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La Riforma della Scuola dell’Infanzia e Primaria
a cura diGiovanna Proietti
Ispettrice Tecnica
1. Premessa2. Aspetti Innovativi3. Implicazioni4. Idee Guida5. Impegni6. Conclusioni
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1. Premessa
Il PERCHÈIl PERCHÈ
Il CHE COSAIl CHE COSA
Il COMEIl COME
• Coinvolgimento delle Provincie• Costituzione di ‘cabine di regia’• Centralità del ruolo dei Dirigenti• Condivisione di compiti e
strategie comuni
• Coinvolgimento delle Provincie• Costituzione di ‘cabine di regia’• Centralità del ruolo dei Dirigenti• Condivisione di compiti e
strategie comuni
• Conoscenza dei processi da attivare
• Confronto sulle innovazioni e implicazioni operative
• Attenzione ai nodi problematici• Organizzazione del percorso
formativo
• Conoscenza dei processi da attivare
• Confronto sulle innovazioni e implicazioni operative
• Attenzione ai nodi problematici• Organizzazione del percorso
formativo
• Gradualità• Collegialità• Coinvolgimento delle famiglie• Documentazione• Gruppi tecnici di supporto• Centri di documentazione
• Gradualità• Collegialità• Coinvolgimento delle famiglie• Documentazione• Gruppi tecnici di supporto• Centri di documentazione
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2. Aspetti Innovativi
Le aree su cui le scuole dovranno
focalizzare la propria ricerca sono:
IL Piano di Studio PERSONALIZZATOIL Piano di Studio PERSONALIZZATO
IL PORTFOLIO delle CompetenzeIL PORTFOLIO delle Competenze
La FLESSIBILITÀ del Modello Organizzativo
La FLESSIBILITÀ del Modello Organizzativo
L’ ARTICOLAZIONE della Funzione Docente
L’ ARTICOLAZIONE della Funzione Docente
La Continuità / ANTICIPOLa Continuità / ANTICIPO
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3. Implicazioni
IL Piano di Studio PERSONALIZZATOIL Piano di Studio PERSONALIZZATO
IL PORTFOLIO delle CompetenzeIL PORTFOLIO delle Competenze
La FLESSIBILITÀ del Modello OrganizzativoLa FLESSIBILITÀ del Modello Organizzativo
L’ ARTICOLAZIONE della Funzione DocenteL’ ARTICOLAZIONE della Funzione Docente
La Continuità / ANTICIPOLa Continuità / ANTICIPO
Da: PROGRAMMA PREDEFINITO
Da: PROGRAMMA PREDEFINITO
Da:SCHEDE di Valutazione
Da:SCHEDE di Valutazione
Da:CLASSEDa:
CLASSE
Da:TEAMDa:
TEAM
Da:ORDINI SEPARATI
Da:ORDINI SEPARATI
A:ITINERARIO FORMATIVO
A:ITINERARIO FORMATIVO
A:Valutazione
FORMATIVA
A:Valutazione
FORMATIVA
A:CLASSE &
LABORATORIO
A:CLASSE &
LABORATORIO
A:EQUIPE
Pedagogica
A:EQUIPE
Pedagogica
A:SISTEMA
FORMATIVO INTEGRATO
A:SISTEMA
FORMATIVO INTEGRATO
AMBITI RIFORMA IMPLICAZIONI
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4. Idee Guida
Interazione tra uguaglianza, competitività e qualità
Scuola come laboratorio di ricerca
Policentrismo formativo
Collegamento scuola-lavoro
Dimensione europea dell’educazione
Centralità delle politiche formative
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5. ImpegniLa FORMAZIONELa FORMAZIONE
Percorso formativo e-
learning integrato
Percorso formativo e-
learning integrato
Conoscenza della riformaConoscenza della riforma
ORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO
Informazione comune
Informazione comune
Contenuti ed obiettivi
Contenuti ed obiettivi
Riflessione sulle novitàRiflessione sulle novità
Approfondimenti specifici
Approfondimenti specifici
Nuclei tematici innovativi
Nuclei tematici innovativi
Formazione on-lineFormazione on-lineFormazione in presenzaFormazione in presenza
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5a. Percorso FormativoFORMAZIONE ON-LINE
Piattaforma Puntoed
u
Piattaforma Puntoed
u
- Formazione in presenza e on-line di esperti scelti da ciascuna Direzione Regionale
A livello regionale
- Formazione di un tutor per scuola
- Formazione degli insegnati
A livello di scuola
- MINISTERO- DIREZIONI REGIONALI- C.S.A.- SCUOLE
FORMAZIONE IN PRESENZA
- Conferenze Nazionali (16 Aprile, 7 Maggio)
- Conferenze Regionali (27 Marzo, 9 Maggio)
- Conferenze Provinciali(21, 26, 27, 28 Maggio)
- Attività delle scuole (Giugno - Settembre)
-Linee Guida
1a Fase (propedeutica e informativa)
- A.Sc. 2003/04- Interventi di formazione
intensivi (per l’avvio dell’anno) sc. e periodici (per tutto l’anno)
2a Fase (sistematica)
- Corsi- Forum- Laboratori- Classi Virtuali- Biblioteche- Incontri in presenza
- Tutor
-INDIRE
-RAI Educational (inglese)
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6. Conclusioni
Per fare ciò occorre:
a) Recuperare un linguaggio comprensibileb) Essere capaci di ‘efficacia comunicativa’c) Rispettare il diritto all’ascolto delle personed) Semplificare i discorsie) Parlare il linguaggio della gente comunef) Diminuire il ‘non-noto’g) Creare coinvolgimento e consenso