40
CHIMICA ANALITICA II con LABORATORIO 1. INTRODUZIONE Federico Marini Federico Marini Dept . Chemistry , University of Rome “La Sapienza”, Rome, Italy Dept . Chemistry , University of Rome “La Sapienza”, Rome, Italy

1. INTRODUZIONE...– Estenderemetodiesistentia nuovitipi di campioni – Sviluppare nuovimetodiper misurarefenomenichimici CAII+Lab - 1. Introduzione CHIMICA ANALITICA ←→TEORIA

  • Upload
    others

  • View
    6

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • CHIMICAANALITICAIIconLABORATORIO

    1.INTRODUZIONE

    FedericoMariniFedericoMarini

    Dept.Chemistry,University ofRome“LaSapienza”,Rome,ItalyDept.Chemistry,University ofRome“LaSapienza”,Rome,Italy

  • Chimica Analitica

    • Nonsolo:– Areadella chimica che si interessa dicaratterizzare lacomposizione della

    materia sia qualitativamente (cosa è presente)che quantitativamente(quanto ce n’è)

    • Maanche:– Miglioraremetodi già consolidati– Estenderemetodi esistenti anuovi tipidicampioni– Sviluppare nuovimetodi permisurare fenomeni chimici

    CAII+Lab - 1. Introduzione

    CHIMICAANALITICA←→TEORIADELL’INFORMAZIONECHIMICA

    “Analyticalchemistryiswhatanalyticalchemistsdo”C.N.Reilley (1925–1981)

  • Chimica Analitica - 2

    • Disciplinascientificachesviluppaeapplicametodi,strumentiestrategieperottenereinformazioni sullacomposizioneenaturadellamaterianellospazioeneltempo.WorkingPartyofAnalyticalChemistryoftheFederationofEuropeanChemicalSocieties(WPAC/FECS)

    CAII+Lab - 1. Introduzione

    “Thescienceofinventingandapplyingtheconcepts,principles,and…strategiesformeasuringthecharacteristicsofchemicalsystemsandspecies.” R.W.Murray(1991)

  • Chimica Analitica - 3• Ichimici analitici operano spesso ai limiti estremi delle condizioni

    d’analisi,estendendoemigliorando lecapacità ditutti i chimici difaremisure significative:– Sucampioni sempre più piccoli– Sucampioni sempre più complessi– Suscaleditemposempre più brevi– Suspeciepresenti aconcentrazioni sempre più basse.

    • Lachimica analitica hafornitomolti degli strumenti edei metodinecessari nelle altre tradizionali aree della chimica così comeinambiti multidisciplinari quali lachimica farmaceutica,lachimicaforense,lachimica clinica,lascienza dei materiali,lageochimica,lachimica ambientale,etc.

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Laprospettiva analitica

    Riprodotto da:D.Harvey,ModernAnalyticalChemistry,McGraw-Hill,2000CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Analisi chimica quantitativa• Analisi volta adeterminare laquantità diuna opiù speciecostituenti

    presenti inuncampione

    CAII+Lab - 1. Introduzione

    ANALISICHIMICA

    QUANTITATIVA QUALITATIVA

    CLASSICA STRUMENTALE

    VOLUMETRIA GRAVIMETRIA

  • Illaboratorioanalitico

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Illaboratorio analitico• Ilcorretto svolgimento diun’analisi richiede che si abbiano delle

    attrezzature appropriate

    CAII+Lab - 1. Introduzione

    STRUMENTI

    ATTREZZATUREDILABORATORIO

    VETRERIA REATTIVI

  • Vetreria• Esistonomoltitipidiversidivetreriadalaboratorio,chesi

    distinguonoper:– MATERIALE: Inerterispettoallesostanzeconcuivieneacontatto– DIMENSIONI: Opportunepercontenereilcampione– FORMA: Adattaalloscopo

    CAII+Lab - 1. Introduzione

    Faremisurevolumetriche

    Contenerecampionioreattivi

    Miscelareoprepararesoluzioni

    Riscaldare,raffreddare,filtrare,…

  • Vetreria:materiali• VETRO: Èilmaterialepiùutilizzato.Relativamente

    inerte,trasparente,facilmentelavorabileeresistentealcalore(vetroborosilicato– Pyrex–resistenteastresstermico).– Vetrodicolorebrunoperproteggereilcontenuto

    dall’effettodellaluceesterna

    • PLASTICA: Piùeconomicaerobusta,mapiùopacaemenoresistentealcalore.Piùdifficiledalavorare/modellare– ContenitoridipolietileneusatiperHFesostanze

    caustichecomeKOHchepossonoattaccare/corrodereilvetro.

    • PORCELLANA:Dautilizzarsipertemperaturemoltoelevate

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Vetreria:esattezza• Lasceltadellavetreriadautilizzaredipendestrettamente

    dall’esattezzaconlaqualesivogliaconoscereilvolumeerogatoocontenuto.– Beute,beaker,pipettegraduateecilindrigraduatipossonoessereutilizzati

    permisureapprossimatedivolume(erroridell’ordinediqualchepercento)– Pipettetarate,matraccitaratieburetterappresentanostrumentiperla

    misura(più)esattadivolume.

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Vetreria:matraccio tarato• Ilmatraccioètarato“perriempimento”:

    – Adunadatatemperatura,contieneunvolumedeterminatodiliquido.– Ilvolumeèfissoedindicatodaunataccasulcollo.– Haun’esattezzageneralmentedi0.03-0.2%

    – Vieneusatoperlapreparazionedisoluzioniatitolonoto– Puòessereancheusatoperdiluireunasoluzioneadunvolumeesatto.

    – Variempitofinoaquandoilmeniscoinferiorediventatangenteallataccadimisura:

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Vetreria:pipetta tarata• Lapipettataratapermettedierogareunvolumefissodisoluzione:

    – L’esattezzadiunapipettataratapuòessereparagonabileaquelladiunmatracciodivolumeequivalente.

    – Puòessere“ascolamento”oppure“aduetacche”.

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Vetreria:buretta• Laburettaèusataperl’erogazioneaccuratadiunaquantità

    variabilediliquido:– Èusatanelletitolazioni,dovepermettedidispensare(inmanieraquasi

    continuao“gocciaagoccia”)unvolumevariabilediliquidomisuratoesattamente.

    – Funziona(edètarata)persvuotamento– UnulterioreaiutoallaletturaèdatodallarigadiSchellbach

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Reattivi• Anchenellasceltadeireattiviintervengonodiversifattori:

    – QUALITÀ:Gradodipurezza,presenzadispecificiinterferenti– COSTO:Legatoallapurezzaealconfezionamento– SICUREZZA:Personaleeambientale(→greenchemistry)

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Reattivi:classificazione• Rispettoalgradodipurezza:

    – Prodotti tecnici o commerciali: basso livello di purezza, non adatti ad un lavoro analitico

    – Grado reagente o grado di purezza analitico (RPE): prodotti conformi agli standard minimi per un lavoro analitico. Possono essere indicati:

    • i limiti massimi di impurezza consentiti • l’effettivo valore per le varie impurezze

    – Reagenti chimici per fini speciali (RS): reagenti estremamente puri o esenti da determinate sostanze.

    – Reagenti di grado farmaceutico (RHP): conforme alle diverse farmacopee.

    – Reagenti di grado industriale (RE): per sintesi o usi diversi.

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Strumenti• STUFE: Permettonodiriscaldareicampioniper:

    – Rimuoverel’umidità(essiccare)– Iniziareprocessididecomposizionetermica– Sidifferenzianoper:

    • Capacità• Temperaturamassimadiesercizio• PossibilitàdicontrollarelaT

    • BILANCE: Permettonolamisuradellamassa.Asecondadellasensibilitàsidividonoin:– Tecnica– Analitica

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • L’analisichimica

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Fasi dell’analisi chimica• Laprocedura analitica totale è composta dauna serie distadi

    moltoimportanti:1. DEFINIZIONEGENERALEDELPROBLEMA2. DEFINIZIONEANALITICADELPROBLEMA3. SCELTADIMETODO,TECNICA,PROCEDURA,PROTOCOLLO4. CAMPIONAMENTO5. TRATTAMENTODELCAMPIONE6. ANALISI7. VALUTAZIONEDEIDATI8. CONCLUSIONI

    • Unchimico analitiico deve essere ingrado diaffrontare inmodocritico TUTTElefasi dell’analisi chimica.

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Scelta delmetodo d’analisi• Perscegliere il metodo d’analisi più adatto si devono valutare:

    • Scopo dell’analisi• Natura del campione• Numero, frequenza e luogo di analisi• Strumentazionedisponibile• Accuratezza (esattezza e precisione), tempi, costi• Sensibilità, limite di rivelabilità e di quantificazione• Quantità di analita• Selettività

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Classificazione dei metodi d’analisi

    • Sullabasedella quantità dicampione richiesta:– MACRO:m>0.1g– MESO(SEMIMICRO):0.01g≤m≤0.1g– MICRO:m<0.01g

    • Sullabasedella concentrazione dell’analita:– MAJOR: C>1%– MINOR: 0.01%≤C≤1%– TRACCE: C<0.01%

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Selettività diunmetodo d’analisi

    • Capacitàdiunmetodoanaliticodideterminareunivocamentel’analita diinteresse.

    • Garantiscechelamisurasiaeffettivamenteriferibilesolamenteall'analita oggettodell'analisi.

    • Leinterferenzepossonoportareasottostimareosovrastimareilrisultatofinale:– Trasformazionedell’analita inuna formamisurabile– Separazione fisica dell’analita dalle interferenze

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Metodi analitici standard• EsistononumerosimetodistandardindicatidavariEntinazionalie

    internazionali:• ASTM (American Society for TestingandMaterials)

    • API (American Petroleum Institute)

    • APHA (American Public Health Association)

    • AOAC (Association ofOfficial Analytical Chemists)

    • ISO (International Organization for Standardization)

    • IRSA (Istituto di Ricerca sulle Acque)

    • NBS (National Bureau of Standards)

    • Sonoprocedurestandardizzate,chegarantisconodiottenererisultaticonfrontabiliintuttiilaboratori(inparticolare,interminidiesattezzaeprecisione)

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • “L’accuratezza di molti reports che contengono dati analitici èun miraggio, dal momento che un’inconsapevole negligenzaed una sbagliata valutazione dei costi hanno fatto sì che uncampione di polvere preso con superficiale rapidità vengaanalizzato con una precisione piuttosto costosa.”

    Kaye– IllinoisInstitute ofTechnology(1967)

    Campionamento

    • Insiemedioperazioniattealprelievodiuncampionerappresentativodell’interamassa

    • Bisognavalutare:• Scopo dell’analisi

    • Grado di omogeneità del campione

    • Accuratezza, tempo e costomassimo ammissibili

    • Stato fisico del campione

  • Dati affidabili?

    • Errori sistematici nel campionamento si ripercuotonosignificativamente sull’esattezza del risultato e sulla validitàdei modellimessi a punto a partire dai dati

    • Errori casuali di campionamento particolarmente grandifanno sì che l’incertezza del risultato analitico sia altrettantorilevante

    • Fare previsioni accurate o comunque affidabili a partire daidati analitici diventa piuttostodifficile e/o costoso

  • Campionamento ed analisi

    • Il controllo di qualità richiede una qualche forma di analisi chimicache prevede, in molti se non in tutti i casi, uno o più stadi dicampionamento

    • Campioni da analizzare (in genere < 1-2 g) vs lotti (possono ancheraggiungere le migliaia di tonnellate

    • Diversi stadi di campionamento alternati, nel caso dei solidi, conaltrettante fasi che implicano una significativa riduzione delledimensioni dei frammenti

  • Campionamento:una tecnica euna scienza

    • Il campionamento non è altro che una riduzione di massa ottenutacon mezzi opportuni, in maniera da rispettare nel modo migliorepossibile la composizionedel lotto di partenza

    • Il campionamento “esatto” non esiste: ogni tipo dicampionamento genera errori che non possono essere ignorati

    • La scienza del campionamento non è altro che l’analisi teoricadegli errori legati al campionamento

    • L’unica differenza nell’applicazione tra solidi e fluidi è un fattore discala (nel primo caso sono coinvolti elementi delle dimensioni dimm o μm, nel secondo di Å)

  • Notaamargine

    • Risultati di letteratura e l’esperienza pratica mostranocome il contributo all’errore totale da parte delcampionamento sia molto spesso significativamentemaggiore di quello dovuto all’analisi chimica.

    • Pierre Gy riporta casi di errore sistematico legato alcampionamento primario pari addirittura al 1000% (50%nel caso dell’errore di campionamento secondario).

    • Per confronto, spesso l’errore sistematico analitico siattesta tra lo 0.1% e l’1%

  • Misurechimicheederrori

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Misure ed errori• Scopo di un’analisi chimica è di ottenere un risultato quanto più

    possibile vicinoal valore vero della grandezza damisurare.• La qualità del risultato finale ottenuto dipende strettamente

    dall’impatto delle diverse fonti di errore sul metodo.• Nessuna misura è esente da errori:

    – ERRORE CASUALE: Sempre presente. Può essere positivo o negativo e la suaentità non può essere predetta a priori. Ha come effetto che si ottenganorisultati differenti per quella che dovrebbe essere la stessa misura. Puòessere stimato facendomisure ripetute e ridottomediandopiùmisure.

    – ERRORE SISTEMATICO: Non è detto che sia presente. Ha sempre lo stessosegno e può essere un valore costante (additivo) o proporzionale al valorevero della grandezza damisurare. Può essere corretto a posteriori.

  • Caratterizzare i risultati diuna serie dimisure• Supponiamo di aver fatto 5 misure della concentrazione di Fe2+ in

    un campione e aver trovato:– 11.3%, 11.5%, 11.2%, 11.7%, 11.4%

    11.2 11.3 11.4 11.5 11.6 11.7%Fe2+

    -0.15

    -0.1

    -0.05

    0

    0.05

    0.1

    0.15

    • Unmododicaratterizzarelemisureottenuteèquellodiassumerecheessesianodisperseattornoadunvalorecentrale(media),cherappresentilamigliorestimadelvaloreverodellaconcentrazionedell’analita diinteresse

    11.2 11.3 11.4 11.5 11.6 11.7%Fe2+

    -0.15

    -0.1

    -0.05

    0

    0.05

    0.1

    0.15

    �̅� =∑ 𝑥%&'(𝑁

    �̅� = 11.42

  • Caratterizzare i risultati diuna serie dimisure -2• Insieme ad un indice di “centralità”, c’è bisogno di definire la

    dispersione dei dati, per caratterizzare la variabilità che ci si possaaspettare nei risultati:– RANGE: 𝑟 = 𝑥/01 − 𝑥/&3 fornisce informazioni sulla variabilità totale ma non

    sulla distribuzione delle singolemisure.

    – DEVIAZIONE STANDARD: 𝑠 = ∑ 151̅67

    89:%5( è direttamente associabile ad una

    distribuzionee permette di fare considerazioniprobabilistiche.

    Distribuzione: associareaciascunvalorechepuòassumerelagrandezzaunnumerochequantifichiilnostrogradodifiducia sullasuarealizzazione.

  • Distribuzioni statisticheGAUSSIANA(NORMALE) tdiSTUDENT

    >40/50misure

  • Distribuzioni statistiche:esprimere il risultato

    𝑡 =𝑥 − �̅�𝑠 𝑁⁄

    5 misure(4gdl)

    -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5t

    0.05

    0.1

    0.15

    0.2

    0.25

    0.3

    0.35

    f(t)

    -1.19≤ t≤ 1.19 (70%)

    -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5t

    0.05

    0.1

    0.15

    0.2

    0.25

    0.3

    0.35

    f(t)

    -2.13≤ t≤ 2.13 (90%)

    -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5t

    0.05

    0.1

    0.15

    0.2

    0.25

    0.3

    0.35

    f(t)

    -2.78≤ t≤ 2.78 (90%)

    Ingenerale:

    �̅� − 𝑡=,?𝑠𝑁≤ 𝑥 ≤ �̅� + 𝑡=,?

    𝑠𝑁

    𝜈:gradidilibertà(N-1)𝛼:livellodiconfidenza

  • Valutare labontà delrisultato• ESATTEZZA: Concordanza tra il valore medio di una serie di misure

    ripetute in condizioni stipulate ed “un” valore vero del misurando– Inversamente correlata alla presenza di errore sistematico

    • PRECISIONE: Concordanza tra una serie di misure della stessaquantità effettuate in condizioni stipulate– Stesso analista, stesso laboratorio, stessa strumentazione (quando

    applicabile), stesso giorno (ripetibilità)– Stesso analista, stesso laboratorio, stessa strumentazione (quando

    applicabile), giorni differenti (ripetibilità intermedia)– Almeno un elemento differente tra analista, laboratorio, strumentazione

    (riproducibilità)

    – Inversamente correlata all’entità dell’errore casuale

  • Valutare labontà delrisultato

  • Principidellereazioniinsoluzione

    CAII+Lab - 1. Introduzione

  • Lachimica delle soluzioni• Lamaggior parte delle reazioni della chimica analitica quantitativa ha

    luogo in soluzione.• In genere, il solvente è l’acquama può essere anche altro.• È quindi necessario conoscere bene i fattori che influenzino le

    reazioni in soluzione:– Equilibriochimico– Cinetica– Legge di azione di massa– Natura del solvente– Dissociazione elettrolitica– Solubilità– Effetto dello ione a comune– Forza ionica

  • Equilibrio chimico• Tutte le reazioni reversibili, dopo un tempo sufficiente, raggiungono

    uno stato di equilibrio chimico la composizione della miscelarimane costante.

    • Equilibrio dinamico: le reazioni diretta e inversa procedono allastessa velocità

    𝑏𝐵 + 𝑐𝐶 ↔ 𝑑𝐷+ 𝑒𝐸

    𝐾 =𝑎OP𝑎QR

    𝑎ST𝑎UVCostantetermodinamica

    Costanteatemperaturacostante𝑎& :attivitàdeireagentiedeiprodotti

  • Equilibrio chimico:costante diconcentrazione

    • In soluzione, l’attività può essere correlata alla concentrazioneattraverso il coefficiente di attività 𝛾.

    • In soluzioni diluite, il coefficiente di attività 𝛾 può essere calcolatoattraverso la legge di Debye-Huckel:

    𝐾 = 0XY0Z

    [

    0\]0^

    _= =`XY

    Z̀[

    `\]`̂_

    O XY Q Z

    [

    S \] U ^

    _

    ln 𝛾& = −𝐴𝑧&e 𝜇 𝜇 =12g 𝐶&𝑧&

    e

    &Forzaionica

    • A forza ionica (e temperatura) costante, è possibile di definire unacostante di concentrazione:

    𝐾U =𝐷 OP 𝐸 QR

    𝐵 ST 𝐶 UV