicazioni sullo stato della situazione.sullo stato della situazione.

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M) ENTI ESTERNIENTI ESTERNI DI PRONTO INTERVENTO DI PRONTO INTERVENTO

ENTEENTE TEL.TEL. INDIRIZZOINDIRIZZO REFERENTEREFERENTE

PRONTO SOCCORSOPRONTO SOCCORSO 118118

VIGILI DEL FUOCOVIGILI DEL FUOCO 115115

POLIZIAPOLIZIA 113113

CARABINIERICARABINIERI 112112

PREFETTURAPREFETTURA

Servizi Gas - acquaServizi Gas - acqua

CENTRO ANTIVELENICENTRO ANTIVELENI

PROTEZIONE CIVILE PROTEZIONE CIVILE LOCALELOCALE

PRESIDIO SANITARIO PRESIDIO SANITARIO TERRITORIALETERRITORIALE

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N) AREE DI RACCOLTAAREE DI RACCOLTA

• Il Coordinatore dell’Emergenza è Il Coordinatore dell’Emergenza è autorizzato a decidere autorizzato a decidere l’evacuazione della scuola e ad attivare il segnale d’allarmel’evacuazione della scuola e ad attivare il segnale d’allarme (attivato con campanella, altoparlante)(attivato con campanella, altoparlante)

• Tutto il personale deve raggiungere Tutto il personale deve raggiungere l’Area di raccoltal’Area di raccolta a a ciascuno assegnataciascuno assegnata

• Sono individuate Sono individuate Aree di raccolta all’interno e all’esterno Aree di raccolta all’interno e all’esterno dell’edificiodell’edificio- Le Aree di raccolta - Le Aree di raccolta interneinterne sono individuate in zone adatte ad sono individuate in zone adatte ad accogliere le classi nel caso in cui l’emergenza non preveda accogliere le classi nel caso in cui l’emergenza non preveda l’evacuazionel’evacuazione- Le Aree di raccolta - Le Aree di raccolta esterne esterne sono individuate e assegnate alle sono individuate e assegnate alle singole classi, in cortili o zone di pertinenza, in modo da singole classi, in cortili o zone di pertinenza, in modo da permettere il coordinamento delle operazioni di evacuazione e permettere il coordinamento delle operazioni di evacuazione e il il controllo dell’effettiva presenza di tutticontrollo dell’effettiva presenza di tutti..

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(continua) N) AREE DI RACCOLTAAREE DI RACCOLTA

• Le Aree di raccolta devono far capo a Le Aree di raccolta devono far capo a ““luoghi sicuriluoghi sicuri” ” individuati tenendo conto delle diverse ipotesi di rischio.individuati tenendo conto delle diverse ipotesi di rischio.

• LUOGO SICUROLUOGO SICURO: Spazio scoperto ovvero : Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da altri compartimento antincendio separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto avente compartimenti mediante spazio scoperto avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di personepredeterminato numero di persone (luogo sicuro statico) (luogo sicuro statico) ovvero a ovvero a consentirne il movimento.consentirne il movimento.

• Ad esempio: Giardini protetti, cortili non chiusi, piazze Ad esempio: Giardini protetti, cortili non chiusi, piazze chiuse al traffico chiuse al traffico

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O)) NORME DI COMPORTAMENTO NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL IN BASE AL TIPO DI TIPO DI EMERGENZA E MANSIONEEMERGENZA E MANSIONE

• NORME PER L’EVACUAZIONENORME PER L’EVACUAZIONE::

1.1. Interrompere tutte le attivitàInterrompere tutte le attività2.2. Lasciare gli oggetti personali dove si trovanoLasciare gli oggetti personali dove si trovano3.3. Mantenere la calma, non spingersi, non correre, Mantenere la calma, non spingersi, non correre,

non urlarenon urlare4.4. Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro agli Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro agli

Apri-FilaApri-Fila5.5. Procedere in fila per dueProcedere in fila per due6.6. Seguire le vie di fuga indicateSeguire le vie di fuga indicate7.7. Raggiungere l’Area di Raccolta assegnataRaggiungere l’Area di Raccolta assegnata

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IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO, IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO, RICORDARSI:RICORDARSI:

Mantieni la calma:Mantieni la calma: Se l’incendio si è sviluppato in classe Se l’incendio si è sviluppato in classe esci subito esci subito

seguendo le istruzioni del Piano di Evacuazione e seguendo le istruzioni del Piano di Evacuazione e chiudendo bene la porta;chiudendo bene la porta;

Se l’incendio è fuori dalla tua classe ed il fumo rende Se l’incendio è fuori dalla tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale e i corridoi. Chiudi bene la impraticabili le scale e i corridoi. Chiudi bene la porta e porta e cerca di sigillare le fessurecerca di sigillare le fessure con panni con panni possibilmente bagnatipossibilmente bagnati

Apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi Apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorsosoccorso

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Se il Se il fumo fumo non ti fa respirare non ti fa respirare filtra l’aria attraverso un filtra l’aria attraverso un fazzoletto,fazzoletto, meglio se bagnato, mettersi a carponi e meglio se bagnato, mettersi a carponi e muoversi rasoterra (il fumo tende a salire verso muoversi rasoterra (il fumo tende a salire verso l’alto)l’alto)

Non usare l’ascensoreNon usare l’ascensore Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare

tastando il muro con la manotastando il muro con la mano Se si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abitiSe si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abiti Cercare rifugio il più lontano possibile dall’incendio Cercare rifugio il più lontano possibile dall’incendio

e in un locale accessibile ai soccorritori, e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la propria presenzamanifestando la propria presenza..

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NORME PER L’INCENDIONORME PER L’INCENDIO

• ChiunqueChiunque si accorga dell’incendio: si accorga dell’incendio:

- - avverte avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamenteche interviene immediatamente

- - avverte il Coordinatoreavverte il Coordinatore dell’emergenza che si reca dell’emergenza che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di preallarmepreallarme

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Questo consiste in:Questo consiste in:- interrompere immediatamente l’erogazione di gasinterrompere immediatamente l’erogazione di gas

dal contatore esterno;dal contatore esterno;- Se l’incendio è di vaste proporzioni, Se l’incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF avvertire i VVF

(115) e, del caso, il Pronto Soccorso (118);(115) e, del caso, il Pronto Soccorso (118);- Avvertire i responsabili di piano che si tengano Avvertire i responsabili di piano che si tengano

pronti ad organizzarepronti ad organizzare- Dare il segnale di evacuazioneDare il segnale di evacuazione- Coordinare tutte le operazioni attinentiCoordinare tutte le operazioni attinenti

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• Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone il Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone il cessato allarmecessato allarme

Questo consiste in:Questo consiste in:- Dare l’avviso di fine emergenzaDare l’avviso di fine emergenza- Accertarsi che non permangano focolai nascosti o braciAccertarsi che non permangano focolai nascosti o braci- Arieggiare sempre i localiArieggiare sempre i locali prima di renderli agibili per prima di renderli agibili per

verificare: che non vi siano lesioni a strutture portanti, che non verificare: che non vi siano lesioni a strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari). Chiedere eventualmente consulenza ai VVF, macchinari). Chiedere eventualmente consulenza ai VVF, tecnicitecnici

- Avvertire (se necessario) compagnie gas, Enel.Avvertire (se necessario) compagnie gas, Enel.

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NORME PER L’EMERGENZA SISMICANORME PER L’EMERGENZA SISMICA

• Il Il Coordinatore dell’EmergenzaCoordinatore dell’Emergenza in relazione alla in relazione alla dimensione del terremoto dimensione del terremoto devedeve::

- - valutare la necessità dell’evacuazione immediata valutare la necessità dell’evacuazione immediata eded eventualmente dare il segnale di stato di allarme eventualmente dare il segnale di stato di allarme

- - interrompere immediatamente l’erogazione del gas interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell’energia elettricae dell’energia elettrica

- avvertire i responsabili di piano che si tengano - avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazionepronti ad organizzare l’evacuazione

- coordinare tutte le operazioni attinenti- coordinare tutte le operazioni attinenti

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(continua) NORME PER L’EMERGENZA SISMICANORME PER L’EMERGENZA SISMICA

• I docenti devonoI docenti devono::- - mantenersi in continuo contatto con il Coordinatoremantenersi in continuo contatto con il Coordinatore attendendo attendendo disposizioni sull’eventuale evacuazione (nel frattempo si disposizioni sull’eventuale evacuazione (nel frattempo si proteggono sotto la cattedra, dopo aver ordinato agli alunni di proteggono sotto la cattedra, dopo aver ordinato agli alunni di ripararsi sotto i banchi)ripararsi sotto i banchi)

Gli studenti devonoGli studenti devono::- Posizionarsi ordinatamente nelle - Posizionarsi ordinatamente nelle zone sicurezone sicure individuate dal individuate dal Piano di EmergenzaPiano di Emergenza- Proteggersi, durante il sisma, dalla caduta di oggetti - Proteggersi, durante il sisma, dalla caduta di oggetti riparandosi riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza di architravi individuatesotto i banchi o in corrispondenza di architravi individuate- Nel caso si proceda alla evacuazione seguire le norme - Nel caso si proceda alla evacuazione seguire le norme specifiche di evacuazionespecifiche di evacuazione

I docenti di sostegno devono:I docenti di sostegno devono: - - con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili.curare la protezione degli alunni disabili.

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ESERCITAZIONI - PROVE DI EVACUAZIONEESERCITAZIONI - PROVE DI EVACUAZIONE

Le Le esercitazioni periodicheesercitazioni periodiche devono essere effettuate devono essere effettuate ALMENO ALMENO DUE VOLTE ALL’ANNO.DUE VOLTE ALL’ANNO.

E’ fondamentale che prima di ogni esercitazione vengano E’ fondamentale che prima di ogni esercitazione vengano effettuate le effettuate le iniziative di iniziative di INFORMAZIONEINFORMAZIONE come da come da programmazione.programmazione.

BUONE PRATICHEBUONE PRATICHE per l’esecuzione delle prove: per l’esecuzione delle prove: effettuarle all’inizio e a metà dell’anno scolasticoeffettuarle all’inizio e a metà dell’anno scolastico una una programmata e l’alta a sorpresaprogrammata e l’alta a sorpresa con la presenza e la collaborazione della Protezione Civile o con la presenza e la collaborazione della Protezione Civile o

enti di soccorso locali (ciò consente a tali enti di conoscere la enti di soccorso locali (ciò consente a tali enti di conoscere la realtà scolastica)realtà scolastica)

periodicamente, durante le esercitazioni, dovrà essere periodicamente, durante le esercitazioni, dovrà essere utilizzato l’impianto elettrico di emergenza per verificarne la utilizzato l’impianto elettrico di emergenza per verificarne la funzionalitàfunzionalità..

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• Dalle Dalle Prove di EvacuazioneProve di Evacuazione si dovrebbero valutare e si dovrebbero valutare e verificare:verificare:

• un un sensibile miglioramento del tempo realizzatosensibile miglioramento del tempo realizzato per per evacuare l’intero edificioevacuare l’intero edificio, rispetto alla prova , rispetto alla prova precedente (per mettersi in condizioni di sicurezza è precedente (per mettersi in condizioni di sicurezza è indispensabile evacuare indispensabile evacuare entro 180 secondi, dal entro 180 secondi, dal segnale d’allarmesegnale d’allarme););

• Il Il funzionamento dell’intera organizzazionefunzionamento dell’intera organizzazione sia in sia in termini di termini di compiti e mansioni che di reazioni compiti e mansioni che di reazioni “umane”.“umane”.

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P) LA SEGNALETICA DI SICUREZZALA SEGNALETICA DI SICUREZZA

• Nell’edificio scolastico deve essere esposta, e deve essere Nell’edificio scolastico deve essere esposta, e deve essere mantenuta controllata, la segnaletica destinata a trasmettere mantenuta controllata, la segnaletica destinata a trasmettere MESSAGGI DI SICUREZZA MESSAGGI DI SICUREZZA ..

• a) a) Per segnaletica di sicurezza e di salute, di seguito indicata Per segnaletica di sicurezza e di salute, di seguito indicata <<<<segnaletica di sicurezzasegnaletica di sicurezza>> si intende:>> si intende:

- - una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavorolavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, , e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale.un segnale gestuale.

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(continua) LA SEGNALETICA DI SICUREZZALA SEGNALETICA DI SICUREZZA

• b) b) Segnale di Segnale di divietodivieto: un segnale che vieta un comportamento : un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo.che potrebbe far correre o causare un pericolo.

• I CARTELLI DI I CARTELLI DI DIVIETODIVIETO SONO DI FORMA CIRCOLARE CON SONO DI FORMA CIRCOLARE CON PITTOGRAMMI NERI SU FONDO BIANCO E BORDO ROSSO CON PITTOGRAMMI NERI SU FONDO BIANCO E BORDO ROSSO CON STRISCIA TRASVERSALE ROSSASTRISCIA TRASVERSALE ROSSA

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(continua) LA SEGNALETICA DI SICUREZZALA SEGNALETICA DI SICUREZZA

b) ) Segnale di Segnale di Avvertimento:Avvertimento: un segnale che avverte di un un segnale che avverte di un rischio o pericolo.rischio o pericolo.I CARTELLI DI I CARTELLI DI AVVERTIMENTO AVVERTIMENTO SONO DI FORMA TRIANGOLARE CON SONO DI FORMA TRIANGOLARE CON PITTOGRAMMI NERI SU FONDO GIALLO E BORDO NEROPITTOGRAMMI NERI SU FONDO GIALLO E BORDO NERO

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(continua) LA SEGNALETICA DI SICUREZZALA SEGNALETICA DI SICUREZZA

c) Segnale di Segnale di PrescrizionePrescrizione: segnale che prescrive un determinato : segnale che prescrive un determinato comportamento.comportamento.

    I CARTELLI DI I CARTELLI DI PRESCRIZIONE PRESCRIZIONE SONO DI FORMA CIRCOLARE SONO DI FORMA CIRCOLARE CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO AZZURROFONDO AZZURRO

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(continua) LA SEGNALETICA DI SICUREZZALA SEGNALETICA DI SICUREZZA

d) Segnale di Segnale di Salvataggio o di SoccorsoSalvataggio o di Soccorso: un segnale che : un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggiodi soccorso o di salvataggio

• I CARTELLI DI I CARTELLI DI SALVATAGGIOSALVATAGGIO SONO DI FORMA RETTANGOLARE- SONO DI FORMA RETTANGOLARE-QUADRATA CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO VERDEQUADRATA CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO VERDE

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(continua) LA SEGNALETICA DI SICUREZZALA SEGNALETICA DI SICUREZZA

e) Segnale per le Segnale per le Attrezzature AntincendioAttrezzature AntincendioI CARTELLI PER LE I CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIOATTREZZATURE ANTINCENDIO SONO DI FORMA SONO DI FORMA RETTANGOLARE-QUADRATA CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU RETTANGOLARE-QUADRATA CON PITTOGRAMMI BIANCHI SU FONDO ROSSOFONDO ROSSO

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3. SQUADRA DI PRIMO SOCCORSOSQUADRA DI PRIMO SOCCORSOComposizione – Requisiti - CompitiComposizione – Requisiti - Compiti

• ComposizioneComposizione::Due Due Collaboratori scolasticiCollaboratori scolastici per Piano ( per Piano (se sussiste la possibilitàse sussiste la possibilità););

• Requisiti:Requisiti: AbilitatiAbilitati, dopo la frequenza ad apposito , dopo la frequenza ad apposito Corso di Formazione di Corso di Formazione di

12 ore, come previsto dal D.M. 15 Luglio 2003, n. 38812 ore, come previsto dal D.M. 15 Luglio 2003, n. 388 (essere, (essere, quindi, formati nell’attuazione delle misure di Primo Soccorso;quindi, formati nell’attuazione delle misure di Primo Soccorso;

• Compiti:Compiti:Una volta effettuataUna volta effettuata una prima valutazione della situazione una prima valutazione della situazione sanitaria devono sanitaria devono prestare i primi soccorsiprestare i primi soccorsi e, se del caso, e, se del caso, attivare i soccorsi esterniattivare i soccorsi esterni..Uso delle attrezzature minime per gli interventi di Primo Uso delle attrezzature minime per gli interventi di Primo Soccorso.Soccorso.

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PIANO DI PRIMO SOCCORSOPIANO DI PRIMO SOCCORSO

Al fine di consentire alle Al fine di consentire alle SQUADRE DI PRIMO SQUADRE DI PRIMO SOCCORSOSOCCORSO di agire in maniera efficace ed di agire in maniera efficace ed efficiente è necessario aver redatto efficiente è necessario aver redatto preventivamente un idoneo preventivamente un idoneo PIANO DI PRIMO PIANO DI PRIMO SOCCORSOSOCCORSO (D.M. n. 388/2003) che risponda alle (D.M. n. 388/2003) che risponda alle seguenti domande:seguenti domande:

• Che Che cosa bisogna FAREcosa bisogna FARE??• Che Che cosa bisogna AVEREcosa bisogna AVERE??• Si ricorda che il Piano di Primo Soccorso Si ricorda che il Piano di Primo Soccorso

dovrà essere, in ogni caso, dovrà essere, in ogni caso, realistico, realistico, flessibile, semplice e chiaro.flessibile, semplice e chiaro.

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(continua) PIANO DI PRIMO SOCCORSOPIANO DI PRIMO SOCCORSO

• Per quanto concerne la prima domanda:Per quanto concerne la prima domanda:

• 1. 1. Che cosa bisogna FARE?Che cosa bisogna FARE?

• In caso Emergenza Sanitaria (per es. in caso di In caso Emergenza Sanitaria (per es. in caso di infortunio, malore, ecc.) sarà necessario avere infortunio, malore, ecc.) sarà necessario avere preventivamente determinato:preventivamente determinato:

• CHI CHI coordina gli interventi;coordina gli interventi;• CHICHI telefona ai Soccorsi Esterni (“118”); telefona ai Soccorsi Esterni (“118”);• CHICHI mantiene sgombri i passaggi ai Soccorsi; mantiene sgombri i passaggi ai Soccorsi;• CHI CHI accompagna l’infortunato al Pronto Soccorso;accompagna l’infortunato al Pronto Soccorso;

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(continua) PIANO DI PRIMO SOCCORSOPIANO DI PRIMO SOCCORSO

• mentre per la seconda domanda:mentre per la seconda domanda:

• Che cosa bisogna AVERE?Che cosa bisogna AVERE?

• Nella redazione del Piano di Primo Soccorso dovrà Nella redazione del Piano di Primo Soccorso dovrà essere organizzato e determinato:essere organizzato e determinato:– il il contenuto della Cassetta di Pronto Soccorsocontenuto della Cassetta di Pronto Soccorso, come , come

disposto dal D.M. n. 388 del 15 Luglio 2003;disposto dal D.M. n. 388 del 15 Luglio 2003;– gli gli arredi essenzialiarredi essenziali da inserire nell’eventuale ambiente da inserire nell’eventuale ambiente

adibito ad ambulatorio;adibito ad ambulatorio;– un un apparecchio telefonicoapparecchio telefonico sempre disponibile per le sempre disponibile per le

chiamate di emergenza;chiamate di emergenza;– un’automobile in caso di emergenza.un’automobile in caso di emergenza.

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(continua) PIANO DI PRIMO SOCCORSOPIANO DI PRIMO SOCCORSO

• Al fine di realizzare quanto previsto dal Piano di Primo Al fine di realizzare quanto previsto dal Piano di Primo Soccorso, con la massima efficacia e tempestività, Soccorso, con la massima efficacia e tempestività, sarà sarà necessario definire “a monte” alcune procedure e determinati necessario definire “a monte” alcune procedure e determinati comportamenti dei vari soggetti coinvolti nelle emergenza comportamenti dei vari soggetti coinvolti nelle emergenza sanitaria:sanitaria:

• CHI CHI si accorge del soggetto si accorge del soggetto infortunato,infortunato, o o colto da malorecolto da malore: : dovrà allertare le Squadre degli “dovrà allertare le Squadre degli “Addetti al Pronto SoccorsoAddetti al Pronto Soccorso” e ” e il Dirigente scolastico e/o il Direttore S.G.A., spiegando con il Dirigente scolastico e/o il Direttore S.G.A., spiegando con chiarezza la natura, la gravità, il luogo, se sono coinvolte altre chiarezza la natura, la gravità, il luogo, se sono coinvolte altre persone e/o cose, ecc.;persone e/o cose, ecc.;

• l’ADDETTO AL PRIMO SOCCORSOl’ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO: deve : deve valutare la necessità valutare la necessità o meno di far intervenire soccorsi esternio meno di far intervenire soccorsi esterni ed iniziare a praticare ed iniziare a praticare gli interventi di primo soccorso;gli interventi di primo soccorso;

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(continua) PIANO DI PRIMO SOCCORSOPIANO DI PRIMO SOCCORSO

• TUTTI TUTTI i presenti i presenti, in caso di emergenza generale, , in caso di emergenza generale, dovranno mettersi in sicurezza ed attendere istruzioni;dovranno mettersi in sicurezza ed attendere istruzioni;

• il il CENTRALINISTACENTRALINISTA : se ha avuto l’ordine di chiamare i : se ha avuto l’ordine di chiamare i soccorsi esterni (“118”), dovrà attivarsi tempestivamente soccorsi esterni (“118”), dovrà attivarsi tempestivamente fornendo con chiarezza l’ubicazione della scuolafornendo con chiarezza l’ubicazione della scuola;;

• un un COLLABORATORE scolasticoCOLLABORATORE scolastico dovrà aprire il dovrà aprire il cancello e rimanere sulla strada ad attendere l’arrivo cancello e rimanere sulla strada ad attendere l’arrivo dell’ambulanza, per fornire le prime indicazioni sul luogo dell’ambulanza, per fornire le prime indicazioni sul luogo in cui si trova l’infortunato o la persona colta da malore.in cui si trova l’infortunato o la persona colta da malore.

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(continua) SQUADRA DI PRIMO SOCCORSOSQUADRA DI PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

ADDETTI AL PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSO INDIVIDUAZIONE:INDIVIDUAZIONE:

La mansione di Addetto al Primo Soccorso La mansione di Addetto al Primo Soccorso normalmente viene svolta dal personale normalmente viene svolta dal personale Collaboratore scolasticoCollaboratore scolastico o dai Docenti, che devono o dai Docenti, che devono aver frequentato apposito Corso di Formazione di 12 aver frequentato apposito Corso di Formazione di 12 ore, come previsto dal D.M. n. 388 del 15 Luglio 2003ore, come previsto dal D.M. n. 388 del 15 Luglio 2003

La presenza degli Addetti al Primo Soccorso dovrà La presenza degli Addetti al Primo Soccorso dovrà essere garantita essere garantita costantemente costantemente durantedurante l’attività l’attività scolasticascolastica

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(continua) SQUADRA DI PRIMO SOCCORSOSQUADRA DI PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

ADDETTI AL PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSO AZIONE:AZIONE:1.1. Su richiesta del Coordinatore Su richiesta del Coordinatore

dell’Emergenza, e comunque in caso di dell’Emergenza, e comunque in caso di necessità, necessità, recarsi presso l’INFORTUNATOrecarsi presso l’INFORTUNATO

2.2. Effettuare gli Effettuare gli INTERVENTI DI PRIMO INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO SOCCORSO secondo la formazione secondo la formazione ricevutaricevuta

3.3. All’occorrenza chiedere i presidi sanitari All’occorrenza chiedere i presidi sanitari della della Cassetta di Pronto SoccorsoCassetta di Pronto Soccorso

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(continua) SQUADRA DI PRIMO SOCCORSOSQUADRA DI PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSOADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

4. Se l’azione di primo soccorso risulta Se l’azione di primo soccorso risulta inefficace inefficace richiedere i SOCCORSI ESTERNIrichiedere i SOCCORSI ESTERNI

5.5. Assistere l’infortunato fino all’arrivo dei Assistere l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esternisoccorsi esterni e comunque attenersi alle e comunque attenersi alle indicazioni del Coordinatoreindicazioni del Coordinatore

6. Se necessario 6. Se necessario chiedere la collaborazione dei chiedere la collaborazione dei colleghi presenticolleghi presenti

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(continua) SQUADRA DI PRIMO SOCCORSOSQUADRA DI PRIMO SOCCORSOALTRI COMPITIALTRI COMPITI

• Gli Addetti al Primo Soccorso devono, inoltre:Gli Addetti al Primo Soccorso devono, inoltre:

- - mantenere in efficienza i presidi sanitari internimantenere in efficienza i presidi sanitari interni (cassetta di Pronto Soccorso)(cassetta di Pronto Soccorso)

- aggiornare i numeri telefonici dei presidi sanitari - aggiornare i numeri telefonici dei presidi sanitari esterniesterni

- intervenire in caso di infortunio anche allo scopo di - intervenire in caso di infortunio anche allo scopo di evitare che all’infortunato vengano prestate azioni di evitare che all’infortunato vengano prestate azioni di soccorso non idonee.soccorso non idonee.

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COMPORTAMENTI DA SEGUIRE IN CASO DI COMPORTAMENTI DA SEGUIRE IN CASO DI

INCIDENTE SUL LAVOROINCIDENTE SUL LAVORO

• I lavoratori che I lavoratori che subiscano un infortuniosubiscano un infortunio sul lavoro sul lavoro devono:devono:

• medicarsimedicarsi servendosi dei prodotti contenuti nella servendosi dei prodotti contenuti nella cassetta di pronto soccorso o nei pacchetti di cassetta di pronto soccorso o nei pacchetti di medicazione in dotazione, medicazione in dotazione, o ricorrere al pronto o ricorrere al pronto soccorso per le cure del caso;soccorso per le cure del caso;

• comunicare subito l’incidente al proprio superiorecomunicare subito l’incidente al proprio superiore diretto o al responsabile della sicurezza.diretto o al responsabile della sicurezza.

• Quando l’infortunato Quando l’infortunato è graveè grave l’addetto al primo l’addetto al primo soccorso deve:soccorso deve:

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(continua) COMPORTAMENTI DA SEGUIRE IN CASO DI COMPORTAMENTI DA SEGUIRE IN CASO DI INCIDENTE SUL LAVOROINCIDENTE SUL LAVORO

• prestare la prima assistenzaprestare la prima assistenza e e richiedere l’intervento dell’richiedere l’intervento dell’ambulanzaambulanza oppure formare il numero del pronto oppure formare il numero del pronto intervento cittadino;intervento cittadino;

• non spostare, non muovere o sollevare non spostare, non muovere o sollevare l’infortunato al fine di evitare un l’infortunato al fine di evitare un aggravamento delle sue condizioni;aggravamento delle sue condizioni;

• evitare assembramentievitare assembramenti sul luogo sul luogo dell’incidente al fine di facilitare l’opera di dell’incidente al fine di facilitare l’opera di soccorso.soccorso.

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NORME PERNORME PER IL IL PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO AGLI AGLI INFORTUNATIINFORTUNATI

• Sistemare l’infortunato nelle migliori condizioni Sistemare l’infortunato nelle migliori condizioni possibilipossibili, in modo che possa , in modo che possa riposare tranquilloriposare tranquillo; ; allentargli i vestiti, aprirgli il colletto, scioglierli la allentargli i vestiti, aprirgli il colletto, scioglierli la cintura, e occorrendo, coprirlo con una coperta.cintura, e occorrendo, coprirlo con una coperta.

• Inviare, occorrendo, dopo il primo soccorso, il Inviare, occorrendo, dopo il primo soccorso, il paziente dal medico.paziente dal medico.

• Nel caso di intossicazione per inalazione occorre Nel caso di intossicazione per inalazione occorre indossare mezzi protettivi adeguati per allontanare il indossare mezzi protettivi adeguati per allontanare il colpito dall’ambiente nocivo.colpito dall’ambiente nocivo.

• Non dare mai bevande alle persone prive di sensiNon dare mai bevande alle persone prive di sensi..• Praticare immediatamente ai soggetti a rischio di Praticare immediatamente ai soggetti a rischio di

soffocamento e ai colpiti da corrente elettrica la soffocamento e ai colpiti da corrente elettrica la respirazione artificiale.respirazione artificiale.

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(continua) NORME PERNORME PER ILPRIMO SOCCORSO ILPRIMO SOCCORSO AGLI INFORTUNATIAGLI INFORTUNATI

• Ricordare che debbono essere usate Ricordare che debbono essere usate misure misure idonee per prevenire il contatto della cute o idonee per prevenire il contatto della cute o delle mucose con il sangue o altri liquidi delle mucose con il sangue o altri liquidi biologici degli infortunatibiologici degli infortunati. .

• Indossare appropriati guantiIndossare appropriati guanti. Le mani . Le mani devono essere lavate subito dopo la devono essere lavate subito dopo la rimozione dei guanti.rimozione dei guanti.

• In caso di In caso di ferite, provvedere alla loro ferite, provvedere alla loro disinfezione, coprire con garza sterile e disinfezione, coprire con garza sterile e quindi fasciarle.quindi fasciarle.

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(continua) NORME PERNORME PER ILPRIMO SOCCORSO ILPRIMO SOCCORSO AGLI INFORTUNATIAGLI INFORTUNATI

• In caso di In caso di emorragieemorragie, coprire la ferita con garza , coprire la ferita con garza sterile e comprimerla quindi con una garza sterile e comprimerla quindi con una garza impregnata di impregnata di disinfettante o con un bendaggio ben disinfettante o con un bendaggio ben stretto.stretto.

• In caso di In caso di forte emorragia degli artiforte emorragia degli arti, applicare un , applicare un laccio emostatico al braccio o alla gamba, sopra laccio emostatico al braccio o alla gamba, sopra l’emorragia, l’emorragia, e provvedere al trasporto immediato del e provvedere al trasporto immediato del colpito al pronto soccorso più vicino.colpito al pronto soccorso più vicino.

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CONTENUTO DELLA CONTENUTO DELLA CASSETTA DI PRIMO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO SOCCORSO

(D.M. 15 Luglio 2003)(D.M. 15 Luglio 2003)

• n° 05 paia guanti sterili monouson° 05 paia guanti sterili monouso• visiera paraschizzivisiera paraschizzi• n° 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al n° 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al

10% di iodio da 1 litro10% di iodio da 1 litro• n° 03 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro – n° 03 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro –

0,9%) da 500 ml0,9%) da 500 ml• n° 10 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste n° 10 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste

singolesingole• n° 02 compresse di garza sterile 18 x 40 in buste n° 02 compresse di garza sterile 18 x 40 in buste

singolesingole• n° 02 teli sterili monouson° 02 teli sterili monouso• n° 01 confezione di rete elastica di misura median° 01 confezione di rete elastica di misura media• n° 01 confezione di cotone idrofilon° 01 confezione di cotone idrofilo

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(continua) CONTENUTO DELLA CONTENUTO DELLA CASSETTA DI PRIMO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSOSOCCORSO

• n° 02 confezione di cerotti di varie misure n° 02 confezione di cerotti di varie misure pronti all’usopronti all’uso

• n° 02 rotoli di cerotto alto cm 2,5n° 02 rotoli di cerotto alto cm 2,5• un paio di forbiciun paio di forbici• n° 3 lacci emostaticin° 3 lacci emostatici• n. 02 confezioni di ghiaccio pronto all’uson. 02 confezioni di ghiaccio pronto all’uso• n. 02 sacchetti monouso per la raccolta di n. 02 sacchetti monouso per la raccolta di

rifiuti sanitaririfiuti sanitari• un termometroun termometro• apparecchio per la misurazione della apparecchio per la misurazione della

pressione arteriosa.pressione arteriosa.

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ISTRUZIONI ISTRUZIONI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI NELLANELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO

1. Lavarsi bene le maniLavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione; in caso di mancanza di acqua, pulirsi medicazione; in caso di mancanza di acqua, pulirsi le mani con una garza imbevuta di disinfettante.le mani con una garza imbevuta di disinfettante.

2.2. Lavare la ferita Lavare la ferita con acqua pura e sapone, con acqua pura e sapone, servendosi della garza per allontanare il terriccio, servendosi della garza per allontanare il terriccio, la polvere, le schegge, ecc.; in mancanza di acqua, la polvere, le schegge, ecc.; in mancanza di acqua, lavare la pelle intorno alla ferita con una lavare la pelle intorno alla ferita con una garza garza imbevuta di disinfettante.imbevuta di disinfettante.

3.3. Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue ed asciugare con la garza.ed asciugare con la garza.

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ISTRUZIONI ISTRUZIONI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI NELLANELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO

4. Applicare sulla ferita un poco di disinfettanteApplicare sulla ferita un poco di disinfettante; coprire con ; coprire con garza; appoggiare sopra la garza uno strato di cotone garza; appoggiare sopra la garza uno strato di cotone idrofilo; fasciare con una benda di garza, da fissare alla fine idrofilo; fasciare con una benda di garza, da fissare alla fine con un pezzetto di cerotto. Se si tratta di piccola ferita, in con un pezzetto di cerotto. Se si tratta di piccola ferita, in luogo della fasciatura, fissare la medicazione mediante luogo della fasciatura, fissare la medicazione mediante striscioline di cerotto.striscioline di cerotto.

5. 5. Se dalla ferita esce molto sangueSe dalla ferita esce molto sangue, comprimerla con garza e , comprimerla con garza e cotone idrofilo, in attesa che l’infortunato riceva le cure del cotone idrofilo, in attesa che l’infortunato riceva le cure del medico. Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si medico. Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa del medico, trova in un arto, in attesa del medico, legare l’arto, secondo i legare l’arto, secondo i casi, a monte o a valle della ferita o in ambedue le sedi, casi, a monte o a valle della ferita o in ambedue le sedi, mediante lacci emostatici o una fascia di garza, una cinghia, mediante lacci emostatici o una fascia di garza, una cinghia, una striscia di tela, ecc. sino a conseguire l’arresto una striscia di tela, ecc. sino a conseguire l’arresto dell’emorragia.dell’emorragia.

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ISTRUZIONI ISTRUZIONI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI PER L’USO DEI MATERIALI CONTENUTI NELLANELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO

6. Nel caso di Nel caso di ferita agli occhiferita agli occhi, lavare la lesione , lavare la lesione soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo e fissare la medicazione con una cotone idrofilo e fissare la medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto.benda ovvero con striscioline di cerotto.

7. In caso di 7. In caso di punture di insetti o morsi di animali punture di insetti o morsi di animali ritenuti velenosi, spremere la feritaritenuti velenosi, spremere la ferita. Se la persona . Se la persona è stata morsa da un rettile, o se versa in stato di è stata morsa da un rettile, o se versa in stato di malessere, richiedere subito l’intervento del malessere, richiedere subito l’intervento del medico.medico.

8. In caso di 8. In caso di scottature, raffreddare immediatamente scottature, raffreddare immediatamente l’ustione con acqua fredda o ghiaccio; non l’ustione con acqua fredda o ghiaccio; non rompere le eventuali bolle (flittenerompere le eventuali bolle (flittene); avvolgere la ); avvolgere la regione ustionata con una garza sterile umida.regione ustionata con una garza sterile umida.

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GESTIONEGESTIONE DELLA DELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSOCASSETTA DI PRIMO SOCCORSO

• La Cassetta di Pronto Soccorso può essere La Cassetta di Pronto Soccorso può essere utilizzata, oltre che dagli Addetti specificatamente utilizzata, oltre che dagli Addetti specificatamente incaricati del Pronto Soccorso, da qualsiasi altro incaricati del Pronto Soccorso, da qualsiasi altro lavoratore che lavoratore che ritiene di intervenire per curare ritiene di intervenire per curare piccole feritepiccole ferite. .

• In tale evenienza è indispensabile che lo stesso In tale evenienza è indispensabile che lo stesso lavoratore porti a conoscenza dell’Addetto al Pronto lavoratore porti a conoscenza dell’Addetto al Pronto Soccorso che è intervenuto significativamente o Soccorso che è intervenuto significativamente o meno sui prodotti della Cassetta, precisando meno sui prodotti della Cassetta, precisando se è il se è il caso di intervenire con il reintegro del contenuto caso di intervenire con il reintegro del contenuto della stessa Cassettadella stessa Cassetta..

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VERIFICA PERIODICAVERIFICA PERIODICA DELLE CONDIZIONI DI DELLE CONDIZIONI DI EFFICIENZA DEL CONTENUTO DELLAEFFICIENZA DEL CONTENUTO DELLA CASSETTA DI CASSETTA DI

PRONTO SOCCORSOPRONTO SOCCORSO

• Per Per curare la tenuta dei presidi sanitaricurare la tenuta dei presidi sanitari si rende si rende necessario che gli Addetti al Pronto Soccorso, e tra necessario che gli Addetti al Pronto Soccorso, e tra questi i Collaboratori scolastici dei Servizi, questi i Collaboratori scolastici dei Servizi, effettuino,effettuino, ciascuno nel proprio reparto assegnato, ciascuno nel proprio reparto assegnato, un autocontrollo della Cassetta di Pronto Soccorso un autocontrollo della Cassetta di Pronto Soccorso secondo le seguenti modalitàsecondo le seguenti modalità::

• una volta al mese; una volta al mese; • quando, in seguito ad intervento per un infortunio, quando, in seguito ad intervento per un infortunio,

sia stato significativamente alterato il contenuto sia stato significativamente alterato il contenuto della Cassettadella Cassetta

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(continua) VERIFICA PERIODICAVERIFICA PERIODICA DELLE CONDIZIONI DI DELLE CONDIZIONI DI EFFICIENZA DEL CONTENUTO DELLAEFFICIENZA DEL CONTENUTO DELLA CASSETTA DI CASSETTA DI

PRONTO SOCCORSOPRONTO SOCCORSO

• Durante le operazioni di autocontrollo è Durante le operazioni di autocontrollo è opportuno avvalersi di un opportuno avvalersi di un apposito apposito Modulo Modulo per verificare:per verificare:

• la la presenza dei prodotti per tipologia e presenza dei prodotti per tipologia e quantitativoquantitativo;;

• la loro la loro integritàintegrità;;• le le date di scadenzadate di scadenza dei prodotti integri; dei prodotti integri;• le le istruzioni per la conservazioneistruzioni per la conservazione e e

l’indicazione della scadenza dei prodotti l’indicazione della scadenza dei prodotti aperti.aperti.

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• In sintesi, cosa deve In sintesi, cosa deve assicurareassicurare un efficace un efficace

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONEDI GESTIONE

DELLA SICUREZZA?DELLA SICUREZZA?

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MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONEMODELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONEDELLA SICUREZZADELLA SICUREZZA

• Il Il modello di organizzazione e di gestione della modello di organizzazione e di gestione della SicurezzaSicurezza, interno all’istituzione scolastica, , interno all’istituzione scolastica, deve deve assicurareassicurare l’adempimento di tutti gli l’adempimento di tutti gli obblighi obblighi giuridici relativigiuridici relativi::

a) a) al al rispetto degli standard tecnico-strutturali di rispetto degli standard tecnico-strutturali di leggelegge relativi a relativi a attrezzature, impianti, luoghi di attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici;lavoro, agenti chimici, fisici e biologici;

b) b) alle alle attività di valutazione dei rischi e di attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e predisposizione delle misure di prevenzione e protezioneprotezione;;

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c) c) alle alle attività di natura organizzativaattività di natura organizzativa, quali , quali Emergenza ( Incendio, Terremoto, ecc), Emergenza ( Incendio, Terremoto, ecc), Primo Soccorso, Riunioni periodiche di Primo Soccorso, Riunioni periodiche di sicurezza, consultazione del Rappresentante sicurezza, consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS);dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS);

d) ad) alle attività di lle attività di Sorveglianza SanitariaSorveglianza Sanitaria (se (se prevista nel D.V.R.)prevista nel D.V.R.)

e) e) alle attività di alle attività di Informazione e FormazioneInformazione e Formazione dei dei lavoratori;lavoratori;

f) f) alle alle attività di vigilanzaattività di vigilanza con riferimento al con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;

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g)g) alla acquisizione di documentazioni e alla acquisizione di documentazioni e certificazioni certificazioni obbligatorie di legge;obbligatorie di legge;

h)h) alle alle periodiche verifiche dell’applicazione e periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.dell’efficacia delle procedure adottate.

Il predetto Il predetto modello organizzativo e gestionalemodello organizzativo e gestionale DEVE DEVE prevedere idonei sistemi di prevedere idonei sistemi di registrazione registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attivitàdell’avvenuta effettuazione delle attività (occorrerà (occorrerà pertanto attivare un apposito pertanto attivare un apposito REGISTROREGISTRO su cui su cui annotare tutte le azioni poste in essere).annotare tutte le azioni poste in essere).

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• Lo stesso Lo stesso modello organizzativo e gestionalemodello organizzativo e gestionale deve in deve in ogni caso prevedere ogni caso prevedere un’articolazioneun’articolazione di funzioni di funzioni che che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la per la verifica, valutazione, gestione e controllo del verifica, valutazione, gestione e controllo del Rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a Rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.nel modello.

• Il Il modello organizzativomodello organizzativo deve altresì prevedere un deve altresì prevedere un idoneo idoneo sistema di controllosistema di controllo sull’attuazione del sull’attuazione del medesimo modello e medesimo modello e sul mantenimento nel tempo sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate.delle condizioni di idoneità delle misure adottate.

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IN DEFINITIVA, IN DEFINITIVA, CHE COSA CHE COSA DEVE PRESIDIAREDEVE PRESIDIARE IL IL

““SISTEMA GESTIONALE PERMANENTE SISTEMA GESTIONALE PERMANENTE DELLA SICUREZZA?”DELLA SICUREZZA?”

• Il primo obiettivo, in ambito Il primo obiettivo, in ambito ““SicurezzaSicurezza”, come detto in precedenza, ”, come detto in precedenza, è la è la Valutazione dei RischiValutazione dei Rischi. .

• E’ il primo traguardo di un E’ il primo traguardo di un processoprocesso volto a mantenere nel tempo il livello di volto a mantenere nel tempo il livello di sicurezza conseguito e a sicurezza conseguito e a migliorare migliorare continuamente le condizioni che continuamente le condizioni che favoriscono lo stato di salute e favoriscono lo stato di salute e sicurezza dei lavoratorisicurezza dei lavoratori.

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(continua) CHE COSA DEVE PRESIDIARE IL “CHE COSA DEVE PRESIDIARE IL “SISTEMA SISTEMA GESTIONALE PERMANENTE DELLA SICUREZZAGESTIONALE PERMANENTE DELLA SICUREZZA?”

• Il Il Sistema Gestionale Permanente della Sistema Gestionale Permanente della SicurezzaSicurezza deve mirare a deve mirare a presidiare presidiare i sotto i sotto riportati aspetti essenziali:riportati aspetti essenziali:1. 1. Struttura e organizzazione del Sistema di Struttura e organizzazione del Sistema di Gestione della SicurezzaGestione della Sicurezza;;2. 2. DocumentazioneDocumentazione Tecnico Amministrativa Tecnico Amministrativa ((D.V.R., incarichi variD.V.R., incarichi vari, ecc.), ecc.)3. 3. Infortuni Infortuni e malattie professionalie malattie professionali4. 4. Dispositivi di Protezione Individuale Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.)(D.P.I.)

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continua) CHE COSA DEVE PRESIDIARE IL “CHE COSA DEVE PRESIDIARE IL “SISTEMA SISTEMA GESTIONALE PERMANENTE DELLA SICUREZZAGESTIONALE PERMANENTE DELLA SICUREZZA?”?”

5. AttrezzatureAttrezzature di lavoro e macchine di lavoro e macchine6. 6. Agenti Agenti chimici, fisici e biologicichimici, fisici e biologici7. 7. Organizzazione Organizzazione del lavorodel lavoro8. 8. Gestione delle EmergenzeGestione delle Emergenze (Piano di (Piano di Emergenza, Piano di Evacuazione, ecc.)Emergenza, Piano di Evacuazione, ecc.)9. Sorveglianza sanitaria (se prevista)9. Sorveglianza sanitaria (se prevista)10. Presenza di 10. Presenza di cantieri cantieri a scuola (e lavori in a scuola (e lavori in appalto)appalto)11. 11. Informazione, Formazione e Informazione, Formazione e Comunicazione.Comunicazione.

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GRAZIE DELL’ATTENZIONEGRAZIE DELL’ATTENZIONE

e ….e ….

AUGURI A TUTTIAUGURI A TUTTI