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1) Presentazione dell’Istituto · promotore finanziario. 4 2) ... per il livello di rendimento raggiunto. ... essere sempre disponibili al colloquio con gli alunni e con le famiglie;

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1) Presentazione dell’Istituto Il NUOVO Istituto Istruzione Superiore Statale “Enrico Fermi” nasce nell’anno scolastico

2011/2012 dall’accorpamento dell’Istituto Professionale “Leonardo da Vinci” con l’Istituto Tecnico Commerciale “E. Fermi”

L’ITC “E. Fermi” nel tempo ha contribuito alla formazione, nel comprensorio Empolese Valdelsa, di soggetti sicuramente dotati di buona cultura aziendale che è stata molto utile alla creazione ad alla conduzione delle imprese del territorio, contribuendo quindi al suo sviluppo sia economico che sociale. I ragionieri del “Fermi” si sono inseriti nelle aziende (spesso piccole e

medie) affiancando di frequente l’imprenditore nelle scelte aziendali. Altri diplomati di questo indirizzo hanno scelto di mettere in pratica direttamente la valenza dei propri studi; hanno

creato un’azienda e sono divenuti imprenditori di successo nella zona. Presso alcuni di questi, la scuola ha sempre organizzato visite didattiche e vere e proprie lezioni di “full immersion” aziendale durante le quali gli studenti comprendono, tra l’altro, la necessità di una approfondita formazione interdisciplinare a 360 gradi. Diversi diplomati sono diventati valenti direttori di

banche operanti sul nostro territorio. Inoltre l’indirizzo commerciale fornisce ai suoi studenti basi culturali generali solide, che permettono la prosecuzione degli studi verso ogni specializzazione. Infatti, oltre ai naturali e tradizionali sbocchi universitari negli studi di economia, giurisprudenza, lingue, scienze politiche, i diplomati dell’ Istituto si indirizzano con successo anche verso facoltà universitarie ed operano nei campi più diversi. Negli anni l’ ex ITC “Fermi” si è arricchito di nuovi

indirizzi. Negli anni ottanta è stato attivato l‟indirizzo “Erica” negli anni ottanta e successivamente “Erica-Sport” uno dei pochi in Italia. Nei primi anni del duemila viene attivato il corso “Mercurio”, sempre come derivazione del corso Commerciale, e il Liceo Socio-psicopedagogico (attuale Liceo delle Scienza Umane). Nell’anno 2010/11, avvenuto l’accorpamento con il Professionale “L. da Vinci”, il Liceo è stato scorporato e trasferito presso il Liceo ‘ Il Pontormo ‘. Dal 2002 l’Istituto è accreditato come Agenzia Formativa presso la Regione Toscana. Nel 2005 è stata ottenuta la certificazione di qualità secondo lo standard EFQM. Nel 2007 la scuola ha partecipato al Premio Qualità Italia, ottenendo il risultato di 1^ scuola in Toscana e di 13^ in Italia. L’ ex Istituto Professionale “L. da Vinci” che dal 1/9/2011 ha perso la propria autonomia amministrativa ed è stato aggregato all’ I.I.S. ‘Enrico Fermi’ trae origine dalla Regia Scuola di Avviamento Professionale “LEONARDO DA VINCI” fondata nel 1820 ed ubicata presso il convento di Santo Stefano degli Agostiniani in via LEONARDO DA VINCI. Fino al 1889 è affidata all’insegnamento dei Padri delle Scuole Pie. Nel 1923 la Regia Scuola Tecnica viene trasformata in Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a Tipo Commerciale e nell’anno 1937-38 viene aggiunta una sezione a Tipo Agrario. In seguito all’abolizione dell’avviamento professionale e all’istituzione della scuola media pubblica (L. 31/12/1962) nasce l’attuale Istituto Professionale. Nel 1989 aderisce al Progetto ’92, rispondendo alle esigenze di rinnovamento ed ai nuovi bisogni emergenti. Nasce così l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici. Dall’anno scolastico 2004/2005 è attivo anche l’indirizzo Servizi Sociali. Oggi l’Istituto, situato nell’edificio di via Fabiani 6 dall’anno 1976, non gode più di autonomia amministrativa, prosegue, però nel suo processo di rinnovamento, adeguandosi ad una realtà in continuo movimento. L’istituto è dotato di modernissimi laboratori informatici, di una rete telematica ed esprime una polivalente capacità progettuale tendente all’arricchimento continuo dell’offerta formativa.

Da un recente rapporto elaborato dall’IRRE Toscana, basato su azioni di monitoraggio tese a definire la responsabilità, la flessibilità e l’integrazione quali assi portanti dell’autonomia scolastica, si rileva che “la proposta della scuola risulta ampia e organica, finalizzata al perseguimento dei risultati nel rispetto degli interessi degli studenti, ma anche alla

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considerazione delle difficoltà che possono incontrare nel percorso scolastico. Nella scuola è diffusa l’attenzione alla predisposizione di interventi di orientamento e di sostegno alla didattica. Gli insegnanti vedono nello sforzo comune di sostenere gli studenti anche una buona occasione di costruzione della propria identità: dunque si trovano d’accordo nel “lavorare per gli studenti”.

Infine l’edificio è predisposto per accogliere alunni diversamente abili, che sono presenti in modo cospicuo nell’istituto; tutto ciò indica una notevole sensibilità nei confronti di queste problematiche.

PROFILO professionale del Ragioniere programmatore Il Profilo professionale del corso Mercurio è il seguente:

un’ottima preparazione nelle discipline giuridiche economiche-aziendali, una buona conoscenza della lingua inglese, un’ottima preparazione in matematica e informatica, ottime abilità operative negli strumenti informatici, diploma immediatamente spendibile sul mercato del lavoro, oppure utilizzabile per

l’accesso a tutte le facoltà universitarie.

AMBITO DI INSERIMENTO LAVORATIVO Il Progetto Mercurio prevede i seguenti sbocchi professionali: in aziende private:

C.E.D. società di informatica, aziende di software, banche, agenzie di marketing, assicurazioni, consulenza finanziaria,

nella pubblica amministrazione:

amministrazione statale, enti locali, enti pubblici,

nella libera professione:

ragioniere programmatore, ragioniere commercialista, consulente del lavoro, promotore finanziario.

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2) Il Consiglio di Classe

AVVICENDAMENTO DELLA DOCENZA Negli anni 2010-11 - 2011-12 - 2012-13 gli studenti hanno visto l’avvicendarsi di vari insegnanti. In particolare i cambiamenti sono i seguenti:

Materia 2010/11 2011/2012 2012/2013

LETTERE Prof. Nicola Spano Prof. Nicola Spano Prof.sa Silvia Pellegrini

RELIGIONE Prof. Don Massimo Scalzi Prof. Stefano Cigna Prof. Stefano Cigna

I.T.P. Prof. Roberto Acri Prof.sa Maria Bellantone Prof.sa Maria Bellantone

AD02 Prof. Matteo Matulli AD02 Prof. sa Samanta Monco

SOSTEGNO

AD03 Prof. sa Roberta Salerno AD03 Prof. Sandro Cioni

AD03 prof. Amedeo Carino

Italiano e storia Silvia Pellegrini

Educazione Fisica Alessandra Fluvi

Matematica Massimo Papini

Economia aziendale Andrea Caparrini

Diritto e Scienze delle finanze Simone Crocetti

Inglese Paolo Pucci

Religione Stefano Cigna

Informatica Alessandro Nencioni

Laboratorio informatica, matematica, economia aziendale

Maria Bellantone

Sostegno ADO3 area tecnica Amedeo Carino

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3) Elenco dei candidati

Cognome Nome

1. BERTEA DANNY

2. BIONDO OMAR

3. CAMPINOTI DANIELE

4. CENTOLA MATTEO

5. COPPOLA SOFIA

6. COSSU ANDREA

7. FOGLI FABIO

8. LATERZA DAVIDE

9. LEONE SILVIA

10. MANCINI RICCARDO

11. MARIOTTI FRANCESCA

12. MARMUGI SAMUELE

13. MINOLITI MARCO

14. MORGILLO ELENA

15. ORELLI MARTINA

16. PARRINI LORENZO

17. PIRRELLO JESSICA

18. PISTOLESI ENRICA

19. RIGOLI ELIA

20. ROMAGNOLI MASSIMO

21. ROSSI SARA

22. SALVADORI LORENZO

23. SORRENTINO TOMMASO

24. STAMPONE ANDREA

25. STIGLIANO FABIO

26. TOCCAFONDI DAVIDE

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4) PROFILO DELLA CLASSE

La classe è composta da 24 alunni, di cui 8 femmine, di cui 22 provenienti dalla stessa classe IV A Mercurio di questo istituto e due ripetenti provenienti dalla V A Mercurio. Nella classe è presente un alunno diversamente abile con certificazione, con programma differenziato per tutto il suo percorso scolastico, il quale durante l’anno è stato seguito da un docente di sostegno. Il piano degli interventi didattici e formativi e il profilo dell’alunno sono depositati in segreteria didattica in archivio riservato. Nel corso del triennio la classe ha avuto fasi alterne relativamente a partecipazione ed interesse al dialogo educativo. Anche l’impegno profuso non sempre è parso adeguato almeno nella maggioranza degli studenti. La classe risulta eterogenea, oltre che sul piano del metodo e dell’impegno di studio personale, anche sotto il profilo del desiderio di affermazione, di autorealizzazione e per il livello di rendimento raggiunto. Per certi alunni si segnala una preparazione un po’ lacunosa che in alcuni casi si associa ad una fragilità emotiva. Si segnalano alcuni elementi che hanno raggiunto risultati eccellenti nell’intero corso del triennio.

Gli alunni hanno conseguito un’accettabile grado di integrazione tra loro ed hanno mostrato un comportamento generalmente corretto, interagendo positivamente con i docenti ed il personale della scuola.

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5) PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE

Anno scolastico 2012/2013

I STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO.

CORSI I.D.E.I. pomeridiani; periodo: in relazione ai bisogni degli alunni e comunque dopo le prime verifiche come deliberati dal collegio docenti. PAUSA DIDATTICA: al mattino; periodo: a discrezione di ogni docente per attività di recupero e di sostegno. SPORTELLO DIDATTICO: eventualmente al pomeriggio; periodo: lungo l’arco dell’anno, nelle modalità deliberate dal collegio dei docenti.

II. COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE

(definizione delle norme di comportamento e degli atteggiamenti comuni da assumere per l’applicazione delle stesse; atteggiamenti relazionali comuni) Sollecitare gli alunni al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;

controllare e limitare le uscite durante le ore di lezione e tra una lezione e l’altra;

far rispettare il regolamento di istituto;

comunicare ai colleghi gli eventuali provvedimenti tesi al miglioramento della

disciplina e al rispetto delle norme di comportamento;

favorire la socializzazione ed educare alla solidarietà;

essere sempre disponibili al colloquio con gli alunni e con le famiglie;

rendere chiari i contenuti e gli obiettivi delle singole discipline, nonché i criteri di

valutazione;

informare in tempi brevi gli alunni dell’esito delle verifiche;

far comprendere il valore delle verifiche formative e sommative come elemento

indispensabile per il processo di formazione;

favorire l’autovalutazione.

III. STRUMENTI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA.

Si procederà ad un’osservazione sistematica riguardo a:

frequenza e puntualità;

interesse, impegno;

metodo di studio;

progressione negli obiettivi programmati;

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atteggiamento nei confronti dei compagni e degli insegnanti.

IV

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento)

Coinvolgimento durante la lezione, stimolando interventi di chiarimento e di

approfondimento;

esercitazioni collettive in classe;

interventi operativi sugli elaborati scritti;

controllo della puntualità e delle modalità di svolgimento dei compiti svolti a casa;

utilizzo della tecnica del problem solving;

somministrazione di test.

V

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)

Interrogazioni brevi e lunghe

Composizioni libere o su argomenti di studio

Prove strutturate o semistrutturate – questionari – test

Test pratici e/o di laboratorio

VI. OBIETTIVI TRASVERSALI

(comportamentali e cognitivi)

Comportamentali

Sviluppare il senso del dovere e della collaborazione;

migliorare la socializzazione, il senso di responsabilità, il rispetto per la lealtà;

stimolare la partecipazione al dialogo e il rispetto per l’ambiente didattico e per tutto

ciò che è di interesse pubblico;

accrescere le capacità critiche.

Cognitivi

Comprendere e rielaborare i contenuti delle varie discipline;

esporre le conoscenze acquisite con competenza linguistica;

argomentare le proprie opinioni in modo curato e convincente;

produrre testi con uso appropriato dei termini specifici delle varie discipline;

sviluppare gli interessi culturali.

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VI BIS. STRATEGIE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Esempio da parte degli insegnanti e sollecitazione al dialogo, alla socializzazione, al

senso di responsabilità, alla lealtà.

Le strategie saranno poste in essere con gradualità, privilegiando attività interdisciplinari

e l’uso di mezzi audiovisivi e degli strumenti informatici.

VII. FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE

(con riferimento alla situazione personale, alla classe, a un criterio assoluto)

livello di preparazione raggiunto;

miglioramento apprezzabile rispetto alla situazione di partenza;

impegno e partecipazione al dialogo educativo;

frequenza.

VIII.

DEFINIZIONE DI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITÀ

voto livello di conoscenza e abilità

1 e 2 MANCANZA TOTALE DI IMPEGNO. MANCANZA TOTALE DI CONOSCENZE. RIFIUTO DELLE VERIFICHE

3 GRAVISSIME DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE E PRODUZIONE DI ELABORATI E MESSAGGI ORALI E

SCRITTI

4 GRAVI DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE E DI PRODUZIONE DI ELABORATI E MESSAGGI ORALI E

SCRITTI. ESPOSIZIONE FORMALMENTE SCORRETTA. SCARSA CONOSCENZA DEI CONTENUTI.

5 DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE E DI PRODUZIONE DI ELABORATI E MESSAGGI ORALI E SCRITTI. ESPOSIZIONE FRAMMENTARIA E DISORGANICA. MEDIOCRE CONOSCENZA DEI CONTENUTI.

6 SUFFICIENTE COMPRENSIONE E PRODUZIONE ORALE E SCRITTA DI ELABORATI E DI MESSAGGI

ORALI E SCRITTI, CORRETTEZZA FORMALE DELL’ESPOSIZIONE. CONOSCENZA SEMPLICE DEI

CONTENUTI.

7 BUONA COMPRENSIONE E PRODUZIONE DI ELABORATI E DI MESSAGGIO ORALI E SCRITTI. DISCRETA CONOSCENZA DEI CONTENUTI. ACCETTABILE PROPRIETÀ LESSICALE IN RELAZIONE AI

LINGUAGGI SPECIFICI.

8 OTTIMA COMPRENSIONE E PRODUZIONE DI ELABORATI E DI MESSAGGI ORALI E SCRITTI. APPROFONDITA CONOSCENZA DEI CONTENUTI

9 e 10 RIELABORAZIONE PERSONALE E CAPACITÀ DI ORGANIZZAZIONE PROBLEMATICA. COLLEGAMENTO

INTERDISCIPLINARE. PADRONANZA DEI LINGUAGGI SPECIFICI.

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PER LE VALUTAZIONI SCRITTE NELLE SINGOLE DISCIPLINE SI UTILIZZERANNO LE GRIGLIE DI

VALUTAZIONE ELABORATE IN SEDE DI RIUNIONI PER AREE DISCIPLINARI E ALLEGATE AI PIANI DI

LAVORO DEI SINGOLI DOCENTI.

IX. DEFINIZIONE DI CARICHI MASSIMI DI LAVORO SETTIMANALE

(per ciascuna disciplina in rapporto al tempo di studio mediamente disponibile per gli studenti) I docenti ritengono che il carico massimo non possa essere quantificato a priori in

quanto dipende dalle capacità e dalle abilità di organizzare il lavoro di ciascun alunno.

Si ritiene tuttavia che esso possa orientativamente essere pari al 50-60% delle ore

scolastiche delle singole discipline.

Sarà cura dei docenti tenere aggiornato e consultare il registro di classe al fine di

distribuire equamente le verifiche ed il lavoro assegnato a casa. In linea di massima e

nei limiti delle esigenze didattiche si cercherà di effettuare non più di una verifica scritta

al giorno.

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MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO

Il CREDITO SCOLASTICO, da attribuire nell’ambito di oscillazione indicata dalla tabella allegata al D.M. 99 del 16 dicembre 2009, va espresso in numero intero e deve tener in considerazione, oltre la media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale anno scolastico, anche da:

1. Assiduità della frequenza scolastica; 2. Interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo . 3. Interesse e partecipazione alle attività complementari e integrative gestite dalla

scuola e certificate (vedi nota 1); 4. Eventuali crediti formativi derivanti da attività non gestite dalla scuola e certificate

(vedi nota 2)

Vista l’OM 42/2011 del 06/05/2011 i criteri di cui sopra sono integrati dai seguenti: 5. ART 8 c.5 I docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e al profitto che ne ha tratto.

ATTRIBUZIONE DEL CREDITO

Cognome e Nome 1 2 3 4 5 6

Credito anno in corso

Credito totale

1.

2.

Le tabelle da utilizzare per l’attribuzione del credito sono le seguenti: La Tabella A del D.M. 99 si applica ai candidati delle classi terze, quarte e quinte nell’anno scolastico 2011/12.

Media Voti Credito Scolastico Punti

I Anno II Anno III Anno

M=6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4 –5 4 –5 5 -6

7 > M ≤ 8 5 –6 5 –6 6 -7

8 > M ≤ 9 6 –7 6 –7 7 -8

9 > M ≤ 10 7 –8 7 –8 8 -9

Attribuzione del CREDITO SCOLASTICO e del CREDITO FORMATIVO a seguito della realizzazione delle seguenti attività complementari e integrative:

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Credito scolastico: DPR 323 23 luglio 1998

a) Attività complementari ed integrative gestite dalla scuola NOTA 1 Consentono di influire sul credito scolastico che (art 11. c. 2 DPR 323/98), oltre che dalla media, può essere influenzato da altri parametri, che il collegio definisce, ma dentro la rispettiva banda di oscillazione.

1. Stage in Italia o all’estero realizzati negli ultimi due anni di scuola (solo per studenti di quinta e almeno per 1 settimana);

2. Attività concorsuale, partecipazione a manifestazioni artistiche certificate minimo 20 h;

3. Corso informatica ( almeno 30 h extra curriculari a vari livelli svolti in più anni);

4. Certificazioni corsi di lingue livello A2 e successivi; 5. Scambi con l’estero e soggiorni linguistici; 6. Attività sportiva organizzata dall’Istituto per non meno di 20 h nell’a.s.; 7. Attività corali, progettuali, etc.( per almeno 20 h); 8. Conseguimento ECDL (almeno 4 step) 9. Tutoraggio b) Attività complementari ed integrative non gestite dalla scuola NOTA 2

Credito Formativo: DPR 24 Febbraio 2000 N ° 49

Le esperienze che consentono di accedere al credito formativo sono acquisite fuori dalla scuola di appartenenza (art. 1 D.M. 49/2000). Tale credito si somma al credito scolastico, fermo restando la banda di oscillazione.

1. Esperienze di stage lavorativi qualora l’attestato rilasciato da chi di competenza risulti che l’attività svolta dallo studente sia coerente con il curricolo a abbia avuto la durata complessiva di almeno 2 settimane con orario completo;

2. Attività concorsuali, partecipazioni a manifestazioni artistiche certificate; 3. Corsi di integrazione curricolare gestiti da Enti esterni in collaborazione

con l’istituzione scolastica; 4. Attività sportiva a livello agonistico (partecipazione a campionati federali); 5. Attività qualificanti per lo sviluppo della persona, solo in caso di attività

non episodiche ma svolte in modo consistente e continuativo quali: a) attività di volontariato all’interno di organismi riconosciuti e regolarmente iscritti al Registro del Volontariato (ADVAR, CRI; Protezione Civile; Scoutismo, etc.)

6. Attività artistico-espressive quali: a) studio di uno strumento musicale all’interno di una scuola di musica o corso documentato da superamento di esame, attività in gruppi corali, formazione musicali o bandistiche; b) scuola di recitazione o appartenenza ad una compagnia teatrale; c) appartenenza a compagnie di ballo o gruppi folkloristici; d)frequenza di un corso di formazione nelle arti figurative (pittura, scultura, fotografia) per almeno 30 h. e) conseguimento finale ECDL

7. Donazione del sangue

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Precisazioni insegnamento religione cattolica, attività tenute da personale esperto e studio individuale I docenti che svolgono l’insegnamento della religione cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione, nell’ambito della banda di oscillazione, del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e il profitto che ne ha tratto (art. 6, comma 3 del D.P.R. n. 122/2009). A norma dell’ art. 4. comma 1 del D.P.R. n. 122/2009, il consiglio di classe tiene conto altresì degli elementi conoscitivi forniti preventivamente dal personale docente esterno e dagli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto da ciascun alunno. Sempre ai fini dell’attribuzione del credito scolastico nell’ambito della banda di oscillazione il consiglio di classe tiene conto anche dell’interesse manifestato e del profitto raggiunto dagli alunni che hanno seguito attività di studio individuale, traendone un arricchimento culturale o disciplinare specifico, certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica medesima. Nel caso in cui l’alunno abbia scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative formative in ambito extrascolastico, potrà far valere tali attività come crediti formativi qualora presentino i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000.

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6) Scheda con informazioni sulle prove simulate

A) Prove pluridisciplinari (simulazione terza prova) Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso ed in particolare:

Storia

Matematica

Economia aziendale

Diritto

Inglese

Scienza delle finanze

Educazione Fisica

Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso dell'anno, i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di somministrare, per la simulazione della terza prova, la tipologia B

Sono state effettuate due simulazione della III° prova

Tipologia Discipline coinvolte data B (domande a risposta aperta, della lunghezza di massimo dieci righe ). Quattro materie con tre quesiti ciascuna. Durata della prova 150 minuti.

Inglese Diritto

Matematica Economia aziendale

04/04/2013

B (domande a risposta aperta, della lunghezza di massimo dieci righe ). Quattro materie con tre quesiti ciascuna. Durata della prova 150 minuti.

Inglese Matematica

Economia aziendale Scienza delle finanze

24/04/2013

Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta riceverà un punteggio massimo in quindicesimi e la valutazione globale della prova scaturirà dal totale dei punteggi.-griglia allegata-

Nello svolgimento della prova: a) è consentito l’uso del vocabolario della Lingua Inglese b) non è consentito l’uso del codice civile. c) tempo concesso: 2 ore e 30 minuti

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B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta

E’ stata effettuata una simulazione della I° prova ( Italiano ) in data 22/04/2013

E’ stata effettuata una simulazione della II° prova ( Informatica) in data 11/04/2013.

C) Simulazione Colloquio Una simulazione del colloquio non è stata effettuata Per quanto riguarda l’ alunno diversamente abile, con programma differenziato, questo ha eseguito delle prove specifiche sulla base di quelle che ha sostenuto durante tutto l’a.s. Copia, tipologia e modalità di somministrazione di dette prove si trovano allegate agli atti riservati relativi all’alunno depositati in segreteria didattica in archivio riservato. I TESTI RELATIVI ALLE DUE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA SI TROVANO COME ALLEGATI ALLA FINE DI QUESTO DOCUMENTO.

16

6.1) Griglia di valutazione della prima prova ITALIANO Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia

Obiettivo Valutazione Voto

Comprensione del testo, pertinenza e completezza d’informazione

minimo 1 massimo 3

Completezza nell’analisi delle strutture formali e tematiche minimo 1 massimo 3

Capacità di contestualizzazione e rielaborazione personale minimo 1 massimo 3

Espressione organica e consequenziale minimo 1 massimo 3

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Il voto complessivo attribuito alla prova è /15

Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale Obiettivo Valutazione Voto

Pertinenza, capacità di avvalersi del materiale proposto e coerenza rispetto alla tipologia scelta

minimo 1 massimo 4

Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità

minimo 1 massimo 4

Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Il voto complessivo attribuito alla prova è /15

Tipologia C: tema di argomento storico Obiettivo Valutazione Voto

Conoscenza esatta in senso diacronico e sincronico minimo 1 massimo 4

Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati

minimo 1 massimo 4

Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per arrivare ad una valutazione critica

minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Il voto complessivo attribuito alla prova è /15

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Tipologia D: tema di carattere generale Obiettivo Valutazione Voto

Pertinenza e conoscenza dell’argomento minimo 1 massimo 4

Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità

minimo 1 massimo 4

Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Il voto complessivo attribuito alla prova è /15

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6.2) Griglia di valutazione della seconda prova INFORMATICA

Candidato Classe:

Indicatori Punteggio massimo

Valutazione Misurazione Punteggio attribuito

all’indicatore Prova non compilata o gravem. insuff.

0.5

Insufficiente 1.5

Sufficiente 2

Discreto 2.5

Svolgimento della parte teorica, completezza e coerenza con il testo

3

Buono/Ottimo 3

Prova non compilata

1

Gravem. insuff. 2 - 4

Insufficiente 5 - 6 Sufficiente 7 Discreto 8 Buono 9

Svolgimento della parte operativa, organizzazione logica e coerenza con il testo

10

Ottimo 10

Assente 0

Insufficiente 0,5 Uso di linguaggio specifico e leggibilità

1

Sufficiente 1

Assente 0

Insufficiente 0.5

Capacità di rielaborazione e originalità della trattazione

1

Sufficiente 1

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6.3) Griglia di valutazione della terza prova Criterio di valutazione con indicatori, descrittori e punteggio conseguibile

punteggio attribuito

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

(max 9 punti ) 0-2 NULLO/GRAV. INSUFF contenuti assenti (0) o gravemente carenti (1-2) 3-5 INSUFFICIENTE contenuti carenti (3); contenuti parziali e non omogenei (4), conoscenza parziale dei contenuti minimi (5) 6-7 SUFFICIENTE/BUONO conoscenze semplici dei contenuti essenziali (6); complete ma non approfondite (7) 8-9 OTTIMO-ECCELLENTE conoscenze complete, rigorose (8) e approfondite (9)

CAPACITÀ LOGICHE, DI RIELABORAZIONE E CRITICA

(max 3 punti) 0-0,5 NULLO/GRAV. INSUFFICIENTE Non è in grado di riferire (0) coerentemente (0,5) le conoscenze assimilate 1 – 1,5 INSUFFICIENTI Elenca in modo inadeguato le conoscenze assimilate. 2-2,5 SUFFICIENTE/BUONO Elenca correttamente le conoscenze assimilate; sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio (2) in modo coerente ed esaustivo (2,5) 3 OTTIMO-ECCELLENTE Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo coerente, personale ed esaustivo.

FORMA ESPOSITIVA

(max 3 punti) 0-0,5 NULLO GRAV. INSUFF. Non produce alcun elaborato (0). Si esprime in modo non chiaro (0,5) 1-1,5 INSUFFICIENTE Si esprime in modo chiaro, ma con diffuse (1) alcune (1,5) imperfezioni. 2-2,5 SUFF.-BUONO Si esprime in modo chiaro e corretto (2) con terminologia abbastanza appropriata (2,5) 3 OTTIMO-ECCELLENTE Si esprime in modo chiaro e corretto usando la terminologia appropriata (3)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA - NULLO GRAV. INSUFF. 0-4 - INSUFF. 5-9 - SUFF.-BUONO 10-13 - OTTIMO-ECCELLENTE 14-15 NB. Nel caso di prova complessivamente nulla verrà attribuito ugualmente il punteggio di 1.

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7) Attività integrative ed extracurriculari svolte nell'ambito della programmazione didattica:

1) Visita aziendale al porto di Venezia

2) Attività di orientamento post diploma: incontro presso Centro per l’Impiego –

ASEV, Alfatest per la preparazione test di ammissione universitaria, con

l’Esercito e partecipazione Open Day alla Leopolda.

3) Seminario della CCIAA sulla creazione di impresa.

4) Incontro con docente delle scuola di Scienze Aziendali il prof. Baldesi

5) Incontro con assessore alla cultura del Comune di Empoli

6) Incontro con EQUITALIA a scuola.

7) Incontri, a scuola, con Industriali e Professionisti operanti nelle nostre zone.

8) Incontro con associazioni donazioni organi e sangue (Frates)

9) Partecipazione ad uno spettacolo teatrale allo “Shalom” di Empoli (Pirandello e

Cechov)

10) Partecipazione di alcuni alunni agli stage organizzati dalle scuola nel mese di

Settembre 2012.

11) Viaggio di istruzione a Praga

7.1) Temi comuni affrontati dai docenti del consiglio di classe: Nessuno

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8) Schede informative relative alle metodologie didattiche

Metodologie didattiche

Religione

Italiano

Storia

Inglese

Ec. aziendale

Matem

atica.

Diritto

Sc. finanze

informatica

Ed. fisica

Lezione frontale X X X X X X X X X X

Lezione partecipata X X X X X X X X X X

Lezione con supporti audiovisivi

X X X X X X X

Discussione guidata X X X X X X X X

Lavoro di gruppo X X X X

Simulazione X X X

Brevi ricerche

Studio di casi X X X

Costruzione di schemi X X X X

Testimonianze X X

Conferenze

Lezione con supporto software di autoistruzione

Ricerche su Internet X X X X

8.1) Informazioni relative ai contenuti trasversali Nessuno

22

9) Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti Materia: INFORMATICA

Insegnante:

I.T.P. Prof./ssa ALESSANDRO NENCIONI Prof.ssa MARIA BELLANTONE

Libro di testo adottato: “Informatica: Sistemi Operativi e Reti per il Sistema Informativo Aziendale” - Volume unico autori: A. Lorenzi – R. Gipponi. Casa editrice: Atlas “Informatica: Le basi di dati e linguaggio SQL Access, MySql, database in rete” - Volume unico autori: A. Lorenzi – E. Cavalli. Casa editrice: Atlas. (in possesso dalla 4^ classe) “Visual Basic – la programmazione visuale”, Vol. Unico (Manuale per Visual Basic) autori: Piero Gallo – Fabio Salerno. Casa editrice: Minerva Italica, Milano (in possesso dalla 3^ classe)

Altri sussidi didattici: Fotocopie e dispense. Internet per consultazione siti e manuali online.

Macroargomenti svolti nell’anno

ore

Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-

stiche svolte a supporto

Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica

superata

Tipologia delle

prove di verifica

Numero di

prove svolt

e (escluso

verifiche di

recupero)

Ore assegnate per

ciascuna

prova

1) I Data Base: definizioni di tabelle e indici, loro gestione e problemi connessi. Superamento dei limiti dell’organizzazione tradizionale. La strutturazione dei dati in forma normale (1FN, 2FN e 3FN), il linguaggio di interrogazione SQL e la loro gestione attraverso linguaggi ospite.

78

Esercitazione in Laboratorio per l’utilizzo di linguaggi di programmazione e SQL al fine di applicare quanto studiato

Rilevare problematiche aziendali e proporre soluzioni con l’utilizzo di DataBase. Produrre applicativi nel linguaggio studiato che interagiscono con DataBase. Usare il linguaggio SQL

Progettare gli schemi Concettuali e Logici di un DataBase e realizzare interrogazioni elementari.

- Scritte - Orali 6

2 o 1 a seconda

della necessità

23

2) Sistema operativo: evoluzione, classificazione. Struttura di un sistema operativo multiprogrammato. Definizioni delle funzioni fondamentali e delle componenti. Protezione e sicurezza Trasmissioni di dati a distanza. Reti geografiche e reti locali. Caratteristiche e struttura. Il modello ISO/OSI e i protocolli di trasmissioni in riferimento anche a Internet. La rete Internet.

34

Conoscere gli aspetti dell’evoluzione dei Sistemi Operativi per comprendere la struttura e saperne utilizzare le funzioni. Possedere una visione di insieme delle tecnologie e delle applicazioni nella trasmissione dei dati sulle reti, cogliendo l’importanza del computer come strumento di comunicazione, sapendo utilizzare la rete come condivisione di risorse e per l’accesso ai servizi Internet

Conoscere gli aspetti essenziali di un sistema operativo. Riuscire a muoversi su una rete per la condivisione della stampante, scambiare dati con il server e/o con un’altra postazione della rete. Navigare in Internet.

Orali 1 1

3) Sistema informativo aziendale. Le figure professionali dell’informatica. Problemi di sicurezza nei sistemi informatici. Le reti per le aziende e la pubblica amministrazione. Reti Intranet e Extranet. Cenni sul commercio elettronico: B2C e B2B. Problema di sicurezza delle reti. Cenni sulla Crittografia: Chiave Simmetriche e Chiave Asimmetrica. Cenni sulla Firma Digitale, e-government e su alcuni strumenti e tecnologie per l'Amministrazione digitale

34

Possedere una visione d’insieme delle tecnologie e delle applicazioni dei sistemi informativi aziendali. Saper proporre soluzioni a problemi aziendali. Conoscere le possibilità offerte dalla tecnologia digitale .

Conoscere teoricamente i sistemi informativi aziendali e alcune possibilità offerte dalla tecnologia digitale

Orali 1 1

(Argomenti trattati. in LABORATORIO parallelamente ai DataBase e al programma teorico )

Produrre pagine Web dinamiche che interagiscono con il DBMS

Produrre un applicativo elementare, nel linguaggio Visual Basic, che interagisce

Prove di Laboratorio su PC, e

2 2 o 1 a

seconda della

24

Linguaggio di programmazione Visual Basic, utilizzo di Microsoft Access per interrogazioni SQL, linguaggio HTML e gestione di pagine dinamiche con PHP e utilizzo del DMBS MySql.

MySql e con l’utilizzo del linguaggio PHP. Produrre procedure nel linguaggio Visual Basic che interagiscono con i DataBase.

con un DataBase. Realizzare semplici pagine WEB statiche, con l’inserimento di controlli dinamici elementari tramite il linguaggio PHP.

scritte. Anche sugli altri macro-argomenti.

necessità

25

Materia: Italiano

Insegnante: Prof. ssa Silvia Pellegrini

Libro di testo adottato: R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, V. Tinacci, La scrittura e l’interpretazione, voll. 2-3, Ed. Palumbo, Palermo

Altri sussidi didattici: fotocopie per esemplificare le varie tipologie della Prima prova dell'Esame di Stato, partecipazione ad uno spettacolo teatrale

Macroargomenti svolti nell’anno

ore

Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-

stiche svolte a supporto

Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica superata

Tipologia delle prove di verifica

Numero di prove svolte

Ore assegnate

per ciascuna

prova

Giacomo Leopardi

15 circa

Storia

- Conoscere, riferire, commentare i passi scelti contestualizzandoli in riferimento alla poetica dell'autore e al periodo storico-culturale

- Sufficiente conoscenza degli argomenti e capacità di esporli in modo chiaro, coerente e con proprietà di linguaggio

Verifiche: -scritte secondo le tipologie dell’ Esame di Stato; - orali

Trimestre: 2 scritti e 2 orali Pentamestre: 3 scritti e 3 orali

Prove scritte : 2 ore; Prove orali: 20 minuti

26

Naturalismo e Verismo Giovanni Verga Il romanzo e la novella in Italia

16 circa

Storia

- Saper riconoscere le caratteristiche peculiari dei brani letti, dimostrando di saperli comprendere e interpretare - Saper individuare gli aspetti significativi della poetica e delle tecniche di scrittura di Verga

- Saper esporre i contenuti con sufficiente chiarezza e coerenza e saper contestualizzare i testi letti con rifermenti sufficienti alla poetica degli autori e al contesto storico.

Verifiche: -scritte secondo le tipologie dell’ Esame di Stato; - orali

Trimestre: 2 scritti e 2 orali Pentamestre: 3 scritti e 3 orali

Prove scritte : 2 ore; Prove orali: 20 minuti

Dal Romanticismo al Decadentismo. Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio

13 circa Storia

-Saper interpretare e commentare i testi alla luce della poetica dell'autore e del contesto storico culturale di riferimento

- Saper riconoscere ed evidenziare gli aspetti più significativi dei movimenti culturali e delle opere affrontate

Verifiche: - scritte secondo le tipologie dell’ Esame di Stato; - orali

Trimestre: 2 scritti e 2 orali Pentamestre:3 scritti e 3 orali

Prove scritte : 2 ore;

Prove orali: 20 minuti

Il male di vivere nella letteratura del ‘900: Pirandello, Svevo, Ungaretti e Montale.

11 circa

Storia

Visione di uno spettacolo teatrale: “Bellavita” di Pirandello e “L'Orso” di Checov

- Saper analizzare e individuare le tematiche dei passi, mettendo in evidenza specifici aspetti formali e contenutistici

-Saper riconoscere ed evidenziare gli aspetti più significativi delle opere affrontate

Verifiche: - scritte secondo le tipologie dell’ Esame di Stato; - orali

Trimestre: 2 scritti e 2 orali Pentamestre:3 scritti e 3 orali

Prove scritte : 2 ore;

Prove orali: 20 minuti

27

Materia: Storia

Insegnante: Prof.ssa Silvia Pellegrini

Libro di testo adottato:

A. Giardina, G. Sabbatucci, V. Vidotto, Guida alla Storia, voll. 2 e 3, Bari, Laterza

Altri sussidi didattici: fotocopie, schemi, dvd sul consenso durante il Fascismo

Macroargomenti svolti nell’anno

ore

Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto

Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica

superata

Tipologia delle

prove di verifica

Numero di

prove svolte

Ore assegnate per ciascuna prova

Nazione e libertà: Restaurazione e Risorgimento. L’Italia unita

13 circa

Italiano

- Acquisire ed esporre con chiarezza e coerenza concetti, fatti e problemi, individuando connessioni e sviluppi

- Conoscere ed esporre con sufficiente chiarezza e coerenza i caratteri peculiari del periodo considerato.

Verifiche: - orali - scritte domande a risposta aperta e chiusa

Trimestre: 2 prove Pentamestre: 3 prove

Prove scritte : 1

ora; Prove

orali: 20 min circa

L’Europa tra ‘800 e ‘900: imperialismo e cause della Grande Guerra.

10 circa

Italiano

- Analizzare e porre relazioni tra le trasformazioni politiche e lo sviluppo economico, riconoscendo la complessità dell’evento storico.

- Saper riconoscere i principali rapporti di causa/effetto.

Verifiche: - orali - scritte domande a risposta aperta e chiusa

Trimestre: 2 prove Pentamestre: 3 prove

Prove scritte : 1

ora; Prove

orali: 20 min circa

La Prima Guerra mondiale: andamento e conseguenze

8 circa

Italiano

- Saper analizzare e valutare criticamente fatti e situazioni anche attraverso testimonianze e documenti. - Saper usare in modo

- Conoscere i principali nodi che determinano l’evolversi degli eventi.

Verifiche: - orali - scritte domande a risposta

Trimestre: 2 prove Pentamestre:

Prove scritte : 1

ora; Prove

orali: 20

28

appropriato il lessico specifico.

aperta e chiusa

3 prove min circa

I regimi totalitari: Fascismo, Nazismo, Stalinismo La seconda guerra mondiale. Scenari del secondo dopoguerra.

12 circa Italiano

- Saper analizzare e valutare criticamente fatti e situazioni anche attraverso testimonianze e documenti. - Saper usare in modo appropriato il lessico specifico.

- Conoscere i principali nodi che determinano l’evolversi degli eventi.

Verifiche: - orali - scritte domande a risposta aperta e chiusa

Trimestre: 2 prove Pentamestre: 3 prove

Prove scritte : 1

ora; Prove

orali: 20 min circa

29

Materia: ECONOMIA AZIENDALE Insegnante: Prof. ANDREA CAPARRINI

Libro di testo adottato: CON NOI IN AZIENDA 5 Tomo 1 e Tomo 2 / LE MONNIER SCUOLA – FORTUNA/RAMPONI/SCUCCHIA

Altri sussidi didattici: PROGRAMMA DI RILEVAZIONE CONTABILE “ EURO 09”

Macroargomenti svolti nell’anno

ore

Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extra scolastiche svolte a supporto

Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica

superata

Tipologia delle

prove di verifica

Numero di prove svolte

(escluso verifiche

di recupero)

Ore assegna

te per ciascuna prova

LE AZIENDE INDUSTRIALI

14

Informatica

LETTURE SPECIFICHE SULL’ARGOMENTO

CONOSCERE GLI ASPETTI GIURIDICI E TECNICO CONTABILI DELLE AZIENDE INDUSTRIALI

SAPER COGLIERE GLI ELEMENTI DISTINTIVI DELLE AZIENDE INDUSTRIALI

VERIFICHE ORALI E SCRITTE

1 ORALE 1 SCRITTA

20 min. ORALE 2 ore

SCRITTA

LE RILEVAZIONI TIPICHE DI UNA AZIENDA INDUSTRIALE DI ESERCIZIO E DI CHIUSURA

26

Informatica

LABORATORIO PROGRAMMA EURO 09

CONOSCERE ’ LE PRINCIPALI OPERAZIONI E SAPER REDIGERE UNA SITUAZIONE CONTABILE FINALE

SAPER RILEVARE IN CONTABILITA’ LE OPERAZIONI PIU’ SIGNIFICATIVE

VERIFICHE ORALI E SCRITTE

1 ORALE 1

SCRITTA

20 min. ORALE 2 ore

SCRITTA

IL BILANCIO D’ESERCIZIO E L’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI, ASPETTI FISCALI

76 Informatica

STUDIO DI BILANCI DI AZIENDE REALMENTE ESISTENTI

CONOSCERE LA NORMATIVA CIVILISTICA SUL BILANCIO SAPER REDIGERE UN BILANCIO IN TUTTE LE SUE PARTI SAPER OTTENERE INFORMAZIONI ATTRAVERSO L’ANALISI DI

CONOSCERE LA STRUTTURA DI UN BILANCIO E COGLIERE LE SUE FUNZIONI

VERIFICHE ORALI VERIFICHE SCRITTE ESERCITAZIONI

1 ORALE 2

SCRITTE

20 min. ORALE 2 ore

SCRITTA

30

BILANCIO PER INDICI E FLUSSI

CONTABILITA’ INDUSTRIALE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

48 Informatic

a CONOSCERE LE VARIE CONFIGURAZIONI DI COSTO E I VARI TIPI DI BUDGET

SAPER CALCOLARE IL B.E.P. FULL-COSTING-DIRECT COSTING-ABC E SAPER EFFETTUARE L’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI

VERIFICHE ORALI E VERIFICA SCRITTA

1 ORALE 1 SCRITTA

2° min. ORALE 2 ore

SCRITTA

L’ATTIVITA’ BANCARIA

46 informatic

a

CONOSCERE L’ATTIVITA’ BANCARIA LE PRINCIPALI OPERAZIONI DI RACCOLTA E DI FINANZIAMENTO I SERVIZI BANCARI

SAPER DISTINGUERE LE OPERAZIONI ATTIVE E LE OPERAZIONI PASSIVE PER LE BANCHE SAPER RILEVARE LE OPERAZIONI PIU’ IMPORTANTI

VERIFICHE ORALI E VERIFICA SCRITTA

1 ORALE 1 SCRITTA

20 min. ORALE

2 ore SCRITT

A

31

Materia: INGLESE

Insegnante: Prof. Paolo Pucci

Libro di testo adottato:

IN BUSINESS- F,BENTINI- LONGMAN

NEW SURFING THE WORLD- M.G. DANDINI- ZANICHELLI

Altri sussidi didattici: AULA VIDEO-AUDIOVISIVI IN GENERE-REGISTRATORE-MAPPE CONCETTUALI-FOTOCOPIE DA RIVISTE SPECIALISTICHE E DI ARTICOLI DA GIORNALI

Macroargomenti svolti nell’anno

ore

Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto

Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica

superata

Tipologia delle

prove di verifica

Numero di

prove svolte (esclu

so verifiche di recupero)

Ore assegnate per ciascuna prova

COMMERCIAL THEORY Commerce and e-commerce Business Organization International Trade Transport Banking Finance Marketing and Advertising Globalization

50

LETTURE SPECIALISTICHE

Conoscenza del linguaggio dell’ambito commerciale con specifico riferimento alla struttura di società, sistema bancario e monetario, della borsa e dei cambiamenti del mondo del commercio apportati dall’uso e dal linguaggio dell’informatica

Capacità di usare, in forma scritta e orale, un linguaggio di base in uso nell’ambito del commercio.

Capacità di comprensione ed uso del linguaggio utilizzato in campo informatico.

Verifiche scritte ed orali

3 prove scritte 10 prove orali

Ore 1

32

BUSINESS COMMUNICATION Job applications

20 USO DI MODELLI SPECIFICI IN LINGUA

Capacità di comprendere ed usare correttamente il linguaggio specifico commerciale ed informatico in vari tipi di comunicazione scritta

Essere in grado di comprendere ed utilizzare il linguaggio commerciale ed informatico pur in presenza di errori formali

Esercizi strutturati

2 prove scritte

5 prove

orali

Ore 1

CIVILIZATION: THE ENGLISH-SPEAKING WORLD (The United States of America) Society History Political Institution Economy

20

Conoscenza di aspetti di civiltà del mondo americano e del relativo linguaggio specifico.

Sufficiente conoscenza degli argomenti svolti e capacità di uso di un linguaggio semplice per esporre le proprie conoscenze.

Prove orali 5 prove orali Ore 1

33

Materia: Matematica

Insegnante: Prof. Papini Massimo

Libro di testo adottato: MATEMATICA.ROSSO VOL. 5 – BERGAMINI, TRIFONE, BAROZZI – ZANICHELLI

Altri sussidi didattici: appunti pubblicati sul sito della scuola

Macroargomenti svolti nell’anno

ore

Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-

stiche svolte a supporto

Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica

superata

Tipologia delle

prove di verifica

Numero di

prove svolte (esclu

so verifiche di recupero)

Ore assegnate per ciascuna prova

studio di funzioni di una variabile (ripasso)

3

Rinfrescare la memoria Rinfrescare la memoria nessuna

studio di funzioni di 2 variabili

38

CONOSCENZE: Conoscere il concetto di disequazione e sistema di disequazioni in due variabili. Conoscere il concetto di dominio di una funzione di due variabili. Conoscere il concetto di linea di livello. Conoscere il concetto di derivata parziale. Conoscere il teorema di Schwarz. Conoscere il concetto di massimo, minimo e punto di sella. Conoscere il concetto di hessiano e comprendere il suo legame con i punti stazionari. Conoscere il concetto di massimo e minimo vincolato. ABILITA’ Saper rappresentare graficamente le soluzioni di disequazioni e sistemi di disequazioni lineari e non in due variabili

CONOSCENZE: Conoscere il concetto di disequazione e sistema di disequazioni in due variabili. Conoscere il concetto di dominio di una funzione di due variabili. Conoscere il concetto di linea di livello. Conoscere il concetto di derivata parziale. Conoscere il teorema di Schwarz. Conoscere il concetto di massimo, minimo e punto di sella. Conoscere il concetto di hessiano e comprendere il suo legame con i punti stazionari. Conoscere il concetto di massimo e minimo vincolato. ABILITA’ (solo per casi più semplici) Saper rappresentare graficamente le soluzioni di disequazioni e sistemi di disequazioni lineari e non in due variabili

Risoluzione di esercizi e costruzione di grafici

3 1

34

Saper determinare il dominio di una funzione di due variabili e rappresentarlo graficamente. Saper determinare alcune linee di livello di una funzione di due variabili e rappresentarle graficamente. Saper calcolare le derivate parziali prime e seconde di semplici funzioni di due variabili. Saper determinare i punti di massimo, minimo e sella con il determinante hessiano. Saper determinare i massimi e minimi vincolati con metodi elementari.

Saper determinare il dominio di una funzione di due variabili e rappresentarlo graficamente. Saper determinare alcune linee di livello di una funzione di due variabili e rappresentarle graficamente. Saper calcolare le derivate parziali prime e seconde di semplici funzioni di due variabili. Saper determinare i punti di massimo, minimo e sella con il determinante hessiano. Saper determinare i massimi e minimi vincolati con metodi elementari.

applicazioni dell'analisi in 2 variabili all'economia

25

CONOSCENZE: Sapere che cos’è la ricerca operativa. Conoscere le varie fasi della ricerca operativa. Conoscere le caratteristiche dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati ABILITA': Saper impostare il modello di un problema di ricerca operativa Saper impostare e risolvere il modello matematico di un problema di scelta in condizioni di certezza nel caso continuo. Saper scrivere e risolvere il modello matematico di un problema di scelta tra più alternative.

CONOSCENZE: Sapere che cos’è la ricerca operativa. Conoscere le varie fasi della ricerca operativa. Conoscere le caratteristiche dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati ABILITA' (solo per casi più semplici): Saper impostare il modello di un problema di ricerca operativa Saper impostare e risolvere il modello matematico di un problema di scelta in condizioni di certezza nel caso continuo. Saper scrivere e risolvere il modello matematico di un problema di scelta tra più alternative.

Risoluzione di problemi 1 1

introduzione alla Ricerca Operativa e problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati

22

CONOSCENZE: Sapere che cos’è la ricerca operativa. Conoscere le varie fasi della ricerca operativa. Conoscere le caratteristiche dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati ABILITA': Saper impostare il modello di un problema di ricerca operativa Saper impostare e risolvere il modello matematico di un problema di scelta in condizioni di certezza nel caso continuo. Saper scrivere e risolvere il modello matematico di un problema di scelta tra più alternative.

CONOSCENZE: Sapere che cos’è la ricerca operativa. Conoscere le varie fasi della ricerca operativa. Conoscere le caratteristiche dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati ABILITA' (solo per casi più semplici): Saper impostare il modello di un problema di ricerca operativa Saper impostare e risolvere il modello matematico di un problema di scelta in condizioni di certezza nel caso continuo. Saper scrivere e risolvere il modello matematico di un problema di scelta tra più alternative.

Risoluzione di problemi 1+1 1

Programmazione Lineare: metodo grafico.

20

Conoscere le caratteristiche dei problemi di programmazione lineare Saper utilizzare il metodo grafico per risolvere problemi di programmazione lineare in due variabili. Saper ricondurre, se possibile, un problema di PL in 3 variabilia uno in 2 variabili.

Conoscere le caratteristiche dei problemi di programmazione lineare Saper utilizzare il metodo grafico per risolvere problemi di programmazione lineare in due variabili.

Risoluzione di esercizi e problemi 1 1

35

(In programma, ma non ancora trattato completamente) problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti

(10)

CONOSCENZE: Conoscere le caratteristiche dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti. Conoscere le caratteristiche matematiche degli investimenti finanziari e industriali. Conoscere il concetto di rendimento economico attualizzato (r.e.a.) Conoscere il concetto di tasso di rendimento interno (t.i.r.) ABILITA’ Saper determinare gli investimenti più convenienti in base al criterio del r.e.a. Saper determinare gli investimenti più convenienti in base al criterio del t.i.r.

CONOSCENZE: Conoscere le caratteristiche dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti. Conoscere le caratteristiche matematiche degli investimenti finanziari e industriali. Conoscere il concetto di rendimento economico attualizzato (r.e.a.) Conoscere il concetto di tasso di rendimento interno (t.i.r.) ABILITA’ (solo per casi più semplici): Saper determinare gli investimenti più convenienti in base al criterio del r.e.a. Saper determinare gli investimenti più convenienti in base al criterio del t.i.r.

Risoluzione di problemi (1) 1

36

Materia: DIRITTO

Insegnante: Prof. SIMONE CROCETTI

Libro di testo adottato: ZAGREBELSKY, VOLUME 3, LE MONNIER

Altri sussidi didattici: LETTURA QUOTIDIANI

Macroargomenti svolti nell’anno ore Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-stiche svolte a

supporto Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica superata

Tipologia delle prove di verifica

Numero di prove svolte

(escluso

verifiche di

recupero)

Ore assegnate

per ciascuna

prova

STATO COMUNITà- STATO APPARATO-FORME DI STATO-FORME DI GOVERNO- STORIA ISTITUZIONALE ITALIANA

10

STORIA, SCIENZA FINANZE

LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CONOSCENZA DEI CONTENUTI, COMPRENSIONE DELLA CORRISPONDENZA TRA LE VICENDE SOCIALI, ECONOMICHE E QUELLE ISTITUZIONALI

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1 ORA

PRINCIPI COSTITUZIONALI, ANALISI DELLA PRIMA PARTE DELLA COSTITUZIONE

14

STORIA, ITALIANO, SCIENZA FINANZE

LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ.

COMPRENSIONE DELLA CARTA COSTITUZIONALE NEL SUO SIGNIFICATO STORICO, GIURIDICO, SOCIALE, ECONOMICO, POLITICO

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1 ORA

GLI ORGANI COSTITUZIONALI: PARLAMENTO, GOVERNO, PDR, CORTE COSTITUZIONALE, MAGISTRATURA. ORGANI DI RILIEVO COSTITUZIONALE

22 STORIA, ITALIANO SCIENZA FINANZE

LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CONOSCENZA DELLA NORMATIVA COSTITUZIONALE, CONFRONTO TRA GLI ORGANI, ANALISI DELLE FUNZIONI E COMPRENSIONE DELLA COMPLESSA ARCHITETTURA ISTITUZIONALE.

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 2 1 ORA

STRUTTURA AMMINISTRATIVA DELLO STATO. AMM.NE DIRETTA, INDIRETTA. GLI ATTI AMMINISTRATIVI- ENTI LOCALI. L’ORDINAMENTO SOVRANAZIONALE.

12 SCIENZA FINANZE

LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CONOSCENZA DELLA STRUTTURA AMMINISTRATIVA STATALE, DIRETTA E INDIRETTA, CENTRALE E PERIFERICA. INQUADRAMENTO NELL’UE

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1 ORA

37

Materia: SCIENZA DELLE FINANZE Insegnante: Prof. SIMONE CROCETTI

Libro di testo adottato: ARDOLFI, PALMISANO, SCIENZA DELLE FINANZE, TRAMONTANA Altri sussidi didattici: LETTURA QUOTIDIANI

Macroargomenti svolti nell’anno ore Eventuali altre

discipline coinvolte

Attività integrative o extrascola-stiche svolte a

supporto Obiettivi

Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica superata

Tipologia delle prove di verifica

Numero di prove svolte

(escluso

verifiche di

recupero)

Ore assegnate

per ciascuna

prova

ATTIVITÀ FINANZIARIA PUBBLICA: NATURA- SCOPI- SOGGETTI COINVOLTI-EVOLUZIONE STORICA. POLITICA FINANZIARIA E DI BILANCIO

6

DIRITTO, STORIA LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CONOSCENZA DELL’ATTIVITÀ FINANZIARIA PUBBLICA NEI SUOI RISVOLTI SOCIALI, ECONOMICI POLITICI E GIURIDICI.

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1

SPESA PUBBLICA: EFFETTI ECONOMICI, TIPI DI SPESA- PREVIDENZA, ASSISTENZA SANITA’

5 DIRITTO

LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

COMPRENSIONE DEL FENOMENO DELLA SPESA PUBBLICA NEI RISVOLTI ECONOMICI POLITICI SOCIALI E GIURIDICI

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1

TIPI DI ENTRATE PUBBLICHE TRIBUTI. IMPOSTE. CLASSIFICAZIONE E TIPI. OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. FASI DELL’ACQUISIZIONE DELLE IMPOSTE. ELEMENTI DELL’IMPOSTA. PRINCIPI GIURIDICI E AMMINISTRATIVI. EFFETTI ECONOMICI. BENI E IMPRESE PUBBLICHE IN GENERALE

18 DIRITTO

LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CONOSCENZA DELEL PRINCIPALI FONTI DI ENTRATA. DISTINGUERE I VARI TIPI DI IMPOSTA. CONOSCERE I PRINCIPI DELLE I. CONOSCERE I METODI DI ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE. CONFRONTARE I TIPI IN BASE AGLI EFFETTI ECONOMICI E SOCIALI

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1

EVOLUZIONE DELLA FUNZIONE DEL BILANCIO DELLO STATO. PRINCIPI DI B. CARATTERISTICHE DEL B. PREVENTIVO. CLASSIFICAZIONE DELLE VOCI. RISULTATI DIFFERENZIALI. VARIAZIONI. DOCUMENTI FINANZIARI. RENDICONTO. TESORERIA. FINANZA STRAORDINARIA: PRESTITI E DEBITO PUBBLICO.

22

DIRITTO LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CONOSCENZA DEI CARATTERI DELLE FUNZIONI DEI PRINCIPI E DELLA STRUTTURA DEL BILANCIO PREVENTIVO DELLO STATO. CONOSCENZA DEGLI ALTRI DOCUMENTI FINANZIARI PUBBLICI. CONOSCENZA DEI METODI PER OPERARE LE VARIAZIONI DI BILANCIO. ESECUZIONE DEL BILANCIO. COMPRENSIONE DEL FENOMENO DEL DEBITO PUBBLICO.

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1

L’INTERVENTO PUBBLICO DIRETTO. PROPRIETÀ E IMPRESA PUBBLICA

4

DIRITTO LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

TIPI DI BENI PUBBLICI, TIPI DI IMPRESE PUBBLICHE. LE PRIVATIZZAZIONI

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

1 1

38

LINEAMENTI DI DIRITTO TRIBUTARIO 3

DIRITTO LETTURA DEI QUOTIDIANI, DISCUSSIONE IN CLASSE DI CASI DI ATTUALITÀ’

CENNI SUI PRINCIPALI TRIBUTI ITALIANI, CONFRONTATI IN BASE ALLE CARATTERISTICHE SALIENTI

Conoscenza essenziale e organizzata dei contenuti del macroargomento, con accettabili competenze rielaborative e di formalizzazione.

SCRITTE E ORALI 1 1

39

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA INSEGNANTE: ALESSANDRA FLUVI CLASSE: 5° A MERCURIO Libro di testo: “Corpo+movimento=salute” Balboni-Dispenza Ed. Il Capitello

CONTENUTI

MODULO ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE MEZZI E STRUMENTI VERIFICHE

Attività condizionali e coordinative (mob.articolare, resistenza aerobica, velocità, tonificazione, coordinazione) Attività sportiva (pallavolo, pallacanestro, calcetto, palla tamburello, ginnastica artistica, atletica leggera) Attività teorica (alimentazione, sensibilizzazione alla donazione del sangue)

21 29 10

Lezione frontale, lavoro di gruppo e a coppie Lezione frontale, lavoro di gruppo e a coppie Lezione frontale

Ex propri e di riporto con piccoli e grandi attrezzi. Attività a corpo libero in particolare di resistenza aerobica, di coordinazione di mobilità articolare e di velocità Attrezzatura della palestra, materiale tecnico delle Federazioni Sportive Aula video (presentazione PP), libro di testo

Indagine in itinere con verifiche informali e prove pratiche

Test di Cooper Test di rapidità (50 metri) Test di mobilità articolare (busto/ arti inferiori) Test potenza arti inf. e sup. Prove pratiche (percorsi multi sport; lettura, interpretazione e realizzazione ex g.artistica) Prove scritte

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Materia: RELIGIONE

Insegnante: Prof. Stefano Cigna

Libro di testo adottato: Luigi Solinas, Tutti i Colori della Vita, ed. SEI

Altri sussidi didattici:

Macroargomenti svolti nell’anno ore Obiettivi Obiettivi minimi per considerare il

modulo/macroargomento/unità didattica superata

Tipologia delle prove di

verifica

Numero di prove svolte

Storia della Chiesa:

Potere temporale e potere spirituale nello Stato della Chiesa alla vigilia dell’unità d’Italia, la presa di Roma e i rapporti Stato – Chiesa, Il non expedit,

4

Avere conoscenze adeguate sullo sviluppo dei rapporti tra stato e Chiesa per comprendere la situazione attuale

Avere una sufficiente conoscenza del cammino storico che ha portato all’attuale equilibrio tre Stato e Chiesa

Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno

1

Storia della Chiesa:

Fede e cultura nel primo 900

La rerum Novarum e la dottrina sociale della Chiesa

3

Fare conoscere, attraverso lo sviluppo della dottrina sociale cattolica in rapporto con la cultura del primo ‘900, come la Chiesa si è posta di fronte alla modernità.

Avere una sufficiente conoscenza della dottrina sociale della chiesa

Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno

1

Storia della Chiesa:

Il concordato e la sua revisione

2

Saper distinguere gli ambiti di indipendenza e sovranità dello stato e della Chiesa e il significato di laicità secondo l’accezione della costituzione italiana

Avere una sufficiente conoscenza delle motivazioni e dei contenuti del concordato.

Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno

1

41

Storia della Chiesa:

La Chiesa davanti alle leggi razziali naziste e fasciste

La Chiesa nella Guerra Mondiale

6

Avere una sommaria conoscenza della posizione della Chiesa davanti al fascismo.

Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno

1

Morale sociale:

Scienza e morale

I Cattolici in politica

Razzismo e immigrazione

6

Acquisire una coscienza critica che permetta di orientarsi con spirito indipendente in alcune grandi questioni etiche dei nostri giorni

Riuscire ad orientarsi in alcune delle principali questioni etiche dei nostri tempi

Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno

1

Cristologia:

Il Natale:

La Pasqua

8 Conoscere il significato e la

fenomenologia delle principali feste cristiane

Avere una sufficiente conoscenza del significato delle due feste.

Interrogazione orale. Osservazione sistematica dell’attenzione , partecipazione, interesse ed impegno

1

42

10) Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento)

Docente: Prof. Alessandro Nencioni Prof.ssa Maria Bellantone

Materia: INFORMATICA Ore settimanali previste dai programmi ministeriali 5 (di cui 3 in copresenza con l’ITP). Ore effettive di lezione 152. Comportamento Alcuni alunni sono dotati di adeguate capacità di comprensione e di critica. L’impegno profuso non è stato sempre adeguato, soprattutto in laboratorio, e taluni hanno raggiunto risultati al disotto delle loro potenzialità. Si segnala un sufficiente grado di coesione raggiunto dalla classe alla fine del percorso scolastico. La classe ha sempre tenuto un comportamento corretto, anche se qualche volta non consono in laboratorio. Da segnalare inoltre le frequenti assenze di alcuni studenti. Partecipazione al percorso scolastico La partecipazione è stata attiva, consapevole ed interessata da parte di un piccolo gruppo di alunni, che è risultata abbastanza assidua e costante nell’impegno; ricettiva ma spesso discontinua per quanto riguarda un altro gruppo; modesta, discontinua e poco attiva da parte di un altro gruppo. Solo in laboratorio l’impegno di molti non è stato sempre ad un livello accettabile; soprattutto è risultato scarso l’impegno domestico per completare il lavoro avviato in laboratorio. Si evidenzia la presenza di un paio di alunni con capacità, conoscenze, anche proprie in un caso, e passione per la materia superiori al resto della classe. Uno dei due alunni ha svolto, su richiesta di un’azienda informatica, un tirocinio formativo per un pomeriggio alla settimana da febbraio a giugno di questo a.s. Livello di apprendimento La classe ha raggiunto livelli di apprendimento non omogenei, ottimi per qualche alunno, buoni in alcuni casi, discreti in altri e complessivamente sufficienti nella maggioranza dei casi, in alcuni casi risultano ancora lacunosi e carenti. In generale si segnala l’abitudine della maggioranza degli studenti a studiare in modo mnemonico, senza dare alle conoscenze acquisite quell’organicità e quell’apertura ai collegamenti, agli approfondimenti e alla rielaborazione personale, che pure i docenti più volte hanno sollecitato. Alcuni alunni non sono riusciti a raggiungere una padronanza e una sicurezza nell’utilizzo del linguaggio tecnico della materia e degli strumenti di laboratorio. Alcuni argomenti sono stati trattati in modo più superficiale, ciò ha permesso agli alunni più interessati di ottenere risultati nel complesso buoni e in alcuni casi anche ottimi. Per alcuni alunni i risultati sono stati influenzati anche dalle numerose assenze.

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Svolgimento del programma Il programma è stato svolto per intero. È stata prodotta da qualche alunno una esercitazione (tesina), che riepiloga tutti i programmi della materia del triennio e su argomenti presi dalla realtà e/o nell’ambito dei programmi scolastici svolti nelle varie materie. Gli alunni potranno presentare questo lavoro alla commissione.

Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA CLASSE V A MERCURIO Prof.ssa Silvia Pellegrini

Ore settimanali previste dai programmi ministeriali ITALIANO 3 ore settimanali STORIA 2 ore settimanali Ore effettive di lezione ITALIANO 82 in totale STORIA 57 in totale.

QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE

Partecipazione al dialogo educativo: L’interesse per le materie non si è sempre tradotto in una partecipazione attiva al dialogo educativoperché buona parte della classe si è dimostrata abbastanza ricettiva, ma senza apporti costruttivi; per pochi alunni la partecipazione è stata modesta e discontinua. Alcuni si sono distinti invece per la partecipazione attenta e interessata.

Attitudine alle discipline : discreta per un ristretto numero di allievi, sufficiente per la maggior parte e appena sufficiente in pochi casi.

Interesse per le discipline: costante e soddisfacente per la maggior parte di alcuni alunni, appena sufficiente per pochi elementi.

Impegno nello studio: assiduo e sistematico per circa un terzo degli allievi, non sempre metodico ma sufficiente da parte di molti, saltuario esuperficiale in pochi casi.

Metodo di studio: abbastanza organizzato ed efficiente per circa un terzo della classe; sufficientemente organizzato ma troppo scolastico per i più; dispersivo da parte di pochi allievi.

METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Si è cercato di impostare la lezione in modo da:

graduare la difficoltà degli argomenti, procedendo dai contenuti più semplici verso quelli più complessi;

favorire lo sviluppo ed il potenziamento delle abilità espressive, di analisi e di sintesi, di riflessione e di rielaborazione; fornire non solo informazioni, ma anche la chiave interpretativa delle diverse problematiche, sviluppando la capacità di procedere in modo

autonomo alla acquisizione di nuove conoscenze; consentire, ove possibile, l’approccio interdisciplinare allo studio dei fenomeni letterari e storici; valorizzare le abilità individuali e recuperare

eventuali lacune; coinvolgere gli allievi in discussioni e dibattiti sulle varie problematiche affrontate, sollecitando il confronto di opinioni e di interpretazioni

diverse;

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suscitare l’interesse degli allievi, anche con riferimenti alla loro personale esperienza.

EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

- Impegno discontinuo da parte di alcuni alunni - Interesse diversificato a seconda dei diversi soggetti - Partecipazione poco attiva al dialogo da parte di alcuni - Certa disomogeneità della classe - Frequenza non assidua da parte di alcuni - Molte ore di lezione perse per la partecipazione a gite, assemblee, conferenze, ecc.

SUSSIDI DIDATTICI

Si è arricchita l’attività didattico-educativa con l’utilizzo di: - libri di testo - schemi ed appunti personali - libri di narrativa - audiovisivi - fotocopie - partecipazione a uno spettacolo teatrale (“Bellavita” di Pirandello e “L’Orso” di Cechov)

COMPETENZE GENERICHE

Gli alunni, sia pure con diversa gradualità, hanno acquisito la capacità di:

analizzare testi e documenti; rappresentare schematicamente i dati raccolti;

comprendere messaggi scritti ed orali di vario livello; schematizzare informazioni;

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descrivere fenomeni.

Non tutti gli allievi sono in grado, anzi alcuni incontrano qualche difficoltà a: chiarire concetti, specie se complessi esporre con organicità e chiarezza collegare i contenuti delle varie discipline applicare le conoscenze acquisite in ambiti diversi interpretare in modo personale ma corretto informazioni diverse utilizzare in modo appropriato un lessico specifico

COMPETENZE SPECIFICHE DELLE DISCIPLINE

(ITALIANO E STORIA)

Gli alunni possiedono: una conoscenza in molti casi soddisfacente e in alcuni casi discreta, solo talvolta superficiale delle discipline; un linguaggio abbastanza corretto, anche se non sempre utilizzano un lessico specifico; una competenza linguistica discreta o più che sufficiente, tranne alcune eccezioni. Gli alunni, nella maggior parte dei casi sono in grado di: esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace ed appropriato; organizzare un discorso corretto e lineare; condurre l’analisi e l’interpretazione dei testi riconoscendo le caratteristiche strutturali, le tecniche impiegate e le peculiarità stilistiche dei testi

letterari. Alcuni incontrano certa difficoltà a; rielaborare in modo personale e critico le nozioni acquisite; esprimere giudizi propri e con obiettività; articolare le proprie argomentazioni con spunti critici e apporti personali;

CAPACITA’ ESPOSITIVA

Gli alunni si esprimono:

Alcuni con competenza e proprietà di linguaggio, in modo abbastanza fluido; La maggior parte con sufficiente chiarezza, sebbene con lessico semplice. Certuni in maniera piuttosto schematica.

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COMPONIMENTI

Alcuni alunni manifestano qualche difficoltà nell’esposizione scritta:

Improprietà espressive, incertezze ortografiche e grammaticali in genere, certa povertà lessicale; Poca coerenza ed organicità nella strutturazione del discorso. Gli elaborati degli alunni: Sono in gran parte accettabili per i contenuti e denotano in generale una adeguata coerenza e linearità nella strutturazione del discorso. Pochi sono caratterizzati da apprezzabili riferimenti culturali, da una elaborazione originale e insieme da correttezza morfosintattica e da uno

stile scorrevole.

VALUTAZIONE

La valutazione è stata effettuata sulla base di prove scritte che proponevano tracce secondo le tipologie dell’Esame di Stato e sono state valutate secondo la griglia concordata nella riunione per materie dei docenti di Lettere, allegata al documento. Le prove orali sono state valutate tenendo conto del livello di conoscenze, competenze, abilità. Come elementi di valutazione complessivi sono stati considerati, oltre al profitto, l’impegno profuso, la partecipazione al dialogo educativo, l’assiduità nella frequenza, i progressi rispetto al livello di partenza, lo sviluppo del senso di responsabilità.

Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

 

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Docente: Prof. Andrea Caparrini Materia: ECONOMIA AZIENDALE

SITUAZIONE DELLA CLASSE Nell’intero corso del triennio la classe si è sempre mostrata poco uniforme nei comportamenti e nell’interesse durante le lezioni. Infatti a fronte di studenti sempre molto attenti durante le lezioni e interessati alla materia oggetto di studio, si sono contrapposti altri studenti (più numerosi dei primi) che hanno dimostrato poco interesse per le spiegazioni e si sono impegnati nello studio in modo discontinuo e prevalentemente in occasione delle verifiche programmate. Il quadro complessivo che emerge è pertanto difficilmente riconducibile ad un giudizio unitario: deve essere evidenziato il buon livello di preparazione e di profitto raggiunto da alcuni studenti (che in limitati casi raggiunge anche livelli ottimi e eccellenti) ma anche una preparazione frammentarie e con varie incertezze per vari altri alunni. In generale il comportamento è andato progressivamente evolvendosi verso un maggior grado di maturità e responsabilità nella parte finale dell’anno, senza mai raggiungere però livelli di piena soddisfazione per l’intera classe. Lo svolgimento degli argomenti previsti nella programmazione iniziale ha subito un rallentamento rispetto ai tempi previsti, ciò in relazione in parte, alla disomogeneità della classe e in parte allo svolgimento di numerose attività integrative, alla partecipazione a progetti o manifestazioni varie, nei giorni in cui c’era il maggior numero di lezioni di Economia aziendale. METODOLOGIA Per i presupposti metodologici ci si è riferiti a quanto espresso nel piano di lavoro annuale. Gli argomenti e le attività proposte sono stati organizzati in unità didattiche affrontate, per quanto possibile, in modo operativo in alcuni casi con lezione frontale, in altri con lezione partecipata, in altri ancora con lavori di gruppo. Quasi tutti gli argomenti trattati sono stati affrontati con taglio pratico sia nelle lezioni in classe sia in quelle nell’ora di compresenza con l’insegnante tecnico pratico di laboratorio, mediante l’utilizzo di un programma di software demo usato negli studi commerciali per la tenuta della contabilità. Nella valutazione si è tenuto conto in primo luogo delle conoscenze, capacità e competenze acquisite, del grado di rielaborazione personale ma anche dell’impegno dimostrato, dalla partecipazione costruttiva al dialogo educativo, dai progressi compiuti da ciascun alunno rispetto alla condizione di partenza ed in rapporto al livello generale della classe. Nello specifico si fa riferimento alla griglia di corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza e capacità allegata al Piano dell’Offerta Formativa. STRUMENTI UTILIZZATI Gli strumenti utilizzati sono il libro di testo e il codice civile in particolare per tutto quello che riguarda la normativa del bilancio.

Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

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RELAZIONE FINALE DI INGLESE - PROF. PAOLO PUCCI

CLASSE 5 A MERCURIO A/S 2012/2013

Nella classe sono presenti alcuni elementi che si sono distinti per interesse e per la qualità del lavoro svolto altri invece non hanno partecipato attivamente al dialogo educativo mostrando un atteggiamento non sempre serio e interessato. Le lezioni si sono comunque svolte sempre in modo tale da permettere ad ognuno di esprimersi secondo le proprie conoscenze specifiche, e le proprie capacità linguistiche. I risultati conseguiti sono così riassumibili: gli alunni migliori possiedono una buona competenza linguistica e sono in grado di argomentare i contenuti con capacità critica; altri hanno acquisito una discreta conoscenza dei contenuti, ma denotano una mnemonica capacità di esposizione; altri ancora rivelano una conoscenza solo superficiale dei contenuti, incontrando difficoltà nell’esposizione orale e/o scritta perché non posseggono una adeguata conoscenza del lessico. Per quanto riguarda le metodologie adottate, si è cercato di indirizzare l’azione didattico-educativa verso una lezione di facile acquisizione dei contenuti, utilizzando varie strategie per suscitare l’interesse degli alunni e stimolare il senso di responsabilità e la riflessione critica sulle tematiche trattate. A tale proposito gli studenti sono stati costantemente stimolati ad esprimersi in lingua inglese attraverso interrogazioni dialogiche, brevi conversazioni su argomenti del programma svolto, letture di articoli di giornale e di brani di argomento informatico-commerciale. Lo studio dell’informatica è stato appunto affrontato in ambito prettamente economico, dando particolare risalto ai cambiamenti che si sono avuti nei rapporti commerciali grazie all’impiego delle nuove tecnologie. Per quanto riguarda la produzione scritta, sono stati proposti agli studenti esercizi di scelta multipla, brani con domande, esercizi di comprensione di un testo, simulazioni di terza prova d’esame

Lo scopo finale di tutto ciò è stato il potenziamento e lo sviluppo delle quattro abilità linguistiche fondamentali: listening, speaking, reading, writing. Lo studio della Civiltà, in quest’anno scolastico, si è soffermato sullo studio di alcuni aspetti della storia, della cultura e della società degli Stati Uniti di America. Nella valutazione sono stati assegnati voti tenendo conto della capacità di uso della lingua in forma scritta e orale con riferimento agli argomenti svolti, anche tenendo conto del livello di partecipazione, interesse e impegno manifestato nel corso dell’anno dai singoli alunni. Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

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RELAZIONE DISCIPLINA: Matematica – PROF: Massimo PAPINI

TEMPI

Tempi previsti dai programmi ministeriali: ore settimanali : 5 ore complessive: 165

CONTENUTI

MODULO O MACRO-ARGOMENTO: studio di funzioni di una variabile (ripasso) studio di funzioni di 2 variabili applicazioni dell'analisi in 2 variabili all'economia introduzione alla Ricerca Operativa problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati Programmazione Lineare: metodo grafico.

In programma, ma non ancora trattato completamente problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti

ATTIVITA' DIDATTICA: Lezione frontale Insegnamento per problemi Risoluzione di esercizi di diverso livello di difficoltà

MEZZI E STRUMENTI: Libro di testo: Matematica.Rosso Vol. 5 – Bergamini, Trifone, Barozzi - Ed. Zanichelli Appunti pubblicati sul sito della scuola

VERIFICHE: Indagine in itinere con verifiche informali (verifica formativa) Risoluzione di esercizi Interrogazioni orali Verifiche scritte

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OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE.

La maggioranza degli allievi possiede conoscenze sufficienti della disciplina (anche se non approfondite), competenze logico-deduttive e di analisi necessarie ad affrontare la maggior parte dei problemi proposti (anche se spesso si manifesta una certa insicurezza); una minoranza degli alunni risulta piuttosto incerta. In generale, ma non sempre, gli allievi sono in grado di risolvere esercizi proposti (e trattati in classe) ma risultano in difficoltà nell'esposizione dei concetti teorici di base. Il linguaggio tecnico adottato è ancora approssimativo e sovente poco corretto per molti allievi.

QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo: scarso per la maggior parte degli allievi; soltanto i migliori si sono mostrati veramente attivi; alcuni allievi sono stati discontinui nelle presenze. Attitudine alla disciplina: sufficiente per la maggioranza, anche se la motivazione è carente. Interesse per la disciplina: scarso per la maggioranza. Impegno nello studio: non sempre continuo, anche se sufficiente da parte della maggioranza. Alcuni allievi hanno mostrato scarso impegno. Metodo di studio: non molto organizzato; spesso finalizzato alle verifiche, con tendenza ad un apprendimento mnemonico da parte della maggioranza della classe.

METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Si è cercato di seguire una metodologia didattica volta alla piena integrazione degli allievi,

al recupero delle lacune, alla valorizzazione delle abilità ed al rinforzo dell’interesse per la conoscenza e la ricerca.

Si è cercato di affrontare gli argomenti principali in maniera tale da ricondurre lo studio dei sistemi e dei fenomeni complessi a quello dei loro modelli elementari per realizzare l’apprendimento e la memorizzazione definitiva dei concetti di base.

Si è cercato di impostare una lezione trattando i diversi argomenti con gradualità, procedendo dai concetti più semplici verso quelli più complessi, per facilitare la comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche.

Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

52

Docente: Prof. Simone Crocetti Materia: DIRITTO

COMPORTAMENTO La classe ha avuto per tutto l’anno un comportamento corretto sul piano disciplinare, nonché partecipe e interessato. Con gli studenti, almeno con un gruppo prevalente di essi, si è riusciti ad instaurare un confronto vivace e stimolante su temi di ampio respiro riferiti all’attualità delle vicende istituzionali di più stretta pertinenza con quelle del programma. Vanno segnalati alcuni casi di alunni che, nonostante la buona partecipazione in classe e l’interesse mostrato per gli argomenti trattati, hanno profuso un impegno di studio personale inadeguato, con conseguente mediocrità di rendimento. La classe non ha raggiunto un buon grado di coesione al suo interno ed è mancata la capacità di organizzarsi e affrontare problemi comuni. Il rapporto con il docente è sempre stato leale, di stima e rispetto reciproco. PARTECIPAZIONE AL PERCORSO DIDATTICO La partecipazione al percorso didattico è stata nel complesso sufficiente per impegno, interesse e capacità critiche. Spesso la lezione è sconfinata nell’attualità, specie con riferimento alle vicende istituzionali lette sui quotidiani, e in tali casi, come dicevamo, il dialogo educativo è riuscito a coinvolgere una buona parte della classe. Alcuni, invero, hanno mostrato un interesse sincero per le vicende politiche di attualità, dimostrando spesso di applicare in modo adeguato ed efficace le conoscenze teoriche acquisite ai casi concreti di attualità, raggiungendo livelli di eccellenza. LIVELLO DI APPRENDIMENTO La classe ha raggiunto livelli di apprendimento non omogenei, ottimi e discreti in alcuni casi e sufficienti nel resto della classe. In generale si segnala ancora l’abitudine di alcuno a studiare in modo mnemonico, senza dare, alle conoscenze acquisite, quell’organicità che pure il docente ha sempre preteso. Va anche evidenziata la difficoltà della maggior parte degli studenti ad approfondire le conoscenze. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Il programma è stato svolto quasi per intero, almeno nei contenuti minimi stabiliti. Occorre ricordare che il corso Mercurio prevede due ore settimanali soltanto, un’ora in meno rispetto al corso Igea del quale tuttavia mantiene lo stesso programma. Nello svolgere la lezione si è privilegiato il metodo della lezione frontale, del problem solving e della simulazione, abbinati all’analisi di casi tratti dalla realtà o dall’attualità ripresa dai quotidiani. Le verifiche (due nel trimestre e tre nel pentamestre) sono state attuate con il metodo dell’interrogazione orale e della prova scritta sul tipo della terza prova di esame tipologia B. I Principi fondamentali e la Prima Parte della Costituzione sono state affrontate seguendo attentamente il testo costituzionale. In particolare la Parte Prima è stata oggetto di un lavoro da parte dei singoli studenti che hanno adottato uno o più articoli della costituzione seguendone la concreta applicazione nella attualità giuridica e sociale, facendo emergere i nodi costituzionali, le questioni irrisolte. Il lavoro complessivo è stato poi pubblicato in un volume che verrà portato all’attenzione della Commissione di esame. Sovente il docente ha presentato schemi di riepilogo e percorsi concettuali allo scopo di favorire la visione di insieme dei fenomeni studiati ed evidenziare i nessi tra le varie parti del programma. Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

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Docente: Prof. Simone Crocetti Materia: SCIENZA DELLE FINANZE

COMPORTAMENTO La classe ha avuto per tutto l’anno un comportamento corretto sul piano disciplinare, nonché partecipe e interessato. Con gli studenti, almeno con un gruppo prevalente di essi, si è riusciti ad instaurare un confronto vivace e stimolante su temi di ampio respiro riferiti all’attualità delle vicende istituzionali di più stretta pertinenza con quelle del programma. Vanno segnalati alcuni casi di alunni che, nonostante la buona partecipazione in classe e l’interesse mostrato per gli argomenti trattati, hanno profuso un impegno di studio personale inadeguato con conseguente mediocrità di rendimento. La classe ha raggiunto un buon grado di coesione al suo interno con capacità di organizzarsi e affrontare problemi comuni. Il rapporto con il docente è sempre stato leale, di stima e rispetto reciproco. PARTECIPAZIONE AL PERCORSO DIDATTICO La partecipazione al percorso didattico è stata nel complesso sufficiente per impegno, interesse e capacità critiche. Spesso la lezione è sconfinata nell’attualità, specie con riferimento alle vicende economiche e finanziarie lette sui quotidiani, e in tali casi, come dicevamo, il dialogo educativo è riuscito a coinvolgere quasi tutti gli studenti. Alcuni, invero, hanno mostrato un interesse sincero per le vicende politiche di attualità, dimostrando spesso di applicare in modo adeguato ed efficace le conoscenze teoriche acquisite ai casi concreti di attualità. LIVELLO DI APPRENDI-MENTO La classe ha raggiunto livelli di apprendimento non omogenei, ottimi e discreti in alcuni casi e sufficienti nel resto della classe. In generale si segnala ancora l’abitudine di alcuno a studiare in modo mnemonico, senza dare, alle conoscenze acquisite, quell’organicità che pure il docente ha sempre preteso. Va anche evidenziata la difficoltà della maggior parte degli studenti ad approfondire le conoscenze. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Il programma è stato svolto quasi per intero, almeno nei contenuti minimi stabiliti. Occorre ricordare che il corso Mercurio prevede due ore settimanali soltanto, un’ora in meno rispetto al corso Igea del quale tuttavia mantiene lo stesso programma. Nello svolgere la lezione si è privilegiato il metodo della lezione frontale, del problem solving e della simulazione, abbinati all’analisi di casi tratti dalla realtà o dall’attualità ripresa dai quotidiani. Le verifiche (due nel trimestre e tre nel pentamestre) sono state attuate con il metodo dell’interrogazione orale e della prova scritta sul tipo della terza prova di esame tipologia B.. Sovente il docente ha presentato schemi di riepilogo e percorsi concettuali allo scopo di favorire la visione di insieme dei fenomeni studiati ed evidenziare i nessi tra le varie parti del programma. Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

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Docente: Prof. Alessandra Fluvi Materia: EDUCAZIONE FISICA

TEMPI Tempi previsti dai programmi ministeriali: ore settimanali 2 ore effettive di lezione 60 SITUAZIONE DIDATTICA E DISCIPLINARE DELLA CLASSE

Partecipazione al dialogo educativo seria e interessata solo per una parte classe. Attitudine alla disciplina suff/discreta. Interesse per la disciplina: circa la metà della classe ha dimostrato un interesse abbastanza costante mentre l’altra metà ha alternato momenti di partecipazione attiva a momenti di scarso interesse. Impegno: suff/discreto. Livello di prestazione raggiunto: solo una parte degli alunni ha evidenziato discreta disponibilità verso le proposte motorie applicandosi efficacemente per migliorare la propria preparazione. L’interesse e la preparazione di qualche alunno hanno rivelato una buona capacità di utilizzare conoscenze e competenze acquisite; altri si sono limitati ad affrontare le singole proposte motorie senza ricercare l’integrazione delle conoscenze. La frequenza alle lezioni non è sempre stata costante per una parte della classe mentre alcuni alunni (pochi) si sono evidenziati per la collaborazione con i compagni e con l’insegnante. Mediamente la preparazione conseguita è suff/discreta. METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La didattica ha tenuto conto: - gradualità nella trattazione degli argomenti, procedendo dai concetti più semplici verso quelli più complessi, per facilitare la comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche; - ricerca dello sviluppo pieno ed armonico della personalità dell’allievo in modo da favorire, anche, rapporti interpersonali corretti; - ampliamento e definizione del bagaglio motorio e culturale degli alunni.

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MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione finale, relativa all’intero anno scolastico, ha tenuto conto delle valutazioni nelle singole prove e del conseguimento degli obiettivi trasversali indicati nella programmazione della classe. Per le prove di verifica sono state utilizzati: test motori standardizzati percorsi multi sport lettura da schede tecniche, interpretazione e realizzazione di ex test scritti con domande aperte (brevi) interventi orali I contenuti delle attività pratiche sono stati presentati in modo analitico inserendo gradualmente le difficoltà. Tutti i contenuti sono stati presentati con chiarezza e rigore, evidenziando gli argomenti principali ed i collegamenti tra le conoscenze teoriche e le attività pratiche. STRUMENTI DIDATTICI

Si è arricchita l’attività didattico-educativa con l’utilizzo di: attrezzatura della palestra libro di testo presentazioni PP

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Docente: Stefano Cigna Materia: RELIGIONE

Profilo della classe: Gli alunni della classe 5 A mercurio che si avvalgono dell’ IRC hanno dato vita ad un gruppo classe abbastanza ben amalgamato con differenze non molto significative sul piano del profitto. La frequenza è stata abbastanza buona con poche eccezioni, l’impegno e la partecipazione positivi. Modalità di svolgimento delle lezioni.: Le lezioni sono state svolte in maniera frontale nella prima fase di presentazione di ogni argomento, per poi passare alla discussione guidata. Nella seconda parte dell’anno, visto che frequentemente arrivavo in ritardo dalla sede, a causa dei compiti di collaborazione con la presidenza, ho iniziato a lasciare agli alunni dei piccoli contributi multimediali della durata di una decina di minuti che introducessero o arricchissero l’argomento della lezione. Gli alunni potevano così iniziare a vedere il contributo mentre arrivavo dalla sede. Le verifiche sono state tutte orali valutando l’attenzione, partecipazione ed impegno alle lezioni, dando particolare importanza agli interventi e ricorrendo a domande specifiche solo per coloro che non si proponevano autonomamente. Profitto conseguito: La lezione in classe è stata abbastanza produttiva e gli alunni si sono lasciati coinvolgere sia dalle lezioni frontali che dalle discussioni guidate; l’uso di brevi spezzoni multimediali è stato particolarmente gradito per cui si può affermare che il profitto è complessivamente più che sufficiente ed il alcuni casi anche molto buono. Per le valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) si rinvia a quanto deliberato dal consiglio di classe e riportato al punto 5, VIII.

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Allegati: 1) TESTO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DEL 04/4/2013 2) TESTO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DEL 24/4/2013

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Allegato 1)

TESTO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DEL 04/4/2013

Materie Coinvolte

INGLESE, DIRITTO, MATEMATICA , ECONOMIA AZIENDALE

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I.I.S. “E.FERMI” EMPOLI A/S 2012-13 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI LINGUA STRANIERA INGLESE CLASSE 5 MERCURIO SEZ. “A” CANDIDATO............................................................ Answer the following questions, using at least 8/10 lines:

1. Give a definition of International Trade. Say what incoterms define and what happens if prices are quoted DDP.

................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................

2. Say what is the importance of a good marketing campaign. Explain what is marketing-mix and how can be decided a price of a product.

................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................

60

................................................................................................................................................................ ..............................................................................................................................................................

3. Say what is the form of government of USA and talk in particular of the Executive branch. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................

61

A.S. 2012/2013

ITC E. Fermi – Empoli Classe 5 A Mercurio

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

Tipologia B

Materia DIRITTO

(Prof. Simone Crocetti)

Il candidato risponda entro il limite delle SETTE righe alle seguenti domande.

1. Considerata la funzione istituzionale assegnata alla Magistratura e l’importanza che tale funzione riveste per garantire il funzionamento del sistema democratico, soffermati sul principio di indipendenza della magistratura. _______________________________________________________________________________________

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2. Il sistema istituzionale italiano è caratterizzato dalla presenza di contrappesi che bilanciano, limitandoli, i poteri affidati ai vari organi costituzionali. Sapresti indicare quali istituti sono stati previsti per limitare il potere legislativo del Parlamento? _______________________________________________________________________________________

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62

3. Descrivi la natura giuridica e la funzione svolta dai partiti politici, soffermandoti sui motivi della crisi attuale che essi stanno vivendo. _______________________________________________________________________________________

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Candidato/a: ______________________________ EMPOLI 4 aprile 2013 Punteggio conseguito __________________ su 15

63

SIMULAZIONE TERZA PROVA - 5° A MERCURIO

DISCIPLINA: MATEMATICA NOME DEL CANDIDATO: __________________________________ DATA _________ 1) Determina i massimi e minimi vincolati della seguente funzione utilizzando il metodo della sostituzione.

z=3 y−x sul vincolo 3 y−2 x2−1=0

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2) Relativamente ai punti di un piano, dai le definizioni di: insieme limitato insieme chiuso e aperto ________________________________________________________________________________

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Determina il dominio della seguente funzione e rappresentalo graficamente:

z= √(2 x−3 y)

√5−2 x− y−3 x2

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65

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE” E. FERMI” EMPOLI

SIMULAZIONE 3° PROVA CLASSE 5° A MERCURIO  DATA 04/04/2013 ECONOMIA AZIENDALE 

  QUESITO N.1 Considerare  il caso di un’azienda  industriale che alla chiusura dell’esercizio presenta  in bilancio Crediti commerciali per 220.000 euro, Fondo rischi su crediti per  10.500 euro e Svalutazione crediti per 2.500 euro.  Determinare  l’importo della svalutazione crediti deducibile secondo  la normativa  fiscale e  l’importo della eventuale variazione in aumento o in diminuzione del reddito fiscale. Specificare  inoltre  quando  si  rilevano  le  perdite  su  crediti  e  in  quali  casi  risultano  fiscalmente deducibili.   

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 QUESITO N.2   Considerare  il caso di un’azienda  industriale che presenta  i seguenti dati di bilancio: Totale  impieghi 2.450.000 euro, Patrimonio netto 980.000 euro (di cui 80.000 euro Utile d’esercizio). Considerando  che  l’utile,  dopo  l’accantonamento  di  legge  alla  Riserva  legale,  è  destinato  alla distribuzione agli azionisti, calcolare  i due  indici di bilancio LEVERAGE e ROE. Specificare  inoltre che tipo di informazioni specifiche si possono ottenere dai due indici appena calcolati.  _______________________________________________________________________________ 

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Cognome 

………………………………….............. 

Nome 

………………………………………............. 

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     QUESITO N.3  Specificare quali sono le quattro principali CONFIGURAZIONI DI COSTO di un’impresa industriale, precisando, per ciascuna configurazione, i tipi di costo che vi sono compresi e in che modo influiscono sulla fissazione del prezzo di vendita dei prodotti dell’impresa industriale in questione. _______________________________________________________________________________ 

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Allegato 2)

TESTO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DEL 24/4/2013

Materie Coinvolte

INGLESE , MATEMATICA , ECONOMIA AZIENDALE, SCIENZA DELLE FINANZE

68

I.I.S. “E.FERMI” EMPOLI A/S 2012-13 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI LINGUA STRANIERA INGLESE CLASSE 5 MERCURIO SEZ: “A” CANDIDATO............................................................ Answer the following questions, using at least 8/10 lines:

4. Say what is the role of Government in the three types of economic systems you have studied.

................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................

5. Say how Information Technology ( IT ) has changed the traditional way of doing business. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................

69

................................................................................................................................................................ ..............................................................................................................................................................

6. Talk about the causes and the effects of the American Civil War. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - 5° A MERCURIO DISCIPLINA: MATEMATICA NOME DEL CANDIDATO: __________________________________ DATA _________ 1) Descrivere le fasi con cui si affrontano i problemi in Ricerca Operativa. ________________________________________________________________________________

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2) In regime di concorrenza perfetta un'impresa produce 2 beni. Il primo ha prezzo unitario p1= 24 e il secondo p2= 21 . Il costo di produzione è espresso dalla funzione:

2221

2121 633 q+qq+q=q;qC

in cui q1 e q2 rappresentano le quantità prodotte e vendute di beni. Per quale quantità dei due beni l'impresa ottiene il massimo utile? ________________________________________________________________________________

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Determinare il massimo e il minimo della funzione z=12 x1+ 8 x2

soggetta ai seguenti vincoli

{ 3 x1+ 5 x2≤15009 x1+ 5 x2≤2700

x1≥0 ; x2≥0

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________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

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72

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE” E. FERMI” EMPOLI

SIMULAZIONE 3° PROVA CLASSE 5° A MERCURIO  DATA 24/04/2013 ECONOMIA AZIENDALE 

 QUESITO N.1 Considerare il caso di un’azienda industriale che all’inizio dell’esercizio presenta in bilancio  Immobilizzazioni materiali  per  un  costo  storico  di  euro  350.000  e  che  nel  corso dell’esercizio, in data 1 giugno, ha sostituito un automezzo del costo storico di euro 25.000 con un  nuovo  automezzo  del  costo  di  euro  35.000  (questo  è  l’unico movimento  registrato  nel corso dell’anno relativamente alle immobilizzazioni materiali). Considerando che nel bilancio al  31/12  figura  il  conto Manutenzioni  e  Riparazioni  per  euro  24.200,  determinare  la  quota fiscalmente deducibile di tale conto nonché le variazioni fiscali da apportare, relativamente a tale voce, nell’esercizio presente e in quello successivo. Precisare inoltre che cosa comprende il conto manutenzioni e riparazioni e la sua giusta collocazione negli schemi di bilancio   

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 QUESITO N.2  Precisare la differenza tra imputazione diretta e indiretta dei costi nelle imprese industriali  specificando  quali  tipi  di  costi  sono  interessati  alle  suddette  imputazioni. Relativamente poi alla  imputazione  indiretta chiarire quali sono  i principali metodi utilizzati, evidenziandone i relativi vantaggi e svantaggi.   _______________________________________________________________________________ 

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Cognome 

………………………………….............. 

Nome 

………………………………………............. 

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   QUESITO  N.3    Dopo  aver  precisato  che  cosa  s’intende  per  budget  e  averne  valutato l’importanza nell’ambito della programmazione aziendale, specificare il significato di budget della produzione indicando come si suddivide (cioè quali specifici budget comprende) e come si inserisce nel più generale budget d’esercizio.  _______________________________________________________________________________ 

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A.S. 2012/2013

ITC E. Fermi – Empoli Classe 5 A Mercurio

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

Tipologia B

Materia SCIENZA DELLE FINANZE

(Prof. Simone Crocetti)

Il candidato risponda entro il limite delle SETTE righe alle seguenti domande.

1. Illustra le principali differenze tra i documenti di politica economico-finanziaria.

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2. Dopo aver riferito sulla teoria di Laffer sul prelievo fiscale, evidenzia i tratti di politica economica che ne conseguono. ________________________________________________________________________________

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3. Individua le principali conseguenze dell’evasione fiscale sotto il profilo fiscale, distributivo, economico. ________________________________________________________________________________

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Candidato/a: ______________________________ EMPOLI, 24 aprile 2013 Punteggio conseguito __________________ su 15