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Sabato 1 giugno 2013 Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Perugia, Pian di Massiano

1 giugno 2013 10.00 19.00 Perugia, Pian di Massiano - Tiroide“Giornata Nazionale della Tiroide”, Terni (PG) Aprile 2010 “La prevenzione in Piazza “ Ponte San Giovanni (PG)

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Sabato 1 giugno 2013Dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Perugia, Pian di Massiano

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Associazione La Lumaca - OnlusAssociazione Pazienti Umbri Affetti da Tumore TiroideoVia G.B.Pergolesi 113 San Sisto - 06132 Perugiawww.malatiditiroide.it - Email: [email protected]

L’Associazione “La Lumaca Onlus” si è costituita con l’intento di1. promuovere l’attività di ricerca e l’adozione da parte delle strutture sanitarie dei percorsi diagnostici e terapeutici basati su nuove acquisizioni scientifiche in materia,2. promuovere la possibilità di consorziare le associazioni di volontariato per poter realizzare progetti comuni3. promuovere le associazioni su tutto il territorio regionale e creare un coordinamento nazionale4. essere un punto di riferimento per tutti i pazienti che devono affrontare un percorso terapeuticoNel biennio 2010-2011 ha svolto attività di informazione e prevenzione attraverso svariati eventi:“Rassegna della Prevenzione” , San Sisto (PG) Marzo 2010“Giornata Nazionale della Tiroide”, Terni (PG) Aprile 2010“La prevenzione in Piazza “ Ponte San Giovanni (PG) Agosto 2010“Prevenire in Farmacia” Agello (PG) Agosto 2010“Prevenire ed Informare” Pietrafitta (PG) Settembre 2010Corso di Formazione “Volontari” presso il Cesvol di PerugiaHa partecipato ai Congressi delle Società Scientifiche in qualità di relatore:SIE Pescara Maggio 2011;AME Napoli Giugno 2011; AME Udine Ottobre 2011Ha collaborato all’organizzazione di Eventi per la Prevenzione con Associazioni territoriali impegnate nella lotto contro il cancro:AACC di Città di Castello ; Associazione Il Borgo di Nocera; AELC di Gubbio, a Gubbio si è anche svolto il Convegno Nazionale delle Associazioni Pazienti proposto dalla nostra Associazione.Siamo membri del Consiglio Direttivo Comitato Associazioni Pazienti Italia, la Presidente è membro del Comitato Organizzatore Centrale dell’organizzazione Mondiale della Giornata della Tiroide 2012- COMITATO ORGANIZZATORE AIT, AME, SIE, ODP-(Prof.Aldo Pinchera, Prof.Andrea Frasoldati, Prof.Gaetano Lombardi, Prof.Fabrizio Monaco, Dr.Enrico Papini, Prof.Francesco Trimarchi, Prof. Paolo Vit-ti, Paola Polano, Dominique Van Doorne ,Anna Maria Biancifiori.)PrestiamoAccoglienza ai pazienti programmati per il ricovero presso la S.C.Medicina Nucleare Ospeda-le Santa Maria della Misericordia di Perugia ed ai pazienti ambulatoriali sottoposti a follow-up presso l’Istituto Medicina Interna Scienze Endocrine e Metaboliche Università degli Studi di Perugia.I progetti futuri prevedono di rafforzare il lavoro svolto fin’ora, migliorando le prestazioni erogate an-che in virtù delle esperienze acquisite.Vogliamo lavorare per migliorare i rapporti e condividere le conoscenze più attuali con i Medici di Me-dicina Generale, organizzare più incontri con loro, così da poter uniformare le procedure di prima acco-glienza del paziente ed il conseguente piano di indagine clinico-strumentale.Dopo molti incontri con i pazienti ci siamo resi conto che la comunicazione fra medico e paziente è an-cora insufficiente; vengono alimentate paure inutili e conseguenti richieste di esami clinico-strumen-tali inutili/inappropriati, che non servono alla salute del paziente, ma incidono sulla spesa sanitaria .l’Associazione vuole lamentare queste abitudini.L’Associazione intende modificare anche l’aspetto informativo di prevenzione proposto fino ad oggi, intervenendo per sensibilizzare e non per aggiungere o provocare altri “piccoli problemi”L’Associazione vorrebbe contribuire in senso più generale al miglioramento della qualità della vita in collaborazione con le altre Associazioni del Consorzio delle Associazioni di volontariato promuovendo eventi informativi/preventivi non solo sui problemi della tiroide ma anche su tematiche della dieta, dell’attività motoria e del “vivere bene”.

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via Boccaccio 34 Perugia telefono 075.36.397 email: [email protected] casella postale 227 Perugia Centro

Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa più frequente di morte e invalidità nella popolazione adulta del mondo occidentale, con l’infarto del miocardio al primo posto seguito dall’ictus cerebrale.Numerosi sono i fattori di rischio che possono compromettere il funzionamento del sistema cardiocir-colatorio, alcuni non sono modificabili come l’età, il sesso, la familiarità, altri sono invece modificabili con un adeguato stile di vita: l’eccesso di peso, il fumo, la sedentarietà, l’aumento dei grassi e dello zucchero nel sangue.Una dieta corretta ed una regolare attività fisica sono efficaci per ridurre la pressione arteriosa troppo elevata, per curare il diabete ed abbassare i valori del colesterolo; solo nei casi più complessi e critici il Medico di Medicina Generale o lo Specialista prescriverà i farmaci adeguati. Le malattie cardiovasco-lari si possono quindi prevenire sia con un cambiamento dello stile di vita sia con interventi medico-farmacologici tanto più efficaci quanto più precoci. Il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare e il praticare stili di vita sani deve pertanto iniziare prima dell’insorgenza della malattia (prevenzione primaria) e, a maggior ragione, deve essere rigorosamente applicato e mantenuto dopo che la malattia cardiaca si sia resa manifesta con un evento acuto /prevenzione secondaria).Nella popolazione sana la prevenzione primaria della cardiopatia ischemica viene pianificata in base al rischio di ogni singolo individuo.Questo rischio può essere valutato prendendo in considerazione le abitudini di vita della persona e una serie di fattori soggettivi e analizzandoli su una “carta del rischio cardiovascolare” che è uno strumento che definisce la probabilità di ammalarsi.Il Medico di Medicina Generale ha il compito di valutare il rischio cardiovascolare dei suoi assisiti e indicare gli stili di vita sani per attuare una buona prevenzione e tenere sotto controllo le eventuali patologie già presenti.

ANED Ass Nazionale Emodializzati075.5009733 SEDE: 06124 PerugiaRegione dell’Umbria - Via Mario Angeloni, 63 Tel/Fax 075.50.45.839 - [email protected]

L’opera di ANED si concentra su tre obiettivi principali: la prevenzione delle malattie renali.Realizziamo campagne di educazione sanitaria a livello nazionale attraverso tutti i mezzi d’informazione. un posto dialisi per tutti e il piu’ possibile vicino a casa.Stimoliamo l’attivazione ed il buon funzionamento dei centri dialisi ospedalieri. Diamo impulso alla creazio-ne di centri ad assistenza limitata dove i pazienti si autogestiscono con il solo controllo infermieristico. Ci battiamo, inoltre, per l’estensione della dialisi domiciliare (extracoporea e peritoneale) che da’ al paziente la massima autonomia e consente un miglior utilizzo delle risorse. Il potenziamento dei trapianti renali.Organizziamo incontri, convegni, dibattiti; elaboriamo, pubblichiamo e distribuiamo materiale informativo per promuovere il trapianto come cultura di vita e suscitare un’espressione di volonta’ favorevole. L’Asso-ciazione “...è costituita tra i cittadini sottoposti a trattamento dialitico, a trapianto d’organo, a trattamento conservativo per nefropatie croniche, i loro familiari e tutti coloro che si interessano alla realizzazione degli scopi dell’Associazione.”

A.S.D.U.S.B. FORTEBRACCIO

La sera del 14 luglio 1890 nella sala della Vaccara 50 appassionati perugini costituivano una Società di Ginnastica. Un comitato di sette persone, Guar-dabassi Francesco, Lupattelli Astorre, Ottavini Eugenio, Carattoli Giovanni, Omicini Braccio, Bocci Luigi e Amodei Rinaldo, redasse il primo Statuto che fu approvato all'unanimità nell'adunanza del 21 successivo.Detto Statuto, con poche e non significative varianti, regge ancora oggi le sorti del Sodalizio. Fu il Guardabassi, allora Preside del Liceo-Ginnasio "Mariotti",

che d'intesa con il Carottoli, scelse per la costituenda società il nome del condottiero Braccio Fortebraccio da Montone (1368 - 1424) che si era impegnato molto per diffondere e far praticare ai giovani perugini del suo tempo l'addestramento ginnico fin dalla prima adolescenza, ritenendolo fondamentale per affrontare cimenti cavallereschi e guerreschi e soprattutto per forgiare moralmente e materialmente il cittadino.La U.S. B. Fortebraccio fu tra le prime, sul piano nazionale, ad occuparsi di tutte le discipline, anche quelle, quali la corsa, il calcio, il motorismo, il ciclismo, il pugilato, la scherma, il tennis ed altre, che poi si sono costituite in specifiche società. La continuità nei settori della ginnastica e nell'atletica leggera, hanno fatto meritare alla Società diversi importanti riconoscimenti:1967 - STELLA D'ORO CONI al merito sportivo1990 - Realizzazione del campo di tiro con l'arco, in Pian di Massiano, costruito dalla Fortebraccio - Iscri-zione della U.S. B. Fortebraccio nell'ALBO D'ORO del Comune di Perugia - CENTENARIO DELLA SOCIETA'1992 - Posa della prima pietra della Palestra,1996 - 2 aprile, inaugurazione della palestra intitolata a "Lino Spagnoli".2004 - COLLARE D'ORO, consegnato a Roma con un suggestivo cerimoniale ufficiale, rappresenta la mas-sima onorifienza del C.O.N.i. che ha riconosciuto alla B. Fortebraccio il merito di essere una delle 10 so-cietà più antiche e meritevoli d'Italia.2006 - "VILLAGGIO SPORTIVO LINO SPAGNOLI".

Il Bucaneve - persone con disturbi alimentari e dei loro familiari di Castiglione del [email protected]/dallapartedinoi

“L’associazione si costituisce per sostenere persone e famiglie che vivono unasituazione problematica legata in particolare ai disturbi del comportamento alimentare, tramite l’ascolto, il supporto, l’orientamento, la collaborazione con enti, istituzioni ed altri soggetti pubblici e del privato sociale presenti nel territorio locale, provinciale, regionale e nazionale.”

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ANTEAS - L’Altra Umbriawww. anteasperugia.ite-mail: info@ånteasperugia.it

L’Associazione di volontariato Anteas Perugia “L’Altra Umbria” è attiva sul territorio del Comune di Pe-rugia dal 1996. L’attività dell’Associazione si rivolge a tutte le famiglie, in particolare a tutti gli anziani, sia che vivano in famiglia o soli, con lo scopo di fare conoscere l’Associazione e la sua vita associativa, che si esplica nell’Area Anziani, Area Parchi cittadini, Area Accoglienza presso l’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia, Area Telefono Solidale.“L’Area Anziani” concentra l’attività principale dell’Associazione con l’Assistenza domiciliare nelle si-tuazioni di solitudine e con l’Assistenza, animazione, pomeriggi culturali e/o musicali nelle Residenze Protette ed ancora con Attività culturali e ricreative in vari contesti.“L’Area Telefono Solidale” da settembre 2010 si rivolge a persone sole o in difficoltà con il suo Centro di Ascolto Telefonico Territoriale, collegato al numero verde 800 050064, attivo dal lunedì al venerdì mattina dalle ore 9,00 alle 12,00 con personale Volontario e nelle ore pomeridiane con una segreteria telefonica. Collegata con il Centro di Ascolto Telefonico è l’attività della “Macchina dell’Associazione”, che con un Volontario effettua giornalmente un servizio esterno di trasporto del socio per accompa-gnarlo a terapie fisiche, case quartiere, uffici postali etc. Il Centro di Ascolto Telefonico consente di conoscere e offrire Compagnia Telefonica Concordata, sostegno affettivo amicale, consegna farmaci , piccole commissioni o spesa settimanale programmata, disbrigo di pratiche amministrative tramite i Servizi collegati all’Associazione.“L’Area Parchi” illustra le Attività sociali di presidio e controllo dei Parchi Vallone Sant’Anna, Pallotta, Madonna Alta, Frontone, Ponte San Giovanni della Città di Perugia iniziate nel 2004.L’Area Attività di Accoglienza presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia” è iniziata nell’aprile 2007. I Volontari dell’Associazione presidiano la postazione n.2 all’interno dell’Ospedale cittadino dalle 7,30 del mattino alle ore 17,00 da lunedì al sabato aiutando i visitatori e pazienti a rag-giungere con celerità il reparto di cura richiesto

A.U.C.C. o.n.l.u.s. - Associazione Umbra per la lotta Contro il CancroStrada La Torretta 2bis - 06132 San Sisto (PG)traversa di via Pievaiola Km 5Tel. 075 5272647 - Fax. 075 5270635www.aucc.org - [email protected]/paginaAUCC - facebook.com/aucc.onlus

L’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (o.n.l.u.s.) per la ricerca e la cura dei tumori. La nascita dell’Associazione risale al febbraio 1985, da un’i-dea dei sig.ri Franco Benucci, Michele Nappi, Rosa Amati e dei professori Maurizio Tonato, attuale Direttore Scientifico della Rete Oncologica Regionale e Vittorio Menesini, attuale Presidente Onorario.

I nostri obiettivi:promuovere attività educativo-divulgative pertinenti all’oncologia; favorire l’aggiornamento specialistico di specialisti orientati in senso oncologico; promuovere ricerche cliniche nel campo dell’oncologia; provvedere all’acquisizione di strumenti diagnostici e/o terapeutici; promuovere ricerche di tipo epidemiologico e valu-tare le aree di rischio nel territorio della regione in relazione prevalentemente a fattori ambientali; favorire a sviluppare forme assistenziali volontarie nei confronti di soggetti colpiti da tumori e delle loro famiglie

L’Associazione A.I. NET. Vivere la SperanzaAmici di Emanuele Cicio - Onlus [email protected] Santini - Via Luigi Pianciani,11 - 06036 Montefalco (PG)

telefono/fax al numero sede legale: 0742.379853 Cell. associazione: 346.6812742L’Associazione A.I. NET. Vivere la Speranza - Amici di Emanuele Cicio - Onlus è un‘associazione nazionale di volontariato che dal 2001 raccoglie fondi per sostenere la ricerca e lo studio scientifico delle malattie neoplastiche, in particolare dei Tumori Neouroendocrini.Poniamo particolare sensibilità e attenzione alla malattia M.E.N. (Neoplasia Endocrina Multipla) e ai N.E.T. (Tumori Neuroendocrini), che possono essere singoli o inseriti nelle M.E.N.La nostra attività si svolge in collaborazione e scambio continuo con il Gruppo Multidisciplinare Regio-nale per la Diagnosi e Terapia dei tumori Neuroendocrini della Rete Oncologica Regionale dell’Umbria, Centro di Eccellenza Europeo dell ENETS (European Neuroendocrine Tumors Society).L’Associazione sostiene inoltre specifici progetti di ricerca Nazionali ed internazionali presso centri dedi-cati a queste patologie sulla base delle valutazioni ricevute dal comitato scientifico.Indice inoltre annualmente bandi di concorso su base nazionale per sostenere le attività di ricerca, ed in particolare a stimolare l-interesse dei ricercatori sullo studio dei tumori neuroendocrini. (Da alcuni anni sono stati consegnati annualmente premi per l-attività di ricerca, per la migliore tesi di laurea, specializ-zazione o dottorato di ricerca e la possibilità di frequentare i migliori centri dedicati (fellowship).Tutti i progetti sostenuti negli scorsi anni sono disponibili sul sito nella voce bandi di concorsoAccanto alla raccolta di fondi, indispensabile per sostenere e rendere possibile la ricerca scientifica, l’asso-ciazione svolge un importante lavoro d’informazione e divulgazione.Attraverso campagne informative, distribuzione di materiale stampato e l’organizzazione di convegni di-vulgativi rivolti ad un amplio pubblico cerchiamo di portare a larga conoscenza le problematiche specifiche di queste malattie.Conoscere a fondo le caratteristiche delle M.E.N. e dei N.E.T. è uno dei principali strumenti di lotta, in quan-to la peculiarità e la rarità di queste forme tumorali rendono indispensabile la loro tipicizzazione per per-mettere un percorso di diagnosi e trattamenti propri.Riuscire a divulgare il più possibile queste informazioni significa rendere più facilmente riconoscibili i primi segnali di manifestazione della malattia ed evitare di incorrere in diagnosi errate o ritardate, con conseguenze dolorose per chi si trova a fronteggiare questa patologia.Un aiuto fondamentale per i malati e i loro familiari consiste, inoltre, nel portarli a conoscenza dei Centri di riferimento specifici dove potranno trovare un’assistenza idonea e professionale.Accanto a questi obiettivi l’associazione è impegnata in un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pub-blica e degli organi istituzionali competenti, operando anche in collaborazione con altre associazioni di volontariato.Quali sono gli scopi- Favorire la Ricerca, lo studio e la cura nel campo dei tumori rari in particolare dei Tumori Neuroendocrini.- Sensibilizzare gli organi competenti e collaborare con essi per una sempre più attenta e rapida soluzione dei problemi dei malati.- Divulgare la finalità dell’Associazione informando e sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problemati-che delle malattie tumorali: incontri, dibattiti, conferenze con personale medico altamente specializzato.- Conoscere le possibilità di cura e i traguardi raggiunti nelle varie patologie.- Rendere ogni persona consapevole che “vivere la speranza” è possibile, se tale speranza si condivide attraverso la solidarietà e l’amore.

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AGDU (Ass Giovani Diabetici Umbria)[email protected]

L’A.G.D.U è stata fondata nel 1976 a Perugia da un gruppo di genitori di bambini con diabete, con lo scopo di raggiungere le seguenti finalità:promuovere e favorire con ogni mezzo la conoscenza dal diabete giovanile, al fine di favorire la diagno-si precoce e la cura efficace dei giovani che ne sono colpiti.Istruire ed educare i giovani con diabete e le loro famiglie, affinché sappiano affrontarlo correttamente.Sensibilizzare gli organismi politici, amministrativi e sanitari, al fine di migliorare l’assistenza ai giovani con diabete ed alle loro famiglie.Favorire e promuovere una concreta solidarietà alle famiglie.Suggerire, promuovere e sviluppare iniziative per assicurare adeguati mezzi di assistenza ai giovani e alle loro famiglie, in special modo laddove l’organizzazione assistenziale pubblica non offre interventi adeguati, per il completo inserimento di questi giovani nel mondo dello studio, dello sport, del lavoro.Promuovere iniziative ricreative per i giovani con diabete, corsi, pubblicazioni e conferenze, etc.Il tutto nell’esclusivo interesse dei bambini che, con i mezzi giusti e le informazioni adeguate, possono guardare con più serenità all’avvenire.

associazione [email protected]

INTRA è un’associazione culturale e apolitica senza fini di lucro, la cui azione è caratterizzata da fini formativi, educativi, ricreativi, ambientalistici di chiaro contenuto etico, civile e sociale.Presidente e fondatore dell’iniziativa è Giuseppe Bearzi, vice presidente è Deana Mannaioli, Segretario e Tesoriere Monica Passi, consiglieri Antonello Baldoni, Giorgio Foresti, Gilberto Santucci, Riccardo Testa; probiviri Antonio Batinti, Attilio Bartoli Langeli, Livio Rossetti.Il progetto INTRA in corso si propone di realizzare tante “biblioteche tematiche e multilingue dei libri salvati” (1) allocate nei piccoli abitati per ora dell’Umbria – castelli, villaggi, contrade -, domani di tutta Europa, utilizzando libri, riviste, film cd, dvd, spartiti, manoscritti, editi ed inediti, che oggi cittadini, biblioteche, editori, enti ed istituzioni pubbliche e private gettano per mancanza di spazio, d’interesse, di cura, d’affezione. Si tratta di decine se non di centi-naia di migliaia di opere dell’ingegno, rappresentative della trasformazione e dell’evoluzione del gusto e del pensiero.Tutti i libri e gli altri documenti ricevuti sono prima raccolti e classificati, poi distribuiti per tema e via via catalogati e caricati su Internet nel contesto del social network Anobii, affinché la loro esistenza e collocazione possa essere conosciuta in tutto il mondo. Ogni “biblioteca” è focalizzata su un tema specifico, quasi sempre strettamente legato agli usi, costumi, tradi-zioni, culti, interessi del luogo che la ospita. Gli eventi d’ogni genere che essa organizza nel corso dell’intero anno hanno lo scopo sia di coinvolgere ed evolvere i residenti sia di attrarre un turismo qualificato e tale da ridare fiato all’economia locale.Negli anni della sua breve esistenza INTRA ha organizzato corsi teorici e pratici di prepara-zione su argomenti specifici – botanica, cinema, cucina, filosofia, fotografia, pittura, poesia, … -, concorsi, convivi, escursioni, incontri, partecipazione ad esposizioni nazionali, seminari, viaggi culturali per la maggior parte legati al tema gestito dalla o dalle “biblioteche dei libri salvati” che li hanno organizzati.Il proposito di realizzare tante piccole “biblioteche tematiche e multilingue dei libri salvati” ha quindi lo scopo di rivitalizzare i piccoli abitati - per ora dell’Umbria, domani d’Europa -, usan-do le “biblioteche tematiche” quali stimoli culturali, ispirati ai temi trattati nei libri e negli altri documenti. La scelta di ciascun tema è scelta sede per sede dalla sua comunità locale. I libri delle “biblioteca”, le iniziative e gli eventi armoniosamente fusi con la bellezza dei luoghi e dei loro dintorni si propongono, infatti, di interessare ed attirare un turismo qualificato e meno frettoloso lungo tutto l’arco dell’anno.Artisti, commercianti, dirigenti, docenti, giornalisti, impiegati, insegnanti, operai, professioni-sti in pensione sono le risorse organizzative ed operative del volontariato sulle quali il proget-to può contare per realizzare quanto finora esposto. Il traguardo di far rinascire culturalmente ed economicamente luoghi antichi e ricchi di storia, di trattenere i giovani ove sono nati of-frendo loro opportunità qualificate di lavoro, di salvare dal degrado vestigia architettoniche, artistiche e paesaggistiche che tutto il mondo ci invidia, è un grande obiettivo che già molti cittadini di buona volontà hanno sperimentato con l’entusiasmo e la competenza che il vo-lontariato sa spesso esprimere. L’organizzazione – spesso in collaborazione con le scuole - di eventi adatti ai bambini è stato uno dei punti di forza di quanto finora realizzato.

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Chi siamo?Siamo una associazione di volontari, quindi senza scopo di lucro: ONLUS iscritta al Registroregionale del volontariato della Regione Umbria, nel settore attività sociali, al numero 884.Perché dalla parte dei malati anziani non autosufficienti?Perché la legge prevede che tutti i cittadini hanno il diritto alle cure sanitarie. Tutti, anche le donne e gli uomini anziani colpiti da malattie croniche invalidanti e da non autosufficienza. Invece proprio a questi cittadini, che sono malati incapaci di autodifendersi, viene spesso negato questo diritto. E le loro famiglie sono lasciate sole di fronte a situazioni spesso inso-stenibili.

Cosa vogliamo?Promuovere il diritto alle cure socio-sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti.C’è già una legge dello Stato che prevede i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Vogliamo chevenga attuata e che i vari Enti pubblici (Stato, Regioni, ASL, Comuni), ciascuno per la suacompetenza, garantiscano le strutture, gli interventi e i servizi necessari (servizi socio-sanitaridomiciliari, centri diurni, residenze sanitarie assistenziali, …).

Cosa facciamo?In due parole: promozione e informazione.Promozione dei diritti con iniziative principalmente finalizzate a ottenere una piena e adegua-ta attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza socio-sanitaria.Per esempio, raccogliamo firme e adesioni a sostegno di una petizione alle Istituzioni nazio-nali e locali: la petizione popolare nazionale per il diritto prioritario alle cure socio-sanitarie domiciliari a favore di tutte le persone non autosufficienti, promossa da un Comitato naziona-le presieduto dalla Fondazione promozione sociale onlus di Torino (www.fondazionepromo-zionesociale.it).Informazione con iniziative capillari e mirate, come:· “Informa Umana”, un punto d’ascolto e consulenza gratuiti, per telefono o per posta elet-tronica.Forniamo informazioni su come fare per ottenere le cure socio-sanitarie, comprese quelle residenziali, di cittadini anziani malati cronici non autosufficienti, in base alle norme di legge che prevedono questo diritto. Non forniamo invece servizi di assistenza diretta o indiretta alle persone.· Campagna informativa sul diritto pienamente e immediatamente esigibile degli anziani ma-lati cronici non autosufficienti alle cure socio-sanitarie, comprese quelle residenziali.

Come contattarci?Telefono: 324-0515707 il lunedì e il giovedì nell’orario 10-12.E-mail: [email protected] web: associazioneumana.altervista.org.

NOTIZIA IMPORTANTE PER I MALATI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENT I E PER I LORO FAMILIARIIl 2 marzo 2013 è nata a Perugia l’Associazione Uma-na: Unione per la difesa dei diritti dei Malati Anziani Non Autosufficienti.

IL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO

Grazie al riconoscimento da parte dello Stato, il CIP ha assunto il ruolo, di fatto e di diritto, di Confe-derazione delle Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche, sia a livello centrale che territoriale, alla stregua del CONI per lo sport olimpico, mantenendo il compito di garantire la massima diffusione dell’idea paralimpica ed il più proficuo avviamento alla pratica sportiva delle persone disabili, in stretta collaborazione con il CONI stesso.Il CIP disciplina, regola e gestisce le attività sportive per persone disabili sul territorio nazionale, secon-do criteri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all’attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Per quanto riguarda l’agonismo di alto livello, il CIP coordina e favorisce la prepara-zione atletica delle rappresentative paralimpiche delle diverse discipline in vista degli impegni nazio-nali ed internazionali e soprattutto dei Giochi Paralimpici, estivi ed invernali, che si svolgono, circa due settimane dopo i Giochi Olimpici, nelle stesse sedi e strutture utilizzate per le Olimpiadi.Ad oggi, il CIP riconosce oltre quaranta entità sportive, tra federazioni paralimpiche, discipline paralim-piche, enti di promozione paralimpica ed associazioni benemerite paralimpiche.

PREPARAZIONE PARALIMPICAL’Ufficio di Preparazione Paralimpica si occupa degli aspetti tecnico-sportivi ed organizzativi relativi alla partecipazione delle Squadre Italiane ai Giochi Paralimpici estivi ed invernali ed agli EPC European Youth Games.A tale fine, nel corso del quadriennio paralimpico, assiste le Federazioni e Discipline Sportive Paralim-piche (FSP/DSP) nello sviluppo e realizzazione dei programmi tecnici di preparazione paralimpica e alto livello.Inoltre elabora Progetti speciali per il sostegno delle attività di preparazione paralimpica finalizzati ai Giochi Paralimpici, come ad esempio il Progetto Londra 2012 - Sochi 2014. Tale Progetto prevede diver-se forme di intervento a favore degli Atleti, dai premi medaglia agli Assegni Mensili di Preparazione.

UFFICIO PROMOZIONE E SCUOLA CIPL’ufficio Promozione e Scuola favorisce, anche attraverso il coinvolgimento dei CASP (Centri di Avvia-mento allo Sport Paralimpico), tramite le convenzioni stipulate con le Unità Spinali, con i Centri di Ria-bilitazione e l’INAIL, ed il supporto degli organi territoriali, azioni di orientamento ed avviamento allo sport per persone disabili nonché iniziative volte alla sensibilizzazione e informazione sui valori di una pratica sportiva ed educativa adatta ai bisogni degli alunni disabili in età scolare.Attraverso l’approvazione di progetti promozionali ed il coinvolgimento delle proprie strutture ed orga-nismi territoriali viene sostenuta l’attività promozionale rivolta a persone che si avvicinano allo sport adattato alla disabilità.

CASP I Centri di Avviamento allo Sport Paralimpico (C.A.S.P.) costituiscono lo strumento per mezzo del quale il CIP favorisce la costruzione di un processo educativo sportivo nelle persone con disabilità allo scopo di produrre, simultaneamente, formazione ai valori paralimpici ed emersione dei giovani talenti para-limpici.

UNITA’ SPINALI/CENTRI DI RIABILITAZIONE Il CIP prevede la possibilità di adesione diretta da parte di utenti, operatori e dirigenti dei centri di riabilitazione/unità spinali convenzionati con il CIP che desiderino esseri avviati allo sport secondo le modalità previste dalla convenzione in essere tra le parti. L’adesione da parte del CIP determina l’estensione gratuita delle garanzie assicurative contro gli infortuni per tutti coloro che svolgono le attività di avviamento allo sport previste dalle rispettive convenzioni.

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L’Associazione B.e promuove la valutazione posturale globale, avvalendosi di un’equipe di figure pro-fessionali specializzate e di strumentazioni elettroniche non invasive assolutamente innovative ed esclusive, come mezzo per la divulgazione della consapevolezza che un corretto assetto posturale, assunto in qualsiasi ambito dell’azione umana (lavorativo, scolastico, sportivo ecc), migliora la qualità della vita di tutte le persone.

A.L.I.R.

Rapporti con le istituzioni• Interventi sulle sedi di formazione delle politiche sanitarie (nazionali, regionali e locali) a favore

di una programmazione adeguata alla gravità dei problemi connessi con l’insufficienza respira-toria, con il riconoscimento della caratteristica di cronicità delle malattie respiratorie

•Stimolo alle attività di prevenzione, anche attraverso depistages nelle scuole e nei luoghi di lavoro

•Stimolo alla diffusione ed alla distribuzione omogenea nel territorio dei laboratori e degli ambu-latori specialistici, con particolare riguardo alle Unità di Terapia Intensiva Respiratoria

•Sollecitazione di provvidenze in favore dei pazienti in BPCO

Rapporti con le strutture sanitarie•Definizione e diffusione dei criteri di qualità nell’ossigenoterapia e ventiloterapia a lungo ter-

mine• Indagini sulla qualità percepita dagli assistiti in terapia a lungo termine• Interventi per l’adeguamento delle attrezzature dei Centri pneumologici•Diffusione del modello di assistenza domiciliare respiratoria•Collaborazione nelle iniziative di formazione, di prevenzione e di screening•Borse di studio per giovani ricercatori

Rapporti con le altre Associazioni•Organizzazione e partecipazione a incontri a convegni di studio dedicati agli argomenti nella

nostra area di interesse•Collaborazione alle iniziative nazionali di prevenzione ed informazione, come “la giornata del

respiro” e “il camper del respiro”;•Collaborazione alla stesura di documenti di stimolo alle istituzioni sanitarie per il miglioramento

della qualità delle prestazioni•Consultazioni sistematiche con le associazioni del CARE

Rapporti con i pazienti e loro familiari•eventi per l’educazione sanitaria dei pazienti•corsi di formazione per i care giver• iniziative per la socializzazione dei pazienti•vacanze protette in località marine

Si tratta di circuiti in cui si prepara il corpo a reagire in quelle situazioni in cui la struttura si trova a mu-tare rapidamente direzione con movimenti che variano dalla solita linearità utilizzando attrezzi come i clubbell, kettlebell, palle mediche, trx, ecc. Gestire un peso la cui massa è al di fuori dell’allineamento classico imposto da macchine e bilancieri richiede una grande capacità di assorbire e ridistribuire la forza con tutta la struttura corporea con conseguente miglioramento della stabilità articolare, della densità ossea, dell’equilibrio tra mobilità e stabilità con un notevole aumento di forza e della massa magra. Tacfit è già utilizzato per la preparazione atletica e tattica di militari e di forze speciali, ma anche di lottatori e atleti in generale che fanno parte del mondo del combat.Ma non solo! Può essere praticato da tutti: ogni programma si sviluppa in diversi livelli di complessità, permettendo a chiunque si avvicini a questa tipologia di allenamento di potersi allenare secondo la propria preparazione fisico-atletica. Dai ragazzi agli anziani; dalle casalinghe agli atleti professionisti; dagli impiegati di banca agli appartenenti ai corpi speciali: per ognuna di queste categorie sarà possi-bile individuare il livello di difficoltà TACFIT più adeguato.

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La FAND - Associazione Italiana Diabetici, fondata nel 1982 dal dottor Roberto Lombardi ed eretta a ENTE MORALE con D.M.del 20/09/1993, è un’istituzione di volontariato alla quale aderiscono attualmente circa cento associazioni locali. Di alcune di esse, operanti fin dall’inizio degli anni Ottanta, la FAND ha raccolto l’ere-dità di una passiva rassegnazione su problematiche mai risolte, e ha conferito loro prestigio, dignità e un consi-stente peso politico: ex multus unum. Scopi fondamen-

tali della FAND sono la rappresentanza e la tutela sanitaria, morale, assistenziale, giuridica e sociale dei cittadini diabetici. La FAND finalizza il suo servizio come azione di supporto alle strutture socio-sanitarie nell’ambito delle indicazioni e dei limiti previsti dalla Legge 115/87, oggi inserita nel Piano Sanitario Nazionale del Paese.

Operativamente:• promuove una corretta immagine sul diabete e sul diabetico attraverso campagne di informa-

zione all’opinione pubblica sulla patologia diabetica: convegni, dibattiti, tavole rotonde e coin-volgimenti dei mass-media. Specifica è la celebrazione della Giornata Nazionale del Diabete, del 4 ottobre, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e con i Patrocini del Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione, e della “Giornata Mondiale (World Diabets Day)” il 14 novembre

• fornisce un servizio di consulenza telefonica gratuita “LINEA-VERDE PRONTO FAND” (tel. 800/820.082 ) al sabato e alla domenica mirato all’aspetto assistenziale ed in particolare all’as-sistenza psicologica per soggetti nuovi alla patologia ed ai loro familiari

• fornisce un servizio di assistenza legale gratuita per tutti i diabetici e Associazioni locali• favorisce l’educazione sanitaria attraverso corsi diretti ai diabetici e ai loro familiari per una

migliore comprensione del diabete• organizza campi-scuola, residenziali e non, per giovani ed adulti ai fini di una corretta autoge-

stione della propria condizione• collabora nelle Commissioni della Sanità Nazionale e Regionale per temi attinenti al diabete • adotta tutte le misure per promuovere campagne di Sanità Pubblica e di AUTOCONTROLLO do-

miciliare

Subito dopo la sua istituzione, la FAND si è attivata con un proprio testo per far riconoscere dallo Stato una legge che tutelasse i diritti dei cittadini diabetici. Dopo un iter di cinque anni, nel marzo 1987, veni-va approvata la legge 115. “Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito”: una conquista civile e giuridica che ci è invidiata dalle legislazioni di tutto il mondo. La stessa, ad opera del suo Presi-dente, Dr. Roberto Lombardi, e stata inserita nel Piano Sanitario Nazionale (G.U. N.8 del 12/01/1994). Nel 1987, veniva avviato il servizio telefonico di consulenza diabetologica “PRONTO FAND” con numero verde: il diabetico, associato o no, vi trova il qualificato consiglio di diabetologi afferenti ad Ospedali milanesi nei giorni di sabato e domenica. In passato, i bambini diabetici, figli di dipendenti dello Stato, come i Postelegrafonici, venivano esclusi dalle colonie estive. La FAND recuperava per loro il diritto a prendervi parte.Nel gennaio 1989, la FAND otteneva per i diabetici l’esenzione dal ticket per tutti i farmaci e pertutti i presidi diagnostico-terapeutici. Soltanto con la nuova legge finanziaria si verificava la parziale abolizione dei diritti conquistati. Nel 1992 la FAND otteneva ai diabetici il diritto di essere assistiti da uno specialista diabetologo in Commissione: ora è previsto gratuitamente, ed obbligatorio per le pa-tenti C-D-E.Infine, con l’atto di intesa tra Stato e Regioni, è stato approvato il Piano Sanitario Nazionale, relativo al triennio 1994 - 1996, in cui è stata inserita la Legge 115/87 (G.U. N.8 del 12/01/1994).Ciò consente di superare le difficoltà legate al mancato rifinanziamento della legge 115.

AMVAssociazione Malattie della [email protected]

L’Associazione delle Malattie della Voce è stata fondata a Perugia il 22 Novembre 2008 da un gruppo di persone nella fattispecie malati della voce, medici, logopedisti ed altri , allo scopo di fornire informa-zioni sulle modalita’ di prevenzione dei disturbi vocali sia tra gli adulti che nei bambini ed aiutare coloro che eventualmente hannogia’ problemi di voce più o meno gravi, sia di tipo funzionale che organico.Essa si prefigge anche di avviare Ricerche Scientifiche sull’argomento, istituire borse di studio per gio-vani medici, ed organizzare e partecipare a giornate di prevenzione della predetta patologia.L’Associazione ha attualmente una sede ufficiale a Perugia in Via Martiri 28 Marzo N° 35 a Perugia e tutti gli anni da ormai da quattro anni è impegnata in attivita’ di informazione e counseling, diagnosi , terapia medica, chirugica, riabilitativa ed assistenza ai pazienti affetti da tali problematiche.In varie occasioni ha organizzato “Giornate della Voce” presso gli ambulatori della Clinica Otorino dell’Azienda Ospedaliera di Perugia , con il beneplacito della Direzione generale, giornate di Visite, Counseling ed Esami per tutta la popolazione che ne abbia fatto richiesta.La prima risale al 16 Aprile 2009 durante la quale furono effettuate 171 visite, poi ancora il 15 Aprile 2010 durante la quale furono effettuate 180 visite , il 14 Aprile 2011 giornata in cui erano affluiti 210 utenti e recentemente il 12 Aprile 2012 alla quale sono giunti n° 158 utenti.L’Associazione ha partecipato inoltre a giornate di prevenzione organizzate da altri Enti vedi il 13 Mar-zo 2010 nel corso della “Rassegna della prevenzione” presso la Piazza della Biblioteca a San Sisto- Perugia, il 4 settembre 2010 a Pietrafitta nell’ambito della 1° Giornata della prevenzione organizzato dall’Associazione culturale “Il Borgo”, ed il 3 Settembre 2010 a Piegaro sempre nell’ambito della stessa associazione, riuscendo a valutare il primo anno 50 pazienti mentre il secondo anno il numero degli utenti è salito a 70 ed infine il 3 Settembre 2011 a Piegaro, dove il numero degli utenti è salito a n° 80.E’ stato sempre un successo perché sono pervenute moltissime persone da tutta la regione , sono state individuate molte patologie già in atto di varia gravità e si è avuta la possibilita’ di prevenirne altre.Molti sponsor aiutano tale associazione quali una compagnia teatrale “Fin dall’asilo Teatro Insie-me” ogni anno devolve il ricavato di uno o più degli spettacoli teatrali che rappresenta in molti teatri dell’Umbria, e la ditta Liomatic che generosamente costantemente vicina alla nostra Associazione.Nel prossimo 2 Giugno 2012 Giornata della “Fiera della Salute” saremo a disposizione per informazioni, counseling sulle problematiche della voce e sulle sue possibilità di recupero riabilitative .

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LILT (Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori)Via Gallenga, 4 - 06127- PerugiaDott.ssa Anna TOGNIDott. RulliTelefono: 075 [email protected]

L’obiettivo principale della LILT è sconfiggere i tumori attraverso la prevenzione primaria, se-condaria e terziaria.La Prevenzione, infatti, è considerata da sempre il compito istituzionale prioritario della LILT – così come ben evidenziato dallo stesso pay-off “Prevenire è vivere” – e rappresenta ancora l’arma più effi cace nella lotta contro il cancro. Un dato confermato dalla ridotta mortalità per alcune neoplasie e dall’allungamento e miglioramento della qualità della vita del malato oncologico.La LILT è, da sempre, un punto di riferimento nel panorama della prevenzione oncologica, sia in Italia che all’estero, offrendo numerosi servizi e stimolando, attraverso convenzioni e protocolli d’intesa, uno scambio di informazioni ed esperienze al fi ne di stabilire e realizzare profi cue sinergie. Indubbiamente la promozione e l’attuazione di una cultura della preven-zione (primaria, secondaria e terziaria) rappresenta l’attività principale della LILT. Per questo è la più grande associazione dedicata alla lotta contro i tumori, intesa in tutti i suoi aspetti.Prevenzione primaria: corretta alimentazione ed educazione alla salute attraverso la diffusio-ne di materiale didattico-informativo (campagne di sensibilizzazione, incon-tri nelle scuole, ecc.); realizzazione di eventi a carattere provinciale e regionale; manifestazioni a carattere nazionale; lotta al tabagismo (percorsi per smettere di fumare, campagne informative, linea verde SOS LILT 800 998877).Prevenzione secondaria: visite specialistiche ed esami per la diagnosi precoce con l’obiettivo di identifi care eventuali forme tumorali allo stadio iniziale, aumentando così notevolmente la possibilità di completa guarigione e di ricorrere a cure poco aggressive.Prevenzione terziaria: riabilitazione fi sica, psichica, sociale e occupazionale del malato on-cologico: un prezioso compito che la LILT è in grado di offrire grazie all’a-tività delle Sezioni Provinciali, dei punti Prevenzione (ambulatori) e in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale. Assistenza domiciliare: preziosa integrazione alle cure ospedaliere, tramite le Se-zioni Provinciali, che garantiscono un’assistenza di tipo medico, psicologico, infermieristico e in molti casi anche psico-sociale ed economico. Particolare attenzione verso il malato on-cologico, per costruire attorno a lui una rete di solidarietà, di sicurezza e di informazione, per offrirgli la certezza di non essere solo. A tal proposito, la LILT ha contribuito in maniera sostanziale alla redazione e promozione del Manifesto dei Diritti del Malato Oncologico, che tutela il malato e la sua famiglia sia in ambito lavorativo che sociale.

Avis Comunale di PerugiaVia Pergolesi 117 San Sisto Perugia 06132Tel. e fax 0755270347 e.mail : [email protected] web : www.avis.it www.avisprovincialepg.it www.avisumbria.it

L’Avis Comunale di Perugia fa parte della grande famiglia di AVIS nazionale, nata più di 80 anni fa a Milano, che si ramifica nel territorio con le sue associazioni regionali, provinciali e comunali. Grazie all’impegno di Alessandra Perfetti, nel 1966 nasce anche nel territorio co-munale perugino l’Associazione Volontari Italiani Sangue per sensibilizzare la popolazione al dono del sangue, gesto nobile ed altruista che ha permesso e permette tuttora di salvare la vita a moltissime persone e di migliorare la qualità della vita di molti ammalati. Durante questi 45 anni di attività sono state molteplici le iniziative promozionali, innumerevoli i con-tatti con tutte le associazioni sportive, culturali, sociali e ricreative del territorio, proficui i rapporti con le istituzioni locali, con le scuole di ogni ordine e grado, con le associazioni di categoria e con il mondo del lavoro. Il risultato dell’impegno volontario di consiglieri, ammini-stratori, presidenti e di tanti volontari e volontarie, succedutesi in questi 45 anni, ha portato al raggiungimento delle 5633 donazioni effettuate nel 2011, risultato ottenuto grazie al gesto solidale effettuato dai 4209 effettivi alla data del 31 dicembre 2011. Visto il continuo aumento delle richieste di sangue dovuto a vari fattori, tra cui l’incremento dei trapianti all’ospedale regionale Santa Maria della Misericordia di Perugia, siamo ancora purtroppo lontani dalla completa autosufficienza, ma speriamo di raggiungerla nel prossimo anno con la cooperazio-ne di tutta la cittadinanza, perché, come dice il nostro motto “Donare fa bene”. Può donare sangue ogni persona sana, di età compresa tra i 18 anni ed i 60 anni per le donne e tra i 18 ed i 65 anni per gli uomini, se è la prima volta che dona, di peso superiore a 50 kg. Al momento della donazione si deve godere di buona salute, avere pressione arteriosa, frequenza car-diaca ed alcuni esami del sangue nei limiti normali. La donazione di sangue può essere fatta presso il centro donatori sangue del Servizio Immuno-Trasfusionale dell’ospedale di Perugia dal lunedì al sabato e la terza domenica di ogni mese.

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L’attività clinica del C.U.R.I.A.MO. (Centro Universitario Di Ricerca Interdipartimentale Attivita’ Motoria, C.U.R.I.A.MO.) nasce da un protocollo d’intesa siglato il 6 luglio 2009 dai rappresen-tanti della Regione Umbria e l’Universita’ Degli Studi Di Perugia con l’obiettivo di siluppare programmi multisettoriali per contrastare gli stili di vita non salutari (cattiva alimentazione, il non bere moderato, il fumare, il non praticare attività motoria) che costituiscono fattori di rischio per sviluppare malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2 .Il C.U.R.I.A.MO. ha definito un innovativo percorso multidisciplinare per la modifica dello sti-le di vita delle persone con obesità e diabete di tipo 2. Il modello del C.U.R.I.A.MO. è stato pubblicato in dettaglio nella rivista internazionale “Journal of Endocrinological Investigation”, autori: De Feo P, Fatone C, Burani P, Piana N, Pazzagli C, Battistini D,Capezzali D, Pippi R, Chipi B, Mazzeschi C. Titolo: An innovative model for changing the lifestyles of persons with obesity and/or type 2 diabetes mellitus. Journal of Endocrinological Investigation 2011;34:e349e54. Il modello ha ricevuto l’interesse delle Istituzioni Sanitarie Nazionali: Ministero della Salute (Programmazione Sanitaria e Dipartimento Prevenzione) e Istituto Superiore di Sanità (Pro-grammi Gestione Integrata del Diabete).Il modello è stato disegnato per cercare con una serie di passaggi curati da figure professio-nali diverse e complementari di fare allo stesso tempo una valutazione clinica della patologia e promuovere i complessi aspetti psicologici che portano le persone sedentarie alla scelta di uno stile di vita salutare.Il percorso del paziente comincia con lo specialista di patologia perché il paziente si aspetta la cura. L’endocrinologo esamina lo stato della patologia, le eventuali complicanze, il rischio cardiovascolare ed aiuta il paziente a capire quali sono le cause dell’obesità, del diabete e dell’ipertensione arteriosa e quali possono essere le soluzioni (presa di coscienza sul possibi-le beneficio in termini di salute e qualità della vita del cambiamento di stile di vita). La dietista con il paziente esamina le abitudini alimentari, identifica gli errori alimentari e collabora con il paziente al quale, tramite tecniche di problem solving, sono richieste strategie correttive, sostenibili a lungo termine (presa di coscienza degli errori nutrizionali e della possibilità di miglioramento dell’alimentazione). Il medico specialista in medicina dello sport mediante il test al lattato con carichi crescenti su treadmill sub-massimali valuta lo stato di forma fisica del soggetto e sottolinea il rapporto tra capacità aerobica e spettanza di vita. Il paziente ha l’occasione di prendere coscienza del suo stato di forma fisica e di visualizzare un possibile miglioramento grazie all’allenamento. Lo psicologo aiuta il paziente nel processo di accetta-zione della patologia, nell’individuarne le cause e gli eventuali effetti emotivi e relazionali, favorendo il bilancio decisionale del paziente verso un cambiamento volto ad uno stile di vita

più salutare in cui l’attività fisica e l’attenzione alla dieta non sono delle costrizioni ma scelte consapevoli e positive che migliorano autostima e qualità di vita. I pazienti con problematiche psicologiche rilevanti vengono indirizzati ai gruppi esperenziali mediani (vedasi mantenimen-to). Il laureato in scienze motorie assiste il paziente nel suo iniziale processo di cambiamento facendogli percepire il piacere dell’attività motoria, di riscoprire il movimento e, soprattutto, promuovendo la sensazione di autoefficacia del paziente e la visione delle nuove possibilità di cura e di miglioramento fisico offerte dal cambiamento. Lo psicopedagogista interviene dopo le prime sedute in palestra aggregando i pazienti in gruppi di 12-18 partecipanti nei qua-li, attraverso l’autobiografia narrativa, vengono esteriorizzati i vissuti di patologia,descritti gli effetti e le aspettative del cambiamento e promosso, sulla scia delle dinamiche di gruppo, il prosieguo dell’attività fisica anche dopo la fine delle sessioni in palestra. L’operatore turistico eco ambientale raccoglie il lavoro fatto dalle altre figure professionali aggiungendo il valore dello stimolo ambientale agli altri stimoli positivi intrinseci all’attività fisica di gruppo e pro-muove periodici incontri per assicurare l’adesione a lungo termine al cambiamento.Dopo i primi tre mesi di intervento i pazienti sono avviati all’attività di supporto psicotera-peutico al cambiamento con 12 incontri di gruppo (1 alla settimana) organizzati secondo il modello esperenziale mediano (10-25 pazienti a gruppo).Il percorso di cambiamento verso uno stile di vita salutare così organizzato è efficace se le figure professionali preposte sono sensibili, attente e collaborano tra loro. Per questo ven-gono tenute riunioni settimanali tra tutti gli operatori per verificare in itinere la funzionalità dell’intervento e migliorarne l’efficacia.Il CURIAMO ha organizzato una serie di iniziative per promuovere una cultura della prevenzio-ne del diabete mellito, obesità, ipertensione e vasculopatie arteriosclerotiche e favorire com-portamenti più adeguati per un sano stile di vita e per divulgare e diffondere i risultati della ricerca. Di seguito le iniziative più seguite dalla stampa nazionale (settimanale l’Espresso, quotidiano il Sole 24 ore), regionale (Messaggero, Nazione, Corriere e Giornale dell’Umbria), dai media nazionali (TV Rai 3: trasmissione Cominciamo Bene, Rai 2 TG2 Dossier Storie, pun-tata del 14.5.2011, Radio 24) e regionali (TGR3, Buongiorno Regione, TEF Channel, Umbria TV) e da numerosi siti web di informazione sanitaria.I dati scientifici prodotti dal CURIAMO sono stati presentati ad importanti Congressi Nazionali (Società Italiana Obesità, Roma Aprile 2010 e Padova 2012, Società Italiana di Diabetologia, Padova, Giugno 2011) ed Internazionali (International Congress on Diabetes and Obesity, Pra-ga, Maggio 2010, World Diabetes Congress, Dubai, dicembre 2011).L’obiettivo di introdurre nei percorsi di diagnosi, di cura e di riabilitazione, specifici protocolli comportamentali è stato conseguito a pieno. Il 21 giugno 2010 a Roma presso l’Accademia di Danimarca, il CURIAMO ha ricevuto il prestigioso premio internazionale DAWN AWARD 2010 quale migliore progetto in campo medico per la prevenzione del diabete mellito di tipo 2. Inoltre, il CURIAMO è centro di riferimento nazionale del CONI e della Federazione Medico Sportiva Italiana per gli atleti con diabete mellito.Il CURIAMO, grazie alla sua attività, ha di recente acquisito il prestigio di essere la sede uf-ficiale della Italian Wellness Alliance che opera a livello nazionale per migliorare gli stili di vita della popolazione e prevenire le NCD (Non-Communicable Diseases: Diabete, malattie cardiovascolari, respiratorie croniche e cancro) e che ha tenuto lo Start-Up Summit il 5 marzo 2012 presso il Senato della Repubblica Italiana con la presenza dei due Presidenti delle Com-missioni Sanità del Senato, di due Direttori del Ministero della Salute e di importanti rappre-sentanti dell’Università, delle Società Scientifiche, dei media e dell’impresa privata.

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AMAR associazione di volontariato per le malattie respiratorie o.n.l.u.s.Sede: Via della Pallotta n. 42 - 06126 PerugiaTel. 075.541.26.90 - 075.541.26.92e-mail: [email protected]

Sono soci dell’associazione i cittadini affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, i loro fa-miliari e tutti coloro che si interessano alla realizzazione degli scopi dell’Associazione per ragioni sani-tarie, umanitarie e sociali:

Rapporti con le istituzioniInterventi sulle sedi di formazione delle politiche sanitarie (nazionali, regionali e locali) a favore di una programmazione adeguata alla gravità dei problemi connessi con l’insufficienza respiratoria, con il riconoscimento della caratteristica di cronicità delle malattie respiratorieStimolo alle attività di prevenzione, anche attraverso depistages nelle scuole e nei luoghi di lavoroStimolo alla diffusione ed alla distribuzione omogenea nel territorio dei laboratori e degli ambulatori specialistici, con particolare riguardo alle Unità di Terapia Intensiva RespiratoriaSollecitazione di provvidenze in favore dei pazienti in BPCO

Rapporti con le strutture sanitarieDefinizione e diffusione dei criteri di qualità nell’ossigenoterapia e ventiloterapia a lungo termineIndagini sulla qualità percepita dagli assistiti in terapia a lungo termineInterventi per l’adeguamento delle attrezzature dei Centri pneumologiciDiffusione del modello di assistenza domiciliare respiratoriaCollaborazione nelle iniziative di formazione, di prevenzione e di screeningBorse di studio per giovani ricercatori

Rapporti con le altre AssociazioniOrganizzazione e partecipazione a incontri a convegni di studio dedicati agli argomenti nella nostra area di interesseCollaborazione alle iniziative nazionali di prevenzione ed informazione, come “la giornata del respiro” e “il camper del respiro”;Collaborazione alla stesura di documenti di stimolo alle istituzioni sanitarie per il miglioramento della qualità delle prestazioniConsultazioni sistematiche con le associazioni del CARE

Rapporti con i pazienti e loro familiarieventi per l’educazione sanitaria dei pazienticorsi di formazione per i care giveriniziative per la socializzazione dei pazientivacanze protette in località marine

ASS. A.L.I.Ce. CITTA’ DELLA PIEVE ASS. A.L.I.Ce. PONTE SAN GIOVANNIASS. A.L.I.Ce. CITTA’ DI CASTELLO

Cosa è A.L.I.Ce. Italia Onlus A.L.I.C.E è l’acronimo di Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale,ed è una Federazione di Associazioni Regionali a cui aderiscono 19 regioni italiane. E’ un’associazione di volonta-riato libera e non lucrativa, l’unica in Italia, formata da persone colpite da ictus, familiari, medici, personale addetto all’assistenza , riabilitazione e volontari. L’attività degli aderenti è basata sul volontariato e i finanziamenti derivano prevalentemente dai contributi dei soci e degli enti pubblici.La storia di A.L.I.Ce. OnlusALICE Onlus nasce ad Aosta nel 1997 su iniziativa del dr. Giuseppe D’Alessandro; grazie al suo impegno costante, nell’arco di pochi anni sono state fondate Associazioni A.L.I.Ce. capillarmente su tutto il territorio nazionale; nel 2004 viene fondata la Federazione A.L.I.Ce. ITALIA Onlus, presieduta da Giuseppe D’Alessandro fino al 2007.A.L.I.Ce. Italia Onlus oggiCome detto, A.L.I.Ce. è una Federazione di Associazioni Regionali, ciascuna rappresentativa di numerosissime real-tà A.L.I.Ce. territoriali. Le Associazioni A.L.I.Ce. regionali, pur autonome ed indipendenti nelle loro attività, collabo-rano al raggiungimento di comuni obiettivi a livello nazionale. Oltre all’acronimo e al logo, tutte hanno in comune lo stesso scopo.Le associazioni regionali sono formate da persone affette da ICTUS cerebrale e loro familiari, neurologi e medici esperti nella diagnosi e trattamento dell’ictus, medici di famiglia, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari. Sono associazioni non lucrative, democratiche, apolitiche, con personalità giuridica e non, iscritte nei registri regionali delle associazioni di volontariato. Lo scopo comune a tutte le Associa-zioni Regionali è di migliorare la qualità della vita delle persone colpite da ICTUS cerebrale, dei loro familiari e delle persone a rischio.Pertanto, A.L.I.Ce. ITALIA Onlus si propone di:- diffondere l’informazione sulla curabilità della malattia,specialmente perché questa coinvolge giovani, adulti e bambini, donne in età fertile, oltre agli anziani per i quali i margini di recupero sono più ampi di quanto non si creda.- creare un collegamento tra pazienti, familiari, neurologi, medici di base, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilita-zione e personale sanitario coinvolto dalla malattia al fine di facilitare al massimo il recupero funzionale, limitare le complicanze e consentire un rapido inserimento della persona colpita da ICTUS cerebrale nell’ambiente familiare, sociale e lavorativo nei casi potenziali.- facilitare la informazione per un tempestivo riconoscimento dei primi sintomi come delle condizioni che ne favori-scono l’insorgenza.- sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di screening (ad esempio a Roma ce ne sono 4, peraltro ancora non riconosciute dall’autorità sanitaria regionale).- tutelare il diritto dei pazienti ad avere su tutto il territorio nazionale livelli di assistenza dignitosi, uniformi ed omo-genei.Perché aderire e promuovere A.L.I.Ce. ITALIA OnlusPerché l’attuale sistema socio-sanitario stenta sia a recepire i reali bisogni dei pazienti sia ad introdurre nella pratica quotidiana i risultati della ricerca clinica; ricerca su cui sono stati fatti enormi investimenti (in termini di intelligenza, denaro e fatica) degli ultimi 20 anni. Tali investimenti hanno dato risultati certi sia in termini di efficacia delle terapie sia delle modalità organizzative, eppure nessuno ne parla.L’ICTUS cerebrale è una malattia prototipica: il report della WHO del 2005 riporta che, nei paesi non in via di svilup-po, questa malattia è la prima causa di invalidità e la seconda causa di morte.I suoi costi, economici e sociali, non sono quindi marginali. A tutt’oggi è considerata, a torto, una malattia incurabile ed inevitabile.

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Un gruppo di ragazzi che formano una crew d Hip hop ... singolarmente fanno parte di diverse scuole di danza e costituiscono un gruppo gare...

i loro nomi:Alessandro CovarelliLorenzo GiorginiAlberto CipriAlessandra Marino

Luisa BarchiesiKora BianchiGiulia MarriGiulia Duranti

Ilaria MenigattiAlessia TortoioliBruna PlaterotiEleonora Cataldi

A.R.U.O. Associazione Regionale Umbria [email protected]

Il problema osteoporosi è oggi, e lo sarà ancora maggiormente in futuro, un fatto di rilevanza mondiale: l’aumento significativo della vita media della popolazione porta ad evidenziare pa-tologie che, in un tempo anche recente, non risaltavano in tutta la loro attuale drammaticità.E’ noto che sono colpiti nella maggior parte dei casi soggetti di sesso femminile in fase postmenopausale: il depauperamento della massa ossea progredisce talvolta in modo irre-versibile portando a quadri di grave menomazione, che rendono necessarie assistenza e cure per molti anni.Sin da quando, nel 1941, Albright definì “osteoporosi” una condizione nella quale la massa ossea risultava deficitaria, caratterizzata da un’aumentata “radiotrasparenza” della colonna e, da un punto di vista clinico, da un incremento del numero delle fratture, ci fu l’esigenza di quantificare questa “debolezza” scheletrica, questa mancanza di resistenza meccanica. Oggi finalmente è possibile: disponiamo infatti di macchine affidabili ed il costo dell’esame è rela-tivamente poco elevato.Sul versante terapeutico, invece, la situazione è meno rosea. Finora non si è in grado di far recuperare la massa ossea perduta, e ci sono dubbi sul fatto che in un futuro relativamente prossimo si possa cambiare questa situazione.La terapia farmacologica, in continua evoluzione, è insostituibile nel trattamento delle forme conclamate, mentre l’attività fisica è preponderante nella prevenzione. Prevenzione che deve iniziare nell’età dello sviluppo e giovanile, per intensificarsi nell’approssimarsi dell’età a ri-schio.

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Associazione Italiana Celiachia Umbria è un associazione di promozione sociale che opera in tutto il territorio regionale a sostegno dei celiaci e delle proprie famiglie e di tutti coloro i quali devono convivere con una intolleranza da glutine.

AIC Umbria aderisce alla federazione Associazione Italiana Celiachia Onlus che conta 20 as-sociazioni regionali e che da più di 30 anni si adopera per migliorare la qualità della vita dei celiaci italiani.Molti sono i successi ottenuti: dall’erogazione gratuita degli alimenti inseriti in un registro nazionale appositamente creato, all’esenzione da ticket per le prestazioni correlate per lo screening e follow up della celiachia, al diritto al pasto senza glutine sancito per legge dalla 123/05 in tutte le mense pubbliche.AIC ha inoltre attivato numerosi progetti tra i quali ricordiamo il progetto alimentazione fuori casa, che oggi conta più di 3000 strutture in tutta Italia monitorate da AIC che sanno offrire un pasto senza glutine ai clienti celiaci in sicurezza (in Umbria sono più di 100 attualmente) , oppure il progetto “In fuga dal glutine” che tramite il gioco “facciamo festa” diffonde la cultu-ra del senza glutine e della tolleranza nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie grazie all’attività dei volontari.Per tutte le informazioni visitate il nostro sito internet www.celiachiaumbria.it dove trovate tutti i nostri contatti

Siamo presenti anche sui social network facebook e twitter

Associazione Italiana Celiachia UmbriaVia G.Puccini, 6306134 Ponte Felcino PERUGIA

P. IVA 03316160542cod. fisc. 94144840546c/c POSTE ITALIANE n. 1010474581 “Associazione Italiana Celiachia Umbria” IBAN IT 73 E 07601 03000 001010474581c/c MPS IBAN IT 90 C 01030 38591 000000479317

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n. 24 / Afas.itNotiziario di informazione su salute e servizi a cura dell’Afas.

INSIEME,CI PRENDIAMO CURA DI TE.Nella tua Farmacia Comunale, uno staff di Persone si prende cura ogni giorno della tua salute cercando di attingere dall’antica professione le qualità e i valori che da sempre hanno connotato il

Farmacista: Ascolto e Fiducia, arricchiti oggi delle moderne tecnologie e servizi.Scegliere una Farmacia AFAS significa inoltre dare forza e respiro alla nostra collettività, alla quale vanno

i nostri proventi, trasformati, dal Comune, in Servizi e lavori pubblici.

Il Direttore Dr. Raimondo CerquigliniIl Presidente Dr. Giancarlo Bazzucchi

Page 15: 1 giugno 2013 10.00 19.00 Perugia, Pian di Massiano - Tiroide“Giornata Nazionale della Tiroide”, Terni (PG) Aprile 2010 “La prevenzione in Piazza “ Ponte San Giovanni (PG)

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