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5 S S a a n n t t a a B B a a r r b b a a r r a a O santa eroina, che amando generosamente il Signore riusciste vincitrice nella lotta mossavi del padre idolatra, dal mondo seduttore e da un giudice crudele, ci ottenete dal Dio degli eserciti di potere usare costantemente delle nostre energie per il bene supremo dell’anima, a ciò che regolati gli affetti nostri concorriamo alla grandezza della Patria. S S anta Barbara martire nacque a Nicomedia nel III secolo e preci- samente nel 217 d.C.. Figlia di un nobile e ambizioso cortigiano assertore del paga- nesimo si convertì al cristianesimo e scelse una vita umile al ser- vizio di Dio, rifiutando quella di corte. Il padre, preoccupa- to per la sua posizio- ne presso l’imperato- re Massimiano, infierì in vari modi sulla figlia per piegarne la vo- lontà, ma, non otte- nendo risultati, finì col denunciarla. Sottopo- sta a torture fu poi condannata al rogo. Però, poiché le fiam- me si spegnevano al contatto con il suo corpo, fu decapitata dallo stesso padre, in- cenerito poi da un fulmine nonostante il cielo sereno. Le reliquie, trasporta- te a Roma e poi a Piacenza, sono oggi conservate nella Chiesa di San Marino di Burano. Già venerata da se- coli dai cannonieri e dagli artiglieri nell’as- sedio di Firenze (1529), venne pro- clamata da papa Pio XII, con Breve Pontificio del 1951, Santa Patrona degli Artiglieri, Genieri, Ma- rinai, Vigili del Fuoco e di quanti svolgano professioni a contat- to con il fuoco. La tradizione invoca Barbara contro i ful- mini, il fuoco e la morte improvvisa. La compenetrazione tra leggenda e mo- menti di vita mistica spiega le ragioni per cui subito dopo l'in- venzione della pol- vere da sparo cia- scun magazzino di munizioni, in partico- lare sulle navi da guerra, per devozio- ne alla vergine di Ni- comedia, vogliano affisso sulle pareti un'immagine della santa "perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano ap- punto Santabarba- ra". red. n

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SSaa nn tt aa BB aa rr bb aa rr aaO santa eroina,

che amando generosamente il Signore riusciste vincitrice nella lotta mossavi del padre idolatra,

dal mondo seduttore e da un giudice crudele, ci ottenete dal Dio degli eserciti

di potere usare costantemente delle nostre energie per il bene supremo dell’anima,

a ciò che regolati gli affetti nostri concorriamo alla grandezza della Patria.

SSanta Barbaramartire nacquea Nicomedia

nel III secolo e preci-samente nel 217 d.C.. Figlia di un nobile eambizioso cortigianoassertore del paga-nesimo si convertì alcristianesimo e scelseuna vita umile al ser-vizio di Dio, rifiutandoquella di corte.Il padre, preoccupa-to per la sua posizio-ne presso l’imperato-re Massimiano, infierìin vari modi sulla figliaper piegarne la vo-lontà, ma, non otte-nendo risultati, finì coldenunciarla. Sottopo-sta a torture fu poicondannata al rogo. Però, poiché le fiam-me si spegnevano alcontatto con i l suocorpo, fu decapitatadallo stesso padre, in-cenerito poi da unfulmine nonostante ilcielo sereno. Le reliquie, trasporta-te a Roma e poi aPiacenza, sono oggiconservate nellaChiesa di San Marinodi Burano. Già venerata da se-coli dai cannonieri e

dagli artiglieri nell’as-sedio di Firenze(1529), venne pro-clamata da papaPio XII, con BrevePontificio del 1951,Santa Patrona degliArtiglieri, Genieri, Ma-rinai, Vigili del Fuocoe di quanti svolganoprofessioni a contat-to con il fuoco. La tradizione invocaBarbara contro i ful-mini, i l fuoco e lamorte improvvisa.La compenetrazionetra leggenda e mo-menti di vita misticaspiega le ragioni percui subito dopo l'in-venzione della pol-vere da sparo cia-scun magazzino dimunizioni, in partico-lare sul le navi daguerra, per devozio-ne alla vergine di Ni-comedia, voglianoaffisso sul le paretiun'immagine dellasanta "perché sianopreservati dal fuocoe dai fulmini celesti idepositi delle polveriche si chiamano ap-punto Santabarba-ra".

red. n

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IIl primo dicembre, nellaSala Santa Cecil ia del-l’Auditorium Parco della

Musica, ha avuto luogo il tradi-zionale concerto della BandaMusicale della Marina direttadal Maestro, Capitano di Fre-gata, Antonio Barbagallo. An-che quest’anno l’evento è sta-to presentato, a titolo gratuito,dal professore Michele Mira-bella che ha superbamente in-trattenuto i presenti nel corsodel lungo spettacolo che èstato trasmesso in diretta tele-visiva da Rainews e in differitaradiofonica da Radio Rai Web.Oltre ai brani presentatidalla Banda, sempre più al ivel l i di eccellenza perquanto riguarda il reperto-rio bandistico mondiale,sono andati in scena filmatistorici ed attuali; alcuni te-stimonial intervistati da Mi-rabella hanno condivisocon il pubblico le proprieemozioni ed esperienze. Sulle note di “Và pensierosull’ali dorate” tratto dal“Nabucco” di GiuseppeVerdi è stato sincronizzatoun video su “Formazione eNaval Diplomacy”. Il 2011sarà un anno particolar-mente significativo per laMarina con il 150° anniver-sario dell’Unità d’Italia econtemporaneanmentedella nascita della Regia

Marina dalla fusione delle ma-rine preunitarie. Inoltre, saremochiamati a festeggiare i 130anni dell’Accademia Navaledi Livorno e gli 80 anni del ve-liero più bello del mondo, l’A-merigo Vespucci. Sono stati in-vitati a commentare il videol’Ammiraglio di Squadra Cri-stiano Bettini, Capo Ufficio Ge-nerale del Personale e Ispetto-re delle Scuole della Marina el’ambasciatore Stefano Ron-ca, capo del cerimoniale di-plomatico della repubblicache ha iniziato la sua formazio-ne presso l’allora Collegio Na-vale Francesco Morosini di Ve-nezia. Entrambi hanno testimo-niato la valenza della fomazio-ne che la Marina fornisce ai fu-turi ufficiali e la necessità chela stessa sia sempre attuale eadattata al quadro strategicoin atto.

Sulle note di “Cerimonial Fan-fare” di James Curnow è statopoi il momento del video sulle“Costruzioni Navali”. La Marinada sempre rivolge la massimaattenzione all’ammoderna-mento dello strumento aerona-vale adattandolo e confor-mandolo alle esigenze maritti-me della nazione. Al termine della prima partedello spettacolo è stato resoun tributo agli atleti di livello in-ternazionale della Marina chenel corso del 2010 si sono parti-colarmente contraddistinti nonsolo nelle specialità nautiche.Sono così saliti sul palco a rice-vere un caloroso applauso daparte di tutti i presenti: GiuliaConti, Giovanna Micol e LauraLinares per la vela; Elania Nar-delli per il tiro a segno; FrancoSancassani, Luigi Scala, PietroRuta, Enrica Marasca e Sa-

Il quattro dicembre ricorre la festività di Santa Barbara patrona dellaMarina. Numerosi sono stati anche quest’anno gli avvenimenti organiz-zati per l’occasione sia a livello centrale che periferico.

La patrona della Marina MilitareLa patrona della Marina Militare

ROMA

Il concerto all’Auditorium

Michele Mirabella sul palco insieme all’Ammiraglio Branciforte.

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mantha Molina per il canot-taggio; Mariano Bifano per lacanoa; Luca Ferretti per il nuo-to. Insieme agli atleti della Ma-rina è salito sul palco il velistadi fama mondiale Andrea Mu-ra che ha recentemente vintocon il patrocinio della nostraForza Armata, la Route duRhum, regata transatlantica insolitaria che si tiene ogni quat-tro anni con partenza da SaintMalo in Francia e arr ivo aPoint-à-Pitre in Guadalupa.Dopo l’intervallo è andato inscena il momento più significa-tivo dell’intera serata. Sulle note di “Oblivion” di Astor

Piazzolla, è statoproiettato il vi-deo “Il mare uni-sce” dedicatoall’impegno del-la nostra portae-rei Cavuor nel-l’operazioneWhite Crane disoccorso al lapopolazione diHaiti colpita loscorso gennaiodal terribile ter-remoto. Sonosaliti sul palco a

ricordare quei momenti e afornire l’attuale quadro dellasituazione sull’isola caraibica:Mariavittoria Rava presidentedella Fondazione FrancescaRava - NPH Italia Onlus, impe-gnata attivamente ad Haiti; lacantante Paola Turci e An-drea Pellizzari delle Iene, en-trambi testimonial della Fonda-zione Rava; il Capitano di Va-scello Gianluigi Reversi coman-dante del Cavour durante l’o-perazione. Tutti gli intervenutihanno commosso gli spettatoricon i loro racconti ed hannochiesto ulteriori aiuti per la sfor-tunata popolazione di Haiti

che oltre alla distruzione deri-vata dal sisma è chiamata og-gi a fronteggiare una massic-cia epidemia di colera. Nel-l’occasione è stato proiettato ilvideo “Mr. Brown is back intown” realizzato da AndreaPellizzari per la raccolta fondi afavore dei bambini di Haiti. Dopo le magnifiche esecuzionidi “T-Bone concerto - Medium”di Johan De Meij e “Summerti-me” di George Gershwin con iquali la Banda della Marina siè confermata uno dei miglioricomplessi bandistici mondiali,sulle note di “1492 la conquistadel paradiso” di Vangelis è sta-to proiettato il video “La stabi-lità internazionale e la tuteladegli interessi nazionali”. LaMarina è sempre più impegna-ta in ogni angolo del globo afavore della stabilità interna-zionale e per la salvaguardiadegli interessi nazionali; testi-monial di questa importanteattività sono stati il Dottor Ste-fano Messina Vice Presidentedella Confederazione ItalianaArmatori (CONFITARMA) ed ilCapitano di Fregata Massimi-liano Giachino ex-comandan-te della fregata Scirocco im-

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red. n

pegnata nelle operazioni dicontrasto contro il redivivo fe-nomeno della pirateria. En-trambi hanno testimoniato l’in-tenso ed oneroso lavoro chequotidianamente le navi dellaMarina svolgono a favore dellamarineria italiana nelle acquedi tutto il mondo.Dopo il bis richiesto a gran vo-ce dal pubblico concretizzatocon una divertente interpreta-zione di “Mondo glissando” diMike Hannickel, il Capo di Sta-to Maggiore della Marina, Am-miraglio Bruno Branciforte, harivolto un saluto alla platea ri-cordando in particolar modotutti i “marinai” impegnati nellevarie operazioni in cui è coin-volta la Marina dall’OceanoIndiano all’Oceano Atlantico,dal Mediterraneo all’Afghani-

Gli atleti della Marina.

Da sinistra: il maestro Barbagallo, il comandante Reversi,Paola Turci, Mariavittoria Rava,

Michele Mirabella e Andrea Pellizzari.

stan, dall’Iraq al Libano e alKosovo. Il Ministro della Difesa,on. avv. Ignazio La Russa, inter-

venuto al concerto ha di se-guito voluto inviare un indirizzodi saluto a tutta la famigliamarinara. Lo spettacolo, comeda consuetudine, è terminatosulle note della “Ritirata” diTommaso Mario, marcia ese-guita in passato la sera nellebasi di La Spezia e Taranto peril rientro dei marinai dalla fran-chigia.

Da sinistra: l’Ambasciatore Ronca, Michele Mirabella e l’Ammiraglio Bettini.

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ROMA

La S.S. Messa nellabasilica di San Giovanni in Laterano

AALa Spezia, a Venezia oad Ancona, a Napoli, aTaranto, a Cagliari, ad

Augusta o a Roma, a bordo diuna nave o in una caserma inItalia o all’estero, ovunque c'èuna famiglia marinara; ogni an-no quando sul calendario deisanti è il 4 dicembre, si festeg-gia santa Barbara patrona del-la Marina. A Roma la solenne messa inonore della santa martire si ècelebrata nella basilica di sanGiovanni in Laterano. La matti-na del 3 dicembre le colossalistatue di Cristo e dei Santi so-pra la facciata della basilicaaccolgono un’onda di marinai.Sul sacrario il picchetto militarerende gli onori alle autorità par-tecipi, e il nocchiere soffia nelsuo fischietto. Bandiere e vessilli rubano lascena al maestoso soffitto, or-nato e colorito, e al bellissimomosaico del pavimento. Il blumarina delle divise ben si acco-sta al tripudio di luci e coloriche si scorgono nelle cinquenavate della chiesa. La sacramusica intonata dalla banda

della Marina s’innalza nobile in-sieme ai fumi dell’incenso. L'arcivescovo Ordinario militareper l'Italia, mons. Vincenzo Pel-vi, officia la celebrazione euca-ristica, e nell’omelia si rivolgealla Marina Militare affettuosa-mente come a una “famigliadel mare, eccellente amba-sciatrice della cultura, della si-curezza e solidarietà” che sem-pre è partecipe, ieri come og-gi, “per il mantenimento dellapace e per il rispetto dei dirittiumani”; una Marina come“sentinella del mattino e custo-de della notte”. Il giorno di santa Barbara è unafesta che si avverte da ognisguardo, da ogni stretta di ma-no, da ogni abbraccio tracompagni d'armi. Nel giorno di santa Barbara

Costantino Fantasia n

spesso c’è il sole. A lei nel cultopopolare è uso rivolgersi reci-tando la preghiera: "Santa Bar-bara Benedetta, liberaci daltuono e dalla saetta". A lei è af-fidato il luogo delle navi daguerra in cui si custodiscono lepolveri e le armi, come a esor-cizzare che nessun fulmine aciel sereno incenerisca un mari-naio; punizione, invece, subitadal padre della Santa mentretornava a casa con tra la ma-no la spada che aveva deca-pitato Barbara ancora insan-guinata.

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LIVORNO

Il giuramento degliallievi ufficiali

DDopo una prima parte dimattina dominata dafreddo, vento e pioggia,

il sole illumina il piazzale del-l’Accademia Navale di Livornoda cui si erge maestoso il bri-gantino, ed inizia a scaldare icuori degli allievi e degli ospitiintervenuti alla cerimonia. Labrigata all ievi f iera entra inpiazzale, marziale e orgogliosacome sempre. Quest’anno c’èuna novità, il vecchio moschet-to automatico beretta (MAB)che ha accompagnato in piaz-zale decine e decine di gene-razioni, è stato sostituito dal piùnuovo AR 70; i movimenti, le se-quenze e le pose sono diverse,ma sempre eseguite con lamassima precisione. 125 allievidella prima classe stanno pergiurare solennemente fedeltàalla Repubblica Italiana. L’Am-miraglio di Divisione Pierluigi Ro-sati, Comandante l’Accade-mia Navale, richiama gli allievisull’importanza suprema, sul va-lore e sul significato dell’attoche stanno per compiere; “nonè un puro atto formale, ma unapromessa puntuale ed indivi-duale di fedeltà alla patria, diservizio verso la nazione, di de-dizione al dovere, da compieresenza alcuna riserva e senza li-miti”. Poi alle 11:38 arriva vigo-roso, forte, orgoglioso l’urlo “LOGIURO” seguito dalle note can-tate dell’Inno di Mameli. Spettacolo che si rinnova ognianno, ma che riesce sempre aregalare forti emozioni sia aigiovani, sia ai meno giovaniche in quell’istante ripercorro-no nella mente le tappe dellapropria vita. Sia il Generale Camporini, Ca-po di Stato Maggiore della Di-fesa, sia l’Ammiraglio Brancifor-te, Capo di Stato Maggioredella Marina, presenti alla ceri-monia hanno sottolineato il mu-

tato ruolo delle nostre forze ar-mate sempre più spesso impe-gnate sia all’estero in missioni dipace internazionali, sia in terri-torio italiano a fianco della pro-tezione civile e di altre struttureistituzionali. Il Ministro della Dife-sa, on. avv. Ignazio La Russa,massima autorità presente, nelsuo intervento ha voluto sottoli-neare come i giovani che oggiscelgono la carriera militare so-no un “esempio”, una delle“eccellenze” dell’Italia. “Quìc’è l’orgoglio di appartenere aun paese capace di generareuna gioventù come questa;come sarebbe bello se oggitutto il paese potesse vedereed apprezzare il giuramento diquesti ragazzi che dedicano laloro vita al servizio del paese,condividere la stessa ansia didover, abnegazione e impe-gno”.La cerimonia si è conclusa conil tradizionale defilamento dellabrigata allievi sul viale dei pini.Al termine abbiamo incontratol’Ammiraglio Rosati ed il capo-corso della prima classe, allievoBoffo, ai quali abbiamo rivoltoalcune domande.Ammiraglio Rosati, il 6 novem-bre 1881, dalla fusione delleScuole della Marina di Genovae di Napoli, nasceva l’Accade-mia Navale di Livorno. Nei suoiquasi 130 anni di vita ha forma-to migliaia di Ufficiali educan-doli alla disciplina ed al cultodella Patria e dell’Onore. Cosarappresenta oggi l’AccademiaNavale di Livorno?L’Accademia Navale, presti-giosa e riconosciuta anche a li-vello internazionale Universitàdel mare, è unIstituto di forma-zione all’avan-guardia che, le-gata alle tradi-zioni della NostraMarina, di cui ègelosa custode,è costantemen-te proiettata inavanti, riuscen-do però a conci-

liare il passato con il presente esoprattutto con il futuro. Quivengono formati i futuri verticidella F.A.; Ufficiali, motivati edistruiti nel solco della tradizione,formati anche attraverso inno-vativi sistemi di formazione cul-turale, militare, professionale esportiva e seguiti da oltre 200docenti, con il concorso di at-trezzature adeguate, che do-mani saranno chiamati ad as-sumersi le responsabilità checompetono ai leader. Il perio-do accademico è un tirocinioal dovere, alla responsabilità, alservizio. È una scelta di vita cheguarda con fiducia e maturitàal futuro.Nel suo intervento il Ministro LaRussa ha voluto sottolineareche “qui in Accademia c’è ilfiore dei ragazzi, la miglioregioventù d’Italia”. Secondo leiAmmiraglio, perché un giova-ne dovrebbe scegliere proprio

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l’Accademia Navale di Livor-no?I motivi che possono indurre unragazzo a venire in Accademiapossono essere molteplici e va-riegati. Alla base di tutto co-munque ci deve essere il desi-derio di voler abbracciare unaprofessione molto particolarecome quella dell’Ufficiale diMarina, affrontando e superan-do anche molti sacrifici, ma ri-cevendo in cambio soddisfa-zioni non misurabili. Il sistema divalori, che devono essere le so-lide basi su cui costruire la pro-fessione, sintetizzati dal “Patriae Onore”, riportato sotto la tor-re dell’orologio nel piazzale de-gli Allievi, non devono esserevissuti come imposti ma condi-visi e praticati, fondati sullo spiri-to di servizio alla comunità na-zionale e sul senso etico dellacondizione militare. Chi viene inAccademia deve porsi semprein discussione ed affrontare levarie problematiche con deter-minazione e responsabilità, perraggiungere l’obiettivo di dive-nire un Ufficiale di Marina, un“Capo” di uomini, che debbo-no vedere in lui un sicuro puntodi riferimento, l’ancora a cui af-fidarsi sempre.Allievo Bozzo, i Capi di StatoMaggiore della Marina e dellaDifesa, nei loro di-scorsi hanno sot-tolineato come viattenda una vitapiena di sacrificioe di dedizione al-le Istituzioni. Per-ché, per il suo fu-turo, ha sceltoproprio l’Accade-mia Navale e lacarriera di Ufficia-le della Marina?Questa domandami è stata rivoltamolteplici volteda parenti, amicie superiori e devodire che tutte levolte è diff ici leesprimere a paro-le ciò che mi ha

portato a questa scelta.Devo dire che questa decisio-ne è maturata dentro me conmolta naturalezza e gradualità.Sono nato in un piccolo paesedella riviera ligure arroccato sulmare e fin da bambino mi èstato insegnato ad amarlo e ri-spettarlo da mio padre e damio nonno. Poi dieci anni famio fratello decise di entrare inAccademia Navale e lì per laprima volta mi sono avvicinatoa questo mondo rimanendonecolpito e attratto allo stessotempo. Infine a Gennaio dell’anno scorso ho voluto provaread” imbarcarmi” in questa av-ventura e sono riuscito a vince-re il concorso.

Ho scelto l’ Accademia Navaleperché sono convinto che siaun Istituto in cui sono ancorapresenti quei valori assoluti percui è giusto combattere nellanostra vita, dove la meritocra-zia è ancora la parola d’ordinee dove è possibile unire il mioamore per la nostra patria all’amore per il mare. So che que-sta è una scelta orientata aduna vita di sacrificio e di dedi-zione al servizio, ma so ancheche essa mi consentirà di con-seguire appieno le soddisfazio-ni derivanti da un lavoro al ser-vizio della nostra Nazione edella collettività. Una sceltache mi permetterà di dire ungiorno, guardandomi indietro,

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red. n

che ne è valsa la pena e cheho reso la mia vita piena di si-gnificato.Nell’era della globalizzazionecosa rappresenta per lei il mot-to, che domina maestoso ilPiazzale dell’Accademia, “Pa-tria e Onore”?Come è stato ricordato dall’Ammiraglio Comandate l’Ac-cademia Navale è un Istituto diformazione proiettato al futuro,lungimirante e che cerca dimodernizzarsi ed adattarsi aicambiamenti per creare pro-fessionisti e militari ben integratinel contesto attuale; tutto que-sto però nel rispetto e osservan-za delle sue ormai secolari tra-dizioni che ne sono la spinadorsale, ma anche la chiavedel suo successo.Secondo me le parole “Patria eOnore” per tutte le persone ap-partenenti alla nostra Forza Ar-mata non sono solo espressionialtisonanti e di facciata, bensìsono un modello, un esempio,uno stile di vita al quale tutti noiambiamo in questo prestigiosoIstituto. Esse hanno trasmesso econtinuano a trasmettere aigiovani di ogni tempo valori edideali fondanti di una identitàumana responsabile, matura ecoraggiosa.E se la società, la globalizzazio-ne ed il dilagante relativismosembrano sminuire l’ importan-za di questi valori, sono più chemai convinto che queste dueparole rappresentino il vero spi-rito della nostra Accademia, eche siano impresse a fuoco neicuori di tutti coloro che ognigiorno, transitando in piazzale,hanno l’onore di poterle legge-re per ricordare a se stessi il pro-prio ruolo ed il motivo per cui siè intrapresa questa strada. Una nuova generazione di uffi-cieli di marina anche quest’an-no ha lasciato gli ormeggi peraffrontare la navigazione diuna lunga ed avventurosa car-riera.

MONS - BELGIO

AAanche a molti chilometri di distanza dai confini na-zionali, il popolo della Marina festeggia con devo-zione la sua Patrona. Il 6 dicembre, si sono infatti

svolte a Shape (Belgio) le celebrazioni di Santa Barbara,alle quali hanno preso parte, oltre al personale italianodella Marina al gran completo anche Ufficiali e Sottuffi-ciali dell’Esercito Italiano appartenenti alle Armi di Arti-glieria e Genio, a noi vicini per la devozione alla comunePatrona. Il programma della cerimonia ha visto la cele-brazione della S.S. Messa, terminata con la toccante reci-ta delle preghiere del Marinaio, dell’Artigliere e del Ge-niere, cui ha fatto seguito un sobrio vin d’honeur pressolo Shape Club. Presenti alle celebrazioni l’Amm. Div. Vit-torio Emanuele Di Cecco, Vice Direttore e Capo di StatoMaggiore di NCSA (agenzia NATO che si occupa di tele-comunicazioni ed informatica), i l Generale di DivisioneMaurizio Valzano, capo della Rappresentanza Militare Ita-liana presso Shape e il Brigadier Generale Giorgio Spa-gnol, Direttore del Readiness and Requirements Directo-rate di Shape.A testimonianza di come Santa Barbara sia in grado diraccogliere la devozione di militari provenienti da diversiPaesi, erano inoltre presenti alla cerimonia anche l’Ammi-raglio rumeno Ion Dumitrascu e l’Ammiraglio franceseMarc du Bucheron. Gradito ospite, infine, il Vice ConsoleItaliano a Mons, dott. Piero Poponcini. Nei giorni prece-denti la celebrazione, si é svolta una divertente gara dinuoto alla quale hanno preso parte numerosi militari che,nella migliore tradizione goliardica che da sempre con-traddistingue i festeggiamenti di Santa Barbara, hannoper qualche ora sfilato i gradi e lasciato da parte gli im-pegni di servizio per ritrovarsi insieme a trascorrere mo-menti di spensieratezza ed allegria in piscina.

Raffaele Miccoli n

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per io r i , de l le Assoc iaz ion iSpor t ive loca l i . V i è s tatainoltre la partecipazione dinumerose Associazioni Spor-tive per atleti diversamenteabi l i d i Augusta, S i racusa,Giarre e Ragusa. L’evento siè svolto su percorso cittadi-no con partenza da PiazzaCastel lo ed arr ivo, percor-rendo i l centro stor ico, nelcomprensorio militare di Ter-ravecch ia . La par tenza è

LLa Marina con il patroci-nio del Comune di Au-gusta, in occasione dei

festeggiamenti di Santa Bar-bara, ha organizzato il pri-mo d icembre la secondaedizione della corsa podisti-ca non competitiva. Hannopartecipato at let i mi l i tar i ,delle scuole secondarie su-

AUGUSTA

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GENOVA

lll 4 d icembre, ne l laChiesa Cattedrale diSan Lorenzo, è stata

celebrata da Sua Emi-nenza Reverendissima ilCard ina le Angelo Ba-gnasco, Arcivescovo diGenova, la Santa Mes-s a i n ono re d i S a n taBarbara di Nicomedia. Nel r innovato spir ito dicollaborazione istituzio-na le , la ce lebraz ionedella Festa della Santaprotettrice è stata pro-mossa ed organizzatacong i un ta mente d a lComando prov inc ia ledei Vigi l i del Fuoco diGenova e dalla Capita-neria di Porto, la quale,con l’ Ist i tuto Idrografi-co, rappresenta il prin-c i p a l e p res i d i o d e l l aMarina nella provincia. Alla celebrazione, oltrea l le mass ime Autor i tàcivili, militari e religiosedel la Ci t tà, del la Pro-vincia di Genova e del-la Liguria, hanno parte-c i p a to a nche l e ra p -presentanze locali del-l’Associazione Naziona-le Marinai d’Italia e del-l’Associazione dei Vigilidel Fuoco. Nel l ’occas ione, i l Co-mandante provincialedei Vigili del Fuoco, Diri-gente G enera l e I ng .G i ov a nn i Na nn i ed i lComandante della Ca-p i ta ne r i a d i p o r to d iGenova, Contrammira-gl io (CP) Fel icio Angri-sano, hanno diramatoun breve resoconto del-l e p r i nc i p a l i a t t i v i tàcompiute nel corso del2010.

red. n

TARANTO

LLa Stazione Navale MarGrande, per la primavolta, ha aperto le

porte ai podisti, in gara perla prima edizione della“Corsa della solidarietà”.Una tradizione sportiva che,voluta dall’Ammiraglio diSquadra Andrea Toscano,Comandante in Capo delDipartimento Militare Marit-timo dello Ionio e del Ca-nale d’Otranto, e dall’Asso-ciazione Podistica Taras,viene proposta in coinci-denza della festa di SantaBarbara e dell’appunta-mento di dicembre di Te-lethon. Il ricavato delle iscri-zioni, circa 1000 euro, è sta-to devoluto a Telethon perla ricerca contro la distrofiamuscolare. Oltre 350 con-correnti provenienti da tut-ta la Puglia si sono dati ap-puntamento, domenica 5dicembre, davanti ai Giar-dini Virgilio per prendereparte alla gara di 9.3 Km.Circa 30 iscritti hanno testi-moniato la vicinanza neiconfronti dei meno fortuna-ti – gli ammalati di sclerosimultipla – correndo la garanon competitiva di 2 km.Sono stati 282 coloro chehanno tagliato il traguardodella gara competitiva, do-po aver corso lungo le stra-de della Base Navale co-steggiando la portaereiCavour e nave Garibaldi, ipennelli per l’ormeggio del-le fregate, la strada peri-metrale con l’arrivo fissatoin Viale Magna Grecia. Ni-cola Colonna, capo di 1^classe, è arrivato terzo altraguardo in 31’25’’ aggiu-dicandosi il Trofeo di SantaBarbara in qualità di primo“marinaio” classificato. Lapremiazione è stata allieta-ta dalle note della FanfaraDipartimentale.

red. n Vito D’Elia n

avvenuta alla presenza delS indaco d i Augus ta Dot t .Ma s s i m o C a r rub b a e d e lComandante Militare Marit-timo Autonomo in Sicilia Am-miraglio di Divisione Salvato-re Ruzittu ed è stata prece-duta da uno spettacolo disbandieratori e musicanti incostume. A l ter mine del lagara, presso il Centro Sporti-v o P r i nc i p a l e “A r ma nd oStampanone”, ha avuto luo-go la premiazione dei vinci-to r i de l la Min iMaratona edel torneo di Calcio a 5 or-ganizzato sempre nell’ambi-to de i f e s tegg i a m ent i d iSanta Barbara con la parte-cipazione di rappresentati-ve della Marina Militare, delL i ceo Mega ra e d e l l ’ I T I SRu i z . I l 3 d icembre hannoavuto luogo i festeggiamen-ti; i l cuore della manifesta-zione è stato rappresentatodalla Santa Messa che an-che quest’anno è stata ce-lebrata nella Chiesa intitola-ta a Santa Barbara, situataall’interno del Comprensoriodi Terravecchia. La celebra-zione Eucaristica, officiatada S .E . Rev.ma Mons ignorPappalardo, Vescovo di Si-racusa, è stata concelebra-ta dal Cappellano Mil i tared e l l ’ A l to C oma nd o, D onPaolo Spinella. Alla cerimo-nia rel igiosa sonno interve-nut i i l S indaco di Augusta,dott. Massimo Carrubba, i lComandante Militare Marit-t i mo Autonomo i n S i c i l i a ,Ammiraglio di Divisione Sal-vatore Ruzittu, e le più alteAutorità civili e militari locali.Anche quest’anno Marisici-lia con il contributo di Mari-staeli Catania e Comforpat,dal 7 al 10 dicembre, ha al-les t i to una most ra s tat icane l Pa l a z zo A l e s s i d i Pa -ternò.